INDICE INTRODUZIONE.................................................................................3 I 5 ELEMENTI...................................................................................... 5 I DOSHA.............................................................................................. 6 LA COSTITUZIONE INDIVIDUALE – PRAKRITI.............................. 7 I SUBDOSHA.......................................................................................12 I GUNA.................................................................................................14 DATHU................................................................................................. 16 PRANA E AGNI...................................................................................21 PRANA, OJAS E TEJAS..................................................................... 25 SROTAS............................................................................................... 27 AMA, IL CIBO NON DIGERITO......................................................... 29 MALA le sostanze di rifiuto..............................................................31 I KOSHA...............................................................................................34 L’ALIMENTAZIONE E LA DIETA AYURVEDICA...............................35 DINACHARYA - Il regime giornaliero............................................. 40 RITUCHARYA - Il regime stagionale............................................... 41 ABHYANGA......................................................................................... 46 ZONE INTERDETTE........................................................................... 49 PREPARAZIONE DELL’ OPERATORE.............................................. 51 PARTI CORPO VIDEO........................................................................ 54 MANUALITA’ PRINCIPALI................................................................. 57 CHE OLIO USARE?.............................................................................57 SHIROABHYANGA............................................................................. 58 GREEVABHYANGA.............................................................................59 MUKHABHYANGA............................................................................. 60 PADABHYANGA................................................................................. 61 ANGABHYANGA SUPINO................................................................. 61 UDARABHYANGA.............................................................................. 63 KOSTABHYANGA............................................................................... 63 BAHVABHYANGA o SHAKHABHYANGA........................................ 64 HASTABHYANGA............................................................................... 64 ANGABHYANGA PRONO..................................................................65 THANDABHYANGA............................................................................66 DOPO IL TRATTAMENTO..................................................................67 SVEDANA............................................................................................68 SVELATI I SEGRETI.............................................................................69
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AYURVEDA In India si racconta che 5000 anni fa i più grandi saggi andarono sull’Himalaya a meditare sui segreti della salute e della longevità. Osservarono i ritmi dell’universo e compresero i flussi di energia che formano e connettono ogni cosa. Queste intuizioni formano la base dell’Ayurveda, scienza antichissima che ha i suoi fondamenti nelle scritture sacre dell’Induismo (una delle religioni più antiche, i suoi testi sacri risalgono al 1400, 1500 a.c.) ed opera attraverso una concezione olistica (considera l’aspetto fisico, mentale e spirituale come un tutt’uno) dell’uomo. L’Ayurveda, definita anche “medicina tradizionale indiana”, significa letteralmente “conoscenza della vita” e tale significato va ben oltre il semplice concetto di cura medica. L’Ayurveda viene considerata una vera e propria scienza, uno stile di vita, una filosofia di guarigione che si occupa di molteplici aspetti della vita dell’uomo: l’alimentazione, l’esercizio fisico, la meditazione, la medicina erboristica, l’astrologia, la cura del corpo e i trattamenti di bellezza, la cura della mente e dello spirito e, ultimo ma non per importanza, il massaggio. È la conoscenza che rivela le leggi che regolano l’universo, mettendole in relazione alla vita dell’uomo. Offre tutte le indicazioni per creare equilibrio a tutti i livelli della vita affinché si possa realizzare uno stato di totale benessere. È la scienza del viver sani che si prefigge quattro scopi fondamentali: • • • •
