n°61 – 24 luglio 2018
2001-2018 17 anni al Vostro servizio
EDITORIALE tailor e hand made N. 61
Amici carissimi, chi non sa che Matera sarà capitale della Cultura Europea nel 2019….spero nessuno. In questi mesi ho sentito da più parti domande sul perché una città cosi particolare, a tratti difficilente accessibile avesse vinto la candidatura. Con questo mio editoriale riporto “integralmente” quanto nel sito https://www.materabasilicata2019.it/it/ è specificato quanto ai temi della candidatura. OPEN FUTURE Matera 2019 è per noi un'opportunità per creare una cultura aperta, in tutte le sue molteplici declinazioni: aperta perchè "accessibile a tutti"; aperta "nei confronti dei pensieri e delle sensibilità"; aperta perchè "disponibile al dialogo". Insieme, in 5 passaggi. 1. Futuro remoto Matera ha mantenuto pratiche economiche, sociali e culturali che oggi sono le radici di un modello di sviluppo europeo condivisibile, che recupera la modernità delle antiche pratiche ecologiche e di un'economia agricola basata sulla condivisione. Il vicinato e il co-working. Il rito della Festa della Bruna e il centro di Geodesia spaziale. Qui si vive da ottomila anni, è il momento di pensare a prossimi mille. 2. Radici e percorsi Matera e la Basilicata sono state e sono terre di passaggio, scambio e trasformazione. Dagli antichissimi percorsi e riti ciclici della transumanza alle influenze della Magna Grecia, di Roma, bizantine, longobarde, arabe, normanne e sveve. Dalle immigrazioni alle emigrazioni dei (giovani) lucani sparsi nel mondo, minoranza altrove. Uscire dal falso e costruito ed entrare nell'autentico di "wild Basilicata". 3. Riflessioni e connessioni Ci candidiamo per dimostrare che arte, economia, abitare, ambiente sono un tutt'uno. La nostra non è una candidatura di grandi eventi, ma di cittadinanza culturale, che consenta ogni giorno di fare incontri Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB
Sede operativa via Manzoni 56 20900 Monza – MB tel. – fax 039 83 27 16 www.nonsolospesa.org clienti@nonsolospesa.org
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sorprendenti e di immaginare nuovi modelli di vita, cultura ed economia. Ad esempio, il tempo, che a Matera scorre più lentamente, l'ambiente fisico di Matera, che ci incoraggia a ripensare le cose ab initio e a considerare questioni esistenziali e valori fondamentali. 4. Continuità e rotture L'esodo dai Sassi negli anni '50 e '60 è diventato l'emblema di una rottura, di una crisi, di un collasso della comunità, ma insieme simbolo di una capacità della comunità materana di resistere e riadattarsi e continuare a vivere dopo mutamenti improvvisi. Il percorso di ricucitura non è affatto completato. Vogliamo riuscirci insieme all'Europa, offrendo i Sassi come luogo di sperimentazione di nuove tecnologie, di economie e modelli di residenza, facendo della città un laboratorio per tutta la comunità creativa europea. 5. Utopie e distopie Matera intende rappresentare sé stessa come città-simbolo di tutte le culture dimenticate, di tutti i Sud del mondo, portatori però di valori che possono sfidare e rimettere in questione le risposte ortodosse (e perlopiù inefficaci) alla crisi europea, sviluppando progetti che creino valori sia economici che etici, al fine di produrre un nuovo modello di sviluppo culturale e sociale. Insomma, Matera cerca di sondare i temi più difficili della vita urbana del XXI secolo e di dare un risposta concreta, fatta di buone pratiche. Un'utopia indispensabile. Fabrizio
