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Imprese Smart. Il futuro di Bravo sarà tutto green
A Savigliano una realtà dalle grandi prospettive Il futuro di BRAVO sarà tutto green
La storia imprenditoriale di Bravo srl di Savigliano è partita nel 2001, l’anno della fusione di due aziende leader nel settore, la Rotomix e la Bicieffe, presenti sul mercato fin dagli anni Settanta e Ottanta Scelte imprenditoriali coraggiose e perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione: grazie a ciò, l’azienda specializzata in macchine per l’allevamento è in costante crescita
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Gabriele Destefanis
«Siamo bravini, dài! Ma ci vuole anche un po’ di fortuna». “Bravini” e fortunati, un mix vincente spiegato con ironia ed eccessiva modestia da Francesco e Corrado Bravo nel tentativo di individuare la chiave di questi vent’anni di successo dell’azienda di Savigliano che con il fratello Gianni, ora in pensione, hanno fondato e dirigono. Ma dietro quel “bravini” c’è tanto di più, c’è un percorso che ha portato la Bravo srl a diventare un riferimento nella produzione di macchine specifiche per l’allevamento. Partendo da quel 2001, l’anno della fusione di due aziende leader nel settore, la Rotomix e la Bicieffe, presenti sul mercato fin dagli anni ’70 e ’80: «Cosa ricordiamo di quel periodo? Si è presentata l’opportunità di ampliare la nostra produzione e abbiamo deciso di farlo», raccontano Francesco e Corrado Bravo, i quali, prima di intraprendere la nuova avventura, avevano una piccola azienda agricola. «A quei tempi non avevamo l’esperienza nel settore che abbiamo acquisito adesso, è chiaro. C’era un’ottima idea di partenza, che abbiamo mantenuto, ma anche rivoluzionato. E oggi si può dire che quella sia stata un’idea vincente». Rotomix è stata la prima azienda italiana a costruire carri miscelatori semoventi, mentre Bicieffe era specializzata in impagliatrici con lanciapaglia senza turbina e in distributori di segatura. Bravo srl ha mantenuto le produzioni di entrambe le realtà, modernizzando le gamme grazie a una ricerca continua. Una sintesi perfetta tra esperienza e avanguardia ha consentito di arrivare alla quinta generazione dei nuovi carri miscelatori semoventi: Rotomix Serie 5, unici per qualità e, soprattutto, per metodo di lavoro, capaci di un taglio veloce e netto, grazie a una potentissima fresa abbinata a un mulino supplementare trinciante a coltelli regolabile. Un sistema di lavoro che permette, con un bassissimo consumo energetico, di ottenere un composto omogeneo, digeribile e appetibile, pronto
Francesco e Corrado Bravo, con il fratello Gianni, ora in pensione, hanno fondato e dirigono tuttora l’azienda diventata un riferimento non solo nazionale nella produzione di macchine per la zootecnia
per essere scaricato in mangiatoia. Con Rotomix Serie 5 un solo operatore è in grado di compiere tutte le fasi di alimentazione del bestiame, operando direttamente dalla postazione di guida di queste particolari macchine. Grazie alle scelte coraggiose e a questo perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione, l’azienda saviglianese oggi è una realtà consolidata e in costante crescita, dotata di una struttura snella e dinamica. Può contare su 26 dipendenti, su una clientela di importanti ditte che operano nel settore dell’allevamento e, soprattutto, nella produzione di latte e su una dimensione internazionale conquistata nel tempo che porta i prodotti Bravo a essere distribuiti e apprezzati in Francia, Belgio, Spagna, Grecia e Portogallo. «Sì, di strada ne abbiamo fatta dal 2001», conferma Francesco Bravo. «Negli ultimi anni, in particolare, siamo cresciuti davvero tanto grazie ai nostri punti di forza: la tecnologia innovativa utilizzata, la continua ricerca e la fidelizzazione della clientela, che serviamo anche con un’assistenza post vendita e logistica. Le nostre macchine sono una continua evoluzione dei modelli storici e i miglioramenti nascono da esigenze segnalate dai clienti o dalle tendenze di mercato. E poi devo dire che le scelte politiche improntate all’informatizzazione delle produzioni agricole negli ultimi anni ci hanno dato un forte slancio». Uno slancio che la pandemia non ha fermato, ma solo rallentato. «C’è stata un po’ di incertezza all’inizio, durante le prime fasi dell’emergenza sanitaria. Nessuno sapeva che cosa stesse accadendo e non si poteva immaginare ciò che sarebbe successo nei mesi successivi. Non sapevamo se avremmo dovuto chiudere o se saremmo riusciti ad andare avanti. Noi però siamo stati fortunati: non abbiamo dovuto fermarci neanche un giorno e non abbiamo avuto grandi problemi di tipo sanitario all’interno dell’azienda. La pandemia ha avuto un’incidenza minima sulla nostra produzione, perché siamo riusciti a continuare a lavorare a ottimi ritmi, senza accusare grandi perdite». Spostando la prospettiva un po’ più avanti, le sfide sono tante e intriganti. «Il futuro è il green», affermano con certezza gli amministratori di Bravo srl, fissando con questa frase uno dei principali obiettivi dell’azienda saviglianese, pronta a studiare nuovi sistemi per rendere le macchine sempre più conformi ai principi dell’economia circolare. Un esempio concreto? Il Rotomix Eco 5, un modello di carro miscelatore dotato di un propulsore all’avanguardia, in cui il classico motore diesel è stato completamente modificato, consentendo l’alimentazione a biometano: una soluzione molto innovativa per il rifornimento di una macchina che lavora costantemente a contatto con i capi di bestiame, ma con indubbi vantaggi. Come la considerevole diminuzione di fumi di scarico e di rumori, senza che per questo vengano ridimensionate le prestazioni, le quali si mantengono sempre elevate. Ma all’orizzonte c’è già un’altra importante novità, connessa con i propulsori elettrici, che verrà svelata nei prossimi mesi.
Il Rotomix Eco 5 di Bravo srl è un modello di carro miscelatore dotato di un propulsore all’avanguardia, in cui il classico motore diesel è stato completamente modificato, consentendo l’alimentazione a biometano. Ma all’orizzonte vi sono altre grandi novità
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