Economia Magazine maggio

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MENSILE DI MAGGIO 2023NUMERO 163€ 3,00 R ivista mensileIn edicola al prezzo di 2.00 euro. Poste Italiane S.p.A. Sped. in abb. post. 70% DCB Bergamo. In caso di mancato recapito restituire al mittente. ECOGEO SOLUZIONI INTEGRATE PER L’ANALISI AMBIENTALE E LA CONSULENZA TECNICA ®

DAL 1970 INTEGRAZIONE, INTERCULTURALITÀ, INCLUSIONE, NEL MONDO DEL LAVORO.

“Le persone al centro”, questa è la filosofia che da sempre guida Fra.Mar, realtà bergamasca in cui oltre 52 nazionalità si uniscono e mescolano dando vita, giorno dopo giorno, ad un’azienda dallo sguardo internazionale. Apertura, cura e attenzione all’individuo sono gli strumenti attraverso i quali la società si è sempre contraddistinta, consapevole e riconoscente verso quella che è, senza alcun segreto, la risorsa più importante del benessere aziendale

Da qui l’impegno a valorizzare ciascuna delle oltre 1000 figure operanti al suo interno attraverso percorsi di crescita personale

e professionale, garantendo pari opportunità, evitando e contrastando qualsiasi forma di discriminazione in materia d’impiego e promuovendo una cultura improntata alla valorizzazione dei tesori più importanti per ognuno di noi, la propria identità e unicità

Nel mese della Giornata Internazionale per la diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo del 21 maggio, Fra.Mar ribadisce il suo impegno nella costruzione di un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso per tutti. Insieme, è possibile fare la differenza e dare forma ad un futuro più equo e inclusivo.

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framar.it

“100 GIORNI”, STORIA DI UN DIARIO CHIAMATO PNRR

risorse a disposizione. Due le maggiori cause: i fondi sono mal spesi o addirittura non utilizzati per mancanza di progetti adeguati. Molti progetti si arenano per via delle scarse competenze dalla PA: competenze digitali, competenze tecniche e competenze organizzative sono le grandi assenti anche secondo le indagini del Governo tramite l’Agenzia Digitale Italia.

che contano almeno 30 appalti del Piano nazionale di ripresa e resilienza per ogni dipendente. Una miriade di microprogetti che andranno a ingolfare e a far collassare le imprese, soprattutto quelle del settore delle costruzioni.

attività

nel Mezzogiorno?

100 giorni. No, nessun riferimento al momento goliardico organizzato da maturandi prima degli esami. Piuttosto i giorni che ci separano dalla consegna ultima del Piano di Ripresa e Resilienza. Un documento corposo, fatto di missioni, iniziative e buoni propositi che inizialmente - vista la sopraggiunta congiuntura - si pensava solamente di aggiornare per poi accorgersi che andava riscritto. Fondi europei pensati per dare nuova linfa al nostro paese.

Eppure, la Corte dei conti europea ci ricorda che l’Italia risulta essere ultima in Europa per utilizzo dei fondi strutturali UE: lasciamo inutilizzato circa il 70% delle

Di certo ha contribuito il blocco delle assunzioni, pensato per limitare il costo della spesa pubblica. Ma che non ha permesso un ricambio di competenze, anzi ha rafforzato l’invecchiamento dell’età media del personale della PA. Un primo turnover è avvenuto con quota 100 nel 2019, ma poi c’è stata la pandemia e i programmi di aggiornamento sono saltati.

Questa incapacità fa sì che oggi ci ritroviamo con quasi 80.000 progetti PNRR che valgono meno di 70 mila euro, cioè il costo di una modesta ristrutturazione in un appartamento di medie dimensioni. Ci sono circa 300 comuni, oltre trecento,

Esistono poi 3.300 appalti da più di cinque milioni di euro che valgono nel complesso 76 miliardi. Il rischio? Chiedere “aiuto alle imprese” di altri paesi. Non contenti, si è pensato di fare fronte (e cassa comune), andando a valorizzare insieme al Pnrr anche i fondi di coesione territoriale. Nord e Sud tornano a parlarsi, almeno sulla carta.

Tra le tante prospettive quella di creare nuova occupazione stabile nel mezzogiorno. Io ci ho provato, anche per via di alcuni incentivi dedicati alle cosiddette aree “ZESZone Economiche speciali” che mi avevano incuriosito. Anche le ZES esistono solo sulla carta, mancano di fatto i decreti attuativi. E allora perché un imprenditore del nord dovrebbe pensare di fare un nuovo investimento, ampliando la propria

Mi sono scontrato - io direttamente - con difficoltà logistiche: nel Mezzogiorno, ad esempio, le dorsali autostradali adriatica e tirrenica non si parlano. L’alta velocità arriva a Salerno, forse (dipende dalla definizione di alta velocità) a Bari. Non tutte le regioni hanno dei porti commerciali. Visto lo splendido territorio, non pochi sono i limiti paesaggistici. E poi c’è la questione energetica. A causa di infrastrutture obsolete e a problemi di distribuzione, ha ripetute interruzioni anche di durata non trascurabile per un’industria manifatturiera. Ora, il nostro paese ha davvero bisogno dei fondi del PNRR ma bisogna anche guardare in faccia la realtà. Proprio come ha fatto il Ministro incaricato Raffaele Fitto che di fattoben prima dello scadere dei 100 giorni - ha già indicato la via: «spostare decine di miliardi verso gli incentivi alle imprese, con meccanismi automatici e rapidi, già sperimentati con successo perché minimizzano l’intermediazione delle pubbliche amministrazioni».

3 L’EDITORIALE MAGGIO Paolo Agnelli

CONTENUTI MAGGIO

8 #BERGAMOXLAROMAGNA

Emergenza: 24 comuni sommersi, 14 vittime e 36.000 sfollati

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L’INTERVISTA

Stucchi: « Attacchi hacker, nessuno è al sicuro: investire consapevolmente nella cybersecurity»

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RINASCIMENTALE

Lorenzo Lotto, il ritratto perduto

22 BGY

Giovanni Sanga riconfermato alla guida di Sacbo: un nuovo futuro per l’aeroporto di Bergamo

30 REPORTAGE

“ Ragazzi On The Road”

34 COVER STORY

EcoGeo, soluzioni integrate per l’analisi ambientale e la consulenza tecnica

40 TOP BUSINESS

Donati Nastri Trasportatori: eccellenza tecnologica e competenze umane

44 MANAGER

Agostino Zen, l’ingresso del nuovo CEO darà un ulteriore impulso al processo di crescita e di trasformazione di Gualini SpA

48 CLEANING

Fra.Mar opera per l’ugualianza di genere e l’inclusione sul luogo di lavoro

52 SINERGIA

ImpresaCultura

Le aziende seminano bellezza

56 EVENTI

• Premio Arrigoni

• Š koda Enyaq Coupè

66 LA RICETTA

Asparagi primavera e tartufo nero

68 MOTORI

• Nautica Bertelli

• Volkswagen ID.5

4 CONTENUTI MAGGIO
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ECONOMIA MAGAZINE® Rivista mensile di economia attualità costume e stile (Registrazione al Tribunale di Bergamo nr. 5 del 21/02/2013)

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EMERGENZA

24 COMUNI SOMMERSI, 14 VITTIME E 36.000 SFOLLATI

16 maggio, l’inizio della catastrofe che ha colpito l’Emilia-Romagna: l’alluvione ha coinvolto circa 100 Comuni di cui 24 sono stati completamente o parzialmente sommersi (tra questi Faenza, Cesena e Forli), l’acqua si è portata via con sé 14 vittime e oltre 36mila persone sono state costrette a lasciare la propria casa. 23 sono stati i fiumi esondati, 280 le frane e oltre 400 le strade interrotte, migliaia le abitazioni sommerse e centinaia i campi e i bestiami allagati; i danni stimati ammontano a parecchi miliardi.

