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Borgo di Lio Piccolo
Cavallino Treporti dal 1989 patrimonio naturale dell’UNESCO
Elisa Borri Portavoce del Sindaco Avv. Roberta Nesto
nella foto Roberta Nesto Sindaco di Cavallino-Treporti Via Pordelio
Cavallino-Treporti non ha eguali, per le sue peculiarità è la prima spiaggia del Veneto, seconda d’Italia e la sesta località turistica per presenze: un posto di mare che si qualifica anche per essere capitale europea “en plan air” per la tipologia di ospitalità, le strutture ricettive all’aria aperta, tra l’oro della sabbia e il verde intenso delle pinete. È una terra sospesa tra mare e laguna, acque dolci e salate, dove la luce è protagonista indiscussa, tra isole, barene, ghebi, velme, giunchi e canneti. Cavallino-Treporti è di fatto un’isola, una terra di confine priva di confini tangibili, una terra, “pioniera”, dove provare a sperimentare nuove proposte, differenti progettualità: nasce da queste caratteristiche l’idea di una “Blue & Green Community”, proprio perché è un territorio dalla duplice connotazione, il verde della pineta e dell’azione antropica delle coltivazioni e il blu delle acque che ci circondano: mare, fiume e laguna, in un delicato equilibrio che dobbiamo preservare, anche per la qualità della nostra vita.
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È il regno del silenzio, dove terra e acqua paiono fondersi in una armoniosa simbiosi: Lio Piccolo, un antico borgo raggiungibile attraverso un sottile lembo di terra tra le acque che, seppure nel corso dei secoli ha più volte modificato la propria forma per mano dell’uomo, rivela ancora aspetti che furono di questo territorio prima e durante i secoli di splendore della Serenissima, come ad esempio gli ampi spazi dedicati alle saline, di cui la zona in passato era ricchissima. Lasciando le ampie distese sabbiose, accarezzate dalle onde lunghe dell’Adriatico inforchiamo la bicicletta, per attraversare un territorio che riserva molte sorprese. Dai fasti delle ville romane oggi sommerse, alla storia a noi più prossima, con il Museo Batteria Vettor Pisani, così chiamata in onore del comandante veneziano che sconfisse la flotta genovese nel 1380 a Chioggia, si scorge una struttura particolare nel panorama italiano delle fortificazioni: la batteria già dal 2017, dopo un restauro conservativo, è diventata