Betania's Gazette n°37

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n°37 – 09 agosto 2017


2001-2016 15 anni al Vostro servizio

EDITORIALE tailor e hand made N. 37

Consigli per Buone Vacanze #lacooperazionecorreinalto Amici carissimi, anche quest’anno siamo ad agosto, le città si svuotano, le città e le mete “più turistiche” si riempiono. Un classico che negli anni ha visto cambiare però, dobbiamo ammetterlo, il numero dei turisti aggrappati alle “ferie d’agosto” è via via scemato e sempre più persone, per i più svariati motivi, sceglie altri periodi dell’anno. Trovo importante, per chi si può permettere un tempo di riposo e di ferie e può decidere in che periodo dell’anno farlo, scegliere non sempre e non solo agosto e non concentrare in un’unica soluzione le proprie vacanze. Certo, direte Voi, ma dove andare? Cosa fare? Ho incontrato alcuni giorni fa Eduardo Grottanelli de’ Santi, geografo e autore di numerose guide turistiche che mi ha fatto omaggio di un suo libro di pochi anni fa “Guida alle microvacanze in Italia” edito da Altreconomia. Cito” Una guida per i "turisti responsabili" che scelgono di vivere vacanze brevi ma intense, nel rispetto dell'ambiente e della legalità, di conoscere un'Italia piccola e bellissima. Mare e montagna, città e borghi per tutte le stagioni. 100 piccoli viaggi e 70 operatori di turismo responsabile, decine di strutture di accoglienza e ristorazione in Italia. Una guida che raccoglie il meglio dei viaggi brevi ed ecosostenibili e consente di partire tutto l'anno per vacanze sorprendenti e mete poco conosciute. Visite alle grandi città d'arte da una prospettiva inedita. Itinerari straordinari nella natura, in parchi e luoghi selvaggi. Cammini e percorsi in bici, treno, vela, con asini e cavalli. Cibo locale, autentico e bio, vini naturali, birre artigianali. Incontri emozionanti con "comunità ospitali" e solidali. Viaggi della legalità nelle strutture confiscate alla mafia. Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB

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Percorsi dello spirito per chi ha fede e chi cerca la sua via. Soggiorni esperienziali dove si impara con le mani e la testa. Vacanze per tutti, famiglie e persone con bisogni speciali”. Amici carissimi, tempo di vacanze vuol dire anche, per me, non scrivervi un Editoriale troppo lungo ma lasciarvi il tempo di andare in libreria, comprare il libro di Eduardo….e partire…. Buone vacanze, che siano di rigenerazione e di riflessione… Attendo i Vostri commenti sul mio consiglio, A presto,

Fabrizio

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Matera, Lecce e le perle del barocco Nel profondo sud d’Italia, tra vigneti e oliveti, si celano splendidi tesori barocchi e antichi borghi. Dai sassi di Matera unici al mondo, al barocco di Lecce passando per i trulli di Alberobello. Tappa obbligata anche ad Ostuni, con le sue case imbiancate a calce abbarbicate su tre colli: ogni angolo della città è un belvedere, con un panorama sugli oliveti che tingono le colline. Sole, acque cristalline e un’atmosfera immutata nel tempo le vere protagoniste di questa vacanza in bici tra le perle del Mediterraneo.

Itinerario 1° Arrivo individuale a Matera e incontro con il gruppo. Piccolo e affascinate centro, Matera è situata nel cuore di una regione in cui l’erosione ha plasmato il paesaggio e l’ha reso unico, scavando gole profonde. La città è conosciuta soprattutto per le sue caratteristiche abitazioni addossate alla roccia, i “Sassi”, oggetto di un costante e minuzioso recupero. 2° Matera – Alberobello (70 km).
 
 Saliamo in sella alla volta di Alberobello, la città dei trulli. Le Murge occidentali hanno il piacere di introdurvi in Puglia. Da lontano il castello Gioia del Colle rinomato per le gustose mozzarelle “fior di latte” ma anche per le misteriose leggende: provate a tendere le orecchie! Arrivo ad Alberobello, borgo unico al mondo e patrimonio dell’UNESCO che sorge su due colline: ad est la città nuova mentre ad ovest ci ritroviamo a passeggiare tra viottoli e stradine circondati dai tipici edifici a cono che ospitano case, negozi e la chiesa del paese. 3° Alberobello – Ostuni (45 km).
 
