Betania's Gazette n°46

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n°46 – 19 dicembre 2017


2001-2016 15 anni al Vostro servizio

EDITORIALE tailor e hand made N. 46

Buon Natale Buon 2018 #lacooperazionecorreinalto Amici carissimi, ho pensato a lungo a cosa scrivere nell’editoriale di Natale…. Pensa e ripensa….medita e rimedita….avevo perso di vista il senso di questo momento per cui, senza indugi, da parte di tutti noi, GRAZIE per averci seguito e sostenuto nel 2017…continuate a volerci bene nel 2018, noi siamo qui, con Voi! Un forte abbraccio a Tutti

Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB

Sede operativa via Manzoni 56 20900 Monza – MB tel. – fax 039 83 27 16 www.nonsolospesa.org clienti@nonsolospesa.org


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Abbiategrasso… Perle Nere Iniziamo la nostra esperienza di viaggio degustando il famoso “besuschino”, presso la premiata Pasticceria Besuschio (2° posto in Italia – “Gambero Rosso”). Qui, il maître Andrea ci MATTINA racconterà una storia lunga 170 anni, piena di gusto e di passione…Siamo nel pieno centro Abbiategrasso storico di Abbiategrasso, da qui partirà il tour della città, con i suoi palazzi storici, il suo castello ed i graziosi vicoli dell’antico centro cittadino, accompagnati da guide locali. Per pranzo…. salto nel tempo…in una locanda pittoresca dove la cucina è passione per la tradizione e per i prodotti locali, spesso …pietanze tipiche, location Abbiategrasso d’eccellenza congelata nel tempo…. non dimenticate siamo ancora ad Abbiategrasso! PRANZO

Nel primo pomeriggio ci rechiamo presso un’azienda ittica locale per la quale l’acqua non è altro che la culla per la propria fortuna…le perle nere dello storione e del beluga… La giornata Abbiategrasso sta per volgere al termine… non prima di una degustazione del famoso “oro nero” della Siberia. POMERIGGIO

Scheda Tecnica di Viaggio DATE: tutti i giorni DURATA: 1 gg – estendibile. LOCATION: Abbiategrasso OSPITI: gruppi e individuali (su richiesta) ACCESSIBILITÀ: Per tutti. ASSISTENZA SOCIO SANITARIA: Si – su richiesta. PILLOLE DI BENESSERE: Cibo d’eccellenza, vacanza verde, relax. EXTRA: Personalizzabile in base alle esigenze individuali.

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LA QUOTA COMPRENDE: Visita guidata della città; transfer in loco; 2 tour enogastronomici con degustazione prodotti di eccellenza; pranzo a base di tipicità locali d’eccellenza in locanda storica; accompagnatore turistico locale; assicurazione medico-bagaglio. COSTI € 80,00 a persona (min. 25 pax) - Cod. ABB40/17 € 72,00 a persona (min. 54 pax) – Cod. ABB41/17

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Vieni con noi nel magico Paese di Natale…

Prepariamo l’attesa del magico Natale portando i bimbi, magari in uno di questi week end pre-natalizi, in questo luogo incantato e…molto ben rodato! Tra le dolci colline delle Langhe, in una terra di per sé magica, tra castelli medioevali, cibi e vini d’eccellenza e di lunga tradizione, accoglienza a 360 gradi…vieni con noi in Piemonte e goditi tutta l’atmosfera del Natale! Il mercatino del Magico Paese di Natale si colloca in una posizione di tutto rispetto tra quelli proposti durante le festività natalizie italiane. Con i suoi 95 espositori provenienti da varie regioni, prevalentemente artigiani e produttori, che propongono un’ampia gamma di prodotti curati e realizzati con passione. Ogni articolo racconta una sua storia che non può non affascinare il visitatore che sceglie Govone come meta. Ampiamente rinnovato in questa edizione sceglie la via dell’artigianato “100%” Maggiore attenzione alla cura, alla produzione dei prodotti, alla passione dell’artigiano che si trasmette in ciò che realizza Ma c’è molto di più… Dal 19 novembre nella piazza Baratti&Milano, arricchita dalla Giostra a carosello, l’associazione Casa Malta porta “Profumi e Balocchi”, un mercatino Vintage unico, dedicato a oggettistica d’altri tempi in chiave natalizia. Tra i banchi attentamente selezionati sarà possibile trovare veri e propri simulacri della memoria di grandi e piccini e acquistare regali autentici e originali. I ricordi rivivono tra i vecchi balocchi, giocattoli in legno dal taglio artigianale, scatole di latta, libri di rare edizioni e dischi originali in vinile, illustrazioni e stampe d’epoca. Una vasta gamma di oggetti che spazia dal collezionismo al vintage, con vestiti e accessori di altri tempi, complementi d’arredo e piccola mobilia, che vanno dalle lampade di design agli stili rivisitati del riciclo creativo. Per i tuoi bambini potrai trovare una moltitudine di laboratori didattici, potrai visitare il Castello di Govone e la Casa di Babbo Natale, Antichi racconti, ricette di mais e giochi d’acciuga dove bambini e genitori impareranno le storie delle nonne di Langa e a fare il burro dal latte, si mangerà poi insieme la merenda perfetta delle colline di questo territorio, se ne vedranno delle belle con Conte Mais e Nonna Pannocchia e si imparerà a far la polenta e ad immergerci l’acciuga… Masche e racconti di giochi antichi in un momento di storia contadina.