Per venire in aiuto delle città alluvionate, Bergamo ha dimostrato ancora una volta la sua grande prontez-

za e generosità allestendo per venerdì 26 maggio la memorabile serata della “Piadina Solidale”, evento di beneficenza che ha riunito l’intera comunità a supporto dell’Emilia-Romagna organizzato in collaborazione tra il Comune di Bergamo, VisitBergamo, l’Associazione Cuochi Bergamaschi, Pentole Agnelli, il Centro servizi volontariato, gli istituti alberghieri bergamaschi e gli Alpini di Bergamo. Piazza Matteotti si è trasformata in un’atmosfera festosa, sfondo in cui cittadini si sono uniti per consumare piadine romagnole, uno dei piatti più tipici ed amati della regione, preparate con cura e maestria da cuochi bergamaschi. Per

#BERGAMOXLAROMAGNA 8
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nione faccia la forza, infatti ogni piadina acquistata è stato un gesto di generosità e aiuto concreto nei confronti di coloro che hanno perso tutto in questa tragica vicenda, in quanto l’intero ricavato dell’evento, che ammonta a oltre 100.000€, sarà devoluto alle vittime dell’alluvione. L’Emilia-Romagna potrà sempre contare su Bergamo e questa serata straordinaria è stata un segno tangibile del legame profondo che scorre tra queste due regioni.

l’occasione è stato anche lanciato l’hashtag #bergamoxlaromagna. Il Comune di Bergamo e VisitBergamo hanno svolto un ruolo fondamentale nell’organizzazione di questa iniziativa di beneficenza e l’impegno di tutti i volontari, associazioni e aziende che hanno contributo sono stati es-

senziali per la realizzazione di un evento che è rimasto impresso nel cuore di tutti i partecipanti, inoltre Esselunga ha offerto il proprio sostegno come sponsor principale.

La serata della “Piadina Solidale” è stata un esempio lampante di come, anche in momenti di difficoltà, l’u-

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Ilaria De Luca
12 L’INTERVISTA
NOME: Giacomo Stucchi RUOLO: Presidente Commendatore Foto F abio Toschi

Stucchi

«ATTACCHI HACKER,

È AL SICURO: INVESTIRE CONSAPEVOLMENTE NELLA CYBERSECURITY»

Giacomo Stucchi è un nome noto a Bergamo e dintorni per l’impegno politico sul territorio: è stato per 22 anni prima Deputato e poi Senatore della Repubblica, consigliere provinciale, candidato Sindaco nel capoluogo orobico, e dal 2013 per cinque anni ha ricoperto l’incarico di Presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (COPASIR), in un periodo delicato per la sicurezza internazionale. Ma Stucchi è pure un imprenditore noto nel mondo della sicurezza informatica, ed è stata anche la sua pregressa attività di supporto strategico alle imprese oltre che la sua riconosciuta esperienza istituzionale a portarlo a ricoprire un incarico delicato come quello al COPASIR.

L’esperienza in quest’ultima realtà è stata, d’altro canto, determinante nel procurargli i contatti che sarebbero serviti, una volta terminata l’esperienza politica nel 2018, a far crescere una realtà aziendale innovativa come la CSCI.

«Proprio l’esperienza con il COPASIR», racconta Stucchi, «mi ha permesso di entrare in contatto con realtà di assoluta eccellenza, italiane e straniere, attive nel mondo della cybersecurity: definizione in cui rientrano le attività di prevenzione e contrasto a tutti i tipi di attacchi informatici che possiamo subire, da quelli contro le istituzioni pubbliche e le loro realtà connesse a quelli rivolti agli operatori del sistema economico privato.

Frodi e attacchi hacker sono ovunque, e nessuno dovrebbe pensare che i propri dati siano interamente al sicuro o non possano essere appetibili per le organizzazioni illecite. Tra le varie eccellenze che ho conosciuto meglio, con la quale sono rimasto in contatto e con cui è poi nata un’importante partnership con CSCI, c’è la società israeliana Palantir Security, che si occupa di risk assessment nell’ambiente online, studio e progettazione di sistemi di protezione e Cyber Threat Intelligence (CTI). In Israele la cyber sicurezza esiste da

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NESSUNO

più di 30 anni, ovvero da un tempo in cui in Italia a malapena si parlava di Internet, e si sa che Israele è un mondo a parte per quanto concerne intelligence e sicurezza. Palantir Security ha a disposizione sistemi tra i più avanzati del mondo in questo ambito e per questo abbiamo deciso di stringere una collaborazione strategica con loro».

Come riassumerebbe il pacchetto di servizi che offrite per proteggere un’azienda dai cyber attacchi?

Si lavora come in una boutique offrendo un servizio taylor-made, ossia customizzato su misura per il cliente. Noi non vendiamo hardware ma servizi, facciamo una valutazione globale della situazione per individuare le criticità e le soluzioni. Quando ci viene richiesto di occuparci di un cliente, può capitare di constatare come lo stesso da un lato, non abbia servizi adeguati di protezione - an-

che da remoto - e, dall’altro, che abbia addirittura strumenti fisici di protezione in eccesso, ma non settati correttamente, e quindi inutili a garantire una corretta sicurezza. Noi offriamo un servizio che comprende una consulenza puntuale sui rischi che si possono correre. Siamo inoltre tra i pochi ad offrire un vero servizio di Cyber Threat Intelligence, ovvero prevenzione delle minacce informatiche. Nel momento in cui un gruppo o una community di hacker si passa la voce per sferrare un attacco ad una realtà piccola, media o grande, il danno ormai è alle porte, e nel giro di pochi giorni l’attacco avverrà. Tuttavia con le nostre tecnologie, grazie anche agli ingegneri informatici che lavorano nel Deep e nel Dark web e che monitorano costantemente la presenza di dati e credenziali delle realtà che seguiamo, siamo quasi sempre in grado di individuarlo in fase embrionale e quindi di

prevenirlo.

La prevenzione è quindi più importante della cura?

Assolutamente sì. Però offriamo anche un efficientissimo servizio di “riparazione danni”, o Incident Response Team, attivo 24 ore su 24, che si occupa di indagare, verificare e recuperare i danni subiti, impedendo che la situazione peggiori ulteriormente. Purtroppo ricorrervi comporta una spesa maggiore di quella che si sarebbe dovuta affrontare se si fosse pensato preventivamente a proteggersi da queste minacce. Non di rado capita che si rivolgano a noi per questo tipo di intervento delle aziende che hanno sottovalutato rischi precedentemente segnalati.

Quindi imprenditori e responsabili di istituzioni non hanno ancora ben chiaro che chiunque può essere soggetto a questi pericoli?

Un discreto numero di imprenditori e amministratori

sono smart e consapevoli del rischio, ma tanti altri, a prescindere dalle dimensioni della loro azienda, sono ancora convinti di non essere così esposti e vulnerabili mentre nella realtà lo sono, perchè questo rischio è globale. Il punto è che, come in tutte le cose, gli investimenti vanno fatti in maniera oculata. Se si fa un investimento di un certo tipo si hanno a disposizione tecnologie adeguate e si è ben coperti. Così come non si può pensare di proteggere la propria abitazione solo con una semplice porta blindata, non si può pretendere di difendere la propria presenza nel mondo cybernetico in assenza di strumenti al passo con i tempi, poiché gli strumenti d’attacco a disposizione dei criminali informatici di turno, evolvono di minuto in minuto.

