Dolce vita nr4

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Dolce Vita Tutto il gusto del bien vivre

Anno II - n.4 - aprile/giugno 2011

Alla ricerca dell’avventura Cresce la ricerca di esperienze adrenaliniche e la voglia di scoprire luoghi unici, immersi nella natura e pervasi dal senso di libertà

La primavera Le stagioni della Dolce Vita Zucchero Parte il suo nuovo tour Chocaback Il nuovo corso ITA Creatività, innovazione corsa all’internazionalizzazione e tanti nuovi progetti

Viaggi Alla scoperta della magica Umbria

Rizla+ Rivoluzione Twister in tabaccheria


L’avventura è il tema portante di

questo numero. In un periodo dell’anno in cui ci togliamo giacca e berretto, per vestire i panni leggeri di chi si prepara a vivere una stagione più mite, ci sentiamo finalmente pronti a nuove sfide. L’avventura è la dimensione dove misuriamo i nostri limiti, cercando di andare oltre quel tanto che basta per sentirci più vivi. L’avventura è scoperta, è meraviglia, è appunto sfida. Ci sentiamo protratti verso l’ignoto, percorrendo il cammino di un viaggio che non è necessariamente fuori da noi. Ma l’avventura è anche lo straordinario che sta dentro al nostro quotidiano. Lo sanno bene le decine di migliaia di tabaccai che si misurano ogni giorno lungo le strade avventurose della piccola impresa. Se ci piacessero le provocazioni (e chi ha detto di no?) potremmo dire che è già un’avventura molto grande arrivare alla fine del mese. Chi scambia questo pensiero per qualunquismo o disfattismo, dimentica i connotati fondamentali dell’avventura: mancanza di punti di riferimento, costanti sollecitazioni, richiesta di sacrificio, necessità di adattamento e mutevolezza dello scenario. Queste condizioni valgono nel deserto, nel cuore degli abissi, in cima all’Himalaya e nella vita di tutti i giorni della piccola impresa italiana. Ma ovviamente noi come voi non ci tiriamo indietro. Anzi, l’avventura ci dà quell’energia fantastica che riempie di grinta e voglia di fare ogni nostro progetto. E rende piacevole ogni attimo che possiamo dedicare a noi stessi. Quindi, spero possiate dedicare qualche attimo del vostro tempo a sfogliare e leggere questo nuovo numero di Dolce Vita, un giornale che cerca di crescere un po’ di più ogni volta che si presenta a voi e che a maggio raggiungerà il traguardo del primo anno di vita. Siamo solo all’inizio, ma che avventura questa nostra Dolce Vita!

Dolce Vita - aprile/giugno 2011 Anno II - numero 4 Direttore Editoriale: Roberto Urbano Direttore Responsabile: Mauro Milesi Dolce Vita è una testata di proprietà di ITA - International Tobacco Agency Via G. Bortolan 28 31050 Vascon di Carbonera (TV) tel. 0422 4476 - fax 0422 447777 www.itagency.it - ita@itagency.it

di Roberto Urbano

Editore Cobalto Srl via Angelo Maj, 24 24121 Bergamo (BG)

Pubblicità Cobalto Adv via Angelo Maj, 24 24121 Bergamo (BG)

Stampatore Cpz Spa via Landri, 37 24060 Costa di Mezzate (BG)

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ITA - International Tobacco Agency Via G. Bortolan 28 31050 Vascon di Carbonera (TV)

Dolce Vita è una pubblicazione tecnica non rivolta al pubblico, destinata esclusivamente ai rivenditori di generi di monopolio e agli operatori del settore. Non deve essere lasciata in luoghi pubblici o in qualsiasi posto dove possa essere letta da terzi.

Si ricorda che il fumo nuoce gravemente alla salute e che la vendita di prodotti del tabacco è vietata ai minori di anni 16.


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Al Capone Storia di un personaggio diventato simbolo del gangsterismo americano. Il mito di Scarface ha influenzato generazioni, stili, mode, scrittori, il mondo del cinema e persino i videogiochi Tecno distributori Innovazione tecnologica e attenzione al cliente. L’ultimo prodotto, il Tc58 Plus permette di integrare in un’unica struttura, il distributore per snack e bibite con quello per sigarette Tendenze Tornano di moda due stili diventati popolari negli anni Sessanta-Settanta. Tra ritorni di divise, tessuti verde oliva e della moda Neohippy fatta di colori sgargianti, disegni psichedelici e tanti fiori Il negozio Il nostro percorso per migliorare le vendite in negozio prosegue con l’analisi del “Marketing esperenziale” e della comunicazione polisensoriale. Come guidare il consumatore all’acquisto finale

Dedicato a te Interagisci con la rivista

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Le stagioni della Dolce Vita La primavera

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Giro d’ITAlia Le tappe dei nostri showroom

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Fiere ed eventi Le esposizioni ITA

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Rizla coach tour I ritratti dei protagonisti

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Exclusive Experience Il concept-event di Davidoff

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Una fucina di idee Il nuovo corso della ITA

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Chilling Time L’intervista a Florence Maneschi

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Ombelico del mondo Ritratti di tabaccherie

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L’avventura Alla scoperta del mondo

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Personaggi leggendari La storia di Al Capone

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Twister La rivoluzione Rizla+

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Personaggi Il tour di Zucchero

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Tecno Distributori in tabaccheria

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Fluff L’ultima tendenza dagli Usa

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Maikii Le ultime novità Tribe

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Tendenze Military Chic vs Neohippy

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Juegopedia L’enciclopedia del gioco

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Luca Pagano Tutto sul Texas Hold’em

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Dal seme alla cenere Lo speciale sui sigari

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Normativa Vendita online di sigarette

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Consigli espositivi Migliorare il punto vendita

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Il viaggio Alla scoperta dell’Umbria

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Shopping Consigli per gli acquisti

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aprile/giugno 2011

SOMMARIO

Tabaccherie Continua il nostro tour nella provincia Italiana alla scoperta del mondo delle Tabaccherie, delle storie, dei protagonisti che hanno realizzato imprese locali di successo e che meritano di essere raccontate

Dolce Vita

Dolce Vita n.4 apr/mag 2011

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Redazione e Pubblicità: dolcevita@cobalto.it Il direttore Roberto Urbano: roberto.urbano@itagency.it


Primavera

aprile/giugno 2011

Sboccia la primavera. Alla scoperta delle meraviglie di stagione per una “Dolce Vita”. Dall’arte ai motori, dalla tecnolgia agli spettacoli: ecco alcuni consigli per vivere al meglio la “rinascita” di questo perido delll’anno uova linfa e nuovo vigore. La primavera porta con sè un’energia incentrata sulla voglia di nuovo, di aria aperta e di scoperta. Una “dolce vita” che esce dal letargo invernale per aprirsi alle lunghe giornate primaverili, alle numerose offerte culturali, artistiche, sportive, al tempo libero, alle più fresche tendenze di moda, ai viaggi in posti più o meno vicini e a quanto di speciale e innovativo il mercato offre. In questo servizio cerchiamo di esplorare le principali novità proposte dai diversi settori in questa stagione.

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Dolce Vita

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ARTE

MODA

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La primavera è da sempre sinonimo di rinascita e di rinnovamento e le tendenze della moda per la prossima stagione incarnano questo spirito con la ricerca di innovazione su temi classici e intramontabili, con soluzioni che creano spesso forti contrasti. Capo immancabile nel guardaroba della prossima stagione è il denim. Abito casual per eccellenza è presentato non solo nella sua versione originale come pantalone lungo tipo jeans ma rivisitato in shorts sempre più corti, giacche, vestiti, cappelli e borse. Protagonisti indiscussi della moda al femminile di questa stagione sono poi i colori forti; abbandonate le tinte pastello si vedranno abiti ma sopratutto accessori e scarpe in fucsia, verde acido, blu elettrico e giallo canarino, per uno stile all’insegna dei colori fluo. Per l’uomo invece il must della primavera è certamente il colore blu. Proposto in tutte le sue sfumature, dal blu acciaio all’indaco, dal blu oltremare al fiordaliso, dall’azzurro intenso al celeste polvere è declinato su capi diversi, adatto per qualsiasi occasione, dalla più elegante alla più casual, ma sempre con un’eleganza impeccabile. Abbandonato il rigore dell’inverno, su gonne e abitini ritornano le stampe floreali sia grandi sia piccole, accostate a tessuti leggerissimi e a pizzi, per una donna dal romanticismo d’altri tempi. Gran ritorno sono le fantasie a righe e a pois - soprattutto nelle versioni bianco e blu e bianco e nero - spesso abbinate insieme per un look spensierato e originale. Immancabili gli accessori che diventano vere e proprie opere d’arte; maxi orecchini e collane che rivelano un gusto per lo stile orientale e afro. |

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VIAGGI La primavera è il periodo ideale per viaggiare, passato il freddo dell’inverno non si è ancora al caldo dell’estate e molti luoghi in questa stagione rivelano un fascino davvero unico. Molte sono le mete adatte a questo periodo dell’anno, e Firenze è certamente una di questa. Città ricca di storia e di cultura, in questi mesi rinasce con la fioritura dei suoi splendidi giardini, primo tra tutti il Giardino di Boboli. Il centro storico è abbellito con diverse composizioni floreali ispirate al Botticelli, la cui opera più famosa, dedicata proprio a questa stagione, è esposta nel museo più importante della città, gli Uffizi, dove è possibile immergersi in quell’atmosfera elegante e raffinata tipica della capitale medicea. Se alla città si preferisce la tranquillità della campagna, le colline che circondano Firenze sono il luogo ideale per fare lunghe passeggiate immersi nella natura e per godersi le 10

Molte sono le mostre che caratterizzeranno la primavera 2011 sia in Italia che nel resto del mondo. Tra le più importanti va annoverata l’esposizione “Manet inventeur du moderne” in programma a Parigi al museo d’Orsay dal 5 aprile al 3 luglio, una retrospettiva monografica sul pittore padre dell’Im(5) prepressionismo che con le sue opere ha segnato il passaggio ad un nuovo modo di intendere l’arte. La selezione di opere porrà l’accento sul legame del pittore con la modernità, sui (6) rapporti stretti o interrotti dall’artista con personalità dell’epoca e sul suo legame con la pittura femminile. Da non perdere in Italia la mostra fotografica “Alla scoperta di un’Asia perduta” allestita a Palazzo Incontri a Roma fino al 29 maggio 2011. Tiziano Terzani attraverso i suoi scatti ci porta indietro nel tempo, in un’epoca in cui l’Asia era un paese poco conosciuto, non ancora influenzato dalle tendenze occidentali. Un continente e un popolo dal carattere marcato ed inimitabile che emerge dal susseguirsi di luoghi e di visi, di situazioni e di momenti sapientemente interpretati dall’occhio del fotografo. | Nella pagina a fianco: (1)Campagna pubblicitaria primavera/estate 2011 Benetton. (2) Campagna pubblicitaria primavera/estate 2011 uomo Dolce&Gabbana. (3)Collezioni per la springsummer 2011 Guess. (4) Una delle fontane nel fantastico giardino di Boboli a Firenze.

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In questa pagina: (5)Locandina della mostra “Manet inventeur du moderne” al museo d’Orsay. (6) Tiziano Terzani davanti a uno stupa nel regno del Mustang.

prime giornate di sole. Per coloro che oltre all’arte e alla natura amano anche il turismo enogastronomico, Firenze offre una vasta scelta di ristoranti e osterie dove è possibile gustare i piatti tipici della tradizione toscana, accompagnati da una selezione di vini tipici, tra i più apprezzati al mondo. | 11


Primavera

Nella pagina a fianco: (10) Apple iPad 2 con la nuova custodia pieghevole. (11) La nuova Maserati GranTurismo Mc Stradale. (12) Ferrari FF, l’insolita vettura della casa automobilistica più famosa al mondo

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Sul fronte tecnologico la principale novità arriva dall’universo Apple con il nuovissimo iPad 2. L’iPad 2 ha un design completamente nuovo: più leggero, il doppio più veloce, un terzo più sottile della prima versione. Il design è rinnovato e le prestazioni sono notevolmente migliorate grazie al nuovo processore A5 dual core. La primavera di Apple

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sione 301, che si possono toccare ovviamente soltanto in pista. Sempre in casa Maserati, ha debuttato la Maserati GranCabrio Sport, la versione della pluri-premiata cabriolet della Casa del Tridente che esalta la guida sportiva en plein air. La GranCabrio Sport monta una versione più potente ed efficiente del V8 Maserati da 4,7 litri, portato in questa configurazione a 450 CV per una coppia massima di 510 Nm. La Ferrari FF è una vettura assolutamente insolita per il Cavallino visto che si presenta con la trazione integrale e dispone di 4 posti. Ferrari FF monta un V12 da 660 cavalli che lancia la rossa a 330 km/h di velocità

massima coprendo lo scatto 0-100 km/h in 3,7 secondi. La Lamborghini Aventador LP700-4 è l’auto più potente mai realizzata dall’azienda italiana considerando che sotto il cofano troviamo un poderoso 6.5 V12 da 700 cavalli. In casa Mercedes sono due le novità per questa primavera: la Mercedes C63 AMG e la Mercedes CLS 63 AMG. La prima presenta un motore V8 AMG con una cilindrata di 6.3 litri in grado di sviluppare una potenza massima di 457 Cv. Ha un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 4,5 secondi e velocità di punta limitata elettronicamente a 250 km/h. La nuova Serie 6 Cabrio di BMW è disponibile in due motorizzazioni, l’otto cilindri della 650i Cabrio da 407 CV ed il sei da 320 CV destinato alla 640i, con TwinPower Turbo, iniezione diretta, Valvetronic e start&stop. Un’altra importante novità riguarda l’Aston Martin con l’arrivo sul mercato del modello Vantage S. | (12) aprile/giugno

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La primavera dei motori “a cinque stelle” prevede novità importanti e di classe. Partiamo da Maserati GranTurismo Mc Stradale, un’auto che batte tutti i record Maserati. Nella gamma attuale del Tridente è la più potente, la più veloce, la più agile e leggera. La prima a superare i 300 km l’ora, per la preci-

Dolce Vita

In questa pagina: (7)Un momento dello spettacolo “Cercando Picasso”. (8) Locandina della tappa a Torino dell’ ”Adidas Original Party 2011” . (9) Apple iPad 2.

potrebbe conservare un’ulteriore novità che riguarda il lancio del nuovissimo iPhone 5, prevista a inizio giugno, anche se una data ufficiale non è ancora stata confermata. Il nuovo prodotto firmato Apple, rivoluzionerà il mondo delle telecomunicazioni perchè avrà in dotazione un processore dual core, che lo renderà tutto più rapido. In questi giorni è arrivato sul mercato l’Xperia Play, il nuovo Playstation Phone, il telefono di marca Sony basato su PspGo, in grado di trasportare l’esperienza di gioco della console di Sony su uno smartphone Android. |

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La Cultura è stata protagonista della settimana ad essa dedicata, dal 9 al 17 aprile, durante il quale il MiBAC ha aperto gratuitamente, per nove giorni, tutti i luoghi statali dell’arte: monumenti, musei, aree archeologiche, archivi, biblioteche con dei grandi eventi diffusi su tutto il territorio Sul fronte teatrale, uno degli spettacoli più attesi per questa primavera è “Cercando Picasso”, con Giorgio Albertazzi e la Martha Graham Dance Company per la regia di Antonio Calenda. La figura del pittore spagnolo, la sua creatività e il suo genio sono al centro della nuova produzione firmata dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia assieme alla Martha Graham Dance Company e in coproduzione con l’Ente Autonomo Regionale Teatro di Messina e Orkestra Entertainment Srl. Lo spettacolo ha debuttato al Teatro Vittorio Emanuele di Messina lo scorso 8 marzo in prima nazionale. Sul versante degli spettacoli, Adidas ha programmato una serie di 10 Party in tutta in Italia. L’Adidas Original Party 2011 prevede una serie di grandi eventi nelle piazze italiane dedicati ai giovani mai organizzati prima d’ora. Il primo appuntamento si terrà a Torino per proseguire poi con Padova, Bologna, Cagliari, Rimini, Roma, Napoli, Bari, Palermo e terminare a Milano. Confermato anche per quest’anno l’appuntamento (8) con l’Heineken Jammin Festival al Parco San Giuliano, a Venezia, dall’8 all’11 giugno. |

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Roadshow

Il giro d’ITAlia

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Udine

Milano

Brescia

Treviso

Torino

Bologna

Genova

Firenze Pisa

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Ancona

Nell’anno del 150° anniversario dell’Italia continua il tour ITA in diciotto tappe per far conoscere tutto il campionario di prodotti e per accrescere il rapporto con i clienti

18 SETTEMBRE Trapani

Treviso

Torino

25 SETTEMBRE Bologna

Roma

Catania

02 OTTOBRE Udine

Messina

Milano

Grosseto

Brescia

Cosenza

Grosseto

16 OTTOBRE

Taranto

Ancona

Napoli

Firenze

Cosenza

aprile/giugno 2011

Per info e prenotazioni: commerciale@itagency.it

08 OTTOBRE

23 OTTOBRE

Messina

Taranto

Pisa

Genova

Catania

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a Trapani a Udine: 18 tappe in giro per l’Italia alla scoperta del terrotorio e dei prodotti del Roma mondo ITA. Torna anche nel 2011 l’ormai consolidato “Giro d’ITAlia” che si presenta quest’anno con una marcia in più dopo il successo commerciale degli anni passati. Napoli A differenza delle passate edizioni il tour fissa tre diverse location per ogni domenica tra metà settembre e tutto ottobre. Un vero e proprio tour dedicato a tutta la clientela più affezionata della ITA, ma anche per coloro che vogliono conoscere per la prima volta più da vicino l’offerta di prodotti dell’azienda di Treviso. Tanti gli obiettivi di questo roadshow: dalla scoperta delle migliori offerte del periodo alla conoscenza di tutti i prodotti a catalogo. Ma il motivo di fondo resta proprio quello di consolidare e accrescere il rapporto con il circuito delle tabaccherie “amiche” presenti in tutta Italia. E di trascorre una domenica diversa dal solito, in perfetto stile “Dolce Vita”. Trap Trapani

Si ricorda che il fumo nuoce gravemente alla salute e che la vendita di prodotti del tabacco è vietata ai minori di anni 16.

