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n. 17 ottobre 2013

in copertina UniCredit-Ibm: via al cosourcing 2.0

editoriale

Benvenuto a Banca&Mercati Plus!

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Paolo Fiorentino, chief operating officer di UniCredit 1


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News

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Banca&Mercati è un periodico on line Registrazione presso il Tribunale di Milano, n. 291 del 26/05/2010 Banca&Mercati è una testata di Business Gallery di Andrea Bigi, P.Iva IT07041300968 C.F. BGINDR69H16E897M Anno III numero 17 ottobre 2013

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Banca&Mercati Blend Tower, Piazza IV Novembre 7 20124 Milano Tel. +39 02 87 34 30 19 Fax +39 02 87 34 44 44 www.bancaemercati.com BG Business Gallery di Andrea Bigi P.Iva IT07041300968 C.F. BGINDR69H16E897M Sede legale: Viale Montello 5, 46100 Mantova

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Direttore responsabile Andrea Bigi Testi a cura di Andrea Bigi, Rosaria Barrile, Elena Giordano Bellini Grafica e web Carlo Ghelfi per informazioni e segnalazioni info@bancaemercati.com per informazioni commerciali Valeria Rossana Volpe commerciale@bancaemercati.com hanno collaborato Erdinç Benli, Neil Dwane, Dave Fishwick, Ana Gil, Fabio Marchetto, Maxence Mormède, César Pérez, Marcus Svedberg, Daniele Vergari, Sara Yates


Editoriale

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Flash News

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Focus corner • I progressi (lenti) della Vecchia Europa / Neil Dwane di Allianz Global Investors

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• La volatilità che non t’aspetti / Dave Fishwick di M&G

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• Piccole imprese, grandi problemi / Ana Gil di M&G

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• Le incertezze d’autunno / Marcus Svedberg di East Capital

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• Il Giappone (e lo yen) di fronte all’Abenomics / Sara Yates di JP Morgan Private Bank • Perché convengono i bond italiani / Maxence Mormède di Ing Investment Management

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• Verso la ripresa dell’Europa / César Pérez di JP Morgan Private Bank

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• Crediti retail, così evolve l’approccio alla collection / F. Marchetto e D. Vergari di Experian

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• Emergenti: crisi o sana correzione? / Erdinç Benli di Swiss & Global Asset Management

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News&Eventi • Più interazione fra banca e cliente con CKit di Cedacri

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• Chi governa l’innovazione in banca

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• CR Asti: il cliente è felice e non ha segreti

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• Social learning e nuovi paradigmi formativi

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• Così si evita il furto d’identità

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Punto di vista • Privacy senza confini / Fernando Catullo di Intesi Group

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n.17 ottobre 2013

Speciale M-Payments • Il cellulare, la via dei pagamenti in remoto / Politecnico di Milano: Valeria Portale

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• La banca cambia anche grazie ai mobile payments / Gruppo Bnp Paribas: Arianna Azzolini

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• Clicchi, fotografi e paghi / Gruppo Banca Sella: Enrico Susta

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• Mobile payments e family banker / Banca Mediolanum: Oscar di Montigny

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• PosteMobile: pago contactless per distinguermi / PosteMobile: Vlad Mihalca

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• Una questione di economics/ Visa Europe in Italia: Davide Steffanini

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In copertina

• UniCredit-Ibm: via al cosourcing 2.0

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Performance

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Carriere

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• Largo alla Social Media Analytics

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Storie di business

Immobiliare • Business plan e valutazione immobiliare

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• Un passo avanti verso l’armonizzazione

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Arte • Il momentum dell’arte contemporanea

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HIGH-TECH PRESENT, FUTURISTIC PAST

ATM • EFT-POS • KIOSK

Looking towards the future...

Services and HW/SW delivery, maintenance and support on electronic payment devices

www.bassilichi.it – mktg@bassilichi.it Firenze • Siena • Belgrado • Bologna • Cagliari • Milano • Padova • Palermo • Pisa • Roma • Sassari • Torino 6


Editoriale

Andrea Bigi, direttore di Banca & Mercati

Benvenuto a Banca&Mercati Plus! (e quindi in un certo senso più adatto alla collocazione in un supplemento piuttosto che nella rivista vera e propria), ma quanto mai essenziale nella gestione dell’azienda banca e soprattutto della relazione con il cliente. Ed è un contesto che spesso, negli ultimi anni, sotto il titolo un po’ fuorviante di “compliance” si è dimostrato il vero motore “nascosto” (anzi, nemmeno troppo nascosto per la verità) dell’innovazione finanziaria in questo Paese. Basti pensare alla portata di Basilea 2/3 per le banche o di Solvency 2 per le assicurazioni, con il loro dichiarato intento di presidiare rischi di carattere legale e reputazionale, alle direttive europee MiFID (sui mercati degli strumenti finanziari) e Psd (sui sistemi di pagamento), alla Sepa (l’Area unica dei pagamenti in euro, che oggi comprende 33 paesi), all’importanza di una problematica cross di rilevanza internazionale come l’antiriciclaggio. Di tutto questo e molto altro si parlerà su Banca&Mercati Plus, con l’intento di rappresentare innanzitutto una lettura utile e “di servizio” per chi segue Banca&Mercati, ma senza dimenticare, perché no, lo spirito critico che deve sempre contraddistinguere una testata giornalistica.