Servirebbe in questo senso diffondere maggiore informazione e sensibilizzazio-

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È un altro servizio che proponiamo soprattutto alle aziende di medie e grandi dimensioni: una sensibilizzazione di tipo globale relativa altresì agli attacchi tramite collegamenti indiretti che potrebbero colpire anche un’azienda adeguatamente protetta, attraverso l’utilizzo delle connessioni di accesso concesse, a clienti o ai fornitori, ai sistemi di quell’azienda. Questi soggetti autorizzati

alla connessione infatti spesso hanno un livello di sicurezza inferiore a quello dell’azienda in questione, e possono quindi costituire un pericolo anche per i loro partner. Basta una semplice mail ben costruita, o magari sfruttare un bug nel programma di controllo del magazzino online che l’attacco si concretizza. Mettiamo a disposizione anche un servizio che prevede la possibilità di “affittare”, anche solo per

alcune ore alla settimana, un responsabile di sicurezza internet. Questa figura, nota come CISO, è un professionista estremamente specializzato in sviluppo della strategia difensiva, gestione dei sistemi, monitoraggio delle minacce. Una risorsa rara che, proprio per la sua estrema preparazione, oltre a essere preziosa, ha dei costi elevati che, nel caso di assunzione a tempo pieno, non tutte le aziende possono permettersi. Le grandi aziende si contendono i migliori CISO. Noi però offriamo questo tipo di servizio per consentire comunque a tutte le aziende di poter disporre di questa figura con un carico lavorativo puntuale e adeguato alle esigenze delle stesse. Inoltre il CISO che lavora per più aziende è in grado di avere aggiornamenti importanti in tempo reale contemporaneamente da più fonti; gli hacker modificano le strategie di attacco rapidamente e con modalità sempre più sofisticate, ma in configurazione “multiaziendale” il CISO applica contestualmente alle differenti realtà da lui seguite le protezioni adeguate non appena un pericolo tocchi una di queste.

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«Molti imprenditori e amministratori di aziende, a prescindere dalle loro dimensioni, sono convinti di non essere così esposti, come invece lo sono, perché questo rischio è globale»

LOTTO

IL RITRATTO PERDUTO

Le parole iniziali del questore Stanislao Schimera durante l’evento di apertura sono state elettrizzanti. Il suo entusiasmo era palpabile quando ha dichiarato senza freni: «Quando ho visto ciò che i miei colleghi di Roma mi stavano presentando, il mio spirito più giovane è esploso in modo

incontenibile». Questa reazione infuocata è il risultato tangibile della passione e dell’impegno che un poliziotto riversa nel proprio lavoro, soprattutto quando si traducono in risultati straordinari. E questa volta, siamo di fronte a un’indagine davvero unica. Un connubio affascinante

RINASCIMENTALE
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19 Foto F abio Toschi

tra intuito investigativo, rigore scientifico e sensibilità artistica ha caratterizzato questa straordinaria indagine. Specialisti provenienti da diverse discipline si sono uniti con determinazione per identificare il volto di un artista amato a Bergamo: Lorenzo Lotto. Ma l’obiettivo era andare oltre, trasformando l’immagine dell’artista in una dimensione tridimensionale grazie alla stampa 3D della sua testa.

Curiosamente, Lorenzo Lotto non aveva mai manifestato il desiderio di essere riconosciuto dopo la morte attraverso un autoritratto. Anzi, sembrava nutrire l’opposto desiderio, quello di scomparire. Nonostante avesse dipinto l’intera Cappella Suardi a Trescore con un affresco destinato a durare per secoli, aveva scelto consapevolmente una tempera a secco destinata a sbiadire col tempo. E così è successo, almeno in parte.

Quasi 500 anni dopo, il sindaco di Trescore, Danny Benedetti, è stato affascinato da un’immagine che ritraeva un maturo Lorenzo Lotto, con un fascio di

panioni sulle spalle, verghe di legno cosparse di vischio per catturare gli uccelli, e una gruccia con una civetta, uno strumento essenziale per la caccia. Questa scoperta ha ispirato Benedetti a rivolgersi alla Questura di Bergamo, coinvolgendo la prestigiosa Polizia Scientifica di Roma, con l’obiettivo di ottenere un identikit di Lorenzo Lotto basato su un elemento pittorico che rappresentava indubbiamente un autoritratto del celebre artista. Questo aspetto riveste un’importanza fondamentale, poiché l’autenticità dei vari autoritratti sparsi per il mondo è tuttora

oggetto di dibattito. Gli esperti della Polizia Scientifica si sono immediatamente lanciati nell’indagine, conducendo approfonditi rilievi sul campo con scrupolo e precisione. Dalla basilica di Santa Maria Maggiore nella Città Alta, dove Lotto compare in una tarsia, ai rilievi a Trescore, ogni elemento è stato analizzato con attenzione. Successivamente, grazie all’uso di avanzate tecniche di integrazione pittorica digitale e intelligenza artificiale, il volto di Lotto è stato ricostruito, eliminando rumori e imperfezioni per ottenere un’immagine

nitida e definita. Mentre il questore Schimera sorride con soddisfazione, prevedendo un’ondata di aspiranti investigatori che si affolleranno alle porte della polizia, il mondo intero resta incantato da questa straordinaria storia che ci ricorda che il passato è una risorsa inesauribile di ispirazione per il futuro. La figura di Lorenzo Lotto si erge maestosa davanti a noi, una connessione tangibile con le nostre radici culturali, testimone del potere che l’arte e la determinazione umana possono esercitare nel plasmare la nostra identità.

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Sopra il Questore di Bergamo Stanislao Schimera A destra il sindaco Giorgio Gori
)
Un caso poliziesco risolto grazie all’Intelligenza Artificiale svela il volto di un enigmatico artista rinascimentale

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NOME: Giovanni Sanga RUOLO: Presidente Foto Fabio Toschi

S ANGA

RICONFERMATO ALLA GUIDA

DI SACBO: UN NUOVO FUTURO PER L’AEROPORTO DI BERGAMO

Poco dopo il suo insediamento - alla vigilia dello scoppio della pandemia di Covid - lo scenario peggiore, con gli aerei fermi a terra. A tre anni e mezzo di distanza, la prospettiva del traguardo migliore di sempre per l’aeroporto di Bergamo, che alla fine del 2023 potrebbe raggiungere

i 15 milioni di passeggeri in transito. Giovanni Sanga è stato riconfermato (per la seconda volta) nei giorni scorsi Presidente di Sacbo, la società che gestisce lo scalo di Orio al Serio. L’ex parlamentare bergamasco era subentrato nell’ottobre 2019 a Roberto Bruni - già sindaco di Bergamo, scom-

parso un mese prima -, ed era stato confermato una prima volta alla guida della società nel maggio 2020. Il nuovo Consiglio di Amministrazione di Sacbo, nominato dall’assemblea dei soci per il triennio 2023-2025, è formato da Giovanni Sanga (presidente), Yvonne Messi (vicepresidente in quota

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Sea - la società che gestisce gli scali di Linate e Malpensa e che detiene il 30,98% delle azioni di Sacbo), Fabio Bombardieri (vicepresidente, per Banco Bpm), Gianpietro Benigni (Intesa Sanpaolo), Gianpietro Borghini (Sea), Carlo Mazzoleni (Camera di Commercio di Bergamo), Renato Redondi (Provincia di Bergamo), Laura Pascotto (Sea), Gianni Scarfone (Comune di Bergamo), Maurizio Zerbini (Intesa Sanpaolo).

