n°39 – 05 settembre 2017
2001-2016 15 anni al Vostro servizio
EDITORIALE tailor e hand made N. 39
TURISMO, un mestiere, non un hobby
#lacooperazionecorreinalto Amici carissimi, alla fine di una estate per certi versi unica, per caldo e aumento del numero dei turisti, in Italia, mi viene alla mente una frase che amavo, tempo fa, ripetere: siamo tutti allenatori della Nazionale perché amiamo il calcio e siamo tutti esperti di turismo perché tutti siamo turisti. Anche in questa estate non sono mancati i consigli dei soloni pronti a dispensare consigli su come si organizza un viaggio, su come si fa incoming, come si gestisce una struttura ricettiva. Pare, ai più, che mettere in fila soggiorno, ristorazione e un paio di attività basti a fare un proposta turistica che, magicamente, si venderà da solo....chissà a chi... Basta un locale alla moda e un bravo cuoco e il gioco è fatto....gente e prenotazioni a gogo....evidentemente la gestione della sala é un dettaglio insignificante.... Basta un bell'hotel in buona posizione e la gente accorrerà a frotte....inutile soffermarsi sulla gestione del cliente.... Purtroppo, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire! Sono, francamente, abbastanza stanco di persone che pensano non serva competenza nel settore del turismo, che basti un po' di inventiva e il più é fatto.... Quando inizieremo a comprendere che il Turismo, con la T maiuscola é un mestiere, un mestiere serio, che richiede studio e competenza? Quando impareremo che l'accoglienza, la cura del turista, non é un di più ma il cuore di una attività che vuole ospitare? Quando capiremo che il servizio in sala é fondamentale, al pari di un ottimo piatto? Scusate la franchezza, ma non se ne può proprio più! Siamo un Paese straordinario, con una cultura e una ricchezza imparagonabili, possiamo e, dovremmo, far sfigurare chiunque solo essendo noi stessi invece di assistere, nel pubblico come nel privato, a una presenza di incompetenti che altro non fanno che alimentare politiche e pratiche che remano contro.
Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB
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Siamo migliorati? Decisamente si, e tanto, sia a livello pubblico che privato, non possiamo nascondercelo e i numeri lo dicono ma non possiamo dormire sonni tranquilli, molto resta da fare, in primis recuperare al Turismo la dignità di un Mestiere fatto di studio, competenza, sacrificio. Dobbiamo lavorare sulle competenze, formare sempre più una classe di "addetti ai lavori" preparata e pronta per le sfide che un turista sempre più connesso ci lancia. Ce la possiamo fare? Se lasciamo fare a chi se intende assolutamente si! Meditate gente, Fabrizio
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ALPI MARITTIME Alte vette e paesaggi mozzafiato tra la Francia, le valli cuneesi e il mare
Presentazione del viaggio Le Alpi Marittime si innalzano dal Golfo Ligure verso Nord; tra queste vette è incastonata la Valle Gesso, nel cuneese, dove piccoli paesi montani sono i punti di partenza di splendide escursioni che attraversano pascoli d'altura e fitti boschi circondate da alte cime come l'Argentera (3297m), il Gelàs (3143m) o il Mercantour (2775m); i frequenti avvistamenti di stambecchi, camosci e marmotte, le acque cristalline dei laghi e dei ruscelli e i panorami mozzafiato daranno ancora più suggestione ai luoghi incantevoli di questo stupendo angolo di Piemonte. Durante la nostra permanenza avremo modo di percorrere sentieri profondamente legati alla storia e alle tradizioni locali, approfondendo la conoscenza della cultura occitana e del legame con il ricordo della famiglia reale dei Savoia che per decenni, a cavallo tra Ottocento e Novecento, frequentò queste zone del Piemonte meridionale. I segni della presenza reale sono evidenti in tanti edifici e infrastrutture che avremo modo di osservare durante le giornate