5 minute read

COVER STORY

Next Article
RECENSIONI

RECENSIONI

COVER STORY

DI ANTONIO LO CAMPO*

LE RICADUTE ECONOMICHE DELLE ATTIVITÀ SPAZIALI SIMONETTA DI PIPPO L’AMBASCIATRICE DELLO SPAZIO

A COLLOQUIO CON LA NEO DIRETTRICE DEL SEELAB DELLA SDA BOCCONI

COVER STORY

» In questa foto scattata dall’astronauta dell’Esa Alexander Gerst durante la missione Blue Dot nel 2014, l’atmosfera terrestre è visibile come una sottile linea blu. Gerst ha commentato: “guardate quanto è sottile la nostra atmosfera.

Questo è tutto ciò che c’è tra l’umanità e lo spazio mortale”.

“Stiamo seguendo tutti con grande interesse la missione Minerva, che vede l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti di nuovo a bordo della Stazione spaziale internazionale (Iss). Ero il direttore del Volo Umano dell’Esa quando selezionammo nel 2009 Samantha, e altri cinque astronauti europei, tra i quali anche Luca Parmitano. Sono molto orgogliosa di lei e di Luca, dei loro risultati, del loro modo di portare competenza e orgoglio italiano, ed europeo, nello spazio. E quindi, sono anche un po’ orgogliosa di me stessa per aver contribuito, con la loro selezione, a questo successo. Godspeed Samantha!”. È l’augurio di buon viaggio alla missione attualmente in corso di Samantha Cristoforetti da parte di Simonetta Di Pippo, nota come ”Ambasciatrice dello Spazio”. Anche perché è l’incarico che ha ricoperto dal 2014 come direttore dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari dello spazio extra-atmosferico (Unoosa), in pratica l’Onu dello spazio, con sede a Vienna. Oltre a ruoli dirigenziali che le hanno sempre fatto avere un filo diretto con gli astronauti europei. Un ruolo di grande prestigio per Simonetta Di Pippo, che da poco ricopre un nuovo incarico altrettanto prestigioso: “Dedicherò la prossima fase della mia vita professionale a restituire ai giovani quel che so in materia di spazio” - dice. E Simonetta Di Pippo ne sa davvero molto, di spazio e di astronautica; è stata infatti nominata direttore dello Space Economy Evolution Lab (SEElab), il laboratorio di Sda Bocconi fondato nel 2018 da Andrea Sommariva (deceduto nell’agosto 2021) per studiare l’economia dello spazio e le ricadute economiche delle attività spaziali. Ha conseguito una laurea in astrofisica e fisica dello spazio all’Università “La Sapienza”, e honoris causa una laurea in Environmental Studies e un dottorato in International Affairs. Negli anni scorsi aveva ricoperto ruoli dirigenziali nell’Agenzia spaziale italiana, a capo delle missioni scientifiche, e in seguito è stata direttore del Volo Umano presso l’Agenzia spaziale europea. Dal 2016 è membro del World Economic Forum Global Future Council on Space e suo copresidente dal 2020. Sempre con la new space economy in primo piano, che è anche il focus principale di cui si occupa il SEELab della Sda Bocconi a Milano.

DOTTORESSA DI PIPPO, A CHE PUNTO SIAMO CON LA NEW SPACE ECONOMY?

L’economia dello spazio si sta espandendo enormemente, con la partecipazione di un numero sempre crescente di attori, e si attesta oggi su un valore di circa 400 miliardi di dollari, destinati a trasformarsi in trilioni nel giro di pochi anni. È fondamentale per tutto, dalla crisi climatica all’agricoltura, dalla telemedicina ai monitoraggi delle coste o del catasto urbano. Dopo un disastro, per esempio, si possono organizzare operazioni di risposta all’emergenza con informazioni che altrimenti non sarebbe possibile ottenere, e questo può salvare vite umane.

E IN AMBITO SEELAB?

L’approccio sarà multidisciplinare, con particolare attenzione ai privati, sempre più protagonisti nel settore spazio e nella space economy. E la sfida è farlo

COVER STORY

DI ANTONIO LO CAMPO

“STIAMO COSTRUENDO L'ECONOMIA DEL FUTURO”.

