SPECIALITÀ A-Z
CHIRURGIA VASCOLARE
Trombosi, Covid, vaccini Che legame c’è? ∞ A CURA DI LEONINO LEONE
Ne abbiamo sentito parlare moltissimo nell’ultimo anno e mezzo di pandemia, prima come una delle conseguenze del Covid19 nei pazienti ricoverati, poi negli ultimi mesi come uno dei rischi più temuti (erroneamente, considerato il numero infinitesimale di casi) legati alle vaccinazioni anti-Covid. È la trombosi venosa, patologia più frequente di quanto si pensi. Chiamata anche “sindrome del viaggiatore”, è maggiormente caratteristica dell’età senile ma non risparmia nemmeno i soggetti giovani e vede tra i principali fattori di rischio l’immobilità.
SE UN COAGULO DI SANGUE IMPEDISCE LA NORMALE CIRCOLAZIONE La trombosi venosa si verifica quando un coagulo di sangue, detto trombo, occlude totalmente o parzialmente un vaso venoso, rendendo più difficoltoso o interrompendo il normale deflusso del sangue dai vari organi verso il cuore. In condizioni normali, un meccanismo complesso e delicato permette di tenere sotto 12 | Bergamo Salute | Maggio/Giugno 2021
controllo l’equilibrio tra la tendenza del sangue a coagularsi e la necessità di restare fluido. In alcuni casi, però, questo equilibrio si rompe e si attiva la cosiddetta cascata della coagulazione con conseguente formazione di trombi, ovvero aggregati di elementi corpuscolati del sangue quali globuli bianchi, globuli rossi e piastrine che vanno a ostruire la normale circolazione sanguigna. Il trombo, oltre a provocare sofferenza agli organi dai quali non viene più correttamente drenato il sangue, può frammentarsi dando luogo a emboli che entrano in circolo lungo i vasi sanguigni e possono arrivare ad organi vitali con conseguenze gravi, anche fatali (ne è un esempio tipico l’embolia polmonare). L’anomala attivazione della cascata della coagulazione può essere conseguenza di un danno a carico della parete della vena, di un’alterazione nel processo della coagulazione dovuto a malattie infiammatorie (come nel caso del Covid), oppure, ancora, causata dal rallentamento del ritorno venoso (detto flebostasi). Nella trombosi venosa, quindi,
ALIMENTAZIONE SANA E MOVIMENTO REGOLARE PER RIDURRE IL RISCHIO Un regime alimentare controllato, un regolare esercizio fisico, l’astensione dal fumo e dal consumo di alcolici e, in genere, una buona conoscenza del nostro corpo sono gli strumenti per prevenire il rischio di trombosi. Infatti, riconoscere e non sottovalutare alterazioni e mutamenti del proprio equilibrio fisico possono rappresentare il primo passo per la diagnosi tempestiva di varie patologie, compresa la trombosi e le sue conseguenze.