 Attraversando la campagna ci dirigiamo verso Ostuni, gioiello architettonico chiamato anche “La città bianca” per la predominanza del bianco in tutti i suoi edifici. Lungo il percorso appuntamento con il gusto a Locorotondo, uno dei borghi più belli d’Italia, per scoprirne i sapori, la storia e l’architettura. Che dite ce la facciamo a fare una piccola deviazione per raggiungere Martina Franca e il suo caratteristico centro storico in stile barocco? 4° Ostuni – Lecce – Gallipoli (50 km + 70 km di transfer).
 
 Trasferimento in bus fino a Lecce e via sui pedali alla volta di Gallipoli, autentica perla dello Ionio. Pedalando tra vigneti, uliveti e muretti a secco tocchiamo le cittadine di Copertino, col il suo stupendo castello, Nardò, meraviglia del barocco salentino e, infine tocchiamo il mare a Santa Maria al Bagno, con la possibilità per i più temerari di un primo tuffo a mare! Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB

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5° Gallipoli – Santa Maria di Leuca (50 km).
 
 Mare mare mare: la parola d’ordine del giorno! Pedaliamo lungo la costa fino a Santa Maria di Leuca, il cui nome deriva dal greco “leukos”, che significa bianco: vi basterà uno sguardo per capire perché. Siamo proprio nel tacco d’Italia, e durante la nostra pedalata ci fermeremo ad ammirare una misteriosa attrazione: la Grotta del Diavolo, così chiamata perché i lugubri rumori provenienti dall’interno venivano attribuiti a dei diavoli! E se il tempo lo permette ci stenderemo al sole in una delle tante splendide spiagge sabbiose per concederci un po’ di relax e di mare. 

 6° Santa Maria di Leuca – Otranto (55 km). Saltiamo in sella per raggiungere Otranto pedalando su una delle strade più scenografiche al mondo. Raggiungiamo Castro dove visiteremo una meraviglia naturalistica che ci lascerà senza parole: la Grotta della Zinzilusa. Il nome deriva dalla parola dialettale Zinzuli, stracci: le numerose stalattiti ricordano infatti proprio degli stracci appesi ad asciugare. I più attenti potranno scorgere nei colli Masseria Cippano, un edificio medievale di difesa, dove sono state ambientate alcune scene del film “Mine Vaganti” di Ferzan Ozpetek. Infine Otranto: la città più a oriente d’Italia che conserva dei veri gioielli architettonici tra cui la cattedrale di Santa Maria Annunziata e il Castello Aragonese. 7° Otranto – Lecce (55 km). Scoperto l’incanto delle strade lastricate di pietra viva del borgo antico di Otranto, risaliamo in bici lungo la litoranea adriatica, attraversando i laghi Alimini circondati dalla macchia mediterranea, per ritornare poi a Lecce. Capitale naturale del Salento, Lecce, è la città pugliese che più di ogni altra conserva integra la sua identità storica e culturale. Lungo il tragitto sostiamo ad Acaia, unico esempio di città fortificata del sud Italia e ammiriamo la Grotta della Poesia a Roca, rocca di origine carsica è raggiungibile anche a nuoto: chi si tuffa?

 8° Lecce. Dopo colazione, saluti, abbracci e rientro individuale. Per motivi organizzativi, climatici o legati a disposizioni delle autorità locali indipendenti dalla nostra volontà, l’itinerario potrebbe subire modifiche più o meno considerevoli prima e/o durante la vacanza. In caso di deviazioni e/o chiusure di musei, monumenti e siti temporanee impossibili da prevedere al momento della pubblicazione del programma, ci riserviamo il diritto di sostituire la visita con altri luoghi di interesse, anche in loco.