Presidente Sanga, che effetto fa mettere a confronto le due immagini, quella nella fase più dura della pandemia e quella di oggi? Quelli appena trascorsi sono certamente stati gli anni più difficili della storia dell’aeroporto di Bergamo. Alla fine del 2019 festeggiavamo il record dei 13,8 milioni di passeggeri: pochi mesi dopo tutto è precipitato, con il lockdown, l’aerostazione chiusa, gli aerei fermi a terra e il traffico sospeso, anche se lo scalo rimaneva a di-

sposizione dei voli militari a servizio dell’emergenza Covid. Le previsioni parlavano, per l’intero settore, di una ripresa più lenta di quella che poi si è osservata, ma sono sempre stato ottimista, soprattutto perché con l’arrivo dei vaccini ero fiducioso del fatto che la situazione sarebbe potuta migliorare. Nonostante le perdite davvero significative (20 milioni circa nel 2020 e nel 2021, quando sono venuti in soccorso i 17 milioni di contributi statali) la società ha avuto coraggio e ha gestito quei momenti difficili con grande determinazione.

Quali sono le prospettive per la fine del 2023?

Ci troviamo in una situazione di forte ripresa, e la previsione per la fine dell’anno è quella di raggiungere la cifra record di 15 milioni di passeggeri in transito, con 140 destinazioni verso 40 paesi. Certamente Bergamo Brescia Capitale della

Cultura 2023 sta facendo la propria parte e sta attirando un buon numero di turisti, ma in generale il traffico sta viaggiando a ritmi molto alti: da gennaio ad aprile oltre 4,5 milioni di persone sono transitate dallo scalo bergamasco: un dato in crescita del 19% rispetto al 2019. Nel frattempo il 2022 si è chiuso con un utile di gruppo di oltre 9 milioni di euro e, negli ultimi anni, gli investimenti sull’aerostazione e sull’intero sedime aeroportuale non si sono mai fermati, nonostante la pandemia.

Qualche numero?

Negli ultimi tre anni Sacbo ha investito 200 milioni di euro. Dopo l’allargamento ad est e l’inaugurazionenel luglio 2020, in occasione dei 50 anni dalla nascita della società - della nuova ala ovest dedicata in particolare ai voli extra Schengen ci apprestiamo ad appaltare i lavori che consentiranno di ampliare l’area check-in e di

velocizzare i controlli di sicurezza: i nuovi macchinari che saranno installati, più precisi ed efficaci, permetteranno ai passeggeri di lasciare all’interno dei bagagli dispositivi elettronici e liquidi, e consentiranno così un controllo sicuro ma più rapido. Solo ad aprile sono stati stanziati 80 milioni di euro, 41 appunto per questo ampliamento e 39 per interventi vari sul piazzale aeromobili ed in altri punti dello scalo. Si tratta anche di rendere sempre più moderno “Il Caravaggio”, con diversi interventi sulla digitalizzazione fondamentali nella gestione dei servizi aeroportuali.

Il collegamento ferroviario con l’aerostazione, di cui si parla da tempo, dovrebbe essere inaugurato nel 2026. Quanto è importante per lo scalo?

Moltissimo. Innanzitutto perché in questo modo si concretizza anche a Bergamo quel concetto di multi-

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modalità - la possibilità cioè di passare direttamente da una modalità di trasporto all’altra - che caratterizza ormai le principali infrastrutture europee. E poi perché offrirà la possibilità di un collegamento veloce allo scalo per i moltissimi passeggeri che provengono ogni giorno in particolare dal capoluogo milanese: dagli studi realizzati dall’Università degli studi di Bergamo emerge che il 30% dei nostri passeggeri, se ne avesse la

possibilità, raggiungerebbe lo scalo in treno, con un impatto positivo anche sul traffico veicolare. A breve dovrebbero essere assegnati i lavori da parte di RFI, con apertura del cantiere nel 2024 e termine nel 2026. Noi abbiamo già cominciato la realizzazione del tunnel di collegamento tra lo scalo e la futura stazione, che ospiterà quattro binari.

A proposito del traffico, quali sono i prossimi passi

per garantire nuove vie d’accesso allo scalo?

già stata migliorata nella parte nord del sedime aeroportuale la viabilità delle merci, che entreranno nello scalo da un ingresso dedicato e seguiranno un percorso proprio. L’obiettivo è ora migliorare l’accesso est per i passeggeri, grazie ad un collegamento che da Grassobbio si connetterà all’ingresso principale dell’aerostazione, con effetti positivi sulla viabilità generale attorno allo scalo. I lavori partiranno entro l’anno.

Insomma, tornando alle immagini, qual è quella che si augura di vedere quando terminerà questo mandato?

Gli ultimi anni hanno modificato profondamente il volto dell’aeroporto di Bergamo, che ha visto un significativo ampliamento, e con gli interventi che stanno per partire continuiamo a renderlo sempre più moderno. Nei prossimi anni protagonisti saranno il miglioramento del sistema di accessi e della viabilità, mentre il collegamento ferroviario renderà il nostro uno scalo sempre più in linea con gli standard europei.

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È
«La previsione per la fine dell’anno è quella di raggiungere la cifra record di 15 milioni di passeggeri in transito, con 140 destinazioni verso 40 paesi»
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REPORTAGE Foto f2 studio 30

RAGAZZI ON THE ROAD

Al calare del sole, i giovani partecipanti al progetto dell’Associazione “Ragazzi On The Road”, presieduta da Egidio Provenzi, si sono lanciati in un’esperienza fuori dal comune: hanno pattugliato, insieme agli agenti della Polizia Locale, le strade della città di Bergamo, con l’obiettivo di salvare vite umane. Una notte ricca di adrenalina e insegnamenti racchiusa nel format educativo, ideato quindici anni fa dal giornalista Alessandro Invernici, che mira a sensibilizzare sulla consapevolezza dei rischi e sulla gestione delle emergenze. Questo straordinario percorso ha coinvolto finora ben 1000 studenti, con età compresa tra i 17 e i 20 anni, in 80 comuni della Lombardia. La serata è iniziata con i controlli di routine, fino ad arrivare al temuto etilometro. È qui che gli studenti hanno toccato con mano come un semplice bicchiere di troppo possa trasformarsi in una minaccia mortale per sé stessi e per gli altri, una scelta irresponsabile che può separare la vita dalla tragedia. «Un comportamento responsabile evita incidenti e permette di tornare a casa sani e salvi, riabbracciando i propri cari. Sulla strada si raggiunge la piena consapevolezza di come un’imprudenza possa costare veramente cara, a fianco delle forze dell’ordine si imparano vere lezioni di vita», hanno sottolineato i partecipanti del format. L’esperienza di “On The Road” ha lo scopo di gettare luce sui pericoli che possono nascondersi dietro

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un volante, oltre che essere un’opportunità per i giovani di imparare da coloro che dedicano la propria vita a proteggere i cittadini. Insieme, formano un legame capace di tramandare valori fondamentali come il rispetto e la solidarietà. Attraverso il coinvolgimento attivo degli studenti, si promuove una cultura di attenzione e responsabilità, spingendo i giovani a riflettere sulle

proprie azioni e sulle conseguenze che queste possono avere. Al termine di questa straordinaria esperienza, unica nel suo genere in Italia, i ragazzi dell’Associazione “On The Road” hanno maturato una nuova consapevolezza e sono pronti a diffondere la lezione che hanno appreso sul campo. (Info e candidature: www. ragazziontheroad.it)

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Il reportage documenta l’iniziativa promossa dall’Associazione “Ragazzi On The Road”, in collaborazione e con il sostegno del Comune di Bergamo
Gabriella Messina dirigente comandante del Corpo di Polizia Locale e Protezione Civile di Bergamo Alessandro Invernici fondatore di “Ragazzi On The Road“
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ECOGEO

SOLUZIONI INTEGRATE PER L’ANALISI AMBIENTALE E

LA CONSULENZA TECNICA

Qualcuno è arrivato a definirla “oro blu” per quanto è preziosa, eppure per noi non c’è nulla di più scontato, primordiale, semplice dell’acqua. Ma non per tutti è così: ad oggi si stima che oltre un miliardo di persone nel mondo non abbia accesso ad una fonte sicura di acqua potabile.