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La magna via francigena
“Ti accoglieranno paesaggi che non ti aspetti, valli e monti dove la cultura dei sicani è rimasta fortemente ancorata, e distese di grano che in primavera sono un mare verde e in estate si tingono di giallo e ocra. Ti aspetteranno i sorrisi accoglienti di tutti i siciliani che i stanno scommettendo e investono in gentilezza e passione, aprono le porte delle loro case, offrono assistenza nel modo più semplice che ci sia, col cuore” (Davide Comunale, La Magna Via Francigena. Sicilia a piedi da mare a mare, da Palermo ad Agrigento) COSTI da 8 a 11 partecipanti – €1050,00 da 12 a 15 partecipanti – €950,00 LA QUOTA COMPRENDE Cene, pernottamenti e prima colazione come da programma, guida, assicurazione, trasferimenti ove previsti. LA QUOTA NON COMPRENDE Mance, bevande e gli extra durante le cene, i pranzi, le tasse di soggiorno, il trasferimento al punto di ritrovo e dal punto di arrivo, ingressi e visite, tutto ciò che non è previsto nella sezione “la quota comprende”. EXTRA È possibile richiedere: trasporto bagagli, assicurazione annullamento, trasferimento al punto di ritrovo e dal punto di arrivo. INFO E PRENOTAZIONI Betania Viaggi di Betania s.c.s. o.n.l.u.s. betania@betaniatravel.it tel. 039 832716 Da lunedì a venerdì dalle 9:30 alle 13:00 dalle 14:00 alle 18:00 SCARICA IL PROGRAMMA DETTAGLIATO Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB
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DISCOVER BOFFALORA Tutte le domeniche - Da aprile a settembre
UN ITINERARIO SORPRENDENTE Vuoi fare un’esperienza straordinaria a poca distanza da casa? Naviga con noi attraverso la provincia come non te l’aspetti! Da aprile a settembre, ogni domenica, scopri un pezzetto di questo territorio. Attraversa il Naviglio Grande e la sua storia, le sue eccellenze, la sua architettura.
LE VILLE DI DELIZIA… Uno dei tratti navigabili più suggestivi dei Navigli, completamente immerso nel verde. Risalendo il canale si incrociano Cassinetta di Lugagnano e Robecco sul Naviglio, con le loro famose e spettacolari ville patrizie, Ponte Vecchio di Magenta, Ponte Nuovo di Magenta, il centro storico di Boffalora Sopra Ticino, Bernate Ticino con la splendida Canonica Agostiniana, la quattrocentesca torre d’avvistamento di Rubone fino ad arrivare a Castelletto di Cuggiono con la maestosa scalinata di Villa Clerici.
SCOPRENDO LE SPECIALITÀ LOCALI Un’intera giornata alla scoperta delle eccellenze del territorio. Altri percorsi possono essere effettuati su richiesta per gruppi privati. La navigazione, in questo tratto di Naviglio Grande, può essere abbinata a varie altre attività come splendidi percorsi in bicicletta (possibilità di noleggio a Boffalora) pranzi o cene in ottimi agriturismi locali.
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TRA NATURA, ACQUA E STORIA Puoi approfittare della nostra offerta, attiva tutte le domeniche, o costruirne una insieme a noi solo per il tuo gruppo! A partire da € 59,00 Contattaci per avere i programma dettagliato e gli orari di partenza betania@betaniatravel.it
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Il viaggio sensibile: siete dei veri eco turisti se...