Andrea Bigi

Da questo mese Banca&Mercati dà il benvenuto a Banca&Mercati Plus, supplemento sulla tematica legale che va ad arricchire i contenuti proposti dalla nostra rivista digitale. Banca&Mercati Plus, che viene realizzato in collaborazione con lo studio Legal Grounds ed è acquistabile e scaricabile dal nostro sito in abbinamento a Banca&Mercati Mag, conterrà articoli e approfondimenti nell’ambito delle novità normative legate alle banche, ai professionisti e alle imprese. Si tratta di un contesto indubbiamente tecnico 7


Flash news

La tecnologia contro le frodi assicurative Da uno studio a cura di Xeffe e CeTIF l’Italia non va oltre al 2% di frodi accertate sul totale dei sinistri verificatisi La Federazione Marchigiana delle Banche di Credito Cooperativo ha siglato un accordo con Experian per permettere a tutte le Bcc aderenti di accedere al sistema di informazioni creditizie ExperianCerved. Finora 17 Bcc - per circa 180 sportelli sui 211 delle 20 Bcc in regione - hanno scelto di connettersi al sistema. L’accesso al sistema Experian-Cerved permette di disporre immediatamente di tutte le informazioni generate dal sistema bancario e finanziario sul merito creditizio di persone e imprese che chiedono o hanno in corso finanziamenti di qualsiasi tipo. Le Bcc marchigiane potranno così accelerare le decisioni d’affidamento e migliorare la gestione dei crediti. “La presenza nel territorio e la maggior familiarità con la clientela sono caratteristiche tipiche delle Bcc, che rimangono fondamentali. Aggiungervi le

informazioni creditizie di ExperianCerved vuol dire poter fare di più, prima e meglio - ha dichiarato Eva Frontalini della Federazione Marchigiana Bcc”. “Avere subito la visione della situazione del richiedente verso la gran parte delle banche e finanziarie italiane è importante - ha aggiunto Roberta Leonori, responsabile Crediti della

Bcc di Filottrano. Permette di servire meglio la clientela esistente e di acquisirne di nuova, accelerando i tempi di istruttoria e limitando i rischi di insolvenza. E visto che le insolvenze sono poi quelle che condizionano l’erogazione del credito, prevenirle è importante, per il cliente, per le nostre banche e per il loro territorio”.

Bper: motore di ricerca semantico per i siti del Gruppo Si tratta di Cogito SEE Portal, nato dalla collaborazione con Expert System

Permette di recuperare con rapidità ed efficacia le informazioni desiderate dal navigatore. Il Gruppo Bper ha adottato un nuovo motore di ricerca all’interno dei siti web delle banche del Gruppo. Si tratta di Cogito SEE Portal, nato dalla collaborazione con Expert System. Il software è basato sulla comprensione semantica, cioè consente di ricercare una o più

parole distinguendone il significato (ad es. conto inteso come “conto corrente” e non come “conto matematico”) o di porre domande in linguaggio naturale (ad es. “Avete un cc per adolescenti?”), lasciando così l’utente libero di esprimersi. Disponibile sui sei siti delle singole banche e sul sito istituzionale www.gruppobper.it, indirizza i clienti verso i documenti 8

più corretti, proponendo al contempo approfondimenti per la navigazione e altri documenti correlati all’argomento. Tramite le specifiche funzionalità di autocompletamento e “forse cercavi” supporta il navigatore durante la digitazione delle ricerche, suggerendo le parole più probabili e permettendo di evitare errori. “La soluzione adottata da Bper, dichiara Alessandro Monico, director of Enterprise Sales di Expert System, rivoluziona il modo di fare ricerche perché non si limita alla determinazione della presenza/assenza delle parolechiave, ma capisce il senso di frasi e parole, comportando immediati vantaggi di business. Consente infatti di semplificare l’accesso ai contenuti di interesse, migliorare la qualità dei risultati e la customer experience e promuovere in modo proattivo servizi specifici”.


Flash news

La crescita globale dei pagamenti non-cash Secondo il World Payments Report 2013 di Capgemini e Rbs Il volume dei pagamenti globali non-cash dovrebbe attestarsi a 333 miliardi di transazioni nel 2012 dopo l’incremento dell’8,8% registrato nel 2011. Lo sottolinea il World Payments Report 2013 a cura di Capgemini e Rbs. A determinare questo trend sono l’Europa Centrale, il Medio Oriente, l’Africa e i paesi asiatici emergenti con una crescita dei volumi superiore al 20%, mentre l’America Latina si è assestata su una percentuale del 14,4 per cento. I paesi avanzati si confermano comunque come i maggiori attori nei pagamenti non-cash, pesando insieme per oltre i due terzi dei volumi globali (76,9%), e le previsioni indicano che i mercati emergenti dovranno attendere