di cammino tra panorami indimenticabili fatti di alte cime alpine, laghi cristallini, limpidi ruscelli e boschi secolari di larice, abete e faggio. Ad arricchire l'esperienza, la visita alla più grande centrale idroelettrica d'Italia, titolata a Luigi Einaudi, oltre a gustose cene a base di piatti tipici occitani. Tipologia: viaggio escursionistico di gruppo. Cosa facciamo: escursioni a piedi; visita dei luoghi caratteristici; Come: viaggio di gruppo con guida Four Seasons (min. 6 max. 12 partecipanti) Speciale perchè: Insieme alle Alpi Liguri, sono il tratto delle Alpi che più si avvicina al mare; cime oltre i 3.000 metri, laghi, praterie, piccoli ghiacciai, abbondante fauna alpina; la Valle Gesso, dove i re e le regine di casa Savoia, colpiti dalla bellezza selvaggia dei luoghi decisero di restare
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Programma: 1° giorno: SANT'ANNA DI VALDIERI – LO GORGAS Arrivo a Sant'Anna di Valdieri nel primo pomeriggio, sistemazione nelle strutture e successiva breve escursione lungo il sentiero culturale Lou Viòl di Tàit fino a raggiungere il suggestivo balcone panoramico naturale de Lo Gorgàs. Rientro a Sant'Anna cena e notte presso le strutture. Dislivello: 270 m – Lunghezza: 3,5 km – Durata: 1:45 ore 2° giorno: LAGO DELLE ROVINE – RIFUGIO GENOVA Dopo colazione, ci si sposterà in auto nella Valle di Entracque e poi si salirà fino al Lago delle Rovine (1540m) sotto l'imponente Diga del Chiotas, punto di partenza dell'escursione. Seguiremo un vecchio stradello che senza particolari strappi ci consentirà di raggiungere dapprima la diga e in seguito, alla testata del bacino del Chiotàs, il Rifugio Genova, che si specchia sul bel Lago del Brocan. Il panorama sulle vette alpine è spettacolare, con l'Argenterà a dominare la scena. La discesa potrà avvenire lungo il medesimo percorso oppure seguendo un sentiero più impervio, ma privo di tratti esposti. Nel corso dell'escursione saranno possibili incontri con stambecchi e camosci. Al termine dell'escursione rientro verso Entracque con visita alla centrale idroelettrica Luigi Enaudi e poi arrivo a Sant'Anna per la cena e la notte. Dopo cena possibile serata alle Terme di Valdieri. Dislivello: 550m – Lunghezza: 6 km – Durata: 4:30 ore 3° giorno PIANA DEL VALASCO E LAGHI D'ALTA QUOTA E' il giorno più impegnativo, ma anche più appagante, dopo colazione e la preparazione degli zaini si partirà alla volta di Terme di Valdieri (1370m) dove, lasciata lauto, si inizierà a salire lungo una comoda carrareccia voluta dai Savoia per raggiungere la straordinaria Piana del Valasco (1760m). L'arrivo lascia senza parole, tale è la magnificenza e la bellezza del paesaggio alpino. Percorreremo tutta la piana fino ad affiancare il suggestivo Rifugio Valasco, ricavato restaurando una casa di caccia reale, per poi tornare a salire dopo una breve sosta alla cascata del Valasco. La strada sterrata, ampliata nel corso della Seconda Guerra Mondiale, consente di guadagnare quota senza particolari strappi, anche se progressivamente il dislivello inizia a farsi sentire. A quota 2265m si incontra il prima lago, quello di Val scura, le cui acque limpide e trasparenti ricordano più un atollo tropicale che un lago glaciale. Una sosta refrigerante per un pediluvio è d'obbligo, ma i più impavidi potranno anche sfidare le fredde acque dello specchio d'acqua. Interessanti sono i tanti baraccamenti militari presenti in zona. L'itinerario prosegue verso i laghi del Claus e delle Portette, seguendo il sentiero che in alcuni tratti assume i caratteri di una via himalaiana, fatta di pietre disposte sapientemente a formare uno stradello. L'arrivo al Rifugio Questa (2388m) segna la fine delle salita e un breve meritato riposo prima della discesa, che avverrà attraverso un sentiero segnalato che raggiunge direttamente la piana superiore del Valasco e quindi si immette nuovamente sul percorso
