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BERGAMO CAPITALE 2019 L’INDUSTRIA DELLA CULTURA SECONDO BRUNO SANTORI
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ALESSANDRA GALLONE RIPARTE DALLA FONDAZIONE CIVIS 2.0
60 ANNI E NON SENTIRLI PER LA FRATELLI MARABINI Destra al centro IL TRAPIANTO IN FORZA ITALIA LASCIA TIEPIDO CAPELLI
PIONIERI DAL 1953 NELLA MOVIMENTAZIONE E LOGISTICA QUEST’ANNO L’AZIENDA DI ORIO SPEGNE LE SESSANTA CANDELINE CON UN RECORD ASSOLUTO DI FEDELTÀ VERSO IL PARTNER CESAB (GRUPPO TOYOTA)
L’ALTRA FACCIA DELLA CRISI ITALCEMENTI, LA RABBIA IN CORTEO ITALMOBILIARE CORRE CON LA FINANZA MENTRE IL RAMO PRODUTTIVO SOFFRE
BERGAMO ART DOSSIER LA CAMPAGNA D’AUTUNNO RIEMPIE MOSTRE E GALLERIE TUTTI GLI APPUNTAMENTI
SOGNI CHIMICI INCENERITORE NO GRAZIE M5S LANCIA LA CAMPAGNA DELL’ACQUA SUPERCRITICA
MENSILE DI NOVEMBRE 2013 - NUMERO 69
Manuale dei territori
Rivista mensile - Ogni primo vener dì del mese in edicola al prezzo di 1,50 euro. Poste Italiane S.p.A. Sped. in abb. post. 70% DCB Bergamo. In caso di mancato recapito restituire al mittente.
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CONTENUTI novembre 2013
EDITORIALE
PROVE LIBERE DI SALVEZZA SUI TERRITORI di Carlo Quiri
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ochi punti di riferimento, e quasi tutti sul territorio. Il PD a livello provinciale ha espresso una continuità che per forza di cose non si riprodurrà con Renzi, Cuperlo, Civati o chi per essi: a Bergamo, per intenderci, lo stesso tesoriere ha attraversato l'arco dalla Dc alla Margherita e poi al PD, e non ci riferiamo al berlingueriano Antonio Misiani che a sua volta rappresenta un pilastro local-nazionale di questa continuità. Dall'altra parte, a destra nessuno mette in discussione Franco Tentorio che, come sindaco, è sicuramente più amato che odiato e comunque non si è mai reso impopolare, gestendo il gestibile nei tempi più difficili: campione senza avversari interni, con doti tali da mettere in difficoltà anche qualsiasi sfidante esterno. E che il leader sia Tentorio lo riconosce Angelo Capelli, coordinatore provinciale alfaniano e ciellino al tempo stesso, incarnante cioè le due categorie oggi più invise al leader maximo Silvio B. Dal territorio arrivano altri segnali importanti: Alessandra Gallone, per esempio, torna sulla scena con quello che lei stessa definisce "contenitore bianco", la Fondazione Civis 2.0, puntando su esponenti della società civile e sul loro impegno per affrontare la crisi dei territori in termini non solo politici, ma anche concreti. E da Roma, da Milano, da chi ci governa, che segnali arrivano? Tra le poche certezze, possiamo includere sicuramente l'aumento della pressione fiscale su tutto il tassabile, con misure ad hoc di stampo feudale, maxi-condoni ai gestori di slot machines e simili. Con questi chiari di luna, le uniche riforme possibili rischiano di rimanere quelle che riusciamo a strappare noi stessi, dal basso, dai territori: un parcheggio meno esoso per l'ospedale nuovo, treni locali invece di carri bestiame, un sindaco senza condanne infamanti e altre piccolezze di questo tipo.
BUON COMPLEANNO
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LAVORO
ECONOMIA ATTUALITÀ & POLITICA
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DURA LEX
EDILIZIA E DINTORNI Italcementi L’altra faccia della crisi DURA LEX Ryanair condannata per contributi non pagati ALFANIANO Trapianto Forza Italia Capelli come Tentorio critico con il signor B. LA BUONA POLITICA Alessandra Gallone, il ritorno CRONACHE DI PALAZZO (FRIZZONI) Oneri morali e materiali in giostra alla Celadina ERA LA BAS A2A, Palazzofrizzoni pronto a vendere 7 milioni in titoli LAVORO Città dei mille (Licenziamenti) BUON COMPLEANNO Fratelli Marabini 60 anni e non sentirli LA RISTRUTTURAZIONE Per Mazzucconi bufera a Modena
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LA BUONA POLITICA
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ALTISSIMA GAMMA
52 ARTE
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VOCE NARRANTE
ECONOMIA ATTUALITÀ & POLITICA
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RUBRICHE
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EVENTI
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VOCE NARRANTE «Pierino e il lupo», la nuova industria della cultura LAVORO SICURO Malattie professionali, record bergamasco ma calano gli infortuni AREA M5S L’acqua supercritica molto meglio dell’inceneritore MADE IN BERGAMO My name is Gioppino LETTERE La posta di Bergamo Economia BG ART DOSSIER Gallerie, mostre e inaugurazioni PROTAGONISTI AbsoluteUP, il coraggio della idee ALTISSIMA GAMMA Rolls-Royce wraith il lusso si veste da coupé ELETTRICA Torna l’Ampera all’insegna del risparmio CHI, DOVE E PERCHÈ 40 pagine di glamour Made in Bergamo
BERGAMO ECONOMIA MAGAZINE Rivista mensile di economia, attualità, costume e stile (Registrazione al Tribunale di Bergamo nr. 5 del 21/02/2013) Società editrice: Speb S.r.l. Via San Giorgio 6/n 24122 Bergamo Presidente: Baldassare Agnelli Direttore responsabile: Carlo Quiri Concessionaria pubblicità locale: S.P.E.B. S.r.l. Via San Giorgio, 6 - 24122 Bergamo Tel. 035 678812 - Fax 035 678895 info@bergamoeconomia.it Concessionaria pubblicità nazionale: A. Manzoni & C. S.p.A., via Nervesa, 21 Milano. Tel. 02 57494211 Stampatore: Fotoincisione 2000 Albano S. Alessandro (Bg) - Via Spallanzani, 6 Tel. +39 035 4521290 Abbonamenti: Tel. 035 678811 Costo abbonamento: 22 euro per 11 mesi www.bergamoeconomia.it
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FLASH
Grand Hotel Sacbo
ORIO AL SERIO LE NOTTI BIANCHE ANCORA UNA VOLTA LO SCALO OROBICO ELETTO IL PEGGIORE AL MONDO PER DORMIRCI, SECONDO SOLO A QUELLO DI MANILA. A SOSTENERLO È UNO STUDIO ONLINE DEL SITO «THE GUIDE FOR SLEEPING IN AIRPORTS»
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aeroporto di Bergamo è il peggiore al mondo per dormire e il secondo peggiore al mondo come 'esperienza complessiva' dopo Manila. E' il poco lusinghiero giudizio che danno di Orio al Serio i lettori di un sito internet di viaggi, "The guide to sleeping in airports" (La guida online per dormire negli aeroporti concepita dall'agente di viaggio canadese Donna McSherry che raccoglie varie testimonianze), che ha pubblicato la sua classifica dei "top" e dei "flop" per il 2013. Nello scalo, si legge sul sito, "la gente gozzoviglia senza maglietta o scarpe come se fosse a casa sua e nessuno la riprende". Bergamo Orio al Serio, sostiene il portale specializzato in base ai giudizi ricevuti, "è rumoroso, freddo...e troppo affollato da gente che dorme. Si riempie ogni notte di viag-
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giatori a basso costo che aspettano i loro voli la mattina presto con Ryanair. Il posto per sedere è limitato e per questo molti portano i loro sacchi al pelo e dormono sdraiati sul pavimento. Nel cuore della notte, arrivano gli addetti alle pulizie che si rivolgono alla sicurezza per far alzare tutti quelli che dormono sul pavimento. In parole povere, non pianificate alcun riposo! Se dovete trascorrere la notte all'aeroporto di Bergamo, prendete un caffè nel bar aperto 24 ore su 24 e leggete un libro finché la sicurezza non apre i varchi. Una volta superati i controlli, scoprirete che la zona gate è molto più carina e comoda". Per il secondo anno consecutivo, a guidare la poco invidiabile classifica di peggior aeroporto del mondo è Manila; tra gli scali migliori, il primato spetta invece a Singapore e Seoul.
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Emergenti
INNOVAZIONE TECNOLOGICA IN CAMERA DI COMMERCIO LA PASSERELLA DEI VINCITORI LO SCORSO 18 OTTOBRE SI È TENUTA LA CERIMONIA CHE HA ASSEGNATO I PREMI A ELFRAMO, ABOLUTE UP E CAPOFERRI SERRAMENTI
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nnovazione, ricerca e sviluppo per resistere alla crisi. Sono questi i valori che andrebbero valorizzati per permettere alle PMI bergamasche di continuare a investire pur in un momento difficile. E' per questo che lo scorso venerdì 18 ottobre, alla Camera di Commercio di Bergamo - nella prestigiosa Sala del Mosaico del Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni in via Petrarca -, si è tenuta la cerimonia di assegnazione per premio "Innovazione Tecnologica", nel corso della quale sono state premiate tre imprese vincitrici. si tratta di Absolute UP di Villa di Serio, della Capoferri Serramenti di Adrara San Martino e della
Elframo di Bergamo. Alla cerimonia sono intervenuti il presidente dell'ente camerale - Paolo Malvestiti -, il vice presidente di Confindustria Bergamo - Gianluigi Viscardi -, e la docente della Facoltà di Ingegneria
dell'Università degli Studi di Bergamo, Caterina Rizzi. L'iniziativa rientra nell'impegno che la Camera di Commercio di Bergamo si è assunta per diffondere la cultura dell'innovazione tecnologica tra le imprese industriali e artigiane bergamasche. I premi, del valore di 15 mila euro ciascuno, sono destinati alle imprese che hanno realizzato interventi tecnologicamente innovativi di prodotto o di processo e sono ricorse alla brevettazione quale strumento di valorizzazione e protezione della proprietà intellettuale.
Grossi affari
LA SAME SCOPPIA DI LIQUIDITÀ PIÙ DI 300 MILIONI DI EURO CASH DAL PACCHETTO DEUTZ: LA SCALATA FA FLOP A FRANCOFORTE, MA C’È UNA BELLA PLUSVALENZA A TREVIGLIO
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n signor conto in banca per la Same, e non soltanto grazie all'ultimo bilancio miliardario approvato dalla società trevigliese. A spingere sulla liquidità ci sono infatti anche le grosse operazioni azionarie chiuse sulla Borsa di Francoforte, con la cessione di tutto il pacchetto Deutz-Fahr rastrellato nel passato e dismesso a dieci anni dal blitz che aveva portato la Same a essere azionista di riferimento del produttore di motori diesel, ma senza mai raggiungere la quota di controllo. Così il 44,97% della Deutz-Fahr ha portato in cassa qualcosa come 360 milioni di euro dal dicembre 2010 al 6 settembre scorso, quando anche l'ultimo lotto è finito sul mercato a 6,88 euro per azione e 70 milioni di controvalore complessivo. Questi soldi hanno sostenuto in (piccola) parte il piano welfare per gli ultimi lavoratori Same in esubero, ma fonti aziendali hanno recentemente confermato che il grosso della somma è in liquidità e può essere smobilizzato in poche ore. Visti i risultati, non c'è da stupirsi che a Treviglio siano pronti per un'altra avventura in Germania: l'alleanza con Claas, operativa dalla primavera dell'anno prossimo con la fornitura di 2.500 trattori Serie 5.
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In 700 al corteo di ottobre
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entre la controllante Italmobiliare festeggia record su record in Borsa, per il braccio operativo Italcementi l'autunno 2013 ha segnato la madre di tutte le proteste, con centinaia di lavoratori da tutta Italia in corteo a Bergamo contro i tagli. Il punto è che l'edilizia non tira, mancano i grandi cantieri pubblici, regna incertezza sulle politiche per la casa e il consumo di materiali per costruzioni rimane ai livelli più bassi del Dopoguerra, per non parlare di operazioni all'estero l'Egitto su tutte - che scontano pesantemente il rischioPaese. Un mix di fattori che riproduce alla perfezione quello scollamento tra finanza (Italmobiliare: leggi Rcs, Corriere della Sera, Mediobanca, eccetera) e mondo reale che sta mandando a picco il nostro sistema economico e produttivo: l'Italcementi, nel nostro caso, con 669 cassinte-
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grati in esubero, il che significa un po' più di un dipendente su quattro. Il totale degli addetti in Italia è infatti intorno alle 2.500 unità. E poi c’è la Calcestruzzi, 335 dipendenti coinvolti su 660 in Italia, 40 su 60 a Bergamo. Sui ritardi dell'edilizia e del comparto immobiliare in genere, rispetto al gap che sta in parte colmando l'industria (con l'export), ci sarebbe molto da dire: ma è chiaro che il mattone italiano non può globalizzarsi, quindi la patata bollente rimane lì dov'era. E ne fanno le spese un po' tutti, all'Italcementi. Nel loro piccolo, persino i Pesenti hanno messo in vendita uno dei loro jet Executive. Ma un conto è il jet privato, un conto è il sussidio di cassa integrazione straordinaria, con centinaia di persone in esubero a Bergamo e in Italia. Così arriviamo al corteo di Bergamo, lo scorso 11 ottobre, contro la decisione della storica azienda di sospendere le atti-
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Edilizia e dintorni
ITALCEMENTI L’ALTRA FACCIA DELLA CRISI
CENTINAIA DI LAVORATORI DA TUTTA ITALIA IN CORTEO A BERGAMO CONTRO IL PIANO TAGLI CHE COLPISCE UN QUARTO DEL GRUPPO COMPRESI I COLLETTI BIANCHI DEL CENTRO RICERCHE CTG INTANTO LA HOLDING DI CONTROLLO ITALMOBILIARE GIRA SUI MASSIMI IN BORSA, ALLARGANDO ULTERIORMENTE LA SPACCATURA TRA FINANZA E MONDO PRODUTTIVO
vità produttive in 3 stabilimenti (Scafa, Monselice e Broni) a partire da gennaio 2014 e poi anche in altre struttura. Come dicevamo, i cassintegrati sono quasi settecento in tutta Italia. Soltanto a Bergamo, sono nel mirino 210 addetti nella sede centrale, altri 80 tecnici su 290 nel centro ricerche CTG e 40 dei 60 colletti bianchi della Calcestruzzi, con un'unica eccezione per motivi d'immagine, quella dell'I-Lab al Kilometro Rosso, inserito soltanto teoricamente nel perimetro, ma di fatto senza impiegare concretamente la cigs. Dopo un presidio davanti alla sede dell'azienda il corteo è sfilato per le vie della città e ha sostato davanti alla Prefettura dove tre rappresentanti dei sindacati hanno consegnato al vice-prefetto il volantino che raccontava le ragioni della protesta. "Abbiamo chiesto alla Prefettura di segnalare al Governo l'enorme disagio sociale che i lavoratori stanno vivendo" dicono Duilio Magno della Feneal Uil, Marco Boveri della Filca Cisl e Ivan Comotti della Fillea Cgil. Il corteo si è fermato poi davanti alla sede di Confindustria. Da parte sua, l'Italcementi ha diramato una nota per ribadire le proprie scelte a livello nazionale: "È stato proposto il mantenimento dell'attuale piano di ristrutturazione", si legge, "redistribuendo le 669 posizioni complessive di cassa integrazione, così da consentire la totale sospensione delle attività di
Monselice e Scafa a decorrere da febbraio". Per Italcementi resta poi la possibilità "di posticipare i termini della copertura della cassa integrazione straordinaria, a oggi prevista fino a gennaio 2015, termini che consentirebbero di intraprendere eventuali percorsi di riconversione industriale". La società conferma l'obiettivo di risparmi per 110 milioni di euro nel 2013 dopo i 100 milioni del 2012 e sta riducendo la propria capacità produttiva in Italia di 6 milioni di tonnellate di cemento all'anno. In quest'ambito Italcementi ha chiuso gli stabilimenti di Porto Empedocle e Vibo Valentia, vendendo quello toscano di Pontassieve. Prevista anche la chiusura degli impianti di Broni (Lombardia), Monselice (Veneto) e Trieste.
