AZZURRO SPORT 6-2022

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Azzurro Sport

ATLETICA LEGGERA ANDREW HOWE LASCIA LE COMPETIZIONI

PATTINAGGIO ARTISTICO

ITALIA PRIMA NEL MEDAGLIERE

FINALE DEGLI EUROPEI

BIMESTRALE DI CULTURA SPORTIVA AERONAUTICA ANNO 9 – NUMERO 6

Eccoci giunti al nuovo anno, il 2023, un anno speciale perché rappresenta per Azzurro Sport e per quanti hanno fatto parte di questa grande famiglia un primo traguardo. Sono passati dieci anni da quando abbiamo deciso di “imbarcarci’ in questa emozionante avventura. Non è stato facile iniziare né tantomeno continuare in un settore come quello dell’editoria, della carta stampata come piace ricordare in ogni occasione, che costantemente si deve confrontare con un’offerta comunicativa sempre più ampia e variegata. Dieci anni fa abbiamo fatto una scelta, quella cioè di raccontare lo sport a 360 gradi, quello sport che troppo spesso, e a torto secondo noi, non trova il giusto spazio nell’agorà dell'informazione. Una scelta che, a distanza di dieci anni, rivendichiamo con forza perché ormai fa parte del nostro DNA, fa parte in un certo senso della nostra identità. Proprio per questo il numero che vi presentiamo non si distacca da quanto vi abbiamo

proposto fino a questo momento. Nel menù di questo numero troverete alcuni interessanti articoli che raccontano gli ultimi successi conquistati dagli azzurri. Abbiamo seguito, lo citiamo come esempio per non svelarvi troppo di questo numero, gli atleti del pattinaggio a Espoo, in Finlandia, dove con quattro podi hanno portato l’Italia al primo posto nella classifica generale. Un risultato di pregio che conferma quanto di buono visto finora nelle arene del pattinaggio. Come avevamo scritto nel numero precedente il 2023 sarà un anno ricco di impegni a livello internazionale. Dal nuoto all’atletica fino alla scherma quello che è da poco iniziato è un anno che, siamo sicuri, ci darà molte soddisfazioni. Il 2022 lo è stato, e lo abbiamo raccontato, e le premesse affinché il 2023 sia ancora più entusiasmante ci sono tutte. Lo racconteremo, come abbiamo sempre fatto, cercando di trasmettere l’entusiasmo che guida i nostri atleti nelle pagine della nostra Rivista. Non resta quindi che augurarvi, come sempre, una buona lettura!

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EDITORIALE

SOMMARIO

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Azzurro Sport 6/2022
20
Andrew Howe ha deciso di lasciare definitivamente le competizioni sportive.

8 ATTUALITA’

2022, un altro anno di Azzurro Sport.

34 CALCIO

Il mondo saluta Pelè, il giocatore più forte di sempre.

Azzurro Sport

Periodico bimestrale di cultura spor tiva aeronautica Iscritto al n. 292/2013 del Registro Stampa presso il Tribunale Civile di Roma

Anno 9 – numero 6

Editore

AVIATOR SRL via Gianfilippo Usellini 434 00125 Roma

Direttore Responsabile

Alessio Piano

Redazione via Gianfilippo Usellini, 434 – 00125 Roma

Fax. 06.89280466 - azzurrosport@yahoo.it

© Proprietà letteraria, artistica e scientifica riservata. Per la riproduzione anche parziale di quanto pubblicato su Azzurro Sport occorre citare la fonte.

Stampa

Arti Grafiche Celori

Finito di stampare nel mese di gennaio 2023

30 CULTURA

10 consigli per chi lo sport lo segue anche tra le righe di un libro.

foto di coper tina: foto FIDAL

PRIMA NEL MEDAGLIERE FINALE DJOKOVIC
NICOLAI/COTTAFAVA
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12 ITALIA
RE DI DENARI
SUL PODIO
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Pillole di SPORT

ATLETICA

MATTIA FURLANI SALTA 7,99 METRI E RISCRIVE IL

RECORD ITALIANO UNDER 20

Mattia Furlani ha accarezzato gli otto metri al Folksam GP di Stoccolma. Il giovane fuoriclasse laziale è planato a 7.99 metri e ha migliorato il record italiano under 20, sbriciolando il 7.78 siglato da Gabriele Chilà nel 2016 e superando il 7.75 che Marcell Jacobs timbrò da juniores.