Diego Marsetti è un volto noto su queste pagine:

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COVER STORY Foto F
abio Toschi

titolare del gruppo EcoGeo di Bergamo, ricopre diversi incarichi prestigiosi e di grande responsabilità come consulente tecnico, tra l’altro, anche in ambito idrogeologico. È membro del comitato scientifico nazionale di “Italian Journal of groundwater”. Attraverso le sue società Ecogeo e Red Tech, Marsetti ha modo di studiare

e monitorare l’impatto idrogeologico e ambientale di numerose attività umane, e l’importanza della questione lo ha spinto a prendere parte, come relatore e come consulente, a diverse iniziative divulgative e tavoli tecnici sull’argomento, producendo anche del materiale informativo. Abbiamo discusso la sua visione del problema idrico globale e

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NOME: Diego Marsetti RUOLO: CEO

dei panorami futuri.

«Parlare di acqua equivale a parlare di territorio, ambiente, difesa del suolo, paesaggio, economia sostenibile», spiega Marsetti. «Il nostro lavoro è molto più che effettuare rilevazioni: dobbiamo avere la capacità di fare una valutazione globale dei dati che ci dica quanto l’operazione a cui stiamo lavorando, si tratti di un nuovo edificio o di un’opera infrastrutturale, impatti sul sistema complesso che è l’ambiente. È pertanto necessaria la massima collaborazione tra tutti gli attori coinvolti, con l’obiettivo di un cambiamento culturale ed educativo che modifichi in modo sostanziale gli stili di vita troppo “consumistici” dei cittadini. Il patrimonio del territorio è un valore globale e tutti devono avere ben chiara l’importanza del proprio contributo individuale».

Gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite possono costituire una chiamata all’azione planetaria?

I 17 obiettivi ONU si prefiggono di porre fine alla povertà, proteggere il pianeta e migliorare la vita e le prospettive di tutti, ovunque, e sono stati adottati da tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite nel 2015, nell’ambito dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile che ha definito un piano quinquennale per raggiungerli. Il tema dell’acqua è molto presente, è l’elemento alla base di tutte le trasformazioni geologiche, fonte di vita, è indispensabile alla sopravvivenza di tutte le specie ed assume pertanto un valore quasi sacrale, pertanto non può non essere tenuta in considerazione anche nella progettazione urbanistica e architettonica.

Perché abbiamo sempre la percezione che l’acqua sia presente sul pianeta in grande quantità, mentre la nostra quotidianità ci sta dicendo che non è così?

Per il fondamentale principio di conservazione della materia, nulla si crea e nulla si distrugge, e così è anche per l’acqua. Ci sono aree dove è più presente e altre in cui ne evapora più di quanta ne precipiti, e le specie e le popolazioni locali si sono adattate. Gli allarmi ripetuti sugli eventi siccitosi mondiali e la bolletta sempre più pesante ci parlano di un importante degrado qualitativo oltre che quantitativo.

Avete mai visto un piano di governo del territorio in cui lo sviluppo degli insediamenti sia commisurato in maniera ragionevole alla quantità e alla qualità della risorsa idrica disponibile?

Probabilmente no, e questo dovrebbe essere parte del cambio di paradigma culturale di cui parlavo

prima. La quantità di acqua disponibile sul pianeta non cambia, ma si differenzia da bacino a bacino; ciò che fa la differenza è il numero di utenti che la utilizza e il modo in cui la tratta. Se lo sfruttamento è eccessivo, l’acqua scarseggia anche nelle piovose metropoli (downtown), nelle fertili pianure (durante le frequenti siccità), addirittura sulle coste (dove il mare si scalda e si alza). Se, infine, a ciò sommiamo anche gli effetti delle crisi climatiche, la scarsità è divenuta cronica, crescente, globale, pericolosa per il suolo, le piante, gli animali e per tutti gli umani. Per questo la cultura dell’acqua e dell’ambiente devono assolutamente diventare parte della cultura generale.

Questi effetti sono dunque il risultato di una catena di eventi molto lunga?

La nostra era sulla Terra è appena iniziata e abbiamo già prodotto effetti preoc-

cupanti, e se c’è una cosa che la geologia ci insegna è che ignorare il passato non è ammissibile… e la memoria umana è notoriamente troppo corta per tenere traccia degli avvenimenti di

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migliaia di anni. Quello che è recentemente successo in Emilia Romagna, ad esempio, non è certo una novità dal punto di vista climatico; quello su cui dobbiamo focalizzare la nostra attenzione è la gestione dissennata del territorio che è la vera causa di simili catastrofi. Le città nel tempo si sono espanse a dismisura. Abbiamo coperto, impermeabilizzato, cementificato, piombato i letti dei fiumi, costruito dove non avrem-

mo dovuto, e il risultato è che la natura, con le buone o con le cattive, finisce per riprendersi lo spazio che le è stato sottratto. Per questo, se vogliamo imparare dagli errori passati, non possiamo trascurare nessun parametro.

La nostra città come si comporta al riguardo?

Attraverso il Consorzio della Media Pianura Bergamasca, Bergamo ha fatto importanti investimenti

nella cosiddetta river restoration, ossia il complesso di interventi conservativi e migliorativi necessari a una sicura e sostenibile convivenza con le vie d’acqua del territorio. Ed è così che si dovrebbe procedere, stipulando contratti con gli enti consortili deputati e diffondendo informazione.

Che ruolo può rivestire la risorsa idrica nella crisi energetica in corso? Importantissimo, sia diret-

tamente che indirettamente, infatti oltre ad essere di per se stessa fonte di energia, l’acqua è un elemento fondamentale nella produzione dell’idrogeno verde, che potrebbe rappresentare la vera svolta per quanto riguarda l’approvvigionamento di energia pulita e rinnovabile del futuro. Il suo processo estrattivo è infatti completamente basato sull’elettrolisi dell’acqua. Si tratta di una tecnica complessa, che richiede, come

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del resto tutte le procedure innovative, grande apporto di energia per scindere l’acqua in ossigeno e idrogeno, energia che può essere prodotta attraverso anche sistemi di impianti fotovoltaici, biomasse, pale eoliche.

Quali sono gli step necessari per una futura buona governance delle risorse idriche?

Innanzitutto, impegno a certificare i bacini idrici, gli insediamenti produttivi, gli Enti gestori secondo lo standard Alliance for Water Stewardship (AWS), uno standard attendibile, condiviso e solido per la sostenibilità idrica. Lo scopo è quello di promuovere un utilizzo responsabile dell’acqua come «bene prezioso», inteso a promuovere benefici sociali, ambientali ed economici. I parametri da tenere in considerazione per enti e unità produttive coinvolti sono: avere un bilancio idrico sostenibile, una buona qualità dell’acqua nel bacino in uso, aree sane legate al bacino acquifero e buon governo della risorsa idrica.