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Dura lex
RYANAIR CONDANNATA PER CONTRIBUTI NON PAGATI LA COMPAGNIA LOW-COST NON HA RISPETTATO LA NORMATIVA ALLO SCALO FRANCESCE DI MARSIGLIA HA ASSUNTO PIÙ DI CENTO DIPENDENTI CON CONTRATTO IRLANDESE E NON LOCALE. SITUAZIONE ANALOGA SI È VERIFICATA PER LO SCALO DI ORIO AL SERIO
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yanair non può lavorare in Francia e assumere i suoi dipendenti con contratti irlandesi e senza pagare tasse e contributi quanto fanno le altre compagnie. La compagnia di volo low cost irlandese, è stata condannata in Francia a pagare 200 mila euro di multa e quasi 10 milioni di euro in danni e interessi per aver violato il diritto del lavoro sui suoi dipendenti all'hub di Marsiglia tra il 2006 e il 2010. La sentenza è stata emessa dal tribunale di Aix-en-Provence. Claire Hocquet, avvocato del sindacato francese dei piloti Snpl, ha spiegato che la compagnia aerea ha violato la legge francese sulla sicurezza sociale non versando i contributi pensionistici dei dipendenti. La Corte ha respinto la tesi difensiva di Ryanair che ha sostenuto che i suoi piloti operano sotto l'egida del diritto irlandese, quindi i contributi dovevano essere pagati in Irlanda e non in Francia. La compagnia aerea low-cost ha già riferito che farà appello. La sentenza crea di
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fatto un precedente. Anche in Italia si è verificata una situazione analoga: la procura di Bergamo, esattamente un anno fa, ha messo sotto indagine la compagnia low cost perché i suoi dipendenti italiani erano "tassati all'irlandese". Nel registro degli indagati sono stati iscritti Michael O'Leary, amministratore delegato della compagnia aerea irlandese low cost Ryanair, e il suo braccio destro Juliusz Komorek: secondo il pm Maria Mocciaro avrebbero assunto a Dublino 220 dipendenti della compagnia, in realtà di stanza all'aeroporto bergamasco di Orio al Serio, assoggettandoli così alla tassazione irlandese, molto più bassa di quella italiana. Come ha riportato il "Corriere della sera", questo stratagemma avrebbe comportato un danno all'erario italiano di quasi 12 milioni di euro, stando ai calcoli di Inps e Direzione provinciale del lavoro che, a fine 2011, aveva segnalato proprio all'Inps presunte irregolarità nell'assunzione dei dipendenti della compagnia. Dal canto suo Ryanair ha sempre sostenuto di non dover pagare le tasse in Italia, perché i dipendenti operano a bordo degli aerei irlandesi e non svolgono dunque alcuna attività lavorativa in Italia. Per questo la compagnia irlandese ha disatteso la possibilità di regolarizzare la sua posizione nei 90 giorni a disposizione per pagare i contributi arretrati, estinguendo così il reato. Secondo la procura di Bergamo, invece, Ryanair avrebbe fatto firmare i contratti a Dublino, dove la tassazione degli stipendi è intorno al 12%, mentre in Italia
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è al 37%, anche se i lavoratori lavorano a tutti gli effetti nel nostro Paese, dove vivono: il domicilio entro un'ora dall'aeroporto è infatti uno dei requisiti per l'assunzione. Ma Michael O'Leary (Ceo di Ryanair) ha deciso di riparare iscrivendo a gennaio 2013 la sua azienda alla Camera di Commercio di Milano. Tornando alla sentenza francese, non saranno confiscati invece i "beni serviti a commettere l'infrazione", tra cui quattro Boeing 737 stazionati a Marignane tra il 2007 e il 2011. La compagnia ha annunciato in un comunicato che ricorrerà contro questa "decisione negativa e contro ogni tentativo delle autorità francesi di esigere il rimborso dei contributi già interamente versati in Irlanda". La compagnia leader del low cost in Europa è accusata da ex dipendenti e dall'Ursaff, l'ente che raccoglie i contributi sul lavoro in Francia, di non aver rispettato il diritto del lavoro francese e di non aver versato i dovuti contributi. Secondo le autorita' francesi dal 2007, e fino al 2011, Ryanair ha utilizzato la base di Marsiglia-Marignane senza aver mai dichiarato la sua attività al registro del commercio e all'Ursaff. I 127 dipendenti dello scalo marsigliese erano assunti con contratto di lavoro irlandese. Un decreto del 2006 prevede invece che le compagnie estere basate in Francia siano sottoposte al diritto del lavoro locale. I 10 milioni di euro di danni ed interessi dovranno essere versati alle parti civili, tra cui l'Ursaff e il Pole Emploi, il centro per l'impiego francese.
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di Alessandro Belotti
Alfaniano
TRAPIANTO FORZA ITALIA CAPELLI COME TENTORIO CRITICO CON IL SIGNOR B.
DOPO IL SINDACO DI BERGAMO, ANCHE IL COORDINATORE PROVINCIALE DEL PDL TIEPIDO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN RITORNO ALLE ORIGINI CON MARINA BERLUSCONI LEADER DEL PARTITO «I PROBLEMI ECONOMICI PER LA SEDE DI VIA FRIZZONI? HO INTERESSATO DIRETTAMENTE ROMA, E LÌ CHE SI È VERIFICATO L’INCAGLIO DEI FONDI»
Angelo Capelli
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ngelo Capelli, coordinatore provinciale del Pdl, non rinuncia tanto facilmente al nome del partito, neppure dopo l'azzeramento delle cariche interne imposto da Berlusconi e al passaggio a Forza Italia. “Non solo mi sento ancora il coordinatore provinciale, ma lo sono di fatto, così come tutti gli altri coordinatori provinciali: all'ufficio di presidenza, che ha azzerato le cariche, non compete questa decisione e per questo motivo è stato convocato il consiglio nazionale a dicembre. C'è un po' di confusione su questo punto, ma non è tutto deciso: in queste settimane ci sarà un intenso lavoro finalizzato a capire verso quale progetto politico si tende”. In sintesi: nasce Forza Italia, ma per fare cosa? Lei entrerà nella nuova Forza Italia? Non lo escludo, ma bisogna capire la proposta: in questo momento faccio fatica a capirla, e come me tanti altri. Il consiglio nazionale è comunque composto da ministri, viceministri, parlamentari, consiglieri regionali, coordinatori provinciali e sindaci: è una platea molto ampia e occorre la maggioranza dei 2/3 per approvare un passaggio radicale come questo. Pertanto, nulla è già scritto. Una delle ipotesi che circola è il passaggio di testimone a Marina Berlusconi alla guida del partito. Lei come giudica questa eventualità? Mi va bene, ma la domanda è sempre la stessa: per fare che cosa? Serve un progetto politico serio, in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo non si può discutere solo dei nomi, bensì occorre confrontarsi sui contenuti. Vogliamo uscire una volta per tutte da questa sorta di struttura conflittuale permanente, basata su chi è pro o contro?
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Dentro il partito si sta aprendo un dibattito profondo e per la prima volta vero. Si vocifera da più parti anche un vicino ritorno alle urne... Io credo che il paese abbia bisogno di una riforma radicale che non può essere fatta da nessun partito da solo. Se qualcuno pensa che cambiano leader si vada alle elezioni ottenendo un risultato diverso da quello di febbraio si sbaglia di grosso, significa non aver capito quello che sta succedendo: avremmo tre blocchi identici e la riproposizione di uno stallo pericolosissimo. E c'è anche chi, come il sindaco Tentorio, ha detto che non entrerà in Forza Italia... Siamo ancora alla fase di dibattito, da cui emergeranno parecchie sorprese: si parla di FI pensando al '94, ma non siamo più in un periodo storico come quello. Forza Italia su quali basi propone di cambiare il paese? Meno tasse, più sicurezza? Immigrazione? Europa? Questi temi li aveva anche la vecchia AN: per questo motivo capisco che chi viene da una storia diversa possa non voler entrare nella nuova FI. Occorre discutere su cosa si vuole fare, poi non è detto che chi non intende entrare adesso possa cambiare idea in un secondo momento.
Torniamo al Pdl bergamasco: nelle ultime settimane è scoppiata la grana relativa alla vostra sede, per cui è emerso un buco di 100.000 euro. Come intende risolvere questo problema? Tutti i rapporti contrattuali fanno capo all'amministrazione centrale del partito, a Roma, ed è là che si è verificato l'incaglio: è una questione di passaggi formali non corretti e se dalla capitale non pagano le fatture un problema evidentemente c'è. Qualcuno dovrà mettere mano al portafogli? Non sarò di certo io. Vi è stato staccato anche il telefono... Solo quello non è più attivo. A mio parere è una situazione figlia della confusione verificatasi in queste settimane: io ho già sollecitato in merito, parlando anche con l'onorevole Fontana. Vediamo cosa fa, ma in queste condizioni è difficile muoversi. Riguardo a ciò che avviene negli altri partiti, lei ha sempre detto che il centrodestra alle prossime amministrative dovrà guardare al centro e a Scelta Civica, eppure da quella parte i segnali non sono proprio incoraggianti... Non raccolgo tutta questa negatività da parte dei centristi: certo, Bonomo (coordinatore Scelta Civica di Bergamo,
Eppure c'è già chi, anche a livello locale, intende stravolgere il partito: si sente minacciato nel suo ruolo? Assolutamente, ma abbiamo di fronte le amministrative, stravolgiamo e poi? Non ho nessun problema, chi ha fatto politica con me in questi anni è cresciuto intorno a un contenuto e non è detto che rimanga lì a prescindere: le nostre persone sono molto più libere di quanto si pensi. A proposito di amministrative, non si è visto ancora il progetto del centrodestra per governare la città nel 2014... Non sono d'accordo, il progetto è quello del sindaco uscente, che sui Riuniti sta portando avanti un piano ambizioso e di altre cose ne sono state fatte moltissime, in una situazione peraltro difficilissima. Avrei voluto vedere altri a fare meglio di Tentorio, peraltro riuscendo a tenere insieme la maggioranza. Il mio giudizio sul sindaco uscente è peraltro positivo e Tentorio ha tutte le carte in regola per ripresentarsi. Eppure manca ancora l'ufficialità rispetto a una sua eventuale ricandidatura... Beh, a me sembra proprio che voglia restare in campo, specie dopo aver detto che si ripresenterebbe con una sua lista: manca ancora l'ufficialità, è vero, ma la politica è bella anche per questo. Eppure se Tentorio non entra in Forza Italia potrebbe essere un sindaco ancor più slegato dai partiti. E' d'accordo? Beh non entrare in FI non significa far parte di un altro partito di centrodestra. Il percorso che il Pdl ha davanti concerne la scelta di ciò che vuole diventare e l'esito si avrà sui contenuti: ci sarà quindi un partito unico Pdl/Forza Italia o una scissione, il rischio esiste. Secondo me dividersi sarebbe un errore, non ha significato e rappresenterebbe una sconfitta per tutti.
ndr) ha detto che non va bene Tentorio se non cambia. Vedremo, ci sono anche altri soggetti con cui si può intraprendere un dialogo serio, anche perché Tentorio è una persona molto stimata in città. E proprio in Scelta Civica è successo un vero e proprio terremoto. Come giudica la parabola politica di Monti? Monti di certo non ha brillato, non è un leader politico e probabilmente non aveva nemmeno il carattere per esserlo. Quanto sta avvenendo in SC è però sintomo di un confronto serrato, che coinvolge anche il PD e tutti gli altri partiti: siamo in un momento storico di forte cambiamento, un cambio di passo della storia. Per quanto ci riguarda non possiamo pensare a un soggetto politico senza la leadership di Silvio Berlusconi. Di certo quello che è successo con il voto di fiducia non è stato un incidente di percorso, bensì un fatto politico importante.
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Foto di Matteo Zanardi
ALESSANDRA, La buona politica
LA SENATRICE PRONTA A UNA NUOVA FASE CON LA FONDAZIONE CIVIS 2.0
IL MANUALE PER RIMETTERE IN MOTO IL TERRITORIO ATTRAVERSO QUESTO NUOVO CONTENITORE CHE SI PRESENTA CON 18 SOCI FONDATORI LA PRIMA USCITA PUBBLICA IN SANT’AGOSTINO CON IL GARANTE PITRUZZELLA E UNA TAVOLA ROTONDA SULL’ECONOMIA LOCALE
È
partita ufficialmente l'attività di Civis 2.0, fondazione nata a Bergamo da un'idea di Alessandra Gallone che ha riunito un gruppo di amici, imprenditori, professionisti, esponenti della società civile, con lo scopo di rimettere in moto la macchina del territorio. E lei, in qualità di presidente descrive questo soggetto come una "fondazione bianca", nata dal pensiero di 18 soci fondatori che non ricoprono ruoli attivi in politica, "provenienti dalle più
Paolo Agnelli
varie estrazioni sociali e professionali e che - spiega lei condividono con me l'idea che c'è bisogno di mettere a disposizione della comunità la propria esperienza, la propria formazione, le proprie convinzioni, con lo scopo di creare una rete virtuosa". Il 2.0 sta a significare proprio questo: la creazione di qualcosa di nuovo partendo dall'esperienza, una vera e propria "evoluzione del cittadino". "Sono convinta che il cambiamento possa nascere anche dall'appro-
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IL RITORNO
Alessandra Gallone
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Da sinistra Giovanni Pitruzzella Alessandra Gallone e Remo Morzenti
Gianni Scarfone
fondire, dal conoscere e dal conoscersi - dice ancora la senatrice - L'obiettivo è affrontare una a una le questioni di interesse economico, sociale e culturale partendo dall'ascolto diretto di chi occupa ruoli chiave, non dimenticando attività di sostegno concreto al bisogno. Puntiamo a dare concretezza alle idee e ai progetti per il nostro territorio e per il Paese aggiunge - Il percorso sarà quello di aprire uno spazio di incontro e confronto nel quale i cittadini possano interagire contribuendo sia alla fase di proposta che a quella di costruzione con iniziative in tema di bisogno e solidarietà, lavoro, impresa, sviluppo, istruzione, cultura, giustizia, salute, identità". E per favorire il dialogo la fondazione ha scelto di organizzare una serie di incontri, ogni mese un
Paolo Agnelli
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L’intervista
UN CENTRODESTRA UNITO E FORTE BASTA CON LE MEZZE STATUETTE Senatrice, cosa rappresenta per lei questa nuova Fondazione? "Io vedo Civis 2.0 come contenitore di idee e azioni per il territorio con l'obiettivo di costruire una rete virtuosa di relazioni che possa contribuire al dibattito, alla ripresa e alla crescita: si tratta di provare, per la nostra parte, di colmare il vuoto che ci sta lasciando questo periodo di transizione. Dopo vent'anni di politica attiva non potevo starmene lì con le mani in mano, spettatrice di questa crisi, così ho deciso di condividere la mia esperienza e i rapporti che ho costruito, spingendo gli altri soci della Fondazione a fare altrettanto con il proprio bagaglio personale" Lei ha sempre militato nella destra: che effetto le fa l'implosione del Pdl? "Credo in un centrodestra unito e forte, obiettivi che si potranno raggiungere solo attraverso un processo dialettico forte, che potrebbe lasciare sul terreno morti e feriti, in termini politici. Dopo tanti tentativi bisogna riuscire ad arrivare a un'opera compiuta, a un grande capolavoro di governo. Anzi, suggerisco di non tirare troppo la corda con l'attuale esperienza, perché la pazienza elettorale ha un limite. Guardando alla crisi del Paese, mi viene da osservare che sappiamo tutti quali sono le priorità, ma nessuna misura si realizza per colpa delle divisioni interne alla politica" Come giudica le ultime mosse di Mario Monti? "Rimango perplessa, non capisco dove voglia arrivare. Gli direi: Tu quoque, Monti? Vuoi creare un partito di centro in lotta con se stesso? Chissà come andrà a finire. Comunque, dal mio punto di vista ha più ragioni Monti di
Casini: lui, almeno, è l'originale" Capitolo Lombardia: Maroni meglio come governatore o agli Interni? "Mi sembra che la macchina amministrativa regionale stia entrando a regime, dopo un periodo iniziale di assestamento. Il Pirellone inizia a muoversi, a stanziare risorse, a individuare linee guida per il lavoro e le imprese. Sono sincera, Maroni non mi dispiace affatto" Bergamo Capitale della Cultura 2019: gli 850mila euro del dossier sono spesi bene? "La nostra città avrebbe tutti i numeri e questo non si discute. Piuttosto, c'è una scaletta che ci impone di affrontare prima l'Expo, poi la Capitale, anche se nulla vieta di mettere in sinergia le due iniziative, sfruttando per il 2015 quanto sarà stato messo a punto per il dossier Ue. I costi? Un grande progetto, richiede risorse adeguate. Piuttosto ci sarei andata più cauta nell'affidarmi a consulenti esterni, viste tutte le competenze che abbiamo in casa".
tema diverso per favorire la discussione tra personaggi bergamaschi inseriti in un contesto nazionale e alte personalità che ricoprono ruoli chiave, "per ascoltare la viva voce di chi è all'interno del sistema - continua Alessandra Gallone - perchè ormai è convinzione diffusa il credere che chi tiene le redini di un settore sia distante dalla gente comune. Cercheremo di invertire la tendenza diventando il tramite per riportare vicino quello che al cittadino sembra troppo lontano". Il primo evento, organizzato venerdì 25 in Sant'Agostino con l'Università di Bergamo e il supporto del Rotary club Bergamo Città Alta, ha trattato il tema: "Quali prospettive per l'economia dei territori? Servizi pubblici locali tra mercato e regolazione". Relatore principale Giovanni Pitruzzella, presidente dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) che si è confrontato con Paolo Agnelli, presidente nazionale Confimi e vicepresidente della Fondazione Civis, Fabio Leoncini di Confindustria Bergamo, Ennio Bucci di Confprofessioni, l'avvocato Matteo Beretta, specialista di diritto della concorrenza, il prorettore Remo Morzenti e don Cristiano Re, direttore Ufficio Pastorale Sociale del Lavoro della Diocesi di Bergamo, moderati dal direttore di RTL 102.5, Luigi Tornari. Il calendario proseguirà col tema della giustizia e delle carceri, il 2 dicembre, con il ministro Cancellieri ospite all'Università per un'intera giornata di lavori. A metà dicembre toccherà al tema del bisogno, "lo affronteremo in modo concreto - spiega Alessandra Gallone - perché stiamo parlando dell'emergenza numero uno in assoluto: penso a interventi mirati per gli anziani ospiti del Gleno, oppure per le famiglie in difficoltà con bimbi piccoli": l'incontro si dovrebbe tenere il 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, con l'intervento del Cesvi e di altre realtà associative.