Mattia Furlani, che diventerà maggio -

renne il prossimo 7 febbraio, ha ampiamente alzato l’asticella rispetto ai 7.73 saltati venti giorni fa ad Ancona e si è portato ad appena cinque centimetri dal suo primato personale, ovvero gli 8.04 m. che lo scorso anno gli valsero il titolo europeo under 18 a Gerusalemme. Il 7.99 è giunto proprio all’ultimo tentativo, a dimostrazione della grande caparbietà del nostro

portacolori e di una solidità agonistica davvero rimarchevole. Apertura con un 7.84, poi un 7.35 e un nullo, a seguire un 7.75, un 7.69 e il picco conclusivo che gli ha permesso di conquistare il secondo posto alle spalle dello svedese Thobias Montler (8.19 metri per il finalista olimpico, nonché argento ai Mondiali Indoor e agli Europei).

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ATLETICA EMMANUEL IHEMEJE SFIORA I 17 METRI

Il triplista azzurro Emmanuel Ihemeje è subito vicino ai diciassette metri, “firmando” l’attuale migliore prestazione mondiale 2023. L’azzurro ha sfiorato i diciassette metri in occasione del suo esordio stagionale a Fayetteville (Arkansas, USA), dove si è reso protagonista di un bel balzo da 16.99 metri. Il nostro portacolori, quinto agli ultimi Mondiali all’aperto, si è espresso in maniera solida al Razorback Invitational ed è riuscito a vincere il meeting.

«È un buon esordio – ha dichiarato Ihemeje – Speriamo in una stagione migliore rispetto alla scorsa. La prossima gara saranno gli Assoluti indoor di Ancona e spero di far parte della squadra azzurra per gli Europei indoor di Istanbul nei primi di marzo» .

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MARCIA ARGENTO PER ANTONELLI AI CAMPIONATI ITALIANI

ATLETICA MOMENTO MAGICO PER LUDOVICA CAVALLI

Continua il bel momento dei 1500 azzurri: Ludovica Cavalli si migliora a Padova e diventa la quarta italiana di sempre con un tempo, 4:09.80, che in Italia non si correva da 8 anni al coperto. Quattro giorni dopo un altro successo. Sulla pista di Miramas, in Francia, la genovese del Centro Soportivo dell’Aeronautica Militare porta a casa un’altra vittoria sempre nei 1500 metri. Un’altra gara da protagonista per la 22enne dell’A.M., al traguardo per prima dopo aver staccato nel finale le avversarie keniane Josephine Chelangat Kiplangat (4:11.80) e Vivian Chebet Kiprotich (4:14.35).

Nella gara maschile dei Campionati Italiani di marcia 35 km l’Aviere Capo Michele Antonelli, l’atleta del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare, chiude la sua prova vincendo la Medaglia d’Argento in 2h40’2”.

CORSA DI MIGUEL MICHELE FONTANA SI AGGIUDICA LA COMPETIZIONE ROMANA

Avincere la 23esima edizione è stato l’atleta del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare Michele Fontana, specialista del cross che nell’ultimo tratto di gara, sulla pista dello Stadio Olimpico, ha staccato gli avversari chiudendo con un buon 28:57.

«È stata una bella gara, con avversari veloci e competitivi con i quali ho corso per tutto il tragitto ad un ritmo sostenuto – ha dichiarato il vincitore – nell’ultimo tratto sentivo di avere ancora tante energie e ho provato l’allungo che è risultato vincente». Al secondo posto si è piazzato Samuele Angelini dell’Atletica Arcobaleno Savona (29:02), al terzo il vincitore della passata edizione, l’eritreo Freedom Amaniel dell’X-Solid Sport Lab (29:10). Stesso scenario nella gara femminile, dove la romana delle Fiamme Gialle Sveva Fascetti ha tagliato il traguardo per prima in 33:11 grazie ad uno sprint finale sulla pista dello stadio.

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UN ANNO DI AZZURRO SPORT

8 Azzurro Sport 6/2022 eventi

Il 2022 si è appena chiuso e come da tradizione ripercorriamo atrraverso i numeri di Azzurro Sport gli eventi principali dell’anno

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Sei numeri, 12 mesi, tanti successi e altrettante storie raccontate. Se proprio volessimo fare un bilancio dell’anno che è da poco finito potremmo riassumerlo così. Un po’ riduttivo? Sicuramente si perché dietro a quello che abbiamo raccontato ci sono realtà, storie sportive e personali diverse e che vale la pena di raccontare.