Formula vacanza: Individuale Quota per persona in camera doppia: 740,00 € in Hotel 3/4* Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB

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La quota comprende: • 7 pernottamenti con colazione • 3 cene (bevande escluse) • Trasporto bagagli • Accompagnatore Girolibero • Transfer del 4°giorno • Assicurazione medico-bagaglio La quota non comprende: • Viaggio andata e ritorno • 4 cene • Bevande ai pasti • Pranzi • Ingresso a musei/monumenti • Tutto quanto non compreso nella dicitura “la quota comprende”

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Austria, Germania / La regina delle Alpi Bavaresi

Laghi e pascoli ai piedi dello Zugspitze Un nome un simbolo: lo Zugspitze è una delle cime più famose delle Alpi. Vi si sale facilmente grazie alla funivia: un motivo in più per scegliere questo anello che, camminando ai suoi piedi, permette di vederlo da un punto di vista alternativo. Esplorate le meraviglie del suo territorio: un ambiente eccezionale per un trekking in Austria che regala l’avventura di gole vertiginose e la pace di laghetti montani su pascoli rigogliosi. Attraversate a piedi il confine di stato tra Germania e Austria, lasciatevi accompagnare dal suono dell’acqua che scorre impetuosa nella roccia e rifocillatevi con il tipico “Brotzeit” a base di salumi, formaggi locali e delizioso pane nero…basta solo mettersi in cammino! Itinerario 1° Garmisch Partenkirche Arrivo a Garmisch e pernottamento. 2° Garmisch – Mittenwald (17 km, + 655 m, - 455 m, 5 ore) La spettacolare natura delle Alpi Bavaresi vi da’il benvenuto! Iniziate la giornata attraversando l’impressionante, ripida gola di Partnachklamm, nella quale confluiscono le acque che scendono dal massiccio Wetterstein. Vi attendono poi dolci pendii e pascoli alpini fino a Klais. Da qui proseguite in treno fino a Mittenwald, dove pernotterete. 3° Mittenwald – Leutasch (14 km, + 275 m, - 83 m, 4 ore) Il sentiero tagliato con estrema precisione nella roccia permette l’attraversamento della gola e audaci ponti la attraversano ad un’altezza di quasi 40 metri sulle sue acque scroscianti. Varcate il confine, lasciate la Germania e passate su suolo austriaco. La camminata lungo il corso del Leutascher Ache è rilassante e si immerge nella valle. Passate oltre alcuni piccoli paesi e prati fioriti sullo sfondo dello spettacolare massiccio del Wetterstein e continuate nella velle del Leutasch, che gradualmente si fa più ampia. Pernottamento a Leutasch. 4° Leutasch, giorno libero/camminata al lago Seefeld (9 km, +/- 300 m, 3.5 ore; oppure 11.5 km, +/450 m, 5 ore) Oggi potete scegliere di concedervi una giornata di riposo, oppure di salire alcune piccole cime e raggiungere i laghetti che attorniano Seefeld. Potete rientrare a Leutasch in bus. Pernottamento a Leutasch. 5° Leutasch – Ehrwald (13.5 km, + 478 m, - 346 m, 5 ore) L’estate nel Gaistal è magica: la valle è punteggiata di piccoli pony color marrone chiaro e di mandrie grigie e marroni al pascolo. Percorrete il sentiero dedicato allo scrittore locale Ludwig Ganghofer che attraversa i pascoli alpini fino allo Ehrwalder Alm, in paesaggi di grande fascino. Scendete in funivia e pernottate a Ehrwald. Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB

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6° Ehrwald – Garmisch Partenkirchen (11.5 km, +/- 500 m, 4 ore) Poco a poco vi avvicinate alle pendici dello Zugspitze e alla celebre visuale sul lago Eibsee. Il trekking termina proprio all’incantevole laghetto con vista sullo Zugspitze e su Garmisch… semplicemente bellissima. A Ehrwald oppure al lago Eibsee potete prendere la funivia che vi porta sulla cima. Tornate poi a Garmisch in treno o in bus. 7° Garmisch Partenkirchen Dopo colazione, fine dei servizi.