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Il Trasformista Cronache di Palazzo (Frizzoni)
ONERI MORALI E MATERIALI IN GIOSTRA ALLA CELADINA LA CAUZIONE PUÒ ATTENDERE? ENNESIMO CAPITOLO NELLA SAGA DEL LUNA PARK CON IL NUOVO BANDO DI VENDITA LE PROMESSE DEL SINDACO, IL REBUS DEGLI ONERI E I SOLDI DI AGATONISI SRL
C
lamorosa svolta. Franco Tentorio ha dichiarato che si sente moralmente obbligato a restituire la cauzione versata da Agatonisi srl per partecipare alla prima asta per il piazzale della Celadina. Quanto ci sia di "morale" a nostro avviso nella restituzione non si sa. Bisognerebbe, piuttosto, guardare a quanto sia stata moralmente irreprensibile la gestione dell'alienazione (e lo è stata ndr). A cominciare dal fatto che mentre la prima asta prevedeva, nelle intenzioni del Comune e secondo buon senso, unitamente al pagamento di quasi 6 milioni di Euro, l'onere di trovare un terreno dove spostare le giostre, nella seconda asta quest'onere è sparito. Certo, la base d'asta è stata ritoccata e portata a 6 milioni e ottocentomila euro ma quanto vale un nuovo terre-
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no da attrezzare per le giostre di dimensioni tra i 25.000 ed i 30.000 metri quadri? Più o meno dell'incremento della base d'asta? Si dirà: è normale decrementare la base d'asta se il primo tentativo va deserta. Va bene, ma è normale che la prima asta fallisca perchè il bando è scritto in maniera così lascia da permettere all'unico offerente di tergiversare fino alla revoca dello stesso bando? Insomma, alla fine, Agatonisi srl, tergiversando sull'onere di indicareindividuare un terreno per le giostre è riuscita a prendersi il piazzale della Celadina senza oneri aggiuntivi grazie al secondo bando che aveva una base d'asta uguale all'offerta di Agatonisi. Normale anche questo? Il tutto a causa di un errore nella formulazione del bando che, a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca,
sembra tanto marchiano da generare più di un sospetto. Quella della Celadina, infatti, è l'unica grossa alienazione immobiliare realizzata dalla Giunta Tentorio. Tutti questi indizi non fanno che dar credito alla voce secondo la quale l'alienazione sia stata fortemente caldeggiata. A tutto ciò, poi, va aggiunto che il primo bando è stato revocato, con ciò ammettendo di fatto d'aver errato, nonostante Tentorio e la sua Giunta abbiano sempre difeso il loro operato e quello dell'amministrazione, sostenendo che era stata, invece, Agatonisi srl a giocare sull'interpretazione della cattiva formulazione dell'onere. È logico, allora, revocare un bando che si ritiene corretto? Ai lettori la risposta. Vogliamo aiutarli, però, ricordando che quel bando si era concluso con un'aggiudicazione regolare e che, soltanto dopo l'aggiudicazione, erano emersi problemi sull'adempimento dell'onere da parte dell'aggiudicatario. Non certo da parte del Comune. Va, infatti, ricordato che alla scadenza del termine previsto nel bando per indicare un terreno per le giostre, non fu certo il Comune ad impedire l'adempimento dell'onere ma il privato, indicando terreni d'altri. E per giunta, a loro insaputa! Conseguenza, dell'inadempimento dell'onere avrebbe dovuto essere, bando alla mano, la revoca dell'aggiudicazione. Tentorio & C., invece, revocarono il bando. Della serie: poiché il vincitore non riesce a rispettare le regole del gioco, soddisfacendo l'onere di trovare un terreno per i giostrai, allora, si cambiano le regole, eliminando l'onere. Insomma, o il bando non va bene ed allora si revoca oppure va bene e non si revoca. Il problema è che la revoca del primo bando sta spalancando di fatto le porte alla restituzione della cauzione poiché è di fatto un'ammissione di errore. D'altronde, non si può certo far pagare agli amici di più. Se il comune si trattenesse la cauzione, infatti, il costo del terreno ammonterebbe a 6 milioni e ottocentomila euro più gli ottocentomila euro di cauzione persa. Questo è il moralmente corretto del nostro Sindaco? Alla prossima multa che prenderò, mi appellerò alla sua morale.
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Era la Bas
A2A, PALAFRIZZONI PRONTO A VENDERE 7 MILIONI IN TITOLI DETIENE L’1,7% DEL CAPITALE DELLA MULTIUTILITY L’INIZIATIVA ARRIVA DOPO IL FALLITO TENTATIVO DI VENDITA DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE
P
alazzofrizzoni va a caccia. Di soldi. Come lo scorso anno, per far quadrare il bilancio, il comune di Bergamo è costretto a mettere sul mercato una parte del suo tesoretto costituito dalla partecipazione in A2A (l'azienda di servizi di pubblica utilità nata nel 2008 dalla fusione tra AEM SpA Milano e ASM SpA Brescia di cui detengono il 55%) a fronte di
un minor gettito derivato dagli oneri d'urbanizzazione, stimati in 4 milioni di euro contro i 6 del 2012. Mentre Milano e Brescia sono ancora indecisi se ridurre o meno la propria quota nel capitale di A2A il comune di Bergamo punta a vendere entro l'anno azioni per un controvalore massimo di 7 milioni. Stando all'andamento dell'ultimo periodo il comune di Bergamo detie-
UN ANNO IN BORSA CON A2A 1 0,8 0,6 0,4
NOV
DIC
GEN
FEB
MAR
APR
MAG
GIU
LUG
AGO
SET
OTT
GLI AZIONISTI DI CONTROLLO DI A2A SONO IL COMUNE DI MILANO E IL COMUNE DI BRESCIA, RISPETTIVAMENTE CON UNA PARTECIPAZIONE PARI A 27,5%. AL 31 DICEMBRE 2012 IL CAPITALE SOCIALE DI A2A AMMONTA A 1.629 MILIONI DI EURO, SUDDIVISO IN 3.132.905.277 AZIONI DAL VALORE NOMINALE DI 0,52 EURO CIASCUNA. OGNI AZIONE DÀ DIRITTO A UN VOTO. NESSUN INVESTITORE AL DI FUORI DEL COMUNE DI MILANO E DEL COMUNE DI BRESCIA PUÒ POSSEDERE UNA QUOTA AZIONARIA SUPERIORE AL 5% DEL CAPITALE SOCIALE: SE TALE SOGLIA DOVESSE ESSERE SUPERATA, IL DIRITTO DI VOTO ASSOCIATO ALLE AZIONI DETENUTE IN ECCESSO NON PUÒ ESSERE ESERCITATO. A2A DETIENE 26.917.609 AZIONI PROPRIE, PARI ALLO 0,86% DEL CAPITALE SOCIALE. AL MOMENTO NON VI È ALCUN PROGRAMMA DI RIACQUISTO DI AZIONI PROPRIE.
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ne azioni per un controvalore che in cassa tocca i 30 milioni di euro, contro i 16 milioni di luglio 2012, quando il valore del titolo della multiutility milanese-bresciana scivolò sotto 0,3 euro. Non è in discussione se cedere o meno parte del pacchetto di proprietà comunale, ma scegliere il momento migliore (più redditizio) per vendere. Aspetto per nulla secondario visto che le circa 10 milioni di azioni A2A vendute a fine 2012 realizzarono poco più di 4 milioni di euro, oggi varrebbero più di 7 milioni di euro. E non va nemmeno dimenticato che i dividendi della partecipata A2A per il comune di Bergamo sono, ogni anno, una vera e propria boccata di ossigeno: il dividendo per il 2013 è stato pari a 0,026 euro per azione, il doppio rispetto alla cedola staccata lo scorso anno quando, per effetto delle svalutazioni, l'esercizio 2011 si era chiuso con una perdita pari a 423 milioni di euro. Nel 2012 Palazzofrizzoni incassò solo 690 mila euro che vennero utilizzati
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per garantire agevolazioni sull'Imu a cittadini e commercianti. Poco o niente rispetto al 2008, quando la giunta poté disporre di 11 milioni di euro, oppure i 6 milioni del 2009 o ancora i 4,3 milioni del 2010 e i 6 milioni del 2011. Secondo dati che si riferiscono al 31 dicembre scorso il comune di Bergamo detiene l'1,7% del capitale della superutility lombarda. "Ai prezzi correnti, il valore delle azioni si aggira intorno ai 28-30 milioni. La decisione è stata presa dopo che è fallito il piano di realizzare le alienazioni immobiliari. Pertanto, per finanziare quel poco di investimenti necessari occorre smobilizzare le quote in A2A. È ovvio che, vendendo azioni, si riduce anche la parte del dividendo", dice l'ex sindaco Roberto Bruni, ora fra i banchi dell'opposizione al Comune di Bergamo. Su sponda bresciana, la presentazione del bilancio preventivo 2014 della Loggia prevede la modifica dei patti parasociali che regolano la governance di A2A: il comune bre-
sciano spinge affinché Brescia e Milano vendano il 5% (2,5% a testa) della super utility Lombarda con un ricavo di 100 milioni di euro da dividere tra i due comuni. Come per Palazzofrizzoni, anche per la Loggia si tratta di soldi necessari. Ma perché questo accada anche il comune di Milano, l'altro socio forte di A2A, deve realizzare la stessa operazione. Come riporta il Corsera, questo emerge da alcune fonti politiche della maggioranza e dell'opposizione dei due comuni. Sembra invece non andare in porto l'ipotesi di distribuire un dividendo straordinario, visto che l'attuale politica portata avanti dal management di A2A è quella di distribuire cedole fino al 60% degli utili. "L'importante è di non mettere in discussione la maggioranza del 50 più un azione detenuta dai due comuni. Diciamo che Brescia sta facendo più pressione perché ha un bilancio tirato" ha sottolineato una fonte politica della maggioranza meneghina al quotidiano.
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Lavoro
CITTÀ DEI MILLE (LICENZIAMENTI) NEL 2012 ERANO STATI 440, QUEST’ANNO SONO GIÀ 998. DOPO PAVIA CON UNA CRESCITA DEL 227 PER CENTO BERGAMO È UNA DELLE AREE PIÙ COLPITE IN ASSOLUTO
A
ncora una volta Bergamo si conferma città dei mille, 998 per la precisione. Perché questa volta si parla di licenziamenti. Settembre nero per il settore metal-
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meccanico in Lombardia, a lanciare l'allarme la Fiom che spiega: "nel mese appena trascorso ci sono stati 901 licenziamenti, rispetto allo scorso anno, ben 249 licenziamenti in più
nella media e grande impresa. E Bergamo è la provincia che, rispetto all'anno scorso, ha visto crescere di più i licenziamenti, raddoppiati in un anno.
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LA MAPPA DEI LICENZIAMENTI I territori lombardi e la crisi 2013 PROVINCIA BERGAMO BRESCIA COMO CREMONA LECCO LODI MANTOVA MILANO MONZA BRIANZA PAVIA SONDRIO VARESE TOTALI
SETT.
%
103 85 72 25 84 35 5 271 128 35 1 57 901
11,43% 9,43% 7,99% 2,77% 9,32% 3,88% 0,55% 30,08% 14,21% 3,88% 0,11% 6,33% 100,00%
2012 PROVINCIA BERGAMO BRESCIA COMO CREMONA LECCO LODI MANTOVA MILANO MONZA BRIANZA PAVIA SONDRIO VARESE TOTALI
2012 GENN. % PROVINCIA SETT. 12 BERGAMO 10,91% 440 BRESCIA 782 19,39% COMO 154 3,82% CREMONA 123 3,05% LECCO 221 5,48% LODI 56 1,39% MANTOVA 195 4,84% MILANO 1289 31,96% MONZA BRIANZA 504 12,50% PAVIA 107 2,65% SONDRIO 9 0,22% VARESE 153 3,79% TOTALI 4033 100,00%
GENN. % SETT. 13 998 27,10% 687 18,65% 188 5,10% 105 2,85% 303 8,23% 63 1,17% 140 3,80% 1411 38,31% 615 16,70% 313 8,50% 12 0,33% 320 8,69% 3683 100,00%
FONTE: FIOM - CGIL LOMBARDIA
SETT.
%
42 182 18 18 17 23 27 239 45 8 3 30 652
6,44% 27,91% 2,76% 2,76% 2,61% 3,53% 4,14% 36,66% 6,90% 1,23% 0,46% 4,60% 100,00%
DIFFERENZA 227% -12% 122% -15% 137% 113% -28% 109% 122% 293% 133% 209% -9%
Nonostante su base annua in Lombardia ci sia da registrare un calo del 9% rispetto alla curva dei licenziamenti, in alcune province come per esempio Bergamo (998 licenziati, il 27,10%, contro le 440 unità, il 10,91% l'anno precedente) e Milano (1411 licenziati, il 38,31% contro i 1289, pari al 31,96% nel 2012) si è verificato un boom di risorse lavorative allontanate dal lavoro. Dopo Pavia con una crescita complessiva del 293% (gennaio-settembre 2013), Bergamo con un drammatico 227% è la provincia in cui il dato è cresciuto di più nell'intera Regione seguita da Varese. A settembre, inoltre, nella Bergamasca sono già stati licenziati 103 operai del settore, l'anno scorso erano stati "solo" (si fa per dire) 42. Il dato, rilasciato dall'osservatorio Fiom-Cgil, è parziale e tiene conto esclusivamente delle tute blu delle medie e grandi imprese, che possono usufruire di tutele come la cassa integrazione ordinaria, la cassa straordinaria e la mobilità, mancano le cifre relative alle piccole imprese e agli artigiani per avere un quadro complessivo di una crisi di settore asfissiante, che non accenna a mollare la presa. "Il problema dei licenziamenti rimane molto grave e va tenuto nella debita considerazione", commenta il segretario generale della Fiom-Cgil Lombardia Mirco Rota. "Se non si mette mano a provvedimenti come il contratto di solidarietà per ridistribuire l'orario di lavoro, questi numeri sono destinati ad aumentare progressivamente. Purtroppo le nostre richieste incontrano il muro di gomma da parte della Regione Lombardia, che sottovaluta la gravità della situazione in questo settore, falcidiato da una crisi che sta provocando grosse sofferenze per il mondo operaio".
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foto di Matteo Mottari Da sinistra i fratelli Nerio e Maurizio Marabini accanto al primo carrello Cesab venduto negli anni Cinquanta dalla storica concessionaria bergamasca
Buon compleanno
FRATELLI MARABINI
60 ANNI E NON SENTIRLI 28
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FRATELLI MARABINI E CESAB 60 ANNI DI FEDELTÀ RECIPROCA (ANCHE CON LA CLIENTELA)
I
l traguardo dei sessant'anni per la Fratelli Marabini, un'azienda nata come realtà pionieristica nel campo dei carrelli elevatori, diventata oggi un punto di riferimento per la logistica e movimentazione nelle industrie e nel commercio. Fondata nel 1953 da Mario Marabini, guidata oggi dai figli Nerio e Maurizio, la società di Orio al Serio è rimasta fedele a quei valori di tenacia, onestà e serietà professionale che le hanno permesso di attraversare un arco temporale dal Secondo
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Appuntamento per tutti i dipendenti con la grande festa al Roof Garden Un’azienda impegnata anche nel sociale, divenuta con il ciclismo giovanile un punto di riferimento per sportivi e appassionati del territorio
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TRADIZIONE CERTIFICATA AVANTI TUTTA CON ISO-ASEC
NEI 7MILA METRI QUADRATI (2600 MQ COPERTI) DELLA FRATELLI MARABINI, IN VIA ALDO MORO A ORIO, LAVORANO 40 ADDETTI, CON 20 FURGONI-OFFICINE MOBILI, ED
UNA FLOTTA DI 800 MEZZI NOLEGGIATI ALLA CLIENTELA; CERTIFICAZIONI ISO, SEDEX / SMETA E LA SPECIALE CERTIFICAZIONE ASEC ISTITUITA DA TOYOTA PER L'ASSISTENZA. INOLTRE L'AZIENDA È ACCREDITATA FESICA-CONFISAL PER LA TENUTA DI CORSI DI GUIDA DEI CARRELLI, CON RILASCIO DI PATENTINO DI ABILITAZIONE. IN TERMINI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE, SUI CAPANNONI PRODUTTIVI È INSTALLATO UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO DI ULTIMA GENERAZIONE.
Dopoguerra a oggi, presentandosi compatta di fronte alle sfide del futuro: un attaccamento alle proprie radici che si mostra anche nella storica alleanza con il marchio emiliano CESAB - oggi di proprietà Toyota - di cui la società bergamasca è il partner di gran lunga più longevo: nessun altro concessionario può vantare questo record. Una qualità particolarmente apprezzata anche dai nuovi proprietari giapponesi, come ci racconta Maurizio Marabini con un aneddoto sulla visita al
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quartier generale della Toyota Material Handling in Giappone, nel 2011: "Il presidente, quando ha saputo che siamo concessionari dal 1953, ci ha ricevuti con l'inchino cerimoniale delle grandi occasioni - ricorda con orgoglio l'imprenditore - sessant'anni di fedeltà sono un patrimonio che la cultura giapponese valorizza in maniera superiore alla nostra". Il fratello maggiore, Nerio, continua l'amarcord: "All'epoca del nostro primo contratto con la CESAB, io ero già in azienda - e mostra un foglio protocollo conservato con cura, l'inchiostro sbiadito ma leggibile, la carta ingiallita dal tempo da allora a oggi, è cambiata tutta la loro rete di vendita, tranne noi. E notare che il contratto aveva una durata provvisoria di otto mesi, fino al 30 giugno del
Clientela fedele e numerosa tra le tante piccole e medie aziende bergamasche ma anche tra i grandi gruppi come Brembo, Sanpellegrino, Zanetti e Cotonificio Albini
}
Tra i clienti della Fratelli Marabini anche la Sanpellegrino (foto a sinistra); sopra, al lavoro in fonderia A destra in basso il contratto stipulato nel 1953 sessant’anni fa tra il compianto ingegner Mario Marabini e la Cesab di Bologna
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1954 - continua Nerio - ma è rimasto valido fino a oggi". Su queste basi, la Fratelli Marabini è stata capace di affrontare egregiamente la crisi, ha mantenuto intatto il proprio organico e come unica misura, da due mesi ha sospeso i turni di lavoro straordinario: "In questo ci sentiamo una mosca bianca - affermano i titolari - tanto che ci presentiamo al traguardo dei sessant'anni con lo stesso organico che aveva festeggiato il mezzo secolo d'impresa: 40 dipendenti. Mai fatta cassa integrazione, mai licenziato nessuno". Ma è tempo di pensare ai festeggiamenti, non alla crisi: al pranzo che riunirà tutti gli uomini e le donne della Fratelli Marabini intorno al tavolo del Roof Garden, presente e futuro dell'azienda, mentre la terza generazione della famiglia - Annalaura, figlia di Maurizio - già lavora nell'azienda di via Aldo Moro. "Arriverà presto anche la quarta generazione - scherza Nerio - con mio figlio Paolo ho dato forfait, lui ha scelto la strada del giornalismo (caposervizio alla Gazzetta dello Sport: si occupa di ciclismo, ndr), ma per l'azienda vedo bene mio nipote Giorgio": che ha 16 anni e guarda caso, corre in bicicletta con la passione per le "ruote grasse" della MTB. Perché qui lo sport è davvero di casa e stiamo parlando di un'azienda diventata riferimento del territorio anche dal punto di vista sociale, sportivo, con il continuo impegno profuso da Nerio a favore del movimento ciclistico giovanile in generale e dell'UC Bergamasca 1902 in particolare, il più longevo dei team orobici, del quale è l'attuale Presidente dopo 56 anni di ininterrotta militanza attiva iniziata da corridore: anche per questo, sta per ricevere il Premio Panathlon Fair-Play 2013 alla carriera a Palazzo Frizzoni. E Maurizio? Sport di fatica anche per lui, non il ciclismo
ma la corsa, il mezzofondo, disciplina tra le più dure in assoluto. "Per questo i sessant'anni di attività non sono un traguardo: al massimo, li considero un traguardo volante - conclude - e la nostra gara continuerà ancora a lungo".