Il 55% degli italiani che pianificano un viaggio cerca di fare scelte che non danneggiano l'ambiente. È un dato del 2017 ricavato dal VII rapporto "Italiani: turismo sostenibile ed eco turismo" di Fondazione UniVerde. Il dossier fotografa un'Italia sempre più interessata al tema dell'eco turismo, inteso come forma di turismo che rispetta l'ambiente, le popolazioni locali ed è in grado di valorizzare le risorse naturali e storiche di un territorio. Il viaggiatore responsabile è chi riesce a minimizzare il suo impatto sul pianeta, ma contribuisce anche alla sua salvaguardia attraverso alcune strategie e buone pratiche. Si tratta di una nuova coscienza ambientale che corre su Internet, luogo privilegiato per reperire tutte le informazioni necessarie all'organizzazione di un soggiorno sostenibile. Insomma: siamo sempre più responsabili e rispettosi dell'ambiente, ma possiamo considerarci esperti? I viaggi green non sono affatto di facile pianificazione: per contribuire al benessere della Terra bisogna rispettare almeno 10 comandamenti, noi ve li suggeriamo… 1. Viaggiate lenti. Per risparmiare sulle emissioni di CO2 è meglio preferire il treno all'aereo, dove possibile spostarsi in bicicletta o a piedi. Molti operatori turistici "eco" consigliano ai viaggiatori, una volta giunti a destinazione, l'uso di mezzi di trasporto alternativi ai servizi pubblici locali. No bus navette, sì bicicletta! Movimento lento, per esempio, è un'associazione culturale che propone lo slow travel come stile di vita, ed è in grado di fornire tutti i consigli necessari se volete organizzare un viaggio all'insegna della sensibilità ambientale. 2. Mangiate a km zero. Una volta sul posto scegliete solo cibo locale e OGM free, informatevi su quali ristoranti propongono menù biologici. 3. Comprate intelligente. Preferite i prodotti artigianali locali, ma non acquistate assolutamente souvenir che possano incentivare il bracconaggio, costituiti anche in minima parte con resti di animali (tartarughe, elefanti, coralli, ecc.), siano essi a rischio di estinzione o meno. 4. Risparmiate acqua ed energia elettrica. Non pretendete, per esempio, un cambio giornaliero di biancheria e asciugamani; spegnete sempre le luci prima di uscire dalla stanza d'albergo, non esagerate con l'aria condizionata. 5. Quando incontrate la natura la rispettate. Vi adeguate alle regolamentazioni di parchi e riserve e vi comportate in modo coscienzioso. Non gettate rifiuti, non prelevate né disturbate nessuna specie animale o vegetale, né raccoglate conchiglie o sabbia dalle spiagge. Se visitate un luogo frequentato da animali potenzialmente pericolosi sapete come comportarvi in caso di pericolo.
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6. Non stampate niente. Biglietti aerei e prenotazioni d'albergo: tutto può essere fatto in modalità digitale, perché tutte le comunicazioni vi arriveranno sulla casella di posta e potranno essere rese disponibili in caso di controllo. Inoltre potete fotografare con il cellulare i QR Code. 7. Fate la raccolta differenziata. Giunti sul posto chiedete informazioni alla struttura ospitante su come differenziare la spazzatura, ma anche quando siete per strada e dovete gettare la bottiglietta o il fazzoletto comportatevi responsabilmente. 8. Soggiornate in piccole strutture locali: agriturismi, b&b, aziende agricole. Così facendo generate una fonte di reddito per la popolazione locale e aiutate quel territorio a crescere e sostenersi, magari anche a investire in tutela dell'ambiente. Vi rivolgate ai locali anche per programmare escursioni in aree archeologiche e storiche, al fine di conoscere tradizioni e usi locali. Tornate a casa con un bagaglio incredibile di nuova conoscenza e fascinazione per i luoghi che avete visitato: difficilmente vi leverete dalla testa quel panorama, ma anche le persone del posto con cui l'avete condiviso e che vi hanno aiutato a scoprirlo. 9. Vivete all'aperto! Preferite tutte le attività outdoor: escursionismo, ciclismo, equitazione, canottaggio, arrampicata. Il mondo lì fuori è meraviglioso e se avete scelto una vacanza sostenibile ne siete perfettamente a conoscenza, godetevelo più che potete. 10. Sappiate dove andate e perché. Spesso la percezione degli aspiranti eco vacanzieri è distorta e si fa un sacco di confusione su cosa sia sostenibile e cosa no. Senza contare che troppo spesso il "green" è solo di facciata, perché è un ottimo strumento di marketing. In breve: in molti vogliono fregarvi spacciando per vacanza sostenibile quel che non lo è. Dovete informarvi prima, preferibilmente rivolgendovi a operatori specializzati.