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Come se non bastasse, quest’anno arriva Il treno a vapore dei patrimoni UNESCO , Tra sbuffi, fischi e suoni di stantuffi, Domenica 17 dicembre il convoglio storico con locomotiva a vapore arriva alla stazione di Alba, per raggiungere poi, in bus, il Magico Paese di Natale. Govone, nel cuore delle colline della Langhe e Roero, si trasforma in un borgo in festa per tutto il periodo natalizio. Un luogo magico, pieno di sorprese per grandi e piccini, dove sarà possibile vivere le emozioni del Natale più autentico! Una tappa ai mercatini di Canale D’Alba con la visita all’Enoteca Regionale, sarà apprezzata dagli amanti del buon vino. Un viaggio slow su un treno d’epoca che sposa i piaceri del gusto ed il fervore di antiche tradizioni, per regalare a tutti una giornata speciale! Ma questa è solo una piccola parte del viaggio che ti attende…contattaci e costruiremo insieme il week end natalizio perfetto per grandi e piccini! Mail: betania@betaniatravel.it telefono: 039/832716

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Federalberghi: «In Italia 60% dei pernottamenti in nero»

Il sommerso nella ricettività italiana, secondo Federalberghi, ha toccato livelli d’emergenza. Su elaborazione dei dati Istat, infatti, su quasi 1 miliardo di pernottamenti turistici nel nostro Paese, solo 400 milioni riguardano la ricettività certificata alberghiera ed extra alberghiera, mentre 600 milioni di presenze rappresentano l’enorme volume di business del sommerso. A denunciarlo è stato il direttore generale di Federalberghi, Alessandro Nucara, che in audizione alle Commissioni bilancio di Camera e Senato, ha concentrato gran parte del suo intervento sulla cosiddetta “tassa airbnb” prevista dalla manovra-bis. Nello specifico Nucara ha dichiarato «a dicembre il portale più famoso per locazioni brevi pubblicava in Italia circa 200mila annunci, mentre in Italia gli alberghi sono circa 30mila. Nel 70% dei casi si tratta di appartamenti interi e nel 60% di persone che mettono sul mercato più di un alloggio. A volte dieci o anche venti. Quindi non si tratta della “signora Maria” che affitta una stanzetta, ma siamo di fronte a ben altro fenomeno. Non è la guerra di grandi contro piccoli. Ma deve essere chiaro che lo spartiacque è tra chi paga le tasse e chi lavora in nero».

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PRODOTTO

Cesti natalizi Quest’anno crediamo di avere un valido motivo per farvi una proposta, per darvi un utile e buon suggerimento per i vostri regali di Natale. Vi presentiamo alcune proposte di Cesti di Natale di Betania che, quest’anno, ha voluto inserire nel suo catalogo anche le proposte del Progetto Freedhome. RICETTA

Pane di Babbo Natale

Una ricetta originale per passare insieme ai vostri bambini la vigilia di Natale con le mani in pasta! Il pane di Babbo Natale è una ricetta molto divertente che viene dal mondo del web e ritrae il volto simpatico del babbo più amato dai bambini. Fate felici i vostri bambini e divertitevi ad aspettare Santa Claus preparando il pane di Babbo Natale! Ingredienti per l'impasto • Farina 0 750 g • Acqua 190 g • Latte intero 120 g • Burro ammorbidito 90 g • Olio extravergine d'oliva 60 g • Sale fino 15 g • Zucchero 7 g • Lievito di birra secco 6 g • Olive di Gaeta 2 PER SPENNELLARE • Uova 1 Coloranti alimentari rosso q.b. Preparazione 1. Per preparare il pane di Babbo Natale, iniziate a sciogliere il lievito insieme all’acqua tiepida (1), mentre nel latte tiepido aggiungete lo zucchero (2) e il sale e mescolate per amalgamare gli Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB

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ingredienti. Prendete una ciotola capiente e versate la farina setacciata, quindi aggiungete prima l’acqua in cui avete disciolto il lievito poi versate anche il latte con zucchero e sale. Quindi iniziate ad impastare e a mano a mano versate anche l’olio d’oliva a filo. Quando l’olio sarà incorporato, versate anche il burro ammorbidito a fiocchetti poco alla volta, aggiungendone altro quando il precedente sarà incorporato. Impastate il tutto nella ciotola, poi trasferite l’impasto su un ripiano leggermente infarinato. Maneggiatelo energicamente fino ad ottenere un impasto morbido, omogeneo e liscio. Formate una palla, ponetela in una ciotola, copritela con la pellicola e lasciatela lievitare a temperatura ambiente per un paio d’ore (o fino a quando avrà raddoppiato il suo volume). Passato il tempo necessario riprendete l'impasto, dividete l'impasto in due parti, una di circa 900 gr e l'altra di 450 g. Stendete quella più grande dando una forma a triangolo di 36 cm di altezza, con la punta larga circa 6 cm e la base di 23 cm, con angoli arrotondati che rappresentano la testa e il cappello di Babbo Natale. Stendete il triangolo di pasta su una leccarda rivestita con carta da forno e spennellate con dell'acqua. Poi con il taglia pasta fate delle striscioline di circa 1 cm di spessore, per tutta la base del triangolo. Dall'impasto rimanente, togliete un quarto che servirà per decorare, mentre il resto stendetelo leggermente e con il taglia pasta realizzate delle fettucce di 1 cm di spessore senza tagliarle del tutto. Attorcigliate le strisce su loro stesse per dare movimento alla barba e adagiatela a circa metà del triangolo, lasciando spazio per la base del cappello e gli occhi. Con parte dell'impasto avanzato, realizzate dei filoncini di lunghezze diverse che potete unire insieme per creare i baffi. Fate anche il naso con una pallina di impasto e adagiate naso e baffi al centro della barba. Poi ripiegate leggermente la punta per simulare il cappello natalizio, poi realizzate un pon pon e bucherellatelo con le forbici. Posizionate il pon pon e poi dedicatevi alla base del cappello con la pasta rimanente, facendo un filoncino da schiacciare leggermente. Rifinite il bordo con un tagliapasta dentato, spennellate la fronte del Babbo Natale con l'acqua e adagiatevi la base del cappello. Create gli occhi con due olive nere e spennellate tutto il pane di Babbo Natale con un uovo sbattuto. Nell'uovo sbattuto che avanza, versate qualche goccia di colorante rosso fino ad ottenere la colorazione desiderata. Con un pennellino colorate di rosso il cappello e il naso quindi cuocete il pane di Babbo Natale in forno statico preriscaldato a 180° per 35 minuti (se ventilato a 160° per circa 25-30 minuti). Quando sarà cotto, sfornatelo, lasciate intiepidire e gustatelo per festeggiare il Natale!

