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GINECOLOGIA
Pillola contraccettiva tra miti e realtà ∞ A CURA DI CLAUDIO CRESCINI
La pillola come mezzo contraccettivo come la conosciamo oggi è stata introdotta in commercio prima negli Stati Uniti nel 1960 e l’anno successivo in Europa. Parliamo quindi di una storia lunga più di 60 anni e si calcola che in questo preciso momento almeno 100 milioni di donne ne stiano facendo uso. I due ormoni da cui è costituita (estrogeno e progestinico), che bloccano l’ovulazione mettendo in stato di riposo le ovaie, sono totalmente cambiati in questi 60 anni nella continua ricerca di ridurre al minimo o addirittura azzerare i possibili effetti collaterali sgraditi che, sebbene modesti, ci possono ancora essere per qualche donna. Anche il tipo di prodotto si è evoluto per cui oggi non esiste solo la tradizionale pillola da assumere per bocca, ma esistono anche altre “configurazio8 | Bergamo Salute | Luglio/Agosto 2022
ni” in cui è contenuta come gli anelli vaginali e i cerotti. Naturalmente come tutto ciò che da molti anni viene utilizzato da moltissime persone in tutto il mondo fornisce spazio e materiale a commenti e discussioni su pregi e vantaggi spesso senza nessuna evidenza scientifica. Vediamo allora alcune delle affermazioni più comuni che si sentono in merito alla pillola.
LA PILLOLA FA INGRASSARE Alcune pillole soprattutto di vecchia generazione possono in alcune utilizzatrici provocare una ritenzione idrica che causa aumento di peso. Si tratta quindi di trovare la pillola “giusta” per ogni singola donna.
LA PILLOLA AUMENTA IL RISCHIO DI TROMBOSI VENOSA Gli estrogeni in effetti possono au-
NON SOLO ANTICONCEZIONALE La pillola è nata per prevenire le gravidanze indesiderate ma si è dimostrata un ottimo ed efficace farmaco per togliere il dolore mestruale, ridurre l’abbondanza delle mestruazioni e curare l’endometriosi iniziale. Si è poi anche scoperto che protegge dal cancro dell’ovaio. Ovviamente non protegge dalle malattie sessualmente trasmesse (infezione da papillomavirus, HIV, sifilide, gonorrea e altre ancora), motivo per il quale serve il profilattico, meglio se quello femminile.