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La sconfitta dell’esercito e la vittoria di Olli

di Kendal

Un giorno, prima di Natale, in Italia un eroe stava festeggiando la vittoria.

Insieme ai soldati d’Italia, o almeno a quelli che restavano dalla grande guerra, a comando delle truppe americane c’era Olli.

Non era una persona qualsiasi. Dopo la guerra era diventato investigatore e viveva in Italia con il suo amico che si chiamava Ulisse.

Con Ulisse avevano combattuto tante guerre in passato ed insieme avevano aperto una agenzia di investigazione.

Il loro scopo era quello di trovare il cecchino che durante la guerra aveva sparato ai compagni dell’esercito, che era tanto cattivo quanto abile.

Olli e Ulisse stavano indagando su questo caso, quando erano stati chiamati dal signor Spelium Pitun che li aveva informati di un furto.

Gli era stato rubato un diario prezioso appartenente al padre. Così, Olli e Ulisse si erano messi al lavoro sul nuovo caso, dopo che una negoziante testimone aveva spiegato loro nei dettagli cosa era successo.

Grazie agli indizi forniti dalla negoziante avevano trovato una scia di tracce che li aveva condotti alla casa di Severum Pitun un vecchio capitano dell’esercito, il padre di Spelium Pitun. Ulisse così aveva busstao alla porta ma, nessuno aveva aperto.

Così, aveva chiesto di aprire al figlio Spelium Pitun, che, dopo aver aperto la porta, non vedendo suo padre sulla bella poltrona, si era preoccupato.

Però, Ulisse non capiva perché rapire un vecchio militare e poi vide tutte le badanti morte, tranne una che si era salvata e stava per dirgli tutto.

Ulisse e Olli avevano visto il cecchino che sparava da

lontano.

Inseguendolo, Ulisse e Olli avevano un vantaggio in quanto il cecchino non aveva una macchina, ma una bicicletta, così non sarebbe riuscito a scappare lontano.

Il cecchino si era nascosto in un vicolo cieco, o almeno quasi ceco. Conosceva un passaggio segreto nascosto in un muro e così era riuscito a scappare.

Ulisse e Olli non avevano acchiappato il criminale ma avevano trovato uno zaino del cecchino dentro il quale c’era il diario rubato.

Nel diario c’era scritto che Severum Pitum aveva nascosto dell’oro durante la guerra e c’era il numero di una cassetta di sicurezza di una banca.

Olli e Ulisse si erano recati alla banca e avevano visto uscire il cecchino con Severum Pitum. Così, erano riusciti a catturarlo con una borsa piena d’oro e a liberare il vecchio capitano.

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