Nonostante la nostra intenzione sia di rispettare il programma indicato, per motivi organizzativi o climatici l’itinerario potrebbe subire qualche lieve modifica, anche in loco. Formula vacanza: Individuale Quota per persona in camera doppia: 670,00 € La quota comprende: • 6 pernottamenti con colazione • 4 cene (esclusa quella a Garmish il 1°giorno) • Transfer nella valle del Leutasch il 5°giorno • Trasporto bagagli • Materiale informativo • Assistenza telefonica • Assicurazione medico-bagaglio La quota non comprende: • Viaggio per/da Garmish Partenkirchen • Pranzi e cena a Garmish • Ingressi • Extra • Tutto quanto non compreso nella dicitura “la quota comprende”

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TURISMO RESPONSABILE: COS’È E COME SI FA

Mare o montagna? Non importa dove andrai, l’importante è farlo responsabilmente. E non si tratta della classico “Fai il bravo” che ti diceva la mamma, ma di adottare una filosofia di viaggio diversa: si tratta di Turismo Responsabile. L’A.I.T.R (Associazione Italiana Turismo Responsabile) lo definisce così: “E’ il turismo attuato secondo principi

di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture. Il turismo responsabile riconosce la centralità della comunità locale ospitante e il suo diritto ad essere protagonista nello sviluppo turistico sostenibile e socialmente responsabile del proprio territorio. Opera favorendo la positiva interazione tra industria del turismo, comunità locali e viaggiatori.” Uno stile di viaggio che non considera soltanto il benessere del turista, la convenienza di alloggi e trasporti o la varietà delle attività proposte, ma anche il rispetto per l’ambiente e le persone che vivono in loco.

“Verso la metà degli anni ’90 – spiega Maurizio Davolio, presidente dell’A.I.T.R.- abbiamo cominciato a riflettere sul turismo e, in particolare, sulle promesse disattese e le delusioni che aveva generato.” E’ un falso mito quello che la costruzione di grandi resort e impianti turistici porti a un aumento di posti di lavoro e di fatturato per la popolazione e i produttori locali. “La realtà –spiega ancora Davolio- è che e quando partiamo

per mete da sogno, magari in Paesi in via di sviluppo, la maggior parte dei soldi che spendiamo per la nostra esperienza di viaggio va alle grandi società dei Paesi più sviluppati (compagnie aeree, tour operator, catene di alberghi, ecc). Alla comunità locale arrivano solo le briciole, sotto forma di manovalanza o servizi accessori.” Per farla breve: il grosso indotto economico generato dall’industria turistica sfiora solo da lontano il territorio interessato. “Senza contare poi tutti gli effetti collaterali causati dal turismo massivo in Paesi economicamente meno avanzati. Pensiamo all’aumento dei rifiuti, allo spaccio di droga, alla prostituzione e, non da ultimo, alla rottura degli equilibri sociali e culturali locali.” Ma questo significa rinunciare alle vacanze? Certo che no! La proposta di A.I.T.R. è di affrontarle in modo diverso, responsabile, appunto; adottando un filosofia di viaggio fondata sul rispetto, sia dell’ambiente che delle persone. “E’ il turista che si deve adattare –spiega Davolio- non il territorio che lo ospita”. E poi continua “Esistono dei tour operator e delle strutture ricettive che lavorano nel rispetto di questi principi,

offrendo soluzioni che tutelano i produttori locali, garantiscono il rispetto dei diritti dei lavoratori del posto e favoriscono l’incontro con i rappresentanti della vita civile e sociale del luogo, senza stravolgerne gli

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equilibri.” A dover essere responsabile, dunque, non è solo il viaggiatore ma anche tutti gli altri nodi della filiera turistica, come gli intermediari, le strutture ricettive, la comunità ospitante e così via. “Dagli anni novanta ad oggi -dice ancora Davolio– le cose fortunatamente sono un po’ cambiate. La filosofia del Turismo Responsabile oggi gode di attenzione sempre maggiore, complice anche una nuova sensibilità dei viaggiatori, ma anche del settore turistico, che intravede nel viaggiare consapevole una nuova opportunità di business. A parlare di turismo responsabile ormai non sono più solo gruppi isolati, ma anche enti, istituzioni e soprattutto giornali e università.” Una considerazione rincuorante, resa ancora più interessante dal fatto che che la stessa filosofia possa essere applicata anche al turismo di casa nostra. Naturalmente le condizioni sociali alla base dell’industria turistica italiana o europea sono molto diverse rispetto a quelle del sud del mondo, ma se si parla di rispetto per l’ambiente e per le persone non ci sono motivi per non proseguire su questa strada. Conferma Davolio, “Ad oggi A.I.T.R. conta un centinaio di soci, di

cui circa la metà si occupa specificatamente dell’Italia”. Cosa serve dunque per essere un Turista Responsabile? Informarsi e interrogarsi; prima, durante e dopo il viaggio. Per chi volesse approfondire la questione, vi invito a consultare il sito di A.I.T.R. (www.aitr.org) dove potrete trovare proposte di viaggio, suggestioni, stimoli riflessivi e l’elenco di tutti i soci e dei partner che collaborano con l’associazione. Buon viaggio! www.vitaminac.varese.it/turismo-responsabile-cose-e-come-si-fa