ancora almeno un decennio prima di superare i volumi di transazioni delle economie mature. “Il costante incremento dei pagamenti non-cash, afferma Kevin Brown, managing director, global head of Transaction Services, RBS International Banking, è l’espressione della vita interconnessa di oggi. Una crescita dell’8,5% nelle transazioni per pagamenti non-cash prevista per il 2012 corrisponde a circa 47 transazioni all’anno per ciascun uomo, donna e bambino del pianeta. Nei mercati in via di sviluppo, il mobile payment permette a sempre più individui di accedere alle transazioni finanziarie, mentre nelle regioni più avanzate si assiste alla crescente diffusione di carte

prepagate e valuta virtuale, frutto di una capacità di innovazione sempre più incentrata sul cliente”. Le carte di debito e credito restano il più diffuso strumento di pagamento non-cash, davanti agli e-payments e agli m-payments. Nel 2011 l’utilizzo delle carte di debito è cresciuto del 15,8% (per un totale di 124 miliardi di transazioni), mentre quello delle carte di credito è salito del 12,3% (per 57 miliardi di operazioni). Le stime indicano che da qui al 2014 gli e-payments e m-payments cresceranno rispettivamente del 18,1% e 58,1% all’anno, con un volume complessivo pari a 34,8 miliardi di operazioni per gli e-payments e 28,9 miliardi di transazioni per gli m-payments.

Zurich: torna in 33 città “Diciamocelo Chiaramente” L’iniziativa vuole informare il pubblico sulla previdenza complementare puntando su un mix di comicità e informazione Al via la seconda edizione dell’iniziativa di Zurich “Diciamocelo Chiaramente”, che punta a sensibilizzare il pubblico su un argomento complesso come la previdenza complementare con l’ausilio dell’umorismo di comici professionisti. Il tour, che nelle prossime settimane toccherà 33 città italiane, vedrà esibirsi sul palcoscenico alcuni comici (conosciuti per la loro partecipazione alla trasmissione

televisiva Zelig/Colorado) e noti personaggi televisivi; accanto a loro, oltre al rappresentante dell’agenzia locale di Zurich nei panni del padrone di casa, ci sarà un consulente Irsa (Istituto per la Ricerca e lo Sviluppo delle Assicurazioni) in qualità di esperto. “Abbiamo cercato di offrire un approccio innovativo e più leggero, commenta Alida Galimberti, chief marketing officer di Zurich in Italia, per divulgare un tema importante

come quello della previdenza. Grazie a un format inusuale fatto di ironia, divertimento e formazione puntiamo ad avvicinare il pubblico per ragionare insieme del futuro previdenziale di ciascuno. Dopo la fortunata esperienza dello scorso anno, abbiamo aumentato il numero di date e di agenzie sul territorio con le quali proporre questa tipologia di eventi che ci auguriamo continui a riscuotere sempre più successo”.

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Flash news

Banche e contact center: l’assistenza è più “social” Lo sottolinea l’Osservatorio sui contact center bancari condotto da Abi Lab e l’Ufficio Analisi Gestionali Abi

Nel 2012 i contact center delle banche italiane hanno gestito oltre 52 milioni di chiamate. Ogni contact center ha erogato in media 29 servizi diversi tramite operatore e 5,8 tramite risponditore automatico. Inoltre, sottolinea l’Osservatorio sui contact center bancari condotto da Abi Lab e l’Ufficio Analisi Gestionali dell’Abi, si evolvono anche i nuovi strumenti di comunicazione più tipici del web 2.0, con chat e mail che fanno registrare più di 2 milioni di scambi banca-cliente (rispettivamente +15% e +40% rispetto al 2011). Peraltro circa la metà dei contact center ha fatto

il proprio ingresso nel mondo social, raccogliendo le richieste di informazioni e assistenza dei propri clienti anche su questo nuovo canale di contatto. Rispetto agli scorsi anni i contact center sono sempre più spesso organizzati su più sedi: il 37% delle strutture risulta infatti articolata su più di un polo, con picchi fino a cinque. Inoltre i due terzi delle strutture stanno sviluppando una maggiore internalizzazione delle attività e nel 29% dei casi si rileva la tendenza a creare nuovi poli sul territorio. Dal rapporto emerge inoltre che il 45% delle chiamate ricevute proviene da cellulare; l’attesa

L’Europarlamento dice sì alla supervisione unica bancaria Il nuovo sistema entrerà in vigore tra un anno Il Parlamento Europeo ha approvato a larga maggioranza il nuovo meccanismo di supervisione unica delle banche dell’Eurozona. Il sistema, che entrerà in vigore tra un anno, consentirà alla Bce di controllare circa 150 fra le maggiori banche europee: si tratta delle cosiddette banche “sistemiche”, ovvero gli istituti con attivi superiori a 30 miliardi di euro oppure che costituiscano più del 20% del Pil e il loro valore sia superiore ai 5 miliardi di euro. Per tutte le altre banche la supervisione sarà esercitata dalla Bce attraverso le autorità nazionali. L’Eurotower dovrà comunque presentare al

Parlamento le informazioni più importanti rilevate nei verbali da parte dell’autorità di supervisione. Inoltre spetterà a Strasburgo nominare il numero uno e il numero due della nuova autorità di controllo. “Si tratta di un vero passo avanti nel creare l’unione bancaria, l’elemento chiave di una vera unione economica e monetaria” ha commentato il presidente della Bce Mario Draghi.