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PRODOTTO
TIMO IN FOGLIE BIO 17 GR - BAULE VOLANTE ll timo non è solo ottimo per insaporire i cibi, ma è anche ricco di proprietà benefiche: le sue foglie sono una delle fonti più ricche di potassio
RICETTA
Pasta alla crudaiola con pomodori secchi e timo
INGREDIENTI •
320 gr pasta di semola (di grano duro)
•
300 gr pomodoro
•
200 gr pomodorino ciliegia
•
6 pomodoro secco
•
4 cucchiai olio di oliva extravergine
•
1 cucchiaio cipolla rossa
•
2 rametto timo
•
q.b. sale
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PREPARAZIONE 1) Scottate per qualche istante i pomodori in acqua bollente, sgocciolateli, spellateli, tagliateli a metà ed eliminate i semi. Tritatene grossolanamente la polpa e trasferiteli in una terrina. 2) Unite 200 g di pomodorini ciliegia a spicchi, 6 pomodori secchi sott'olio sminuzzati, 1 cucchiaio di cipolla rossa tritata, le foglioline di 2 rametti di timo, sale e 4 cucchiai d'olio. Mescolate e tenete in luogo fresco per circa mezz'ora, rigirando di tanto in tanto. 3) Lessate al dente 320 g di spaghetti o altra pasta di grano duro, versateli nella terrina con il sugo freddo, mescolate bene. Servite la pasta alla crudaiola con pomodori secchi e timo calda oppure fredda.
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Curiosità sul timo Le piccole foglie del timo sono un concentrato di sapore, aromi e proprietà antisettiche: per questo motivo il timo ha un ruolo importante tanto in cucina quanto in medicina. Usato da sempre nella cucina mediterranea, in quella mediorientale e in quella africana, il timo è popolare anche in Nord America: ecco cosa lo rende così speciale. CENNI STORICI È una pianta a portamento arbustivo con fusto legnoso e piccole foglie tenere, che fa parte del patrimonio botanico della Terra da almeno 5.000 anni. Il suo nome botanico è thymus vulgaris e cresce spontaneo in Provenza, ritenuta anche il suo territorio di origine. I Greci lo usavano come incenso e consideravano quello prodotto dal polline di timo i più dolce di tutti i mieli. I romani mettevano il timo nei loro bagni perché ritenevano che avesse proprietà rinvigorenti. VARIETÀ La varietà più comune è quella francese, e questo spiega il largo uso di questa spezia da parte degli chef e dei cuochi francesi. Le varietà di timo però sono più di 100, compreso il timo limone, il timo arancio, il timo argentato e il timo anice. USI I francesi fanno un larghissimo uso di timo. È uno degli ingredienti del mix di spezie bouquet garni, un fascio di spezie avvolto in una garza di stamigna che si aggiunge alle zuppe e si rimuove a fine cottura. I rametti di timo si aggiungono a piatti francesi famosi come la zuppa di pesce bouillabaisse e il Boeuf à la Bourguignonne. Il timo è molto popolare nella cucina nordafricana e mediorientale: è l'ingrediente principale dello za'atar, un mix di spezie che include anche semi di sesamo tostati, sommacco e sale. Ovviamente è anche la spezia più diffusa nella cucina nordamericana, dove lo si trova dappertutto, sul pollo arrosto e nelle zuppe. DOVE TROVARLO L'ideale è far crescere una pianta di timo in vaso sul proprio balcone o davanzale, è una pianta perenne che d'inverno perde le foglie per ricominciare a crescere rigogliosa ogni primavera. In alternativa, potete trovare i rami freschi dal fruttivendolo, al supermercato o in erboristeria. Si una molto anche in forma essiccata, che ha un aroma anche più forte. Il timo essiccato, a parità di peso, è più economico di quello fresco. CONSERVAZIONE Avvolgete il timo in un tovagliolo di carta bagnato e mettetelo in frigo, durerà almeno una settimana. Il timo essiccato dura anche più di un anno se conservato in un recipiente a chiusura stagna lontano da fonti di luce e calore. BENEFICI Non fatevi ingannare dalle piccole dimensioni delle foglie. Sono piene di Timolo, un olio essenziale molto potente e ricco di proprietà antisettiche che rende quest'erba molto adatta a combattere un'infinità di disturbi e infezioni.
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…LAVORO…
UN AIUTO PER LA TUA FAMIGLIA Assistente familiare, colf e babysitter: Idea Agenzia per il Lavoro è diventata oggi punto di riferimento per molte famiglie che sono alla ricerca di figure qualificate, professionali, serie e di fiducia. Il Consorzio da oltre 15 anni opera in questo settore e l’esperienza maturata nel tempo è garanzia di professionalità nella selezione delle figure richieste. Idea Agenzia per il Lavoro e Betania accompagneranno le famiglie nella ricerca della persona più adatta alle necessità ed esigenze espresse e nel suo inserimento in casa. Il personale verrà selezionato e presentato previo colloquio conoscitivo e verifica delle competenze. Per richiedere informazioni e preventivi gratuiti scrivete a: pozzoli@ideaagenziaperillavoro.it
PER SAPERNE DI PIÙ
Giovani, 11 punti che spiegano cosa vogliono dall'Europa L’Europa guarda al futuro e si rivolge alle nuove generazioni per capire come sarà. Il Dialogo strutturato è lo strumento per farlo e consiste in un canale di confronto permanente, a tutti i livelli, nei paesi dell'Unione Europea, con i ragazzi e le organizzazioni giovanili. Anche i rappresenti politici sono chiamati a partecipare, in occasione delle conferenze organizzate dai paesi che detengono la presidenza e durante la settimana europea della gioventù. Diciotto mesi è la durata dei singoli cicli di lavoro, ognuno dedicato a uno specifico obiettivo. L’ultimo, “Youth in Europe: What’s next?”, iniziato a luglio 2017, ha portato a stabilire 11 aree tematiche che saranno il fulcro delle prossime politiche giovanili comunitarie. Le parole chiave, in questo caso, sono partecipazione e responsabilizzazione, incoraggiando tutti sin da subito a prendere parte al processo democratico. In attesa del prossimo appuntamento con la Conferenza della gioventù, fissato a Vienna per settembre 2018, vediamo quali sono gli YouthGoals (“gli obiettivi della gioventù”) individuati da oltre 48.000 ragazzi europei. 1. Far (r)incontrare l'Unione Europea con i giovani. Le nuove generazioni non hanno fiducia nelle istituzioni comunitarie, incontrano difficoltà a comprenderne i principi, i valori e il loro funzionamento. Bisogna quindi promuovere il senso di appartenenza dei giovani al progetto europeo e costruire un dialogo per riconquistare la loro fiducia ed accrescerne la partecipazione. Come? Partendo dall’informazione che deve essere imparziale e facilmente accessibile, in modo che tutti possano conoscere i meccanismi alla base del progetto europeo e, soprattutto, le opportunità che questo offre. Vanno, inoltre, valorizzate le forme di Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB
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rappresentanza negli organi politici e amministrativi dell’Unione, in base a un principio di uguaglianza sostanziale. 2. Garantire l’uguaglianza di genere. La discriminazione in base al sesso colpisce ancora molti giovani, in particolare le giovani donne. Le pari opportunità e l'accesso ai diritti devono essere garantiti ai ragazzi di tutti i generi, compresi LGBTQ. L’uguaglianza sul lato del mercato del lavoro e della formazione è particolarmente importante e si traduce in stessi diritti e stesse opportunità. 3. Creare una società realmente inclusiva. Un terzo dei giovani in Europa è a rischio di povertà ed esclusione sociale e molti non hanno accesso ai diritti sociali. Pertanto, è fondamentale concentrarsi su coloro che sono più esclusi, favorendo l’accesso alla formazione formale - e non - e sostenendo gli educatori che lavorano a stretto contatto con i giovani più a rischio di emarginazione. 4. Favorire l’informazione e il dialogo. I giovani hanno difficoltà a verificare l'accuratezza e l'affidabilità delle informazioni. Devono, perciò, avere gli strumenti adeguati per orientarsi nel panorama dei mass media per selezionare quelle affidabili e saperle valutare criticamente. L’obiettivo è quello di assicurare la strutturazione di un dialogo rispettoso e tollerante, dentro e fuori la rete, mediante tutti i mezzi di comunicazione a loro disposizione. Per questo, anche i genitori devono avere un’alfabetizzazione digitale adeguata. 