RINGRAZIAMENTI “Se incontriamo qualcuno che ci deve gratitudine, subito ricordiamo il motivo. Ma quante volte incontriamo qualcuno cui siamo noi a dovere gratitudine, e non ricordiamo più nulla!?” (Goethe). Fino all’ultimo ho temuto che non accettasse la mia proposta di collaborazione...ma poi quando mi ha detto il fatidico SI (sudato eh perché ci ha messo un po’ a rispondermi) mi ha reso la donna più felice del mondo! Tu magari starai pensando...che esagerata! Forse perché non la conosci. Chi meglio di lei poteva spiegarci così nel dettaglio tutte le caratteristiche delle nostre amiche erbe che ci serviranno poi per preparare i nostri magici sacchettini? E se lei mi avesse risposto NO? Una tragedia guarda, avresti acquistato il video senza dispensa, io te lo dico eh, perché io non avevo tutte le conoscenze che ha lei. E’ stata proprio lei che, con la sua passione e il suo entusiasmo, mi ha fatto entrare nel magico mondo delle erbe e con amore e pazienza me ne ha fatto innamorare. Eh si, è proprio così...ed ho scelto lei per questo progetto proprio perché mi auguro che tu possa provare le stesse cose che ho provato io, e mi auguro anche che tu possa fare mille pinda con la stessa energia, gioia, conoscenza e consapevolezza che ci ha regalato lei!
“La natura non è un posto da visitare. E’ casa nostra.” (Gary Snyder) GRAZIE A BARBARA TARDITI CHE HA SCRITTO QUESTE PAGINE PER NOI METTENDO A NOSTRA DISPOSIZIONE TUTTA LA SUA CONOSCENZA E LA SUA ESPERIENZA CHE, IN MERITO DI ERBE, NON HA EGUALI! Quei due gnomi che vedete sullo sfondo siamo Valentina ed Io, questa foto l’abbiamo scattata durante una giornata di raccolta erbe (e se proprio volete sapere tutto, mi sono bruciata la testa perché non avevo il capellino)...Eehhh, mi sembra doveroso scrivere un pensiero di gratitudine anche per lei che cammina al mio fianco da ormai due anni sOpportandomi e sUpportandomi anche nei momenti più difficili. Grazie Valentina Carnieli!
“Dobbiamo essere grati alle persone che ci rendono felici, sono gli affascinanti giardinieri che rendono la nostra anima un fiore” (Marcel Proust)
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“Alziamoci in piedi per ringraziare per il fatto che se non abbiamo imparato molto, almeno abbiamo imparato un po’, e se non abbiamo imparato un po’, almeno non ci siamo ammalati, e se ci siamo ammalati, almeno non siamo morti. Perciò siamo grati. Ci sarà sempre qualcosa per cui vale la pena di ringraziare” (Buddha). Grazie anche al mio super braccio destro Gloria Zucchi, che si occupa di...praticamente TUTTO! Parte grafica, impaginazione dispensa, sito web, facebook, assistenza vendite e clienti, marketing...appunto tutto. Voi non la vedete ma lei c’è e riveste un ruolo molto importante. Grazie perché si occupa di Ayurveda Online con cura e dedizione, grazie perché con la sua pazienza mi ripete mille volte le stesse cose che puntualmente io mi dimentico. Grazie che ha camminato con me per due anni senza uccidermi, anche se, lo so, a volte lo farebbe volentieri! Grazie a Valerio Casale, lui si occupa delle riprese e del montaggio (con me eh non pensate che lo lasci da solo, non è facile la vita dei miei collaboratori) ed ha la capacità di rendere il mio progetto un capolavoro. Quindi, anche se molto spesso mi fa arrabbiare, è giusto condividere il mio successo anche con lui! Grazie a tutti i Maestri che ho incontrato nel mio cammino, in particolare Amadio Bianchi che seguo da circa 2 anni, Shajeer Kizzazzekara titolare del centro Vedaguru, uno dei centri dove ho studiato in Kerala (India) e Malathi Balaten insegnante di Ayurveda Grazie a Francesco Ciaccia che mi ha fatto conoscere il mondo online e ha creduto in me più di quanto ci credessi io anche nei momenti più difficili quando io avrei mollato tutto. Si perché voi vedete il video finito ma dovete sapere che dietro a quel video c’è un mondo, un mondo che spesso è per me molto difficile da gestire (avendo anche uno studio olistico dove lavoro a tempo pieno). GRAZIE A TE CHE STAI LEGGENDO ORA ED HAI SCELTO DI REGALARMI LA TUA FIDUCIA, SENZA DI TE QUESTO MIO SOGNO NON SI SAREBBE MAI AVVERATO.
