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Giacomino, Racconto giallo

Racconto giallo di Giacomino

Giacomino era un bambino molto ricco e anche un po’ vanitoso. Un giorno i suoi genitori dovettero andare in un paese per lavoro e Giacomino aveva sempre paura di stare da solo.

Allora i suoi genitori presero un cane per fargli compagnia. E poi partirono.

Giacomino faceva come tutti gli altri giorni, ma senza mamma e papà: giocava, si metteva il pigiama, si lavava i denti e andava a letto. Quella sera Giacomino, agitato per il buio, mise la mano sotto il letto e il cane gliela leccò, ma ad un certo punto sentì un rumore in terrazza. Giacomino si spaventò, si fece coraggio e andò a vedere. Ma non c’era nessuno. Quindi tornò a letto, rimise la mano sotto il letto e il cane gliela leccò ancora. Ad un certo punto sentì un altro rumore in cucina.

Giacomino si fece nuovamente coraggio e andò a vedere, ma anche stavolta non c’era nessuno. C’era però un cassetto un po’ aperto, lo aprì del tutto e si accorse che mancava un coltello, quello più grande. Giacomino corse quindi a letto impaurito, rimise la mano sotto, e il cane gliela leccò.

Ad un tratto sentì un rumore provenire dal bagno; Giacomino aveva molta paura, ma si fece ancora una volta coraggio e andò a controllare. Aprì la porta e vide il cane dentro la vasca con il coltello ficcato nel petto, il sangue che scorreva lungo la vasca e lo specchio rotto con scritto sopra con il sangue del cane: “Non solo i cani sanno leccare”. Allo stesso tempo sentì una voce profonda parlargli dietro, che pronunciava le stesse parole della scritta che era sullo specchio. Giacomino non fece in tempo a girarsi che, come il cane, era disteso a terra in una pozza di sangue.

Quando i genitori tornarono a casa trovarono i corpi del cane e di Giacomino distesi per terra senza vita. I ge-

nitori, disperati, decisero di chiamare la polizia che però non riuscì a risolvere il caso e quindi venne incaricato uno specialista, il detective Jones, per poter scoprire la verità. Il detective cominciò subito a cercare indizi nella casa, e riuscì a trovare dei biglietti in tre luoghi diversi: la terrazza, la cucina e il bagno.

La sera, trovati tutti i bigliettini, si sedette nel salotto, deciso a scoprire la verità. Analizzando i bigliettini si rese conto che mettendoli insieme formavano una scritta. Le parole erano “non solo i cani sanno leccare” …

Contemporaneamente alle parole mettendo insieme i foglietti, sentì una voce parlare con le stesse parole appena lette da lui. Il detective Jones si girò immediatamente e vide, con orrore, il volto dell’assassino.

L’assassino gli lanciò lo stesso coltello che aveva usato per uccidere il cane e Giacomino, ma il detective riuscì a schivarlo e si avvicinò per dargli un pugno. L’assassino provò di evitarlo, ma non ci riuscì. Una volta tramortito, il detective Jones gli mise le manette ai polsi e lo portò in prigione.

Il caso del cane e di Giacomino trovati morti nella loro casa era stato risolto dal detective Jones.

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