Conservazione Potete conservare il pane di Babbo Natale chiuso in un sacchetto per alimenti per 1-2 giorni. Potete congelare l’impasto dopo la lievitazione e scongelarlo in frigorifero almeno 12 ore. Poi impastatelo brevemente e lasciatelo rinvenire a temperatura ambiente prima di creare la forma. Consiglio Potete realizzare il pane di Babbo Natale con l’intero impasto oppure suddividerlo per realizzare tanti mini panini di Babbo Natale!

Anatra all'arancia

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L’anatra all’arancia è un secondo piatto perfetto per i pranzi della domenica o come portata principale delle feste, come il Natale! Una carne pregiata, dal gusto forte e aromatico che si sposa benissimo con i profumi e gli aromi agrumati tipici dell’arancia. Un abbinamento da sempre considerato raffinato e riservato alla occasioni speciali. Servita tradizionalmente accompangata da patate al forno, l’anatra all’arancia è una pietanza dal sapore piacevolmente agrodolce che renderà unici i vostri menu delle feste! Ingredienti • Anatra 2,3 kg • Succo d'arancia 50 g • Burro fuso 40 g • Grand Marnier 110 g • Pepe nero q.b. • Sale fino q.b. • Timo 3 rametti • Rosmarino 1 rametto • Arance 3 fette • Vino bianco 30 g • Acqua 20 g • Olio extravergine d'oliva q.b. PER LE PATATE • Patate 450 g • Sale fino q.b. • Pepe nero q.b. • Rosmarino 5 rametti • Olio extravergine d'oliva 35 g PER LA SALSA • Amido di mais (maizena) 15 g • Zucchero 60 g • Arance 1 • Acqua 20 g

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Preparazione 1. Togliete le piumette eventualmente ancora rimaste bruciandole con un cannello, poi sciacquatela bene sotto acqua corrente dentro e fuori e asciugatela perfettamente con un panno da cucina. Passate a legarla: aiutandovi con uno spago elastico per alimenti (si trovano in qualunque negozio di casalinghi) annodate le ali passando per le spalle e passando sulla pancia legatene anche le zampe. Questo servirà a tenere bene la forma dell’anatra intera in cottura. In un tegame capiente fate scaldare l'olio, quindi unite il grasso in eccesso dell’anatra messo da parte, fatelo stufare per qualche minuto. 2. Adagiate l’anatra e rosolatela a fuoco medio da una parte e dall’altra; dopodiché sfumate con il Grand Marnier e irrorate con il fondo di cottura. 3. Intanto tagliate a fettine le arance e quando l’anatra sarà ben rosolata, trasferitela in una pirofila da forno dai bordi abbastanza alti e riempitene l’interno con tre fette d’arancia, il timo e il rosmarino. 4. Spennellate dunque l’anatra con i 40 g di burro fuso, salatela, pepatela e versate sul fondo della pirofila circa 50 g di succo d’arancia 5. il vino bianco e 20 g d’acqua. Prima di trasferirla in forno, coprite l’anatra con un foglio d’alluminio che bucherellerete con i rebbi della forchetta per facilitare la cottura e per non far bruciare la superficie della vostra anatra. Trasferite in forno statico preriscaldato a 200° e cuocete l’anatra con l’ausilio di una sonda finché non avrà raggiunto i 70° al cuore: ci vorrà circa 1 ora e 10 minuti. 6. Preparate anche le patate che andranno in forno a parte ma alla stessa temperatura dell'anatra: lavatele accuratamente e pulitele con un panno da cucina, quindi tagliatele a spicchi possibilmente uguali, lasciando la buccia; conditele in una ciotola con olio, sale e pepe. Quindi trasferitele su una leccarda foderata con carta da forno e aromatizzate con del rosmarino. Ponete in forno insieme all’anatra (potete posizionarle nel ripiano inferiore di cottura del forno); dovranno cuocere alla stessa temperatura per 30 minuti circa. 7. Nel frattempo dedicatevi alla salsa: prendete l'arancia sbucciatela con un pelapatate, spremetene il succo e filtratelo: ne serviranno 150 g. Quindi sbollentate per pochi istanti le scorze d'arancia in acqua bollente, poi scolatele 8. e tagliatele a listarelle molto sottili. Dedicatevi alla salsa sciogliendo lo zucchero insieme all’acqua a fuoco bassissimo: dovrete raggiungere la temperatura di 166° misurando con un termometro da cucina e a quel punto versare il succo di arancia filtrato; 9. mescolate con una frusta per emulsionare il tutto e aggiungete qualche cucchiaio del fondo di cottura dell’anatra e l’amido di mais stemperato in 20 g di acqua. Continuate a lavorare la salsa con la frusta finchè non si sarà addensata quindi spegnete e filtrate la salsa attraverso un colino, 10. poi unite le scorze di arancia affettate finemente e tenete da parte. Raggiunta la temperatura al cuore, riprendete l’anatra dal forno, eliminate la carta d’alluminio, spennellatela con la salsa all’arancia e passatela per circa 5/10 minuti al grill (il tempo varia dalla potenza del forno) per farla dorare per bene. 11. Una volta ben dorata sfornate la vostra anatra e le patate che saranno giunte a cottura, servite l’anatra all’arancia su un piatto da portata insieme alle patate e utilizzate la salsina all’arancia per irrorarne le fette che servirete ai vostri ospiti. Conservazione Conservate l'anatra all'arancia in frigorifero in un contenitore ermetico per 1-2 giorni. Si può congelare se avete utilizzato ingredienti freschi non decongelati. Consiglio