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media è di 70 secondi circa mentre il 56% delle chiamate ottiene una risposta nei primi 20 secondi. Per fornire al cliente il servizio desiderato in media vengono dedicati 3,8 minuti per chiamata. In oltre il 90% dei casi il cliente ottiene comunque una risposta conclusiva nella stessa telefonata. Dal punto di vista occupazionale, complessivamente gli operatori dei contact center bancari sono circa 2.300 (+5% nel 2012), hanno in media 36 anni e un elevato grado di istruzione (la metà circa è laureata o sta completando gli studi universitari). Le donne superano di poco gli uomini (56%), mentre dal punto di vista contrattuale l’83% degli operatori è assunto a tempo indeterminato e il 7% con contratto di apprendistato. Infine, per venire incontro alle esigenze dei clienti stranieri, sempre più operatori sono in grado di fornire informazioni e servizi in lingue diverse dall’italiano (il 29% degli addetti). Presso ogni sportello telefonico che prevede il servizio si parlano in media tre lingue straniere: inglese (94%), francese (82%), tedesco (65%), spagnolo (47%), ma anche rumeno (18%), arabo (12%) e russo (6 per cento).


Flash news

Nuovo look sul web per Intesa Sanpaolo Il sito web punta sulla personalizzazione degli accessi; novità anche sui canali social

Intesa Sanpaolo ha arricchito la sua presenza sul web con alcune novità. Il sito commerciale Intesasanpaolo.com e quelli delle altre banche del Gruppo sono stati ridisegnati in un’ottica di immediatezza e personalizzazione delle videate. In pratica, dopo il primo accesso, le informazioni sulla navigazione vengono memorizzate

per mostrare contenuti legati al profilo dell’utente ai successivi ingressi. Dalla home page del sito si accede direttamente alle quattro aree nelle quali è organizzata l’offerta: Privati, Giovani fino a 35 anni d’età, Piccole Imprese con fatturato fino a 2,5 milioni di euro e Imprese con fatturato fino a 350 milioni. Inoltre lo spazio Facebook

di Intesa Sanpaolo ha cambiato veste editoriale, potenziando in particolare l’area di Servizio Clienti, che consente di rispondere in tempo reale a domande e richieste di assistenza dagli utenti. La banca gestisce questo spazio con personale interno e, visti i livelli di gradimento, ha deciso di attivare anche la modalità di risposta riservata. Infine la presenza su LinkedIn e Youtube punterà a far conoscere le attività del Gruppo, divulgare iniziative e promuovere ricerche di personale. Ad esempio su Youtube, che in autunno diventerà un vero e proprio canale personalizzato con informazioni anche di carattere istituzionale e testimonianze dei manager del Gruppo, saranno disponibili i filmati delle iniziative sostenute da Intesa Sanpaolo per la salvaguardia del patrimonio artistico-culturale del Paese, come le Gallerie d’Italia a Milano e i poli museali nelle altre città.

Torna a crescere (finalmente) la domanda di mutui Lo sottolinea l’Osservatorio sui contact center bancari condotto da Abi Lab e l’Ufficio Analisi Gestionali Abi I dati del nuovo Barometro Crif sulla domanda di mutui delle famiglie italiane confermano i segnali positivi registrati a luglio, quando si era verificato il primo incremento da due anni a questa parte. Ad agosto la domanda di mutui ha fatto registrare un +4,1%, mentre l’importo medio richiesto è stato pari a 126.167 euro, sostanzialmente stabile rispetto ai sette mesi precedenti. Quanto alla la distribuzione in funzione dell’importo, nei primi otto mesi del 2013 si conferma la preferenza verso le fasce più basse, con oltre il 75% delle domande di mutuo che presentano un valore inferiore ai 150mila euro, coerentemente con la contrazione dei prezzi degli immobili residenziali registrata negli ultimi mesi. Infine, Per quanto riguarda la durata dei mutui richiesti, la classe compresa tra i 25 e i 30 anni continua a essere la

preferita dagli italiani con il 28,4% del totale. “La contrazione nei volumi di richieste rimane ancora molto pesante se confrontata con il dato registrato nei primi otto mesi degli anni scorsi, commenta Simone Capecchi, direttore Sales & Marketing di Crif, ma la dinamica negativa si sta progressivamente 11

attenuando, lasciando intravvedere qualche timido segnale di ripresa. Piuttosto, il dato positivo rilevato sia a luglio sia ad agosto colpisce in quanto anche nel primo semestre del 2013 la domanda si era confermata essere decisamente debole e selettiva, scontando la perdurante fragilità del quadro congiunturale”.