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La ristrutturazione
PER MAZZUCCONI BUFERA A MODENA
LA CONTROLLATA FONDERIA SAN POSSIDONIO TENTA DI RIDURRE I COSTI DEL PERSONALE, SCATENANDO LE IRE DELL’RSU E DI CGIL E CISL IL GRUPPO È IN CONCORDATO PREVENTIVO DALL’OTTOBRE 2009 AL DICEMBRE 2014
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uovi guai all'orizzonte per la Fonderia San Possidonio, azienda che conta 130 addetti e che produce fusioni di basamenti motore e parti di telaio a pressofusione per importanti gruppi del settore auto e moto, tra cui il colosso tedesco Bmw. Dopo i travagli economici di 4 anni fa le scelte dirigenziali hanno portato alla decisione unilaterale di disdire il contratto azien-
dale. Una decisione che non è ovviamente stata digerita dall'Rsu aziendale e dai sindacati, che non hanno esitato a proclamare una giornata di sciopero: i dipendenti hanno incrociato le braccia lo scorso venerdì 4 settembre con un presidio di fronte ai cancelli dello stabilimento di via Don Minzoni. La disdetta, e quindi la comunicazione che dal 1° gennaio 2014 tutti gli accordi aziendali in essere non saranno più applicati dall'azienda, "irrompe come un fulmine a ciel sereno in una vertenza avviata da diversi mesi contro la pretesa aziendale di ridurre il costo del personale" spiegano i sindacalisti Erika Morselli Fiom/Cgil e Alessandra
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Gamba Fim/Cisl. Vertenza che, dati gli elementi di forte criticità in discussione, ha già portato ad una richiesta di attivazione del tavolo istituzionale presso la Provincia. La Fonderia San Possidonio Srl (così come tutte le altre fonderie del gruppo Mazzucconi di Bergamo) è in concordato preventivo dall'ottobre 2009 e fino al dicembre 2014. Un concordato con continuità dell'attività produttiva, riconoscimento ai creditori chirografari fino al 65% e a seguito del quale l'azienda ha rilanciato la sua attività sul sito modenese, aumentando l'organico e investendo in nuove tecnologie. Gli eventi sismici del maggio 2012 hanno portato ad un fermo produttivo di circa 3 settimane, sufficienti per il ripristino e la messa in sicurezza del sito, ma hanno provocato ad un consistente numero di lavoratori la perdita o il danneggiamento dell'abitazione. A giugno informano i sindacati - "la proprietà ha presentato alla RSU, un piano di riduzione del costo del personale basato sul congelamento di 3 anni del premio di risultato, sospensione per 3 anni dell'indennità di mansione e slittamento di 12 mesi degli aumenti della paga previsti dal Contratto Nazionale (complessivamente circa una mensilità all'anno per ogni lavoratore), motivando la richiesta come 'sacrificio momentaneo dei lavoratori' per onorare il buon esito del concordato". "Fin da subito la nostra posizione e quella della RSU è stata di netta contrarietà dicono Morselli e Gamba di Fiom e Fim - non si chiede il conto ai lavoratori delle errate decisioni aziendali, e non sono i lavoratori che devono onorare i debiti del concordato. L'azienda - aggiungono i sindacalisti - intende operare una riduzione programmata e definitiva del potere di acquisto delle retribuzioni, senza discutere del progetto industriale del sito per i prossimi anni: questa non è certo una modalità accettabile per uscire dalla crisi". Negli incontri che si sono susseguiti da giugno a settembre non si è trovata alcuna soluzione condivisa, nonostante le proposte avanzate. "Abbiamo quindi deciso di chiedere l'attivazione del tavolo istituzionale in cui ci aspettiamo la presentazione del piano industriale e la condivisione di modalità che escludano il taglio dei salari senza possibilità di recupero".
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Voce narrante
«PIERINO E IL LUPO» LA NUOVA INDUSTRIA DELLA CULTURA PAOLO AGNELLI CI HA PRESO GUSTO E DOPO IL DEBUTTO SUL GRANDE SCHERMO CON «IO ARLECCHINO», STA PREPARANDO IL BIS CON IL MAESTRO BRUNO SANTORI PER LA CELEBRE FIABA MUSICALE DI PROKOFJEV CHE DA OTTANT’ANNI DIVERTE I BAMBINI DI TUTTO IL MONDO
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e la bandiera del Made in Italy è il bello dell'Italia, cosa c'è di meglio dell'arte come veicolo di promozione per la nostra economia? Questo il concetto di industria della cultura proposto da Bruno Santori, direttore dell'Orchestra sinfonica di Sanremo, impegnato in un nuovo progetto con l'imprenditore bergamasco Paolo Agnelli, voce narrante in "Pierino e il lupo": una fiaba musicale che diverte i ragazzi da quasi ottant'anni e un ruolo nel quale si sono cimentati personaggi come Roberto Benigni o Eduardo De Filippo, solo
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Bruno Santori
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per citarne alcuni. E di questo nuovo lavoro, di cultura come veicolo per l'economia ci parla il maestro Santori, attraverso un parallelo tra la politica, la pubblicità, la candidatura di Bergamo per il 2019 e il mecenatismo ai tempi della crisi: "Nell'Ottocento Verdi era una rockstar dei teatri - dice, iniziando le provocazioni - che però oggi sono rimasti identici a 150 anni fa, anzi, propongono addirittura gli inediti - li chiamerei gli aborti - di autori dei secoli passati: opere cestinate da chi le aveva scritte, presentate invece come capolavori. E' questa la politica dell'arte? Dov'è l'innovazione, il nuovo?"
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Con Paolo Agnelli in "Pierino e il lupo", proponete un concetto di industria della cultura: ci spiega questo progetto? "Da tempo penso che l'arte, la cultura e la musica siano la
Paolo Agnelli
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migliore delle risorse per veicolare l'economia italiana nel mondo, e in Paolo Agnelli ho trovato questo binomio di industriale e di artista, la genialità di una persona che ha saputo creare una grande impresa ed è rimasta poi fedele al
L’arte come veicolo ideale per promuovere le eccellenze Made in Italy: ce ne parla Bruno Santori direttore artistico del Festival di Sanremo, impegnato in questo nuovo progetto con l’imprenditore bergamasco Paolo Agnelli
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suo spirito di immaginazione, ai suoi ideali. Se guardiamo a ciò che l'industria italiana rappresenta nel mondo, il mio pensiero va diretto ai Ferrari, ai Pininfarina, ai Renzo Piano, alla moda, comunque sempre a settori che si pongo-
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no a cavallo tra arte e industria. Scavando a fondo, a questi livelli è difficile scindere la componente imprenditoriale da quella creativa" C'è chi considera la cultura un lusso che non ci possiamo più permettere: cosa risponde? "Chi sostiene questi concetti o è in malafede, oppure non conosce l'economia italiana, dove il Pil è un tutt'uno con la cultura: nessun altro Paese al mondo vanta un patrimonio come il nostro. Un esempio concreto? Sulle etichette dell'acqua Sanpellegrino compare Pavarotti. La Nestlè, che è una multinazionale svizzera, ha scelto un celebre tenore per promuovere l'immagine di eccellenza italiana nel mondo. Immaginando una missione d'affari in Cina, in Russia, quale veicolo migliore della nostra arte? Secondo me si deve lavorare molto su questo concetto, superando l'idea che sia la politica a sostenere la cultura, con una nuova filosofia di industria dell'arte" Come si fa cultura ai tempi della crisi? "Se la cultura non è ludicità, se non diverte, allora fatica a sopravvivere sempre, a prescindere dalla crisi. E guai demonizzare la cultura di massa, perché Verdi ai suoi tempi era osannato più di una rockstar, pur facendo grandissima musica: cosa c'è di male, se Mozart diventa popolare con un film divertentissimo come "Amadeus" di
Foreman? Visto il mio ruolo, parlo del Festival di Sanremo e delle critiche che ho ricevuto quando proposi il Requiem di Mozart mixato con The Wall dei Pink Floyd. Ebbene, pochi giorni dopo, quando ho riproposto il Requiem nella basilica di San Francesco a Brescia, in sala c'è stato il tutto esaurito e hanno assistito quasi duemila persone: merito del traino di Sanremo, ritengo, che ha avvicinato alla musica classica anche gente comune. Pensiamo alla Scala di Milano oggi: è un museo o un teatro?" Cosa pensa della candidatura di Bergamo a Capitale europea della Cultura per il 2019? "Le cose da fare sono molte, se davvero si vuole diventare città della cultura. Suggerisco per prima cosa di parlare con i cittadini, pubblicamente, interrompendo la nostra tradizione di salotti cosiddetti buoni dove si decide tutto per tutti: un albero nasce senza radici, se sono i soliti noti a dettare legge. Suggerisco poi di non nominare cavaliere chi non sa andare a cavallo, di fare tesoro di esperienze come quella dell'Accademia Carrara. Chi fatica a gestire un museo, ha titolo per candidarsi a capitale culturale? O siamo piuttosto nel campo della cultura dell'apparenza? Come dire: mettiamoci la spilla al bavero, così anche noi facciamo parte del club. Ma questa rincorsa all'uniformità è l'opposto della cultura, anche di quella più popolare".
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Lavoro sicuro
MALATTIE PROFESSIONALI RECORD BERGAMASCO MA CALANO GLI INFORTUNI NEL 2012 PER LA SOLA EDILIZIA DENUNCIATI 1.271 INFORTUNI, IL 26,3 PER CENTO IN MENO RISPETTO AL 2011 MA CON 310 EPISODI (SEMPRE NEL 2012) CRESCE IL NUMERO DI CASI DI MALATTIA PROFESSIONALE CHE COLLOCA LA PROVINCIA AL PRIMO POSTO IL LOMBARDIA
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iminuisce il lavoro, in provincia di Bergamo, diminiscono gli infortuni ma aumentano le malattie professionali. Secondo i dati dell' Inail, nel 2012 le denunce per infortunio sono state complessivamente 13.818, il 9,4 per cento in meno rispetto al 2011. Certi set-
tori si confermano più a rischio di altri. Il grosso delle denunce riguarda infatti l'industria e i servizi, con 12,970 denunce di infortunio, mentre nell'agricoltura sono state 430 e 418 quelle dei dipendenti statali. Il calo degli infortuni riguarda, però, soprattutto l'edilizia, il settore che ha
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INFORTUNI DENUNCIATI DATO LOMBARIDA - TUTTI I SETTORI SUDDIVISIONE PER CITTÀ
TERRITORIO
2011
2012
MILANO BRESCIA BERGAMO VARESE MONZA BRIANZA COMO MANTOVA PAVIA CREMONA LECCO LODI SONDRIO TOTALE
40.079 17.314 15.257 11.513 8.730 6.544 6.529 5.887 5.795 4.269 2.706 2.395 127.018
38.025 15.555 13.818 10.520 7.810 6.171 5.908 5.426 5.276 3.738 2.572 2.283 117.102
% 2011 2012 -5,1% -10,2% -9,4% -8,6% -10,5% -5,7% -9,5% -7,8% -9,0% -12,4% -5,0% -4,7% -7,8%
DATO LOMBARIDA - SETTORE COSTRUZIONI SUDDIVISIONE PER CITTÀ
TERRITORIO
2011
2012
MILANO BERGAMO BRESCIA VARESE MONZA BRIANZA COMO MANTOVA PAVIA CREMONA SONDRIO LECCO LODI TOTALE
3.357 1.652 1.445 1.061 855 755 519 471 423 326 372 237 11.473
2.696 1.217 1.193 852 620 599 392 382 316 300 287 183 9.037
% 2011 2012 -19,7% -26,3% -17,4% -19,7% -27,5% -20,7% -24,5% -18,9% -25,3% -8,0% -22,8% -22,8% -21,2%
DATO BERGAMO - TUTTI I SETTORI - SUDDIVISIONE PER SETTORI
GESTIONE INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA CONTO STATO DIPENDENTI TOTALE
2008
2009
2010
2011
2012
% 2011/2012
17.425 440 415 18.280
14.936 472 422 15.830
14.897 468 456 15.821
14.390 455 412 15.257
12.970 430 418 13.818
-9,9% -5,5% 1,5% -9,4%
risentito più di altri della crisi. In provincia di Bergamo, infatti, ci sono state (sempre nel 2012) 1,271 denunce, il 26,3 per cento in meno rispetto al 2011. Nonostante questo, il dato colloca Bergamo al secondo posto nella classifica delle province lombarde con il maggior numero di infortuni nel settore edile. Al primo posto c'è Milano (2969), seguono Bergamo (1217), Brescia (1193), Varese (852), Monza e Brianza (620), Como (599), Mantova (392), Pavia (382), Cremona (316), Sondrio (300), Lecco (287) e Lodi (183). Ma i numeri dell'Inail, elaborati dall'associazione Ambiente Lavoro, il salone dedicato alla sicurezza e alla salute nei luoghi di lavoro, che si è tenuto dal 16 al 18 ottobre a Bologna, mostrano anche una controtendenza rispetto alle malattie professio-
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nali. Sempre a Bergamo e provincia, si vede come nel 2012 ci sia stata, diversamente dall'andamento regionale, un aumento a livello generale del 7,5 per cento con 1.061 epi-
L’edilizia sempre nell’occhio del ciclone ma anche l’agricoltura continua a pagare un prezzo pesante in termini di sicurezza
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sodi denunciati. Aumento anche per l'edilizia, che ha segnato un 24 per cento in più con 310 casi nel 2012.
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MALATTIE PROFESSIONALI DATO LOMBARIDA - TUTTI I SETTORI SUDDIVISIONE PER CITTÀ
TERRITORIO
2011
2012
BERGAMO MILANO BRESCIA VARESE MONZA BRIANZA MANTOVA PAVIA CREMONA COMO LECCO SONDRIO LODI TOTALE
987 499 513 225 180 173 115 143 125 81 70 39 3.150
1.061 443 442 199 184 178 107 98 97 94 70 62 3.035
DATO LOMBARIDA - SETTORE COSTRUZIONI SUDDIVISIONE PER CITTÀ
% 2011 2012 7,50% -11,2% -13,8% -11,6% 2,2% 2,9% -7,0% -31,5% -22,4% 16,0% 0,0% 59,0% -3,7%
TERRITORIO
2011
2012
BERGAMO BRESCIA MILANO MONZA BRIANZA MANTOVA VARESE SONDRIO LECCO COMO LODI CREMONA PAVIA TOTALE
250 51 57 18 22 30 16 18 17 7 6 8 500
310 60 49 27 24 23 13 11 6 6 5 4 538
% 2011 2012 24,0% 17,6% -14,0% 50,0% 9,1% -23,3% -18,8% -38,9% -64,7% -14,3% -16,7% -50,0% 7,6%
DATO BERGAMO - TUTTI I SETTORI - SUDDIVISIONE PER SETTORI
GESTIONE INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA CONTO STATO DIPENDENTI TOTALE
2008
2009
2010
2011
2012
% 2011/2012
914 11 2 927
835 9 1 845
1.000 17
961 25 1 987
1.042 18 1 1.061
8,4% -28,0% 0,0% 7,5%
Rispetto alle altre province, Bergamo è prima nella classifica per numero di malattie professionali denunciate in edilizia: nell'ordine troviamo Bergamo (310), Brescia (60), Milano (49), Monza e Brianza (27), Mantova (24), Varese (23), Sondrio (13) Lecco (11) Como (6), Lodi (6) Cremona (5) e Pavia (4). A Bergamo, guardando i dati del 2012, emerge il consolidarsi di un trend positivo in fatto di infortuni, con il settore delle costruzioni in forte contrazione anche a causa del calo occupazionale. Ciò non toglie che deve rimanere alta l'attenzione per la formazione e la sensibilizzazione dei professionisti di un settore fortemente a rischio come quello edile, fatto che si conferma nell'aumento significativo delle malattie professionali denunciate - dichiara Marilena Pavarelli, Project Manager di Ambiente Lavoro Per limitare i 1.271 infortuni e i 310 casi di malattie professionali registrati in provincia nel 2012, nel solo settore delle costruzioni, occorre innanzitutto innalzare la consapevolez-
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1.017
za degli operatori del comparto, che riassume in sé quasi tutti i fattori di rischio: dai più evidenti, come quello legato alle cadute dall'alto a quelli più striscianti: rischio chimico, rischio da lavoro confinato, solo per citarne alcuni".