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Fiere ed eventi

Fiere e internazionalizzazione: Macef Barcellona, Francoforte e Cracovia. La ITA c’è

Ambiente Dall’11 al 15 febbraio 2011 Luogo: Frankfurt am Mai La Fiera Internazionale di Francoforte dedicata all’ambiente non è solo la più grande fiera al mondo di beni di consumo, offre anche una gamma completa di temi, prodotti e concetti provenienti da vari settori. L’evento coinvolge il pubblico di tutto il mondo; quasi la metà dei vistatori infatti non vengono dalla Germania. www.messefrankfurtitalia.it

FIT – Feria del Tabaco Dall’1 al 3 aprile 2011 Luogo: Fira de Cornellà, Business Center, Barcelona La FIT, al suo primo appuntamento internazionale, è diventato il punto di incontro dei principali protagonisti del mercato del tabacco del Sud Europa. www.feriadeltabaco.com

EuroTab Dall’11 al 13 aprile 2011 Luogo: Targi w Krakowie Krakow, Poland La Fiera di Cracovia riunisce i professionisti dell’industria del tabacco da tutta Europa, dal Nord America, dalla Russia, dai Paesi Baltici, dalla Turchia e dal vicino e Medio Oriente. www.eurotab.com

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Macef, Salone Internazionale della Casa, è dedicato a tutti i settori e alle merceologie in cui si articola la vita domestica e la cura della persona. www.macef.it

L’

International Tobacco Agency ha fat- di diventare il principale punto di incontro di to dell’internazionalizzazione uno degli tutti i protagonisti dell’industria del tabacco obiettivi principali; una strada da percorrere del Sud Europa. La Spagna è il terzo mercaper crescere e ampliare il proprio raggio di to europeo più grande per quanto riguarda azione. Per questo motivo la partecipazio- il tabacco. Si stima che il settore coinvolga ne a Fiere internazionali è diventato un ap- 48mila persone nelle 16mila tabaccherie che puntamento fisso, ogni anno. Questo inizio esistono nel Paese e più di 20mila famiglie, 2011 ha visto ITA protagonista in ben tre per un giro d’affari complessivo di 8 milioni esposizioni: a febbraio Ambiente, a Fran- di euro derivante dalla vendita di sigarette coforte; ad aprile FIT (Feria del Tabaco), a e sigari. Eurotab si rivolge a importatori, distributori, alla grande diBarcellona; sempre ad aprile stribuzione, a dirigenti di Eurotab, a Cracovia, in PoloImportanti partecipazioni catene di negozi di tutta nia. Ambiente è la Fiera interdel gruppo di Treviso agli nazionale dedicata al mondo appuntamenti più importanti Europa e permette loro di trovare, in un solo luogo, della tavola, del regalo e del del settore all’estero: “Amprodotti e accessori legati complemento a cui hanno parbiente”, “Feira del Tabaco” al mondo del tabacco. La tecipato poco meno di 4.400 ed “Eurotab”. Ovviamente non sede polacca è stata scelespositori e 144mila visitatori. manca l’impegno in casa sul ta perchè il Paese è leader Sono stati tre i settori merceofronte Macef che rappresenta nella liberalizzazione ecologici protagonisti dell’esposizione: il Dining con accessori un evento cardine delle mani- nomica e, ad oggi, la sua festazioni fieristiche resta una storia di succesper la tavola (piatti, bicchieri, so. Sul fronte nazionale, posate, vetri, ceramiche e cristalli) e articoli casalinghi (pentole, piccoli l’appuntamento principale è stato il MACEF elettrodomestici, utensili, accessori per la di Milano, in programma lo scorso gennaio. pulizia della casa); il Living con una serie di Il Salone Internazionale della Casa, è dediproposte per l’arredamento e complementi cato a tutti i settori e le merceologie in cui si d’arredo in stile classico, moderno, count- articola la vita domestica (compresi gli spazi ry e da giardino; il Giving con idee regalo, all’aperto) e la cura della persona, presentaarticoli in pelle, gioielli e bigiotteria, articoli ta attraverso la vasta area Bijoux, dedicata da regalo, articoli per fumatori, artigianato a bigiotteria, accessori moda, oreficeria e artistico, articoli da regalo di design, cande- gioielleria. Macef è una mostra molto granle e decorazioni per tutte le feste. Dall’1 al 3 de (occupa quasi per intero Fiera Milano) aprile, ITA ha partecipato alla prima edizione che da oltre quarantacinque anni anticipa e della FIT, la Feria del Tabaco di Barcellona, propone le tendenze, i prodotti, i materiali appuntamento annuale nato con l’obiettivo degli oggetti di uso domestico. |

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Macef Dal 27 al 30 gennaio 2011 Luogo: Fiera di Milano

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Exclusive Experience

Il concept-event dedicato al trade e agli appassinati del mondo Oettinger Davidoff. Prima tappa a Fossano dove si è svolta anche la sessione formativa della ITA Academy

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aggiunto - ha spiegato Enrico Della Pietà - perché dà l’opportunità di conoscere davvero meglio i sigari, le differenti tipologie e l’arte della degustazione”. L’evento “The Exclusive Experience” si chiude poi con una prospettiva più emozionale che rappresenta la filosofia “Davidoff The Good Life”, ossia il connubio ideale di un convivio tra i piaceri della tavola, del bere e di un’ottima fumata. Tutti gli ospiti, quindi, sono chiamati a un percorso di degustazione che conclude la giornata in una location d’eccezione. L’iniziativa mette a frutto anche le importanti partnership di Davidoff con l’Associazione italiana sommelier, il Gruppo Meregalli (leader in Italia nella distribuzione di vini e alcolici di alta gamma), la rivista B&G - Business&Gentlemen. La prima tappa della “Exclusive Experience” si è svolta a Fossano (Cn), nella splendida cornice di Palazzo Righini, lo scorso 27 marzo. L’evento ha riguardato i rivenditori e gli ospiti dell’area Liguria-Piemonte. Da sottolineare la particolare location dove si è svolta la fase formativa, il centro congressi Sant’Agostino che si trova all’interno della straordinaria chiesa seicentesca, conosciuta con il nome di “Battuti Neri”, antico Convento degli Agostiniani. |

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asce “The Exclusive Experience”, l’ultimo concept-event marcato ITA e interamente dedicato ai rivenditori e agli appassionati dei marchi di sigari del gruppo Oettinger-Davidoff. Una vera e propria “esperienza”, dal punto di vista emozionale, sensoriale e conoscitivo per scoprire in profondità cosa c’è dietro ai prodotti e ai servizi a valore aggiunto legati ai brand Davidoff. L’idea si è tramutata in una serie di appuntamenti-evento in luoghi e località d’eccellenza della penisola anche con l’obiettivo di valorizzare e accrescere il rapporto tra ITA, rete commerciale e rivendite. Fiore all’occhiello della “Exclusive Experience” è la “ITA Academy”, una sorta di accademia formativa che si svolge durante l’evento e rivolta al settore trade per accrescere sempre di più la conoscenza del prodotto, al fine di migliorare il servizio di consulenza all’acquisto e l’attività di vendita consapevole nei confronti del consumatore finale. La “ITA Academy” nasce dall’intuizione del brand manager Davidoff per l’Italia, Enrico Della Pietà, che ha voluto dare un significato ancor più importante sotto l’aspetto formativo alle attività promozionali di Davidoff rivolte agli operatori del settore: “L’Academy vuole rappresentare un momento di grande valore

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tutte le tappe • 27 marzo - FOSSANO • 15 maggio - PADOVA • 22 maggio - BOLOGNA • 5 giugno- NAPOLI • 12 giugno- TARANTO • 19 giugno – ANCONA • 26 giugno- ROMA • 4 settembre - MILANO • 11 settembre - TAORMINA

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MONDO ITA

ITA, una fucina di idee che punta su eccellenza, internazionalizzazione e brand innovativi

Marco Fabbrini all’interno del deposito fiscale Davidoff nella sede di Treviso

n’azienda che è una vera e propria fucina di idee, dove il mondo del tabacco diventa perno per altre iniziative e nuovi progetti, dove la creatività e lo stile italiani sono il motore per guardare al di là dell’orizzonte, scoprire forme di sviluppo innovative e sempre un passo avanti. Questa è ITA oggi, la sigla che significa International Tobacco Agency, realtà di riferimento nel settore e distributore in Italia di importanti marchi del tabacco come Davidoff, Mood’s, Rizla, Danneman, Pueblo, Portland. A questi si aggiungono anche molti brand ideati proprio da ITA e che riguardano prodotti di consu-

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mo per le tabaccherie e le cartolerie: dagli accendini alle penne, dalle carte da gioco ai gadget. L’azienda fondata da Pietro Fabbrini con sede a Treviso opera su tutto il territorio italiano partendo da uno staff interno che coordina un’importante rete di promoter e agenti. A inizio anno si è celebrata la convention biennale che è un momento cardine per una realtà che punta sul valore delle risorse umane come elemento cardine del proprio sviluppo e della propria identità. A Marco Fabbrini, amministratore delegato della ITA, abbiamo chiesto di raccontarci questo importante evento e le future prospettive di sviluppo.

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Lo sviluppo dell’International Tobacco Agency, azienda leader in Italia nel mondo del tabacco e degli accessori. L’azienda di Treviso è reduce dalla convention annuale dove sono stati presentati i risultati ottenuti e i nuovi obiettivi. Fiore all’occhiello del gruppo è il marchio Davidoff che continua a crescere nel mercato italiano con una precisa strategia commerciale e di marketing. L’ad Marco Fabbrini ci racconta in un’intervista i tratti distintivi di una realtà che ha fatto della creatività e delle risorse umane i punti cardine del proprio successo

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MONDO ITA

Un’immagine della sala della Convention ITA che si è svolta a inizio dell’anno

Abbiamo l’obiettivo di consolidare il fatturato con una crescita intorno al 15%. Cercheremo di incrementare la nostra penetrazione nelle tabaccherie, nel circuito dei grossisti; inoltre lavoreremo per sviluppare i nostri marchi anche nei mercati Gdo e cartolerie, oltre a puntare all’internazionalizzazione

La convention è un momento di formazione e di condivisione dei risultati, tutto questo in un clima di aggregazione che fa crescere la motivazione e il senso di appartenenza. I collaboratori esterni possono meglio comprendere il valore dell’azienda in cui lavorano, soprattutto in considerazione dell’importante crescita che ITA ha avuto in questi anni. Basti pensare che la prima convention ufficiale si è svolta nel 2002 con circa 70 partecipanti, quella di quest’anno ne contava 250.

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ciascuno dedicato a un brand specifico. In questo modo abbiamo potuto concentrare il valore degli agenti nella valorizzazione del proprio territorio, nella vendita dei prodotti commerciali e di alcuni brand particolari di tabacco. E’ cambiata anche la struttura interna che è in continua evoluzione, non soltanto per la crescita dei volumi e delle iniziative, ma anche perché siamo di fatto un’azienda familiare che opera in un contesto internazionale. Quindi stiamo cercando di lavorare al meglio su questo processo di

“strutturazione” sia dal punto di vista procedurale, ma anche puntando sulle persone e sullo sviluppo dei nostri brand commerciali come Juego, Egoist, Ciao e molti altri. Di fatto abbiamo una maggiore propensione all’internazionalizzazione rispetto a due anni fa e abbiamo importanti progetti per espandere il nostro mercato e vendere i nostri prodotti all’estero. Sul fronte dei volumi, rispetto al passato abbiamo incrementato notevolmente le vendite dei prodotti a marchio Rizla, abbiamo fatto importanti operazioni di posizionamento di brand a valore aggiunto come Davidoff, abbiamo registrato l’esplosione delle vendite del tabacco “ryo” e “myo” di cui deteniamo quote rilevanti del mercato italiano, abbiamo assistito alla importante crescita del nostro brand Juego che è legato al mondo degli accessori per il gioco. Alla luce di tutto ciò, quali sono i vostri obiettivi nel 2011? Ovviamente abbiamo l’obiettivo di consolidare il fatturato con un target di crescita intorno al 15%. Per fare questo cercheremo di incrementare la nostra penetrazione nelle tabaccherie (circa 18000, ndr), nel circuito dei grossisti; inoltre lavoreremo sempre di più per sviluppare i nostri marchi anche nei mercati Gdo e cartolerie, oltre ad accrescere il processo di internazionalizzazione. ITA punta molto sulle risorse umane, ci vuole spiegare le ragioni di questa filosofia? Siamo un’azienda molto dinamica, che punta su persone giovani, stimolanti e pronte a ricercare nuove opportunità. Da noi si respira un’aria frizzante, di grande motivazione, di coinvolgimento e tutto il personale

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La convention permette anche di fare una “fotografia” dell’azienda. Come è cambiata ITA rispetto a due anni fa? Innanzitutto è cambiato il modo di lavorare sul tabacco, con due tipologie di forze vendita distinte in agenti e promoter. Questi ultimi sono aumentati rispetto al passato: sono collaboratori interni all’azienda che si occupano solo e soltanto di tabacco,

Dolce Vita

Partiamo proprio dalla convention ITA che è stata l’appuntamento clou d’inizio anno. Cosa ha rappresentato per voi questo evento? Il motivo di fondo è legato alla volontà di riunire la forza vendita. Finora abbiamo fatto questa operazione ogni due anni, ma l’obiettivo dell’azienda è di trasformarla in evento annuale vista l’importanza che ricopre per noi.

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MONDO ITA

è colpito da questa atmosfera. Qui non è un ministero chiuso a compartimenti stagni, tutti sono molto liberi, anche di dire quello che si pensa. In un contesto come questo c’è possibilità di crescere e di avere un continuo confronto.

ITA, N T ION E V N O C ICO RD I FOTO R

Pokerstars con cui pensiamo di avviare un servizio innovativo rivolto alle tabaccherie. Insomma, qui ogni giorno costruiamo un pezzo importante del nostro futuro. |

Foto di gruppo alla Convention ITA. Al centro Marco e Pietro Fabbrini

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Dolce Vita

aprile/giugno 2011

A proposito di dinamicità, quali sono le novità su cui state lavorando? Abbiamo tanti progetti in questo momento, il più grande riguarda il lancio in Italia di una nuova cartina Rizla che è assolutamente innovativa perché è la più leggera sul mercato. Abbiamo altre novità che riguardano Davidoff e tutta una serie di prodotti nuovi per i brand Juego ed Egoist. Inoltre stiamo avviando importanti collaborazioni con aziende e marchi importanti come ad esempio

Siamo un’azienda molto dinamica, che punta su persone giovani, stimolanti e pronte a ricercare nuove opportunità. Da noi si respira un’aria frizzante, di grande motivazione, di coinvolgimento e tutto il personale è colpito da questa atmosfera. In un contesto come questo c’è possibilità di crescere e di avere un continuo confronto

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ITA, N T ION E V N O C ICO RD I FOTO R

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PUEBLO Blue Cod. 2181 Prezzo al KG 195,00 ¤

INFORMAZIONE COMMERCIALE

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Proteggi i bambini: non fare loro respirare il tuo fumo. 26

I MINORI NON DEVONO FUMARE

MONDO ITA


Primavera Dietro le quinte

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Ci sono sempr e nuove idee nel mir ino

pirito creativo, capacità di pensare in modo differente, di guardare al di là dell’orizzonte per anticipare gusti e tendenze. C’è una grande energia in Florence Maneschi, la giovane brand manager “Chilling Time” della ITA-International Tobacco Agency, che è sempre a caccia di nuove idee e nuovi progetti per offrire al mercato prodotti trendy e innovativi, in grado di rappresentare al meglio il marchio

col “mirino”. In questa intervista, Florence ci racconta il suo lavoro, portandoci dietro le quinte del processo di produzione. Dall’idea al prodotto finito: ecco come nasce un oggetto marchiato “Chilling Time”. Qual è il tuo compito principale per “Chilling Time”? Mi occupo a 360 gradi dell’ideazione dei prodotti, partendo dalla ricerca di spunti interessanti in tutto il mondo, visitando luoghi e fiere, studiando le tendenze e i nuovi gusti. Ho il cervello sempre acceso e spesso trovo oggetti che mi sono utili per dar vita a nuove idee. E cosa succede quando arriva una nuova idea? Mi riunisco con lo staff dell’ufficio marketing per fare una pri-

ma valutazione, per capire se ci sono dei presupposti e delle potenzialità interessanti. Se il primo feedback è positivo allora procediamo con uno studio di fattibilità e di costi. Si passa poi alla fase di produzione facendo specifiche richieste all’interno del nostro portfolio fornitori, valutando le diverse quotazioni, scegliendo le opportunità legate a materiali diversi, definendo la soluzione finale tenendo conto del fattore costo-beneficio, visto che i nostri sono prodotti legati a un acquisto d’impulso, quindi il prezzo non deve mai essere superiore a una certa soglia. Quali sono le caratteristiche dei prodotti Chilling Time? E’ un brand poliedrico legato al mondo giovanile del regalo di tendenza per il circuito delle tabaccherie: articoli per il fumo, per lo svago, accessori, regalistica. Tutto questo in chiave simpatica, giocosa, colorata. Regalare un prodotto Chilling

Intervista a Florence Maneschi, brand manager di Chilling Time, il marchio frizzante della ITA, specializzato in prodotti giovani e di grande tendenza. Ecco cosa succede dietro le quinte di questo progetto

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Dietro le quinte Primavera

con specializzazione in tecniche artistiche dello spettacolo. Il suo ruolo principale è quello di brand manager Rizla, che richiede un impegno molto strutturato. Con Chilling Time dà sfogo a tutta la sua creatività. Età: 28 anni Sposata: sì Figli: no Passioni: musica, cinema, gadget, libri, cucina Piatto preferito: spaghetti alla carbonara Vino o birra? vino Una frase emblematica: “non è mai tutto perduto” Cosa farò da grande? “La scrittrice di libri d’avventura”

Time significa fare un regalo “col sorriso”. E poi c’è la linea narghilè, che è una tra le poche in Italia del settore, che vanta un’ottima qualità e finiture di pregio. E poi ci sono i licensing.. Esatto. Abbiamo attivato in questi anni una serie di collaborazioni in lincensing molto impotanti. Nel 2009 abbiamo lavorato con l’artista Frank Apple per la creazione di una linea di articoli tatoo. Nel 009-2010 abbiamo avuto Pink Panther; nel 2010-2011 Skelanimals; da maggio di quest’anno avremo Fluff (vedi articolo a pag. 66, ndr) e per settembre stiamo lavorando allo sviluppo di un nuovo personaggio in collaborazione con lo studio Sapoma. Tra tanti, qual è stato uno dei maggiori successi di “Chilling Time”? Ad esempio i “Love Bells” hanno avuto quest’inverno un grande successo. Sono dei portachiavi a forma di cuore con sonagli. Questa idea è nata mentre stavo camminando all’interno della fiera di Guag Zou in Cina, nel padiglione dei prodotti tradizionali cinesi e mi sono fermata davanti a uno stand dove c’erano della palline anti-stress. Ne ho vista una a forma di cuore e ho pensato che sarebbe stato carino attaccarci un portachiavi con effetto sonoro. E’, in sintesi, il meccanismo con cui prendono vita i prodotti “Chilling Time”. Si parte da qualcosa di esistente e gli si dà una funzione innovativa, un qualcosa che possa dare valore aggiunto. Un altro importante successo lo hanno avuto nel 2009 i braccialetti con il tema “surf” in conchiglia e cocco. All’epoca si trattava di un’idea nuova ed ha avuto un ottimo riscontro. Qual è l’aspetto più interessante del tuo lavoro? Sicuramente quello creativo è l’aspetto più interessante, posso sbizzarrirmi e provare a lavorare su tutte quelle idee che per altri sono troppo frivole e troppo serie. “Chilling Time” è uno spazio no-limits. Ma come è nato il marchio “Chilling Time”? Tutto è nato da una riunione scherzosa tra me e il direttore generale della ITA, Roberto Urbano, ben 5 anni fa, nel 2006. 30

Perché un tabaccaio dovrebbe avere i prodotti “Chilling Time”? Sono prodotti che vanno bene per tutte le tabaccherie in qualsiasi momento dell’anno. Con pochi pezzi si può creare una vetrina accattivante e incrementare le vendite grazie a un ottimo colpo d’occhio, giocando sul colore e su oggetti che sono di grande appeal, soprattutto per i giovani. “Chilling Time” è una linea di prodotti molto allegra, ha un fatto di grande positività. Sono oggetti che vedi e compri con prezzi molto easy. Provare per credere... Idee, creatività, tanti brand, tante iniziative. Cosa ha la ITA in più rispetto alle altre aziende? In ITA c’è davvero un filo diretto tra pensiero e azione. Non ci sono tutti quei paletti che in altre aziende tutti metterebbero. Se un’idea è valida si fa di tutto per realizzarla. E’ una società che investe molto sulle persone e che viaggia alleggerita dall’assenza di “burocrazia”. |

aprile/giugno 2011

Maneschi arriva in ITA nel 2006. Ha una laurea in Lettere e Filosofia

Di fatto, all’epoca, la linea esisteva già ma non aveva un nome che la connotasse, c’erano una serie di prodotti sparsi nel nostro catalogo. Roberto ha avuto l’intuizione di dare una connotazione precisa che identificasse tutti questi oggetti. In quel periodo io mi occupavo degli acquisti e sono stata coinvolta per dar vita a questo nuovo progetto. Abbiamo fatto un brain storming sui nomi e siamo partiti dalla domanda: “a che cosa servono questi prodotti?”. Sono oggetti frivoli che servono ad “ammazzare” il tempo. Da lì sono venute un po’ di idee, tra cui “chillout” che però era qualcosa di già visto, “killing time” che però aveva un’accezione negativa e così siamo arrivati a “Chilling Time”, che se lo leggi all’italiana ha la stessa assonanza di “killing”. Poi abbiamo creato il logo col mirino per significare qualcosa che deve uccidere il tempo.