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Se non avete una sonda per arrosti, potete monitorare lo stato di cottura dell'anatra infilzandola con un lungo stuzzicadenti e verificando che sia umida all'interno, con una leggera fuoriuscita di liquido rosato; se risulterà secca si sarà cotta troppo, se invece usciranno troppi succhi sarà ancora presto per sfornarla.

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Curiosità sul Natale

Il Natale, con il suo fascino e la sua magia, è una festa sempre molto attesa da grandi e piccini. Le città cambiano aspetto, si illuminano e acquistano fascino e romanticismo mentre nelle case adulti e bambini si divertono a decorare l’albero di Natale e ad impreziosire l’atmosfera con allegre lucine colorate. Ma il Natale è anche l’occasione per riflettere, per fare del bene e per godersi quel tempo libero che, durante l’anno, spesso manca. E quindi, accomodarsi sul divano – magari davanti ad un camino – e trascorrere del tempo a leggere libri sul Natale oppure a raccontare ai propri figli le radici di questa festività, è il modo migliore per rilassarsi e immergersi nel clima natalizio. E così, nel tempo libero che il Natale vi offre, prendetevi del tempo per riscoprire le radici della tradizione, tra simbolismo religioso e pagano, tra fate e magia. Accomodatevi sul divano, copritevi bene con una coperta e preparatevi a “volare” con la fantasia in paesaggi innevati e fatati dove scoprirete le 20 curiosità sul Natale più interessanti, particolari e strane. 1. Quando è nato Babbo Natale? E’ una delle domande che i bambini pongono più spesso agli adulti: quando è nato Babbo Natale e quanti anni ha? Quell’anziano signore – un po’ grassoccio – vestito sempre di rosso, sembra che sia nato nel 1931. Certo, i natali (è proprio il caso di dirlo) di Babbo Natale sono tutt’altro che “romantici” e tradizionali: quel signore vestito di rosso (così come lo conosciamo) che, ogni anno, consegna regali ai bambini più buoni è nato per motivi commerciali. Precisamente un pubblicitario di nome Sundbolm inventò Babbo Natale per reclamizzare una nota bevanda. Stiamo parlando della Coca Cola! Se ci fate caso, infatti, i colori degli abiti di Babbo Natale sono gli stessi della bevanda. E’ stata la Coca Cola a rappresentare per la prima volta Babbo Natale accompagnato dalle renne. Nella tradizione popolare, infatti, Santa Claus consegnava doni ai bambini buoni in sella ad un cavallo bianco. 2. Chi è Babbo Natale? Il Babbo Natale che tutti i bimbi del mondo aspettano durante la notte di Natale, altri non è che Santa Claus (in italiano San Nicola) che, tradizionalmente, è il protettore degli studenti e dei bambini. La leggenda narra che Babbo Natale provenisse da una famiglia turca di nobili origini e molto ricca. La bontà di Babbo Natale ha origini molte lontane. Si narra, infatti, che l’uomo abbia salvato tre giovani ragazze dalla prostituzione. Le giovani, appartenenti ad una famiglia caduta in rovina, per portare a casa un po’ di denaro erano costrette a vendere il loro corpo.

