SPECIALITÀ A-Z
OCULISTICA
Miopia La nuova pandemia ∞ A CURA DI FABIO MAZZOLANI
Cinque miliardi entro il 2050. Tante saranno, nel mondo, le persone miopi tra meno di 30 anni secondo le stime di recenti studi. In particolare, in Europa la popolazione miope aumenterà dal 22% al 56% entro i prossimi 50 anni. Queste cifre che apparentemente spaventano vanno di pari passo, però, con lo sviluppo di nuovi e innovativi sistemi che possono rallentare la progressione della miopia, ovvero l’anomalia visiva per cui le informazioni visive non cadono sul corretto piano della retina e vengono percepite come sfuocate con la conseguenza che la persona vede bene da vicino e male da lontano. 16 | Bergamo Salute | Maggio/Giugno 2021
LO STILE DI VITA: LA PRIMA ARMA PER TENERLA SOTTO CONTROLLO Se storicamente l’ortocheratologia e l’utilizzo di atropina collirio a bassa concentrazione, rappresentavano il gold standard per il controllo della progressione della miopia, allo stato attuale abbiamo molte altre “armi” per combatterla. La prima è sicuramente di natura comportamentale. La miopia è una condizione rifrattiva multifattoriale in cui molti elementi concorrono alla sua comparsa e progressione quindi la base su cui costruire un progetto di controllo deve sempre considerare un sano stile di vita e un’attenta relazione ai mezzi
informatici come PC, tablet e smartphone che sempre più sono diventati elementi imprescindibili della nostra vita personale e professionale. Lo smart work e la didattica a distanza dovute alla recente emergenza sanitaria hanno chiaramente accelerato questo fattore di rischio creando una “dipendenza” sempre più forte e la necessità di rivedere le proprie abitudini. I più recenti studi hanno dimostrato una correlazione significativa tra le attività svolte all’aperto e l’insorgenza della miopia così come tra le mansioni che presuppongono una visione nell’intermedio-vicino e la progressione della miopia in particolar modo nei giovani pazienti.