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Nata in Inghilterra, cresciuta a Massa, trasferita a Treviso, Florence

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Al centro del mondo

In questo numero continua il nostro tour nella provincia Italiana alla scoperta del mondo delle Tabaccherie, delle storie, dei protagonisti che hanno realizzato imprese locali di successo e che meritano di essere raccontate

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A cura di Alfredo Trovato

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Dolce Vita

Scrivici la tua storia

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Evoluzione tabaccheria

Da sinistra: Stefano Carli con il padre Giovanni Carli

NELLA MERAVIGLIOSA ASIAGO

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in dal 1300 sull’Altopiano di Asiago la “Spettabile Reggenza Dei Sette Comuni” ha costituito un vero e proprio Stato a sè, una confederazione autonoma alleata alla Serenissima Repubblica di Venezia con la quale avvenivano importanti scambi economici. Siamo in provincia di Vicenza, tra la Pianura Padana ed i monti a sud della Valsugana. Un’oasi linguistica “cimbra” (ceppo celto-germanico) tra i fiumi Astico e Brenta. E’ una lingua che si collega all’antico bavarese e all’antico tedesco, sopravvissuta miracolosamente tra i monti del Veneto forse perché protetta dall’isolamento territoriale e da una secolare economia di sussistenza. Asiago è una rinomata stazione turistica, definita “una delle meraviglie d’Italia” sulle sue piste, grazie alle sue 20 stazioni e grazie agli oltre 500 Km di piste sciistiche battute, è diventata la capitale dello sci nordico, o di fondo, ma naturalmente sono tante le discipline proposte in questi incantevoli paesaggi, dallo snowboard, al telemark, il pattinaggio su ghiaccio, le escursioni con le ciaspole, lo slittino e sicuramente il bob.

“È vero che alcuni amano starsene appartati e inosservati: allo scopo di essere, per questo, finalmente notati” Mario Andrea Rigoni Asiago 1948

Tra questi meravigliosi boschi è possibile ammirare bellezze naturalistiche in vasti territori incontaminati, oltre a luoghi di grande interesse storico. Ad Asiago infatti sono tanti i resti della Grande Guerra, per non farci mai dimenticare la follia degli uomini. Potrete visitare il Sacrario Militare, i cimiteri di guerra, le innumerevoli trincee ed i bunker. In ognuno di questi luoghi ci si può avventurare per i tanti sentieri di una bellezza immensa sia a piedi che in mountain bike ma anche a cavallo o con gli sci di fondo a seconda della stagione. Tra queste terre sarete accolti come gente di casa, come gente di famiglia e vi accorgerete subito dell’ospitalità di chi qui è nato. Vedrete che faranno di tutto per coccolarvi e farvi tornare anno dopo anno e non andrete via senza avere provato le migliori prelibatezze gastronomiche, come i formaggi (Asiago d’Allevo DOP e lo Stravecchio di Malga), gli insaccati, il miele, i funghi porcini e le patate di Rotzo. Proprio qui nel 1890, il Sig. Giacomo Carli insieme alla moglie realizzano il loro sogno di diventare tabaccai e venditori di sale e cuoio. Nasce la rivendita n° 2 di Asiago (VI). E’ una delle

“Un piacere senza rischi piace meno” Ovidio

mete turistiche più rinomate e attrezzate d’Italia, l’ospitalità della gente e la natura incontaminata fanno di questi posti una delle meraviglie d’Italia. La famiglia Carli, incarna appieno la cordialità e la gentilezza di questo piccolo centro di 6.500 anime, tanto da diventare un punto di riferimento per la collettività cittadina e per i tanti turisti che ogni anno visitano Asiago!

Oggi la rivendita è affidata al signor Stefano Carli, nipote del fondatore, che insieme alla compagna e al supporto di papà Giovanni detto: “il Duri” e della mamma proseguono ogni giorno il sogno del nonno Giacomo. La famiglia Carli è una delle poche rivendite in Italia che non vuole nessun gioco nella loro rivendita, perché come dice il signor Stefano: ”preferisco dedicare del tempo alla vendita di articoli da regalo, consigliare alla scelta migliore la mia clientela è fondamentale, il gioco invece è solo vizio e tanto denaro buttato via.” In effetti come dargli torto…

Esterno della rivenditoria n°2 di Asiago (VI)

Tabaccheria di Stefano Carli Riv. Tab. n°2 in via IV novembre 37, 36012 Asiago (VI).

Info utili per chi viaggia:

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Da sinistra: Paesaggio innevato dell’Altopiano di Asiago; Sacrario Militare; Mappa di localizzazione di Asiago; Uno scenario incantevole di Asiago in primavera.

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PROVINCIA DI VICENZA I.A.T. ALTOPIANO DI ASIAGO Ufficio informazioni: Via Stazione 5, 36012 Asiago Tel. 0424/462221 Fax 0424/462445

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Evoluzione tabaccheria

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roprio nel cuore della città partenopea troviamo una storica rivendita dove lo stile, l’eleganza, la raffinatezza e tanto tanto buon gusto abbracciano la magia della sana napoletanità. Se su qualsiasi motore di ricerca digitate: “Sisimbro” o “sigari a Napoli” o “accessori per fumatori Napoli”, vedrete come tutti i forum che si occupano di sigari, parlano sempre e solo di questa meravigliosa tabaccheria. Nel 1961 il signor Francesco Sisimbro insieme alla moglie Maria Rosaria acquistano la rivendita tabacchi N° 493 nel quartiere di San Pasquale a Chiaia. Loro figlia Anita cresce e acquisisce ogni giorno la passione tramandata dai suoi su un lavoro dove quotidianamente mette tanto amore, tanta passione (e come potrebbe mancare, anche tanta fantasia). “Ricordo”, dice, Anita Sisimbro “quando da piccola sentivo i consigli di papà ai numerosi clienti che entravano da noi per cercare qualche regalo particolare, un accendino Cartier o un Dupont o una penna Montegrappa o una pipa Castello. L’avere vissuto così tanti e tali consigli di bravo venditore appassionato di Pipe e cultore del bien vivre, oggi devo dire che mi tornano utili per capire immediatamente chi ho davanti e quanto vuole spendere. Certo poi è solo la mia abilità nell’ accontentare le sue richieste, naturalmente, bisogna sempre consigliare al meglio la clientela altrimenti si rischia di perderla per sempre!” Nei 140 metri quadri della tabaccheria dislocata su due livelli, sono in 5 a lavorare per gestire al meglio le esigenze di una clientela che nel corso di questi anni è in continuo crescendo.

“Femmena, tu si ‘a cchiù bella femmena, te voglio bene e t’odio, nun te pozzo scurdà...” Antonio De Curtis Totò il principe della risata - Napoli

Interno della rivenditoria n°493 di San Pasquale a Chiaia (NA)

Dall’alto, da sinistra verso destra: Il meraviglioso Golfo di Napoli; La Reggia di Capodimonte; Mappa di localizzazione di Napoli; Vista di Castel Nuovo da presso la certosa di San Martino; Panorama di Napoli di notte.

In effetti la clientela della famiglia Sisimbro aumenta anno dopo anno, ed è sempre fedele negli anni, come testimoniano i tanti clienti che dal papà sono oggi affezionati alla cara Anita ed al marito Franco. La loro avventura commerciale è stata vincente per le scelte che hanno intrapreso: 1. Incrementare il portafoglio prodotti ed accessori uomo di alta fascia, 2. L’avere creduto per primi nei sigari, dapprima i Toscani e appena disponibili ovviamente anche i premium. 3. L’avere tanto investito in tempo e denaro, nella realizzazione del primo walk-in humidor in Campania e uno tra i primi in Italia. 4. La collaborazione commerciale con tutte le aziende del settore (Diadema, Ita, Lubinsky, e tutte le altre) 5. La specializzazione nel mondo del tabacco e dell’accessorio per fumatore, oggi fanno di Anita Sisimbro e del marito Franco due esperti conoscitori del mondo del fumo di gusto (e naturalmente del lusso). In realtà oggi qualsiasi consumatore di tabacco (in ogni sua forma) se per caso passa da Napoli deve assolutamente visitare questa meravigliosa 36

boutique, perché non è solo tabaccheria, per chiarirci. Solo forse per sentire parlare di Toscani e di miscele create per la pipa o per ascoltare da una fascinosa signora, l’ultima degustazione sui formati “torpedo” appena introdotti sul mercato. Ecco questo è la tabaccheria Sisimbro un luogo dove la passione per il nostro mondo si arricchisce ogni giorno di qualcosa di nuovo che merita di essere scoperto! Basta pensare che il loro club del Lento Fumo è tra i più attivi a livello nazionale, dove la famosa azienda “Castello” nei mesi scorsi ha presentato le DUE UNICHE realizzazioni di una edizione speciale

Info utili per chi viaggia:

AZIENDA AUTONOMA DI SOGGIORNO E CURA DEL TURISMO A NAPOLI www.inaples.it - Via Santa Lucia, 107 Tel 081 2457475 - 081 7647064 Fax 081 2452458

Santo Spirito raggiungere il Palazzo Reale sulla spettacolare Piazza del Plebiscito. Una delle quattro residenze storiche dei reali di Spagna utilizzate durante il Regno delle Due Sicilie, questa residenza insieme alla Reggia di Caserta, la Reggia di Capodimonte e quella di Portici rappresentano il fasto borbonico dell’epoca che fortunatamente è arrivato fino a noi. Meravigliosa tutta la tenuta ma attenzione alla sala degli Ambasciatori per le volte con gli affreschi più antichi e il salone d’Ercole per gli arazzi stupendi!!! Una volta arrivati fin qui procedendo verso il Teatro San Carlo visiterete il primo teatro d’europa per anno di fondazione e per capacità, oggi patrimonio dell’unesco. La vostra avventura continuerà lungo le piccole stradine ed i vicoli dei quartieri Spagnoli, nati nel XVI secolo per accogliere le guarnigioni dei militari Borbonici oggi nelle vivacissime viuzze vivono ben oltre 14.000 (quattordici mila) abitanti… Del resto potremmo scrivere di Napoli e delle sue meraviglie per pagine e pagine, l’unica cosa che invece vale la pena di fare è andare a vedere personalmente da dove nasce il detto: “vedi Napoli almeno una volta nella vita” o quantomeno per un assaggio diretto della vera pizza napoletana o della bontà di una sfogliatella o di un babà accompagnato da un buon caffè del “professore”!!! | aprile/giugno 2011

dedicata al Cristo Velato della Cappella di San Severo. A giugno del 2010 presso l’accademia militare della Nunziatella sono state presentate e vendute a due unici, fortunati, collezionisti le due opere d’arte (di questo si tratta) realizzate appunto per l’occasione! Se poi oltre il tabacco amate avventurarvi nell’esplorazione delle città e siete a Napoli vi prometto che non potrete annoiarvi. Veramente tante le bellezze da scoprire e una visita non deve durare meno di tre giorni… Ad esempio partendo dalla tabaccheria Sisimbro potreste passeggiare sulla riviera di Chiaia e percorrendo via Monte di Dio e via

Da sinistra: Spazio espositivo “S.T. Dupont“ e “Davidoff“ all’interno della rivenditoria di tabacchi n° 493

Tabaccheria di Sisimbro Francesco Riv. Tab. n°493 in via San Pasquale A Chiaia 74, 80121 Napoli. Tel. 081406983

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TABACCHERIA SISIMBRO a Napoli

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Avventura

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Avventura

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Di solito gli amanti dell’avventura sono anche fanatici dei gadget. Ecco in arrivo la linea a prova di “Sopravvivenza”. Nasce “Survivor” by Chilling Time, perché design, praticità e utilità sono più di un’esigenza, sono di vitale importanza. Non potrete più vivere senza

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primordiale e adrenalinico affascina e attira: il tour delle perle naturalistiche dei parchi dell’Uganda e del Volcanoes National Park del Rwanda; un viaggio in tenda nello Wilderness dello Yukon; un trekking sulla vetta del Rwenzori con esclusivi safari nei Parchi Nazionali dell’Uganda; i fantastici safari in Tanzania o un’esperienza in motoslitta tra la neve del Canada. La stessa Italia offre una serie di opportunità e possibilità per gli amanti dell’avventura: itinerari in 4X4 sui monti e nella campagna toscana; rafting a Morgex in Valle d’Aosta; escursioni in mountain bike in Umbria, in Lombardia o in Trentino Alto Adige; immersioni nel mar di Calabria per visitare i relitti

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Qualche esempio? L’ascesa all’Alpamayo in Perù (definita dall’UNESCO “The most beautiful mountain in the World”), il trekking sulla superficie ghiacciata dello Zanskar, in India, la spedizione tra le remote valli dell’Alaska del sud o il trekking tra ghiacciai e passi alla scoperta del Southern Patagonian Ice Field, per non parlare dei lunghi viaggi in mountain bike in Nepal, in Birmania, in Patagonia o in qualsiasi altra parte del mondo. La natura diventa la protagonista assoluta dell’avventura. Tutto ciò che è selvaggio,

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drenalina, prove di coraggio, fuga dalla monotonia e peripezie vissute in solitudine o in compagnia. Stiamo parlando delle vacanze e dei viaggi all’insegna dell’avventura, entrati nelle abitudini di giovani e meno giovani, donne e uomini. Lo spirito da Indiana Jones sembra infatti animare quanti sembrano non accontentarsi più della classica settimana al mare o in montagna. Si preferiscono zone dimenticate e sport estremi. Un dato curioso riguarda il turismo in rosa. Secondo uno studio condotto da Expedia.it infatti, il viaggio femminile, rispetto a quello maschile, sarebbe fatto più all’insegna della riscoperta di sé che non del semplice divertimento. Sono sempre meno, un numero esisguo, quelle che preferiscono i weekend all’insegna del benessere, appena il 20 per cento. Anzi, dalla ricerca emerge che proprio le italiane sono delle vere donneavventura. Il 69 per cento delle intervistate vorrebbe infatti partire alla scoperta di luoghi mai visti, alla ricerca di imprevisti, disavventure e sorprese negli Stati Uniti, la destinazione più ambita (il 49 per cento) in Asia (41 per cento) o in Africa (39,8 per cento). Trekking, alpinismo, moto, 4X4, viaggi in quod, parapendio, viaggi in bicicletta, speleologia sportiva, arrampicata, immersioni subacque e paragliding e mete da brivido come l’Africa, l’India, la Patagonia, la grande barriera corallina in Austrialia per gli amanti del sub, le montagne di Vancouver Island in Canada o la splendida Machu Pichu o i grandi tour in moto in Usa e a Capo Nord. Le proposte sul mercato sono infinite e spesso diventano vere e proprie sfide personali nei confronti della natura..

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Avventura

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ndy, o meglio conosciuto da tutti come Indiana Jones, è il simbolo per eccellenza dell’avventura in versione cinematografica. L’archeologo, protagonista di una serie di quattro film, ideato da George Lucas, e interpretato sul grande schermo dall’attore Harrison Ford, ha contaminato generazioni con i suoi viaggi, i suoi incontri e i misteri che tessevano ogni suo copione. Le pellicole incentrate sull’avventura, vissuta in ogni sua declinazione, sia come sport sia come spedizioni o viaggi incredibili, sono decine, centinaia. L’ultima, in ordine di tempo, è “127 Ore”, diretto da Danny Boyle. Il film si basa sulla storia vera di Aron Ralston, un alpinista statunitense che nel maggio del 2003 rimase intrappolato sulle montagne dello Utah, costretto ad amputarsi un braccio per potersi liberare. Il film, scritto a quattro mani da Boyle e Simon Beaufoy, si basa sul libro di Ralston Between a Rock and a Hard Place. Ha ricevuto 6 nomination ai premi Oscar 2011. Ricordiamo poi “Sanctum, 3D” diretto dal regista Alister Grierson e confezionato a cura del produttore esecutivo nonchè tre volte premio Oscar, James Cameron, racconta la storia vera di una squadra di speleologi che esplorando caverne sottomarine situate nel sistema di grotte più insidioso, inesplorato e meno accessibile al mondo, in un’isola di un atollo nel Pacifico, finiscono per sbranarsi l’uno con l’altro a causa della megalomania dei capi spedizione e dell’inosservanza delle più elementari regole di sicurezza. Un altro storico film è “Into the wild”, scritto e diretto da Sean Penn e basato su una storia vera, la storia di Christopher McCandless, un backpacker americano che lascia tutto per avventurarsi nella natura selvaggia degli Stati Uniti fino a raggiungere quella incontaminata

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Avventura è prima di tutto sinonimo di sport all’aria aperta, sport che spesso diventano estremi e sfide tutte personali. Il battito del cuore che aumenta, il desiderio di andare sempre più avanti per raggiungere obiettivi sempre maggiori e via via più complessi. Emozioni che vanno in scena in competizioni quale il Mongolia Bike Challenge, una delle più conosciute competizioni sportive in mountain bike: una gara di 1.200 chilometri, durissima sia dal punto di vista fisico che psicologico. La bicicletta è una delle pratiche sportive comprese nell’Ironman (il triathlon super lungo) che si svolge su distanze spettacolari: 3.800 metri di nuoto, 180 chilometri in bicicletta e 42,195 chilometri (distanza maratona) di corsa a piedi. I migliori atleti maschi concludono la gara in poco più di 8 ore. Attualmente la Maratona è uno sport olimpico e il limite è nelle gare no limits come la Supermaratona d’Australia, 150 km in 5 tappe; la Colorado Supermarathon, 155 km sempre in 5 tappe, o il giro del Monte Sinai, in Egitto, che prevede un percorso di 150 km nel deserto infuocato da coprire in 5 tappe. Altro sport estremo di notevole rilevanza è il Canoeing che si svolge in torrenti impetuosi su canoe. Altra novità da

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della Costa dei Gelsomini, sul versante ionico, le pareti e le secche della Costa Viola; rafting in canoe pneumatiche e di hydrospeed sul fiume Sesia, o ancora canyoning sul torrente Sorba o Nonay, nella cornice pressoché selvaggia della Valsesia; una passeggiata con le ciaspole tra i boschi di Courmayeur alla scoperta delle tracce di camosci e cervi. La passione per l’avventura ha permesso di creare nuove strutture ad hoc, veri e propri Parchi per bambini, giovani e adulti con una serie di attrazioni e differenti prove da affrontare all’insegna del coraggio: percorsi acrobatici in altezza, percorsi su corde alte e percorsi vita sospesi definiscono strutture composte da percorsi aerei, tirolesi, ponti tibetani ed altri elementi, realizzati in legno, corda e cavi d’acciaio. Parliamo degli oltre 150 Parchi Avventura, dislocati ormai in tutta Italia, con oltre un milione di utenti.

svolgersi nei corsi d’acqua è il torrenteing: ci si getta con la testa in giù nel torrente, con caschetto, muta e giubbotto galleggiante. Uno dei più noti sport estremi è il bungee jumping: ci si lancia da un’altezza mai inferiore ai 100 metri, dopo che si è legata una corda attorno alle caviglie. Altri “extreme sport”, sono: skysurfing (paracadutismo acrobatico (il paracadutista si lancia con una tavola da surf ai piedi), wingsuit (una variante dello skydiving in cui si fa uso di una tuta alare), parapendio, deltaplano, air races (competizioni aeronautiche), free climbing (arrampicata libera), free solo (la forma più estrema e pericolosa di arrampicata dato che non si usano attrezzature per facilitare l’ascesa, che può avvenire – pratica ritenuta illegale – anche scalando ponti e grattacieli), bouldering (detto anche sassismo o arrampicata su massi; il termine deriva da boulder, che in inglese significa appunto masso roccioso), ice climbing (arrampicata su ghiaccio o cascatismo), parkour (disciplina metropolitana nata in Francia agli inizi degli anni ’80), streetluge (letteralmente slittino da strada, uno skateboard su cui il pilota o rider è disteso in posizione supina), surf estremo (quello che si pratica, solitamente alle Hawaii, su onde alte più di sei metri), kitesurfing (l’espressione più recente degli sport d’acqua: si fa surf su una tavola apposita trascinata da un aquilone), sleddog (slitte trainate da cani e con un solo guidatore, detto musher), snocross (anche snowcross: l’equivalente, fatto con motoslitte, di una gara di motocross effettuata sulla neve), heliski (la pratica dello sci fuoripista in ambiente montano estremo con risalita in elicottero; se lo si pratica con lo snowboard si parla di heliboarding), skicross, slopestyle e superpipe (l’evoluzione dell’halfpipe, disciplina praticata sia con gli sci che con lo snowboard), canyoning e Mtb downhill, una specialità della Mtb (Mountain bike) che, probabilmente, tutti conosciamo. |