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Ebbene, Santa Claus donò loro tre sacchi colmi di monete come dote matrimoniale. L’uomo trovò la porta di casa chiusa e, per consegnare i tre sacchi alla famiglia povera, decise di farli cadere dal camino. Da allora Babbo Natale consegna i suoi doni passando dal camino delle case di tutti i bambini del mondo. 3. Jingle Bells, la prima canzone cantata nello spazio Non tutti sanno che la prima canzone che gli astronauti hanno cantato nello spazio è stata proprio Jingle Bells, la canzone natalizia per eccellenza. Il curioso avvenimento risale al 16 dicembre del 1965 quando due astronautici, Schirra Jr. e Thomas P. Stafford, a bordo della navicella Gemini 6, conclusero il primo attracco della storia ad un’altra navicella (la Gemini 7). Ebbene, i due astronauti – a cui non mancava di certo il senso dell’umorismo – decisero prima di fare uno scherzo al centro di controllo facendogli credere di aver avvistato un ufo. Subito dopo lo scherzo, i due astronautic intonarono Jingle Bells utilizzando, come accompagnamento, un filo con dei campanellini. 4. La Statua della Libertà è stato il regalo di Natale più grande e pesante al mondo La famosa statua, simbolo della città di New York è stata donata dai francesi agli Stati Uniti d’America proprio nel giorno di Natale. La statua fu trasportata in 1883 case tramite nave ed è simbolo e segno dell’amicizia tra francesi e americani. La Statua della Libertà, inoltre, commemora la dichiarazione d’indipendenza intervenuta circa un secolo prima. Non tutti sanno, poi, che la statua non aveva un basamento a causa della mancanza di fondi. La base della Statua della Libertà venne così pagata dai cittadini attraverso una sottoscrizione pubblica. 5. Giotto è stato il primo pittore a disegnare la stella cometa con la coda nel 1299 E’ stato Giotto il primo pittore ad aver disegnato la stella cometa con la coda. Il famoso pittore disegnò la cometa con una sfavillante luce, discostandosi dall’iconografia tradizionale della stella stilizzata costituita da molte punte. 6. Il primo Albero di Natale artificiale è tedesco Sono stati i tedeschi i primi ad addobbare un albero di Natale artificiale. Ma le decorazioni utilizzate non furono propriamente tradizionali. L’albero fu infatti addobbato con piume d’oca tinte di verde! 7. La strana statuina presente nel Presepe spagnolo In Catalogna (Spagna), viene tradizionalmente realizzato il Presepe a Natale. Ebbene, come nei Presepi più tradizionali, ogni statuina ha il suo posto e il suo compito. In Catalogna, però, accanto alle statuette della tradizione religiosa, se ne aggiunge un’altra: un Babbo Natale accucciato che, con i pantaloni abbassati, fa i suoi bisogni! Non si conoscono le origini di questa statuita che, comunque, ancora oggi è molto utilizzata. 8. La campagna contro Babbo Natale in Austria e Germania In Germania e in Austria si sta diffondendo, negli ultimi anni, una vera e propria campagna di protesta contro Babbo Natale. I motivi? I tedeschi e gli austriaci pensano che Babbo Natale sia solo una trovata pubblicitaria della Coca Cola. La campagna contro Babbo Natale ha, dunque, come finalità quella di riportare un po’ di tradizione ridando nuovo spessore ed importanza a San Nicola. E’ quest’ultimo, infatti, che nella tradizione austriaca era incaricato di consegnare i doni ai bambini buoni. 9. La leggenda del bastoncino di zucchero a strisce rosse e bianche Un’antica leggenda racconta che il bastoncino di zucchero a strisce rosse e bianche sia stato inventato da un pasticciere molto religioso. Il bastoncino avrebbe la funzione particolare di ricordare Gesù: capovolgendo il delizioso bastoncino, si nota infatti il richiamo alla lettera “J”, iniziale del nome “Jesus”. 10. Perché a Natale si scambiano i regali? La festa del Natale è un’occasione per fare e ricevere doni dagli amici e parenti. Ma dov’è nata questa usanza? Ebbene, sembrerebbe che il Natale sia la riproposizione – in chiave religiosa – dei Saturnali, una Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB

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festa pagana nata per omaggiare il dio Saturno, protettore delle semine. Durante i Saturnali i partecipanti organizzavano lauti banchetti e si scambiavano doni e regali. Oggi si fa ampiamente riferimento a questa tradizione: i regali che vengono scambiati, ogni anno, sono sempre più in aumento, in barba alla crisi economica e alla disoccupazione. Per scoprire quanti sono in media i regali scambiati nei diversi Paesi del mondo e a quanto ammonta la spesa affrontata per il loro acquisto 11. Da cosa deriva la parola “Panettone”? Da uno “sbaglio culinario”, a quanto pare. La parola Panettone deriverebbe da “Pan di Toni” ovvero un dolce inventato dall’aiuto cuoco della famiglia Sforza per rimediare ad un pasticcio culinario! 12. Le origini della parola “presepe” Non tutti sanno che la parola “presepe” deriva dal latino “praesepe” che vuol dire “mangiatoia”. 13. Perchè si addobba l’albero di Natale? La tradizione di addobbare l’albero di Natale ha le sue radici e origini nell’antico Egitto. Qui, durante il culto del Sole, si usava addobbare una piramide. Questa tradizione è stata poi ripresa anche dai popoli del nord che, ovviamente, non avendo a disposizione una piramide, la sostituirono con un abete. Addobbare l’albero di Natale arricchendolo con lucine colorate simboleggia, come nel culto del Sole, la luce della vita. 14. I Christmas crackers, simbolo del Natale nel Regno Unito Nel Regno Unito, a Natale, sono molto utilizzati i Christmas cracker ovvero pacchettini scoppiettanti che vengono posizionati a tavola, durante la cena di Natale. I commensali si divertono a giocare in questo modo: due invitati tirano il crackers insieme. Colui che resta con la parte più grande del crackers tra le mani vince il premio che il pacchettino nasconde. 15. Il Presepe “trasportabile” ungherese In Ungheria il Presepe viene realizzato in una cassa che ha la forma di una stalla. Questa cassa può essere comodamente trasportata a mano ed i personaggi sono realizzati in carta, ovatta oppure legno. 16. La leggenda di Krampus Il popolo tedesco è ricco di leggende e tradizioni molto interessanti e suggestive. E la storia di Krampus non è da meno. “Comportati bene! O Krampus ti punirà!”, è la frase che molti bambini tedeschi si sentono ripetere durante l’anno. Krampus è un demone (conosciuto anche in Austria) che accompagna San Nicola nella distribuzione dei regali natalizi. Krampus ha il compito di punire tutti quei bambini che non si sono comportati bene durante l’anno. 17. La “breve vita” dei giochi regalati a Natale Si stima che il 40% dei giochi regalati a Natale ai bambini si romperanno entro il mese di marzo! 18. Perché sull’albero di Natale appendiamo le palline colorate? Le palline colorate poste sull’albero di Natale simboleggiano le abilità di un vecchio giocoliere. La tradizione vuole che, a Betlemme, un povero artista si esibiva durante il periodo natalizio. L’artista era molto povero e si rammaricava di non avere nulla da offrire al Bambino Gesù. Ebbene, il giocoliere decise di donare a Gesù la sua arte preziosa allestendo uno spettacolo solo per lui. Il giocoliere riuscì, grazie alle sue palline colorate, a far sorridere il Bambin Gesù. 19. Dove lascia i doni Babbo Natale? In Italia Babbo Natale lascia, in genere, i doni sotto l’albero mentre in Francia…li lascia nelle scarpe dei bambini! 20. Il ricco pranzo natalizio polacco In Polonia il pranzo natalizio consta di ben 12 portate, precisamente una per ogni apostolo di Gesù.