Parallelamente a questa macroarea, quanto mai attuale e importante per l’anno in corso visti anche i livelli di siccità registrati in tutto il mondo nel 2022, Marsetti porta come sempre avanti diversi filoni di iniziative e migliorie in quello che è il core business dell’azienda di famiglia (giunta alla quarta generazione), ossia un’ampia tipologia di rilevazioni e analisi. Recentemente, il 19 maggio per la precisione, proprio in questo ambito ha preso parte al prestigioso convegno internazionale Venetian Fortress, promosso dal Comune di Bergamo insieme all’Università degli Studi di Bergamo e a Fondazione Cariplo per far conoscere i segreti del

nostro patrimonio UNESCO cittadino, le storiche mura veneziane. Per farlo al meglio, ha recentemente rinnovato ed espanso il proprio laboratorio, che attualmente consente di condurre indagini chimiche, fisiche, petrografiche, biologiche, geotecniche (necessarie, ad esempio, per la costruzione di qualsiasi nuovo edificio) e altro ancora. Qualche esempio di applicazione: Ecogeo è azienda accreditata per l’analisi delle acque e la ricerca e il trattamento

per effettuare queste analisi, come pure monitoraggi di fumi industriali, effettuati tramite gas di taratura, analisi petrografiche e molto altro. La strumentazione è certificata Accredia (ente certificatore nazionale), ad eccezione del laboratorio geotecnico che è in fase di accreditamento al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Ecogeo è tra l’altro dotata, ed è un caso più unico che raro, di una propria galleria del vento per la taratura degli strumenti,

che sono tutti presenti in duplice copia all’interno dell’azienda al fine di settare in maniera ottimale l’esemplare destinato all’uso esterno, utilizzando come riferimento i parametri di quello che rimane in sede, non soggetto a interferenze ed urti. Infine, tra i microscopi di ultima generazione di cui Marsetti si è dotato, figura anche un microscopio elettronico a scansione, in grado di penetrare addirittura nella struttura dell’atomo. Proprio il padre di Diego Marsetti, Renato, fu tra i pionieri nell’utilizzo di questo tipo di microscopio sin dal 1972, e i risultati dei suoi studi saranno tra l’altro resi noti in un volume di prossima pubblicazione, ad opera dello stesso Diego, il quale, sulla continuità della sua azienda, dichiara: «La nostra forza sta nel fatto di riuscire a fornire spiegazioni e analisi dettagliate sul comportamento dei parametri rilevati. Grazie alla nostra squadra siamo in grado di offrire una consulenza completa nelle tecnologie integrate ambientali, e di consigliare il cliente sul modo migliore di procedere a fronte di determinati dati».

della legionella, un batterio responsabile di pericolose infezioni polmonari, che prospera in ambienti umidi e chiusi, e la cui diffusione ha avuto un picco nel periodo immediatamente successivo al lockdown proprio a causa dell’impossibilità di effettuare regolare uso e manutenzione su impianti termali, piscine, reti idriche di palestre e strutture aperte al pubblico. Ecogeo è naturalmente in possesso di tecnologie all’avanguardia

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P E R N O I

O G N I I M P R E S A

È E C C E Z I O N A L E .

O l t r e 5 0 a n n i d i i m p e g n o d e d i c a t o a l l e i m p r e s e m a n i f a t t u r i e r e d i B e r g a m o e P r o v i n c i a .

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L’azienda DONATI NASTRI di Calcio, si dedica da decenni alla produzione di nastri, rulliere e sistemi di movimentazione, e si è sempre distinta non solo per il suo elevato contenuto tecnologico, ma soprattutto per la solida base di rapporti umani. Dietro questa realtà imprenditoriale avanguardistica si cela Alberto Donati, fondatore carismatico che ha saputo cogliere l’intuizione giusta guidando con fermezza la sua azienda che grazie anche ai suoi fidati collaboratori è oggi orientata verso orizzonti di successo. «Le nostre radici risalgono all’anno 2000», svela Alberto Donati con grande soddisfazione, ma già dal 1996 ho mosso i primi passi nel mercato come rivenditori di macchinari industriali.

Sin da quel momento ho avvertito la necessità di discostarmi dal settore industriale delle materie plastiche in cui avevo operato fino

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TOP BUSINESS
NOME: Alberto Donati RUOLO: Fondatore Foto F abio Toschi

ECCELLENZA TECNOLOGICA E COMPETENZE UMANE

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ad allora, per dedicarmi alla produzione di nastri trasportatori per i più svariati settori industriali.

Fu così che ho assunto il primo progettista meccanico, ed ho dato così il via allo sviluppo dell’azienda.

Il nostro fiore all’occhiello sono le personalizzazioni in base alla richiesta del cliente.

Progettiamo, e realizziamo internamente le varie tipologie di macchine che possono essere sia in alluminio con profili di nostra proprietà che, in acciaio verniciato ed acciaio inox modellandole e personalizzandole secondo le specifiche di ogni singolo progetto richiesto dal cliente.

Una rete di affidabili fornitori con i quali siamo quotidianamente in contatto ci permette inoltre di essere efficienti e puntuali nel rispettare le date di consegna richieste.

Le persone sono la nostra risorsa più preziosa e il motore trainante della

nostra azienda. Attraverso un costante processo di crescita, abbiamo formato un team di 18 individui straordinari, ciascuno con una specifica abilità e valore da offrire. Tra di loro, vantiamo quattro ingegneri di talento che operano nel nostro ufficio tecnico, sette esperti meccanici dedicati alla produzione, e il resto del nostro team suddiviso tra back office commerciale e amministrazione. Questo gruppo di professionisti dedica le proprie competenze alla gestione efficiente delle attività aziendali, garantendo un flusso fluido di operazioni e il corretto supporto alle esigenze dei nostri clienti. Grazie a queste menti brillanti, siamo in grado di affrontare le sfide con creatività, precisione e successo.

Un aspetto fondamentale per voi è offrire un servizio personalizzato, che si adatti alle esigenze specifiche di ciascun cliente?

A prendere la parola è Lorenzo De Giorgis, sales manger, da anni braccio destro del titolare le cui competenze lasciano trasparire esperienza e passione nel suo lavoro.

«Il nostro servizio di base include un sopralluogo accurato e totalmente gratuito presso la sede del cliente, durante il quale acquisiamo tutte le informazioni indispensabili per elaborare un progetto altamente personalizzato. I settori in cui operiamo spaziano dall’industria alimentare al settore aeroportuale, dalla cosmetica all’automazione, passando per il comparto gomma-plastica il legno ed il packaging. Le applicazioni dei nostri impianti sono pressoché infinite: abbiamo sviluppato soluzioni per i parchi divertimento, sfilate di moda e scali aeroportuali fino ad arrivare alla movimentazione dei piatti nei locali di sushi. Senza dubbio, il settore più complesso in cui operare, a causa delle

rigorose normative HACCP, è quello della ristorazione e dell’industria alimentare, fermo restando che il nostro standard qualitativo deve essere uniforme per ogni macchinario prodotto».

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La vostra azienda sta attualmente vivendo una fase di espansione grazie all’acquisizione di una nuova sede, è così?

«Assolutamente sì, abbiamo recentemente acquisito un nuovo capannone che ci consentirà di migliorare notevolmente le nostre attività a livello organizzativo e di crescita. Abbiamo preso questa decisione per aumentare l’efficienza sia nella produzione, che è stata colpita dalla mancanza

di una logistica adeguata, sia per garantire all’azienda la possibilità di un’ulteriore crescita e benessere per tutte le persone che lavorano all’interno. Nel corso del 2022, abbiamo raggiunto un risultato straordinario con un fatturato superiore ai 4 milioni di euro. Per il 2023, l’obiettivo è quello di consolidare e superare tale cifra, mirando a un ambizioso incremento del 10%».

Ciò comporterà anche un

aumento delle assunzioni di nuovo personale?

«Il nostro piano aziendale prevede l’assunzione di una o due nuove figure professionali per il prossimo anno.

È indubbio che, se il volume degli ordini continuerà a crescere, sarà necessario un adeguato aumento del personale per soddisfare la domanda sia nell’anno corrente; inoltre, ci concentreremo sulla creazione di un servizio post-vendita di prim’ordine. Fino a poco tempo fa, la

fase post-vendita non ha ricevuto l’attenzione che merita, soprattutto a causa dell’età relativamente giovane dell’azienda e dell’elevata efficienza dei macchinari che consegniamo ai nostri clienti. Tuttavia, con l’aumento delle vendite, diventa indispensabile dotarsi di un servizio di assistenza adeguato, che garantisca sempre al meglio la soddisfazione dei nostri preziosi clienti».