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uad, Suv, 4X4, fuoristrada. Il mondo dell’avventura e dell’escursionismo viaggia soprattutto su quattro ruote. Le case produttrici di macchine si sono allineate con il boom di queste nuove passioni legate alla natura, all’aria aperta e alla voglia di scoperta. Secondo una recente analisi UNRAE, nel 2010 si è registrata una notevole crescita dei fuoristrada che a novembre 2010 hanno raggiunto quota 12.617 immatricolazioni, segnando una crescita del 2,25% rispetto al novembre 2009 (12.339). Per quanto riguarda il ramo dei SUV di lusso, il 2010 in Europa ha visto ottime vendite per la Bmw X1 (44.067), la Audi Q5 (43.660), la Volvo XC60 (29.616), la Land Rover Freelander (20.138) e la BMW X5 (16.565). Fuoristrada, Suv e Quad sono diventati i mezzi ideali per viaggi soprattutto alla scoperta del deserto, o in Grecia, in Islanda, in Corsica, sui Pirenei, in Australia, in Lapponia, in Nuova Zelanda, o nel Nord Europa. Prima di partire però è utile conoscere alcuni accorgimenti: per una vacanza di 10/12 giorni, magari in Tunisia, è sconsigliabile usare un camion 4x4 sia per i costi che per la sua agilità di movimenti. In questo caso il 4x4 è la migliore scelta. Un diesel offre il vantaggio di avere un consumo ridotto assieme a una buona affidabilità. In Africa si sostiene una grande massima riguardo i motori “Meno cose ci sono in un motore, meno cose si rompono”. Motivo per cui, ancora oggi, si vedono girare su e giù per le dune vecchi fuoristrada con almeno 30 anni sulle spalle, ma perfettamente funzionanti ed affidabili. Al recente Salone di Ginevra sono state presentate le novità per questo 2011. Partiamo dalla Fiat Freemont, derivata dalla

recentemente aggiornata Dodge Journey: design moderno, buona abitabilità interna, look gradevole e validi propulsori diesel MultiJet, fiore all’occhiello di Fiat Powertrain. Un altro pezzo da novanta è la Mazda Minagi, concept car destinata a dare i natali alla Mazda CX-5, SUV del segmento medio. Range Rover Evoque non è una novità assoluta, ma ha comunque catalizzato l’attenzione. Peugeot propone la crossover 3008 Hybrid4 a trazione integrale, mentre Hyundai porta la concept car HCD-12. La Classe G di Mercedes-Benz si conferma il modello di assoluto successo mondo del fuoristrada anche più impegnativo, essendo ancora oggi simbolo di robustezza. La casa produttrice tedesca presenta anche il G Professional, un mezzo ibrido versatile, che si presta a soddisfare le esigenze pratiche e logistiche del campo professionale ma anche le necessità del quotidiano. Il nuovo Nissan Patrol, arrivato alla settima generazione ha avuto la sua anteprima mondiale ad Abu Dhabi.

mare e i ghiacci al deserto: il richiamo di un’altra passione porta Fogar a partecipare a tre edizioni della Parigi-Dakar e a tre Rally dei Faraoni. Ma proprio durante il raid Parigi-Mosca-Pechino, Fogar rimane vittima di un brutto incidente che gli procurerà un’immobilità assoluta e permanente e l’impossibilità di respirare autonomamente. Da quel giorno per Ambrogio Fogar resistere è l’impresa più ardua della sua vita. La sete di vita, avventura e conquista continua a guidare le scelte e le imprese di uno degli attori di Hollywood più famosi come Ewan McGregor, grande appassionato di viaggi in tutto il mondo, su due ruote. “Non posso immaginare nulla senza un po’ di avventura”, ha sottolineato più volte l’attore di origine scozzese. Ewan e il migliore amico Charley

aprile/giugno 2011

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Dolce Vita

dell’Alaska. Andando sulle due ruote, come non ricordare “I diari della motocicletta” che racconta il viaggio di otto mesi che il giovane Enersto “Che” Guevara compie assieme al suo amico Alberto Granado, alla scoperta dell’America Latina su una motocicletta sgangherata. “Easy rider” è stato il film della generazione “on the road” I due protagonisti, Wyatt e Billy, vestono per l’occasione i panni di due eroi americani, Buffalo Bill e Capitan America. Ambientato nella seconda metà degli Anni Sessanta, il film racconta del viaggio dei due giovani attraverso l’America, in totale libertà, in sella alle loro Harley Davidson. La montagna è spesso sinonimo di avventura e il mondo del cinema ne ha più volte calvalcato l’onda. Si ricordi “La morte sospesa”, un film-documentario britannico del 2003 del regista Kevin Macdonald, basato sulla storia vera dei due alpinisti Joe Simpson e Simon Yates. Il film narra della conquista alpinistica del monte Siula Grande, 6.344 metri di altezza, nelle Ande peruviane da parte dei due amici scalatori. Il tema dell’alta quota torna anche in “Vertical limit”, di Martin Campbell. Nel film il giovane scalatore Peter Garret deve compiere una missione ai limiti dell’impossibile: scalare il temibilissimo K2 sino a 8000 metri per poter salvare la sorella rimasta intrappolata durante una spedizione. In “Sette anni in Tibet”, Brad Pitt, nei panni di un alpinista austriaco, riesce a scappare all’arresto dei soldati inglesi durante una scalata, e raggiunge Lhasa dove incontra il giovane Dalai Lama a cui si legherà profondamente. |

la forza della vita che ti insegna a non mollare mai, anche quando sei sul punto di dire basta”. È il pensiero che ha solcato la vita di Ambrogio Fogar, uno degli ultimi eroi del nostro tempo. Eroe nella sfida, nelle imprese coraggiose e impossibili ma soprattutto eroe della speranza. Un eroe capace di fare il giro d’Italia in barca a vela, su di una sedia a rotelle basculante, su cui fu costretto a vivere a causa di un incidente. Fogar veniva considerato un miracolo umano, ma anche un simbolo e un esempio da seguire: un sopravvissuto che può portare la speranza a quei duemila sfortunati che ogni anno in Italia sono vittime di lesioni midollari. La sua vita è costellata da imprese memorabili: a soli diciotto anni attraversa le Alpi con gli sci per ben due volte e successivamente si dedica al volo e al paracadutismo. Nasce quindi l’amore per il mare che lo porterà, nel 1972 ad attraversare in solitario l’Atlantico del Nord per buona parte senza l’uso del timone. Dal 1° novembre 1973 fino al 7 dicembre 1974 compie il giro del mondo in barca a vela in solitaria navigando da Est verso Ovest contro le correnti e il senso dei venti. In seguito all’attacco di un’orca la barca naufraga e Fogar resisterà su di una zattera per ben 74 giorni. Poco dopo, in compagnia del suo cane Armaduk, raggiugnerà il Polo Nord a piedi, partendo dalla Groenlandia. Dal

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Avventura

Boorman hanno intrapreso due lunghissimi viaggi in moto attraverso il mondo: nel primo, Long Way Round, avvenuto nel 2003, i due hanno fatto il giro del globo sulle loro BMW R 1150 GS Adventure, da Londra a New York; nel secondo invece, Long Way Down, avvenuto nel 2007, partendo dalla Scozia, sono scesi sino a Città del Capo, in Africa. McGregor e Boorman hanno in progetto un terzo viaggio in moto, Long Way Up, che prevede un giro del nord del mondo. Entrambi i viaggi hanno dato vita a programmi televisivi mandati in onda nel canale National Geographic e successivamente distribuiti in edizione DVD. |

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ono tanti i brand che hanno fatto dello sport, dei viaggi e dell’avventura il proprio punto di forza e il proprio core business. Tra i principali ricordiamo Salomon che ha creato una vasta gamma di sci, scarponi, nuovi attacchi, abbigliamento sia per sci alpino che nordico e ha proposto soluzioni innovative per calzature, abbigliamento e attrezzature per snowborder. Un altro marchio storico è Napapijri, una linea di abbigliamento sportivo e da montagna che fa capo all’azienda aostana Green Sport Monte Bianco, fondata agli inizi degli anni ‘90. Il marchio si impone sul mercato con abiti da indossare sulle piste da sci e nel doposci, testati durante spedizioni esplorative e in condizioni estreme. La linea di abbigliamento di The North Face Inc è invece conosciuta in tutto il mondo per il suo uso in spedizioni sul Monte Everest, per altre attività all’aperto e come abbigliamento di moda. Si tratta di un marchio di abbigliamento, calzature e accessori per la montagna. I suoi prodotti sono indicati per alpinisti, escursionisti, praticanti di snowboard, per chi vive in montagna e per gli atleti. Un marchio collegato alla storia olimpica è Adidas, il cui slogan “Impossible is nothing” ha guidato le imprese sportive legate all’azienda. L’eredità olimpica Adidas risale al 1928, quando Adi Dassler creò delle scarpette per gli atleti in competizione ai Giochi Olimpici di Amsterdam. Negli ultimi 80 anni, il marchio Adidas è stato strettamente legato alle Olimpiadi, fornendo i prodotti più innovativi per aiutare gli atleti a raggiungere i loro obiettivi. Nel ramo legato al calcio e alla corsa, Adidas affianca e sponsorizza moltissimi atleti, eventi sportivi e oltre 100 squadre di calcio, di cui 31 nazionali. Tra gli altri sponsor di eventi sportivi ricordiamo anche Acerbis, azienda leader nella produzione di accessori in plastica

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per moto. Ha filiali sparse nel mondo e sponsorizza eventi soprattutto di motocross e di enduro. È inoltre organizzatore di competizioni quali Incas Rally in Perù, Rally Lima-Rio De Janeiro, Nevada Rally-Las Vegas, Six Days di Enduro a Fortaleza. Per lo sci, in passato, è stato sponsor tecnico di Alberto Tomba e Deborah Compagnoni, Giorgio Rocca e Nadia Franchini e per l’alpinismo è sponsor di Simone Moro dal 2001. Dal 1998 sponsorizza anche i piloti del Campionato Italiano Rally su Subaru, Mitsubishi e Renault. Quando si parla di avventure al limite, di sfide, uno tra i marchi che più di altri ne ha cavalcato l’onda è sicuramente Sector, “nato per le sfide al limite della sopravvivenza”. Sector si è sempre proposto sul mercato puntando sul connubio con lo sport e valori come la potenza, l’armonia, la resistenza e l’esperienza, il coraggio e l’affidabilità, l’energia e la lealtà. |

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Il fumo nuoce gravemente alla salute


Avventura

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na frangranza dedicata completamente all’avventura, alla sfida. Un invito a scoprire i propri limiti e superarli. Si tratta di Davidoff Adventure, lanciato sul mercato già nel 2007 con un testimonial d’eccezione: Ewan McGregor, amante dell’avventura. La fragranza di questo profumo viene definita dalla stessa casa produttrice “vibrante ed accattivante”, la sua fresca composizione speziata e legnosa è audace ed elementare, ispirata alla vastità dei grandi territori incontaminati ed alle più primitive emozioni maschili. Simile alla borraccia di un esploratore, la boccetta ha un robusto design maschile, una forma istintiva in cui la lucentezza del metallo argentato incontra il caldo bagliore della fragranza. È custodita da una scatola dalla texture simile alla pelle robusta, bordata da un motivo a punto sella. Il lato più selvaggio e tonificante della versione Adventure si può trovare in Davidoff Adventure Eau Fraiche che diventa un chiaro richiamo alla freschezza verde della natura selvaggia. Questa nuova fragranza, estremamente rivitalizzante, regala una sensazione di freschezza unica, che la distingue dal calore speziato e dal temperamento focoso di Davidoff Adventure. L’aroma vibrante del bergamotto e la vivacità del mandarino verde incontrano il morbido, verde aroma lucente del neroli e accompagnano in un viaggio fresco e vivido. Le note speziate dello zenzero e del basilico fresco creano un cuore aromatico e spontaneo. La forza del legno di cedro ed un vago sentore di vetiver abbracciano la sensualità del muschio bianco per creare delle note di fondo persistenti, come il ricordo di luoghi lontani. Robusta e maschile, la boccetta di Davidoff Adventure Eau Fraiche è di vetro trasparente, per dare maggior risalto al rinfrescante verde della fragranza. La confezione effetto pelle, verde e decorata con la famosa bordura a punto sella di Davidoff Adventure, aggiunge un tocco di autenticità. |

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iete pronti per l’avventura? L’originale kit per piccoli esploratori è l’ultima novità Nippen. La confezione contiene: un borsello da appendere alla cintura, un binocolo, un fischietto con termometro, una bussola, una lente d’ingrandimento, una bandana, un block-notes e 6 matite colorate. |

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Crime story

Storia di un personaggio diventato simbolo del gangsterismo americano. Il mito di Scarface ha influenzato generazioni, stili, mode, scrittori, il mondo del cinema e persino i videogiochi

passato alla storia come il Re di Chicago, lo Scarface e il simbolo del gangsterismo americano. Stiamo parlando di Alphonse (Al) Capone, classe 1899, nato a Brooklyn da genitori napoletani emigrati negli Stati Uniti in cerca di fortuna. Nel giro di pochi anni quel giovane sarebbe diventato il gangster più ricercato d’America, ricchissimo, spietato e privo di ogni moralità e, insieme, amante della casa e della famiglia. Una fama sfociata nel mito per simboleggiare un’epoca dominata dall’immoralità, dalla corruzione e da tanta violenza. Al Capone inizia il suo apprendistato criminale in quel di Brooklyn sotto l’ala e la guida della banda dei Five Pointers di Frankie Yale. Rapine, furti, risse saranno i primi “lavoretti” con cui il giovane Al si confronterà. Ed è proprio in questo periodo che gli verrà attribuito il soprannome Scarface (sfregiato) che lo accompagnerà per tutta la sua vita. Il mito di Al Capone è legato a doppio filo alla città di Chicago, teatro di guerre tra bande criminali, ai suoi boss, ai suoi sobborghi, ai locali notturni e alla vita sregolata che farà da leit motiv alla condotta del criminale. Il Nostro arriva nella città dell’Illinois appena diciottenne per fuggire alla polizia di New York e per creare, qualche anno dopo, un vero e proprio impero malavitoso.

tecento uomini alle dirette dipendenze del trio Capone-Colosimo-Torrio. Dopo la morte del socio Colosimo e il ritiro dalla scena di Torrio, Al Capone diventa, a soli 26 anni, il capo supremo di un impero che conta: un palazzo a Palm Island, in Florida, e una villa; una quindicina tra case da gioco e locali notturni; il controllo di un migliaio di spacci di alcolici, altrettanti locali per scommesse clandestine e una catena di una cinquantina di case di prostituzione. Ma uno degli eventi che più di altri segnerà con il sangue la storia e il mito di Al Capone è la “Strage di San Valentino”. Il 14 febbraio 1929, a Chicago, gli uomini del Gangster napoletano massacrano la “banda degli irlandesi” capeggiata da Bugs Moran, che aveva osato ostacolarlo nei suoi traffici illeciti, sfidando il suo monopolio nel contrabbando di bevande alcoliche. Capone organizza quindi un vero e proprio

Il fenomeno Al Capone ha invaso anche il mondo dei videogiochi

aprile/giugno 2011

il re dei gangster

E’

vello organizzativo di questo nuovo business: controlla l’attività delle diverse distillerie aperte ad hoc per rifornire i clienti assetati e i grossisti. E per ottimizzare le spese e naturalmente aumentare i guadagni, Al trova nuovi e alternativi metodi per produrre bevande alcoliche. Ergo utilizza alcool distillato dal legno, dalla ghianda o alcool denaturato, sostanze non proprio salutari e che provocano, appunto, 1224 morti per avvelenamento, mentre quasi duemila persone perdono la vista. Sostanze tossiche a parte, per moltissimi americani i gangster diventano gli unici in grado di rifornirli di ciò che la legge aveva loro tolto. E proprio in questo contesto di proibizionismo Al Capone si avvicina a un altro, e altrettanto grave crimine: la corruzione, soprattutto nei confronti delle forze dell’ordine che avrebbero potuto mettere un freno alla sua attività criminale. Un’attività e un giro d’affari capace di arruolare, nel giro di pochi anni, circa set-

Dolce Vita

Al Capone

Lo fa, inizialmente, con l’aiuto di Johnny Torrio (soprannominato Big Pig), vecchio sodale di Yale nonché nipote di Big Jim Colosimo, napoletano e ricco ricattatore di New York. Ed è proprio grazie a lui che Al si avvicina al mondo delle scommesse clandestine, dei bordelli, delle case di prostituzione per occuparsi prevalentemente di contabilità, di organizzazione e di rapporti bancari. Iniziano i guadagni “facili” per Al che, assecondando la sua megalomania, decide di non farsi mancare nulla: abiti costosi e banchetti lussuosi per sè e per gli amici. Gli affari migliorano, è il caso di dirlo, “grazie” al governo americano e all’approvazione del Volstead Act, che rende illegali la produzione e il commercio di bevande alcoliche. Con l’appoggio del vecchio Colosimo, Scarface diventa presto il cer-

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Crime story

Al Capone sul grande schermo

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A

l Capone, un gangster ma soprattutto un personaggio diventato un mito. Un personaggio reale che fin da subito ha catturato l’attenzione di registi e scrittori. Il grande schermo gli ha più volte dedicato sceneggiature, film e soprattutto volti di attori di successo. Tra questi si ricordano: Jason Robards, Rod Steiger, Ben Gazzara e Robert De Niro. Sono numerosi i film che parlano direttamente e indirettamente di lui. I più celebri sono sicuramente i due Scarface: il primo, datato 1932, diretto da Howard Hawks e interpretato da Paul Muni, si rifà al romanzo omonimo, che per motivi di copyright non usava i veri nomi dei personaggi (qui Capone è Tony Camonte); il secondo, e il più celebre Scarface, è stato scritto da Oliver Stone, diretto da Brian DePalma e interpretato da Al Pacino: in questo caso la storia viene cambiata e adattata all’America degli anni ‘80. L’oggetto dei traffici illeciti infatti non è più l’alcool ma il traffico di cocaina a Miami. Il protagonista è ribattezzato Tony Montana ed è un immigrato cubano. È del 1959 il film “Al Capone” del regista Richard Wilson e interpretato da Nehemiah Persoff, Rod Steiger, Fay Spain, James Gregory, Martin Balsam. In tema di biografia del gangster, il film “Quella sporca ultima notte”, diretto da Steve Carver nel 1975 con Ben Gazzara, Harry Guardino, Susan Blakely e un giovanissimo Sylvester Stallone, ci

consegna una narrazione rigorosamente cronologica e puntigliosamente episodica. Il soggetto principale del copione si sposta invece da Al Capone agli agenti federali che riuscirono a neutralizzarlo, ne “Gli Intoccabili” (1987), film di Brian De Palma e scritto da David Mamet, con Kevin Costner nel ruolo dell’agente federale Eliot Ness, Sean Connery nei panni del poliziotto irlandese Jimmy Malone e Robert De Niro in quelli del boss Al Capone. Per la sua interpretazione Connery vinse un Oscar come miglior attore non protagonista. La pellicola divenne un grande successo al botteghino, incassando 76 milioni di dollari. La strage di San Valentino è invece il fil rouge di “A qualcuno piace caldo”, della regia di Billy Wilder, con Tony Curtis,

Jack Lemmon, Marilyn Monroe e Joe E. Brown. Questo film resta una pietra miliare della commedia americana: testimoni del massacro di San Valentino a Chicago, per opera di Al Capone, due musicisti scappano travestiti da donna e si aggregano a un’orchestra femminile di jazz diretta a Miami. È invece recente l’annuncio di una nuova produzione firmata Warner Bros. Si tratta di “Cicero”, film che sarà incentrato sulle origini del famoso gangster. Cicero altro non è che la cittadina appena fuori Chicago scenario dei primi anni di attività di Capone e della inarrestabile ascesa che lo avrebbe condotto a diventare signore della criminalità organizzata. La pellicola si avvarrà della sceneggiatura di Walon Green. |

aprile/giugno 2011

commando: i suoi uomini, travestiti da agenti della polizia, entrano nei locali della banda di Moran, simulando una perquisizione. Una perquisizione che diventa nel giro di pochi minuti una vera e propria esecuzione. Al Capone, ancora una volta, ne uscirà pulito perchè proprio quel giorno era fuori Chicago, a Miami, e godeva di un alibi inattaccabile, trovandosi negli uffici del Procuratore federale per rendere un interrogatorio. Di fronte agli innumerevoli crimini commessi e ai numerosi tentativi da parte della giustizia di condannarlo, il primo sgambetto, o meglio pizzicotto, ha molto il sapore della comicità: un mese dopo la strage di San Valentino infatti, il Tribunale di Philadelphia trova il coraggio di infliggergli un anno di reclusione per una violazione alla normativa locale sulle armi lunghe. “Al” sconta la sua galera ed esce nel marzo del ‘30, più deciso che mai a riprendere in mano le redini della sua attività. Incastrarlo non è facile e John Edgar Hoover, il direttore dell’ FBI, non molla la presa e intraprende strade alternative, quali l’evasione fiscale, pur di vedere Al Capone alla sbarra. Hoover riesce nella missione grazie al suo agente Frank Wilson che raccoglie un fascicolo di prove sufficienti a incriminare il gangster. In sede di processo Al Capone tenterà in extremis di corrompere la giuria ma il giudice deciderà all’ultimo secondo di cambiare tutta la regia, distruggendo così il piano del criminale. È l’inizio della fine per Al Capone che nel 1931 varca il portone del carcere di Alcatraz da dove uscirà otto anni dopo, nel 1939 smagrito, apatico e in precarie condizioni di salute. Morirà il 25 gennaio del 1947 nella sua villa di Palm Island. È la fine di un criminale, di un gangster diventato un mito e una storia da tramandare soprattutto sul grande schermo. |

Dolce Vita

Al Capone, un gangster ma soprattutto un personaggio diventato un mito che fin da subito ha catturato l’attenzione di registi e scrittori. Il grande schermo gli ha più volte dedicato sceneggiature, film e soprattutto volti di attori di successo

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Rizla - Prodotti

Rivoluzione in tabaccheria, arriva il genio dello spazio targato M

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AUTOESTINGUENTE

Lenta

Si

corte silver

COLLA

Gomma Arabica

COMPONENTE

Cellulosa

PERFORAZIONE

No

FINITURA

Varia

ANGOLI TAGLIATI

No

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50 foglietti per libretto. 100 libretti per espositore da banco. Carta ultra sottile, 100% cellulosa, trasparente filigranata, perforata. Peso: 13,5 g. Caratteristiche autoestinguenti a combustione lenta. Bassissima produzione di cenere. Gomma arabica di qualità superiore

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100 foglietti per libretto. 25 libretti per espositore da banco. Carta ultra sottile, 100% cellulosa, trasparente filigranata, perforata. Peso: 13,5 g. Caratteristiche autoestinguenti a combustione lenta. Bassissima produzioen di cenere. Gomma arabica di qualità superiore.