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PER SAPERNE DI PIÙ

Strumenti per fare impresa: Startup with Google Dopo aver lanciato il network Campus Coworking Spaces, il programma di accelerazione e mentorship Launchpad e soprattutto re:Work, finalizzato a migliorare le pratiche e la ricerca dei dati per i responsabili delle risorse umane, è arrivato Startup with Google. Lanciato da poco più di un mese, il sito fa convergere tutte le risorse di Googlea favore dei founder e delle aziende innovative, offrendo loro suggerimenti e linee guida su come far nascere un progetto di business. Una sorta di piattaforma ombrello, in cui vengono a sintesi le iniziative promosse fino ad ora dalla società di Mountain View e confluiscono anche i servizi degli altri tool. Startup with Google si avvale infatti del supporto Google for Entrepreneurs, uno strumento per favorire la cultura dell’imprenditorialità attraverso la creazione delle community. Su quest’ultimo sito è possibile trovare una location per la propria startup – compresi i coworking – interagire con programmi di mentorship con cui accendere la miccia alla propria idea imprenditoriale e trovare il giusto programma di accelerazione per un’idea già diventata business. In queste ore, anche il coworking e digital hub italiano Talent Garden è entrato a far parte del network di Google for Entrepreneurs. E questo non fa che migliorare la rete su cui si muovono le comunità di startup: la maggior parte degli spazi e/o i programmi di accelerazioni raccolti da Google for Entrepreneurs sono infatti fuori dal territorio nazionale. Con l’ingresso del digital network italiano – che ha diverse sedi in Italia – l’ecosistema di Big G a favore dell’imprenditorialità si apre a nuovi scenari. La grande differenza con il nuovo strumento Startup Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB

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with Google, sta proprio in questo: non si tratta più di costruire reti e network fisici, grazie all’aiuto delle community, ma di puntare il focus sulle idee e sui progetti; offrendo spunti e dritte a livello internazionale a qualunque utente interessato. Startup with Google è rivolto a chi vuole avviare un progetto innovativo o ha iniziato da poco tempo a farlo; dotando la piattaforma di consigli utili su come lavorare: dallo sviluppo di App per Android, sfruttando il microcosmo di soluzioni software e cloud (Firebase e Android Studio); ai suggerimenti su come monetizzare un’App sempre per il sistema operativo made in Google.

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Curiosità: Tradizioni di Natale nel mondo