5. Assicurare la salute mentale e il benessere. Un numero significativo e crescente di giovani soffrono di stress, ansia, depressione e altre malattie mentali. Spesso l’origine di questi problemi è l’enorme pressione sociale che i ragazzi affrontano quotidianamente. Bisogna, quindi, diffondere una mentalità meno competitiva e favorire l’autocoscienza dei propri punti di forza e abilità. Lo stigma legato alle malattie mentali deve essere, inoltre, cancellato attraverso apposite campagne di sensibilizzazione e invitando i ragazzi a rivolgersi ai centri specializzati. 6. Sostenere i giovani che vivono nelle zone rurali. Nonostante quasi un terzo della popolazione dell'UE viva nelle aree rurali, esistono differenze evidenti tra la vita in questi contesti e in quelli urbani. Per eliminarle e assicurare che quindi tutti i giovani possano esprimere al massimo il proprio potenziale – senza essere condizionati da dove vivono – è importante creare delle strutture di servizi pubblici adeguate e un accesso eguale per tutti alle informazioni utili per il loro futuro. Un lavoro e una formazione di qualità giocano, infatti, un ruolo chiave per assicurare a tutti le medesime opportunità. I punti 7 e 8 ci spiegano perché. 7. Sì a un’occupazione di qualità… La mancanza di informazioni e di adeguate competenze impediscono ai giovani di integrarsi nel mercato del lavoro, incidendo negativamente sulla possibilità di trovare un futuro impiego adeguato alle loro capacità. Devono essere adottate, quindi, quelle misure utili a garantire un lavoro di qualità, un giusto salario e un’adeguata protezione sociale. Come capire quali sono? Coinvolgendo in primis le organizzazioni giovanili nella definizione delle politiche occupazionali. 8. …insieme a una formazione di qualità per tutti. L'istruzione è lo strumento che permette ai ragazzi di affrontare il futuro e le sfide che impone il cambiamento, come ricordato nella New Skills Agenda. Ecco perché è necessario concentrarsi sulle competenze trasferibili, sull'educazione non formale e su una formazione personalizzata e incentrata sul singolo individuo, rendendolo in grado di sfruttare al meglio il proprio pensiero critico e la propria creatività. La formazione comprende anche l’educazione civica, la cui conoscenza diventa indispensabile per una vera partecipazione attiva al sistema democratico.
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9. Spazi e partecipazione. Ai giovani deve essere assicurata una loro equa rappresentanza nel processo elettorale ma anche negli altri organi dove vengono prese decisioni che li riguardano direttamente. La partecipazione non è poi solo un concetto astratto. C’è bisogno di accedere a veri e propri spazi fisici - cd. “spazi giovanili”- creati dai ragazzi per i ragazzi per sostenere il loro sviluppo personale, culturale e politico. 10. Un’Europa verde e sostenibile. La società deve agire contro i cambiamenti climatici ma per risolvere un problema bisogna anche riconoscerlo. Anche i giovani devono iniziare ad assumersi la responsabilità delle proprie azioni e capire come la sostenibilità non sia una scelta, bensì un obbligo. Da dove partire? Dalla consapevolezza, facendo conoscere ai ragazzi l’impatto delle loro azioni, favorendo forme di volontariato ambientale e permettendo la loro partecipazione nei processi decisionali. I giovani possono essere i veri portatori del cambiamento, attraverso lo studio di nuove soluzioni e tecnologie già dalla scuola. 11. I programmi europei e le organizzazioni giovanili. Sono questi due fattori la base per costruire una società basata sugli stessi valori e per creare una vera identità europea. Tuttavia, i finanziamenti non sono sempre adeguati. La possibilità di accesso ai programmi europei deve essere uguale per tutti i ragazzi, anche quelli appartenenti a fasce più vulnerabili. Stesso discorso vale per la creazione di organizzazioni giovanili. Per questo bisogna ampliare la varietà di sovvenzioni e le iniziative offerte a questo tipo di realtà.