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dell'andata. Un'altra sosta al Rifugio Valasco è possibile, prima di tornare stanchi ma soddisfatti a Terme di Valdieri e quindi a Sant'Anna per la cena e la notte. Dislivello: 1100 m – Lunghezza: 20 km – Durata: 9:00 ore 4° giorno PIAN DELLA CASA DEL RE E ENTRACQUE Per quest'ultima mattina, vista la fatica del giorno precedente, vi prenderemo i nostri tempi per lasciare Sant'Anna con tutta calma. Saliremo in auto fino a Terme di Valdieri e poi per ancora un paio di chilometri fino all'inizio della Piana della Casa del Re. Qui inizieremo una bella passeggiata rilassante lungo una comoda strada sterrata che attraversa la scenografica piana, che si chiude con l'imponente mole del Mercantour. Raggiungeremo il piccolo Rifugio Regina Elena per osservare la valle sottostante da Sud a Nord, e poi torneremo verso la piana per un picnic in compagnia. Dopo il rientro alle auto scenderemo lungo la Valle Gesso con possibile sosta ad Entracque per acquisto prodotti tipici cuneesi e quindi torneremo tutti verso casa. Dislivello: 150 m – Lunghezza: 3 km – Durata: 2 ore Partenze disponibili e costi: Data Partenza Durata 21 Set 2017 4 giorni/3 notti
Quota 310,00 € a persona
La quota comprende: sistemazione in camera doppia o tripla (2 camere da letto ed un bagno) in residenza/hotel a gestione familiare; Trattamento di mezza pensione dalla cena del primo giorno alla colazione dell’ultimo; assistenza di Guida Ambientale Escursionistica. La quota non comprende: spese di apertura pratica; trasporti locali con mezzi propri; i pranzi al sacco menzionati; tutte le bevande; eventuali ingressi ai siti con entrata a pagamento; quanto non espressamente indicato ne: “La quota comprende”. Sistemazione in singola: su richiesta con supplemento, a disponibilità limitata. Spese apertura pratica: € 10,00 - Obbligatorie, per persona. Comprendono l’assicurazione medico-bagaglio; sono utilizzate anche per finanziare progetti di compensazione delle emissioni di CO2 derivanti dalla partecipazione ai viaggi. Per prenotazioni e ulteriori informazioni contattaci al: 039/832716 oppure scrivi a: betania@betaniatravel.it
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BELGIO: LA VALLONIA Tra antichi castelli, sentieri poco battuti e...birrerie!
Presentazione del viaggio Un paese con una piccola superficie, ma con una grande fama. Soprattutto quando si tratta di birra e cioccolata, il Belgio occupa con fierezza il primo posto nel top mondiale. Proponiamo le due zone simbolo del Belgio, uno nelle Fiandre e uno nella Vallonia, separate da lingua, cultura e tradizioni. Nel percorso in Vallonia andremo alla scoperta della magica zona meridionale dove si trovano le Ardenne, regione collinare che da sempre stimola l’immaginazione. Dalle chiese medievali ai castelli dei Crociati fino ai menhir e dolmen dei tempi preistorici, in un ambiente di foreste fitte, valli incantevoli e paesini sperduti. Se i puffi sono nati proprio qui, non è certo un caso! Per gli amanti della “bevanda dorata degli dei”, come veniva chiamata la birra qualche tempo fa, avremo la fortuna di assaggiare produzioni locali e scoprire alcuni segreti nel processo delle birre migliori. Vedremo il complesso delle Grotte di Han, dove sembra che il tempo si sia fermato, lungo le Ardenne più selvagge, luogo di sogni, miti e leggende. Tipologia: viaggio escursionistico di gruppo Cosa facciamo: escursioni a piedi sulle Ardenne; visita ai castelli; railbike; degustazione tipiche locali; Come: viaggio di gruppo con guida Four Seasons (min. 8 max. 15 partecipanti) Speciale perché: visitare castelli, cittadelle gotiche e le città medievali; pedalare lungo i fiumi e le campagne dipinte dai pittori fiamminghi e percorrere sentieri tre le Ardenne selvagge; degustare le eccellenze enogastronomiche e provare alcune tre le birre più buone al Mondo.