In tutto il mondo infatti le celebrazioni natalizie, pur essendo una festività globale, riflettono culture e tradizioni locali. I festeggiamenti, infatti, possono essere sorprendentemente diversi da Paese a Paese, esaltando aspetti differenti della Natività. Ma che si stia celebrando Sheng Dan Jieh in Cina o Pere Noel in Francia, si tratta in tutti i casi di condivisione della magia del Natale. Diamo quindi uno sguardo alle più forti tradizioni natalizie in diversi Paesi del Mondo Alaska: le feste di Natale in Alaska iniziano appena dopo il Ringraziamento e terminano con le famiglie che ballano per le strade e che si godono lo spirito di festa. I bambini portano le tradizionali stelle di Natale in processione per le strade e vanno in visita di casa in casa dove vengono serviti dolci e prodotti tradizionali di Natale: biscotti, caramelle, ciambelle , salmone affumicato. Francia. Le celebrazioni in Francia cominciano il 5 dicembre con San Nicola, ma il momento più importante è quello della vigilia di Natale. Le campane delle chiese e le voci dei cori intonano canti francesi chiamati “Noels”. Il giorno di Natale le famiglie vanno in Chiesa e godono poi di una festa ricca di piatti succulenti che terminano con il tradizionale “Buche de Noel”, una crema di burro glassata e a forma di torta. Una delle feste più apprezzate in terra francese è la Fête des Lumières. Il Festival delle Luci di Lione è una celebrazione di quattro giorni della Vergine Maria dal 6 al 9 dicembre. tradizioni natale estere 1Quello che era iniziato nel 17 ° secolo come semplice illuminazione delle finestre delle case con candele è diventato un evento spettacolare che attira più di 4 milioni di turisti ogni anno. Il festival è caratterizzato da esposizioni spettacolari, come brillanti giochi di luce sulla Basilica di Fourvière e nella Place des Terreaux. Ma ogni famiglia anche nel suo piccolo celebra la tradizione mettendo alla finestra, esattamente come avveniva dal 1852, delle candele nei vetri colorati . Germania. Come noi, i tedeschi si preparano al Natale durante tutto il freddo dicembre. Già quattro domeniche prima di Natale usano fare una “corona di Avvento” fatta di rami di abete o di pino con quattro candele colorate. Ogni domenica accendono una candela della corona, cantano canzoni natalizie, mangiano biscotti. In queste settimane le case sono piene di odori deliziosi di pagnotte di pane dolce da forno, dolci con frutta candita, biscotti speziati detti “Lebkuchen”. In Germania inoltre si usa festeggiare San Nicola (da non confondere con Babbo Natale) che viaggia a dorso di un mulo nel bel mezzo della notte del 6 dicembre e lascia piccole sorprese, come monete, Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB

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cioccolato, arance e giocattoli ai bambini buoni di tutta la Germania. San Nicola visita anche i bambini nelle scuole e nelle case ed in cambio i bambini preparano per lui qualcosa: dolci o una poesia recitata da un bambino o un disegno o una canzone. Inghilterra. In Inghilterra il Natale è freddo, umido e nebbioso. La vigilia di Natale è molto impegnativa per le famiglie inglesi. Avvolgono regali, biscotti da cuocere, appendono calze sopra il camino. Poi tutti si raccolgono attorno all’albero e si racconta una classica storia natalizia, come ad esempio “A Christmas Carol” o “The night before Christmas”. I bambini dopo aver scritto la letterina a Babbo Natale la gettano nel fuoco, così che i loro desideri possono andare su per il camino ed essere “letti” durante la sua visita notturna. Olanda. I bambini olandesi attendono con ansia l’arrivo di Sinterklaas il giorno di San Nicola, il 6 dicembre. Sinterklaas è un vescovo gentile, alto, ed indossa abiti rossi ed il mitra vescovile in testa. Egli viaggia dalla Spagna ad Amsterdam ogni inverno e porta nel suo cavallo bianco un enorme sacco pieno di doni. Sinterklaas è legato alla figura di San Nicola ed è in tutto e per tutto un precursore del più diffuso e laico Babbo Natale, come raccontato in questa curiosità. San Nicola è la festa più sentita e ne festeggiano la vigilia con cioccolata calda e con il “letterbanket”, una torta a forma della prima lettera del cognome della famiglia. Austria: in Austria il Natale porta anche Krampus, una creatura che vaga per le strade della città per punire i bambini cattivi…no, questo non è Halloween, ma Krampus il “collega” antipatico di San Nicola. Un Natale all’insegna della paura per i bambini che non sono stati buoni. Nella tradizione austriaca, San Nicola premia infatti i bravi bambini mentre il Krampus è noto e temuto per catturare i bambini più cattivi. Siete scandalizzati dalla “crudeltà”? Allora ricordatevi che anche noi abbiamo da sempre “minacciato” con la Befana e con il fatto che portasse carbone ai bambini che facevano i cattivi. Nella prima settimana di dicembre, i giovani si vestono come il Krampus (soprattutto alla vigilia del giorno di San Nicola) con maschere orripilanti e girano per le città suonando le campane. Bimbi cattivi siete avvisati! Australia. In Australia, il 25 dicembre corrisponde alle vacanze estive, così molte feste natalizie si svolgono all’aperto. L’evento popolare più importante è il Carols by Candlelight, in cui le persone si riuniscono di notte per accendere candele e cantare canti natalizi all’esterno. Le stelle fanno da spettatrici di questo meraviglioso concerto all’aria aperta. Cina. Il piccolo numero di cristiani in Cina chiama il Natale “Sheng Dan Jieh”, che tradotto significa “Festival della Santa Nascita”. Essi decorano le loro case con piante sempreverdi, manifesti, carta e catene luminose. L’albero di Natale non manca, ma è chiamato “albero di luce” e viene decorato con lanterne, fuori bellissimi, catene di carta rossa che simboleggiano la felicità. Ritagli a forma di pagode rosse vengono incollati alle finestre e lanterne di carta illuminano le case. Etiopia. L’Etiopia segue l’antico calendario giuliano, così il Natale viene celebrato il 7 gennaio. La celebrazione della Natività nella Chiesa ortodossa etiope è chiamata “Ganna”. Tutte le famiglie vanno in chiesa e tutti sono vestiti di bianco. I più indossano il tradizionale “shamma”, un sottile rivestimento di cotone bianco con brillanti strisce colorate alle estremità. Dodici giorni dopo, sono indetti tre giorni di festeggiamenti (Timkat) che ricordano il battesimo di Gesù. Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB

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Messico. Il clima messicano è caldo e mite durante il periodo natalizio. Le famiglie girano per negozi in cerca di regali ed ornamenti, nonché cose buone da mangiare, nelle bancarelle dei mercati detti “puestos”. Le case sono decorate con gigli sempreverdi. I membri della famiglia intagliano intricati disegni in sacchetti di carta marrone per farne delle lanterne dette “farolitos”. Viene quindi posta una candela all’interno dei sacchetti ed i farolitos vengono posati lungo i marciapiedi, sui davanzali, sui tetti, per illuminare la comunità con lo spirito del Natale. Colombia: in Colombia per il periodo natalizio c’è la Giornata delle Piccole Candele. Questa festa viene celebrata il 7 e l’8 dicembre, si chiama la Giornata delle candeline (Día de las velitas nella sua lingua originale) e segna ufficialmente l’inizio della stagione del Natale in tutta la Colombia.In onore della Vergine Maria e dell’Immacolata Concezione, che si festeggia l’otto Dicembre, le persone illuminano le loro finestre, i loro balconi ed i loro cortili con candele e con lanterne di carta.La tradizione delle candele negli anni è cresciuta e oggi intere città in tutto il paese sono illuminate. Alcuni dei migliori spettacoli in questo senso si trovano in Quimbaya, dove i quartieri addirittura “gareggiano” per vedere chi crea le illuminazioni più impressionanti. Canada: in Canada è famosissima la Cavalcade of Lights che si tiene a Toronto. In inverno, nella splendida Toronto si svolge la Cavalcata annuale delle Luci che segna l’inizio ufficiale della stagione delle vacanze natalizie. La prima Cavalcata ha avuto luogo nel 1967 per sfoggiare la nuova costruzione del Municipio di Toronto. L’evento prevede l’accensione del grande albero di Natale ufficiale, un concerto, pattinaggio su ghiaccio e un incredibile spettacolo di luci. L’albero di Natale è illuminato da oltre 300.000 lampade a basso consumo energetico a LED che brillano dal tramonto fino alle 23:00 ogni sera fino al nuovo anno. Filippine: Nelle Filippine è famoso il Giant Lantern Festival. Si tratta del Festival delle Lanterne Giganti (Ligligan Parul Sampernandu) si tiene ogni anno il Sabato prima della vigilia di Natale nella città di San Fernando, nelle Filippine. E’ uno spettacolo bellissimo. Giunto alla sua 82 ° edizione, il festival attira spettatori da tutto il paese e da tutto il mondo. Undici villaggi partecipano al Festival e la concorrenza è feroce: tutti vogliono costruire la lanterna più elaborata. Originariamente le lanterne erano creazioni semplici ma comunque vistose di circa due metri di diametro, realizzate in carta origami giapponese e illuminate da candele. Oggi, le lanterne sono costituite da una stragrande varietà di materiali e sono cresciute fino a raggiungere circa 20 metri di dimensione. Sono illuminate da lampadine elettriche che brillano in un caleidoscopio di motivi. In America, nello stato di Washington, esiste la “città Natalizia” per eccellenza: Leavensworth! Questa cittadina abitata da meno di 2.000 persone nel periodo Natalizio si trasforma in una fedele riproduzione di un villaggio bavarese. Tra stand gastronomici, addobbi e cerimonie la città è un enorme mercatino Natalizio. La Statua della Libertà può essere considerata il più grande regalo di Natale mai fatto! Infatti i francesi la donarono agli americani proprio il 25 dicembre come segno di amicizia tra i due popoli. Gli americani amano così tanto gli addobbi Natalizi che non solo ogni anno negli Usa vengono organizzate numerose “gare” a tema, ma si arriva a spendere per luci e decorazioni fino a 6 milioni di dollari.

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In Repubblica Ceca è tradizione di Natale per le donne single posizionarsi davanti alla porta dandole le spalle e lanciare una scarpa all’indietro. Se quest’ultima cade con la punta rivolta verso la porta vuol dire che entro l’anno troveranno l’amore.stella-di-natale In Serbia c’è la strana usanza di scartare i regali due domeniche prima di Natale. Ciò che rende particolare la tradizione è che i bambini sono soliti “rapire” le mamme legandole ai piedi per poi richiedere un riscatto per la liberazione che di solito viene pagata con i regali. In Svezia Babbo Natale è molto diverso da come lo conosciamo, infatti di chiama Tomte, è basso quasi come un folletto e gira accompagnato da Yule, la sua capra. Se pensiamo che in Italia il pranzo di Natale sia particolarmente lungo, c’è chi ci batte alla grande! In Polonia il pranzo natalizio prevede 12 portate ovvero una per ogni apostolo. In Norvegia la tradizione vuole che il 24 dicembre si nascondano tutti gli oggetti per pulire casa, questo perché si pensa che durante la notte arrivino streghe cattive a rubare tutte le scope nelle abitazioni. In Ucraina non è insolito usare le ragnatele come addobbi Natalizi, questo perché ritenute portatrici di fortuna. In Giappone il Natale non è come lo intendiamo noi, ma è festeggiato più come una sorta di San Valentino durante il quale le coppie si scambiano i doni. Inoltre è usanza in tutto il paese cenare con una “abbuffata” di pollo fritto, meglio se della catena KFC! In sud Africa tra le tradizioni gastronomiche Natalizie troviamo, gustosi piatti di insetti fritti! In Brasile si pensa che “Papi Noel” (Babbo Natale) venga dalla Groenlandia pertanto una volta arrivato il Brasile, a causa del forte caldo, egli indossa solo abiti in seta.

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