LO STILE SOTTO
le stelle Dall’altra parte del palco, la Lamborghini Countach 5000 Quattrovalvole della Collezione ASI-Bertone, uno dei capolavori di Marcello Gandini.
riconoscimento assegnato dall’ASI a Leonardo Fioravanti; l’Alfa Romeo Brera Concept del 2002 per il FIVA Heritage Hall of Fame di Giorgetto Giugiaro e la monoposto di F1 Ferrari 312 T5 del 1980 - gentilmente prestata dal Mauto, Museo dell’Automobile di Torino - per il FIVA Heritage Hall of Fame assegnato all’ingegner Mauro Forghieri. La serata è stata presentata da Savina Confaloni insieme al presidente dell’ASI Alberto Scuro e al presidente della FIVA Tiddo Bresters. Nella sua premessa, Alberto Scuro ha sottolineato come il motorismo sia una delle indiscusse eccellenze per le quali l’Italia è conosciuta in tutto il mondo: “Di questo è giusto essere fieri, ma al contempo dobbiamo anche essere consapevoli della responsabilità che abbiamo. Questa enorme risorsa è infatti ancora ben lontana dall’essere sfruttata al meglio per il ‘sistema Paese’ dal punto di vista culturale, turistico, da quello dell’indotto creato dalle tantissime attività artigianali e non che ruotano intorno al nostro mondo”. Il presidente dell’ASI ha poi lanciato una proposta: “Ritengo che tutti gli attori che operano nel settore abbiano il dovere di fare sistema per dar vita a sinergie che potranno dare grandi frutti per tutti gli appassionati e per la società civile, visto il volano economico che creeranno. L’Italia è bellissima, abbiamo beni culturali senza eguali diffusi su tutto il territorio nazionale, una tradizione enogastronomica che tutti ci invidiano. Uniamo questi ingredienti all’uso dei veicoli storici, tuteliamoli salvaguardandone in primis il sacrosanto diritto alla circolazione, creiamo occasioni di utilizzo di questi veicoli, diamo ai tantissimi appassionati italiani e stranieri la possibilità di scoprire il nostro Paese a bordo di veicoli storici, offriamo ai collezionisti, che non hanno eredi, strumenti per salvare le loro collezioni, preserviamo gli archivi di comunità, creiamo percorsi formativi professionali per restauratori e manutentori che generino occupazione”.
Il presidente dell’ASI, Alberto Scuro.
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