prevenire le malattie curare la salute mantenere la salute promuovere la longevità
Secondo il Samkhya (la più antica scuola di pensiero indiana) l’universo è generato da due forze (Dwi Shakti) e da tre qualità energetiche (Tri Guna). Le due forze sono: PARUSHA relativo a Shiva, il principio spirituale conscio, maschile e solare PRAKRITI relativo a Shakti, il principio materiale inconscio, femminile, lunare Le tre qualità energetiche che influenzano la mente umana sono: SATTVA GUNA, l’energia sottile, leggera, vivificante RAJAS GUNA, l’energia instabile, calda, mobilizzante TAMAS GUNA, l’energia pesante, inerte, ostruente L’ayurveda si basa sulla teoria dei 5 ELEMENTI (Panchamahabhuta), di cui è composto ogni organismo in proporzioni diverse, che sono: SPAZIO (Akasha) a volte denominato anche “ETERE” ARIA (Vayu) FUOCO (Tejas) ACQUA (Jala, Apas) TERRA (Prithvi)
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L’universo è governato dai 5 elementi che controllano: I 3 DOSHA (struttura fisica) VATA: ruvido, secco, veloce, mobile, leggero, freddo PITTA: caldo, acuto, sottile, leggero, chiaro, fluido, attivo KAPHA: grosso, pesante, ottuso, stabile, solido, liscio, freddo, denso, lento
I 3 GUNA (struttura mentale) SATTVA: stabile, armonico, leggero e luminoso RAJAS: instabile, sofferente, mobilizzante TAMAS: torpido, oscuro, inerte
ETERE
ARIA
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TERRA
ACQUA
FUOCO
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ABHYANGA Il massaggio ayurvedico viene considerato parte integrante delle terapie del Purvakarma (tutte le pratiche da seguire prima del Panchakarma). Queste pratiche mirano molto attentamente non soltanto alla rimozione delle tossine fisiche e mentali, ma anche alla trasformazione della struttura fisica in un corpo completamente puro, alla liberazione, quindi, dalle impurità che non gli permettono di vedere, sentire e percepire chiaramente la realtà. Abhyanga (significa esercizio sulle membra del corpo) offre molteplici proprietà e benefici che vengono elencati dai testi classici, tra i quali la Ashtanga Hridaya di Vagbhta. Il massaggio ayurvedico è una parte della più ampia scienza della vita indiana, l’Ayurveda, che affonda le sue radici negli antichi testi sacri, i Veda. Non si tratta solo di tonificare i muscoli o di drenare la linfa; si tratta anche di trasformare le energie compresse e di consentire al corpo, sia fisico, sia energetico, di ristrutturarsi permettendogli di ritrovare la sua integrità e spiritualità. Per il massaggio ayurvedico vengono utilizzate diverse manualità specifiche a seconda della costituzione della persona (Vata – Pitta – Kapha) o in base alle necessità di ognuno. E’ ormai riconosciuto come uno stile di massaggio tra i più significativi, per la profondità della filosofia che lo accompagna e per la varietà delle tecniche possibili. Il massaggio ayurvedico agisce su tre piani: sul piano fisico (rilassa il corpo, migliora l’elasticità dei muscoli, migliora la flessibilità della colonna vertebrale e delle articolazioni, stimola la circolazione sanguigna e linfatica, nutre, tonifica e rassoda la pelle), sul piano psichico (toglie lo stress, riappacifica la mente, la calma, la distende) e sul piano spirituale … E’ senz’altro di aiuto sul piano fisico per i muscoli e le tensioni nervose, ma eseguito nel modo corretto può progressivamente riportare ad una dimensione di noi che normalmente è dimenticata. Il massaggio ayurvedico è avvolgente, rincuorante, ristrutturante; ridona forza ed energia, recupera le funzioni vitali; è una pratica sacra, e come tale può donare moltissimo. Con il massaggio ayurvedico è possibile progressivamente riprendere contatto con la parte più profonda di se stessi, con la propria anima. E’ per questo che il massaggio ayurvedico viene anche chiamato “il massaggio dell’Anima”. L’Abhyanga è un metodo che comprende molteplici tecniche di massaggio, manipolazioni e applicazioni. Si basa su un sistema che racchiude i principi fondamentali della filosofia e della disciplina tradizionale indiana per la cura del corpo. È indicato per tutti: giovani, adulti, bambini, neonati e anziani. È un trattamento che rilassa profondamente, fortifica la mente e lo spirito, ringiovanisce il corpo, combatte lo stress, scioglie dolcemente le tensioni e le rigidità. Abhyanga, nel prendersi cura del corpo, agisce sugli strati più profondi dell’anima e permette di raggiungere il benessere eterno. Gli antichi testi Ayurvedici citano i “Dodici benefici del massaggio” JARAHAR: allontanare la vecchiaia Un massaggio giornaliero alla colonna vertebrale, alle piante dei piedi e alla testa accresce la vitalità.