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Area chimica
L’ACQUA SUPERCRITICA MOLTO MEGLIO DELL’INCENERITORE DOPO L’EXPLOIT DELLE BIOTECNOLOGIE PER ELIMINARE IL CROMO DI ZINGONIA, IL M5S BERGAMO RILANCIA CON UN SISTEMA «VERDE» PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI CON ACQUA, ALTERNATIVO ALL’IMPIANTO ECOLOMBARDIA DI FILAGO. E MOLTO MENO COSTOSO
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roponendo la biotecnologia degli enzimi per bonificare (con successo) il cromo esavalente dalla falda acquifera di Zingonia, quest'estate il Movimento 5
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Stelle aveva ridicolizzato mica poco il "vecchio" e costoso sistema di pompaggio ideato dalle autorità sanitarie e ambientali. Adesso lo scherzetto si ripete nei confronti di
Ecolombardia4, società controllata da A2A che è la più grande utility d'Italia e vanta tecnologie all'avanguardia assoluta nel campo dell'incenerimento rifiuti. Peccato che, oggi -
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LA «COMBUSTIONE» IN ACQUA IL SISTEMA AD ACQUA SUPERCRITICA SI BASA SULLA CAPACITÀ DELL'ACQUA DI TRASFORMARE L'OSSIGENO LIBERO PRESENTE IN
ESSA (COME ADDITIVO) IN UN FORTISSIMO OSSIDANTE DI TUTTI I COMPOSTI ORGANICI, PROVOCANDO A TUTTI GLI EFFETTI LA LORO "COMBUSTIONE IN ACQUA". UNA QUALUNQUE REAZIONE CHIMICA CHE PREVEDE LA COMBUSTIONE/OSSIDAZIONE DI UN COMPOSTO ORGANICO, CIOÈ LA TRASFORMAZIONE CHIMICA DEL CARBONIO IN ANIDRIDE CARBONICA, HA LA STESSA ESOTERMICITÀ SIA CHE AVVENGA IN ARIA SIA CHE AVVENGA IN ACQUA E SE AVVIENE IN ACQUA LA DISSIPAZIONE DI ENERGIA È MOLTO INFERIORE RISPETTO A QUELLA IN ARIA, PROPRIO PERCHÉ L'ACQUA È IN GRADO DI IMMAGAZZINARE IL CALORE GENERATO DALLA REAZIONE COME AUMENTO DELLA TEMPERATURA E QUINDI POTERLA UTILIZZARE IN CERTI CASI PER AUTOALIMENTARE IL PROCESSO E NELLA FASE FINALE PER PRODUR-
RE SEMPRE ENERGIA ELETTRICA TRAMITE TURBINE A VAPORE. L'ALTRO GRANDE VANTAGGIO DI QUESTA TECNOLOGIA È CHE LA COMBUSTIONE AVVIENE IN MODO COMPLETO, CIOÈ NON SI HA LA FORMAZIONI DI COMPOSTI ORGANICI COMPLESSI COME IPA (IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI), DIOSSINE E FURANI E NEMMENO OSSIDI DI AZOTO E DI ZOLFO RESPONSABILI DELLA FORMAZIONE DELLE NANO-POLVERI, COMPOSTI CHE INVECE SI FORMANO DURANTE LA COMBUSTIONE DI COMPOSTI CHIMICI COMPLESSI E TOSSICI COME I RIFIUTI INDUSTRIALI O URBANI, E CHE FINISCONO NELL'ATMOSFERA INSIEME A PARTICELLE DI METALLI PESANTI, ACIDO CLORIDRICO, AMMONIACA E ALTRE MIGLIAIA DI SOSTANZE IN PARTE ANCHE SCONOSCIUTE. IL SISTEMA AD ACQUA SUPERCRITICA INVECE EMETTE IN ATMOSFERA SOLO VAPORE ACQUEO, ANIDRIDE CARBONICA E AZOTO LIBERO (L'ARIA È COMPOSTA PER IL 70% DI AZOTO LIBERO) MENTRE TUTTI GLI ALTRI ELEMENTI VENGONO RECUPERATI COME RESIDUO SOLIDO A FINE PROCESSO SOTTO FORMA DI METALLI, SALI (PER GLI ELEMENTI ALOGENI COME IL CLORO, IL FLUORO, LO ZOLFO) E SABBIE INERTI GRAZIE ANCHE A SPECIALI ADDITIVI CHE NEUTRALIZZANO GLI ACIDI CHE GLI ELEMENTI ALOGENI STESSI FORMANO DURANTE IL PROCESSO.
sostiene il gruppo M5S - gli inceneritori siano superati da una nuova tecnologia, quella dell'acqua "supercritica", messa a punto dall'esercito USA, poi desecretata e adibita oggi a usi civili. Di questo si è parlato a Madone, nella serata dedicata all'ampliamento del limitrofo inceneritore A2A di Filago, dove è in corso l'iter per aumentarne del 30% la capacità di smaltimento (100 tonnellate al giorno di rifiuti chimici). In pratica, il sistema illustrato nella serata aperta di Madone è una serpentina tipo quella per il raffreddamento dei frigoriferi ma molto più grande e lunga, dove però scorre l'acqua con le sostanze inquinanti da smaltire al posto del liquido refrigerante. All'interno di questa serpentina vengono create le condizioni ideali per rendere l'acqua supercritica cioè minimo a una temperatura di 374 °C e a 221 bar di pressione e tramite catalizzatori e additivi tutti gli elementi inquinanti vengono degradati chimicamente in elementi base, sali o sabbie inerti. Occorre una pressione altissima, come dicevamo, e una temperatura critica, ma nulla di particolarmente complesso; anzi, allo stato dell'arte questa tecnologia viene maneggiata senza problemi. Aperto questo dibattito, abbiamo scoperto che l'intero processo di depurazione ad acqua supercritica è commercializzato anche dalla Siad Spa di via San Bernardino, storica azienda bergamasca attiva nel campo dei gas nobili. Il limite di questo sistema? Per mettere in pressione (e temperatura) il "reattore" ad acqua supercritica occorre moltissima energia. Comunque uno degli esperti del Gruppo rifiuti M5S, Gianluca Cuc, chimico di professione, ci spiega che il sistema SIAD è completamente diverso da quello di cui stiamo parlando (lo produce la Innoveox, ndr) in quanto un impianto di depurazione non è in grado di autoalimentare il processo, perché la frazione organica presente nell'acqua da depura-
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re e che potrebbe essere utilizzata come combustibile è effimera, mentre è alta durante lo smaltimento di rifiuti tossici ad alto potere calorico organico - come i solventi o altri composti organici - e la loro degradazione chimica nell'acqua produce energia che viene accumulata come temperatura e pressione nell'acqua stessa, alimentando così il sistema. L'ossigeno presente come additivo nell'acqua supercritica ha la stessa funzione dell'ossigeno in aria, cioè alimenta una "combustione", però a differenza di un inceneritore accumula molta più energia proprio nell'acqua e non produce fumi ma solo vapore acqueo, anidride carbonica, azoto libero e residui solidi (metalli, sali e sabbie inerti) che sono facilmente separabili, perché nell'acqua supercritica i composti inorganici diventano insolubili e quindi si separano spontaneamente dall'acqua stessa. La letteratura scientifica presenta anche un caso operativo: il comune di Orlando, in Florida (USA) ha scelto il sistema dell'acqua supercritica prima per depurare l'acqua durante il passaggio di uragani o tempeste tropicali, poi per recuperare energia dai fanghi di depurazione civili e industriali e in ultimo lo stanno testando per i rifiuti urbani, anche grazie a un'autorevole studio di comparazione economica secondo cui il costo di gestione a regime sarebbe un quarto di quello degli inceneritori tradizionali. Come detto,
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uno dei vantaggi è che l'energia utilizzata per farlo funzionare viene in buona parte recuperata nelle turbine a vapore, alla fine del processo. Ma soprattutto non ci sono emissioni nell'ambiente, né diossine, ossidi di azoto, polveri sottili, eccetera. Recentemente, il Qatar si è interessato all'acquisto in un'unica commessa di 72 di questi impianti, al prezzo di 200 milioni di euro. La parola passa teoricamen-
Una tecnologia simile è commercializzata anche dalla storica azienda bergamasca Siad Ora l’acqua super-critica viene scelta anche dai ricchi Paesi del Golfo
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te a Ecolombardia4, quindi all'A2A che tra i fiori all'occhiello vanta anche l'inceneritore-modello di Brescia, visitato da delegazioni di tutto il mondo per la sua proverbiale efficienza (e redditività). Chissà che questa nuova tecnologia supercritica non stuzzichi le fantasie del colosso bresciano-milanese, che a Bergamo si è comprato la vecchia Bas ma non ha mai restituito altrettanto in termini di valore aggiunto.
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Il Gioppino superstar a Lione, in Francia
Made in Bergamo
MY NAME IS
I PROGETTI TURISTICI PRESENTATI DALLA CAMERA DI COMMERCIO DI BERGAMO PER PROMUOVERE IL TERRITORIO ALL’ESTERO NELL’AMBITO DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA TRA REGIONE LOMBARDIA E SISTEMA CAMERALE LOMBARDO 46
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GIOPPINO di Raffaella Castagnini
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urismo non per caso quello che si respira e vive a Bergamo, che si appropria e rafforza il legame con le proprie tradizioni riscoprendo con i suoi semplici ma nel contempo geniali burattini il sapore autentico di una risata, costruisce percorsi e mappe tattili accessibili a tutti, disabili compresi, che lavora per far valere il significato oltre il significante del termine cultura affinché
diventi patrimonio diffuso per e tra la gente e possa, oltre che proporsi, meritarsi il titolo di capitale europea della cultura 2019. Compito non facile ma le difficoltà e le sfide piacciono ai bergamaschi, che amano scalare le vette delle loro amate montagne, abituati a calpestare terreni impervi ma, una volta raggiunta la meta, dopo la fatica ed il sudore, si lasciano respirare per assaporare appieno il silenzio e l'emozione della libertà, in silenzio ma insieme. Nel corso dell'anno, e' vero, non abbiamo camminato su ruvidi sentieri nostrani ma con il progetto della Camera di Commercio di Bergamo, attuato da Turismo Bergamo, abbiamo percorso chilometri macinando le strade dell'Europa per far conoscere col camper lombardo le bellezze delle nostre terre, dei nostri monumenti ed i valori della nostra gente, i profumi ed i sapori dei nostri prodotti alle genti del Nord. Cosa c'è di più bello nel vedere la curiosità negli occhi delle persone davanti al nostro camper, ospite sulle loro belle piazze, e poter parlare e mostrare loro le nostre ricchezze o scoprire che molti già ci conoscevano, ci avevano già incontrato ma, proprio anche per questo, ancor più desiderosi di ritornare in Città Alta per fermarsi in un angolo nascosto non ancora scoperto e vissuto o sedersi a tavola per gioire di nuovo dei nostri casoncelli e di quel dolce strano fatto con la polenta ed uccelletti di cioccolato, persino un peccato mangiarli, accompagnati da un buon bicchiere di vino. Questo e' turismo e va promosso e divulgato tra la gente comune attratta dall'Italia e ben disposta a spendere che merita di ricevere una buona accoglienza ed un'adeguata, autentica ospitalità. Tenore di vita di questi turisti e il loro amore per l'Italia sono un binomio che, se ripagati con l'adeguata ospitalità, farà di Bergamo una meta ideale per il turista e ripagherà adeguatamente chi ha investito e creduto nel progetto. La Camera di Commercio ha poi promosso la partecipazione alla fiera Natas , tenutasi a metà agosto
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a Singapore, che ci insegna che se ci sono pacchetti turistici creati ad hoc i singaporiani non disdegnano di acquistarli, proprio perché viene dedicata loro attenzione nell'illustrare i nostri angoli nascosti e romantici e, così facendo, li rassicuriamo rispondendo ai loro dubbi e alle loro paure. Mondi e realtà lontane possono essere vicinissime nelle emozioni
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Donizetti, il Valcalepio, il Gioppino e la Margì, bergamaschi nel mondo Le strategie dell’Ente Camerale puntano a diversificare l’offerta turistica con una serie di personaggi iniziative e workshop a livello europeo
semplicemente condividendo con loro la bellezza di un capitello romanico o evocando un'aria di Donizetti o facendo degustare in modo corretto uno straordinario formaggio accompagnato da un Valcalepio doc. Qui stanno le ragioni del successo ottenuto alle fiere: riuscire a presentare con modestia e passione i nostri prodotti e le nostre eccellenze,
dando al turista, europeo o asiatico che sia, la sensazione di accompagnarlo virtualmente per mano lungo le vie della città. Basta poco a convincerli che, in quanto a bellezza, Bergamo vale quanto Roma o Venezia: la semplice passione ed il naturale senso dell'ospitalità, in parole povere il marchio dell'italianità più vera. Ma e' proprio nell'accoglienza che dobbiamo migliorare ed investire tempo e risorse, affinché diventi un atteggiamento naturale e diffuso ospitare i turisti per far sì che non risponda alla sola legge della mera convenienza: il vero turista comunque ha un istinto animalesco, percepisce, fiuta il vero dal falso e non c'è cosa peggiore per un territorio e la sua comunità che avere un operatore che "tradisce" le buone e semplici regole dell'ospitalità e dell'affidabilità. Un sorriso, una stretta di mano, un benvenuto ed un arrivederci, ma che siano di qualità. E cosa dire se, oltre ad accompagnare il turista nel nostro bel Paese, riusciamo anche in terra straniera, riscoprendo o riallacciandoci alle nostre radici antiche ma attuali, creare con la risata un'emozione, simpatia, empatia? E' quello che è successo a Lione merito dei nostri burattini, il Gioppino e la Margì, che sono
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riusciti, parlando in dialetto bergamasco italianizzato, a creare un mondo perfetto, al di fuori del tempo storico, in cui tutti i presenti, più o meno, condividevano la stessa sorte e, seppur parlando linguaggi diversi, si comprendevano. Lo scopo principale dello spettacolo dei burattini è far divertire il pubblico puntando subito alla battuta d'effetto e cercando sempre la partecipazione convinta dello spettatore, i tre gozzi del Gioppino bastano da soli a richiamare attenzione. Nel Villaggio Italiano a Lione, evento al quale la Camera di Commercio di Bergamo ha partecipato dal 12 al 15 settembre scorso per promuovere il proprio territorio, si partiva quasi sempre con lo spiegare l'esistenza anomala e grottesca dei tre gozzi di Gioppino per introdurre una visita a Bergamo e descrivere col Gioppino l'ebbrezza provata nel godere del panorama della città visto dal Campanone. Sicuramente l'Associazione culturale OI Giopì de Sanga di Zanica, grazie ai maestri burattinai, Ennio, Bruno e Tullio, hanno creato il giusto ambiente e suscitato tra i presenti la sana curiosità per la nostra terra ed i nostri prodotti e la voglia di venirci a trovare. E la cosa è apparsa naturale, semplice, perché anche a Lione c'è un burattino, Guignol, tanto amato e seguito dai lionesi grandi e piccini e se sono i burattini a dirti di andare a Bergamo, perché non credere loro? E anche noi, guidati dal Gioppino, lo siamo andati a
trovare al suo teatro; sì perché Guignol in questo è più fortunato dei nostri burattini ha una bellissima casa, un gioiellino di teatro che è sempre pieno di bambini e non solo ma anche di mamme e papà, amici. Gioppino, oltre a creare le basi per un possibile gemellaggio con Guignol, ci ha supportato attivamente allo stand camerale animando sensibilmente la presentazione del nostro territorio sul suolo dei cugini francesi. Un'esperienza positiva, sicuramente vivace, entusiasmante basata su valori semplici ma autentici gli stessi perseguiti dal Gioppino che sì, è perennemente affamato e spesso ingenuo, ma sempre onesto paladino della giustizia che non accetta compromessi pronto a difendere, con il suo bastone, i più deboli. E da Lione ritorniamo a casa, a Bergamo e precisamente alla Fiera di Bergamo. Workshop Discover Lombardy 2, l'ultimo progetto presentato dalla Camera di Commercio di Bergamo nell'ambito dell'accordo di programma 2013, si è svolto, infatti, nei giorni 27 e 28 settembre presso la fiera di Bergamo all'interno della manifestazione NoFrills, in un'area ben delimitata e contraddistinta dal brand "Discover Lombardy" suddiviso nei suoi segmenti turistici: HERITAGE, NATURE, BUSINESS. Possiamo affermare che l'obiettivo di raggiungere un alto numero di operatori del trade è stato ampiamente raggiunto, sia sul versante della qualità dell'offerta che su quello della domanda. Di rilievo la partecipazione di un qualificato numero di operatori dell'offerta lombarda: 39 seller in rappresentanza di catene alberghiere, tour operator, incoming, consorzi d'area, dimore storiche, oltre a fornitori di servizi turistici complementari. Dal lato della domanda l'adesione è stata di oltre 75 buyer internazionali e nazionali, fra Tour Operator, Agenzie di Viaggio e grossisti, provenienti da 23 nazioni europee. All'interno dell'area Discover Lombardy è stato allestito anche un desk con il materiale regionale messo a disposizione di tutti i visitatori della fiera. Il desk è stato molto apprezzato soprattutto per le guide della Lombardia che riportano informazioni di carattere generale, ma anche per il catalogo e la mappa "Discover Lombardy" contenente le informazioni pratiche per visitare le singole città lombarde. La formula di organizzare il Workshop all'interno del padiglione fieristico durante la manifestazione NoFrills, ha dato ai seller una doppia possibilità: i seller hanno incontrato non solo i buyer in agenda ma anche parecchi altri operatori della domanda presenti nelle due giornate di apertura della fiera. Questo il valore aggiunto all'evento e l'ottimo grado di soddisfazione manifestatoci dagli operatori della domanda partecipanti all'iniziativa. Ma turismo a Bergamo significa anche accessibilità: facilità per tutti nel godere del patrimonio culturale, monumentale e paesaggistico della nostra meravigliosa città. L'opportunità di muoversi e sapersi orientare è l'inno massimo all'affermazione della libertà individuale ma alla governance pubblica serve anche come metro di misurazione della propria maturità culturale e della propria sensibilità civica per rafforzare la propria candidatura a capitale della cultura 2019. Ma del turismo accessibile ne parleremo più avanti con un'impresa locale che ha come mission aziendale l'abbattimento di molte barriere culturali prima ancora che architettoniche, per rendere il mondo attorno a noi più sicuro, più accogliente e più "visitabile" per tutti. A presto dunque.
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LETTERE
LE LARGHE INTESE NON ISPIRANO FIDUCIA
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dati dell'Istat dicono che a ottobre l'indice del clima di fiducia dei consumatori è diminuito rispetto al mese di settembre, un fatto che la dice lunga sul credito di cui gode nei cittadini il governo delle larghe intese. Ancora più significativo il fatto che, sempre secondo l'istituto di statistica, il peggioramento è diffuso a tutte le componenti ed è particolarmente marcato per quella economica. Peggiorano poi sia i giudizi, sia le attese sulla situazione economica del Paese e risultano in calo anche le aspettative sulla disoccupazione. Insomma, un quadro decisamente nero rispetto al quale il governo Letta è inadeguato. Non si può certo dire peraltro che la presentazione della legge di Stabilità stia contribuendo a creare fiducia. Nonostante le dichiarazioni ufficiali del premier e dei suoi ministri siano tutte all'insegna dell'ottimismo, l'opinione pubblica ha capito perfettamente che l'unica certezza sarà quella di maggiori sacrifici. A fronte di questa situazione la maggioranza che
FS/1 - COME UN CARRO BESTIAME Vorrei raccontare brevemente la mia esperienza di questa mattina, che è comune a quella di molte persone che come me vivono a Bergamo e ogni giorno raggiungono il proprio luogo di studio o lavoro a Milano. Bergamo, 21 ottobre 2013, ore 7. L'abbonamento del treno Bergamo-Milano aumenta annualmente ed ora ha raggiunto la cifra di 84,50 euro al mese, non esattamente due soldi, soprattutto in questi tempi di crisi. Siamo arrivati in stazione con largo anticipo, cerchiamo di divincolarci nel marasma di gente che affolla il sottopassaggio e finalmente raggiungiamo il binario, il numero 6, del treno che ogni mattina fa la spola tra Milano Porta Garibaldi e Bergamo. Saliti sul treno, animati dalla vana speranza di accomodarsi
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sostiene il governo appare prigioniera delle stesse forze politiche che la compongono. Il segretario del Pdl Alfano è sempre più combattuto tra il mantenimento dell'alleanza di governo , cosa che però richiederebbe uno smarcamento risoluto dai 'falchi' del suo partito e una netta presa di distanza da Berlusconi, e la rottura della larghe intese, che ricompatterebbe (almeno sulla carta) il Pdl ma aprirebbe scenari del tutto imprevedibili. Nel Pd, invece, non si riesce a guardare oltre il prossimo 8 dicembre, data di celebrazione del congresso che potrebbe consegnare le chiavi del partito nelle mani del sindaco di Firenze Matteo Renzi. Il quale, peraltro, confida che sino ad allora la situazione non precipiti, magari a seguito della decadenza di Berlusconi da senatore, ma intanto, anche con l'accelerazione impressa al dibattito sulla legge elettorale, lascia intendere che lui al voto anticipato nella prossima primavera non ha certo rinunciato. Giacomo Stucchi
per un'oretta su uno dei sedili (naturalmente armati di tutte le opportune protezioni perchè, un pendolare che si rispetti, sa che i treni spesse volte sono sporchi e possono riservare spiacevoli sorprese) la situazione appare subito critica. I posti a sedere sono tutti occupati, la gente è raccolta in prossimità delle uscite e tutti noi conosciamo la triste verità: a Dalmine saliranno altre persone e li la situazione diverrà invivibile. E così accade. A Dalmine salgono ancora tanti altri pendolari e quando si chiudono le porte la temperatura del treno diventa insopportabile, non si respira, la gente di asciuga la fronte, si slaccia la camicia, si sente svenire. E se fosse la prima volta che accade forse vi sarebbero lamentele e proteste, ma non è che uno dei tanti giorni lavorativi dell'anno e tutti i pendolari lo sanno e stanno buoni buoni abbassando gli occhi con un triste
sguardo di rassegnazione. La rassegnazione nasce dal fatto che negli ultimi anni nulla è stato fatto nè da parte della Regione nè dello Stato per migliorare le condizioni di viaggio dei pendolari, i quali scoraggiati dagli alti costi della benzina non hanno altra alternativa al treno per raggiungere il nostro bel capoluogo. O Trenitalia o nulla, è questa la triste realtà, perchè nel nostro Paese le liberalizzazioni non si fanno e si rimane vittime del monopolio di società che abusano della propria posizione di vantaggio e continuano ad aumentare i prezzi abbassando il livello dei servizi. Siamo stufi di essere trattati come animali da macello, di dover iniziare la giornata di lavoro già stanchi perchè vessati da un viaggio che tanto assomiglia a un trasporto merci. Ancora di più siamo stanchi di leggere negli sguardi della gente la rassegnazione
di non poter cambiare le cose. Le cose possono e devono cambiare. La politica non deve rimanere passiva e attenta alle sole esigenze dei potenti. La liberalizzazione permetterebbe ai consumatori di poter scegliere il concessionario che offre il servizio migliore al prezzo più competitivo e chi tiene servizi in questo modo indegno dovrebbe cambiare o sarebbe fuori dal mercato. Abbandoniamo ora questi monopoli che appartengono al passato, lasciamo che il gioco della concorrenza sia libero. Forse la ricetta per il rilancio economico e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini non è poi così difficile, ma qualcuno non vuole realizzarla. Federico Villa, segretario cittadino Udc Bergamo
FS/2 L’ASSESSORE CI METTA LA TESTA E NON LA FACCIA Caro direttore ti scrivo perchè oggi per la prima volta da molte settimane prendendo il treno delle 8 per Milano C. E' stato come essere in un reality. Ovunque controllori, forze dell'ordine, vigili, eccetera; per non parlare dei media presenti. La cosa pazzesca è vedere l'assessore bello tranquillo, sorridente verso le telecamere. Si vede proprio che non deve obliterare in macchinette fantasma, correre per comprare un biglietto, correre per non farsi un viaggio in piedi di un'ora. Come sempre a causa dell'immobilismo di questa giunta nel risolvere tempestivamente i problemi di noi cittadini, devono concretizzarsi giorni e giorni di disagio prima che qualcuno si svegli e venga di persona. Sono contento che l'assessore ci mette la faccia, vorrei anche che mettesse azioni concrete nel risolvere i problemi prima che degenerino. Qui serviva da subito organizzare navette per
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gli studenti del sotto passaggio così da diminuire subito il flusso nel tunnel. Certo da una giunta che in 4 anni non è riuscita ad organizzare in estate per la movida le navette per città alta non mi aspetto molto, ma vedere i giorni passare e il continuo rimpallo delle responsabilità senza provare a trovare soluzioni è veramente deprimente. Anche se la stazione in quanto tale non è di competenza del comune, la giunta deve risolvere i problemi dei suoi cittadini. Marco Arlati, portavoce lista civica Bergamo Cambia
QUESTA È LA DESTRA PAROLA DI GIULIO TERZI Rivolgo pubblicamente questo mio messaggio, destinato agli Stati Generali di Fratelli d'Italia. Credo che sia assolutamente necessario impegnarci per rifondare e lanciare una grande area di centro destra che raccolga persone già impegnate e altre non ancora entrate nella azione politica che si riconoscano in valori che sono, e lo ripeto, connaturati alla tradizione, al senso etico, all'istinto di coesione, di solidarietà e di impresa che guida i bergamaschi e le loro famiglie. I Fratelli d'Italia hanno il merito di aver promosso e avviato il percorso dell'Officina per l'Italia e di continuare a esserne forza traente: con spirito di grande apertura verso le diverse componenti che nel nostro Paese si riconoscono nel mondo della Destra e del Centro Destra; personalità di formazione e di ispirazione cattolica, laica, liberale,unite da comuni valori identitari e da una visione sul futuro degli Italiani, nel nostro Paese e nel Mondo. Per parte mia sono convinto che occorra una profonda rivoluzione etica nella politica del nostro Paese, con tolleranza zero verso i corrotti e i corruttibili; con una politica economica fatta di riforme incisive, e non di maquillage come la Legge di
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Stabilità; una politica che smantelli lobbies vecchie e voraci del denaro pubblico; con una consapevolezza che vogliamo "più Europa"; ma più Europa di Paesi uguali nei loro diritti e nelle loro sovranità, con riforme dei Trattati e dei comportamenti che, vi assicuro, moltissimi vogliono anche negli altri principali Paesi, e che quindi non è impossibile ottenere. Di tutto questo mi riprometto di parlarvi in prossimi incontri, che l'Officina per l'Italia, alla quale ho il piacere di contribuire, sono certo organizzerà a Bergamo. Giulio Terzi
HAI BISOGNO DI CURE? TENTA ALLE SLOT In Lombardia abbiamo appena approvato la legge regionale per limitare il gioco d'azzardo e prevenirne gli effetti patologici (legge anti-slot). Contemporaneamente a Roma è andato in porto l'ennesimo condono a favore della lobby di turno, proprio quella delle slot machine: dei 98 miliardi di evasione accertata, PD e PDL hanno deciso di far pagare ai concessionari soltanto un totale di 600 milioni di multe. Per bilanciare le perdite, in questo momento il Governo sta votando tagli di qualche miliardo di euro. Contemporaneamente qualche cittadino per permettersi le cure in qualche clinica privata sta pensando di investire i suoi ultimi spiccioli in fortuna alle slot machine. È così che si dimostra di pensare alla gente, vero re Giorgio? Dario Violi, consigliere regionale M5S
14 EURO IN BUSTA OFFENDONO TUTTI Benefici in busta paga che vanno dai 3 ai 14 euro al mese offendono la dignità dei lavo-
ratori e di un sistema economico che vorrebbe essere competitivo con il resto del mondo. Anche gli interventi sulle case sembrano rispondere a logiche di riordino della tassazione senza interventi strutturali. La TRISE, nuova tassa sulla casa, continua a definire la sua base imponibile sula valore catastale, perpetrando un sistema illogico ed iniquo, lontano da una percezione del reali valore del patrimonio immobiliare, colpito, peraltro, da un sistema di tassazione diffuso che andrebbe rivisto a cominciare dai trasferimenti immobiliari. Occorrono misure di cambiamento più incisive. Pensiamo alla possibilità concreta ed immediata di liberare risorse per i lavoratori del settore edile pari almeno al 10% del loro salario attraverso una rimodulazione della bilateralità. Ancora una volta non è stato affrontato il tema dei costi impropri che le imprese pagano agli enti previdenziali e assicurativi, come quello dell'Inail al quale si versano aliquote altissime che non garantiscono né tutelano l'imprenditore, costringendolo, ed è questo il paradosso, ad attivare assicurazioni private. Chiediamo di poter attivare una politica industriale di modernizzazione delle nostre città, attraverso progetti di sostituzione edilizia integrata, con ripercussione profonde sul sistema economico, occupazionale, sociale ed ambientale. Progetti che Aniem già sta sperimentando con l'interessato coinvolgimento dei cittadini e che avrebbero un forte impulso dalla previsione di stimoli fiscali e di premialità di cubatura. Sono questi esempi di misure a impatto significativo e diffuso per il nostro sistema economico. Dino Piacentini, presidente Confimi Aniem
LIBERTÀ DI POSTEGGIO COSÌ SI UCCIDE LA CITTÀ Nuova trovata della nostra
Amministrazione Comunale. Visto che a Bergamo si gira magnificamente in macchina; visto che impieghiamo pochi minuti per attraversare la città; visto che la Lombardia non è inquinata, i nostri lungimiranti amministratori cosa fanno? Costruiscono un nuovo posteggio sotto il Sentierone, così il traffico si approprierà della nostra passeggiata, i bambini respireranno un aria più consona ai livelli di polveri sottili altamente cancerogene e, infine, per frequentare il centro avremo bisogno di mascherine e bombole fornite dai nostri solerti politici, logicamente con una piccola tassa per appianare il deficit del comune e per coprire le spese che sosterremo per togliere lo smog in città. Sembra una barzelletta, purtroppo è vero: l'ultima idea di questa agonizzante giunta è mettere un posteggio di circa 300 posti auto sotto la nostra tradizionale passeggiata, probabilmente con grate di sfogo dei gas di scarico, tipo piazza della Libertà, al fine di rendere più piacevole e più profumato il deambulare sul Sentierone. Fosse almeno un posteggio per i residenti, veri invasori delle vie centrali e para-centrali,… invece no, serve solo a chi vuole camminare poco e a chi si scandalizza se il nostro gruppo propone tapis roulants ad energia solare nel centro, per non fare passare nemmeno gli inquinanti pullman. Ma quanti anni e generazioni ci vorranno per fare capire che shopping, cultura, vivibilità di una città, non necessariamente devono essere sinonimo di maggiori flussi di traffico, di maggior inquinamento, e, purtroppo, di maggiori gravi malattie? Bergamo deve vivere e potrà vivere solo con una seria politica amministrativa, capace di consegnare ai nostri figli una città sempre più bella, non più inquinata da fumi e smog. Mirko Isnenghi
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Al microfono Giorgio Pasotti
L’impresa dell’arte
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Foto di Matteo Zanardi
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PASOTTI E GLI ALTRI SERATA DI FESTEGGIAMENTI PER LA FINE DELLE RIPRESE CON TUTTA LA TROUPE GLI AMICI E GLI SPONSOR OSPITI ALLA SAPS DI LALLIO
rlecchino viene a cena alla Saps di Lallio. Dopo un mese vissuto intensamente tra Bergamo e il Cornello dei Tasso, è arrivato anche il momento della festa finale per la troupe, gli attori, gli sponsor e tutti gli amici che hanno sostenuto questo progetto artistico Made in Bergamo, per quanto le bandiere siano quelle di Rai Cinema: bergamaschi gli attori e la regia (Giorgio Pasotti e Matteo Bini), la produzione (Officina della Comunicazione: Elisabetta Sola e Nicola Salvi), i luoghi delle riprese e i tanti sostenitori - istituzionali e privati - che hanno contribuito alla prima, grande realizzazione cinematografica orobica, dai tempi dell'Albero degli zoccoli a oggi. In questa direzione, verso il connubio di impresa e arte, è andato anche il discorso di benvenuto che il "padrone di casa" Paolo Agnelli (la Saps di Lallio fa parte della Baldassare Agnelli ed è il centro ricerche del Gruppo) ha rivolto agli ospiti, per sottolineare questo gemellaggio tra mondo produttivo e cultura. "Penso a quelle imprese che si confrontano quotidianamente con i temi dell'internazionalizzazione - ha detto Agnelli - e vedo nella cultura italiana il miglior biglietto da visita per veicolare le nostre eccellenze nel mondo. A New York come a Londra o a Pechino, un concerto della Tosca ha tuttora un valore che noi spesso tendiamo a sottovalutare, senza cogliere le potenzialità che ha il messaggio artistico anche in chiave imprenditoriale, di immagine e di promozione economica: a volte in Italia accade di essere pionieri in diversi campi e di dimenticarci poi di quanto creato, di quanto ottenuto. Se n'è accorto Diego Della Valle - continua l'imprenditore, che nel film Io Arlecchino veste i panni del primario ospedaliero al capezzale di Roberto Herlitzka - mettendo la propria firma sul restauro del Colosseo: ma anche senza scomodare monumenti così importanti come il Colosseo, esistono infinite situazioni in cui la cultura e l'impresa possono promuoversi a vicenda, sostenendosi l'una con l'altra in questo percorso virtuoso". Dicevamo della serata, magistralmente interpretata dallo chef Fabrizio Camer sul tema "Arlecchino viene a cena". Più di cento i commensali ospitati alla Saps, con tutto il cast (Giorgio Pasotti, Roberto Herlitzka, Valeria Bilello, Lunetta Savino, Eugenio De Giorni, Gianni Ferreri, Lavinia Longhi, Massimo Molea e Harouna Derek Dabre), il co-regista Matteo Bini, i produt-
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tori Elisabetta Sola e Nicola Salvi, Fabiana Cutrano di Rai Cinema, costumisti, scenografi, tecnici e autorità. Dal punto di vista artistico, per quanto siano terminate le riprese, si può dire che il grosso arriva ora con il montaggio e tutte le fasi post produzione, aspettando la distribuzione vera e propria sotto l'egida di Rai Cinema. Certo, finita la cena, terminati i brindisi e i festeggiamenti, alla Saps si è visto qualcosa di Io Arlecchino, più backstage che anteprima - precisano gli addetti ai
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Ora la pellicola passa alle fasi del montaggio e della post-produzione aspettando la distribuzione vera e propria sotto l’egida di Rai Cinema. E già si sente profumo di concorso per il film Made in Bergamo
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Aperitivo nell’ala storica della Saps di Lallio
Paolo Agnelli
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Elisabetta Sola e Nicola Salvi, produttori e titolari di Officina della Comunicazione
Valeria Bilello e Matteo Bini (Regista)
Lunetta Savino
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Da sinistra, Valeria Bilello, Nicola Salvi Paolo Agnelli, Marco Montanari Elisabetta Sola, Matteo Bini e Lavinia Longhi
Dietro le quinte
lavori - comunque già abbastanza per capire che il prodotto è buono, anzi, ottimo: da concorso, come già sta dicendo qualcuno, magari al di fuori dei confini nazionali, sfruttando la popolarità globale della maschera di Arlecchino. Intanto per la troupe la vita continua, anche sotto il profilo artistico. Matteo Bini, per esempio, è a Londra e sta iniziando il montaggio, scegliendo le scene una per una. E Valeria Bilello dal Cornello del Tasso è atterrata direttamente sul red carpet della prima londinese di One Chance, nuovo film del regista Newyorchese David Frankel.
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BG ART DOSSIER
ORIZZONTI SUDAMERICANI E LITOGRAFIE D’AUTORE
RICCHISSIMO CARTELLONE CON IL PANORAMA ESPOSITIVO BERGAMASCO CHE ENTRA NEL CLOU CON L’ARRIVO DELL’AUTUNNO di Clelia Riva
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ra gli eventi di spicco nel panorama del collezionismo e delle gallerie, questo mese vi proponiamo un cartellone che spazia dalla pittoscultura alla pittura internazionale del Sudamerica anni '60-'70; segnaliamo inoltre le incisioni e litografie di Picasso, Morandi, Bartolini, Freud e Ferroni in Galleria Ceribelli, l'evento "Sguardi - collezione di artisti vari" alla Galleria Elleni e le mostre della Galleria di Franca Pezzoli Arte Contemporanea a Clusone.