SIMONETTA DI PIPPO

diventare un centro di eccellenza su scala globale, sperimentando sinergie ed espandendo il raggio d’azione, per raggiungere un numero crescente di utenti, sfruttando le competenze di un team multidisciplinare, unico nel suo genere. Un centro di eccellenza, come il SEElab del prossimo futuro, diventerà centro di aggregazione di competenze come nodo centrale di una rete di collaborazioni nazionali e internazionali.

COME SI È SVOLTA

LA SUA ESPERIENZA

PRESSO L’UNOOSA?

Sono entrata in contatto con tutte le realtà, i Paesi emergenti e in via di sviluppo che hanno capito che lo spazio non è solo l’esplorazione dei

» L’astrofisica Simonetta Di Pippo, neo-direttore dello

Space Economy Evolution Lab.

pianeti o le straordinarie imprese degli astronauti. Durante questa mia esperienza all’Onu, abbiamo aiutato molte nazioni a usare al meglio le infrastrutture spaziali. Si contano già più di ottanta Paesi che sono riusciti a lanciare un satellite, e tre Paesi in via di sviluppo sono stati messi in condizione di farlo proprio da Unoosa.

COVER STORY

IL SEELAB POTRÀ

DIVENTARE UN POLO

PER COLLABORAZIONI

INTERNAZIONALI?

SEELab diventerà un centro di aggregazione di competenze come nodo centrale di una rete di collaborazioni nazionali e internazionali. Metterò in campo le mie esperienze in vari settori, da quello scientifico a quello istituzionale, da quello economico a quello diplomatico, con l’obiettivo di formare giovani preparati in campo spaziale e in tutte le numerose discipline a esso collegate per le sfide importanti che ci attendono. Lo abbiamo anche confermato con l’appuntamento dello scorso 27 giugno alla Bocconi a Milano, dove abbiamo organizzato la conferenza annuale di SEELab, con la partecipazione di molti tra gli attori principali delle aziende e degli enti, anche privati, del settore spaziale italiani e internazionali.

È QUINDI PRONTA

AD ACCETTARE QUESTA NUOVA SFIDA?

A ogni passaggio di carriera cambio sfida. Nei miei incarichi che hanno preceduto quello alle Nazioni Unite, ho lavorato alla costruzione di grandi progetti, da quello della Iss alle missioni marziane e a numerose sonde interplanetarie. All’Onu invece mi sono occupata di un altro aspetto che ha rappresentato l’ossatura del lavoro: portare i benefici delle attività spaziali sulla Terra per migliorare la qualità della vita di tutti, ovunque.

LA SPACE ECONOMY

RIGUARDERÀ SOLO LO SPAZIO VICINO

ALLA TERRA, O ANCHE

ALTRI CORPI CELESTI?

Certamente abbraccia tutta una serie di opportunità, comprese quelle lontane dalla Terra. Un esempio riguarda l’estrazione di risorse, come terre rare e metalli del gruppo del platino dalla Luna e dagli asteroidi, a filoni ad alto potenziale di sviluppo nel breve e medio termine, oltre naturalmente alla focalizzazione su spazio e clima, servizi in orbita e sviluppo socioeconomico sostenibile sulla Terra. Il SEELab costruirà l’economia del futuro basandosi su dati e infrastrutture

*ANTONIO LO CAMPO È UN GIORNALISTA SCIENTIFICO FREELANCE SPECIALIZZATO PER IL SETTORE AEROSPAZIALE E COLLABORA CON QUOTIDIANI E PERIODICI NAZIONALI. » Simonetta Di Pippo con l’astronauta dell’Esa Paolo Nespoli.

spaziali. Il nostro nuovo motto è: “stiamo costruendo l’economia del futuro”.

È POSSIBILE CHE I RUSSI

ABBANDONINO LA

STAZIONE SPAZIALE?

Da un punto di vista tecnico è complicato ma possibile. Consideriamo che i russi sono attualmente gli unici che possono imprimere alla Iss quella piccola spinta che la rimette periodicamente nell’orbita giusta. Comunque, hanno confermato la loro partecipazione fino al 2024, poi si vedrà. Per ora, tutto sulla Iss funziona come prima. Nello spazio abbiamo sempre dimostrato che si può andare al di là delle divisioni e dei contrasti esistenti sulla Terra. E io credo molto nella diplomazia spaziale, che sinora ha sempre dato ottimi risultati.

This article is from: