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L’omaggio di Neive all’ingegner Dante Giacosa, che mise l’Italia in automobile

Giacosa Dante Parliamo di uno dei principali arteNato a Roma dove il padre Carabiniere si trovava fici della motorizzazione di masper lavoro, Dante Giacosa visse l’infanzia a Neive e poi si trasferì ad Alba, dove frequentò il Liceo classico sa del nostro Paese, del progettista di vetture che hanno fatto la storia economica, sociale e del costume Neive sta organizzando degli italiani. Dopo la Topolino del la “due giorni” dedicata a uno dei suoi figli più celebri 1936 e varie altre vetture, fra cui la Campagnola, a lui si devono, infatti, la 600 (che debuttò nel 1955) e la 500 (nata due anni dopo). Ma sono frutto del suo genio, ad esempio, anche la Fiat 124 e la Fiat 128, nonché la A112. L’elenco è alquanto incompleto, ma aiuta a capire quale sia stato il ruolo di Dante Giacosa nello sviluppo delle politiche di crescita della casa automobilistica torinese e nel miracoloso “boom” economico che portò l’Italia a inserirsi fra i primissimi Paesi industrializzati del mondo. Omaggio a chi mise Un’era storico-geologica fa che il Comune di Neive intende riportare l’Italia in automobile in auge attraverso la “due giorni” del 26 e del 27 giugno che comporrà il memorial “Dante Giacosa”.

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Claudio Puppione

Ogni anno, il 31 marzo, nel camposanto di Neive, presso la tomba della famiglia Giacosa, viene deposta una corona di fiori. Succede dal 1996. Per molti anni la fascia e il logo che campeggiavano su quell’omaggio funebre furono quelli della Fiat; poi subentrò la Fca e questo è diventato il tempo della neonata Stellantis. Questa costanza della memoria è ben motivata, perché si tratta del ricordo, da parte della casa automobilistica, dell’ingegner Dante Giacosa, neivese nato incidentalmente nella capitale, di cui nel 2021 ricorre il venticinquesimo anniversario della scomparsa, avvenuta quando aveva 91 anni.

NEIVE

TURISMO 26 27

GIUGNO

MEMORIAL “GIACOSA”

Un’iniziattiva di questo genere non poteva non “allearsi” con le manifestazioni di Alba capitale della cultura d’impresa 2021. Fra i vari eventi messi in calendario vi è il convegno a cui prenderanno parte designer del calibro di Giorgetto Giugiaro e di Enrico Fumia. E il legame con quella che fu la Fiat proseguirà attraverso Stellantis, la quale esporrà nel paese dei quattro vini a Doc e a Docg la nuova 500 elettrica, ponte fra le auto del secolo scorso e quelle che la tecnologia ci dice essere al centro del nostro indifferibile futuro “verde”. In quelle giornate d’inizio estate, che si spera ci allontanino tutti dall’incubo dell’emergenza sanitaria, nello splendido borgo medievale di Neive alto saranno esposte, tirate a lucido come si conviene, le automobili riconducibili all’opera progettuale di Dante Giacosa, collocate nei luoghi più suggestivi del centro storico e anche nei giardini di alcune ville storiche private. Nel fine settimana l’antica torre comunale dell’orologio, da poco riaperta al pubblico, dalla cui sommità si gode un panorama unico sui paesaggi vitivinicoli dichiarati patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco, ospiterà una mostra fotografica e documentale sulla figura dell’ingegner Giacosa, con visite guidate proposte a chi vorrà approfittarne (per avere maggiori informazioni al riguardo: Ufficio turistico comunale, tel. 339-7734987, e-mail neive@tourbante.com). A chi desiderasse approfondire gli aspetti della variegata personalità di questo celeberrimo neivese consigliamo la lettura del libro scritto nel 2008 da Loredana Dova “Dante Giacosa, l’ingegno e il mito-Idee, progetti e vetture targate Fiat” (edizioni Araba Fenice). Con la prefazione di Antonio Amadelli, storico dell’automobile che è stato responsabile del Centro storico Fiat e direttore del museo dell’automobile “Carlo Biscaretti di Ruffia” di Torino, il volume, frutto di un lungo e accurato lavoro documentario condotto presso l’Archivio storico Fiat di Torino, è la ricostruzione della vita, della carriera e dell’opera del grande progettista. Egli conservò uno stretto rapporto con il paese della sua famiglia e con l’area albese. Trasferitosi con la famiglia nella capitale delle Langhe dopo gli anni dell’infanzia, di diplomò presso il liceo classico “Generale Govone”. Negli anni dello sfollamento visse stabilmente sulle colline albesi (nella cascina “Il Perucca”) e in città

Giorgetto Giugiaro

Designer e imprenditore

Nel venticinquesimo anniversario della morte, accanto all’esposizione nel centro storico dei modelli Fiat da lui progettati, si terrà un convegno con Giorgetto Giugiaro ed Enrico Fumia

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Da sinistra: l’ingegner Giacosa con due delle sue creazioni “made in Fiat” e un giovanissimo Enrico Fumia (che con Giorgetto Giugiaro sarà ospite a Neive) premiato da Nuccio Bertone nel 1966 con il “Grifo d’oro”

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