Collettiva di vari artisti NAPOLI SEMPLICITÀ 2008 di Alessandro Antonino pittoscultura ceramica Sede: Franca Pezzoli Arte Contemporanea a Clusone Durata della mostra: 6 novembre - 1 dicembre 2013 Collettiva sul tema “I COLORI DELL’AUTUNNO” Sede: Associazione Culturale Arti Figurative Artemisia Gallery - via Moroni, 124 - Bergamo Presidente Maria Grazia Frassetto Durata della mostra: 9 - 26 novembre 2013 Orario: martedì, giovedì e sabato 9.30 - 12.00 Da martedì a sabato 16 - 19
“Piero Cattaneo. La costruzione della forma - Itinerari di ricerca tra disegno, pittura e scultura” RICERCARE OPERA 15, 1967-1968 Sede: mostra itinerante, Loggiato Palazzo della Ragione, Palazzo della Provincia, Fondazione Adriano Bernareggi. Durata della mostra: 12 ottobre - 10 novembre Per prenotazioni e informazioni: info@pierocattaneo.it - 366 8749848 Organizza: GAMeC
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Pittura Sudamericana anni ‘60 - ‘70 di Emilio Rodriguez Larrain e Jorge Piqueras COMP PARIGI 1961 ostela 130X130 di Jorge Picheras (Lima 1925) Sede: Galleria Michelangelo di Beatrice e Raffaella Bellini via Broseta, 15 - Bergamo Durata della mostra: 10 ottobre - 23 novembre 2013 Orario: da martedì a sabato 9.30 - 12.30 16 - 19
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BG ART DOSSIER Luciano Fabro DISEGNO IN-OPERA Sede: GAMeC Durata della mostra: 4 ottobre 2013 - 6 gennaio 2014 Orario: martedì e domenica 10 - 19, Giovedì 10 - 22
Dirty Life di Orticanoodles noto duo di street artists WALL PAINTING AT SAM (Street Art Museum) Turin - Italy 2012 Sede: Traffic Gallery di Roberto Ratti/Contemporary Art via San Tomaso, 92 - Bergamo Durata della mostra: 5 ottobre - 7 dicembre 2013 Orario: da martedì a sabato 11-13/16-19
“AD EST DEL SOLE E A OVEST DELLA LUNA” personale di Mariarosaria Stigliano Sede: Franca Pezzoli Arte Contemporanea via Mazzini 39 - Clusone Durata della Mostra: 5 ottobre 30 novembre 2013 Orario: tutti i giorni 10 - 12.30 16 - 19.30 chiuso il mercoledì
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Incisioni e litografie di Picasso, Morandi Bartolini, Freud e Ferroni “Miti, corpi, luoghi. Il ‘900 nel segno della grafica” LETTINO SFATTO 1982 acquaforte di Gianfranco Ferroni Sede: Galleria Ceribelli via San Tomaso, 86 - Bergamo Durata della mostra: 26 ottobre - 24 dicembre 2013 Orario: 10-12.30 16-19.30 chiuso domenica e lunedì
“SGUARDI” proposte per una collezione Artisti Vari Sede: Elleni Galleria d’Arte di Cristiano e Massimiliano Calori Arte Moderna e Contemporanea via Broseta, 37 - Bergamo Durata della mostra: 14 settembre 30 novembre 2013 Orario: 10 - 13/15 - 19.30 chiuso lunedì domenica su appuntamento
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di Claudio Rossi
Pillole di finanza
B COME BILANCIO LA SCORSA EDIZIONE ABBIAMO AVUTO MODO DI APPROFONDIRE IL CONCETTO DI «RATING» E DI ESPLORARNE LE DIVERSE GRADAZIONI MA AFFINCHÈ LO STRUMENTO POSSA CONTENERE UN CORRETTO MESSAGGIO PER GLI ANALISTI E PER GLI INVESTITORI È NECESSARIO CHE ESSO TROVI FONDAMENTO SU UNA COERENTE RAPPRESENTAZIONE DELLE POSTE DI BILANCIO, DA CUI ESSO STESSO TRAE ORIGINE
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l bilancio è il punto di partenza da cui trarre tutte le competenza", che riguarda le entrate e le uscite che si preinformazioni necessarie per poter effettuare l'analisi vede di accertare, e, non necessariamente di riscuotere finanziaria di un'azienda singola (bilancio civilistico) effettivamente, nel corso dell'esercizio finanziario, il o di un gruppo (bilancio consolidato). "bilancio di cassa" che riepiloga, invece, le entrate che si Attraverso esso, infatti, mediante la contrapposizione di prevedono di riscuotere effettivamente nell'esercizio succlassi di valori di segno opposto, si dimostrano i risultati, cessivo e i pagamenti da eseguire nel medesimo periodo. previsti o conseguiti, della gestione nell'arco di tempo Con riferimento ai periodi di tempo che includono, i preso in esame. Premesso che i periodi possono essere bilanci possono essere suddivisi in "bilanci annuali", che molteplici, nella prassi si è soliti identificare un periodo prendono in esame il solo ed intero ciclo annuale della di riferimento che ricomprenda un lasso di tempo di dodigestione e "bilanci infrannuali" che contemplano cicli di ci mesi, creando il concetto di "anno finanziario" (normaldurata inferiore all'annuale, rispondendo a determinate mente coincidente con quello solare). Se quindi l'anno finanziario è l'arco di «ll concetto di bilancio tempo in cui si effettuano le previsioni almeno sommariamente, appare noto o si riconciliano i risultati, l'esercizio a tutti, perchè tutti hanno un’idea finanziario è il complesso di attività inerenti la gestione finanziaria condotte più o meno precisa di cosa significhi nel corso dell'anno, connesse all'acqui“guadagnare” o “perdere”. Eppure sizione delle entrate e all'erogazione sono molte le persone a mostrare delle spese. un atteggiamento curioso verso di esso» Del bilancio si conoscono diverse tipologie. La prima, il "bilancio preventivo", si presenta come il complesso di previsioni conceresigenze ed obblighi di legge. La principale normativa, da nenti l'esercizio che ancora deve iniziare, viceversa, il cui hanno tratto origine le più comuni prassi di compila"bilancio consuntivo" è la rappresentazione dell'esercizio zione del resoconto, s'incentra sui Decreti legislativi 9 che si è concluso e contiene le indicazioni delle entrate aprile 1991, n.127, 27 gennaio 1992, n. 87, n. 173 del 26 realizzate e delle spese sostenute. Seguono il "bilancio di maggio 1997 e sulla Riforma del diritto societario, attuato
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con D.Lgs. 17.01.2003 n. 6, con i quali il Codice civile è stato aggiornato per recepire le Direttive comunitarie in materia di bilancio delle società industriali, bancarie e finanziarie. Al fine di aumentarne la capacità informativa, queste norme hanno previsto disposizioni rigide in tema di informazioni da dare e di schemi obbligatori da utilizzare nella redazione del documento, composto solitamente da 3 diverse parti: Stato patrimoniale, Conto economico e Nota integrativa. Lo scopo del bilancio è quello di fornire un quadro chiaro e veritiero "della posizione finanziaria, del risultato economico e delle variazioni nei flussi finanziari dell'impresa, che sia utile a una vasta gamma di utilizzatori nel prendere decisioni di carattere economico". Per chiarezza s'intende che esso debba risultare pienamente comprensibile ai destinatari attraverso un'adeguata classificazione dei componenti di reddito e patrimoniali, con equilibrato livello di analisi, l'assenza di compensazioni di partite, la trasparenza del processo di attribuzione del valore e la presenza di complementari e adeguate note illustrative. Per rappresentazione veritiera e corretta, invece, non si vuole alludere ad un generico obbligo di riprodurre nel bilancio una verità assoluta, che nella fattispecie non esiste, trattandosi di valori in larga parte stimati, ma si vuole affermare, di contro, l'obiettivo di addivenire alla costruzione di una realtà nel contesto dell'applicazione di appropriate norme contabili (corretti principi contabili) facendo uso di stime ragionevoli al fine di esporre un
quadro obiettivo, senza deformazioni, omissioni di valori ed adempiere, nella sostanza prima ancora che nella forma, all'obbligo di informazione. Infine, per chiudere questa breve carrellata di generici fondamentali nella redazione dei report, non possiamo trascurare quanto ufficialmente riportano i Principi di redazione del bilancio d'esercizio, ovvero: Prudenza, Continuazione dell'attività dell'impresa, Competenza, Valutazione separata degli elementi eterogenei ricompresi nelle singole voci e Continuità dei criteri di valutazione ed eventuali deroghe. Cinque importanti comandamenti che impongono di evitare una sopravvalutazione del reddito prodotto e del connesso capitale di funzionamento (in caso di incertezza sul valore di un bene, di un ricavo o di un costo è opportuno valorizzarlo in modo da minimizzare l'utile della società), tenendo conto dei rischi e delle perdite di competenza dell'esercizio, anche se conosciuti dopo la chiusura di quest'ultimo, di porsi in un'ottica di funzionamento dell'impresa e non in un'ottica di liquidazione,nel configurare le prospettive di recupero degli investimenti in essere, di evitare che attraverso una valutazione di tipo complessivo si effettuino compensazioni tra perdite presunte e utili sperati (la cui imputazione è vietata) e, last but not least, di non modificare i criteri di valutazione che, ovviamente, non possono essere variati da un esercizio all'altro se non in casi eccezionali.
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Protagonisti
ABSOLUTEUP
IL CORAGGIO DELLE IDEE LA START UP DI DANIELE ONGARO HA RECENTEMENTE VINTO IL PREMIO «INNOVAZIONE TECNOLOGICA 2013». L’IDEA? UNA MACCHINA STERILIZZATRICE CHE SFRUTTA LA ZEOLITE
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apersi reinventare ogni giorno, avere creatività e voglia di fare, unite a competenze specifiche e coraggio. Sono questi gli ingredienti che fanno della "piccola" AbsoluteUP una grande start up. Scaturita dal talento di Daniele Ongaro, l'azienda con sede a Villa di Serio ha recente-
Alessandro Vidotto progettista CAD
mente vinto il premio "Innovazione Tecnologica 2013" che la Camera di Commercio di Bergamo ha consegnato lo scorso venerdì 18 ottobre. L'idea è semplice e al contempo geniale: costruire una macchina sterilizzatrice a vapore che sfrutta le pro-
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prietà chimico-fisiche della zeolite. Ne abbiamo parlato approfonditamente proprio con Daniele Ongaro, che ci ha illustrato le difficoltà che oggi incontra una start up in questo momento di crisi così particolare. "Ho ereditato da mio padre la passione per questo lavoro. Nella mia carriera ho avuto varie esperienze dal punto di vista imprenditoriale ma sempre con partecipazioni di minoranza con altre aziende. Nonostante fossi socio di una nota impresa del settore ho deciso di provare a fare qualcosa di mio e assieme a mia moglie ci siamo avventurati con AbsoluteUP. L'obbiettivo è quello di provare a scardinare lo stato dell'arte di un prodotto come la sterilizzatrice a vapore, che viene usata in ambito dentale ma anche nel medicale e in ambito ospedaliero. Quindi sfruttare la mia personale esperienza maturata in questi trent'anni di "militanza" in questo ramo per rivedere completamente il funzionamento del prodotto, per migliorarlo e renderlo completamente diverso".
Come avete avuto l'idea? "Quando abbiamo deciso di partire con questa iniziativa abbiamo deciso di guardarci intorno, per cercare di trarre un'ispirazione. L'idea è dunque nata con la scoperta della
Roberto Arato ingegnere elettronico specializzato
zeolite, un materiale esistente in natura ed ora facilmente acquistabile a costi moderati. L'esempio che ci ha folgorato è stata la lavastoviglie, perché nell'alto di gamma di
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"Casualmente nel 2011, non appena conclusa la mia precedente avventura. L'applicazione della zeolite è molto presente anche in altri settori, ma sempre in impieghi industriali. Non è mai stato portata a un livello di alto consumo tranne che per rare eccezioni". A che punto siete con la produzione del primo macchinario? "Stiamo terminando la fase prototipale e iniziando quello industriale. Ma ora siamo davanti a
Il primo prototipo
Daniele Ongaro e Maria Pia Ghilardi
una nota azienda produttrice di questo tipo di prodotto è sfruttato questo materiale. La zeolite ha la capacità di assorbire umidità e rila-
Giorgio Redaelli assistenza alle imprese per l’accesso ad agevolazioni finanziarie
sciare calore, per migliorare la fase di asciugatura. Anche con lo sterilizzatore è dunque possibile utilizza-
re il calore che viene generato, con un risparmio energetico dal 20 al 50% a seconda dell’applicazione". Avete depositato brevetti? "Abbiamo depositato sei brevetti e stiamo lavorando sul settimo e l'ottavo. Abbiamo protetto vari marchi, è stato dedicato un lavoro enorme per tutelare la proprietà intellettuale. Abbiamo la speranza di recitare un ruolo di rilievo dato che ci siamo mossi con largo anticipo per proteggere le nostre idee e per questo dobbiamo ringraziare tutti i professionisti che ci hanno supportato. Senza di loro sarebbe stato impossibile avviare la start up". Quando avete avuto l'idea?
Valerio Lunati Consulente brevettuale
un bivio: la prima alternativa è quella di iniziare in autonomia la produzione, con tutti i rischi economici che ne derivano. La seconda è invece quella di trovare una rete di aziende che ci supportino e che innalzino AbsoluteUP a polo d'eccellenza per la ricerca e sviluppo".
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MOTORI Altissima gamma
LINEA FILANTE A DUE PORTE CONTROVENTO, PRESTAZIONI ENTUSIASMANTI GRAZIE AL MOTORE V12 BITURBO DA 632 CV. ADOTTA IL SAT SISTEMA CHE RICONOSCE LA STRADA E SCEGLIE AUTOMATICAMENTE CON QUALE MARCIA AFFRONTARE UNA CURVA Foto di Matteo Mottari
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l suo nome è Wraith. Significa "spettro" ma sulle strade di Città Alta la nuova coupé Rolls-Royce si rivelata concreta, efficace e inequivocabile simbolo di status. La casa di Goodwood sa il fatto suo. Ha assemblato pianale, motore V12, tecnologia e elettro-
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ROLLS-ROYCE WRAITH IL LUSSO SI VESTE DA COUPÉ
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nica della Bmw Serie 7, dopo averli rivisitati in chiave Rolls-Royce. Il risultato è una tesi di ingegneria con carrozzeria ispirata a linee del passato per esprimere al meglio bellezza, eleganza, raffinatezza e finitura artigiana plasmate a pennello con le parole del fondatore, Sir Henry Royce, "Prendi il meglio che esiste e rendilo migliore: quando non esiste disegnalo". È così che il matrimonio tra il perfezionismo Bmw, azienda che controlla Rolls-Royce, e simbolo dell'extra-lusso britannico, ha dato vita alla nuova
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coupé Wraith. Esteticamente, la Wraith si segnala per una linea da coupé autentica che riesce ad essere persino filante, con il tetto spiovente e le caratteristiche due portiere ad apertura controvento: una esclusiva RR, che agevola molto le operazioni di entrata e uscita, a beneficio anche di chi deve accomodarsi dietro. Il frontale rimane fedele alla soluzione classica, con la grande calandra a forma di tempio greco sormontata dalla statuetta che simboleggia lo spirito dell'estasi.
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La verniciatura standard è bicolore, ma inutile dire che a richiesta l'auto può essere verniciata come meglio si crede. Il pianale d'origine è quello della Ghost, profondamente modificato: il passo è stato accorciato di quasi 20 cm (18,3, per la precisione), la carreggiata posteriore allargata di 2,4 e l'altezza da terra ridotta grazie ad un baricentro più basso di 5 cm. Tutto ciò, unito all'adozione di sospensioni pneumatiche attive, dovrebbe rendere la nuova Wraith più agile delle altre Rolls e assicurare un comportamento dinamico finora sconosciuto, ovvero più impermeabile a rollio e beccheggio. Con motore anteriore e trazione posteriore, e con tanti cavalli a disposizione risultare divertente da guidare. Il comfort a bordo resta comunque un must irrinunciabile per la Casa che ha fatto del lusso e del piacere di viaggiare in auto il marchio di fabbrica. Sulla Wraith, dunque, non mancano abbondanti dosi di pelli e legni pregiatissimi (il bagagliaio da 470 litri
è rivestito con materiali abitualmente utilizzati sugli yacht di lusso), cromature qua e là, sofisticato impianto di climatizzazione, Tv satellitare, telefono, frigobar, senza tralasciare funzioni esclusive come il massaggiatore nei sedili anteriori e posteriori e gadget originali come lo Starlight Headliner, composto da 1.340 lampadine a fibre ottiche che regalano l'effetto di uno splendente cielo stellato all'interno dell'abitacolo. All'avanguardia i sistemi di entertainment, navigazione e connessione, ma soprattutto spicca la tecnologia SAT (Satellite Aided Transmission) che riesce, attraverso le coordinate GPS, a prevedere il rapporto corretto per la curva che si sta per affrontare, sollevando il guidatore dall'incombenza di valutare se sia necessario cambiare marcia o meno. Un aiuto concreto alla sicurezza e al piacere di guidare senza stress, che nello stand Rolls hanno definito con orgoglio come "una novità assoluta, applicata per la prima volta al mondo su un'automobile". Tutto vero,
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anche se la casa madre Bmw ha già sperimentato qualcosa di simile sulla Serie 7, con un programma che aiuta a risparmiare energia scegliendo marce e andatura e ideali, grazie al navigatore che riconosce la strada dopo che è stato impostato il percorso. Su strada. Rapisce la vivacità dell'esuberante V12 biturbo con distribuzione a 48 valvole capace di sviluppare la potenza di 632 CV, che fanno della Wraith la Rolls-Royce più potente di sempre. Nonostante il peso di 2.360 kg, passa da 0 a 100 km/h in 4,6 secondi, mentre la velocità massima è limitata elettronicamente a 250 km/h. Secondo la Rolls, si riescono a precorrere mediamente 7,1 km/litro. Al V12 è accoppiata la trasmissione automatica ZF a otto rapporti che regge alla perfezione la notevole coppia. Sono
ben 800 i Nm disponibili alle ruote posteriori a partire già da 1.500 giri/min. Sotto la massiccia carrozzeria della Wraith numerose altre soluzioni tecniche come, ad esempio, le sospensioni attive che si adattano a qualsiasi tipo di fondo e il servosterzo adattativo che regola la velocità di risposta. Così questa imponente coupé mette in luce un'inaspettata agilità. L'assetto tendente al morbido, i dispositivi elettronici che controllano il comportamento dinamico fanno sì che le reazioni della Wraith siano sempre progressive. Insomma, con questa coupé si può andare in giro come dei signori con un filo di gas lungo i viali di Città Alta o su strade normali, con un po' più di gas in autostrada e affrontare con una certa grinta i percorsi ricchi di curve.