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Il corpo è formato da 7 tessuti (dathu): Rasa: ormoni, fluidi e linfa Rakta: sangue Mamsa: muscoli Medha: tendini, e terminazioni nervose Asthi: ossa, denti unghie Majja: midollo Shukra: ovuli e spermatozoii Il massaggio dona energia a ognuno di essi e quindi i sintomi della vecchiaia sopraggiungono più tardi SHRAMAHAR: eliminare la stanchezza La stanchezza è causata da un sovraccarico di pressione fisica e mentale che interessa i muscoli e provoca tensione. Se i muscoli vengono frizionati, picchiettati e strizzati delicatamente, la stanchezza scompare. VATAHAR: eliminare l’umore Vata in eccesso Un massaggio quotidiano aiuta ad eliminare i problemi causati da un eccesso di Vata, come ad esempio i reumatismi e la presenza di gas nello stomaco o nell’intestino. DARSHANAKAR: migliorare la vista Il massaggio praticato regolarmente migliora la vista, tiene lontana la cecità e tutte le infermità degli occhi. Il massaggio dei piedi, specialmente sotto l’alluce, alla colonna vertebrale, al collo e al capo, elimina ogni problema degli occhi e rinforza la vista. PUSHTIKAR: aumentare la resistenza fisica I movimenti di sfioramento, pressione e impasto migliorano la circolazione dei fluidi vitali e rendono il corpo più forte. AYUSHKAR: dare lunga vita Il massaggio allunga la durata della vita SWAPNAKAR: favorire il sonno Il massaggio induce al riposo. Praticato prima di coricarsi, alla testa e ai piedi promuove un buon sonno ristoratore. TWAKDHRITAKAR: rinforza la pelle Il massaggio rende la pelle morbida, forte e splendente. Una certa secchezza della pelle può essere anche provocata dall’attività mentale eccessiva, dall’ansia e dalle preoccupazioni. KLESHA SAHATWA: potenziare la reazione alle malattie La resistenza alle malattie e agli squilibri del sistema viene aumentata dal massaggio, grazie alle sue capacità di favorire la produzione di anticorpi che aumentano le difese immunitarie. ABHIGHAT SAHATWA: accellerare la guarigione alle ferite Chi si sottopone regolarmente al massaggio vede le sue ferite rimarginarsi e guarire in tempi molto brevi KAPHA-VATA- NIRODHAKA: proteggere dagli squilibri di Kapha e aVata Il massaggio regolare crea una protezione nei confronti dei disequilibri tra i due Dosha Kapha e Vata MRIJA VARNA BALAPRADA: migliorare il colore e la resistenza della pelle Grazie al massaggio, il colore e la resistenza della pelle migliorano e la sua resitenza ai traumi aumenta. L’uso di appropriati oli e manualità consente comunque di mettere a punto trattamenti mirati a problemi specifici relativi ad esempio a malesseri psichici:
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stress, depressione o a malesseri fisici: muscolari, articolari, disturbi del sistema digerente, del sistema circolatorio e così di seguito. Per una pratica più corretta, le tecniche vanno eseguite con l’uso dei preparati ayurvedici specifici per il massaggio, indispensabili per ottenere i migliori risultati. In questo video-corso non parlerò degli oli medicati. EFFETTI BENEFICI DEL MASSAGGIO E ALCUNE CONTROINDICAZIONI • Purifica la pelle da ogni impurità; • migliora la carnagione e il colorito appare più luminoso; • aiuta a mantenere la pelle morbida e luminosa; • ripristina la difesa naturale della pelle; • ringiovanisce i tessuti del corpo, promuovendo la salute e prevenendo l’invecchiamento generale; • dona un veloce sollievo agli squilibri di Vata Dosha; • riduce gli effetti in caso di traumi; • diminuisce ansia, stress e la fatica mentale; • rilassa i