Flash news

Le imprese italiane sono malate Un’analisi di Crif Decision Solutions sui bilanci 2012 evidenzia le crescenti difficoltà delle imprese

Redditività [Fonte: CRIF Decision Solutions]

Peggiora lo stato di salute delle imprese e prosegue il trend negativo dei principali indicatori economici. E’ quanto ha riscontrato Crif Decision Solutions analizzando i bilanci 2012 delle imprese italiane. In particolare l’analisi, che è stata effettuata su 300mila bilanci depositati, sottolinea come a fronte di una contrazione dell’attività produttiva, evidente in tutti i settori, sia risultata prioritaria l’attenzione ai costi, con la diminuzione delle spese del personale, che passano

dal 13% del 2009 all’11% del 2012 se rapportate al valore della produzione, e di quelle gestionali, che progressivamente si sono ridotte di circa tre punti negli ultimi tre anni. Un ulteriore elemento di difficoltà è legato al finanziamento dell’attività d’impresa. La contrazione delle erogazioni da parte del sistema bancario, insieme al contestuale calo degli investimenti, ha ridotto la quota di indebitamento bancario, che solo nel 2012 si è contratto di tre

punti rispetto all’anno precedente (rispetto al totale debiti), e dei debiti finanziari. “La mancanza di un supporto finanziario, spiegano gli esperti di Crif, ha in parte dirottato le imprese verso una gestione orientata all’utilizzo della leva commerciale, innescando una catena di ritardi di pagamento che ha coinvolto i vari livelli delle filiere produttive, destabilizzando l’equilibrio finanziario di molte imprese”. A questo proposito, l’aumento dei debiti commerciali è evidente a partire dal 2009, con una crescita complessiva del 15% nel triennio 2009-2012; contestualmente i debiti finanziari diminuiscono, attestandosi nel 2012 al 17% circa del totale passivo. L’analisi di Crif Decision Solutions sottolinea infine anche la contrazione della redditività delle imprese, con una marginalità più ridotta. Le prime evidenze del 2012 confermano questa tendenza per il Ros, che si è quasi dimezzato rispetto al 2007 attestandosi al 2%, e per l’ebitda margin, che scende al 6,8%; il Roi, invece, rimane stabile al 2% rispetto al 2011.

Icbpi ed Eba Clearing rafforzano la partnership per MyBank Icbpi ricoprirà anche il ruolo di “registering agent” per conto delle proprie banche L’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane ha siglato un nuovo accordo con Eba Clearing con l’obiettivo di accelerare l’adesione delle proprie banche al circuito paneuropeo MyBank. Icbpi, già pilot bank e payment service provider di MyBank, ricoprirà così anche il ruolo di “registering agent” (gestendo così anche l’adesione al servizio per conto delle proprie banche), garantendo quindi un servizio end to end. In sostanza, grazie alla propria infrastruttura tecnologica e ai servizi operativi, l’istituto consentirà alle banche clienti di operare con MyBank, minimizzandone gli impatti tecnico-operativi e offrendo un servizio con costi di gestione ridotti. “L’immediata adesione al

progetto MyBank e questo nuovo accordo, commenta Salvatore Borgese, direttore commerciale Icbpi, testimoniano il consolidarsi della nostra partnership con Eba Clearing. Mybank, oltre a rappresentare un modo innovativo per fare e-commerce, è un ulteriore 12

passo verso l’armonizzazione dei sistemi di pagamento nell’Eurozona. Con questo ulteriore accordo rafforziamo il nostro impegno su questa iniziativa, con l’obiettivo di garantire alle nostre banche servizi innovativi con minimi impatti gestionali ed economici”.


Flash news

UniCredit-Bei: 580 milioni di euro per le imprese Via a quattro nuovi accordi per finanziamenti a medio-lungo termine alle imprese italiane

Giulio Castagnoli, direttore commerciale del Gruppo Bper

Un servizio di posta on line che punta a limitare il più possibile l’invio degli estratti conto e delle comunicazioni periodiche cartacee

ai clienti. Lo ha reso disponibile Bper nell’ambito di Smart Web, il nuovo Internet Banking del Gruppo. In caso di adesione al

servizio, le comunicazioni di legge indirizzate dalla banca al cliente verranno messe a disposizione gratuitamente on line con l’attivazione della piattaforma Smart Web, che consente l’accesso a tutte le principali funzionalità bancarie tramite computer. “Il servizio offre diversi vantaggi, dice Giulio Castagnoli, direttore commerciale del Gruppo Bper: risparmio dei costi postali, garanzia di riservatezza, certezza e tempestività nella ricezione dei documenti, semplificazione delle attività di archiviazione e ricerca. La banca conferma così l’impegno a puntare sull’innovazione per migliorare costantemente i propri standard qualitativi, offrendo alla clientela una gamma di opportunità che ampliano i contenuti del servizio e ne riducono i costi”.

Sicurezza e performance non scendono a compromessi Le minacce alla sicurezza sono ovunque. Qualsiasi azienda, in particolare nel settore finanziario, deve riuscire a neutralizzare le minacce per garantire la disponibilità del servizio ai propri clienti anche in caso di attacco informatico, evitando la caduta di performance che solitamente si verifica con le comuni soluzioni per la sicurezza. Grazie a una piattaforma di server a distribuzione globale, esperienza e competenza, Akamai è il partner ideale per proteggere i propri asset digitali mantenendo una user experience ottimale. Scopri le strategie di Forrester per la sicurezza su akamai.com/security