“Migliaia di candele possono venire accese da una singola candela, e la vita della candela non sarà abbreviata. La felicità non diminuisce mai con l’essere condivisa”. (BUDDHA) GRAZIE A TUTTI
Barbara Fregnan
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INDICE INDICAZIONI.................................................................................................. 6 SCELTA DELLE ERBE..................................................................................... 7 L’ENERGIA O VIRYA.......................................................................................8 LA RACCOLTA.................................................................................................9 CALENDARIO RACCOLTA PIANTE OFFICINALI........................................10 LE RICETTE..................................................................................................... 12 ERBARIO......................................................................................................... 20 PARTE PRATICA............................................................................................. 32 BENEFICI E CONTROINDICAZIONI............................................................ 39
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Dispensa a cura di Barbara Tarditi I pinda con le erbe fresche cotte si chiamano: In sanscrito PATRA PINDA SVEDA, dove PATRA significa foglia, PINDA sacchetto, bolo o tampone, SVEDA sudorazione, fomentazione, traspirazione; Nella lingua Malayalam del Kerala ELAKIZHY (che si pronuncia ELAKILI). INDICAZIONI Questo trattamento Svedana è consigliato per tutti i disturbi legati ad uno squilibrio di Vata, in quanto apporta calore e nutrimento ai tessuti e contrasta i dolori. Può essere usato localmente su disturbi di Kapha come edemi o gonfiori articolari e su disturbi cutanei legati a Pitta, facendo attenzione a moderare il calore e a selezionare erbe e oli specifici. In particolare: • allevia i dolori in generale, articolari, muscolari e nevralgici; • rimuove la rigidità del corpo, tensione muscolare e articolare, rendendolo più flessibile e leggero; • favorisce la sudorazione e la conseguente eliminazione delle tossine; • stimola la circolazione sanguigna e linfatica; • favorisce la purificazione del sangue; • apporta nutrienti, sali minerali e vitamine ai tessuti; • usato su contusioni, favorisce la guarigione; • rilassa.
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SCELTA DELLE ERBE Durante il corso di Elakizhi in Kerala, l’insegnante mi ha portato fuori in giardino a raccogliere le erbe necessarie. Questo mi ha colpito molto e mi sono detta: ”Anch’io a casa lo voglio fare!!!” e così è stato, ho iniziato a studiare e ad informarmi sulle nostre erbe e....mi sono innamorata. Ti faccio una domanda che mi sono posta anch’io: “Perché usare erbe che nascono in paesi lontani, che non si sa che “percorso” abbiano fatto, magari super costose e difficili da reperire, quando abbiamo una ricchezza erboristica a portata di mano?”. La risposta è che usare le erbe che crescono vicino a noi, che respirano la nostra stessa aria sono a noi affini e il nostro corpo le riconosce meglio. Madre natura ci da’ quello di cui abbiamo bisogno, a Km 0. Una volta chiaro il disturbo su cui lavorare, selezioni le erbe in base a 3 fattori: • Alle loro proprietà; • All’azione che ha sui Dosha; • All’energia che generano, detta Virya, che può essere CALDA o FREDDA. L’azione sui Dosha è stata studiata soprattutto sull’effetto che ha la pianta per uso interno, in base anche al Vipaka, cioè all’effetto post digestivo, in quanto ad esempio una pianta con sapore dolce di partenza può, dopo la digestione, generare un sapore pungente. Ma quello che può accadere internamente non avviene sempre anche all’esterno perciò ogni pianta va valutata bene prima di sceglierla o eliminarla, esaminando la problematica da trattare: ad esempio la Malva aumenta Kapha internamente essendo una pianta molto nutriente con Vipaka dolce, esternamente va usata con moderazione su un soggetto Kapha ,ma se presenta localmente delle infiammazioni dev’essere scelta per il suo forte potere antinfiammatorio senza la paura di aumentare quel Dosha.