muscoli eliminando la stanchezza fisica; • dona forza e vigore fisico; • promuove buoni tessuti corporei attraverso il nutrimento profondo, migliorandone le funzioni; • dona un bell’aspetto al corpo; • migliora la resistenza del crpo in caso di lesioni fisiche e mentali; • migliora la vista; • allunga la vita, dona longevità; • promuove un buon sonno; • migliora la circolazione sanguigna, stabilizzando bassa e alta pressione; • facilita la rimozione delle tossine dai tessuti superficiali e profondi; • toglie il dolore e la pesantezza, dando una sensazione di leggerezza; • contribuisce al mantenimento della salute; IL MASSAGGIO NON VA ESEGUITO: • quando si presentano disturbi del Dosha Kapha: eccesso di muco, tosse, raffreddore, eccesso di adipe (in questo caso si procede con il cambio dell’alimentazione e del proprio stile di vita, con la pratica di attività sportiva, yoga e massaggi a base di polvere medicate); • quando ci sono problemi di indigestione o quando non si ha digerito il cibo precedente. Non va mai praticato a stomaco pieno o semi pieno, per non danneggiare il processo digestivo; • quando c’è febbre in atto; • nei primi tre mesi di gravidanza; • durante il ciclo mestruale se abbondante; • su persone troppo magre e indebolite (anoressiche); • quando la persona ha ingerito droghe o alcool; • dopo aver assunto purganti; • in caso di diarrea; • dopo l’attivita sessuale; • in caso di disturbi vascolari gravi (flebiti...) • ferite cutanee; • malattie cardiache gravi; • tumori; • malattie infiammatorie o acute in corso; • traumi o fratture.
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PARTI CORPO VIDEO SHIROABHYANGA trattamento ayurvedico per la testa. Appartiene alle Terapie Snehana della testa (terapie dell’oleazione). Indicazioni generiche: pacificante di Pitta e Vata Dosha, ma secondo l’olio usato utile anche per i disordini dovuti all’aggravamento di Kapha Dosha. Contrasta la caduta dei capelli, la forfora, l’ingrigimento precoce, l’alopecia, utile per l’insonnia, il calo di energia, l’ansietà, il mal di testa (generico), utile per i disturbi a carico degli organi di senso, aiuta la memoria debole, dona stabilità nervosa. Nella tradizione ayurvedica la testa è di grande importanza perché è considerata uno strumento di comunicazione con tutti gli organi di senso. L’olio migliore da utilizzare è quello di cocco spremuto a freddo, olio rinfrescante e anche molto nutriente. La testa non viene mai massaggiata senza olio perché si squilibrerebbe Vata, lo sfregamento senza olio aumenta anche Pitta, poiché la testa è di natura calda, l’olio serve ad abbassare la temperatura e a nutrire i tessuti. Non bisogna applicare l’olio in presenza di uno squilibrio di Kapha (raffreddori, sinusiti etc...) perché aumenterebbe la pesantezza e l’accumulo di muco. VATA ha capelli secchi e sfibrati, il tocco dev’essere lento e l’olio può rimanere in posa anche più di due ore. PITTA ha capelli sottili e fragili, tendenti alla caduta, il tocco dev’essere delicato e l’ideale sarebbe tenere l’olio almeno un’ora. KAPHA ha capelli spessi e grassi, il tocco sarà profondo e ritmico e basteranno 15 minuti di posa. Ricordo che con le donne si inizia a sinistra e con uomini si inizia a destra. GRIVA ABHYANGA Trattamento per la zona cervicale Trattamento parziale dedicato alla zona cervicale ed alle spalle, è indicato per le contratture muscolari, le sintomatologie dolorose del rachide cervicale, gli stati di affaticamento, le tensioni da stress mentale e posturale, il mal di testa. Secondo l’Ayurveda, il