5 minute read
Personaggi. Alice Filippi. Finalista al “David di Donatello” che sarà assegnato l’11 maggio
Filippi Alice Guarda il trailer
Finalista al “David di Donatello” che sarà assegnato l’11 maggio
Advertisement
Quest’anno la regista monregalese è tornata in finale per la categoria miglior regista esordiente con il film prodotto dalla Eagle Pictures “Sul più bello”, presentato in anteprima nell’ultima edizione della Festa del cinema di Roma, nella sezione “Alice nella città”, e primo al botteghino nell’unico fine settimana di programmazione in sala prima della chiusura per Covid, nell’ottobre scorso. “Il destino cambia la destinazione”, canta il giovane cantautore genovese Alfa nel brano che fa da colonna sonora al film e ne porta lo stesso titolo (“Sul più bello”, appunto). Ma che uno creda o non creda al destino, l’episodio raccontato dalla mamma dice che comunque sia quel talento per la regia Alice l’aveva, senza saperlo, innato fin da bambina, anche se ci sono voluti tempo e fatica per metterlo a fuoco e farne il proprio lavoro. Per dirla con un’altra citazione di “baricchiana” memoria, a volte «accadono cose che sono come domande. Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde». «A dire il vero, quando ho cominciato a chiedermi cosa volessi fare da grande pensavo al teatro, volevo diventare un’attrice. Avevo già frequentato alcuni corsi di recitazione a Mondovì, dove sono nata e cresciuta, per poi andare a Milano, alla Scuola d’arte drammatica “Paolo Grassi”. Il primo vero e proprio incontro con il mondo del cinema è arrivato, un po’ per caso, nel 2004, quando sono andata a fare un’esperienza da stagista come assistente agli artisti al Montecarlo Film Festival de la Comédie, di cui era presidente della giuria Carlo Verdone. Il caso ha voluto che fossi assegnata proprio al suo staff, così ebbi l’occasione di stabilire un primo contatto con lui. Finito il festival, tornata a casa, provai a scrivergli un’e-mail per chiedergli dei consigli e, incredibile a dirsi, mi rispose!»
Iniziò così l’amicizia personale e professionale, che oggi continua, di Alice con l’attore, regista, sceneggiatore e comico italiano.
Ciò la portò, nel 2005, a offrirsi come assistente volontaria alla regia sul set del film “Il mio miglior nemico”, per poi proseguire con “Grande, grosso e Verdone” (2007)
Il punto di svolta della carriera di Alice Filippi è stato l’incontro casuale con Carlo Verdone al Montecarlo Film Festival de la Comédie, dal quale è nata una solidissima amicizia personale e professionale
Alice Filippi e il cast di “Sul più bello” sul red carpet per presentazione del film nella sezione “Alice nella città” della Festa del cinema di Roma
Eagle Pictures ha proposto alla regista monregalese la realizzazione di un doppio sequel del suo ultimo film, ma Alice ha deciso di misurarsi con un altro progetto
e “Io, loro e Lara” (2010). Nel 2011, sempre con il Verdone “nazionale”, Alice diventa secondo aiutoregista per “Posti in piedi in paradiso” e nel 2012 primo aiutoregista per “Cenerentola, una favola in diretta”. A seguire, tantissime esperienze da aiutoregista sul set di film molto noti diretti da registi ancora più famosi. Per citarne alcuni: “Spectre (007)” di Sam Mendes (2015), “Inferno” di Ron Howard (2015) e “The 15:17” di Clint Eastwood (2017). «Quello con Carlo è un rapporto unico. Lui è una persona che resta un riferimento anche ora che sto percorrendo la mia strada. La telefonata che mi ha fatto per complimentarsi poco dopo che è uscita la notizia che ero di nuovo in finale ai “David” non ha prezzo, è un cerchio che si chiude o, meglio ancora, una linea che continua. Dopo una serie di esperienze da assistente e aiutoregista, ho cominciato a chiedermi se mi bastasse questo o se volessi mettermi alla prova con qualcosa di più. Avrei potuto continuare a fare l’aiuto, oppure c’era chi mi suggeriva di diventare produttore, forse per la mia attitudine a organizzare il lavoro. A quel punto che ho realizzato che ciò che volevo era fare la regista, così ho deciso di rimettermi in gioco un’altra volta». Alice fa le valigie per gli Usa, dove frequenta la New York Film Academy per studiare regia, mentre aveva già cominciato a mettersi alla prova. Nel 2013 dirige, scrive e produce “Fai come me!”, lo spot per la campagna sociale sulla sicurezza stradale patrocinata da “Pubblicità progresso”, realizzato in collaborazione con la Nazionale piloti, a cui presta il volto e la voce anche Michael Schumacher. Ma ha all’attivo pure lo short film emozionale per una stilista “Yoj for Vogue”, senza dimenticare collaborazioni significative come primo aiuto alla regia di alcuni film italiani, fino alla svolta del 2017 con il docufilm “’78-Vai piano ma vinci” prodotto da Mowe e andato in finale ai “David”. «L’idea iniziale era quella di scrivere un libro sulla storia del rapimento di mio papà, sequestrato e scappato dalla ’ndrangheta, ma, giacché scrivere non è il mio mestiere, avevo immaginato di farne un film. Siccome però l’ambientazione negli anni Settanta ci portava fuori budget, ne venne fuori un docufilm che alla fine forse si è rivelato il registro stilistico migliore per raccontare quella storia. Il fatto che sia andato in finale ai “David di Donatello” dopo essere stato presentato al Torino Film Festival mi ha cambiato la vita, in quanto l’attenzione sul mio lavoro e sul mio nome è cambiata di colpo, crescendo in maniera importante. Anche per questo, grazie a Roberta Trovato che ha suggerito il mio nome, ho potuto partecipare al casting della Eagle Pictures per “Sul più bello”, un’esperienza bellissima che non è ancora finita». Per la cronaca, in attesa dell’11 maggio, quando verranno resi noti i vincitori dei “David di Donatello”, la Eagle Pictures ha già ufficializzato un doppio sequel del teen-drama campione d’incassi al box office. Ma non sarà Alice a firmarne la regia... «Mi ha fatto davvero molto piacere che la Eagle Pictures me l’abbia proposto, però ho pensato che voglio provare a misurarmi con un altro progetto di cui però al momento non posso ancora parlare. Secondo me, specie all’inizio di una carriera, è importante mettersi in gioco in progetti diversi fra loro, uscendo dalla comfort zone. Comunque state tranquilli, ci vediamo presto sul grande schermo!».