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Programma: 1° giorno ITALIA/BRUXELLES/BEAURAING Arrivo in aeroporto a Bruxelles, noleggio del minivan o delle auto e spostamento verso Beauraing. Sistemazione in hotel. Passeggiata nel centro del paese, poi rientro in hotel per la cena e il pernottamento. 2° giorno WARNANT/DINANT Dopo colazione partiamo per una gita in railbike. Con dei carrelli particolari (fino a 4 persone) guideremo su vecchi binari della ferrovia in mezzo alla valle di Warnant lungo la tratta Warnant- Falaen. Il pomeriggio andiamo a Dinant, famosa perchè città natale di Aldolphe Sax, inventore del sassofono. Qui saliremo con la funicolare per visitare l’impressionante cittadella, ora museo della Guerra, che sorveglia la città e la valle della Mosa. Tempo libero a Dinant e ritorno in hotel. RAILBIKE: Dislivello: 100m - Lunghezza: 8km - Durata: 2:00 ore 3° giorno ACHOUFFE/VALLEE DES FEES/HOUFFALIZE La giornata inizia con un bellissimo trekking immersi nelle Ardenne più selvagge, durante il quale proveremo a scorgere lontre e castori, che vivono in questa magica valle chiamata Le vallee des fees (Valle delle fate) nel sud-est del Belgio. Dopo aver pranzato nella valle proseguiamo il percorso ed arriviamo alla Brasserie di Achouffe, dove visiteremo la birreria ed assaggeremo le birre che qui vengono prodotte, in particolare la deliziosa birra degli gnomi, la La Chouffe. Sulla via del ritorno ci fermeremo nella piccola ma deliziosa cittadina di Houffalize prima i tornare in albergo Dislivello: 150m – Lunghezza: 12km – Durata: 4:00 ore 4° giorno WERIS/DURBUY Dopo colazione, si parte per una passeggiata nei dintorni naturali di Weris: paesino per eccellenza che rispetta la tradizione vallone, è stato eletto più volte come uno dei più belli del Belgio. Qui cammineremo in mezzo ai resti megalitici dei dolmen e dei menhir, godendo appieno della tranquillità e degli scorci dei paesaggi circostanti. Il pomeriggio ci spostiamo verso Durbuy, la cosiddetta “città più piccola del mondo”. Pomeriggio libero a Durbuy. N.B.: a Durbuy si può fare kayak o visitare il parco di Topiaires. Dislivello: 170m – Lunghezza: 12km – Durata: 4:30 ore 5° giorno GROTTE DI HAN/MARCHE EN FAMENNE Si parte la mattina per andare a visitare il complesso di grotte più grandi d’Europa: le Grotte di Han. Oltre alla visita di 2 km nelle gigantesche stanze sotterranee delle grotte, visiteremo anche un wildpark dove, percorrendo alcuni facili sentieri, incontreremo vari animali (tra cui i “big five” d’Europa) che sono stati reintrodotti allo stato selvatico. Sulla strada di ritorno passeremo accanto allo splendido castello di Jemeppe e ci fermeremo nella città di Marche en Famenne per una passeggiata nel piccolo centro storico prima di tornare in albergo. Dislivello: 50m – Lunghezza: 5,5km – Durata: 2:00 ore 6° giorno ROCHEHAUT/BOUILLON Dopo colazione, andiamo ancora verso sud, nelle Ardenne belghe più profonde. Cominciamo la giornata con una facile ma spettacolare passeggiata in foresta di 8,5 km attorno a Rochehaut. Dopo pranzo visitiamo l’impressionante castello di Godefroid de Bouillon (Goffredo di Buglione) nell’omonima città, da cui si gode di una vista strepitosa della natura circostante. Qui assisteremo a un tradizionale spettacolo di falconieri, che ci catapultano secoli addietro in un’atmosfera fatta di corti e cavalieri medievali. Tempo libero a Bouillon prima di tornare in hotel. Dislivello: 100m – Lunghezza: 8,5km – Durata: 3:30 ore
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7° giorno ATOMIUM BRUXELLES/ITALIA Dopo aver lasciato l’hotel, partiamo in direzione di Bruxelles, in particolare verso il Bruparck per vedere il suo celeberrimo Atomium, costruito per il 58° Expo e da allora icona del Belgio e di Bruxelles. Tempo per una visita all’Atomium o una passeggiata nei verdi parchi che si trovano attorno al Bruparck, poi shopping finale prima del ritorno in Italia. Alloggio: hotel Trattamento: trattamento di pernottamento e mezza pensione (colazione e cena). Guida: Andrea Cinquegranelli Cosa portare: Abbigliamento comodo da soft trekking; borraccia da almeno 1 litro; equipaggiamento antipioggia; cappello e occhiali da sole. Trasporti locali: pulmino o auto a noleggio. NB: mentre il primo veicolo a noleggio sarà condotto principalmente dal nostro accompagnatore, qualora fosse necessario noleggiare più veicoli sarà richiesta la collaborazione dei partecipanti alla guida dei veicoli. Partenze disponibili e costi: Data Partenza Durata 17 Set 2017 7 gg/6 nt
Quota 950,00 €
La quota comprende: pernottamento in hotel, in camere doppie con servizi privati; mezza pensione, dalla cena del primo giorno alla prima colazione dell'ultimo; minivan o auto a noleggio per tutta la durata del viaggio; assistenza di Guida Ambientale Escursionistica; tutti gli ingressi alle attrazioni e ai parchi; visita guidata con degustazione in birreria; visita guidata alle grotte di Han; l'attività di railbike. La quota non comprende: spese di apertura pratica; volo a/r dall'Italia e tasse aeroportuali; i pranzi al sacco e le bevande; spese per carburante, pedaggi e parcheggi; quanto non contemplato nella voce "La quota comprende". Sistemazione in singola: su richiesta con supplemento DI 90,00€, a disponibilità limitata. Spese apertura pratica: € 20,00 - Obbligatorie, per persona. Comprendono l’assicurazione medico-bagaglio; sono utilizzate anche per finanziare progetti di compensazione delle emissioni di CO2 derivanti dalla partecipazione ai viaggi.