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32 foglietti per libretto. 50 libretti per espositore da banco. Carta ultra sottile, 100% cellulosa, trasparente filigranata, perforata. Peso: 13,5 g. Caratteristiche autoestinguente a combustione lenta. Bassissima produzione di cenere. Gomma arabica di qualità superiore. Più lunga e molto più stretta delle tradizionali.

Dim. della cartina: 70x45 mm.

corte doppie silver

Dim. della cartina: 74x45 mm.

king size silver slim

Dim. della cartina: 108x44 mm.

king size silver

• 32 foglietti per libretto. • 50 libretti per espositore da banco. • Carta semi trasparente e leggera, 100% cellulosa, trasparente filigranata, perforata. • Peso: 13,5 g. • Caratteristiche autoestinguenti a combustione lenta. • Bassissima produzione di cenere. • Gomma arabica di qualità superiore.

Dim. della cartina: 98x55 mm.

white - cartina di tipo a non autoestinguente 2

espositore rotante a 6 colonne 1 colonna per cartine doppie corte

23,0 g/m

COMBUSTIONE

AUTOESTINGUENTE

Veloce

corte white

10 cartoncini colorati per 10 tipi di cartine ogni colonna contiene 50 pacchetti Dim. della cartina: 70x36 mm.

dimensioni 18x17,7x53cm 68

No

COLLA

Gomma Arabica

• • • •

COMPONENTE

Cellulosa

PERFORAZIONE

Si

FINITURA

ANGOLI TAGLIATI

Vergata

No

50 foglietti per libretto. 50 libretti per espositore da banco. Peso: 23,0 g. Prodotto conforme alla normativa europea che impone ai fabbricanti di tabacco per sigarette di informare i consumatori sui tassi di nicotina e catrame. Questa cartina di tipo “A” abbassa il livello di condensato nelle sigarette rollate.

Dolce Vita

PESO CARTA

aprile/giugno 2011

Le caratteristiche

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Rizla - Prodotti

white pearl - combustione ultra lenta

blu - la regina delle cartine COMBUSTIONE

AUTOESTINGUENTE

Lenta

Si

corte blu

COLLA

COMPONENTE

Gomma Arabica

Cellulosa

• • • • • • •

PERFORAZIONE

No

FINITURA

Varia

ANGOLI TAGLIATI

PESO CARTA

No

23,0 g/m

2

COMBUSTIONE

AUTOESTINGUENTE

Veloce

No

COLLA

corte doppie white pearl

50 foglietti per libretto. 100 libretti per espositore da banco. Carta semi trasparente e leggera. Peso: 14,5 g. Caratteristiche autoestinguenti. Bassa produzione di cenere. Gomma arabica di qualità superiore.

Dim. della cartina: 75x45 mm.

Dim. della cartina: 70x36 mm.

king size blu slim

Dim. della cartina: 108x44 mm.

king size blu

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32 foglietti per libretto. 50 libretti per espositore da banco. Carta semi trasparente e leggera. Peso: 14,5 g. Caratteristiche autoestinguenti. Bassa produzione di cenere. Gomma arabica d qualità superiore. Più lunga e molto più stretta delle tradizionale.

• • • • • • •

32 foglietti per libretto. 50 libretti per espositore da banco. Carta semi trasparente e leggera. Peso: 14,5 g. Caratteristiche autoestinguenti. Bassa produzione di cenere. Gomma arabica di qualità superiore.

king size slim white pearl

Dim. della cartina: 108x44 mm.

PESO CARTA 2

13,5 g /m

COMBUSTIONE

AUTOESTINGUENTE

Ultra lenta

Si

2

COMBUSTIONE

Si

corte verdi

COLLA

COMPONENTE

Gomma Arabica

Cellulosa

• • • • • • • •

Dim. della cartina: 70x36 mm.

PERFORAZIONE

No

FINITURA

ANGOLI TAGLIATI

Vergata

Si

2

17,5 g /m

COMBUSTIONE

AUTOESTINGUENTE

Media

corte rosse

Dim. della cartina: 70x36 mm.

70

Si

COLLA

COMPONENTE

Gomma Arabica

Cellulosa

• • • • • • •

Dim. della cartina: 75x45 mm.

king size slim black pearl

50 foglietti per libretto. 100 libretti per espositore da banco. Peso: 17,5 g. Caratteristiche di combustione: Media. Bassa produzione di cenere. Buona opacità. Gomma arabica di qualità superiore. Angoli tagliati per rollare con più facilità.

Dim. della cartina: 108x44 mm.

FINITURA

ANGOLI TAGLIATI

Vergata

No

• • • • • • • •

32 foglietti per libretto. 50 libretti per espositore da banaco. Peso: 13,5 g. Carta velina ultra leggera e semi trasparente. Combustione ultra lenta. Bassissima produzione di cenere. Filigrana tattoo. Gomma arabica di qualità superiore.

COMPONENTE

Cellulosa

PERFORAZIONE

No

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100 foglietti per libretto. 25 libretti per espositore da banco. Carta velina ultra sottile. Peso: 13,5 g. Bassissima produzione di cenere. Non perforata per dare extra gusto. Filigrana tattoo. Gomma arabica di qualità superiore.

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32 foglietti per libretto. 50 libretti per espositore da banco. Carta velina ultra sottile. Peso: 13,5 g. Bassissima produzione di cenere. Non perforata per dare extra gusto. Filigrana tattoo. Gomma arabica di qualità superiore.

FINITURA

ANGOLI TAGLIATI

Filigrana

No

FINITURA

ANGOLI TAGLIATI

liquirizia - ricoperta di liquirizia

rosso - la cartina anti-scivolo PESO CARTA

Si

100 foglietti per libretto. 25 libretti per espositore da banco. Peso: 15,5 g. Carta velina ultra leggera e semi trasparente. Combustione ultra lenta. Bassissima produzione di cenere. Filigrana tattoo. Gomma arabica di qualità superiore.

COLLA

corte doppie black pearl

AUTOESTINGUENTE

Media

PERFORAZIONE

• • • • • • • •

Gomma Arabica

verdie - angoli tagliati per rollare piu’ facilmente 17,5 g/m

Cellulosa

black pearl - combustione ultra lenta

Dim. della cartina: 98x55 mm.

PESO CARTA

COMPONENTE

Gomma Arabica

PERFORAZIONE

Si

50 foglietti per libretto. 100 libretti per espositore da banco. Peso: 17,5 g. Caratteristiche di combustione: Media. Bassa produzione di cenere. Buona opacità. Gomma arabica di qualità superiore.

FINITURA

ANGOLI TAGLIATI

PESO CARTA

Vergata

No

23,0 g /m

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COMBUSTIONE

AUTOESTINGUENTE

Media

corte liquorice

Dim. della cartina: 70x36 mm.

No

COLLA

Gomma Arabica

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COMPONENTE

Cellulosa

PERFORAZIONE

No

50 foglietti per libretto. 50 libretti per espositore da banco. Peso: 23,0 g. Bassa produzione di cenere. Buona opacità. Gomma arabica di qualità superiore. Aromatizzata alla liquirizia.

Vergata Aromatizzata

aprile/giugno 2011

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14,5 g /m

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Dolce Vita

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Al via il Chocabeck tuor, dopo tre anni è un ritorno al vivo in grande stile per uno dei cantanti italiani più amati a livello internazionale

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enza un po’ di Zucchero che vita sarebbe? Lo sanno bene le migliaia e migliaia di fan del cantautore emiliano che si prepara a calcare nuovamente i palchi di tutto il mondo con il suo nuovo tour “Chokabeck”, ispirato al suo ultimo album. “Chocabeck” è un ritorno alle origini, un modo per raccontare la sua Dolce Vita: “Cerco di tenere vivo il bimbo che è dentro di noi – spiega il cantante - la dolce vita che ciascuno ha vissuto da ragazzo, ai tempi delle domeniche in famiglia, delle domeniche del villaggio, col suono delle campane a festa”. E Zucchero ne ha fatta di strada dalle domeniche passate nel suo paese nel cuore dell’Emilia, per arrivare oggi a raccontare la sua musica in tutto il mondo. Questo tour, come l’omonimo album, è quindi un inno alla vita autentica, alle emozioni profonde, alla riscoperta dei valori: “E’ qualcosa che oggi si è perso – spiega Zucchero – perché quelle domeniche dove ci si ritrovava in famiglia, si apparecchiava la tavola, si consumava una sorta di rito, oggi non ci sono più. Viviamo in una società che fa i conti con una deriva di violenza e allora io preferisco celebrare la vita”.

Questo tour internazionale è anche un omaggio all’amore di Zucchero verso la musica anglosassone, la consapevolezza di una dimensione più ampia: “Farsi apprezzare all’estero non è facile, ma io ho sempre avuto l’idea che niente è facile per me. Soprattutto per il tipo di musica che faccio. E’ ovvio che all’estero per un cantante italiano è diverso: se qui riempio gli stadi, in America, in Inghilterra ho dovuto partire da ambizioni più concrete. Però oggi credo di aver trovato la strada giusta anche fuori dai confini nazionali”.

Sembrano trascorsi mille anni dai tempi in cui Zucchero sbarcava il lunario nelle balere e stentava a trovare la strada del successo: “Ho attraversato un periodo molto difficile. Avevo la mia musica da far sentire, ma nessuno di quelli “in alto” la voleva ascoltare. C’è una frase di Elton John che dice “Se senti che hai qualcosa da dire, insisti e vedrai che qualcuno ti ascolterà”, ovviamente io ho insistito”.

E Zucchero non è per niente preoccupato dal fatto di cantare in italiano in posti dove la musica inglese la fa da padrona: “Il pubblico che in questi anni mi è venuto a sentire a Londra o in altri posti sa che canto in italiano. All’inizio cantavo in inglese per-

BIOGRAFIA Adelmo Fornaciari nasce a Roncocesci, una piccola città di Reggio Emilia, il 25 settembre 1955. Il soprannome Zucchero gli fu dato nella sua scuola elementare quando uno dei suoi insegnanti lo chiamò così perchè era molto timido. Il suo primo contatto con la musica rhythm e blues fu quando ebbe l’occasione di ascoltare Otis Redding. La sua carriera musicale inizia tra il 1970 e il 1978 con la formazione di gruppi quali “I Duca”, il trio “Amici del mare” (1971) (che collaborano al 45 giri di Paolo Barberi e il piano verticale, Vorrei volare/Risposta non c’è), “Le nuove luci” (Juanita/Canto di maggio), “I Decals” (Un’ora/un’ora (strumentale)) e “Sugar & Candies” (Voulez Vous Danser/My Woman e Mi vida/Something in my Life). Nel 1981 vince il festival di Castrocaro con la canzone “Canto te” e partecipa alle edizioni ’82 ’83 del Festival di Sanremo rispettivamente con “Una notte che vola via” e “nuvola”. Nel 1983 esce anche il suo primo album intitolato “Un po’di Zucchero”. Nel 1984, deluso dalla carriera che stenta a decollare, decide di fare un viaggio in California, esperienza che influenzerà tutta la sua produzione successiva. Nel 1985, infatti, imprime una svolta al proprio stile, orientandosi verso sonorità più internazionali e realizzando un album insieme alla Randy Jackson Band, dal quale trarrà il fortunato singolo Donne; la canzone, che partecipa a Sanremo, sarà un grande successo nonostante venga, insieme a Zucchero, attaccata dalla critica e ignorata dalle giurie. Negli anni seguenti si afferma come artista prima in Italia e poi all’estero e realizza numerose collaborazioni con artisti blues internazionali. Attualmente Zucchero è uno tra gli artisti italiani più apprezzati e affermati in tutto il mondo. |

DISCOGRAFIA • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

Un po’ di Zucchero 1983 Zucchero & The Randy Jackson Band 1985 Rispetto 1986 Blue’s 1987 Snack Bar Budapest Original Movie Soundtrack 1988 Oro, incenso e Birra 1989 Sings His Hits In English 1991 Live at the Kremlin 1991 Miserere 1992 Diamante 1994 Spirito DiVino 1995 The best of Zucchero Sugar Fornaciari’s Greatest Hits 1996 Bluesugar 1998 Overdose d’amore the Ballads1999 Shake 2001 ZU & Company 2004 Live At the Royal Albert Hall 2004 Fly 2006 All The Best 2007 Live in Italy 2008 Chocabeck 2010

Dolce Dolce Vita Vita aprile/giugno aprile/giugno 2011 2011

ché volevo farmi capire, ma poi ho pensato che la musica ha una grande forza di comunicazione indipendentemente dal fatto che si capiscano o meno le parole. Succede anche qui da noi con gli artisti stranieri. E questa mia intuizione ha funzionato e ora sono molto più sereno quando devo affrontare un tour all’estero”. Insomma, tutto è pronto per questo tour che regalerà al pubblico dei fan anche numerose tappe italiane, a cominciare dalle cinque di fila previste per l’arena di Verona, a inizio giugno. Per info: www.zucchero.it |

www.cobalto.it

Personaggio

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Personaggio

CHOCABECK WORLD TOUR Il Chocabeck World Tour parte il 9 maggio da Zurigo. E sarà un ritorno dal vivo in grande stile per Zucchero, assente da tre anni dai palchi italiani e internazionali. Un tour che si dividerà in tre parti: la prima al coperto si svilupperà fra maggio e giugno in giro per l’Europa. Tra le tappe anche Parigi, Berlino e Rotterdam. La seconda, invece, sarà segnata da concerti in location particolari all’aperto per tutto il mese di luglio come a Lucca, Taormina, Palermo, Lecce e Pescara. Si tratta anche per il teatro Greco di Siracusa. Infine, da novembre in avanti, la tournée si sposterà nel chiuso dei palasport italiani per proseguire poi sull’East Coast statunitense e in Canada. Chiusura del giro l’anno

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maggio

maggio

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giugno

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luglio

Hallenstadion Zurigo, Svizzera

PhilipsHalle Dusseldorf, Germania

Domplatz Domplatz, Austria

Hala Torwar Varsavia, Polonia

Mirande Stadium Mirande, Francia

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11

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maggio

maggio

giugno

giugno

luglio

Hallenstadion Zurigo, Svizzera

Le Galaxie Amneville, Francia

Spaladium Arena Split, Croazia

Molleparken Sonderborg, Danimarca

Schiffsanlegestelle Maria Wörth, Austria

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01

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maggio

maggio

giugno

luglio

luglio

Zenith de Paris Parigi, Francia

Royal Albert Hall Londra, UK

Arena De Geneve Ginevra, Svizzera

Stadtpark Amburgo, Germania

Teatro antico Taormina (ME), Italia

13

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maggio

maggio

giugno

luglio

luglio

Zenith de Lille Lille, Francia

Wiener Stadhalle Vienna, Austria

Dornbirner Messe Dornbirner, Austria

Potsdamer Stadwerke Potsdam, Germania

Velodromo Palermo, Italia

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maggio

maggio

giugno

luglio

luglio

Lotto Arena Anversa, Belgio

Stozice Ljubjana, Slovenia

Schwarzl Freizeitzentrum Unterpremstatten, Austria

Arcadium Annecy, Francia

Stadio Olimpico Roma, Italia

16

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maggio

giugno

giugno

luglio

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Forest National Bruxelles, Belgio

Arena di Verona Verona, Italia

Arena Pula Pula, Croazia

Codroipo Codroipo (UD)

Stadio San Vito Cosenza, Italia

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maggio

giugno

giugno

luglio

luglio

Ahoy Rotterdam, Olanda

Arena di Verona Verona, Italia

Arena Belgrado, Serbia

Summerfestival Lucca, Italia

Malta Fairs & Conventions Centre - Malta

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maggio

giugno

giugno

luglio

agosto

Olympiahalle Monaco, Germania

Arena di Verona Verona, Italia

Arenele Romane Bucharest, Romania

Stars of Sounds Festival Murten, Svizzera

Stadio del mare Lecce, Italia

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11

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maggio

giugno

giugno

luglio

Porsche-Arena Stoccarda, Germania

Arena di Verona Verona, Italia

Burg Clam Klam, Austria

Piazza Grande Locarno, Svizzera

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maggio

o2 world Berlino, Germania

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prossimo sulla West C Coast Usa e iin Australia. li Insomma: un World Tour nel vero senso della parola, come pochi artisti italiani possono permettersi di fare. Ma non è finita qui, altri show sono stati organizzati anche in Austria, Croazia e Svizzera. Insieme sul palco ad accompagnare Zucchero la sua band, formata da: Polo Jones (basso), David Sancious (tastiere), Kat Dyson (chitarre e cori), Mario Schilirò (chitarre), Adriano Molinari (batteria), James Thompson (fiati), Massimo Greco (fiati), Beppe Caruso (fiati), Luca Campioni (violino), Simone Rossetti Bazzaro (viola) e Enrico Guerzoni (violoncello).

giugno

Arena di Verona Verona, Italia

giugno

Sportsplatz Imst, Austria

luglio

Juan-les-Pins Antibes

agosto

Stadio adratico Pescara, Italia


Servizi in tabaccheria

Tecno,

la distribuzione automatica di qualità

Angelo Pavanello, responsabile commerciale di Tecno

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ualità, innovazione e attenzione alle esigenze del cliente. Tre pilastri su cui la Tecno Distributori ha costruito un successo che prosegue da 14 anni. L’azienda di Vascon di Carbonera (in provincia di Treviso), nata come “costola” di ITA, si occupa interamente di distribuzione automatica. “La Tecno Distributori – ci racconta Angelo Pavanello, responsabile commerciale di Tecno – nasce nel 1997 su idea del suo presidente Pietro Fabbrini e di Germano Mercante attuale amministratore delegato, come ramo della ITA. A distanza di 14 anni è diventata una realtà importante con una rete di circa 3mila clienti in tutta Italia”. All’inizio dell’attività, la produzione era prevalentemente quella dei distributori auto-

matici di sigarette. In seguito è stata allargata anche ai distributori di snack e bibite per offrire ai tabaccai e ai rispettivi clienti, un’offerta più variegata. La rete commerciale, ben radicata sul territorio, è la stessa dell’Italian Tobacco Agency “Gli agenti di ITA, oltre a vendere i loro prodotti, propongono ai tabaccai anche i prodotti di automazione. Sono loro le nostre sentinelle sul territorio e proprio grazie alla forza vendita i nostri prodotti hanno fatto dei notevoli passi avanti negli anni, soprattutto dal punto di vista tecnico”. Una crescita costante, come la definisce lo stesso responsabile commerciale, dettata in primis dallo spirito di ITA che da sempre permea l’azienda, oltre che da tutta una serie di servizi di eccellenza garantiti