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L’ENERGIA O VIRYA L’Ayurveda classifica le piante in base alle loro proprietà calorifiche o rinfrescanti che vengono stabilite in base ai sapori. Le piante calorifiche apportano calore e stimolano la circolazione, le piante rinfrescanti danno un senso di leggerezza e refrigerio. VATA, comprende gli elementi ARIA ed ETERE, è in diretto rapporto con il sistema nervoso. È freddo, secco, leggero, mobile, sottile, ruvido, duro, irregolare e chiaro. Incarna l’essenza dell’energia vitale ed è considerato il più potente dei Dosha, in grado di trasportare e/o combinarsi con ciascuno degli altri due. Il vata regola il movimento, la respirazione, la volontà, l’equilibrio e l’acutezza dei sensi. In stato di disordine provoca freddezza, secchezza, dolori, rigidità, debolezza, mancanza di energia, insonnia e altri problemi neurologici. Le piante che neutralizzano l’eccesso di vata hanno proprietà nutrienti, toniche del sistema nervoso, diaforetiche riscaldanti o calorifiche (cioè favoriscono la sudorazione), stimolanti della circolazione e con energia calda. PITTA comprende gli elementi FUOCO ed ACQUA, governa la termogenesi e tutte le reazioni chimiche. Il pitta regola la digestione, la circolazione, il calore, l’acutezza visiva, la fame, la sete, la luminosità della pelle, la morbidezza del corpo, la flessibilità, l’intelligenza, il coraggio, la determinazione. In stato di disordine provoca infiammazione, sintomi di bruciore, insonnia, fame e sete eccessive. Le piante che neutralizzano l’eccesso di pitta hanno proprietà rinfrescanti, lenitive, diuretiche, astringenti e vulnerarie (cicatrizzanti), con energia fredda. KAPHA comprende gli elementi ACQUA e TERRA, governa la stabilità e la forza del corpo, i liquidi e la lubrificazione delle articolazioni, favorisce la pace, l’amore e la pazienza. In stato di disordine causa una diminuzione del potere digestivo, aumento del muco e dell’acqua corporea, edema, pesantezza del corpo e della mente, pallore, freddezza, pigrizia, respirazione difficile, eccessivo bisogno di dormire, esaurimento. Le piante che neutralizzano l’effetto di Kapha sono diaforetiche riscaldanti, stimolanti e astringenti, con energia calda. Un altro aspetto che, tu come operatore ayurvedico e olistico, devi tenere molto in considerazione è che quando prepari i pinda con le tue mani, vai a caricare energeticamente tutti i passaggi, dalla raccolta delle erbe, alla preparazione, alla messa in atto del trattamento. Come viene fatto in India, dove nulla viene lasciato al caso, così durante la raccolta ringrazi la pianta per il sacrificio e Madre natura per il Dono, durante la preparazione reciti dei mantra o delle preghiere e toccando le erbe con le tue mani le carichi con la tua energia; per questo è importantissimo rimanere sempre nel sentire, con l’intenzione chiara nel cuore, senza distrazioni. In India queste fasi sono sacre, addirittura un visitatore non può accedere nel luogo di preparazione per non contaminare energeticamente l’ambiente e la carica energetica/ spirituale che è in atto. Questo fa riflettere molto sull’importanza del restare sempre collegati con l’intenzione ed il SENTIRE, che non è l’essere connessi con se stessi, ma esserlo con il TUTTO!! È un concetto complicato da spiegare a parole, ma se inizi a vivere la natura e passeggiare nei boschi, ti renderai conto di quello che intendo.