In queste pagine potete vedere le copertine degli ultimi sei numeri della nostra Rivista. Beach volley, tennis, ginnastica ritmica, pattinaggio sul ghiaccio e scherma sono le discipline a cui abbiamo deciso di dedicare la copertina, la parte più comunicativa della Rivista. Le abbiamo ripubblicate proprio perché ci consente di ripercorrere i 12 mesi del 2022. È stato un anno molto, ma molto soddisfacente per il movimento sportivo italiano. Gli atleti azzurri hanno conquistato importanti risultati migliorando quanto fatto nel 2021.

Ma partiamo con ordine, proprio dai primi mesi dell’anno scorso. Le Olimpiadi Invernali di Pechino hanno portato importanti conferme; prime fra tutte quella di Francesca Lollobrigida, l’atleta del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare che dopo aver avuto l’onore di essere stata scelta come portabandiera della compagine azzurra ha confermato con i risultati meritando l’appellativo di regina del ghiaccio grazie alla Medaglia di Bronzo nella mass start.

I successi “made in italy” non si sono fermati alle Olimpiadi invernali di Pechino perché gli atleti azzurri non si sono risparmiati. È il caso della squadra italiana di nuoto che, vuoi per il fatto di giocare gli Europei in casa, vuoi per la forma strabiliante con la quale sono arrivati all’appuntamento sia le giovani leve che i “veterani” della vasca, i risultati sono andati ben oltre le aspettative, regalando al mondo del nuoto medaglie e posizioni di peso.

Da ricordare anche i risultati dei ragazzi e delle ragazze della scherma che hanno preso parte ai Campionati mondiali a Il Cairo. In terra egiziana, gli atleti della scherma hanno portato a casa ben otto Medaglie (2 Ori, 4 Argenti e 2 Bronzi) a cui vanno aggiunti i nove podi conquistati agli Europei.

La velocissima carrellata del 2022, visti i risultati, non si poteva che chiudere con la Ginnastica Artistica dove le Farfalle Azzurre hanno continuato a inanellare, un termine quanto mai appropriato per le leggiadre atlete del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare, prestazioni sempre più convincenti che hanno contribuito ad impreziosire la bacheca dei trofei. Un risultato su tutti il titolo di campionesse del mondo nella specialità a cinque cerchi conquistato a Sofia. Il 2022 ci ha riservato tante soddisfazioni ma siamo certi che il 2023 non sarà certo avaro di podi. Se vi perderete qualcosa, state tranquilli, ve la racconteremo noi! n

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di Lucio FRATTA

EUROPEI PATTINAGGIO

12 Azzurro Sport 6/2022 pattinaggio

L’ITALIA PRIMA

Primo posto nel medagliere. Un risultato che parla da solo e che racconta di un Europeo da incorniciare per gli azzurri del pattinaggio artistico. A Espoo, in Finlandia, la nazionale italiana ha regalato tante emozioni e, soprattutto, tanti successi. I due ingredienti fondamentali per permettere all’Italia di classificarsi al primo posto nella classifica generale davanti alla Francia. A contribuire a questo storico risultato gli ori ottenuti da Sara Conti e Niccolò Macii (coppia di artistico) e di Charlène Guignard e Marco Fabbri (coppia di danza). Accanto ai due primi posti conquistati anche le ottime performance di Matteo Rizzo (individuale maschile) e Rebecca Ghilardi/Filippo Ambrosini (coppia di artistico) che si sono classificati al secondo posto. A contendere il primo posto nel medagliere la Francia, seconda come già detto, e la Georgia, terza classificata, che si sono fermate entrambe ad un Oro grazie alla vittorie di Adam Siao Him Fa, per i transalpini, e Anastasia Gubanova per il Paese asiatico. Non poteva esserci un risultato migliore in vista dei prossimi campionati del Mondo in cui i nostri atleti si troveranno a dover fronteggiare le fortissime squadre degli Stati Uniti e dei Paesi asitici, da sempre protagonisti in queste discipline. A contendersi il titolo mondiale non c’è stata in questa edizione la squadra russa esclusa dalle competizioni internazionali a causa del conflitto in Ucraina.