La Tecno Distributori nasce nel 1997 su idea del suo presidente Pietro Fabbrini e di Germano Mercante attuale amministratore delegato, come ramo della ITA. A distanza di 14 anni è diventata una realtà importante con una rete di circa 3 mila clienti in tutta Italia

Distributore Tc58 Plus

disponibili anche modelli da 32, 40, 48 sino ad arrivare alle 56 selezioni in base alla gamma di prodotti che si vogliono offrire. Abbiamo inoltre il modello di distributore per snack che sempre più spesso viene affiancato per consentire sviluppi di business estremamente redditizzi. Ma la vera novità di Tecno si chiama Tc58 Plus, macchina in grado di conciliare in un’unica struttura, il distributore per snack e bibite con quello per sigarette. “I distributori di questo tipo attualmente in commercio presentano una lunga serie di limiti legati soprattutto alla poca capacità riferita al numero di sigarette che

aprile/giugno 2011

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dalla Tecno, a partire da quello postvendita. “Siamo forti di una rete di assistenza presente su tutto il territorio nazionale e pronta a intervenire tempestivamente – prosegue Pavanello -. Questa, unita alla qualità e all’efficacia dei prodotti, ci hanno permesso di raccogliere soddisfazioni importanti”. L’organico di Tecno è composto da sei persone di cui due tecnici, due amministrative e due commerciali, oltre a una rete di tecnici che coprono tutto il territorio nazionale, su cui l’azienda si appoggia. La gamma dei prodotti proposti è impermeata dal modello cosidetto a “monoblocco” che concilia praticità d’uso e affidabilità, suddiviso a sua volta in vari modelli per poter rispondere alle molteplici esigenze. “Abbiamo il prodotto estremamente compatto per le applicazioni dove un ridotto ingombro è fondamentale, – prosegue il responsabile commerciale – con 35 selezioni, ma sono

Dolce Vita

La Tecno Distributori fa parte della costellazione ITA e si occupa interamente di distributori automatici. Innovazione tecnologica e attenzione al cliente hanno permesso all’azienda di crescere negli anni. L’ultimo prodotto, il Tc58 Plus permette di integrare in un’unica struttura, il distributore per snack e bibite con quello per sigarette

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Servizi in tabaccheria

Distributore TECNO 40

Distributore TECNO 35 Slim

Distributore TECNO 56

Distributore TECNO Snack

La particolare attenzione alla domanda e la ricerca di nuove nicchie di business hanno permesso alla Tecno di fare breccia nel mercato possono contenere – prosegue Pavanello -. Con Tc58 Plus invece è iniziata una nuova era perché siamo riusciti a garantire un prodotto composto da due blocchi: uno, ampio, per le sigarette e uno refrigerato per gli snack e le bibite opportunamente separati”. A questo si aggiungono elementi tecnologici e innovativi, quali il percorso illuminato di guida utente, che contribuiscono a ren-

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derlo un prodotto unico. “Proponiamo un prodotto unico – prosegue il responsabile commerciale – costruito sulle esigenze del nostro cliente e di quel determinato settore”. Questa particolare attenzione alla domanda e la ricerca di nuove nicchie di business hanno permesso alla Tecno di crescere, nonostante una certa saturazione del mercato della distribuzione. “La chiave di volta che

ci permette di emergere sul mercato è data dalle innovazioni e dalla possibilità di offrire nuove prospettive di business al tabaccaio”. In linea con una filosofia che prosegue da 14 anni, anche questo 2011 prevede una serie di novità importanti: tra cui il rinnovamento di parte dell’attuale gamma e l’arrivo di nuovi prodotti a carattere innovativo”. |

Per saperne di più www.tecnodistributori.com Via G. Bortolan, 28 - 31050 Vascon di Carbonera Tel. 0422.447760 Fax 0422.447775 tecno@tecnodistributori.com


Chilling time

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co ai beauty case fino ad arrivare ai segnanome, alle borse, ai portamonete e ai dolcetti. Gli oggetti Fluff sono diventati di tendenza e di grande successo per la loro carica di femminilità e simpatia. Tutte le collezioni statunitensi si ispirano a personaggi originali, divertenti e frivoli: ragazze in kimono degli anni ‘50, Devilette (la ragazza vestita da diavolessa), Fiona (la ragazza travestita da gattina), Suzy Sailor (la marinaia), la Geisha, Molly Mermaid (la sirena), Martini Girl, Bubble Girl, Cutie, la Femme Fatale, Mod

Dolce Vita

n nuovo marchio vintage che arriva direttamente dagli Stati Uniti. Si chiama Fluff e si ispira al mondo delle pin-up e a un senso estetico tipicamente anni ‘50. Il marchio è stato creato dall’artista di Los Angeles Claudette Barjoud che ha disegnato tutta la linea di accessori, dalle scarpe con il tac-

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a cura di Florence Maneschi

Dog, Poochy (il cheewawa) e Hula Monkey. Ci sono poi accessori con fantasie in bianco e nero raffiguranti ragazze ultra trendy, mentre in “Dolls n’ Dots”, linea ispirata ai disegni degli anni ’50, i colori sono protagonisti con il rosa e il nero che fanno da sfondo a disegni astratti e a ragazze sexy con acconciature retrò. Nel nostro Paese è stata la ITA, con il marchio Chilling Time, ad avere l’idea di utilizzare in licensing il brand Fluff creando una linea perfetta per il mercato italiano. Presto in tabaccheria e nei migliori negozi si potrà trovare un’ampia gamma di accessori e articoli da regalo ispirati a questa nuova tendenza che promette grande successo anche da noi. |

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Tecnologie Testatina

www.usbtribe.com

The USB Tribe:

l’avventura continua! E’ uscita la nuova collezione targata Mikii. Si chiama Party Tribe e aggiunge nuovi personaggi alla schiera di USB Tribe

Jason l’Elefante

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Whattie il Camaleonte

aikii colpisce ancora! L’azienda trevigiana specializzata in chiavette USB, dopo il successo della prima uscita, ha lanciato la nuova collezione dell’inconfondibile marchio The USB Tribe! Frank, la scimmia, Kiki, la giraffa, Leo, la zebra e Paul, il panda hanno dei nuovi amici. La nuova raccolta si chiama PARTY TRIBE! Matt – The Rock, il coccodrillo, Whattie – The Hidden, il camaleonte, Elvis – The King, il leone e Jason – The Strong, l’elefante, sono i nuovi personaggi di USB Tribe. Il display inconfondibile ha cambiato colore, ma la

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Matt il Coccodrillo

comodità e la visibilità che offre sono rimaste invariate. L’idea di Maikii è di lanciare ogni due mesi una nuova collezione, per offrire un prodotto sempre diverso e accattivante. Il prezzo è rimasto invariato: solo € 9,90 a pezzo. Ogni soggetto è rivestito di morbida gomma e contiene una chiavetta USB da 2 GB. Tutti i personaggi di USB Tribe hanno al loro interno un software, Eego™, che permette di sfruttare al massimo il prodotto. Semplice e intuitivo, aiuta a connettersi a Facebook, Twitter, You-

Elvis il Leone

tube e Skype da qualsiasi computer e, inoltre, offre la possibilità di memorizzare i propri contatti all’interno della chiave USB e di inviare SMS. Visto il successo della collezione, l’azienda Maikii ha deciso di puntare online per la promozione di USB Tribe. Da qualche giorno infatti è online il sito www.usbtribe.com dal quale si possono visionare tutte le collezioni, così da rimanere sempre aggiornati, e tutti i punti vendita del marchio. USB Tribe. To be continued… |

Distribuito da: Maikii srl - Via G.Bortolan 42- Vascon di Carbonera - 31050 Italy t.+39 0422 4477 93 - f.+39 0422 4477 73 tribe@maikii.com - www.usbtribe.com - www.maikii.com


Tendenze

MILITARY CHIC VS NEOHIPPY

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A cura di Jelena Petakovic

tornano di moda due stili diventati popolari negli anni sessantasettanta. tra ritorni di divise, tessuti verde oliva e qualche accessorio o dettaglio militare e della moda neohippy fatta di colori sgargianti, disegni psichedelici e tanti fiori, È partita la sfida alle nuove tendenze

anni ‘80 e, dopo un diffondersi delle tendenze “disco”, la gente adesso ha bisogno anche di pezzi più sobri. Naturalmente quenegli sto stile rivisitato dai vari stilisti Ottanta, c’era una e designer in voga non ha molto voglia di ribellione contro il sistema, contro le con quello del passato. mosse politiche dei vari governi, alla base della moda di a che fare adesso sembra non ci sia nulla di così nobile o profondo. E Il nuovo look militare non si ferma al solito tessuto verallora quale è l’elemento scatenante? E’ solo una reazione de oliva; la gamma spazia dai vari verdi ai colori fanall’esuberanza della moda degli anni precedenti? Oppure go, beige per tuffarsi improvvisamente anche nei colori le fashion victims si sono stancate di fare le vittime e si più accesi come ben dimostrano i reinventati anfibi color stanno rimettendo in gioco con un aspetto più aggressivo fucsia, giallo limone o verde pistacchio. L’abbigliamento e forte? Probabilmente il ritorno allo stile militare ha solo viene impreziosito con tanti dettagli in metallo, catene, a che vedere con un generale ritorno alla moda degli fibbie in oro anticato, galloni che decorano le spalle, varie onorificenze portate con orgoglio da molte la moda “military” diventa popolare tra i donne. Questo stile con civili negli anni ‘60, come segno della protesta le sue forme rigide viecontro la guerra in vietnam. all’epoca questa ne poi mescolato molto bene con minigonne svomoda si diffuse anche tra i pacifisti. lo stile lazzanti in seta e toule, hippie risale agli albori degli anni ‘70 e nasce pezzi ultrafemminili che nella west coast degli stati uniti insieme riescono ad addolcire analle contestazioni giovanili nate che un look così sobrio e dal desiderio di pace e di maggiore libertÀ severo. È uno stile che si adatta molto bene alla vita quotidiana dove un abbigliamento più casual

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nemmeno dopo un decennio di distanza, negli anni Ottanta, venne ben accettata e promossa a sua volta dai vari gruppi punk e skinheads. Ovviamente, a differenza della versione usata dagli hippie negli anni 60/70, questa volta lo stile militare fu decisamente molto più aggressivo. Come predominanti si potevano notare i vari motivi camouflage applicati ai pantaloni, i pesantissimi scarponi neri - di cui certo i più famosi furono i Dr. Martens - le intramontabili giacche verdi imitazioni di quelle usate in Vietnam dai soldati americani e come new entry c’erano anche le Spitfire - le giacche usate dai piloti dei caccia USA (si pensi al primo Tom Cruise eroico allievo pilota in Top Gun diventato icona mondiale). Anche il taglio di cappelli a zero, così tanto odiato una volta, diventò con il diffondersi di questa moda, molto popolare e fu accettato non solo dagli uomini ma anche da tante donne. Tra le cantanti in voga all’epoca spicca con il suo taglio, fino a quel momento inusuale, Sinead O ‘Connor. Con tutta la buona volontà, mi risulta comunque difficile trovare un nesso tra la moda militare dell’epoca e lo stile che si sta diffondendo adesso. Se alle radici di uno stile bellico, sia negli anni Settanta che

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a ormai un anno lo stile militare si fa strada attorno a noi. Questa voglia di rigore sembra non si stia esaurendo, anzi ogni momento sembra aumentare la sua forza. Con il cambio della stagione assistiamo allo spuntare nelle vetrine delle nostre città di colori e di forme con un aspetto decisamente bellico. Dal gladiatore al marines, ogni mezzo sembra lecito per rimanere al passo con la moda. Ma dove nasce la voglia di uno stile così severo? Diciamo che non è la prima volta che uno stile di questo tipo regna nella moda. Per la prima volta diventò popolare tra i civili negli anni ‘60, come segno di protesta contro la guerra in Vietnam. All’epoca, i pezzi originali dell’uniforme militare venivano indossati dai veterani di guerra ma, a sorpresa, questa moda si diffuse anche tra i pacifisti. Come emblema di questa tendenza mi viene in mente una foto di John Lennon (quello stesso che cantava “Give peace a chance” e “Imagine” per intenderci) in tipico stile hippy, cappelli lunghi, occhiali da sole tondi e la sua giacca militare. Naturalmente questa moda, per le sue ovvie connotazioni negative, non durò a lungo. Ciò però non vuol dire che non fosse destinata ad un ritorno e, in effetti,

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Tendenze divise, aggressività e guerre che non si affacciano soltanto dalle vetrine. La moda Neohippy sembra stia prendendo piede nelle collezioni di diverse case di moda e sta iniziando una sua personale battaglia contro lo stile militare al grido di “Peace & Love”. Ma anche questa moda sembra un tuffo nel passato, negli anni dei figli di fiori quando era ancora permesso sognare ed avere degli ideali. Bisogna cercare le origini del vero stile hippie agli albori degli anni ‘70 nella West Coast degli Stati Uniti dove, per la prima volta, prese piede una controcultura come risultato delle importanti contestazioni giovanili nate dal desiderio di pace e di maggiore libertà. Tutte richieste, nuove per l’epoca, che queste generazioni con grande coraggio portarono avanti. Grazie a questi movimenti ci furono i grandi cambiamenti non solo nel campo della moda ma sopratutto in politica, letteratura, musica e ancora di più nella vita quotidiana. Purtroppo il trend neohippy, nato ultimamente, non ha le stesse pretese. Anche se alcuni cercano di identificare questa moda con uno stile di vita eco-friendly, è un po’ improbabile legare la tendenza del momento al mangiare vegetariano o a un pensiero più spirituale e meno materialistico. E se qualcuno ha dei dubbi basta vedere che ciò che ci propongono i vari marchi come Kenzo, Blugirl, D&G, per nominarne solo alcuni, non è di sicuro a portata di tutti. Nelle loro pagine pubblicitarie non ci consigliano infatti di utilizzare i pezzi d’epoca indossati dai nostri genitori anche

L’hippy flower di D&G

Dolce Vita

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Un’interpretazione di Balmain dello stile military-chic

ci aiuta ad affrontare con grinta la giornata, ma allo stesso tempo, con pochi cambiamenti, l’outfit diurno viene trasformato in un look più glamour adatto ad una serata cocktail. Le possibilità sono tante; possiamo deciderci per un total look (e devo dire: che orrore!), oppure essere più saggi e aggiungere alla nostra solita “uniforme” solo qualche dettaglio militare, mitigando così la moda con il nostro stile personale. Ma il fascino della divisa non si limita soltanto al vestiario. Spuntano da tutte le parti anche oggetti con decise connotazioni belliche. Basta pensare all’intramontabile accendino Zippo e ai suoi seguaci, adesso rivisitati e riproposti in vari colori, con diverse applicazioni e decorazioni grafiche. Anche nel mondo dei profumi ci sono seguaci di questa tendenza e qui di sicuro spicca la “Flower Bomb” di Victor & Rolf. Per completare il look da soldato non possiamo farci mancare una macchina come l’Hummer, la nuova vernice “bellica” di Mercedes o i mobili fatti con ali metalliche di un aereo abbattuto e, se non ci basta tutto ciò che ci propongono i designer, possiamo trovare ulteriori ispirazioni immergendoci in un vecchio film in tema come Apocalypse now di Coppola o Full metal jacket di Kubrick, anche se ho il sospetto che queste visioni potrebbero forse creare più un’avversione che un avvicinamento a questo stile così in voga. E per aggiungere anche un pò di sano cinismo vi posso assicurare che seguendo questa moda alla lettera sarete decisamente pronti per un vacanza in Nord Africa. Per fortuna c’è una buona notizia per tutti quelli che non ne possono più di

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Tendenze

la moda si fa

se si tratterebbe, in questo caso, di pezzi ancora più autentici e preziosi. La moda di oggi sembra totalmente svuotata di ideologia e quindi anche qui, nel caso dello stile hippie come in quello dello stile militare, si tratta semplicemente di una riscoperta fashion. E vediamo allora cosa ci propongono come un must per quest’estate. Di sicuro non sbaglierete, scegliendo vestiti lunghi e svolazzanti, colori sgargianti, disegni psichedelici e sopratutto tanti tanti fiori (un leitmotiv che cercano di applicare dappert u tt o ) . Sembran o i n d i spensabili le maxi camicie, casacche con stampe folk, foulard coloratissimi, collane etniche e orecchini grandi. A questo stile ben si accompagnano anche le chiome leonine buttate libere sulle spalle in totale contrasto con i tagli netti militari. Per tutti quelli che si rifiutano di portare gli stivali da guerriera anche in estate si prospettano le più diverse zeppe in sughero, canapa ecc. Attenzione però che questa moda non vi risulti fatale e cercate di resistere alle tentazioni e di non oltrepassare i soliti 12 cm di tacco. E anche in questo caso 74

trasversale, e se i fiorii delle nostre gonne non n dovessero bastarci possiamo sempre avvolgerci nel profumo o Daisy di Marc Jacobs, ballare assieme al video di Mika o dedicarsi carsi addirittura al giardinaggio utilizzando coloratissime attrezzature ature e guanti fioriti che trovate te sul sito Horchhow. Per finire ci rimane imane solo da aspettare re chi ne uscirà vincitore ore tra l’aggressivo ma non troppo sobrio stile militare e il romanmanticismo dello stile neo hippie. Speriaeriamo solo che non n si formi una tendenza nza tutta nuova - risultato di una fusione one di questi due - perché erché temo che potrebbe rebbe sembrare un grotterottesco mostro uscito scito da qualche laboraoratorio genetico. |


Giochi

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n portale interamente dedicato al gioco. Stiamo parlando di Juegopedia, creato dallo staff Juego (marchio appartenente alla ITAInternational Tobacco Agency) con l’obiettivo di creare un punto di riferimento per tutti gli appassionati delle diverse attività ludiche. Il mercato del gioco in Italia conta su alcuni milioni di appassionati che sono divisi, ma molto più spesso accomunati, in diverse tipologie: si va dalle infinite varianti di giochi di carte ai classici giochi da tavoliere. Come afferma Luca Cadorin, brand manager di Juego che ha fortemente voluto la creazione di Juegopedia, “la principale esigenza che accomuna gli appassionati del mondo multiludico sta nella necessità di reperire informazioni e indicazioni chiare, semplici e accessibili sulle diverse 76

oltre alle federazioni o associazioni nazionali di riferimento. Juegopedia intende quindi accorpare e sistematizzare le informazioni che attualmente sono frammentate e disperse in rete e che si trasmettono tra appassionati quasi esclusivamente tramite passaparola.

Tra i giochi che faranno da battistrada in Juegopedia, figurano il poker americano e le sue varianti, il burraco e altri giochi di carte, giochi da tavoliere come scacchi e dama, Mah Jong e backgammon tutti punti di forza della linea Juego. Juegopedia, infatti, vuole anche essere per gli appassionati stimolo, incentivo alla conoscenza e pratica di nuovi giochi, incrementando così le probabilità di acquisto dei prodotti o degli accessori associati, con ricadute favorevoli sia per i punti vendita fisici sia per il settore e-commerce di Juegopedia, inteso come concept store virtuale della linea Juego. La realtà di Juego è nata quattro anni fa. “Siamo una realtà in continua crescita – conclude il brand manager Cadorin-. Possiamo dirci soddisfatti del lavoro fatto in questi anni. La nostra principale innovazione? Una grafica accattivante unita alla qualità e alla forte attenzione ai particolari”. |

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Il nuovo portale interamente voluto e creato da Juego, marchio appartenente a ITA, è nato con l’obiettivo di diventare il punto di riferimento per tutti gli amanti dei giochi

Juegopedia intende quindi accorpare e sistematizzare le informazioni che attualmente sono frammentate e disperse in rete e che si trasmettono tra appassionati quasi esclusivamente tramite passaparola

Dolce Vita

tutti i giochi a portata di clic

tipologie di gioco”. Proprio per questo motivo è nato Juegopedia, il portale tematico sul gioco – il primo in Italia – il cui obiettivo è quello di diventare il punto di riferimento univoco, preciso e aggiornato per gli appassionati. La risposta, cioè, alla necessità di conoscere lo spirito e le regole di un gioco, di essere informati sugli eventi in programma e sulle principali news. “Si tratta di un progetto ambizioso – prosegue Cadorin –. Il nostro obiettivo è quello di offrire un servizio unico rivolto al mondo dei giocatori. E’ una necessità che sentivamo da tempo, unita alla volonta di far diventare Juego il punto di riferimento di questo mercato”. Entrando nel portale, l’utente troverà inoltre indicazioni dettagliate sui luoghi, club o circoli in cui si gioca,

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Texas Hold’em

Continua il nostro viaggio per conoscere sempre meglio i segreti del Texas Hold’em e del poker sportivo con Luca Pagano, testimonial di Juego e uno dei giocatori più importanti a livello internazionale

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uante ore ti eserciti al giorno? Ti eserciti giocando anche a poker on line su internet? Ultimamente, a causa di numerosi impegni, ho un po’ ridotto la mia attività di giocatore. Partecipo a circa due tornei al mese, che vuol dire due settimane dedicate al gioco live. Quando sono a casa dedico 2-3 ore al giorno anche al gioco online. Hai trovato giocatori dilettanti su internet che potrebbero benissimo gareggiare nei tornei più importanti? Ci sono molti giocatori che si specializzano nel gioco online e che per questo motivo non sono conosciuti nel circuito professionistico dei tornei “live”. Il gioco online presenta delle diversità rispetto al live, ma molti di questi giocatori online potrebbero tranquillamente competere

con molti “pro”, soprattutto per l’alto livello di aggressività del loro gioco.

