![](https://assets.isu.pub/document-structure/210607101220-52a2b26a85d016f008571720004d2221/v1/2d19c728ad12fe8d515e0d89bfa6b385.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
6 minute read
Una grande storia da vivere ogni giorno
Debutto fissato il 7 maggio e poi eventi fino a dicembre
Ci siamo. Mesi intensi di preparazione dopo il rinvio di un anno per l’emergenza sanitaria, e ora è tutto a punto. Alba capitale della cultura d’impresa 2021 è una realtà che promette di restare negli annali della città, per la mole e per lo spessore delle iniziative. Il conto alla rovescia terminerà alle 17,30 di venerdì 7 maggio, al “Pala Alba Capitale” di piazza San Paolo. All’“opening”, trasmesso anche in streaming, durante il quale sarà presentato il programma, ma anche quello di Circonomia e il complesso dei grandi eventi culturali albesi e del territorio per i mesi a venire, interverranno il presidente della Regione, Alberto Cirio, il sindaco di Alba, Carlo Bo, e il presidente di Confindustria Cuneo, Mauro Gola. Il presidente Cirio commenta: «“Lavorare, creare, donare”. In queste tre semplici, ma immense parole che Michele Ferrero ci ha lasciato in eredità è racchiusa l’anima della cultura d’impresa di questa terra. Una terra dove la responsabilità sociale di chi alimenta il sistema produttivo è stata sempre al centro, prima ancora che qualcuno questo concetto lo
Advertisement
Arte, business, cibo, economia, mass media, comunicazione, territorio: Alba capitale della cultura d’impresa 2021 sarà questo e molto altro. Protagonista lo spirito imprenditoriale diffuso
![](https://assets.isu.pub/document-structure/210607101220-52a2b26a85d016f008571720004d2221/v1/96e6fdca5c5d173e44a75c951d7db3e2.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
Mauro Gola e Giuliana Cirio a Genova a novembre 2019, quando, durante il Forum della Piccola Industria, ricevettero il riconoscimento per il successo della candidatura di Alba a capitale della cultura d’impresa
Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, interverrà all’“opening” di Alba capitale
![](https://assets.isu.pub/document-structure/210607101220-52a2b26a85d016f008571720004d2221/v1/c1dac006261773b810a3d5120ec7d637.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
codificasse. Il difficile periodo che ci portiamo alle spalle ce l’ha ricordato ancora una volta. Per dare aiuto al sistema sanitario, nei mesi in cui le mascherine erano introvabili a livello mondiale, qui sono state convertite intere linee produttive. L’ospedale di Verduno ha aperto i reparti per sostenere le strutture ospedaliere del resto del territorio ed è un’eccellenza del sistema sanitario piemontese che non esisterebbe senza la generosità degli imprenditori che si sono uniti per donarlo alla comunità. E, ora che vaccinare è la priorità, perché è l’unica vera arma per portare tutti noi fuori dalla pandemia, le imprese sono state tra le prime in Italia a mettersi a disposizione per trasformare i propri spazi in hub per i vaccini. Potrei continuare a lungo, perché gli esempi sono tanti. Esempi di una terra che da sempre è un modello per la regione e per il resto del mondo. Per questo, da presidente del Piemonte, e da albese, sono orgoglioso che Confindustria abbia confermato la città capitale della cultura d’impresa anche per il 2021. Parliamo costantemente del bisogno di ripartire. Guardatevi intorno, immergete lo sguardo tra i filari dove nasce il Barolo. In meno di un secolo le mani laboriose di questa terra hanno trasformato la “malora” in un patrimonio mondiale dell’umanità. Se c’è un luogo che può aiutare l’Italia a raccogliere la sfida di ciò che significa ripartenza, quel luogo è Alba» . All’“opening” parteciperà il giornalista e saggista Antonio Calabrò, presidente di MuseImpresa, al centro dell’evento “L’avvenire della memoria” in preparazione per novembre. L’impegno di MuseImpresa è aggregare i soggetti della cultura d’impesa, incidere sui processi di formazione, salvaguardare la memoria dell’industria italiana e valorizzare le testimonianze d’una straordinaria capacità manifatturiera che è motore di sviluppo sostenibile e cardine d’una diffusa cultura economica, sociale e civile. Era quindi del tutto naturale che si sviluppasse la collaborazione con Alba capitale della cultura d’impresa. Il 7 maggio fra gli ospiti d’onore è atteso Carlo Robiglio, presidente della Piccola Industria, mentre il presidente Carlo Bonomi invierà un messaggio video. “Made In Cuneo” ha chiesto un intervento sulla manifestazione a Ignazio Cipolletta, presidente di Confindustria Cultura Italia, già Federazione italiana dell’industria culturale, costituita nel 2006 come Sistema Cultura Italia. Ecco la dichiarazione del presidente Cipolletta: «Alba capitale della cultura d’impresa è una sfida