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Bel Paese, Buon Turismo Il successo del progetto sulla valorizzazione del patrimonio italiano "minore"
Si chiude il progetto “Bel Paese, Buon Turismo”, realizzato da CTS, Centro Turistico Studentesco e giovanile in collaborazione con AITR, Associazione Italiana Turismo Responsabile, e sostenuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. L'articolato programma di iniziative e attività volte alla valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico "minore" italiano ha riscosso un notevole successo in termini di coinvolgimento di pubblico in tutta Italia, centrando l'obiettivo primario di sensibilizzare i cittadini, e in particolar modo le nuove generazioni, sui "tesori" italiani ancora nascosti al grande flusso turistico nazionale e internazionale. Bel Paese, Buon Turismo, infatti, è nato dalla messa a sistema di 3 concetti chiave, fortemente condivisi dalle due associazioni: 1. L’Italia è conosciuta in tutto il mondo per il proprio patrimonio materiale e immateriale, un vero museo diffuso, con 1,5 musei/istituti similari ogni 100 kmq e uno ogni 13 mila abitanti. A tale ricchezza non corrisponde però una fruizione allineata con la distribuzione dei beni sul territorio. La maggior parte dei visitatori (quasi 104 milioni secondo un rapporto ISTAT 2013) tende a concentrarsi in poche aree del Centro-Nord (Toscana, Lazio, Lombardia, Veneto) mentre gran parte del patrimonio si trova nelle aree interne e meno note del Paese, dove la filiera che sviluppa il turismo potrebbe viceversa diventare una delle principali fonti di sostentamento specialmente per i giovani. 2. Il patrimonio ambientale e culturale, in senso lato, svolge un ruolo innegabile, spesso implicito, nella formazione nei cittadini. Esso può stimolare una coscienza diffusa e condivisa della storia e della cultura, contribuendo alla formazione dell’identità locale e nazionale. Il patrimonio culturale del nostro Paese è inoltre un “bene comune”, come l’aria o l’acqua, ed è sempre più evidente che la consapevolezza dei cittadini e la loro partecipazione siano fondamentali per la conservazione e valorizzazione di questa ricchezza. 3. A fronte dell'alta concentrazione di beni culturali, il nostro Paese non spicca per una comunicazione capace di dialogare con le nuove generazioni, sfruttando a pieno le potenzialità dei canali digitali. Tanto per fare un esempio, secondo stime Eurobarometro (n. 278, European cultural values) l’Italia è ultima in Europa nell’uso delle risorse digitali. Le Istituzioni culturali, nella fattispecie, mostrano un incredibile ritardo: solo il 50% dei musei ha un sito web e appena il 16% dei musei è attivo nelle community virtuali. Alla fine, i giovani con età tra i 18 e i 25 anni, rappresentano appena un quinto dei visitatori. In 12 mesi, dal luglio 2016 a luglio 2017, sono stati coinvolte Istituzioni locali, associazioni territoriali, InformaGiovani, professionisti del settore e della comunicazione per un progetto che ha mostrato come il turismo, sempre in un'accezione sostenibile e responsabile, possa Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB
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diventare occasione di crescita economica e sociale attraverso nuova occupazione e nuove opportunità per l’autoimprenditorialità giovanile. Sono stati infatti organizzati ben 20 incontri nel territorio in 11 regioni, dal Trentino alla Calabria, con la partecipazione di oltre 1.100 persone prevalentemente under 30. La realizzazione di un sondaggio sul patrimonio culturale italiano ha quindi fornito poco meno di 5.500 risposte la cui analisi ha rivelato che i ragazzi italiani ritengono la valorizzazione del territorio un elemento imprescindibile per la crescita economica e sociale del Paese.