Mi sono sempre chiesto se è meglio essere aggressivi o pazienti in un torneo online. Spesso finisco in tavoli dove tutti tentano l’all in quasi subito, mi pare troppo, o mi sbaglio? Mi piacerebbe sapere che tecniche usa Luca. Quando è paziente e quando aggressivo? E poi quale è stato il primo torneo che gli ha fatto capire di essere un grande giocatore? Grazie per la domanda. Paolo pone una questione tecnica molto importante, quella della strategia in un torneo di poker. In verità non esiste un unico modo di impostare la gara, ma esiste quello che meglio si adatta al nostro stile di gioco. Tuttavia ci sono alcuni elementi che devono essere considerati, qualunque sia lo stile che adottiamo. Per prima cosa si deve tenere presente la durata e il numero di giocatori di un torneo. Essere primi alla seconda mano in un torneo che durerà molte ore, se non addirittura giorni, significa veramente poco. Quindi buttarsi subito allo sbaraglio

Quanto conta la provenienza geografica del tuo avversario? Ci sono ripercussioni sociologiche nel poker? Non so, se giochi con un sudamericano o uno scandinavo, come ti regoli? A dire il vero la provenienza dei giocatori influenza un po’ il loro stile; ad esempio i giocatori del Nord Europa sono molto aggressivi, americani e italiani sono più riflessivi. Però attenzione a generalizzare…

Nel poker conta anche la “fisicità”; famosa è la faccia da poker, inespressiva per non far trapelare le emozioni, è per questo che tu giochi sempre con gli occhiali da sole scuri?

Quale strategia di gioco preferisci, offensiva o difensiva? Io sono quello che nella terminologia del poker si definisce un giocatore “tight aggressive”, cioè uno di quelli che preferiscono selezionare poche mani, ma giocandole in modo aggressivo. Non uso molto il bluff, ma quando entro in gioco cerco sempre di ottimizzare la mia mano, fino in fondo.

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non è la scelta più sensata. Anzi, conviene essere abbastanza prudenti e caso mai approfittare della presenza di giocatori che rischiano tutto subito, aspettandoli con una buona mano. Andare in all in troppo presto, con mani marginali è insensato: se nessuno ha niente allora si vince molto poco (si rubano i bui), se qualcuno invece ha una mano forte si viene eliminati dal torneo. Insomma si rischia tantissimo per vincere molto poco. L’all in è sempre una scelta limite, che il forte giocatore usa solo in circostanze molto precise e solamente se costretto. Nelle fasi iniziali di un torneo medio lungo il mio consiglio è di essere abbastanza prudenti, selezionare bene le mani e rilanciare solo con quelle davvero forti, dal momento che con bui bassi i giocatori avranno la tendenza a chiamare con facilità i rilanci. Con l’avanzare del torneo e l’aumento dei bui il gioco si fa decisamente più aggressivo e in quel caso ha senso rischiare qualcosa in più.

Eugenio, Pisa

Perché il poker alla texana è la modalità di poker più diffusa? Da un lato perché è una forma di gioco semplice da imparare, ma che richiede applicazione per poter essere giocata bene. Ha una formula di gioco rapida e avvincente, che si presta bene ad essere utilizzata nei tornei. Ha una componente di fortuna (e quindi di azzardo) più limitata, perché si gioca con 2 sole carte coperte e ben 5 scoperte e comuni a tutti i giocatori. Infine, non nascondiamolo, perché è stata la forma di poker che per prima è stata proposta al grande pubblico attraverso la televisione.

Quali doti deve avere un giocatore di poker? Prima di tutto molta disciplina, non solo al tavolo ma anche nella “professione”, per riuscire a gestire i momenti positivi e quelli negativi. Una notevole forza mentale e anche tanta resistenza, perché a volte si gioca ininterrottamente per molte ore durante un torneo. Infine una discreta dose di capacità logiche e matematiche e la capacità di “leggere” psicologicamente gli avversari completano il quadro.

Domande e Risposte a Luca Pagano Da Paolo, Legnano (MI)

Hai dichiarato che per molti il poker è innato, tu lo hai studiato. Quanto conta la preparazione? Quanto conta essere bravi nella statistica, nella logica, psicologia… Hai ragione, alcuni giocatori giocano istintivamente, altri, come me ad esempio, dedicano molto più tempo allo studio (libri, video, internet…). Alcuni hanno una capacità innata di “leggere” gli avversari, altri devono usare elementi di logica, matematica etc…Non c’è una cosa superiore all’altra, l’importante è trovare il proprio “stile” e il proprio approccio al gioco.

Ciao Luca, grazie alla tua rubrica sto imparando tante cose. Io sono agli inizi e non sono ancora abile. Mi consigli su come posso

fare pratica senza spendere cifre eccessive? Complimenti, spero di diventare un campione come te!!! Ciao Eugenio, benvenuto anche a te nel fantastico mondo del poker. Per prima cosa non avere fretta di bruciare le tappe, cerca di assimilare bene le basi del gioco studiando libri, cercando informazioni su internet e anche guardando la televisione; ma anche discutendo di poker e confrontandoti con amici magari più esperti. Poi col tempo, mano a mano che ti diventeranno più chiare ed immediate le dinamiche del Texas Hold’em, potrai perfezionare lo stile, inserire tecniche nuove e sviluppare l’aspetto strategico che caratterizza il poker da torneo (o sportivo che dir si voglia). Ma ricorda la regola numero uno: prima di tutto divertiti e vivi il poker come un gioco. Questo è molto importante, quello che verrà dopo dipenderà da te, dalla passione, dai risultati e dal tempo che ti sarai dato. In questo momento, a causa del temporaneo blocco che il Legislatore ha imposto all’attività dei circoli, il terreno migliore per esercitarsi è l’online: in Italia ci sono molte poker room legalizzate (sono quelle contraddistinte dal “.it”, come Pokerstars.it ad esempio) all’interno delle quali potrai trovare tantissime occasione di gioco, tornei di ogni tipo gratuiti o con iscrizioni per pochi centesimi di euro. E’

Uno dei tuoi consigli è “la coppia si difende sempre”, ne vuoi dare un’altra per i moltissimi lettori di City giocatori di Poker? Per citare un mio amico (Giacomo “Ciccio” Valenti), “la miglior difesa è l’attacco”. Meditate gente, meditate… Il sogno di molti è partire un weekend per Las Vegas, entrare in un casinò, sedersi al tavolo di poker e uscire con 300.000 euro, è vero che Las vegas può esaudire questi sogni? Attenzione a questi sogni! E’ molto più facile uscire scornati da queste esperienze. Per vincere bene a poker occorre preparazione e consapevolezza dei propri mezzi, non si diventa professionisti in un giorno. Come ho detto in precedenza, disciplina prima di tutto! |

una buona arena per cominciare. Poi ovviamente c’è sempre la possibilità di organizzare la classica partitella tra amici a casa di qualcuno. Ma mi raccomando, che sia in amicizia!

Elia, Milano Ho sentito che ci sono tanti giocatori di calcio che giocano a poker. Luca hai mai giocato contro qualcuno di loro? C’è qualcuno che è bravo veramente? E’ il pollo che si fa spennare più facilmente? Auguri e buona fortuna, nella vita e nel poker. Ciao Elia, ormai il poker è un fenomeno tale, una passione così diffusa che neanche il grande mondo del calcio è riuscito a chiamarsi fuori! Sono proprio tanti i calciatori che con regolarità giocano a poker ma capirai bene che per rispetto della loro privacy i nomi non li possiamo fare. Posso al massimo citarti quelli che pubblicamente hanno dichiarato questa loro passione o che magari sono finiti in tv durante qualche tavolo per celebrity: tra questi ci sono ad esempio Francesco Totti e Cristian Vieri. A me personalmente non è mai capitato di sedermi al tavolo con un calciatore professionista ma credimi, di polli in giro ormai ce ne sono davvero pochi! |

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“Vi svelo i miei segreti”

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Luca Pagano:

Quanto conta il bluff nel poker? La fisicità conta, ovvero riuscire a non dare informazioni con il corpo agli avversari (e ovviamente è importante riuscire a prenderne). Gli occhiali aiutano, anche se in realtà a volte fanno più parte del “personaggio”. Il bluff è importante, ma alla pari di altre strategie. Bluffare troppo significa diventare prevedibili. E’ un errore diffuso quello di dare troppo peso al bluff: è importante bluffare al momento giusto, quando gli avversari mostrano debolezza e quando il piatto è “ricco”!

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Speciale - Dal seme alla cenere

A cura di Enrico Della PietĂ

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Lo speciale a puntate realizzato in collaborazione con Davidoff, prosegue alla scoperta del processo di lavorazione delle foglie di tabacco: le fasi di prefermentazione ed essicazione

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Le prime fasi della lavorazione del tabacco

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opo il capitolo sulla coltivazione e sulla raccolta, il viaggio alla scoperta del pianeta dei sigari, dal seme alla cenere, prosegue sul piano della lavorazione, prefermentazione ed essiccazione, processi altrettanto delicati e importanti per arrivare alla “nascita” del prodotto finale. Terminata la raccolta nella fertile valle del Cibao, che si estende tra la Cordigliera Settentrionale e la Cordigliera Centrale, nel nord-ovest della Repubblica Dominicana, le foglie di tabacco vengono legate insieme con cura e appese direttamente nei campi delle case di fermentazione Davidoff, i cosiddetti ranchos, per

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l’essiccazione naturale all’aria. Il processo di essiccazione dura mediamente 45 giorni, periodo nel quale l’umidità contenuta nelle foglie di tabacco si riduce da circa l’80% a più o meno il 20% e il colore passa dal verde al marrone tabacco. Terminata questa fase le foglie vengono ammassate in pile e umidificate leggermente in modo costante, iniziando così una specie di prefermentazione in cui assumono una colorazione uniforme e una struttura fine. L’intero processo di fermentazione varia da 60 a 210 giorni a seconda del tipo di foglia e della varietà di tabacco. Dopo il primo controllo di qualità e la selezione dei tabacchi,

Il tabacco veniva coltivato già ben prima del 1492 dalle popolazioni indigene dell’America, specialmente nell’area caraibica. Tramite Cristoforo Colombo, partendo dall’odierna Repubblica Dominicana la pianta intraprende il suo viaggio attorno al mondo

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Speciale - Dal seme alla cenere

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Speciale - Dal seme alla cenere

I sigari Davidoff sono prodotti a mano dai migliori e più esperti arrotolatori, i torcedores, nella manifattura Davidoff presso Villa Gonzàlez. L’operazione consiste nell’arrotolare la miscela di foglie da ripieno nella sottofascia creando la cosiddetta pupa. La pupa viene posta in uno stampo (molde, in spagnolo), diverso a seconda del formato, che le dà forma attraverso una pressa a mano. Le fasce esterne, scelte e tagliate a regola d’arte, vengono avvolte con la giusta pressione intorno al ripieno e alla sottofascia. Questa operazione richiede notevole accuratezza per poter garantire al fumatore un tiraggio uniforme. Infine, la testa del sigaro viene sagomata ad arte usando lo stesso pezzo di fascia esterna e il sigaro viene tagliato della lunghezza desiderata. Chi ha assistito una volta alla nascita di un sigaro nelle mani di un torcedor sa quanto questa arte sia difficile da padroneggiare.

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Altra fase delicata è la miscelazione dei tabacchi selezionati e lavorati dai cosiddetti tabaqueros. Le miscele hanno una formulazione speciale per ogni serie di sigari Davidoff che vengono adattate armoniosamente al relativo formato. La miscelazione avviene combinando opportunamente tra loro il tipo di foglia, la zona di coltivazione, la varietà di tabacco e l’anno di raccolta. Importante è anche la scelta delle migliori foglie per la fascia esterna che Davidoff controlla rigorosamente in base a tessuto e colore e sottopone a fermentazione speciale. L’abile arte della miscelazione, che richiede un’ottima formazione e soprattutto molta esperienza, garantisce la qualità elevata e costante dell’aroma, del sapore e della combustione. |

Autorizzazione del 10/10/2009

Hecho a mano

le foglie vengono trasferite in magazzino per la fermentazione vera e propria. Le foglie per la sottofascia e quelle per il tabacco da ripieno vengono accatastate separatamente e inumidite. Il processo è sotto sorveglianza costante per il calore sviluppato dalla fermentazione. Una volta raggiunta una determinata temperatura, la pila viene riaccatastata, operazione che viene ripetuta più volte finchè il processo di fermentazione principale non è pienamente completato. A questo punto le foglie vengono umidificate, scostolate, di nuovo essiccate e impilate per un ultimo ciclo di fermentazione. Il processo di fermentazione influisce notevolmente sull’aroma, sul grado speziato e sulla combustibilità del sigaro. I tabacchi vengono poi classificati in base al tipo di foglia, alla zona di coltivazione, alla varietà della pianta, all’anno di raccolta e al produttore, dopodiché vengono impacchettati in cartoni e balle di juta e quindi immagazzinati. La maturazione in questa fase conferisce al tabacco note di sapore particolari e raffinate.

I profilattici conferiscono protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili e da gravidanze indesiderate. Leggere attentamente il libretto presente all’interno di ogni confezione con indicate le avvertenze e le istruzioni d’uso.

DISTRIBUITO DA:


Sul web ci sono forum sul tema e siti dedicati alla vendita di tabacchi, ma in Italia è un’attività a forte rilevanza penale che può prefigurare anche il contrabbando internazionale. Cerchiamo una volta per tutte di fare chiarezza a cura di Avv. Pietro Pilenga - Avv. Carlo Montefiori - www.avvocatispadapilenga.it

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asta un’occhiata ai forum aperti in rete sull’argomento dei tabacchi per rendersi conto di quanto clamore abbia suscitato nell’ambiente la notizia che numerosi siti offrono on line la vendita di tabacchi lavorati. La domanda che più spesso ricorre è legata ai dubbi diffusi sulla legalità di tale pratica in Italia e sulle eventuali sanzioni in cui rischia di incorrere chi vende, ma anche chi acquista, gli stessi su internet. Per fare chiarezza su un argomento potenzialmente esteso a una miriade di fattispecie diverse che coinvolgono profili penalistici, tributari, doganali e di diritto dell’informatica conviene prendere le mosse da un caso concreto che ha recentemente occupato la magistratura milanese. Questi i fatti: alcuni soggetti hanno creato due siti web per la vendita a distanza di sigarette, uno volto a coprire il mercato statunitense e l’altro quello europeo. Entrambi i siti erano caricati su server collocati negli USA. L’approvvigionamento e la consegna dei tabacchi avvenivano attraverso una serie complessa di fasi che si può così schematizzare: le sigarette venivano acquistate principalmente nella Repubblica Dominicana e nelle Filippine e da lì convogliate in container presso il porto

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internazionale di Rotterdam dove facevano il loro ingresso nel territorio dell’UE. Il passo successivo consisteva nel trasporto in Svizzera dove le varie partite venivano smistate in un vero e proprio centro logistico: le sigarette destinate agli Stati Uniti venivano confezionate e inviate ai destinatari attraverso il sistema postale svizzero da Zurigo mentre quelle destinate al territorio EU e tra queste quelle che sarebbero state consegnate in Italia, proseguivano il viaggio fino a Riga, in Lettonia, dove, ancora una volta attraverso il sistema postale nazionale, venivano fatte avere ai clienti. Questa complessa architettura non è servita ad evitare la condanna degli organizzatori del sistema di vendita che la stessa sentenza del GIP di Milano definisce come una sorta di “tabacchino virtuale”. L’illiceità di questa pratica dipende dal fatto che, se pure lo Stato ha ormai abbandonato le rigide posizioni di monopolio nella commercializzazione e nella produzione di sigarette, ha tuttavia conservato quello che si usa definire monopolio fiscale esercitato tramite le accise il cui mancato versamento è penalmente sanzionato. Ora, la particolare struttura della fattispecie descritta ha fatto si che gli imputati non fossero condannati anche

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Sigarette on line, in Italia è un reato

per violazione delle normative che reprimono il contrabbando internazionale in considerazione del fatto che i tabacchi sono stati introdotti in Italia dalla Svizzera e dalla Lettonia cioè da uno stato, la Svizzera, che è assimilata sul piano doganale agli stati dell’Unione Europea e da un altro stato, la Lettonia, che dell’Unione fa parte a pieno titolo. L’introduzione nel territorio comunitario è avvenuta infatti con l’arrivo dei container al porto di Rotterdam, con ciò solo escludendosi che i successivi passaggi, tutti intracomunitari, potessero essere considerati sotto la categoria del contrabbando internazionale. Va da sè che qualora invece le sigarette fossero state fatte pervenire direttamente da Stati extracomunitari a destinatari italiani il contrabbando internazionale sarebbe stato compiuto e perseguito. Pur in assenza della configurabilità del reato di contrabbando di tabacchi lavorati esteri, fattispecie come quella oggetto d’analisi, che non rientrano nella franchigia prevista dalla direttiva UE 92/108/CEE che autorizza i privati all’introduzione nello Stato di sigarette per proprio uso e da essi trasportate, violano comunque le disposizioni in materia di accise sanzionate ex artt. 65 e 73 L. 907/42. Le sanzioni previste sono proporzionali alle quantità di tabacco introdotto nel territorio dello Stato e arrivano a prevedere la pena detentiva se tali quantità superano i 15 kg. E’ interessante notare che nei casi in cui il reato sarebbe punibile con la sola multa, l’art 110 L. 907/42 prevede la possibilità di estinguerlo pagando una somma che deve essere determinata caso per caso dall’Amministrazione dei Monopoli di Stato. Questa possibilità è tuttavia esclusa in presenza dell’aggravante dell’associazione a delinquere. In conclusione il commercio di sigarette via internet deve essere considerato un’attività a forte rischio di rilevanza penale, infatti la ragione che rende appetibile l’acquisto delle stesse sulla rete, vale a dire il basso prezzo ottenuto evadendo le accise dello Stato italiano, indipendentemente dal fatto che sia stata assolta la tassazione nel paese di provenienza, costituisce di per sé stessa una violazione della normativa vigente, cui, a seconda del concreto darsi storico della fattispecie, possono aggiungersi altre figure di reato. |

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Questioni normative

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Marketing in negozi

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Il Marketing Esperienziale ha dato una svolta al concetto di marketing tradizionale donando grande importanza alla dimensione emotiva del cliente za all’interno del negozio e la probabilità di acquisto (in media del +17%) che possiamo tradurre come un beneficio per l’attività commerciale. •

ODORE-LOGO: o aroma branding si avvale dell’uso ripetuto di una stessa fragranza all’interno del punto vendita, marchiano quel particolare negozio nella mente del cliente. ODORE AROMATERAPIA: “Seduce” il consumatore utilizzando gruppi di sostanze rilassanti che comprendono aromi naturali che aiutano il relax, lo svago e il buonumore.

Bisogna assicurarsi ovviamente che l’atmosfera olfattiva che vogliamo creare sia compatibile con i prodotti che vogliamo enfatizzare nel negozio. Ad esempio in una tabaccheria risulterà più piacevole una fragranza che richiama con i suoi toni la terra, il fieno oppure il tabacco che nell’aromaterapia è considerata una pianta “magica”, capace di trasmettere calore e forza e il cui uso rituale, risale all’antichità sia in America che in Egitto.