Ma andiamo con ordine partendo dalla coppia formata da Sara Conti e Niccolò Macii che hanno conquistato l’Oro arrivando davanti ad un’altra coppia azzurra formata da Rebecca Ghilardi e Filippo Ambrosini che, nonostante una prima prestazione non proprio brillante, nella prima prova sono riusciti a recuperare tre posizioni piazzandosi alle spalle della coppia Conti-Macii. Gli atleti di Barbara Luoni, coppia nella vita e sul ghiaccio, arrivavano a questa competizione forti di un cammino che li aveva visti in forte crescita dal 2021 quando si erano piazzati settimi agli ultimi Europei di pattinaggio artistico di figura. Una forma soprattutto mentale che gli ha garantito di arrivare fino in fondo con il piglio giusto. L’altro Oro è arrivato sulle note

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di Lucio FRATTA
NEL MEDAGLIERE FINALE

del brano di Blanco e Mahmood che nel galà di chiusura dei Campionati europei di pattinaggio di figura 2023 ha fatto da sfondo alla prova superba della coppia formata da Charléne Guignard e Marco Fabbri, capace di primeggiare al termine dei due programmi, ritmica e libero, totalizzando 210,44 punti davanti alla coppia inglese (Lilah Fear-Lewis) Gibson e quella finlandese (Juulia Turkkila-Matthias Versluis).

«Questo risultato è il lavoro di una vita, un sogno che si è avverato –hanno dichiarato in un’intervista rilasciata a margine dell’ultima

prova e pubblicata su Repubblica –f esteggeremo con le nostre famiglie ma questo Oro vale la nostra vacanza in Lapponia. Non è stata una performance perfetta – hanno ammesso i due azzurri – ci sono stati alcuni piccoli errori e alla fine abbiamo pensato che sarebbe bastato. Dopo la rhythm dance eravamo molto contenti di quello che avevamo fatto, oggi non del tutto ma alla fine è bastato» . Le premesse per altri successi a livello internazionale per l'Italia del pattinaggio ci sono tutte; non resta che aspettare i Mondiali del 2024 a Budapest.

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beach volley

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WORLD TOUR FINALS

ANCORA PODIO PER NICOLAI/COTTAFAVA!

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terzo podio nella stagione del debutto per Paolo Nicolai e Samuele Cottafava che chiudono al terzo posto le finali di Doha e dalla prossima settimana potranno iniziare la loro rincorsa verso Parigi 2024 con il giusto spirito. Per poco non sono arrivati alla finalissima ma davanti in semifinale hanno incontrato il collaudato duo norvegese Mol/Sorum, già campioni olimpici, lottando comunque fino al Tie-break.

Nella finale per il terzo posto i beacher dell’Aeronautica Militare erano opposti ai forti olandesi Beruwer/Meeuwsen, già sconfitti

nel girone, gli azzurri sono andati sotto nel primo set ma, sul 14-17, hanno cambiato marcia e si sono imposti con il punteggio di 2220. Nel secondo set grande equilibrio e soluzione in volata che premia la coppia olandese con il punteggio di 21-19. Tie break “pazzo” con gli olandesi che partono fortissimo (6-1), ma gli avieri del Centro Sportivo di Vigna di Valle rimontano punto su punto e ancora una volta la soluzione è ai vantaggi con il successo degli azzurri con il punteggio di 16-14. Un ottimo podio per la coppia esordiente dell’Aeronautica Militare: forza Paolo e Samuele continuate così! n

di Emiliano SOLE foto OA Sport

ANDREW HOWE ANNUNCIA IL SUO RITIRO

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di Arturo VIOLETTA

Ainizio 2023 Andrew Howe ha annunciato il suo ritiro dall’attività agonistica. Non prima, però, di un’ultima gara, quella che il 37enne reatino vuole dedicare alla mamma René Felton, colpita recentemente da un ictus, per completare una carriera ricca di successi. «Voglio scoprire ancora più di me stesso –ha dichiarato Howe – ho deciso di smettere di fare atletica, ma non smetterò mai di allenarmi, lo sport rimarrà sempre parte integrante della mia vita. A maggio vorrei fare un’ultima gara e dedicarla a mia madre, per tutto quello che ha fatto per me e per quello che sto vedendo che riesce a fare, a ripartire dopo quello che ha passato. Qualche mese fa ha avuto un ictus, ora si sta riabilitando in una maniera eccezionale. Vedendo tutta quella forza mi sono detto che le voglio re -

galare questa cosa. Farò il salto in lungo allo Stadio dei Marmi».

Ma andiamo a vedere più da vicino chi è Andrew Howe?