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MANAGER

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NOME: Agostino Zen RUOLO: CEO Gualini S.p.A.

GUALINI

L’INGRESSO DEL NUOVO CEO - PROVIENE DAL “VIVAIO” COSTIM - DARÀ UN ULTERIORE SIGNIFICATIVO IMPULSO AL PROCESSO DI CRESCITA E TRASFORMAZIONE DI GUALINI SPA

Il Consiglio di Amministrazione di Gualini S.p.A. - leader nella progettazione, realizzazione e posa di facciate continue e involucri edilizi made in Italy, controllata dal Gruppo COSTIM - ha nominato Agostino Zen nuovo Amministratore Delegato della società.

La nuova nomina rientra nella strategia di COSTIM di continua evoluzione e consolidamento del management team delle società del Gruppo per il raggiungimento degli ambiziosi e sfidanti obiettivi dei prossimi anni, favorendo la crescita interna di talenti.

Agostino Zen, infatti, proviene da COSTIM in cui ha rivestito prima il ruolo di responsabile della pia-

nificazione strategica e poi quello di Direttore operativo del Gruppo. Classe 1989 e presente in COSTIM sin dalla sua fondazione, Zen ha maturato un’importante esperienza nel condurre progetti strategici, operazioni di M&A e di finanza straordinaria contribuendo alla crescita della holding che ad oggi opera mediante le tre società controllate: Impresa Percassi, Elmet e Gualini appunto.

Zen inizia la sua carriera nel mondo della consulenza strategica, principalmente in Roland Berger prima di approdare nel Gruppo COSTIM. Laureato all’Università di Bologna, in Industrial and Management Engineering, ha proseguito

poi il suo percorso accademico al Politecnico di Milano dove ha conseguito la laurea magistrale in Management Engineering. Attualmente sta completando un Executive MBA presso la ESCP Business School.

Negli ultimi anni, partendo dal rilancio della società iniziato nel 2018 con l’ingresso nel gruppo COSTIM, complice l’aggiudicazione di importanti commesse sia a livello nazionale che internazionale - la più recente a New York dove la controllata americana Gualini Inc rivestirà “262 Fifth Avenue”, nuovo iconico grattacielo residenziale di 60 piani nel cuore di Manhattan - Gualini ha registrato un significativo aumento della

produzione con i ricavi che nel 2022 hanno superato i 62 milioni di euro e una previsione per il 2023 di attestarsi intorno agli 80 milioni di euro. Il significativo aumento dei volumi si è riflesso sulla ulteriore crescita dell’organico - che a oggi conta circa 170 persone, più del doppio rispetto ai 70 dipendenti del 2018 - e ha reso necessario l’avvio di un progetto per ampliare lo stabilimento produttivo di Costa di Mezzate.

Agostino Zen, nuovo CEO di Gualini, ha dichiarato: «Sono onorato di poter servire Gualini nel consolidare il proprio posizionamento come leader nel settore delle facciate e dell’involucro edilizio in Italia e all’estero.

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Gualini è una realtà solida, composta da oltre 180 collaboratori specializzati nella progettazione e nella produzione di sistemi per l’involucro a cui va il mio primo grazie. Un ringraziamento ai soci, COSTIM e la famiglia Gualini, per la fiducia e la stima che mi hanno accordato nell’affidarmi questo importante incarico di valorizzare il know-how,

GUALINI S.P.A. Gualini, società controllata del gruppo COSTIM, è leader di mercato nella progettazione e realizzazione di sistemi di involucri edilizi evoluti e di grande valore architettonico. Design, innovazione, qualità estetica e dei materiali, ingegneria e tecnologia sofisticate ne fanno un partner unico per top player del real estate

di facciate e serramenti, con un altissimo livello di customizzazione e alti standard di sostenibilità ambientale, grazie all’ottimizzazione dei consumi e all’utilizzo di energie rinnovabili. Gualini offre soluzioni di involucro di raffinato valore estetico innovative e intelligenti, capaci di dialogare con i sistemi di gestione digitalizzata, per migliorare

di export di prodotto d’eccellenza.

GRUPPO COSTIM

COSTIM - holding industriale controllata da Polifin della famiglia Bosatelli e partecipata dal partner industriale Unifin di Francesco Percassi - è il primo player industriale integrato e digitalizzato, che opera lungo tutta la

i talenti e la storia della nostra società».

Jacopo Palermo, Vicepresidente di Gualini e CEO del Gruppo COSTIM ha commentato: «Il percorso di crescita di un manager del valore di Agostino Zen all’interno del Gruppo testimonia la nostra capacità di dare spazio ai giovani talenti fornendogli tutto il supporto possibile per lo sviluppo di una carriera professionale. Complimentandomi con il nuovo CEO ho la profonda convinzione che, insieme, porteremo Gualini a raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi».

- studi di architettura italiani e internazionali - per i progetti più sfidanti. Grazie a investimenti costanti in innovazione, ricerca e sviluppo, Gualini vanta una comprovata expertise nella progettazione, produzione e posa di differenti tipologie

le performance statiche, termiche, acustiche, il comfort interno, l’impatto ambientale e garantire una manutenzione ottimizzata lungo l’intero ciclo di vita dell’edificio. Una leadership riconosciuta a livello internazionale con potenzialità

filiera del real estate per la realizzazione “chiavi in mano” di grandi progetti di rigenerazione urbana in conto proprio e di terzi, nell’intento di migliorare efficienza e coordinamento con economie di scala. COSTIM opera mediante le tre società controllate: Impresa Percassi S.p.A. (general contractor leader nell’edilizia civile), Gualini S.p.A. (realtà internazionale nella progettazione e realizzazione di involucri edilizi) ed Elmet (azienda di global service, energy service e servizi digitali integrati).

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La sede istituzionale e produttiva di Gualini a Costa di Mezzate
Gualini punta ad affermarsi come player di rifermento nel settore dell’involucro edilizio

Un’ampia gamma di servizi, insieme alle nostre competenze, a supporto dell’innovazione digitale dell’azienda

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48 CLEANING

FRA.MAR

OPERA PER L’UGUAGLIANZA DI GENERE

Fra.Mar SPA, leader bergamasco nel settore cleaning e prima impresa non cooperativa italiana certificata secondo la norma UNI PdR 125/2022 sulla parità di genere, prosegue il suo impegno verso l’inclusione e l’equità. Dopo aver ottenuto l’attestato di Gender Equality Assessment da RINA, multinazionale di certificazione presente in oltre 70 paesi, l’azienda si conferma sulla strada virtuosa delle politiche di parità di genere.

Il protocollo Gender Equality Assessment, sviluppato nel 2021 grazie all’esperienza di RINA e alle ricerche di UnitelmaSapienza, rappresenta uno strumento istituzionale per valutare

l’impegno di un’azienda nella promozione delle pari opportunità e comunicazione delle politiche relative alla parità di genere.

La certificazione, ottenuta dopo una serie di audit in loco e fuori sede, prevede un monitoraggio costante per verificare l’aderenza alle politiche dichiarate. Fra.Mar, nel corso di questi nove mesi, ha mantenuto un impegno costante, dedicando maggiori risorse e ampliando le iniziative in questa direzione.

Due dati emblematici testimoniano l’approccio dell’azienda: il 80% del personale è costituito da donne, con quasi 700 donne impie-

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E L’INCLUSIONE SUL LUOGO DI
LAVORO

gate, e la presenza di un microcosmo internazionale con rappresentanti di 52 nazionalità, che promuove l’integrazione e lo scambio culturale come valore aggiunto.

«Apertura, cura, attenzione e investimenti continui nella formazione delle risorse sono gli strumenti che hanno consentito alla nostra azienda di valorizzare e dare nuova dignità a una professione che, in passato, era soggetta a pregiudizi», afferma il Presidente Francesco Maffeis.