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RISO SUPERFINO CARNAROLI BIOLOGICO 1 KG - LESCA SIMONE Ha un chicco di riso ideale per fare risotto di qualsiasi genere e minestre. Grazie ad un metodo di coltivazione basato su rotazioni e concimazioni organiche, questo prodotto cerca di mantenere il più possibile inalterate quelle caratteristiche naturali come vitamine, proteine e fibre grezze, che dovrebbero essere proprie di tutti gli alimenti. Questo riso viene mondato a mano come nella pratica di una volta. Cottura 20 minuti. MELANZANE RIPIENE DI RISO CON CUORE FILANTE Quando il riso incontra uno degli ingredienti più famosi della tradizione siciliana dà vita ad un piatto che sprigiona tutti i sapori del meridione. Le melanzane sono l’involucro ideale per contenere questo delizioso risotto che nasconde un cuore filante di scamorza da scoprire assaggio dopo assaggio. Realizzate anche voi queste melanzane ripiene di riso con cuore filante e servitele per un pranzo domenicale, riuscirete a riunire tutta la famiglia in un lampo.

Ingredienti: • Melanzane (3 pezzi) 900 g • Riso Carnaroli – Azienda Biologica Lesca 300 g • Vino bianco 50 g • Scalogno 50 g • Olio extravergine d’oliva Bio Levante 30 g • Passata di pomodoro Bio Campo 400 g • Sale grosso 1 pizzico • Brodo vegetale 500 g • Parmigiano Reggiano grattugiato Caseificio Roncoscaglia 150 g • Scamorza (provola) 120 g • Basilico q.b. • Sale fino 1 pizzico • Pepe nero 1 pizzico PER FRIGGERE • Olio di semi di arachide 800 g

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Come preparare le Melanzane ripiene di riso con cuore filante 1. Per preparare le melanzane ripiene di riso con cuore filante innanzitutto occorre realizzare il brodo vegetale che vi servirà più avanti per il risotto. Nel frattempo occupatevi delle melanzane. Lavatele e asciugatele con un foglio di carta da cucina, quindi spuntatele e tagliatele a metà nel senso della lunghezza. Aiutandovi con un coltellino dalla lama affilata effettuate un’incisione tra la buccia e la polpa. Procedendo in questo modo per tutto il contorno della melanzana riuscirete a separare le due parti facendo una leggera pressione, senza rompere l’involucro esterno. 2. Tagliate la polpa a cubetti e friggeteli in abbondante olio già caldo. La temperatura consigliata per ottenere un fritto asciutto è quella di 170-180° (utilizzate un termometro per misurarla). Una volta che i cubetti di melanzane saranno ben dorati scolateli e posizionateli su un foglio di carta da cucina; salate a piacere. 3. Una volta fritta la polpa, friggete (sempre alla stessa temperatura) anche la buccia. Immergetela nell’ olio bollente per qualche minuto, quindi scolatela e posizionatela su un foglio di carta da cucina che assorbirà l’olio in eccesso. Salate a piacere e tenete da parte le melanzane fritte, al caldo fino al momento di utilizzarle. 4. Tenete da parte le melanzane e dedicatevi alla cottura del risotto. Tritate finemente lo scalogno e soffriggetelo dolcemente in un tegame insieme all’olio. Una volta che sarà appassito unite il riso e tostatelo per pochi minuti mescolando spesso. 5. Una volta che il riso avrà cambiato colore sfumate con il vino bianco, unite la passata di pomodoro e aggiungete un pizzico di sale. Mescolate e portate il riso a cottura aggiungendo il brodo caldo poco per volta. Lasciate cuocere venti minuti, continuando ad aggiungere brodo se necessario. 6. Solo quando il riso sarà pronto unite il Parmigiano, tenendone da parte circa 50 grammi per spolverizzare poi le melanzane. Mescolate e trasferite il riso in una ciotola. Aggiungete le foglioline di basilico spezzettate con le mani e unite i cubetti di melanzane. 7. Disponete gli involucri di melanzana fritti precedentemente su una pirofila e farciteli a strati. Aggiungendo prima 1 cucchiaio di riso, poi una fetta di scamorza e ancora un cucchiaio di riso. 8. Ultimate spolverizzando le melanzane con il parmigiano tenuto da parte ed infornate, in modalità grill, a 240° per circa 4-5 minuti. Quindi sfornatele e servite le vostre melanzane ripiene di riso con cuore filante ancora calde. Conservazione Conservate le melanzane ripiene di riso con cuore filante per 1 giorno al massimo in frigorifero. Si sconsiglia la congelazione. Consiglio Caciocavallo, scamorza affumicata e provola sono i formaggi perfetti per ottenere il ripieno filante! È consigliabile non utilizzare mozzarella o altri tipi di latticini perchè in cottura rilasciano il siero, compromettendo il risultato finale! Tratta da: http://ricette.giallozafferano.it/Melanzane-ripiene-di-riso-con-cuore-filante.html

