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Il Salotto. La parità di genere salvi la femminilità
Giovanna Marzo Il Salotto Sapremo riformare La parità di genere la burocrazia?salvi la femminilità
Stiamo per entrare nel nuovo anno che, confidando sia messa sotto controllo l’epidemia Carissimi, marzo ci ha fatto alcuni inutilissimi regali: almeno cinque pietose canzoni al Festival, un odioso galoppo di contagi globale, ci vedrà impegnati nell’av-Covid, la chiusura dei parrucchieri vio di una ripresa che dovrà essere in molte città e il solito siparietto stabile e consentirci di tornare a perbenista di melliflui, quanto falsi, una solida crescita sostenibile, auguri alle donne: la consueta grazie alla quale sarà possibile tiritera della durata di 24 ore, con porre rimedio ai danni, non soltanto urticante buonismo e altre amenità economici, dell’emergenza sanitaria. che mi hanno portato la gastrite L’italia, in particolare il suo sistema a livelli esorbitanti e si sa che noi imprenditoriale, come riferiamo cuneesi, temprati sin da bambini nelle pagine successive di “Made con il bagnet verd, con la gastrite In Cuneo”, dopo la prima ondata di non scherziamo mai. contagi ha dimostrato di saper re-Del Festival non potrei dirvi niente, agire con una vitalità forse inattesa se non parlarvi di Zlatan Ibrahimoe ancor meglio ha fatto la provincia vic e del fatto che abbia risvegliato Granda. in me un forte interesse per il Il Covid-19 poi ha di nuovo portato calcio, un fortissimo interesse. alle restrizioni anticontagio che ci Non dirò niente sui parrucchieri, se costringono a vivere il periodo delle non che, dai dati del Centro studi, festività come non l’abbiamo mai risulta che il 94,5% degli imprenvissuto e come non dimentichereditori di Confindustria sia riuscito a mo. Ma lo sguardo va al futuro, con farsi la tinta prima che chiudessero, la ferma volontà di non arrenderci. il 3,9% è calvo e l’1,6% ha fatto un Lo dobbiamo, in particolare, alle trapianto e, pertanto, se ne frega. Vi allieterò, invece, con alcuni banali pensieri sulle donne e sulle donne cuneesi in particolare, tanto, nuove generazioni. se avete sopportato il ritorno di Ai fini del rilancio dell’economia naRenato Brunetta al Governo, pozionale un ruolo fondamentale sarà tete resistere anche a questo. svolto dagli ingenti fondi comunitari Ecco, iniziamo dal governo in arrivo. Per incassarli, sono state Draghi: avete visto la ceriprogrammate 500 mila assunzioni monia di insediamento? Le donne nella pubblica Amministrazione, per erano vestite da suore laiche, quello che dovrebbe essere un dramortificate in tailleur nero, maschie, stico rinnovamento della burocrazia quasi a dover dimostrare con queitaliana. sto outfit una maggior serietà. Affronto il tema anche in virtù del Fabiana Dadone, che all’8 marzo ruolo che mi è stato attribuito ostentava foto con i piedi sulla scrinell’Ente camerale cuneese, il quale vania ministeriale, lì si è presentata mi ha consentito di apprezzare le come mia zia Tina alla processione capacità e l’impegno costante dei del Corpus Domini del 1963. dipendenti. Care Ministre siate meno sottoOccorre sgombrare il cambo dai messe, in fondo è solo Draghi e, di pregiudizi, senza per questo voler certo, non ha faticato come voi per minimamente negare i macroscopi-arrivare dov’è ora. ci quotidiani problemi di inefficienza Nel pleistocene confindustriale ho con cui tutti abbiamo a che fare: i riempito i miei armadi di tailleur nostri lavoratori pubblici non sono come quelli delle Ministre, finché troppi, rispetto a quelli degli altri un giorno un’imprenditrice meraviPaesi europei. gliosa mi fece notare quanto fosse La Norvegia ne ha 160 ogni mille sciocco non esternare il mio amore abitanti, la Danimarca oltre 140, per i colori e i gioielli, nell’inutile più o meno come la Svezia, e la tentativo di ricalcare il modello Finlandia 115. Più di noi ne hanno maschile. Francia, Regno Unito, Austria e Proveniamo tutte quante da famiBelgio. Noi ci attestiamo al sediceglie patriarcali. Mio nonno, quando simo posto fra gli Stati dell’Ue, con nacqui, disse con tono compassato 56 dipendenti pubblici ogni mille a mia madre: «Non preoccuparti, la abitanti, un terzo di quelli norvegesi, prossima volta andrà meglio». preceduti anche dalla Germania. Siamo state sempre talmente imNel 2018 erano 3.224.822, calati pegnate a fare, che abbiamo avuto di ventimila unità rispetto all’anno poco spazio per offenderci e zero precedente e di ben 212.000 in interesse a mettere i piedi sulle confronto a dieci anni prima, cennostre caotiche scrivanie: tra azientomila delle quali decurtate dagli da e figli, spesso non ci rimaneva organici delle Regioni. neanche un minuto per una ceretta, Il problema, grosso, viene dal fatto che non pare l’attuale pubblica Amministrazione sia in grado di gestire gli oltre 200 miliardi in arrivo da Bruxelles. Infatti, secondo il Forum Disuguaglianze Diversità, l’associazione Movimenta e il Forum Pa, la burocrazia italiana non è pronta ad affrontare l’enorme sfida che attende il Paese. I motivi? È sempre più anziana (l’età media continua a salire, oggi è prossima ai 55 anni e gli ultrasessantenni prima di andare a sfoggiare con sono il 16,9% del tolate) ed è fierezza l’accento piemontese nelle incapace di attrarre talenti giovani; spiagge liguri, nostre amate colonie. chi vi lavora non è formato in modo A me e alle mie amiche imprendiadeguato (la maggior parte delle trici cuneesi, del politically correct, non può fregar di meno. professionalità è sbilanciato verso In estrema sintesi, posso dirvi profili giuridici); non si riscontra che la parità di genere ci sarà nel una propensione all’innovazione e momento in cui le nostre figlie neppure a utilizzare il confronto e troveranno senza problemi quel la partecipazione per migliorare le minuto per la ceretta, tra lavoro e proprie conoscenze. famiglia, senza dover fare il triplo In definitiva la nostra Pa è troppo salto carpiato senza rete. incentrata sul rispetto formale dei Queste facezie sono pillole della processi, invece che sul raggiunginostra Women way, piccole strade mento sostanziale di risultati che tracciate di un modo di porsi in cui cambino in meglio la vita quotidiacrediamo, in cui c’è percezione e na di cittadini e imprese. Non posaccettazione di essere diverse dagli uomini, senza volontà di guerra tra siamo più permettercelo e, quindi, i sessi, senza necessità di emulare ecco l’auspicio che coinvolge le già il maschio, ma con la precisa intencitate nuove generazioni: la macchi-zione di lasciare un’impronta che na dello Stato deve subito riuscire ci rappresenti e possa esprimere al a riformare e a modernizzare la massimo le nostre peculiarità e poi, burocrazia, selezionando i nostri sia chiaro una volta per tutte, caso giovani migliori. La sfida del 2021 è mai ci chiamassero “streghe”, ci faquesta. remmo pure una risata, perché qui le streghe si chiamano “masche” e, come si suol dire, «Furba come una masca». Pertanto anche un tentativo denigratorio, a Cuneo, si tramuta Mauro Gola in un complimento. Presidente di Confindustria CuneoDitemi se non è magia!
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