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di Silvio Puccio

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di Mattia Giusto

di Mattia Giusto

Saslong

La Saslong è la famosa pista da sci del comprensorio del Dolomiti Superski che scende dai piedi del Sassolungo sino a Santa Cristina, nel cuore della Val Gardena.

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eno. «Non ce la faccio a darti millecinquecento euro, questa è una zona dove non gira gente. I clienti vengono apposta da noi per cena. Se la sera non mi fai aprire, è la fine».

Mancanza di persone che si è fatta sentire ancora di più sull’Altopiano delle Rocche, Appennino abruzzese, in provincia dell'Aquila. Sono quarantaquattro anni che Stefano è maestro di sci nella stazione di Campo Felice, un’ora e mezza di auto da Roma. «La chiusura degli impianti è stata un duro colpo. Non è come in una grande città, qui ci sono paesi vuoti, quasi deserti, che vivono durante la stagione estiva e invernale. Nel centro dove sono nato io, abitano diciotto persone. Da un paio d’anni percepisco una piccola pensione, e anche in un contesto di normalità ho bisogno di arrotondare con lavori di edilizia e artigianato. Ma senza gente è tosta andare avanti».

Un quadro drammatico, che ha colpito al cuore l’economia del nostro Paese: in Italia il turismo valeva 171 miliardi di euro di fatturato, offriva lavoro a circa un milione e mezzo di persone e contribuiva a quasi il 12% del Prodotto interno lordo. In Europa eravamo al primo posto per quota di esercizi ricettivi, e nel 2018 al terzo per numero di turisti ospitati, dopo Spagna e Francia. Un settore florido, in costante crescita. Poi, nel 2020, tutto è crollato.

Da marzo a maggio le attività avrebbero potuto sfruttare una fase di rilancio, grazie a festività pasquali e Pentecoste. L’Istituto nazionale di statistica ha stimato che senza Covid-19, nei mesi primaverili ci sarebbero state 81 milioni di presenze, ovvero il 18% del totale annuo. Sempre in quel trimestre, sarebbero stati 9,4 i miliardi di euro spesi dai soli turisti stranieri. Poi tra luglio e agosto un rilancio transitorio, che ha registrato un aumento delle presenze, anche se non ai livelli dell’anno precedente. Rispetto all’estate del 2019, c’è infatti stato un calo del 36,1%.

Secondo gli esperti, in un anno il mercato del lavoro italiano ha subito un crollo di 841 mila occupati, e nel secondo trimestre il turismo ha registrato un calo di 246 mila unità, pari al 16,1% dell’intero settore. Infine, nel 2020 il 29,3% delle persone ha perso il lavoro. Dietro queste percentuali fredde e anonime ci sono le loro storie. ■

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Turismo straniero Gli euro che avrebbero speso i soli turisti stranieri in Italia nel secondo trimestre dell'anno se non ci fosse stato il

Presenze Nonostante un rilancio transitorio, rispetto all'estate 2019 c'è stato un calo delle presenze turistiche del

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