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10 incredibili curiosità su Marte, il Pianeta Rosso
Il pianeta più conosciuto del Sistema Solare che non sia la terra è il nostro vicino abbronzato. È Marte, il pianeta rosso. Studiato ormai da anni anche per la semplicità, rispetto ad altri pianeti, e la poca distanza, gli studi sia astronomici sia effettuati su campo, tramite robot, hanno consentito di scoprire una serie di informazioni interessanti su questo pianeta, alcune delle quali molto curiose. Noi le abbiamo raccolte in questa lista, che vi aiuterà a saperne di più.
10. La missione di Curiosity È impossibile non sapere che cosa sia Curiosity, il robot che da qualche tempo ormai si è stabilito su Marte. Si tratta di una macchina che è stata spedita, per quello che si sente dire, per studiare fisicochimicamente il pianeta, il suolo, l’aria, e le caratteristiche generali. Ma lo scopo con cui fin dall’inizio il robot è stato progettato era principalmente uno: capire se l’uomo potesse un giorno trasferirsi su Marte, e anche se in passato ci sia stata qualche forma di vita. I dati che vengono raccolti sono registrati proprio con questo mega-scopo finale.
9. Il monte più alto del sistema solare è su Marte Se ti chiedessi qual è il monte più alto del mondo, sicuramente risponderesti l’Everest, che con i suoi 8.000 e rotti metri sopra al livello del mare è in assoluto il picco più alto della terra. Della terra, ma non dell’intero Sistema Solare: questo è infatti il Monte Olimpo, non quello che si trova in Grecia ma il Monte Olimpo marziano. Si trova infatti a ben 21.000 metri dal punto meno alto di Marte; questa altezza in parte è giustificabile con il fatto che Marte non ha il mare da cui prendere la distanza. In ogni caso, se considerassimo il punto più alto, l’Everest, e il punto più basso del nostro pianeta, non raggiungeremmo 21.000 metri di differenza.
8. Le prime esplorazioni di Marte Sebbene le esplorazioni odierne di marte siano sicuramente le più conosciute, anche a causa del risalto mediatico che hanno, queste sono iniziate ormai molti anni fa. La prima navetta spaziale che fu mandata su Marte con l’obiettivo di sturiarlo era sovietica, si chiamava Mars 1 e venne lanciata nel 1962. Purtroppo i controllori della missione ad un certo punto hanno perso il contatto con il veicolo. La prima navetta che riuscì a scattare foto del Pianeta Rosso, invece, fu Mariner 4, che era stata invece progettata dagli amercani.
7. L’acqua su Marte sarebbe ghiaccio (quasi sempre) La ricerca dell’acqua, elemento necessario sempre e comunque alla vita, su Marte, è stata una delle prerogative degli scienziati fin dalle prime esplorazioni. Su Marte notavano dei canali, che secondo gli astronomi in passato avrebbero potuto indicare lo scorrimento dell’acqua, ma la scoperta delle effettive temperature di Marte, che sono mediamente di -60° C (con picchi di 30° ma solo nelle zone e nei periodi più caldi) indicherebbe che l’acqua, per la stragrande maggioranza del tempo, sarebbe in forma solida, sarebbe ghiaccio. Dovrebbe essere incredibilmente salata per poter rimanere liquida, per non congelare a quelle temperature. Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB
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6. Marte ha tante terre emerse quanto la Terra Probabilmente sai che il Pianeta Rosso è considerevolmente più piccolo della nostra Terra, il che porterebbe a pensare che non è una soluzione ottimale come “pianeta di riserva” nel caso sulla Terra fossimo troppi. In realtà, se si considera che la Terra è un pianeta ricoperto per 2/3 da oceani, che Marte non ha, risulta che la superficie abitabile sarebbe praticamente la stessa: insomma, Marte darebbe all’incirca uno spazio per far abitare altri sette miliardi di persone. Il che non sarebbe male, se solo riuscissimo a mandare qualcuno ad abitare lassù, ma purtroppo non è proprio semplicissimo.