Flash news

Il declino (lento) del contante Lo sottolinea il nuovo Osservatorio Carte realizzato da Crif Decision Solutions, Assofin e GfK Eurisko In Italia continua a crescere, anche se lentamente, la diffusione degli strumenti di pagamento alternativi al contante. Lo evidenzia l’undicesima edizione dell’Osservatorio Carte realizzato da Crif Decision Solutions, Assofin e GfK Eurisko: nel 2012 il numero dei pagamenti effettuati con strumenti diversi dal contante è cresciuto del 4,2% (in linea con il 3,9% del 2011), mentre l’importo complessivo delle transazioni è diminuito del 2,7% rispetto all’anno precedente (+2,2% nel 2011). Più in dettaglio, per quanto riguarda le carte di credito, nel corso del 2012 le carte in circolazione continuano a diminuire (-4,5% rispetto al 2011) ma in modo più contenuto rispetto al -12% registrato nel 2011, mentre il numero delle transazioni effettuate ha fatto registrare un incremento del 3,7%, riprendendo il trend di crescita interrotto con la leggera flessione (-0,3%) rilevato tra il 2010 e il 2011, e il valore medio delle transazioni effettuate si è attestato intorno ai 93 euro, contro i 95 euro del 2011 e i 97 euro del 2010. Al contrario, nel 2012 continua a crescere il numero di carte di debito in circolazione (+5,5% rispetto all’anno precedente). Si conferma inoltre

Numero di transazioni effettuate con carte di credito, andamento 20082012 [Fonte: Banca d’Italia]

la crescita delle carte prepagate, con un +32,4% nel 2012 rispetto al 2011, anno in cui la crescita era stata del 14,9 per cento. Tale diffusione è stata accompagnata anche da una crescita nell’utilizzo: +25,9% per il numero di transazioni e +30,6% per quanto riguarda il valore delle operazioni. Il trend di crescita del numero medio di operazioni per carta subisce invece una flessione (-4,9% sul 2011), mentre continua l’incremento dell’importo medio delle transazioni, nel 2012 pari a 66 euro (contro i 64 euro del 2011 e i 63 euro del 2010). Infine il numero di carte rateali/opzione in circolazione ha fatto registrare nel

2012 un ulteriore rallentamento (-23,2%), in parte dovuto alla riduzione delle nuove emissioni (-8,3% nel 2012). Il comparto nel suo complesso mostra un peggioramento dei flussi finanziati (-2,3%) nei primi sei mesi del 2013, dovuto all’ulteriore flessione delle carte rateali (-13,4 per cento). Si conferma anche il graduale spostamento del mercato verso le carte opzione, che fanno registrare una debole crescita dei flussi transati (+0,2%); i titolari, infatti, mostrano una forte preferenza per tale tipologia di carta, con la quale effettuano quasi nove operazioni su dieci (87 per cento).

Più ossigeno alle imprese da Veneto Banca L’istituto ha confermato per il 2013 il “Finanziamento per 13ª e 14ª mensilità, ferie, saldo o acconto imposte” Un supporto concreto per le esigenze di cassa di fine anno. Anche per il 2013 il Gruppo Veneto Banca mette a disposizione delle Pmi un finanziamento volto a soddisfare le esigenze straordinarie per il pagamento di imposte, tasse e contributi, e per la liquidazione della 13° e 14° mensilità ai dipendenti. Il finanziamento, a tassi fissi o variabili, potrà avere una durata compresa tra i sei e i nove mesi, prevede un importo massimo finanziabile di 150mila Mosè Fagiani, condirettore generale di Veneto Banca 14

euro per il saldo o acconto delle imposte e di 1.600 euro per ogni dipendente, per quanto concerne le incombenze economiche legate alle 13sime e 14sime mensilità e le ferie. “Interventi di questa natura, ha sottolineato Mosè Fagiani, condirettore generale di Veneto Banca, sono oggi indispensabili per dare ossigeno alle imprese italiane. E si inseriscono in un’ampia serie di azioni, dalle moratorie a favore delle Pmi alle misure di sostegno ai nuclei familiari in difficoltà, che il nostro Gruppo ha attivato o rafforzato in questi anni di incertezza per il tessuto economico e sociale”.


Flash news

I Cfo e il successore che non c’è In Italia due Cfo su tre, sottolinea un’indagine di Robert Half, non hanno individuato il loro successore La maggior parte delle organizzazioni aziendali italiane non è preparata alla successione del proprio Cfo. Il 68% dei responsabili finanziari dichiara infatti di non aver individuato il successore capace di subentrare al proprio ruolo. Lo sottolinea un’ indagine condotta da Robert Half su un campione di 100 tra Cfo e responsabili finanziari italiani. Tra le principali ragioni annoverate dagli intervistati che ostacolano l’identificazione di un successore: la mancanza di candidati qualificati all’interno dell’azienda (38%), la mancanza di tempo per formare e avviare il collaboratore di potenziale (29%) e la mancanza di tempo per individuare la persona idonea alla successione (16 per cento). “L’elaborazione e l’attuazione di un piano di successione, commenta Matteo Colombo, country manager di Robert Half, sono cruciali per salvaguardare la continuità e le performance aziendali in caso di uscita di figure chiave. Un’efficace

Qual è la principale ragione che ostacola l’identificazione del suo successore? [Fonte: rilevazione condotta su un campione di 100 CFO / Responsabili Finanziari italiani da una società di ricerca indipendente, commissionata da Robert Half - Dicembre 2012]

strategia di successione permette all’azienda di essere preparata a diversi scenari, come la perdita di un dirigente di primo piano. Ma può anche dimostrarsi utile in caso di espansione del business o di promozioni interne”. Infine, alla domanda su come pensano di individuare il proprio successore, più della metà dei Cfo (58%) cita

la promozione interna a livello internazionale (37%) - per le aziende con branch all’estero - e a livello locale (21%); un quarto degli intervistati (25%), poi, pensa che il suo successore sarà scelto dall’esterno e il 16% che un temporary manager coprirà la posizione fino alla selezione del candidato finale.