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LA RACCOLTA Ogni pianta ha un tempo balsamico, cioè un preciso periodo dell’anno in cui è più carica di principi attivi e secondo i dettami erboristici è il momento giusto per la raccolta. Anche nell’arco della giornata la carica di attivi può variare nelle parti della pianta: • le foglie le raccogli al mattino, quando la rugiada si è asciugata; • I fiori a mezzogiorno; • Le radici al mattino prima dell’alba o alla sera, al buio. Inoltre andrebbero raccolte solo nei mesi che hanno nel loro nome la R (questo me l’ha passato il grande “Fèro” Ferruccio Valentini della Val di Non). Ho fatto una bellissima esperienza in Sardegna per riconoscere le erbe spontanee e studiare i rimedi della tradizione con il maestro Gianpaolo Demartis che mi ha spiegato che “Nonna”, intesa come la memoria storica dei guaritori sardi, non raccoglieva seguendo il tempo balsamico, ma al bisogno, rimanendo però sempre nel SENTIRE IN UNIONE CON IL TUTTO, di cui ti parlavo prima, che l’intelligenza sarda chiama SU SENTIDU. Questo discorso mi ha illuminata, perché noi tendiamo a riempirci la testa di regole e schemi, che giustamente alimentano la nostra conoscenza e che inizialmente ci indicano la giusta strada da seguire, ma se ci basiamo solo su quelli, ci vincolano e ci limitano, e così facendo perdiamo quella connessione con la natura, il SU SENTIDU, che ci permette di tirare fuori da dentro di noi le informazioni che ci servono e che abbiamo già per natura. Dovremmo essere come una scatola vuota che, come dice il Taoismo, trabocca all’infinito.
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ROSMARINO
Azione sui Dosha: VK- P+ (abbassa Vata e Kapha, aumenta Pitta) Energia o Virya: CALDA Proprietà: Diaforetica riscaldante, stimolante, nervina, antiossidante, astringente, cicatrizzante, antisettica. Uso esterno: dolori muscolari, articolari, reumatici e di artrosi, contusioni. Nel dettaglio: • aumenta la temperatura corporea, favorisce la sudorazione e stimola la circolazione, perciò è ottimo per i disturbi di Vata come freddo, dolori, rigidità e di Kapha come edemi localizzati; • Favorisce la guarigione dei tessuti; • È un tonico del sistema nervoso per via interna (depressione, emicrania), ma agisce anche sul sistema nervoso periferico tramite i tessuti; • Contiene antiossidanti utili contro la formazione dei radicali liberi. Parti utilizzate: parti aeree (foglie e fiori). Tempo balsamico: giugno, luglio ma essendo una pianta perenne si può raccogliere tutto l’anno. ROSMARINUS officinalis Famiglia: Lamiacee Provenienza: paesi mediterranei,Asia, America del Nord, Antille, Africa meridionale, Australia Principi attivi: •
Polifenoli: flavonoidi, acidi fenolici (acido rosmarinico)
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Fitoestrogeni
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Diterpeni, triterpeni e monoterpeni: i terpeni sono dei composti organici aromatici derivati dall’isopropeno che si trovano in tutti i tipi di vegetazione che hanno la funzione nella pianta di fornire la colorazione, tenere lontani gli insetti (azione repellente) e facilitare l’impollinazione, quindi contribuiscono al loro sapore, profumo, colore.
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Sull’uomo agiscono in aromaterapia come stimolanti, rilassanti o afrodisiaci.
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Canfora. Curiosità: il rosmarino veniva usato nell’antichità come pianta spirituale e purificante e veniva bruciato come l’incenso. Prova a bruciare su un carboncino dei grani d’incenso con del rosmarino secco, l’aroma che si sprigiona è magico.
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