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Perché si festeggia il Ferragosto? La festa più attesa dell’estate ha origini antiche che affondano nella storia dell’Antica Roma. E che si sono poi intrecciate con la tradizione cattolica. Il nome della festa di Ferragosto deriva dal latino feriae Augusti (riposo di Augusto), in onore di Ottaviano Augusto, primo imperatore romano, da cui prende il nome il mese di agosto. Era un periodo di riposo e di festeggiamenti istituito dall’imperatore stesso nel 18 a. C., che traeva origine dalla tradizione dei Consualia, feste che celebravano la fine dei lavori agricoli, dedicate a Conso che, nella religione romana, era il dio della terra e della fertilità. In tutto l’Impero si organizzavano feste e corse di cavalli, e gli animali da tiro, inutilizzati per i lavori nei campi, venivano adornati di fiori. Inoltre, era usanza che, in questi giorni, i contadini facessero gli auguri ai proprietari dei terreni, ricevendo in cambio una mancia. Anticamente, come festa pagana, era celebrata il 1 agosto. Ma i giorni di riposo (e di festa) erano in effetti molti di più: anche tutto il mese, con il giorno 13, in particolare, dedicato alla dea Diana. DA FESTA PAGANA A FESTA CATTOLICA. La ricorrenza fu assimilata dalla Chiesa cattolica: intorno al VII secolo, si iniziò a celebrare l’Assunzione di Maria, festività che fu fissata il 15 agosto. Il dogma dell’Assunzione (riconosciuto come tale solo nel 1950) stabilisce che la Vergine Maria sia stata assunta, cioè accolta, in cielo sia con l’anima che con il corpo. Tratto da: http://www.focus.it/cultura/storia/perche-si-festeggia-il-ferragosto

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…LAVORO… UN AIUTO PER LA TUA FAMIGLIA Assistente familiare, colf e babysitter: Idea Agenzia per il Lavoro è diventata oggi punto di riferimento per molte famiglie che sono alla ricerca di figure qualificate, professionali, serie e di fiducia. Il Consorzio da oltre 15 anni opera in questo settore e l’esperienza maturata nel tempo è garanzia di professionalità nella selezione delle figure richieste. Idea Agenzia per il Lavoro e Betania accompagneranno le famiglie nella ricerca della persona più adatta alle necessità ed esigenze espresse e nel suo inserimento in casa. Il personale verrà selezionato e presentato previo colloquio conoscitivo e verifica delle competenze. Per richiedere informazioni e preventivi gratuiti scrivete a: pozzoli@ideaagenziaperillavoro.it

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La costante evoluzione degli scenari economici rende necessario un aggiornamento continuo da parte degli imprenditori e una rinnovata conoscenza degli attuali modelli di organizzazione aziendale, così come l’affinamento delle strategie di marketing più efficaci per acquisire nuovi clienti e la capacità di penetrare in quei mercati esteri ancora inesplorati. L’Unione Europea punta a rendere le imprese europee sempre più competitive e a promuovere la loro crescita con conseguente aumento dell’occupazione. Il programma Erasmus per giovani imprenditori rappresenta una delle azioni per promuovere l’imprenditorialità, creare proficue opportunità di mercato e individuare nuovi partner commerciali. È una vera formazione sul campo volta a comprendere le attività più opportune per l’avvio e lo sviluppo di un’azienda, e a valutarne gli ostacoli e le sfide. Il progetto “Global” contribuirà a creare un clima favorevole per gli imprenditori europei e un terreno fertile per l’incontro con realtà imprenditoriali già consolidate e affermate nei Paesi extra UE. La novità di “Global” è il passaggio dalla conoscenza dei processi dello startup d’impresa all’internazionalizzazione. Grazie a questo programma l’aspirante o neo-imprenditore potrà imparare a sviluppare un piano export, a comprendere i punti di forza della propria azienda, a selezionare i mercati più adatti alla tipologia di azienda, a ridefinire l’organizzazione interna orientata all’estero, a conoscere le normative dei Paesi in cui si intende esportare, a valutare la criticità delle infrastrutture. Il confronto diretto e pragmatico con l’imprenditore estero può affiancare le esigenze di conoscenza di mercati internazionali svolte solitamente da professionisti, consulenti esterni e mentor.

I Paesi coinvolti Sono USA (massimo due Stati), Israele e uno Stato asiatico fra Corea del Sud, Singapore e Taiwan le destinazioni che ospiteranno gli imprenditori europei per un periodo da uno a tre mesi.

Requisiti dei beneficiari e destinatari finali I requisiti previsti per i destinatari finali sono gli stessi dell’Erasmus per giovani imprenditori: il progetto è rivolto a quanti abbiano intenzione di avviare una propria attività o che l’abbiano avviata da non più di tre anni, mentre gli “ospitanti” devono essere imprenditori di piccole e medie imprese già affermati. I progetti di mobilità, della durata massima di due anni a partire da febbraio 2018, devono essere presentati da enti pubblici o privati attivi nell’attività di sostegno alle imprese, Camere di Commercio, incubatori di imprese, parchi tecnologici e associazioni di imprese.

Contributo e presentazione delle domande Il contributo comunitario, forte di una dotazione finanziaria di 750 mila euro, copre fino al 90 per cento dei costi ammissibili. Per ciascun giovane che parteciperà a un’azione di mobilità è previsto, inoltre, un rimborso spese di massimo 3.800 euro. Le domande devono essere presentate entro il 30 agosto 2017. Consulta la call sul sito istituzionale.

Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB

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Estate in montagna: dieci mete al top in Italia Estate in montagna tra i panorami più belli d’Italia 1. Santa Maddalena

Santa Maddalena comprende le località di Santa Maddalena Vallalta e di Santa Maddalena Valbassa e rappresenta l’ultimo paese della valle di Casies, in Trentino Alto Adige. La vera protagonista di questa zona è la natura, suggestiva e meravigliosa che offre numerosissime possibilità per trascorrere con piacevolezza il proprio tempo libero. Molte le escursioni da intraprendere, come quelle sul Sentiero delle Malghe 2000 oppure alle Malghe Verseller, Pfoitalm e Uwaldalm, ma anche gite in bicicletta sul sentiero Talblickweg, il sentiero panoramico della Valle di Casies, adatto anche ai bambini. 2. La Thuile

Per un’estate all’insegna di gusto, relax, divertimento, sport e natura La Thuile, il comune più occidentale della Valle d’Aosta, è un luogo incantevole. E’ adagiata su un’ampia conca, appena sotto il Colle del Piccolo San Bernardo, a 1441 metri di altitudine, in un’area protetta da fitte foreste e dominata dall’imponente presenza di alte montagne ed estesi ghiacciai. In estate La Thuile è punto di partenza privilegiato per le ascensioni al ghiacciaio del Rutor, le escursioni al lago d’Arpy, ai laghi del Rutor e al bel pianoro di Joux.

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3. Brenta

Sono tantissime le valli che si adagiano sul gruppo dolomitico del Brenta, vero simbolo dell’alpinismo italiano. Interamente compreso nel territorio del Parco Naturale Adamello-Brenta, il Gruppo di Brenta è suddiviso in tre settori, tutti di assoluto interesse naturalistico e paesaggistico. Meno celebrati e frequentati perchè meno facilmente accessibili sono i settori settentrionale e meridionale, mentre celebre è quello centrale, più comodamente accessibile da Molveno e Madonna di Campiglio, in cui si trovano le più famose cime del Gruppo. 4. Lago di Auronzo di Cadore

In provincia di Belluno, Auronzo di CadoreAffermata un’affermata stazione turistica sia estiva che invernale. Si snoda per oltre 8 chilometri lungo la valle del torrente Ansiei, ricca di prati e boschi, a 864 m. di altitudine. Il paese è delimitato a nord dalle pendici meridionali del Monte Ajarnola e a sud dal Lago di Santa Caterina, il bacino formatosi negli anni Trenta in seguito alla costruzione di una diga. Fanno da sfondo montagne come le Tre Cime di Lavaredo, i Cadini, la Croda dei Toni, il Corno del Doge, paradiso degli alpinisti e terreno di feroce contesa nel corso della Grande Guerra. 5. Courmayeur

In una stupenda conca ai piedi del Monte Bianco sorge Courmayeur, la perla delle Alpi Occidentali, una delle più importanti località italiane di montagna più celebri. E’ una delle capitali storiche dell’alpinismo e dell’escursionismo di montagna. Per conoscere le grandi imprese che hanno segnato la storia dell’alpinismo,

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da non mancare è una visita al museo alpino “Duca degli Abruzzi”, dove sono raccolti documenti, cimeli e attrezzature da scalata. 6. Passo Pordoi

Il Passo Pordoi è un valico alpino delle Dolomiti che si trova a 2.239 metri di quota, situato tra il Gruppo del Sella a nord e il gruppo della Marmolada a sud. Congiunge Arabba, frazione del comune di Livinallongo del Col di Lana in Val Cordevole nella provincia veneta di Belluno, con Canazei, comune della Val di Fassa in provincia di Trento. Più volte tappa del Giro d’Italia, è meta ambita per tutti gli appassionati ciclisti. 7. Lago di Braies

Braies è un comune dell’ Alta Val Pusteria e si trova nell’omonima valle,che si estende nel Parco Naturale Fanes-Sennes-Braies e comprende le località Braies di Fuori, Braies di Dentro, San Vito e Ferrara. Il Lago di Braies e l’altipiano del Prato Piazza sono gli indiscussi gioielli naturali ed i maggiori punti d’attrazione di Braies. Il Lago di Braies è uno dei laghi di montagna più belli dell’Alto Adige che attira non solo per le sue acque limpide, ma anche per la sua posizione nel cuore delle Dolomiti. 8. Lago Blu Cervinia

Percorrendo la Valtournenche, poco prima di arrivare a Breuil-Cervinia, sulla destra, si arriva al famosissimo Lago Blu. Adagiato in una splendida conca morenica, è lo specchio naturale del Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB

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maestoso Cervino, montagna simbolo della Valle d’Aosta e delle Alpi, a testimonianza che in antichità qui sorgeva un ghiacciaio. Durante le belle giornate, in assenza di vento, il riflesso che si osserva è davvero incantevole con le sfumature blu che riflettono alcune alghe adagiate sul fondo. 9. Cortina d’Ampezzo

Non a caso proclamata Regina delle Dolomiti, Cortina in estate svela tutti i misteri che il candido manto innevato cela durante i mesi freddi e si trasforma in un’immensa palestra con infinite proposte, tra numerosi itinerari da percorrere a piedi o in bicicletta ed escursioni tra boschi, torrenti e laghetti alpini. Grazie ai 56 rifugi e ristoranti d’alta quota e 13 impianti di risalita si possono scoprire le vette, view point naturali da cui contemplare le meraviglie della conca ampezzana. 10. Castel Tirolo Merano

La zona di Merano, per la sua posizione di nodo viario e di comunicazione tra Nord e Sud, è costellata di castelli, rocche e rovine che un tempo avevano esercitato la propria funzione di controllo, difesa, residenza, centro di potere e che oggi adornano le pendici delle montagne, esercitando un grande fascino grazie ai panorami mozzafiato che li circondano. Il Castel Tirolo è il castello originario dei conti di Tirolo e la culla del territorio che da loro prende il nome. Tratto da: http://www.turismo.it/natura/multimedia/art/estate-in-montagna-dieci-mete-al-top-id5553/

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