Mercati finance, il richiamo delle opzioni binarie Per chi punta sulle opzioni binarie, il portale europar2010.org mette a disposizione diversi broker, recensendone dettagliatamente le caratteristiche e individuando i migliori tre del momento

La scelta, o meglio la scommessa, è tra due possibilità: il mercato finanziario consente ai più ardimentosi o a chi ha piena padronanza delle informazioni su un certo valore (merci come il petrolio o l’oro, azioni, indici, valute)

di prevedere se un certo evento si verificherà o meno. E se la propria previsione è esatta si guadagna l’importo stabilito. Questo è il meccanismo delle opzioni binarie, o opzioni a due vie (perché solo un risultato su due si può verificare): maggiori informazioni possono essere recuperate sulla più frequentata enciclopedia del web, wikipedia. Chi pensa di iniziare a utilizzare questo strumento di trading, può cimentarsi con lo studio delle regole di base delle opzioni binarie, che sono ben descritte sul portale europar2010 (www. europar2010.org). Naturalmente, come sempre accade nell’ambito dei mercati finanziari, è richiesta la giusta competenza per scegliere l’opzione migliore. Una volta identificato l’asset su cui investire, è necessario monitorare l’andamento 15

del valore: perché le operazioni vengano eseguite nei tempi e nei modi corretti, sono a disposizione diversi broker, che operano tutti digitalmente e che europar2010.org recensisce in dettaglio, individuando anche i migliori tre broker del momento. Come esempio di recensione di europar2010, citiamo il video dimostrativo per spiegare l’operatività con questi strumenti di trading che il sito pubblica sulla piattaforma del broker 24option, il più utilizzato e popolare tra il pubblico italiano, che ha ricevuto recentemente la licenza Cysec (è dunque autorizzato dalla Consob). La piattaforma 24option, che non deve essere scaricata, ma è fruibile via browser anche attraverso device mobili, permette tre tipi di trading di opzioni binarie: High/Low, One Touch, Boundary e 60 Secondi.


Flash news

Banco Desio, il remote banking è sul mobile Tramite un’App realizzata appositamente da Icbpi Banco Desio e Icbpi (Istituto Centrale Banche Popolari Italiane) hanno reso disponibile Desio Mobile Remote Banking, servizio di remote banking per la clientela corporate utilizzabile attraverso il canale mobile. Ideata da Icbpi appositamente per Banco Desio, l’applicazione, scaricabile gratuitamente e compatibile con tutti gli smartphone e tablet iOS, Android e Windows, permette alle aziende di effettuare le principali operazioni bancarie in completa mobilità. Ad esempio tramite l’App è possibile consultare i saldi e la movimentazione dei conti correnti dell'azienda, visualizzare le distinte in sospeso, autorizzare le disposizioni create via web con la sicurezza del dispositivo token Otp e consultare le informative di Banco Desio. “Banco Desio, afferma l’amministratore delegato Tommaso Cartone, è una banca

tradizionale ma, al contempo, è da sempre attento alle evoluzioni anche in ambito tecnologico, tanto che lo stesso Piano Industriale 2013-2015 del Gruppo pone l’accento sullo sviluppo di un’offerta di servizi via Internet e mobile per assistere al meglio la clientela specie le piccole e medie imprese. Proprio

in tal senso abbiamo realizzato con Icbpi la nuova applicazione Desio Mobile Remote Banking, servizio innovativo sul mercato con cui intendiamo agevolare le aziende nostre clienti nel disbrigo della quotidiana operatività bancaria, per consentir loro di dedicare più tempo al business”.

M&G guarda al retail con il Global Corporate Bond Fund Disponibile in tutta Europa il primo prodotto di M&G sulle obbligazioni societarie globali dedicato agli investitori retail Chi desidera diversificare i propri investimenti rispetto al mercato delle obbligazioni societarie investment grade europee può puntare sul nuovo fondo M&G Global Corporate Bond Fund, ora disponibile in tutta Europa. Le performance del fondo, il primo prodotto di M&G sulle obbligazioni societarie globali dedicato agli investitori retail, sarà legata alla combinazione dei temi top-down macroeconomici, con il rischio duration, e la selezione dei titoli bottom-up. La valuta base del fondo è il dollaro USA, a riflettere la divisa dominante dei mercati dei corporate bond globali. L’esposizione al di fuori del

dollaro sarà coperta con il dollaro, e la base di investitori europei avrà l’opzione di una classe azionaria euro hedged. “Chi investe in questo nuovo prodotto, dichiara il gestore del fondo Ben Lord, ha accesso alle migliori opportunità al mondo in uno dei mercati capitali più grandi a livello globale. Per gestire il fondo mi avvantaggerò delle straordinarie risorse di M&G nell’ambito dell’analisi del credito per vagliare le opportunità che possono portare rendimenti totali per i nostri clienti. Il fondo genererà performance attraverso gli stessi metodi comprovati e testati che gli investitori si aspettano da M&G, ma la dimensione