Il 37enne ha vinto una medaglia d’Argento nel salto in lungo ai Mondiali outdoor (a Osaka nel 2007), ha conquistato due Ori agli Europei (uno all’aperto nel 2006 e uno indoor nel 2007) e un Bronzo iridato in sala nel 2006. Stiamo parlando di una delle più grandi promesse dell’atletica leggera tricolore degli ultimi quindici anni, che probabilmente ha vinto meno di quanto egli stesso si poteva aspettare, considerando i tanti exploit giovanili e la qualità delle prime uscite tra i grandi.

Andrew è cresciuto tra musica e sport, dedicandosi all’atletica leggera fin dall’infanzia, allenato dalla mamma, poiché come lui stesso ha detto «l’atletica è un qualcosa che

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mi viene naturale».

A livello giovanile, è stato campione mondiale under 20 a Grosseto nel 2004, e detiene tuttora le migliori prestazioni under 16, under 20 e under 23 nel salto in lungo.

Ha fatto parte del Gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare, regalando all’Arma Azzurra e all’Italia grandi soddisfazioni.

Nell’intervista rilasciata a “Verissimo” il 7 gennaio scorso, Andrew ha annunciato una sua scelta sofferta ma essenziale; quella di lasciare lo sport e nello specifico l’atletica leggera.

«Voglio vedere cosa c’è nel mondo e scoprire ancora di più me stesso, non solo Andrew Howe come atleta» , queste le parole dell’ex lunghista per rivelare la sua decisione. Una decisione sicuramente difficile e sofferta, un duro colpo da accettare per molti, per i quali è stato d’ispirazione, tra cui lo stesso Marcell Jacobs, campione olimpico dei 100 metri piani e della staf -

fetta 4×100 metri ai Giochi di Tokyo 2020, campione mondiale indoor dei 60 metri piani a Belgrado 2022 e campione europeo dei 100 metri piani a Monaco di Baviera 2022. Per Howe lo sport resterà comunque sempre una parte importante di sé; ad oggi continua ad essere un personal trainer e ad allenare bambini, ma il bisogno di cambiamento era indispensabile e la scelta migliore che potesse fare era quella di chiudere questo meraviglioso ma, per nulla semplice, capitolo della sua vita, che l’ha più volte, portato a pensare di non meritare il successo ottenuto. Lo sport è motivo di gioia e orgoglio ma è fatto anche di sacrifici e difficoltà, per Howe era giunto il momento di mettere un punto e che questa sua scelta possa portargli felicità e una vita migliore. Aspettando maggio, prepariamoci per il giusto tributo sportivo a uno dei più grandi campioni di atletica della storia italiana.

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COLLANA DI 12 FUMETTI A CARATTERE STORICO DISPONIBILI

Ali su El Alamein su El Alamein

In Volo per la vita Volo per la vita

CENTENARIO L’AERONAUTICA MILITARE
Il Ritorno degli Eroi degli Eroi

KINDU COPPA SCHNEIDER

TIME LOOPING

BROGLIO E LA SFIDA ITALIANA NELLO SPAZIO

FULCO OPERAZIONE LOCUSTA DOMATORI DI GIGANTI

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tennis

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DJOKOVIC RE DI DENARI IN AUSTRALIA

Doveva essere una rivincita per la passata edizione, quando la polemica No-vax non permise a Novak Djokovic di partecipare agli Australian Open 2022, complice la scelta del tennista di non sottoporsi al vaccino anti Covid-19. E rivincita è stata, perché quest’anno nulla ha impedito al tennista serbo di impugnare la racchetta nella terra dei canguri, sua maggiore terra di conquista e di ottenere su questi campi il suo decimo titolo Slam. Dalla prima vittoria del 2008 per Nole Melbourne è ormai come una seconda casa.

Complice il forfait per infortunio di Carlos Alcaraz e l’uscita di scena prematura di molte teste di serie, tra cui i finalisti della passata edizione Rafael Nadal e Danill Medvedev, la scalata al titolo per Nole è andata liscia fino alla fine. In perfetta forma fisica e mentale, Djokovic ha infatti lasciato cinque miseri game al numero 6 del mondo Andrey Rublev nei quarti di finale, e solo otto game all’americano Tommy Paul in semifinale. All’atto conclusivo a provare ad impensierirlo è stato Stefanos Tsitsipas, attuale numero tre della

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di Stefano COLOTTI
Il giocatore serbo conquista il suo decimo titolo a Melbourne dominando il torneo.

classifica ATP. Alla sua terza finale in un torneo Slam, il tennista greco arrivava con un passivo nei precedenti scontri diretti con Djokovic di 10-2 e un’esperienza di gran lunga minore a giocare partite così importanti rispetto al tennista di Belgrado. E in campo le previsioni si sono avverate, Tsitsipas è stato sempre in partita arrivando per due set al tie-break, ma nei momenti importanti e decisivi ha manifestato nervosismo e mancanza di lucidità, per lo meno non abbastanza per scalfire la solidità dell’avversario dall’altra parte della rete. A dimostrazione del suo predominio, nell’ultimo set il serbo ha tenuto a zero gli ultimi quattro game al servizio, colpo migliorato ancor di più con l’aiuto del coach Goran Ivanisevic, uno dei migliori battitori che i campi da tennis abbiano mai visto in pas-

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sato. Djokovic alza così il trofeo con il punteggio di 6-3 7-6 -7-6 concedendosi anche un inaspettato pianto liberatorio con il suo team. Novak mette in bacheca il 34° titolo Slam in carriera, eguagliando Nadal nella classifica di tutti i tempi. Non proprio da ricordare questa edizione australiana per i colori azzurri. Grande delusione per Matteo Berrettini. Non era stato fortunato a pescare un ex numero uno al mondo come Andy Murray al primo turno, ma il tennista romano poteva e doveva fare meglio. Sotto di due set era stato bravo a rimontare, ma avanti di un break nel quinto set ha sciupato il match point con un rovescio a rete a campo libero, crollando poi psicologicamente nel tiebreak. Male anche Lorenzo Musetti che da numero 19 del mondo esce anche lui al primo turno e contro il numero 186 del ranking L.Harris al tiebreak del quinto set. Eliminato subito anche

Fabio Fognini, ma il tennista ligure partiva sfavorito contro l’australiano Kokkinakis. Onesto torneo per Lorenzo Sonego, tennista in ripresa già dall’ultima Coppa Davis. Il torinese vince il primo turno e perde a testa alta nel secondo contro il numero 10 del mondo H.Hurkacz, riuscendo a portare il polacco al quinto set. A fare da porta bandiera ai colori azzurri è stato quindi Yannick Sinner, che ha nella costanza il suo grande punto di forza. L’altoatesino arriva agli ottavi di finale ma incontra il finalista Stefanos Tsitsipas, riuscendo a portare l’incontro al quinto set. A mancare a Sinner è però quel quid in più che invece hanno i top 5 in questo momento, in particolare la varietà di gioco. Nel femminile primo e meritato successo in uno Slam per Arina Sabalenka. La prestante bielorussa di 1,80 cm, testa di serie numero 5 in tabellone, gioca un grande torneo non perdendo

nemmeno un set fino alla finale. All’atto conclusivo a darle filo da torcere è stata Elena Rybakina, giocatrice russa naturalizzata kazaka vincitrice a Wimbledon 2022. Una bellissima partita giocata ad alto livello da entrambe le protagoniste, che hanno realizzato delle ottime prestazioni al servizio, 17 ace per la bielorussa, 9 per l’avversaria. Dopo aver perso il primo set, la Sabalenka è stata brava a reagire e a rimontare. Nel decisivo set c’è stato perfetto equilibrio fino al 3-3 quando la bielorussa è riuscita a strappare il turno di battuta alla Rybakina. Andando a servire per il match, Arina è stata brava a non perdere la calma dopo i tre match point sciupati, in un game finale durato ben 7 minuti.

Per il movimento italiano appuntamento rimandato ai prossimi mesi, aspettando gioie soprattutto nei tornei sulla terra rossa. n

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TANTI LIBRI DI SPORT DA LEGGERE

Sport e cultura questo è il binomio perfetto!

Siamo all’inizio di un nuovo anno ed è tempo di classifiche e bilanci. Anche nel 2022 le nostre librerie sono state ben rifornite di tanti libri di sport. Vediamo dunque per le varie discipline quali sono state le pubblicazioni più interessanti o significative, da recuperare tra le letture del nuovo anno se ve le foste perse.

di Emiliano SOLE

Florent Torchut, LIONEL MESSI, LA BIOGRAFIA

AUTORIZATA .

a biografia del grande Lionel Messi, Campione del Mondo 2022.

PER RAGAZZI

Stefania Carini e Joanna Borella, LE RAGAZZE DI MISTER JO , Mondadori.

n libro che parla di calcio ma anche di adolescenza, di attualità “social” e di altre tematiche pulsanti del nostro contesto storico.

cultura
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l
CALCIO
U

BASKET

Christopher Goldman-Ward, IL MIO KOBE , Baldini+Castoldi.

Com’era Kobe prima di diventare Bryant. Un libro per tutti, non solo per gli amanti del basket.

TENNIS

Emanuele Atturo, ROGER FEDERER È ESISTITO DAVVERO , 66THA2ND.

Il libro è di fine 2021, ma vogliamo fare un’eccezione: per la qualità del testo e perché il 2022 resterà, nel tennis, l’anno del ritiro di Re Roger.

Davide Cassani, HO VOLUTO LA BICICLETTA , Rizzoli.

Gregario, commentatore, commissario tecnico: la vita di Davide Cassani al servizio del ciclismo.

PUGILATO

Abbas, JD Morvan, Rafael Ortiz, MUHAMMAD ALI: KINSHASA 1974 , Panini Comics.

Il “solito” evento descritto in maniera diversa: un bel fumetto per ricordare (o conoscere) una pietra miliare della storia sportiva.

CICLISMO
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FORMULA 1

Willi Weber, BENZINA NEL SANGUE , Rizzoli.

Lo storico manager di Michael Schumacher, ma non solo: Willi Weber da Ratisbona è un personaggio da scoprire.

MOTOGP

Michael Scott, VALENTINO ROSSI , Mondadori.

Nell’anno in cui un pilota italiano (Francesco Bagnaia) torna sul trono mondiale, godiamoci la “biografia definitiva” del Dottore nazionale.

ATLETICA

Marcell Jacobs, FLASH , Piemme.

Un uomo che, in meno di dieci secondi, ci ha regalato un’emozione eterna. Un’autobiografia profonda, interessante anche per chi non è appassionato di atletica.

Nadia Comaneci, LETTERA A UNA GIOVANE

GINNASTA , il Saggiatore.

GINNASTICA U

na delle migliori ginnaste di sempre che ci offre una vicenda umana sempre attuale.

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REI

IL SALUTO AL GRANDE CAMPIONE

il personaggio 34 Azzurro Sport 6/2022
O
Arturo VIOLETTA
di

Aveva 82 anni e da tempo le sue condizioni di salute avevano tenuto con il fiato sospeso il mondo. A dare l’annuncio la figlia, Kely Nascimento, su Instagram. «Tutto ciò che siamo, è grazie a te. Ti amiamo infinitamente. Riposa in pace», poche parole seguite da due emoticon a forma di cuore. A salutare per l’ultima volta “O Rei” una folla enorme che ha riempito le strade della città brasiliana. Pelè è stato seppellito in un cimitero verticale considerato come il più alto del mondo, nel municipio di Santos, proprio di fronte all’Estádio Urbano Caldeira, il tempio del Santos dove O Rei debuttò come professionista e si trasformò in leggenda. Unico calciatore a vincere tre mondiali, il primo a 17 anni, 1.279 reti segnate in carriera, già questo basterebbe per fare di Pelè una leggenda, ma il campione brasiliano era qualcosa di più, un modello, un punto di riferimento per generazioni di bambini che a lui si sono ispirati.

Una vera icona e non solo del mondo

dello sport vissuto in un’epoca dove non esistevano i social e la tua fama potevi costruirla solo con i gol, le prodezze e la tua storia, quella vera. Era un fuoriclasse in tutto: destro, sinistro, velocità, dribbling e colpo di testa; dentro e fuori il campo, perché ha deliziato il pubblico anche al cinema e sul piccolo schermo.

Sono 53 i film in cui si parla di lui o che lo vedono come protagonista in carne e ossa. In uno studio del 1970 è emerso che 95 persone su 100 conoscevano il suo nome.

Doti fisiche e sportive che lo hanno portato nell’olimpo dello sport: atleta del secolo (assegnato dal CIO nel 1999), calciatore del secolo (ex aequo con Maradona); insieme a Muhammad Ali’ il più celebre atleta nella storia moderna. Raccontare in poche righe la sua vita, il personaggio, lo sportivo, l’uomo, è praticamente impossibile; anche un libro rischia di essere riduttivo. Con lui se ne va una parte di noi perché ognuno, almeno una volta nella vita, ha sognato o si è ispirato a lui. n

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