![](https://assets.isu.pub/document-structure/210607101220-52a2b26a85d016f008571720004d2221/v1/d328b448e8ab3ce6053ec4ea56cfd64d.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
A sinistra: Carlo Bonomi, presidente nazionale di Confindustria. Sopra: Carlo Robiglio, presidente della Piccola Industria, atteso ospite d’onore, venerdì 7 maggio, del momento del taglio del nastro e della presentazione del programma completo. Sotto: Ignazio Cipolletta, presidente di Confindustria Cultura Italia
![](https://assets.isu.pub/document-structure/210607101220-52a2b26a85d016f008571720004d2221/v1/93a150146ab4e5c7135a93881b143d9b.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
Da sinistra: Beppe Incarbona, presidente della Sezione cultura e intrattenimento di Confindustria Cuneo che è stata costituita da pochi mesi, e Alberto Biraghi, presidente del Comitato Piccola Industria dell’Associazione datoriale provinciale
nella sfida. Una manifestazione rinviata al 2021 a causa della pandemia, ma che, proprio nella situazione di emergenza e di crisi generale, può rappresentare un punto di ripartenza, un’importante occasione di rilancio che mette al centro delle numerose iniziative, programmate dal 7 maggio fino al mese di dicembre, il ruolo della cultura e della cultura d’impresa. L’evento accenderà i riflettori su un comparto industriale, quello del mondo della cultura più colpito dall’emergenza sanitaria e che oggi con fatica e cautela sta provando a rialzarsi: il “Pala Alba Capitale” sarà teatro di salotti culturali, dibattiti, concerti e mostre con diversi appuntamenti all’ordine del giorno. E ciò ha il sapore della ripartenza. È vero che questa crisi ha inferto ferite molto pesanti alla cultura italiana, ma allo stesso tempo può anche creare le premesse per una straordinaria rinascita. Per farlo servirà un lavoro integrato su temi di strategici e intrecciati fra loro, come lo sviluppo dell’industria culturale verso nuovi modelli di fruizione, l’integrazione con il sistema educativo, il rilancio della cultura d’impresa, ossia di quel racconto condiviso, di quel fare quotidiano che caratterizza l’impegno delle aziende, la sua proiezione verso l’insieme delle imprese e verso l’intera società. Un racconto che esca dai confini aziendali e sappia rappresentare compiutamente e con forza il valore reale dell’impresa per lo sviluppo economico, sociale e civile del Paese. Ma anche forme innovative di collaborazione fra pubblico e privato e un forte legame con il territorio che va stimolato con maggiore forza. Alba capitale della cultura d’impresa può rappresentare tutto questo». La parola passa a Beppe Incarbona, presidente della Sezione cultura e intrattenimento di Confindustria Cuneo e attivo componente del tavolo di lavoro che ha organizzato gli eventi che stanno per iniziare. «Per quel che riguarda il riconoscimento, meritatissimo, di Alba capitale della cultura d’impresa 2021 non posso che ringraziare, oltre al team che ha preparato il fitto programma di celebrazione e le aziende che hanno avuto la possibilità e che hanno deciso di sponsorizzare l’evento, le neoassociate alla Sezione cultura e intrattenimento di Confindustria Cuneo. Per chi non lo sapesse, questa Sezione è unica in Italia e rappresenta una novità fondamentale per il territorio. L’entusiasmo con cui hanno risposto le associate è prova del fatto che forse mai come ora ce n’era bisogno. Bisogno di sentirsi appartenenti a una categoria riconosciuta dal nostro tessuto sociale e rappresentati da chi sa dar voce agli imprenditori da oltre cento anni. La cultura d’impresa non è cultura tout-court, e la cultura non è solo cultura d’impresa. Ma entrambe sono cultura! E, in fondo, tutti noi, a nostro modo, siamo in qualche modo imprenditori. Anche quando andiamo a fare la spesa per noi stessi, quando sottoscriviamo un contratto di energia elettrica per casa nostra, o iscriviamo il figlio a una scuola piuttosto che a un’altra. Figuriamoci, quindi, se non è imprenditore chi opera nel settore teatrale piuttosto che museale, o nel mondo dello spettacolo piuttosto che nelle belle arti in genere. Unire, quindi, chi lavora nella cultura con chi opera nella cultura d’impresa è risultato molto semplice, visto che il gap è ridotto. Ai ringraziamenti iniziali vanno aggiunti, per questa importante novità, gli attori direttamente coinvolti: Confindustria Cuneo da una parte, che ha saputo coinvolgere le associazioni culturali, e queste ultime per avere risposto con entusiasmo, mettendosi a disposizione con un’offerta di alto livello». «I preparativi sono conclusi, lo scambio è attivo e, finalmente, possiamo goderci oltre cento momenti di spettacolo culturale, di impresa. Buon lavoro ad Alba capitale della cultura d’impresa e buona partecipazione a coloro che saranno presenti, di persona o in streaming. Alba e le sue imprese sono qui per tutti!», conclude Incarbona. Alberto Biraghi, presidente del Co-