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Fotoincisione 2000
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MOTORI Elettrica
TORNA LA AMPERA
ALL’INSEGNA DEL RISPARMIO RIDUZIONE DEI COSTI, MA SENZA RINUNCIARE A NULLA COSÌ LA OPEL AMPERA, DEFINITA LA TERZA VIA DELLA MOBILITÀ, VUOLE STUPIRE TUTTI ANCORA UNA VOLTA
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Foto di Giorgio Chiesa
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uto elettriche, continua senza sosta la battaglia per farle diventare sempre più convenienti e appetibili al pubblico. La Opel Ampera ne è un classico esempio, perché le novità proposte arrivano con lo spirito di dare un chiaro segnale, come ad esempio la sensibile diminuzione del prezzo. Costi più bassi dunque, ma senza rinunciare a nulla, anzi: non parliamo di un impoverimento della dotazione di serie, ma dallo snellimento dei processi della produzione di
serie, sfruttando i risparmi nell'acquisto di componentistica - come spiegano alla Opel - e mantenendo un impegno senza tentennamenti per rendere la mobilità elettrica alla portata di tutti. TERZA VIA - Si chiama elettrica ad autonomia estesa ed è una tecnologia nata negli Stati Uniti per sfidare ibride ed elettriche. L'idea di General Motors è tradotta in realtà dalla Opel Ampera, con una tecnologia
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tanto sofisticata quanto semplice da spiegare: il motore principale è elettrico (111 kW), le batterie sono al litio, si ricaricano in 4 ore ad una normale presa casalinga e garantiscono un'autonomia di circa 60 km. Dopo i quali, però, niente ansie alla ricerca di una colonnina: a bordo un motore 1.4 a benzina da 86 cavalli, tramite un generatore (un secondo motore elettrico da 54 kW), produce la corrente necessaria all'elettrico principale, senza mai lasciare a terra guidatore e passeggeri. Una soluzione che sembra ideale: durante la settimana si viaggia in città a zero emissioni (l'80% dei cittadini europei, secon-
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do le stime Opel, percorrono nei giorni feriali meno di 60 km), ma si ha un'auto adatta anche al fine settimana, al mare o in montagna. Su strada poi l'Opel Ampera non ha compromessi: l'accelerazione è vivace come su un'elettrica pura, la velocità massima di 161 km/h, pur condizionata dal peso della vettura, è sufficiente a spostamenti rapidi, il comfort è elevato (soprattutto quando il benzina è spento e l'auto va a batterie) e il feeling di guida è identico a quello di un'auto tradizionale. Le emissioni nel ciclo combinato sono di 40 g/km di CO2 e i consumi di 1,6 litri/100 km che, per un serbatoio di 35 litri,
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vogliono dire un'autonomia estesa di ben oltre 500 km. FUNZIONALITA' - Il risultato è un'auto a 4 posti comoda da abitare e agile da guidare, con 8 airbag annunciati di serie che, prezzo d'acquisto a parte, fa risparmiare. Ma il punto è un altro: con la sola modalità elettrica si possono fare almeno 60 chilometri, cui si sommano almeno altri 4-500 con l'aiuto del motore termico. Ampera, come dicevamo, è adatta alla mobilità a corto raggio ma può diventare una valida alternativa anche per gli spostamenti di media distanza. Soddisfacente la capacità del bagagliaio, con 310 litri che diventano mille con i divani posteriori abbattuti. MOTORI - Il guidatore può scegliere fra quattro modalità di funzionamento: Normal, Sport, Mountain (viene erogato
qualche cavallo extra) e Hold, con l'utilizzo del solo motore a benzina. Quest'ultimo subentra non appena le batterie hanno esaurito la carica, innestandosi dolcemente e senza alcuno strattone. Il quattro cilindri muove l'auto e nel frattempo mantiene in carica le batterie, che non restano mai "a secco" e garantiscono sempre un boost di potenza nelle accelerazioni più decise. Il motore elettrico è alimentato da una batteria agli ioni di litio con forma a T, collocata in posizione longitudinale e composta da 298 celle. La capacità totale ammonta a 16 kWh, anche se ne viene utilizzata solo la metà per garantire la massima efficienza ed una durata di 10 anni o 240mila chilometri. E' possibile ricaricare le batterie dalla presa domestica, utilizzando il cavo posizionato nel baule e collegandolo alla presa posta sotto lo specchietto laterale sinistro. Il tempo di ricarica è calcolato in quattro ore.
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EVENTI
DIECI VOLTE CENA DEL PIACERE LA TRADIZIONE CHE SI RINNOVA foto di Federica Abbondanza
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ieci anni dopo, un classico che ritorna. Anzi, che si tramanda di padre in figlio: da Sergio a Diego Mei, se guardiamo agli chef, entrambi ai fornelli, in cabina di regia per l'ultima edizione della Cena del Piacere Baldassare Agnelli, ormai tradizionale avvenimento che accompagna il gruppo bergamasco alla fiera Host, la principale manifestazione fieristica internazionale dedicata agli operatori del settore ristorazione e alberghiero. Durante la serata, che si è svolta sabato 19 ottobre nel Concept Restaurtant del Centro ricerche Saps, le nuove generazioni si sono fatte avanti anche dal punto di vista imprenditoriale: infatti è stato Angelo Agnelli a premiare Diego Mei, consegnandogli la prestigiosa Pentola d'Oro che esattamente dieci
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DI PADRE IN FIGLIO - Da sinistra Sergio Mei, Angelo Agnelli Baldassare Agnelli e Diego Mei
anni fa Mei Senior aveva ricevuto da Baldassare Agnelli, nella prima edizione della Cena del Piacere. Il decennale non ha fatto altro che rinnovare la sintesi di quei valori, quei sapori e quelle sensazioni eccelse che solo il piacere conviviale sa esprimere, con la finalitĂ di sostenere e trasmettere gli ideali e i valori alla base della famiglia Agnelli agli oltre cento invitati, tra clienti e professionisti del settore che per diversi motivi hanno a che fare con le aziende del Gruppo. Tutti gli ospiti hanno parte-
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cipato all'estrazione della Pentola d'Oro, che quest'anno è andata a LEM Market SpA di Cesana Brianza (Lecco). Le aziende Agnelli si sono presentate alla manifestazione di Fiera Milano ancor più determinate a mantenere la loro leadership indiscussa: Baldassare Agnelli e Fasa Pentole nella produzione degli strumenti di cottura professionali, mentre Agnelli Complements nella ricerca e distribuzione di attrezzature per il comparto alberghiero e per la ristorazione professionale.
Angelo Agnelli consegna la Pentola d’Oro allo chef Diego Mei
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Esedra è il rivoluzionario e completo sistema per serramenti in alluminio facile da applicare e capace di risolvere con stile qualsiasi esigenza architettonica e d’arredo. Prodotti in svariate forme, dimensioni e finiture, i serramenti Esedra sono adatti a tutte le esigenze costruttive residenziali, commerciali e industriali. L’alluminio rende gli infissi Esedra durevoli nel tempo, indeformabili e completamente riciclabili senza alcun danno per l’ambiente. Inoltre le nuove tecnologie applicate al taglio termico e al vetro permettono ad Esedra il raggiungimento di bassissimi valori di trasmittanza permettendo all’utilizzatore un notevole risparmio energetico. La nuova serie HT 54-62 è stata infatti studiata per spingersi al di sotto del valore di trasmittanza 1,6 W/m2 K, parametro di riferimento nazionale per poter usufruire degli sgravi fiscali (contributo del 55%) per le spese sostenute nell’adeguamento della casa in materia di risparmio energetico. La nuova serie HT 54-62 e tutti gli altri sistemi Esedra sono certificati (PERMEABILITÀ DELL’ARIA, TENUTA ALL’ACQUA E RESISTENZA AL CARICO DEL VENTO) e mercati CE (UNI EN 14351-1). L’innovativo sistema HT 54-62 e le altre serie Esedra sono vendute in Italia da Agnelli Metalli di Lallio (BG), e dalle filiali di Rosignano (LI) e Oristano. In Europa dall’Agnelli Metalli Poland di Katowice.
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EVENTI
LE ROLLS ROYCE A BERGAMO LARIO BERGAUTO foto di Matteo Mottari
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a vittoria alata è di casa nella concessionaria BMW Lario Bergauto. Ci riferiamo al marchio Rolls Royce e all’esclusivissimo evento di giovedì 17 ottobre, quando è stata presentata ad una selezionata clientela di estimatori la nuova Rolls Royce Wraith Coupé. Si è trattato di una vera e propria prova su strada, partendo dalla sede storica di Via Campagnola, che ha animato le strade di Bergamo con una inconsueta parata che ha lasciato a bocca aperta automobilisti e passanti. Due i modelli testati con Lario Bergauto: la berlina Rolls Royce Ghost e la nuovissima coupé Rolls Royce Wraith. Per rendere ancora più coinvolgente l’esperienza, sono intervenuti tecnici specialisti del marchio
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Rolls che hanno assistito gli ospiti alla guida di queste mitiche vetture, trasmettendo la loro competenza per far godere al meglio l'altissima qualità del marchio inglese affinato dalla tecnologia tedesca. Per l'occasione è stata allestita una lounge Rolls Royce nel soppalco dello show room BMW, gli invitati sono stati accolti con ostriche Belon di Bretagna, champagne Krug e Ruinart rosé, il meglio selezionato dal Bobadilla. L'elegante allestimento floreale di
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H2O ed i cadeaux di Jo Malone London hanno fatto da cornice al prestigioso evento. Rolls Royce Motor Cars è una società di BMW AG di cui Lario Bergauto è concessionaria nelle province di Bergamo, Lecco e Sondrio. Il Gruppo di cui fa parte Lario Bergauto è stato fondato da Renato Mariani nel 1955, è costituito da 12 concessionarie rappresentanti 10 marchi ed è attualmente diretto dal figlio Saul Mariani.
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EVENTI
IL PREMIO QUARENGHI 2013 AL PROF. PAOLO CERRETELLI foto di Viola Bellotto
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l Panathlon International Club Bergamo ha conferito il Premio Angiolino Quarenghi 2013 al professor Paolo Cerretelli, medico specialista di fama mondiale che da mezzo secolo contribuisce con i suoi studi e ricerche alla migliore conoscenza del metabolismo muscolare. La consegna del riconoscimento è avvenuta a San Pellegrino, dove nacque e visse Angelo Quarenghi, medico sportivo della grande Inter di Helenio Herrera, del Cantù Basket negli anni '60 e della atletica Snia Viscosa di Milano nel decennio successivo fino al 1982, nonché fiduciario CONI e presidente del Panathlon. Il Premio Quarenghi, promosso da CONI e Panathlon International Club di Bergamo, consistente nell'artistico trofeo opera dello scultore panathleta Elia Ajolfi, è stato consegnato dal presidente Marco Venier, nel corso di una cerimonia conviviale alla quale hanno partecipato
Pierluigi Marzorati, presidente del CONI Lombardia e le figlie di Angelo Quarenghi: Annamaria (medico), Michelle (commercialista), Paola (fisioterapista ISEF). "Il premio - ha ricordato Marco Venier - viene attribuito annualmente a un medico sportivo che a un'attività professionale di assoluta eccellenza associ un continuo esempio di dedizione sul piano umano all'assistenza degli atleti e operi ovunque e sempre per l'affermazione dell'etica sportiva basata sul fair-play. Il professor Cerretelli ha insegnato in Italia, in Svizzera (22 anni), in Germania e negli Stati
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Uniti e anche per questo aspetto corrisponde più di ogni altro al profilo ideale e il Panathlon Club è orgoglioso di iscriverne il nome nell'albo d'oro degli insigniti dal 1995 ad oggi". Il Panathlon Club Bergamo fu costituito il 25 luglio del 1955 come 21° Club italiano del Panathlon International. Presieduto nell'anno 2012-2013 da Marco Venier, conta 80 soci, tra i quali figurano molti dirigenti del mondo sportivo bergamasco. Presidente onorario del sodalizio è Mario Mangiarotti. Vice presidenti Aldo Piceni e Baldassarre Agnelli. Past-President è Maurizio Gamba.
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CON MINI E CHAPEAU IL COMPLEANNO PIÙ BELLO foto di Alberto Mariani
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n'occasione speciale per un locale che è stato capace di creare moda e tendenza fin dai suoi esordi. Lo Chapeau Sensation Club compie due anni e lo fa in grande stile, assieme a un partner d'eccezione che nel corso di questo tempo è sempre stato un fedele alleato. Non è mancata kermesse, festa e party esclusivo a cui MINI Lario Bergauto abbia voluto mancare. Sono innumerevoli, infatti, gli eventi che hanno visto come protagoniste, oltre alla splendida atmosfera creata dal locale, le mitiche MINI. Come dicevamo, nel corso degli anni moltissimi modelli sono stati esposti, e così nella serata degli auguri ha fatto capolino una splendida
MINI Countryman, una vettura che si sposa perfettamente con la storia dello Chapeau Sensation Club. Il perché è presto spiegato: esattamente come il locale, anche la Countryman ha saputo in poco tempo fare breccia nel cuore delle persone. Era infatti il 2010 quando venne introdotto questo modello, utilizzando il telaio di un piccolo SUV. In questo modo la Mini Countryman a cin-
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que porte con una lunghezza superiore ai quattro metri, rappresentava il più grande modello della serie MINI. Per quanto concerne la trasmissione, viene proposta in due varianti: a trazione anteriore oppure a trazione integrale ALL4; il cambio è manuale a 6 rapporti e le versioni più potenti in opzione possono essere equipaggiate con un cambio automatico.
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EVENTI
LARIO BERGAUTO E ZENUCCHI PER UN WEEKEND D’AUTORE foto di Viola Bellotto
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n modo diverso per restare vicino ai propri clienti o semplicemente a quei curiosi che per la prima volta si avvicinano al mondo BMW. Lario Bergauto, con le sue concessionarie di via Campagnola a Bergamo e di Grumello del Monte ha voluto dedicare un weekend speciale alle sue meraviglie, per farle ammirare da chi ancora non aveva avuto il piacere di posare i suoi occhi sulle fantastiche linee delle nuove creazioni made in Baviera. Con un porte aperte che si è tenuto lo scorso sabato 5 e domenica 6 ottobre - a cui ha partecipato anche Zenucchi Arredamento, creando un particolare connubio fra design e motori già nato con la collaborazione dalla presentazione della nuova
Mini Paceman - si sono potute gustare da vicino le nuove creazioni, in particolare la Serie 4 Coupé, con la sua dinamicità che emoziona, già a vettura ferma. Il design degli esterni della BMW Serie 4 Coupé emana fascino e sportività e promette puro piacere di guidare. Una promessa che durante la guida non solo viene mantenuta ma ampiamente superata. Per non parlare poi della linea Serie 3, recentemente arricchita
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con la splendida versione GT. Ma restando in ambito Serie 4, una nuova notizia trapela dagli ambienti BMW: vale a dire la volontà della casa di utilizzare i numeri pari proprio per le sportive Coupé. Non resta che aspettare dunque le ultime evoluzioni della casa tedesca che di certo non scontenteranno nessuno, e nel frattempo gustarsi tutto ciò che di magico ha già da offrire.
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EVENTI
ANTEPRIMA DELLA BMW X5 ALLA NUOVA SEDE API DI LECCO foto di Alberto Mariani
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na nuova sede, una nuova casa "leggera e trasparente", come deve essere un'associazione di imprenditori. L'Api di Lecco ha inaugurato lunedĂŹ 21 ottobre in via Pergola la propria sede ristrutturata e ampliata. Un investimento di un milione 400mila euro sfociato non soltanto nella ristrutturazione dello stabile esistente ma anche nel recupero di un vecchio capannone industriale. Totalmente rinnovata nel design e nei motori, rispetto al passato, anche la terza generazione della Bmw X5 presentata da Lario Bergauto Lecco in anteprima assoluta durante l'inaugurazione della nuova sede dell'Api con il preciso intento di suggellare quell'impronta tipicamente industriale del territorio. Disposta su due piani, la nuova sede colpisce per i colori chiari e soprattutto perchĂŠ a separare i vari locali non ci
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sono pareti, ma vetrate: in questo modo nessun ufficio è nascosto alla vista e ogni attività e svolta sotto l'occhio di tutti. "La nuova sede - ha spiegato il direttore Mauro Gattinoni - colpisce subito a prima vista per essere leggera e trasparente proprio come dovrebbe essere un'associazione di imprenditori". Nuovo anche l'abitacolo della Bmw X5 senza tradire il mix di eleganza e sportività distintivo delle auto di Monaco. La silhouette appare di gran lunga più slanciata ed elegante grazie anche al taglio più aggressivo nella zona dei passaruota e dei paraurti
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anteriori a forma di X, alla maggiore consistenza delle fiancate e al frontale energico e muscoloso. Presente per l'anteprima della nuova SUV bavarese che debutterà sul mercato a fine 2013 anche Renato Mariani presidente della concessionaria "Lario Bergauto" (Bmw, Mini) e rieletto Presidente del Gruppo Concessionarie Autoveicoli di Confcommercio Lecco. L'inaugurazione della nuova sede è stata anche l'occasione per conferire un riconoscimento alle imprese che hanno compiuto i 50 e i 25 anni di associazione ad Api.
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EVENTI
TIGELLA BELLA-LARIO BERGAUTO DA NOI LA CREATIVITÀ È DI CASA foto di Viola Bellotto
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stata un'inaugurazione in grande stile, all'insegna dell'allegria e della creatività quello che si è tenuta lo scorso sabato 5 ottobre in Viale Papa Giovanni, nel centro di Bergamo. In città è infatti arrivata "Tigella Bella", la prima tigelleria a produzione completamente artigianale. Tutti i prodotti, infatti, vengono quotidianamente preparati utilizzando materie prime di elevata qualità accuratamente selezionate. Gli ingredienti? Altrettanto semplici e genuini: farina di grano tenero di origine italiana, acqua, olio vegetale, sale e lievito. La tigella, come dicevamo, è per tradizione anche sinonimo di creatività, in quanto si può comporre e "farcire" con infinite combinazioni d'ingredienti. E' anche questo il filo conduttore che lega il nuovo locale alla concessionaria ufficiale MINI
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Lario Bergauto di via Campagnola. Esattamente come per le prelibatezze culinarie sopra descritte, anche le mitiche vetture anglo-tedesche possono essere arricchite e personalizzate con numerosi allestimenti, per non parlare poi dei modelli. Infatti, per la gioia degli ospiti, è stata mostrata la splendida MINI Countryman, una vettura capace di adattarsi ad ogni situazione e valorizzare l'ambiente che ha il piacere di ospitarla. A maggior ragione quando, proprio nel nuovo locale di Viale Papa Giovanni,
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vengono esposti i simpatici e ricercati prodotti della MINI Collection. Infine, buona pratica che sarà la prassi del nuovo locale, tigelle e tigellone vengono cotte direttamente al momento, su piastre appositamente studiate, per garantire la massima fragranza al prodotto finale. Anche lo gnocco fritto viene cotto in olio bollente al momento della richiesta, per mantenerne intatta la qualità . Il tutto è servito naturalmente accompagnato o farcito con salumi, formaggi, salse salate e dolci.
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