massaggio del collo è particolarmente benefico poiché favorisce il passaggio di tutta una serie di informazioni a livello sia fisico sia mentale e di carattere energetico sottile. In questa piccola porzione della colonna vertebrale si trovano diversi e importanti punti vitali MARMA, sedi del Prana, che garantiscono un corretto flusso di informazioni tra la testa, gli organi di senso, il cervello e il resto della colonna vertebrale. Un massaggio adeguato aiuterà a rilassare la muscolatura e a decontrarre i muscoli, a far fluire l’energia e l’ossigeno e a eliminare le tossine di natura fisica ed energetica. MUKHABHYANGA trattamento ayurvedico per il viso Pacificante dei Tre Dosha, anche se in particolare allevia Vata Dosha Si massaggia il viso con lo scopo di irradiare bellezza e migliorare la qualità della pelle. Pacifica soprattutto Vata, allevia la stanchezza, contrasta le rughe, nutre la pelle e la purifica liberandola dalle impurità, ossigena a fondo i tessuti, nutre gli organi di senso, è molto rilassante. VATA ha una pelle secca, è consigliata una crema a base di mandorle dolci e cannella. PITTA ha una pelle che si arrossa facilmente, con acne, è consigliata una crema a base di rosa KAPHA ha una pelle untuosa, è consigliata una crema a base di rosmarino e eucalipto.
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Io personalmente preferisco massaggiare con l’olio facendo molta attenzione a non farlo entrare negli occhi provocando così irritazione. Per Vata e Kapha olio di sesamo e per Pitta quello di cocco. PADABHYANGA trattamento ayurvedico per i piedi Pacificante dei Tre Dosha, rilassante, ha un’azione sui punti Marma e relativi apparati ad essi collegati, cura la rigidità e migliora la flessibilità articolare, contrasta l’intorpidimento, è un riattivante della circolazione, utile per i piedi gonfi e la ritenzione alle estremità, previene e cura la secchezza dei piedi. Dona stabilità psico-fisica attivando l’elemento Terra, agisce sul 1° Chakra I piedi ci sostengono e ci mantengono in contatto diretto con la terra. E’ molto importante prendersi cura dei piedi iniziando proprio dal massaggio. E’ ideale per conciliare il sonno e per scaricare le tensioni accumulate dopo una lunga giornata di lavoro. I testi classici consigliano il ghee ma può andar bene un buon olio di sesamo o mandorle, leggermente riscaldante e pacificante. Possiamo aggiungere qualche goccia di lavanda o agrumi che sono rilassanti. ANGABHYANGA trattamento degli arti inferiori Questo tipo di massaggio aiuta a prevenire diversi disturbi causati da una vita sedentaria e poca attività sportiva. Il massaggio praticato sugli arti inferiori, dona vitalità e leggerezza, promuove l’equilibrio e la stabilità, dal punto di vista fisico, migliora il flusso del sistema venoso, arterioso, e linfatico, evitando la formazione di accumulo e ristagno di liquidi, gambe gonfie e pesanti, edemi, e disturbi legati alla circolazione. UDARABHYANGA (o Nabhi) trattamento ayurvedico sulla zona dei fianchi e addome L’importanza del massaggio all’addome, racchiude in se, il buon funzionamento del fuoco digestivo “Jatharagni”. Il nostro sacro fuoco Agni, aiutato dal Vayu, e protetto dal Kapha, mantiene una situazione di equilibrio, per facilitare l’assorbimento e la distribuzione delle sostanze nutritive in tutto il corpo, così facendo, il nostro sistema immunitario si accresce ed anche la nostra energia vitale si incrementa. L’addome corrisponde ad una zona in cui secondo l’Ayurveda hanno luogo molti processi di trasformazione. Un ruolo importante va dato all’ombelico, sede di molteplici intrecci energetici sottili. L’ombelico è considerato una delle porte sacre del corpo, secondo l’Ayurveda bisogna prendersene cura in maniera costante attraverso l’unzione con ghee medicato nell’infanzia e con olio di sesamo nelle altre fasi della vita per nutrire e pacificare i Dosha. Il massaggio all’addome non solo migliora la digestione ma tiene anche in equilibrio i 3 subdosha del vento, del fuoco e dell’acqua (Samana vayu, Pachaka pitta e Kledaka kapha). Il primo facilita il movimento e la peristalsi. IL secondo produce gli enzimi necessari per l’assorbimento. Il terzo protegge le pareti dello stomaco dalle secrezioni acide del processo digestivo. KOSTHABHYANGA trattamento ayurvedico per torace e petto Dopo il massggio all’addome, ci focalizzeremo sul torace e sul petto, sedi di Vyana vayu, che dal cuore porta il Prana in circolo verso gli arti inferiori e superiori, rigenerando tutto il sistema cardiovascolare, venoso e arterioso. Lavorando sul torace il flusso del Prana sui polmoni aumenta rallentando il processo di invecchiamento e favorendo la longevità. Grazie al rilassamento dei muscoli intercostali, il respiro diventa più profondo, lento e consapevole e il cuore ne trae beneficio
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BAHU O SHAKHABHYANGA trattamento ayurvedico per gli arti superiori Il massaggio agli arti superiori in Ayurveda aiuta nella prevenzione e nella preservazione del benessere dell’individuo, promuovendo la eliminazione delle tossine, la stanchezza fisica e ogni tipo di dolore ( articolare e muscolare ). Gli arti superiori trasmettono informazione agli organi d’azione principali, tra cui le nostre mani. Attraverso il massaggio costante viene ripristinato il circolo venoso, arterioso, e linfatico, migliorandone le sue funzioni, aiuta a promuovere il buon flusso del Prana ( Vyana Vayu ), innalzando il livello energetico vitale. HASTABHYANGA trattamento ayurvedico per le mani Pacificante dei Tre Dosha, è rilassante e dona energia e vitalità, ha un’azione sui punti Marma e relativi organi ed apparati ad essi collegati, allevia stanchezza e stress, migliora la vista, è utile per le persone anziane e per chi esegue lavori manuali. Allevia l’insonnia e il nervosismo, dà leggerezza e rilassamento psico-fisico, attiva l’elemento Aria ed agisce sul 4° Chakra. TANDABHYANGA massaggio al dorso Trattamento parziale dedicato al dorso, agisce pacificando il principio di Vata quindi è indicato per le contratture muscolari, gli stati di affaticamento, le tensioni da stress mentale e posturale, etc... La stimolazione delle strutture muscolari di dorso e spalle agiscono in profondità sui canali energetici (Nadi) e sui punti marma, con un’azione equilibrante ed armonizzante, utile per aumentare la circolazione del Prana , rimuovere i ristagni energetici e liberare i canali. Nella tradizione ayurvedica la schiena viene paragonata ad un asse che sorregge e sostiene il corpo. A livello fisico, essa viene irrorata da numerose reti nervose che comunicano costantemente con il cervello, gli organi di senso e tutto il corpo fisico apportando nutrimento al sistema nervoso e creando stabilità attraverso una corretta postura. Su tutta la schiena si intrecciano innumerevoli canali energetici sottili che inviano informazioni costanti a tutti i canali del Prana per facilitare e promuovere un flusso continuo energetico. La colonna vertebrale è la sede dei punti vitali più importanti.
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