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LA LUNA E OLTRE

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RECENSIONI

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LA LUNA E OLTRE

DI ANTONIO LO CAMPO

LA NASA CON EUROPA E ITALIA SULLA

IL SUMMIT TRA L’ENTE SPAZIALE USA E QUELLO EUROPEO E L’ACCORDO CON L’AGENZIA SPAZIALE ITALIANA

“Un astronauta europeo sbarcherà sulla Luna con le missioni di Artemis, e più di uno verrà inviato sin dall’inizio verso la stazione cislunare Gateway Lunar Platform. Non vediamo l’ora che un astronauta dell’Esa si unisca a noi sulla superficie lunare”. Lo ha detto Bill Nelson, amministratore della Nasa, in occasione del summit con i vertici dell’Esa, l’Agenzia spaziale europea guidati dal direttore generale Josef Aschbacher, dello scorso giugno al Centro Estec di Nordwijk, in Olanda. E non può essere diversamente. L’Europa fornisce già oggi un contributo importante per il programma lunare Artemis, che riporterà astronauti sulla superficie selenica nel 2025 (salvo ulteriori ritardi). La fornitura a lungo termine da parte dell’Esa di moduli di servizio per la navicella Orion è già avviata da tempo: ne sono stati consegnati già tre, con forte partecipazione dell’industria italiana, e un quarto è in via di assemblaggio. Ed è già in vigore un accordo per far volare tre astronauti dell’Esa a bordo di Orion verso il nuovo avamposto spaziale che i partner internazionali stanno costruendo, il Gateway. “Questa partnership strategica sta ora preparando il terreno per il primo astronauta europeo ad atterrare sulla Luna” - ha confermato Nelson, che ha al suo attivo un volo sullo Shuttle Columbia nel gennaio 1986, con la missione Sts-24, che precedette di due settimane quella tragica del Challenger.

IL MODULO ARGONAUT

E L’OBIETTIVO MARTE

Una spedizione sulla superficie della Luna per un europeo potrebbe essere il vantaggio di nuovi contributi dell’Esa ad Artemis, e che potrebbero includere la consegna di carichi e infrastrutture sulla Luna da parte del modulo automatico di atterraggio europeo Large Logistic Lander (El3), che prenderà il nome di Argonaut, servizi di comunicazione e navigazione attraverso il programma Moonlight, nonché scienza e tecnologia per l’esplorazione della superficie selenica. Questi progetti, tra gli altri, saranno discussi al Consiglio dei ministri dell’Esa che si terrà a Parigi il prossimo autunno. Nel corso del vertice EsaNasa è stato anche siglato un accordo quadro per una partnership strategica sulla scienza dei sistemi terrestri, nonché un memorandum di intesa sulla missione lunare Pathfinder. “La Nasa conta sulla cooperazione con l’Esa per promuovere l’esplorazione della Luna attraverso il programma Artemis. Il modulo di servizio europeo Esm è considerato come il “motore” della navicella Orion destinata alla Luna con equipaggi, che fornisce ai nostri astronauti le capacità di manovra nello spazio, il supporto vitale e l’energia per trasportare in sicurezza i nostri astronauti sulla Luna e tornare a casa sulla Terra” - ha aggiunto Nelson. La missione ExoMars 2022 sarebbe dovuta partire verso il Pianeta rosso entro l’autunno, alla ricerca di segni di vita marziana passata, ma il lancio è

LA LUNA E OLTRE

» Sopra: il rendering di un villaggio lunare realizzato da una collaborazione Nasa-Esa.

A sinistra: la firma a Roma dell’accordo Nasa-Asi, siglata dal presidente Asi Giorgio

Saccoccia (a sinistra) e l’amministratore della Nasa,

Bill Nelson (a destra).

stato cancellato a causa dell’invasione russa all’Ucraina e alle conseguenti sanzioni. Nonostante vi sia stata da parte russa la proposta di riprendere in mano la missione, e di ritardarla solo fino al 2024, l’Esa sta valutando con la Nasa di cooperare per un nuovo profilo della sonda che reca a bordo il rover Rosalind Franklin, da lanciare però non prima del 2026. “Approfondendo la nostra partnership nell’esplorazione di Marte, che comprende anche l’innovativa campagna Mars Sample Return, la Nasa sta pensando al modo migliore per sostenere i nostri amici europei nella missione ExoMars” - ha detto Bill Nelson. “Nel frattempo, continueremo a lavorare insieme per perfezionare l’architettura di Mars Sample Return” - ha aggiunto Josef Aschbacher .

MODULI LUNARI MADE IN ITALY

Bill Nelson è poi volato a Roma, dove ha firmato un accordo bilaterale tra l’Agenzia spaziale italiana e la Nasa. L’obiettivo è uno studio preliminare dedicato alla progettazione dei moduli abitativi lunari, i Lunar Surface Multi-Purpose Habitation (Mph), proposti dall’Asi nell’ambito del programma Artemis. Un programma a guida Nasa ma con partecipazione internazionale, in particolare dell’Europa, con l’Esa. Sono molte le attività industriali, tecnologiche e scientifiche da coordinare per il programma Artemis, che non si limiterà a riportare gli astronauti sulla Luna ma punta a realizzare un grande avamposto abitato in permanenza, dopo aver realizzato la stazione cislunare Gateway, da completare entro il 2026. Nelson ha firmato l’accordo con il presidente dell’Asi, Giorgio Saccoccia, a margine della 17ma seduta del Comitato interministeriale per le politiche relative allo spazio e alla ricerca aerospaziale (Comint), presieduto dal Ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale con delega alle politiche spaziali e aerospaziali, Vittorio Colao, e alla presenza del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio. L’Asi condurrà lo studio con il supporto dell’industria italiana al fine di elaborare un progetto conforme agli obiettivi della missione Artemis e ai requisiti forniti dalla Nasa. Quest’ultima si impegnerà a supportare la nostra Agenzia, fornendo informazioni tecniche e programmatiche aggiornate sul programma.

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