L'ottimo riscontro di Bel Paese, Buon Turismo è dimostrato anche dall’attenzione riservata dai media all'iniziativa e dal coinvolgimento degli utenti sui canali web: • Oltre 50 uscite su autorevoli media locali e nazionali; • Oltre 100 post su Facebook; • Più di 200 condivisioni; • Diverse minicampagne dedicate sui canali Linkedin, You Tube e Instagram; • Più di 500000 persone raggiunte sulle reti sociali. In parallelo, sono stati realizzati uno spot e 6 video che sintetizzano per immagini lo spirito del progetto, in località "simbolo" quali Melfi, Casal di Principe, Via Francigena, Tarquinia, Brescia, Tivoli, molto attente al lato responsabile della valorizzazione turistica. Bel Paese, Buon Turismo, ancora, ha permesso agli appassionati di fotografia di esprimere la propria creatività con il contest “Angoli e Atmosfere Nascosti”, che ha invitto i ragazzi tra i 18 e i 35 anni a raccontare attraverso un’istantanea il loro "tesoro" locale preferito; oltre 200 i giovani che hanno partecipato, in rappresentanza di tutte le regioni. Il progetto appena concluso si inserisce nella missione storica di CTS e del partner AITR i quali certamente ne raccolgono l'eredità, continuando il proprio impegno nella promozione sostenibile del territorio italiano.
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PRODOTTO
SPECK 100 GR Il Salumificio Venegoni ha mantenuto le tradizioni dei tipici salumifici lombardi con una produzione molto varia. Ancora oggi tutta la produzione deriva quasi esclusivamente dalla macellazione interna
RICETTA
PASTA SPECK E RUCOLA
La pasta speck e rucola è un primo piatto sciuè sciuè che si cucina in 10 minuti di orologio con pochissimo sforzo e dal risultato stupefacente nella sua semplicità! Ingredienti • 350 g Tagliatelle piatte • 150 g Speck • 250 g Panna Da Cucina (light) • 1 mazzetto Rucola • 1 spicchio Aglio • 1 cucchiaio Olio Di Oliva • q.b. Sale E Pepe Preparazione 1. Trita la rucola grossolanamente e taglia lo speck in sfilacci. 2. Metti a cuocere la pasta nel frattempo in padella metti lo spicchio d’aglio in camicia con l’olio aggiungi subito la panna con un mestolino di acqua di cottura. 3. Aggiungi lo speck e non appena la panna si sarà addensata aggiusta con sale, pepe. 4. Spegni la fiamma e metti la rucola. Amalgama il tutto 5. Scola la pasta e falla mantecare con il sugo per qualche attimo a fiamma vivace 6. Servi subito in tavola e buon appetito Tratta da: http://blog.giallozafferano.it/cucinaplus/pasta-speck-rucola/ Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB
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CULTI, TRADIZIONI E CURIOSITA' DEL MESE DI SETTEMBRE Il nono mese dell'anno secondo il calendario gregoriano prende in realtà il nome dal numero sette, in quanto nell’antica Roma prima che Giulio Cesare promulgasse il calendario giuliano spostando l'inizio dell'anno al 1° Gennaio questo era il settimo mese dell'anno. Settembre può definirsi al tempo stesso ultimo mese dell'estate e primo mese dell'autunno; è in questo mese che cade l'equinozio di autunno (il 22 o 23), momento particolare in cui la durata delle ore di luce e di buio è uguale su tutto il pianeta. Nell’antica Roma a Settembre si svolgevano i festeggiamenti per Giove Capitolino che con Minerva e Giunone costituiva la Triade Capitolina. Durante questi festeggiamenti che duravano 16 giorni si svolgevano parate militari, giochi circensi, sfilate di musici, danzatori, atleti e giocolieri. Le statue degli Dei erano portate in processione e al termine molte vittime erano sacrificate sugli altari dopo essere state cosparse di mola (germe di grano tostato), da cui deriva il verbo immolare. Il culto della Triade capitolina non era come può sembrare solo pubblico, ma era molto sentito anche a livello familiare. Gli animali simbolici collegati alla Triade erano l'aquila, il pavone e la civetta.