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assoluta dei mercati del credito globali sicuramente riserva delle possibilità di valore. Una di queste è il fenomeno della preferenza per i mercati domestici, dove le obbligazioni emesse da una società domestica possono avere spread del credito più stretti rispetto a quelle in diversa valuta, a volte semplicemente perché gli investitori domestici si sentono più tranquilli con il credito nazionale. Vogliamo avvantaggiarci di questo fenomeno, tenendo in portafoglio le obbligazioni in valuta che scambiano a livelli convenienti, fintanto che è ragionevole farlo una volta che la valuta sia coperta”.


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Focus corner

I progressi (lenti) della Vecchia Europa L’allentamento della morsa dell’austerity in Europa riduce le tensioni politiche e traccia la strada per la ripresa, in un contesto in cui l’euro resta più forte di dollaro e yen. Ma l’entrata in vigore entro il 2014 dell’imposta sulle transazioni finanziarie farà aumentare il costo del capitale per le aziende e l’economia

Neil Dwane, Cio Equity Europa di Allianz Global Investors principali monete mondiali, dollaro Usa e yen, vengono intenzionalmente svalutate da manovre di alleggerimento quantitativo (Quantitative Easing, QE) per un importo di 80 miliardi di dollari negli Usa e di 70 miliardi di dollari in Giappone. Ora, se tutto questo da un lato determina un euro più forte, dall’altro rappresenta anche una “bacchettata” per le riforme.

Verso una “Maggiore Europa” Da una prospettiva Ue, è evidente che il piano per una “Maggiore Europa” è ancora in piena fase di sviluppo, ma le previsioni anticipano ulteriori e significativi progressi nella rimanente parte dell’anno. Ci aspettiamo innanzitutto un piano coerente per le procedure di supervisione e gestione delle banche europee in difficoltà entro la fine del 2013. A differenza di quanto avvenuto a Cipro, tale piano dovrebbe chiarire le modalità con cui gli istituti bancari verrebbero monitorati e gestiti in caso di insolvenza, consentendo inoltre alla Banca Centrale Europea, unitamente a stress test più severi e realistici, di intervenire come supervisore, potenziando così la sua credibilità e quella delle banche dell’intera Eurozona. La tanto discussa imposta sulle transazioni finanziarie (FTT), tuttora auspicata da molti governanti europei, dovrebbe trovare attuazione in una qualche forma nel corso del 2014. Ovviamente, tra le conseguenze della sua introduzione vedremo l’aumento del costo del capitale per le aziende europee e l’economia in senso lato rispetto ai nostri competitor internazionali. L’imposta potrebbe inoltre agire da deterrente per quegli investitori e investimenti che invece potrebbero facilitare la soluzione di alcune sfide strutturali, trasformandosi così in un’opportunità persa. In ogni caso, la vicenda rappresenta un’ulteriore riprova del fatto che la politica europea non sembra legata all’industria finanziaria come quella degli altri paesi, il che potrebbe rivelarsi vantaggioso sul lungo termine, alla luce del fatto che il QE, a oggi, sembra aver favorito soprattutto le banche. Infine, guardando alla crescita economica della prima metà del 2013, riscontriamo un minore aumento rispetto le attese; di conseguenza, i progressi arriveranno probabilmente in maniera più contenuta e più lenta. Quello che è importante constatare è che l’Europa sta comunque compiendo i suoi passi, anche se piccoli, nella giusta direzione, cercando di affrontare i propri problemi con soluzioni reali piuttosto che affidarsi alla financial repression e all’inflazionistica operazione di emissione di moneta.

Se si guardano i titoli dei giornali, l’Europa appare sullo sfondo rispetto a temi più in risalto come l’esperimento monetario del Giappone, il potenziale taglio al programma di acquisto Usa e le crisi in Siria e Medio Oriente. L’Europa sta però progressivamente conquistando le prime pagine dei media per motivi positivi, ossia per i progressi, anche se lenti, mostrati su diversi fronti: la ripresa è in arrivo. L’Unione Europea ha deciso di allentare la morsa dell’austerità, sia presente che futura; una mossa che ha stemperato le tensioni politiche in vista delle elezioni tedesche previste a settembre. Ecco perché è lecito attendersi con maggiori probabilità un tasso di crescita economica meno negativo (anche se non necessariamente positivo). A differenza dei grandi temi protagonisti del periodo, l’Europa gode di una certa tranquillità politica, persino nell’ambito del delicato equilibrio della coalizione di governo italiana. Mentre la maggior parte dei paesi deve ancora mettere in atto riforme economiche radicali, a nostro avviso in Europa è stato fatto a sufficienza per stabilizzare gli attuali deficit dei bilanci statali e procedere verso una rinnovata competitività del mercato del lavoro. Tutto questo succede proprio mentre le altre due 18


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