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mo. La scoperta dell’importanza dei sensi nella vendita risale negli anni ‘70 in California, grazie al matematico Richard Bamdler e al linguista John Grinder che fondarono un sistema di classificazione dei sistemi percettivi dai quali formarono schemi del comportamento umano. L’ipotesi iniziale sostiene che ogni esperienza può essere codificata come categoria sensoriale (auditivo, visivo, cinestetico, olfatto-gustativo). Per fare un esempio inerente alla nostra quotidianità, provate a pensare al piacere che evoca l’odore e la vista del pane appena sfornato, oppure una tazzina di caffè con brioches o un sigaro. Il vedere e percepire questi elementi di vita quotidiana riusciranno a stimolare il nostro appetito o il bisogno di relax memorizzata nella pace di una colazione o in una prima fumata di buon tabacco, intervenendo nella nostra volontà di acquisto.

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profondità giungendo immediatamente alla parte irrazionale ed istintiva del nostro cervello, basti pensare alla forza di certe profumazioni nella nostra vita: per esempio l’odore dell’incenso e resine aromatiche, spezie, infusi hanno il potere di rilassare, evocare la meditazione o particolari momenti della nostra vita. Ognuno di noi è stato inconsapevolmente influenzato da innumerevoli input olfattivi che appartengono alla nostra infanzia, che hanno il potere quindi di creare o dirigere inconsapevolmente uno stato d’ani-

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co-funzionale (packaging, estetica, design, prezzo). Importante è capire come le variabili sensoriali influenzano questa scienza e in questa occasione ci soffermeremo e analizzeremo uno dei cinque sensi che condizionano gli acquisti: l’olfatto. Per poter dire finalmente “Ti prendo per il naso”, andremo ad esaminare come una fragranza con il suo potere suggestivo si installi nel profondo della nostra psiche e di come l’odorato abbia una peculiarità che lo distingue dagli altri sensi. Opera in

Vita

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lcune tra le tendenze più recenti del marketing riconoscono che il consumatore non è un soggetto totalmente razionale, da questo presupposto partono le più innovative ricerche sul “bisogno-acquisto-beneficio”, con lo studio dei processi e le motivazioni che portano l’essere umano ad acquistare, scopo finale di tutta l’attività economica. Alla base dell’acquisto c’è la necessità del cliente di soddisfare un bisogno, non necessariamente primario, e per farlo necessita del “prodotto”, inteso come un insieme di attributi collegati alla loro dimensione fisi-

Nelle librerie e cartolerie cercheremo di calmare il sistema nervoso con note di sandalo favorendo il rilassamento che porterà all’acquisto. Questi sono solo due esempi ma la profumazione ambientale migliora davvero anche “l’ambiente psicologico” del luogo di lavoro, influisce positivamente sia sui lavoratori che sui clienti ed è capace di incrementare la produttività e le vendite. L’aromaterapia al lavoro è un investimento sulla componente umana dell’azienda e protegge la salute fisica e psichica del suo vero capitale, “umanizza” l’ambiente circostante. Spesso nel nostro negozio o abitazione utilizziamo profumi intensi per coprire odori poco piacevoli, impiegando spray o meccanismi autoeroganti dannosi per l’ambiente e per il nostro apparato olfattivo vista la volatilità delle sostanze stesse. Suggeriamo, per chi volesse sperimentare queste innovative tecniche, di recarsi presso negozi specializzati in prodotti naturali, tipo erboristerie e farsi consigliare sull’aroma più corretto secondo la tipologia di ambiente sul quale agire.

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Il nostro percorso per migliorare le vendite in negozio prosegue con l’analisi del “Marketing esperenziale” e della comunicazione polisensoriale. Come guidare il consumatore all’acquisto finale

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Ti prendo per il naso. Quando soddisfare il cliente non basta più

Nato negli anni ‘90, questo particolare tipo di marketing, che prende il nome di Marketing Esperienziale, ha dato una svolta al concetto di marketing tradizionale donando grande importanza alla dimensione emotiva del cliente: si è constatato che esso non entra più nel punto vendita solo per bisogno, ma sia alla ricerca di qualcosa di speciale, il piacere di vivere un’esperienza. L’abilità di un venditore è quella di attuare una strategia vera e propria cercando di “sfruttare” la nostalgia che gli stimoli olfattivi rievocano. Risultati di alcune ricerche dimostrano che ambienti in cui è stata diffusa una fragranza, portano l’acquirente a variare la percezione del tempo in positivo, aumentando così la permanen-

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Marketing in negozi

Questi prodotti si possono facilmente utilizzare versando qualche goccia nell’umidificatore dei termosifoni, profumando leggermente un oggetto presente nel settore da promuovere (la fragranza non deve mai diventare fastidiosa, ma rimanere quasi impercettibile) o si possono provare i più pratici spray erogati a pressioni ma senza gas. Ad esempio alcuni scienziati si sono sbizzarriti con esperimenti in vari negozi, diffondendo essenze di lavanda e borotalco nel settore bambino e profumazioni al muschio bianco in negozi di lingerie con risultati positivi sulle vendite. Sono comunque molti altri gli elementi che possono aiutare queste “strategie “ trasformando gli ambienti rendendoli stimolanti e particolari ai sensibili clienti:

Alla base dell’acquisto c’è la necessità del cliente di soddisfare un bisogno Fattori tattili: • Materiali utilizzati nel punto vendita (es. parquet, legno, vetro etc) • Il tasso di umidità , la temperatura all’interno del negozio Fattori sonori: • La musica d’ambiente • Rumori generati dal punto vendita Fattori visivi: • Colori dell’arredamento • Luci utilizzate per valorizzare i prodotti • Architettura interna • Disposizione della merce nel punto vendita (merchandising) Fattori sociali: • Contatti tra clienti e personale di vendita • Densità dei clienti

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Questi punti costituiscono elementi essenziali dell’esistenza percettiva, cognitiva e affettiva di ognuno di noi, costituiscono il primo contatto che abbiamo con il mondo, e per questo hanno la forza di condizionare atteggiamenti e preferenze, per dimostrare che il marketing e la vendita si trasformano in una conoscenza di linguaggio sensoriale per fidelizzare il cliente e dare lo stimolo che guida la decisione finale del consumatore. In quel breve periodo in cui in un negozio il cliente passa in rassegna il packaging con i suoi colori, la notorietà del brand, packaging, tutto risulta fondamentale soprattutto il dettaglio. |

Per saperne di più www.profumo.it www.noemalab.org “Il ruolo dell’ atmosfera nelle imprese di servizi: prospettive di ricerca” Del Gatto, 2005


Viaggi - Umbria

Italia da scoprire Umbria, il cuore verde dell’Italia

Perugia Piazza IV novembre

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E’ uno dei principali scrigni verdi del Paese. Con la sua ricchezza di distese, colline, storia, arte, spiritualità e cultura, l’Umbria richiama ogni anno più di cinque milioni di visitatori. La sua natura e conformazione permettono inoltre di ottenere frutti unici e gustosi a partire dal vino e dall’olio, due risorse uniche per il territorio

na terra verde, ricca di storia, arte e cultura. Una regione culla di pace, spiritualità e tranquillità e patria del buon vino e di antiche tradizioni culinarie. L’Umbria, il “Cuore dell’Italia”, con i suoi due capoluoghi (Perugia e Terni), 92 Comuni e una densità di storie da raccontare, è un vero e proprio tesoro italiano. Una regione in grado di richiamare più di cinque milioni di visitatori in un anno grazie alle sue città d’arte e storia come Orvieto, Gubbio, Assisi, ai piccoli borghi, ai numerosi itinerari religiosi e ai suoi scenari naturali ideali per praticare sport e attività all’aria aperta. L’Umbria santa, l’Umbria guerriera, l’Umbria verde conta decine di itinerari turistici legati alla sua storia e alle sue bellezze. Partiamo da Perugia, una città a dimensione umana circondata da mura etrusche al cui interno pulsano insieme arte e storia: la fortezza sotterranea, la Rocca Paolina progettata dal Sangallo nel 1542; il Palazzo della Provincia; il Giardino Carducci; il Palazzo Cesaroni sede della Regione con affreschi di Annibale Brugnoli; il Palazzo dei Priori ove all’interno si può visitare la Galleria Nazionale dell’Umbria con opere di artisti legati per nascita o per tradizione alla regione. Citiamo tra gli altri il Perugino, il Pinturicchio, ultimi maestri umbri del Rinascimento, l’Angelico, Benozzo Gozzoli, Piero della Francesca, Duccio di Boninsegna. Il vero simbolo della spirtualità umbra, la terra dei Santi per il più alto

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Viaggi - Umbria

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L’Umbria si conferma una delle principali regioni italiane per la coltivazione del tabacco . Per tutto il Novecento le principali varietà coltivate sono state il Kentucky e il Bright, a cui va aggiunto il tabacco Sumatra, coltivato per un breve periodo, tra la metà degli anni ’50 e gli anni ’60, in seguito alla temporanea chiusura dei mercati indonesiano e cubano indotta dalle rispettive crisi di quelle aree. La principale manodopera che per anni ha contribuito alla crescita del settore è quella della tabacchine, ergo donne dedite alla selezione delle foglie. Con la liberalizzazione del mercato e la crisi del 1961 causata dall’attacco della Peronospora Tabacina che distrusse il raccolto, le tabacchine cominciarono a indirizzarsi verso altri settori o verso l’emigrazione. Nonostante la recente crisi che ha colpito il settore, il tabacco resta un comparto strategico sul quale la Regione sta investendo per garantirne un futuro, come ha recentemente affermato Fernanda Cecchini, l’assessore all’Agricoltura della Regione Umbria: “Il mondo del tabacco si è particolarmente impegnato nel portare avanti un’adeguata riqualificazione e ristrutturazione di tutta la filiera, anche grazie alle specifiche misure previste dal Piano di sviluppo rurale”. |

L’UMBRIA in uno sguardo

Città di Castello

Gubbio Toscana

Marche Lago di Trasimeno

Perugia Palazzo dei Priori

Perugia

Assisi

Foligno

Todi Orvieto

Spoleto

Assisi La basilica di San Francesco

Cascia

Terni Narni

Lazio

Orvieto Il Duomo

pria storia e al proprio passato, per non parlare del Palazzo dei Priori, della Cattedrale, del Palazzo del Popolo e di quello del Capitano che costituiscono un complesso unico al mondo. L’itinerario in provincia di Perugia si chiude su Spoleto, città oggi famosa soprattutto per il

Narni La Rocca

Terni Cascata delle Marmore

Spoleto Il Duomo

Con i suoi due capoluoghi, Perugia e Terni, i 92 Comuni e una densità di aneddoti da scoprire, l’Umbria è considerata un vero e proprio tesoro italiano. L’Umbria santa, l’Umbria guerriera, l’Umbria verde conta decine di itinerari turistici legati alla sua storia e alle sue bellezze

Festival dei Due Mondi, e per alcune opere come il Ponte delle Torri, la Rocca Albornoziana, il Duomo o i molti resti romani come l’Arco di Druso, il teatro romano o il Ponte Sanguinario. Il viaggio nella magia emanata dell’Umbria prosegue nella seconda provincia, quella di Terni. La città capoluogo custodisce tesori antichi e moderni come la chiesa di San Salva-

tore, il Palazzo Spada del XVI secolo, lo splendido Duomo di Santa Maria Assunta una serie di importanti palazzi storici. In tutto il territorio sorgono castelli e antiche rocche sulla sommità dei colli, al di sopra dei borghi. Da quelle più imponenti e cariche di storia, come le rocche albornoziane di Narni e di Orvieto, le rocche di Piediluco, di Polino e di

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Più di 5 milioni di presenze ogni anno

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LA COLTIVAZIONE DEL TABACCO IN UMBRIA

Gubbio Palazzo dei Consoli

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numero di Santi, è Assisi, capitale mondiale della pace e patria di San Francesco (patrono d’Italia), Santa Chiara e Sant’Agnese. Luogo di culto e pellegrinaggio del mondo cristiano, Assisi racchiude nella sua cerchia di mura medievali dominate dalla Rocca Maggiore, una molteplicità di chiese, case e campanili in uno sfondo di colori bianchi e rossi, tipici della pietra del Monte Subasio: la Basilica Inferiore e Superiore con all’interno gli affreschi del Giotto dedicati al Santo patrono d’Italia; la Basilica di Santa Chiara; la Chiesa di San Pietro. Uscendo da Assisi si trovano l’Eremo delle Carceri; il Santuario di San Damiano e la Basilica di Santa Maria degli Angeli. Adagiata alle falde del Monte Ingino, Gubbio è tra le più antiche città dell’Umbria. Al suo interno sono custodite gemme medievali di incomparabile bellezza: a partire dal Teatro Romano, la Chiesa di San Francesco, il Palazzo dei Consoli, fino ad arrivare al Palazzo Ducale e alla Basilica di Sant’Ubaldo. Richiami all’epoca medievale si respirano e si toccano con mano anche nella cittadina di Todi cinta ancora dalle tre cerchia di mura: preromana, romana e medievale. Piazza del Popolo è un vero e proprio monumento cittadino alla pro-

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Viaggi - Umbria

Specialità in cucina Una regione da vivere, scoprire e assaporare. La sua natura infatti offre frutti unici e gustosi a partire dal vino e dall’olio, due risorse importanti per il territorio. La coltivazione dell’ulivo è una delle più antiche d’Italia poichè già in epoca etrusca si cominciò a curarare questa pianta fruttivera. L’ulivo è la “pianta della pace”, per una terra definita “terra santa d’Italia” e diventata l’unica regione ad avere ottenuto il marchio DOP per l’intera produzione di olio nell’interno del territorio. Per quanto riguarda il vino, l’eccellenza è data da un terreno, quello umbro, da sempre particolarmente adatto alla viticoltura, insieme a un clima temperato e al dolce movimento collinare che favorisce l’esposizione al sole. Sono state realizzate quattro strade del vino che ripercorrono itinerari suggestivi e ricchi di vocazione vitivinicola con particolare riferimento ai luoghi delle produzioni qualitative a denominazione di origine. Si tratta delle strade dei Vini dei Colli del Trasimeno, del Cantico, del Sagrantino e dei Vini Etrusco Romani. Tra le specialità culinarie spiccano: il prosciutto di Norcia, un salame di montagna ricavato da cosce di maiali selezionati e tutelato dalla Dop; il tartufo nero, la ricotta salata e il pecorino di Norcia; la porchetta e i budellacci (salume preparato con i budelli grassi del maiale, salati e aromatizzati con semi di finocchio, essiccati sotto la cappa del camino per circa 5 giorni e cotti alla griglia) di Terni; la Crescionda di Spoleto, dolce a base di amaretti, cioccolato, latte e uova; le lenticchie di Castelluccio.

Ferentillo, il castello di Alviano, il palazzo ducale di Giove fino a quelle più appartate come Montalbano e Casigliano presso Acquasparta, Sismano e Dunarobba presso Avigliano, Forte Cesare presso Montecastrilli. Il fascino dell’intera regione riecheggia nei numerosi borghi incastonati in una natura rigogliosa e lussureggiante. Dodici di questi (Bevagna, Castiglione del Lago, Corciano, Montefalco, Montone, Norcia, Paciano, Trevi, San Gemini, Bettona, Spello e Vallo di Nera) sono stati inseriti tra i Borghi più belli d’Italia.

Storia e cultura a parte, l’Umbria è principalmente natura, un patrimonio immenso che attraversa l’intera regione e lo spirito dei suoi abitanti. Gli sport che si possono praticare sono molteplici come ad esempio la roccia sul monte Tezio (Perugia), monte Vettore (Norcia), e Ferentillo (Terni). Sul monte Subasio o sul monte Cucco si possono praticare volo a vela con deltaplano e parapendio; rafting sulla cascata delle Marmore e sul fiume Nera. Un’altra pratica sportiva importante è lo sci alpino sui monti Sibillini e Forca Canapine. C’è spazio anche per il turismo equestre un po’ ovunque o la pesca sportiva principalmente sul lago Trasimeno e sul lago di Corbara. Insomma una piccola e grande perla capace di offrire una molteplicità di proposte. |

LUCA PAGANO

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Shopping

Spunti, idee, novità: consigli per lo shopping REFLECTA GIRADISCHI – MP3 - Con il giradischi Reflecta si possono trasferire tutti i vecchi dischi in file digitali. E‘ facilissimo: si posiziona il disco e vai…non c‘è necessità di computer, il titolo viene commutato in file MP3 direttamente su chiave USB. Naturalmente si può utilizzare l‘apparecchio per l‘ascolto die dischi visto che è dotato di 2 casse acustiche.

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APPLE IPAD 2 - Apple iPad 2 è un tablet sottile e leggero nonché ricco di funzioni. Si basa su un processore dual core da 1 Ghz e sul sistema operativo iOS 4, inoltre presenta un display touchscreen con retroilluminazione LED da 9,7 pollici con tecnologia IPS e con una risoluzione di 1024x768 pixel, dotato di tecnologia multitouch, giroscopio, accelerometro e sensore di luminosità. Altre specifiche includono la doppia videocamera, per le videochiamate e i filmati in HD, una memoria interna fino a 64 GB, la tecnologia Bluetooth, il WiFi, il 3G opzionale e il GPS integrato

aprile/giugno 2011

SAMSUNG BLUE EARTH S7550 - è un cellulare molto particolare la cui caratteristica principale è quella di poter essere caricato tramite energia solare, grazie al pannello integrato. Inoltre, è stato realizzato con materiali riciclati e i sui componenti non contengono sostanze tossiche, in poche parole un cellulare davvero ecologico. Quanto a specifiche tecniche, il cellulare è un GSM/UMTS dotato di display TFT touchscreen da 3 pollici con risoluzione 240x400 pixel e da 16 milioni di colori, memoria interna di 180 MB espandibili, connettività Wi-fi, tecnologia HSDPA, Tecnologia Bluetooth, fotocamera da 3 megapixel, fotocamera secondaria per le videochiamate, GPS integrato e lettore multimediale e radio FM con sistema RDS

APPLE IPHONE 4 - L’Apple iPhone 4 è uno smartphone innovativo e ricco di applicazioni e funzioni, quarta generazione del modello Apple Iphone. Presenta il supporto alla rete GSM e UMTS, il Wi-fi, la Tecnologia Bluetooth, un display touchscreen Retina da 3,5 pollici con un’eccezionale risoluzione di 960x640 pixel, un design estremamente sottile grazie a un corpo realizzato in vetro e a una banda di acciaio inossidabile sui lati, una fotocamera da 5 MP con flash LED e filmati video in HD, le videochiamate FaceTime tramite fotocamera posteriore e una memoria flah da 16. Integra, inoltre, il sistema operativo iOS 4 e tante altre funzioni come il GPS integrato, l’accelerometro, il sensore di prossimità, il sensore di luminosità ambientale e il giroscopio a 3 assi, che assicura un’esperienza di gioco sensazionale.

Dolce Vita

SAMSUNG TV LED 32C6000 - La Serie 6 è un capolavoro nel mondo dei TV LED. La straordinaria resa dell’immagine, il design affascinante e il ridotto consumo energetico tipico dei LED danno vita ad un televisore unico. La finitura e la linearità del design di questo TV sono ispirate alle forme della natura. Grazie al lavoro combinato delle funzionalità Ultra Clear Panel, Motion Plus 100 Hz, HyperReal Engine e Wide Color Enhancer Plus, si ottengono immagini vibranti e con una definizione incredibilmente nitida.

ER.ROVERA PEDANA STAR WALK - Pedana footing pieghevole elettronica con struttura in acciaio verniciata con polveri epossidiche ad alta resistenza. Pedane poggiapiedi sagomate antiscivolo. Alimentazione 220V-50Hz. Potenza motore 1 HP (picco 1,40 HP). Motore DC (corrente continua). Velocità: da 0,8 a 12 Km/h. Tappeto corsa 120 x 40 cm. Due posizioni di chiusura: orizzontale e verticale. Ruote di trasporto. Computer con ampio display LCD: velocità, distanza, tempo, calorie, cardiofrequenzimetro. 5 programmi e 4 velocità preimpostate. Cardiofrequenzimetro con sensori palmari. Tasti rapidi sulle impugnature: on/off e velocità +/-. Magnete di sicurezza (stop d’emergenza).


Il fumo nuoce gravemente alla salute


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