Settembre è un mese legato al ciclo annuale della vite, per la vendemmia. In campagna inoltre finita la lavorazione dei terreni e raccolti gli ultimi tagli delle foraggifere ci si prepara alla semina del grano. Molti sono i frutti che questo mese ci regala, oltre alla già citata uva, troviamo castagne, noci, nocciole, mele e pere, giuggiole e le ultime pesche e susine. Nell'orto patate, melanzane, peperoni, pomodori e zucchine, bietole si raccolgono ancora per tutto Settembre, insalate, cicorie, spinaci, cavolfiori e broccoli, carote, fagioli già preannuncio di piatti più invernali sono il dono di Ottobre. Per gli appassionati in questo mese è tempo anche di funghi, da raccogliere con sapienza e rispetto per il bosco e i suoi abitanti.
Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB
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Per quanto riguarda il calendario celtico e neopagano, l’equinozio d’autunno prende il nome di Mabon. Questa festività veniva anche chiamata Michaelmas in onore dell’Arcangelo Michele, l’Arcangelo di Fuoco, e in Settembre nell’antichità si svolgevano anche i Grandi Misteri di Eleusi. Mabon è il secondo Sabbat dedicato al raccolto autunnale, che si celebra quando il ciclo produttivo è ormai concluso, le foglie iniziano ad ingiallire e gli animali iniziano a fare provviste per prepararsi all’arrivo dei mesi freddi, mentre molte specie di uccelli iniziano a migrare verso Sud. Mabon, un dio di origine gallese, secondo la leggenda, viene rapito dalla madre, Modron (La Grande Madre) e poi liberato da Re Artù, sebbene Mabon fosse prigioniero felice durante tutto il periodo. Questo rapimento simbolico rappresenta il periodo di “incubazione”, in cui il dio “entra” nella madre e in questo senso si sacrifica, ed entra dunque nel mondo delle ombre, il mondo sotterraneo, l’Aldilà, e lì rimane fino alla sua rinascita in primavera. Il dio si trova ora sulla soglia degli Inferi e rappresenta dunque il passaggio dalla vita alla morte; porta però in sé il germe della promessa di vita, di rinnovamento, di rinascita. Il sole infatti in questo periodo diventa sempre più debole, le giornate sempre più corte e ci si prepara ad affrontare l’inverno, che sembra essere la stagione più lunga e difficile. È la festa dell’equilibrio ed è tempo di bilanci: possiamo veramente passare in rassegna i frutti che abbiamo raccolto dal nostro lavoro. È il periodo dell’aratura, attività da sempre accompagnata da numerosi e diversi riti locali per ringraziare il raccolto e propiziarsi gli dei e pregarli affinché donassero un inverno mite o non troppo aspro. È anche il tempo della vendemmia, che veniva anch’essa accompagnata da numerosi rituali grazie alla sua profonda valenza simbolica – la trasformazione dell’uva era vista come simbolo della trasformazione spirituale degli uomini che, come il vino viene chiuso nel buio delle botti e delle cantine, venivano iniziati ai riti misterici nel buio di santuari e templi sotterranei. Mabon è quindi una festa iniziatica, finalizzata alla ricerca di un nuovo livello di consapevolezza. È tempo di iniziare ad interiorizzarci, a viaggiare entro noi stessi accompagnati dal buio che avanza e che concilia alla riflessione sui misteri della trasformazione attraverso la morte, sempre portando in noi stessi il seme della rinascita. Tratto da: http://www.ecocastelli.it/a/culti-tradizioni-e-curiosita-del-mese-di-settembre/
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…LAVORO…
BETANIA E L’INSERIMENTO LAVORATIVO La mission di Betania è favorire l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Betania si occupa di persone svantaggiate favorendone l’inserimento lavorativo e creando, direttamente o indirettamente, opportunità di lavoro attraverso i suoi Settori (Sportello Lavoro, Turismo Sociale, «Non solo Spesa» per Gruppi di Acquisto, singoli e Aziende), e collaborando con realtà sociali ed economiche (p.e. Aziende) che credono nella sua mission. Betania crede nel lavoro come strumento privilegiato di promozione umana e sociale; attraverso di esso ogni persona ha la possibilità di inserirsi realmente nella vita sociale ed economica come individuo attivo e produttivo, sviluppando maggiore autonomia e crescendo nelle relazioni interpersonali. Betania svolge attività finalizzate all’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati: attiva tirocini in collaborazione