IN SALUTE
ALIMENTAZIONE
Come salvare la dispensa da ospiti sgraditi ∞ A CURA DI LELLA FONSECA
Farfalline, larve, coleotteri. Soprattutto nei mesi più caldi la temperatura elevata può accelerare lo sviluppo di insetti infestanti delle derrate alimentari e le nostre cucine possono essere prese di mira da piccoli ospiti sgraditi. «Esistono numerose specie di infestanti delle derrate che si nutrono di farine, prodotti da forno, cereali, legumi secchi etc.. Nelle nostre cucine o nei magazzini e depositi, quando ci si accorge della loro presenza, a volte si sono già diffusi in modo significativo» sottolinea il dottor Marco Valle, ento-
DOTT. MARCO VALLE Entomologo Direttore dei Musei Civici di Bergamo
16 | Bergamo Salute | Luglio/Agosto 2022
mologo, direttore dei Musei Civici di Bergamo. Ma vediamo meglio quali sono gli organismi più comuni nelle nostre cucine. Cominciamo dalle cosiddette “farfalline”… Le più comuni sono della specie Tignola fasciata (riconoscibile dalle ali bicolori, chiare e scure) ma c’è anche la Tignola grigia della farina e la Tignola del grano, abbastanza simili. Sono alcuni dei parassiti più dannosi a livello mondiale, il colore è variabile dal giallo al marrone rossiccio, sono lunghe circa 15 mm e amano vivere in ambienti caldi e poco illuminati, prediligono i cereali, la frutta secca, semi di vario genere, ma anche cioccolato e spezie. Possono essere presenti nelle nostre cucine nelle tre fasi del loro sviluppo: uovo, pupa e farfalla. Anche i coleotteri possono attaccare i nostri armadietti? Certamente, i più comuni sono: > l’Anobio del pane, coleottero lungo circa 3 millimetri e di colore rosso-bruno le cui larve e gli adulti possono perforare con facilità quasi tutti i tipi di
confezioni di farina, pane, pasta, frutta secca, spezie, in pratica tutti i vegetali con abbondante contenuto di amido; > i Punteruoli, il cui nome deriva dalla presenza negli adulti di un rostro come apparato boccale in grado di perforare gli imballaggi, lunghi circa 2-5 millimetri, di colore brunastrorossastro. Le larve si nutrono dall’interno dei chicchi e semi di cereali e legumi mentre gli individui adulti in genere li attaccano dall’esterno; > i Triboli, i cui adulti di colore bruno sono lunghi circa 3-4 millimetri e prediligono le derrate polverulente e ricche di amido (farine, crusca, semola) ma non solo. Come si può affrontare il problema? Quando si rileva un’infestazione la prima cosa da fare è cercare di circoscriverla per evitarne la diffusione, rimuovendo l’alimento attaccato e sigillando gli altri alimenti sensibili. Sia per prevenire sia per risolvere il problema sono molto utili le trappole adesive che