5. Il volume di Marte entrerebbe sei volte in quello della terra Abbiamo appena parlato di superficie delle terre emerse, e del fatto che Marte sia più piccolo rispetto alla Terra. Ma quanto più piccolo, esattamente? Per comprendere la proporzione basta pensare che se la Terra fosse completamente cava e noi iniziassimo a mettere doppioni a dimensione reale di Marte al suo interno, ce ne starebbero comodamente sei, quindi nemmeno pochissimi; ciononostante, come abbiamo visto, le dimensioni non sono tutto ciò che conta, perché le terre abitabili più o meno sono le stesse.
4. Fobos, la luna più grande di Marte Nemmeno a farlo apposta, Marte ha due lune, due come nella mitologia erano i figli di Ares, dio della guerra, da cui il pianeta prende il nome. Per questo le lune si chiamano come i suoi figli, Fobos e Deimos, Paura e Terrore. Fobos è la luna più grande e fortunatamente della paura ha solo il nome; infatti è un satellite che ha l’unica particolarità astronomica di essere molto, molto veloce. Dalla superficie di Marte può essere visto sorgere, ad est, e tramontare, ad ovest, per ben due volte in un solo giorno. Questa luna, peraltro, per la sua spirale si avvicina a Marte lentamente ma inesorabilmente, e tra qualche millennio dovrebbe addirittura andare a caderci sopra.
3. Deimos, la luna più piccola di Marte L’altra luna di Marte, la più piccola, Deimos (Terrore) è piuttosto difficile da individuare dalla superficie del pianeta. Si può infatti vedere solo alla stregua di una stella, un po’ come noi riusciamo ad individuare Venere dalla superficie della Terra: tu lo hai mai visto? È più lento di Fobos, come rotazione, ma le sue dimensioni veramente minimali fanno chiedere agli scienziati se si tratti di una vera luna o piuttosto di un satellite che è stato catturato nell’orbita del pianeta e da allora continua a girare intorno ad esso.
2. La gravità su Marte Spesso pensiamo alla differenza di gravità che c’è tra la Terra e la Luna. È semplice considerare la differenza di gravità perché abbiamo visto persone che ci sono andate e che si sentivano molto più leggere rispetto a qui, ma poco sappiamo della gravità di Marte. Bene, la situazione è molto simile a quella della Luna, il che significa che la gravità è ridotta rispetto alla nostra all’incirca del 62%. Questo significa che se una persona che pesa 100 Kg fa un giro su Marte, ne peserà una quarantina. Altro che dieta per dimagrire.
1. C’è vita su Marte? L’ultima domanda, la più importante, quella che tutti ci chiediamo è questa: c’è vita su Marte? Stando alle analisi delle rocce di Marte, oltre al materiale inorganico che le costituisce sono state trovare anche alcune molecole organiche complesse, molecole che si ritrovano comunemente nei nostri batteri. Ci sono le molecole, il che significa che ci sono le “impronte” della vita: si sta formando o c’è stata in passato? Le opinioni sono controverse, ma alcuni scienziati credono addirittura che in qualche punto celato del pianeta la vita sia esistita e, addirittura, possa esistere ancora oggi.
Betania – Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Iscritta all’Albo Nazionale delle Cooperative a mutualità prevalente al n° A122164 Iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali della Regione Lombardia al n° 530 Associata a Confcooperative C.F.- P.IVA: 03140200969 – CCIA MB
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