con i servizi sociali del territorio per persone svantaggiate, offre percorsi di reinserimento al lavoro e di accompagnamento alla ricerca attiva di un impiego. In questi 16 anni Betania si è presa cura di Sergio, Laura, Chiara, Nicolò, Maurizio, Domenico, Sara, Chiara, Nicola, Charles, Sara, Elena, Enrico, Luisa, Miriam, Fathia, Barbara, Micol, Valerio, Emiliano, Iolanda, Giulia, Giulia, Alessandra, Tania, Federica, Ginevra, Alì, Abdul, Giulia e Alice. Questi amici sono stati tirocinanti o dipendenti di Betania e hanno fatto un po' della loro strada professionale con noi, aiutando Betania ad essere quello che è. Molti inserimenti sono avvenuti grazie al sostegno di Finanziatori, pubblici e privati, e grazie a molti cittadini che contribuiscono alle nostre raccolte fondi finalizzate a reperire il budget necessario per la gestione di questi inserimenti (tutoraggio e borsa lavoro per i tirocinanti). Continuate a sostenere la nostra campagna! Corriamo insieme, perché... #lacooperazionecorreinalto
PER SAPERNE DI PIÙ
ASSEGNO DI RICOLLOCAZIONE L'assegno di ricollocazione è uno strumento che aiuta la persona disoccupata a migliorare le possibilità di trovare la propria ricollocazione nel mondo del lavoro. È destinato a chi percepisce l'indennità di disoccupazione Naspi da almeno quattro mesi e consiste in un importo da utilizzare presso i soggetti che forniscono servizi di assistenza alla ricerca di lavoro (centri pubblici per l'impiego o altri soggetti accreditati). Serve a potenziare le loro attività di supporto e fornire un servizio personalizzato agli utenti. L'importo dell'assegno viene riconosciuto non alla persona disoccupata, ma al soggetto che ha fornito il servizio di assistenza alla ricollocazione e solo se la persona titolare dell'assegno trova lavoro. L'importo varia da un minimo di 250 euro ad un massimo di 5.000 euro, a seconda del tipo di contratto alla base del rapporto di lavoro e del grado di difficoltà per ricollocare la persona disoccupata (profilo di occupabilità).
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Le tipologie di contratto per le quali si riconosce l'esito occupazionale sono il tempo indeterminato, compreso l'apprendistato e il tempo determinato, maggiore o uguale a 6 mesi. Si tratta della prima misura di politica attiva del lavoro di livello nazionale coordinata dall'Anpal e gestita tramite la rete pubblico-privata dei servizi per il lavoro. A marzo 2017 è partita la sperimentazione dell'assegno per circa 30mila persone scelte in maniera casuale dall'insieme dei potenziali destinatari. Per informazioni sulla fase di sperimentazione clicca qui. Scarica l'infografica Guarda il video tutorial
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La straordinaria fioritura del deserto più arido al mondo
Pochi giorni fa l'Atacama, uno dei luoghi più inospitali del pianeta, si è trasformato in una sconfinata distesa di fiori. Il deserto di Atacama fiorisce una volta ogni 5-7 anni grazie a piogge autunnali particolarmente intense. Con soli 15 mm all'anno di pioggia, in media, il deserto di Atacama, 105.000 km quadrati di nulla tra il Cile e il Perù, è uno dei luoghi più aridi e inospitali del pianeta. Eppure anche qui, dove sabbia, roccia e sale la fanno da padroni, una volta ogni 5-7 anni è possibile assistere a un miracolo della natura: un'immensa, spettacolare fioritura trasforma questo paesaggio lunare in un prato colorato e variopinto come un pascolo alpino.
L'Atacama di solito appare così... Il merito è delle precipitazioni autunnali, che periodicamente si manifestano con eccezionale abbondanza e, in quelle rare occasioni, permettono ai semi di oltre 200 specie fiori di sbocciare in una tardiva primavera. Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB
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Quest’anno lo spettacolo della fioritura si è manifestato con largo anticipo rispetto al solito e ha richiamato nel deserto di Atacama migliaia di turisti armati di smartphone e macchine fotografiche. E così l’hashtag #DesiertoFlorido2017 in pochi giorni è entrato nei trending topic di Twitter e Instagram. La fioritura di quest’anno è eccezionale non solo per il periodo, ma anche perchè segue a meno di 24 mesi la precedente, del 2015, che aveva trasformato l’Atacama in un tappeto rosa.
La fioritura del novembre 2015
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