«Le persone al centro» è il motto del sito web aziendale, che riflette la consapevolezza e la gratitudine verso la risorsa più preziosa per le attività aziendali. Fra.Mar si impegna a valorizzare ogni individuo, offrendo opportunità paritarie e combattendo ogni forma di discriminazione nell’occu-

pazione, promuovendo una cultura in cui si riconosce il valore di una forza lavoro diversificata e inclusiva.

approccio innovativo, che si estende oltre l’offerta e abbraccia la visione aziendale, orientata al futuro», afferma Simone Maffeis,

l’equità e l’inclusione, sono riconosciute a livello globale e integrate nelle strategie ESG delle organizzazioni», aggiunge Nicola Battuello, Executive Vice President Certification di RINA. «Siamo felici di aver certificato Fra.Mar secondo la norma UNI PdR 125/2022, che dimostra l’adozione di un sistema di gestione contro la discriminazione di genere. Questo completa il percorso virtuoso avviato l’anno scorso con il Gender Equality Assessment, confermando l’impegno concreto dell’azienda nel promuovere il benessere dei dipendenti, che sono la risorsa principale di ogni organizzazione».

L’impegno di Fra.Mar nell’ambito dell’equità può e deve rappresentare un esempio all’interno del complesso e delicato scenario italiano. L’azienda promuove una serie di iniziative per sensibilizzare non solo il proprio personale, ma anche tutti gli stakeholder, creando un circolo virtuoso che coinvolge clienti,

«Essere la prima impresa non cooperativa italiana a ottenere la certificazione sulla parità di genere è la dimostrazione del nostro

Amministratore Delegato di Fra.Mar.

«Problemi di sostenibilità sociale, come la diversità,

fornitori e collaboratori esterni nel rispetto e nella valorizzazione delle identità e delle diversità, veri tesori di ognuno di noi. (fl)

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«Fra.Mar SPA, leader bergamasco nel settore cleaning, si conferma sulla strada delle politiche di parità di genere, ottenendo la certificazione da RINA»

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LE AZIENDE SEMINANO BELLEZZA

Siamo lavoratori e pensatori. Non teniamo mai le mani in mano: produciamo, trasformiamo, innoviamo. Guardiamo al futuro mentre i piedi rimangono ben ancorati al presente. Coltiviamo idee con pazienza e le raccogliamo con passione. Costruiamo nuovi prodotti con la stessa testa e le stesse mani con cui investiamo sul territorio e nella cultura.

Più di tutto, noi bergamaschi amiamo con la stessa ostinata testardaggine con cui facciamo tutto il resto. Il nostro lavoro è faticoso, ma ricco. Il territorio che chiamiamo casa, la bellezza che ci circonda, sono immensi. È da qui che nasce ImpresaCultura - il progetto frutto della collaborazione tra Peo Comunicazione culturale e d’impresa e

l’Associazione Culturale Art Maiora. Attraverso 10 video della durata di 3 minuti, dà voce a 10 luoghi del cuore attraverso il talento di 10 artisti sostenuti da 10 imprese del territorio: Automac Srl, BPER Banca, Confartigianato Imprese Bergamo, Fondazione ASM, Peo Srls, Piazzalunga Srl, Planetel Spa, Prometti Srl, Sacbo Spa e Vitali Spa

Sono proprio queste ultime, abituate ad essere i muscoli che si flettono e contraggono per produrre valore in terra orobica, che diventano il cuore pulsante della filiera della cultura.

Di cuore e di bellezza ce n’era bisogno soprattutto nel 2020, quando ImpresaCultura ha voluto proiettare la propria luce nella solitudine dell’ora più

52 SINERGIA
L’artista Bianca Bozzetto durante l’esibizione al Castello Bonoris

buia, provocata dalla pandemia da COVID-19. Chiusi nelle nostre case, il mondo filtrava attraverso l’annuncio di notizie dolorose; non sembrava esserci più spazio per il bello quando tutto all’improvviso si era fatto così opaco. Proprio per questo era necessario restituire alla bellezza la sua voce attraverso 10 video che esplorassero i luoghi del territorio bergamasco animati dalle performance dei suoi artisti.

Il format si è ripetuto in occasione della Capitale italiana della cultura Bergamo Brescia 2023 con un inno di parole e musica, che ha proiettato la sua luce su 2 territori uniti da una storia ricchissima che si diffonde in ville, castelli, santuari, miniere e villaggi operai. Bergamo incontra Brescia e le 2 città intrecciano a doppio filo la trama di una cultura che illumina e guarisce, facendo splendere i luoghi dell’arte orobica con le performance degli artisti bresciani e di riflesso vedendo Brescia attraverso gli occhi dei performers bergamaschi. E così, sotto l’attenta regia di Teresa

Sala con i testi di Don Giulio Dellavite, il suono dell’arpa celtica attraversa le acque di Monte Isola e si precipita sotto forma dei suoni dell’handpan nelle miniere di ferro di Schilpario; assume i contorni delicati di un esercizio di calligrafia al Museo della Carta di Bre-

scia e si insinua nel ritmo graffiante della danza hip hop nella cornice barocca di Palazzo Terzi. Nel Castello Bonoris di Montechiari la grazia delicata di una ballerina di carillon costruisce una coreografia da favola, che alla Pieve di S. Lorenzo diventa uno spettacolo di

burattini e al Capitolium teatro di Brescia si plasma nei giochi con il fuoco circensi. Le parole di Cristoforo Benigni Crespi risuonano nell’omonimo villaggio, mentre l’arte del ricamo al Santuario di Casnigo e quella dell’uncinetto al Castello di Bianzano puntano i riflettori sulla riscoperta di antiche arti e mestieri. I video, che avranno un’am-

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Giacinto Giambellini Presidente di Confartigianato Imprese Bergamo Flavio Debellini Area Manager Bergamo Ovest di BPER Banca
«Gli artisti locali, le istituzioni e le imprese si uniscono per promuovere la cultura e la storia del territorio»

pia divulgazione attraverso i portali turistici e culturali e i social media, si propongono di aprire gli occhi del pubblico alla bellezza del territorio che lo circonda, un assaggio per poi recarsi di persona in quei luoghi, toccarli con mano, respirare il profumo dell’antichità. È questo più di tutto l’obiettivo del progetto e delle imprese che lo hanno finanziato: riscoprire la nostra terra come una fonte di bellezza, investire su di essa perché la collettività ne tragga profitto, costruire un modello di crescita culturale ed economica che guardi al bene di tutti, che possa essere replicato. Seminare bellezza e condividere cultura. E scoprire che in fondo impresa e cultura non sono due parole antitetiche, ma componenti di un medesimo meccanismo che si muovono insieme per creare qualcosa di straordinario. Il progetto è partecipato dalle associazioni e dagli artisti locali, patrocinato dalle istituzioni e dai comuni, e sostenuto da una rete di imprese locali e partner che si è messa in gioco per promuovere un progetto che potesse valorizzare non solo il territorio, ma anche la cultura, la memoria e la storia stessa di luoghi più o meno conosciuti attraverso l’arte.

Giacinto Giambellini, presidente di Confartigianato Bergamo, sottolinea: «Un evento che parla di impresa

e cultura nel quale l’artista è anche l’artigiano. Per questo motivo, Confartigianato è molto fiera di partecipare al progetto e ci auspichiamo di poter contribuire anche ad una futura edizione con un maggiore coinvolgimento da parte nostra».

Franco Perico, amministratore delegato di Automac, afferma: “Nell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della cultura, e l’anno in cui la nostra azienda compie i suoi primi 30 anni, il progetto ImpresaCultura rappresenta un binomio

importante e l’occasione per diffondere l’importanza della cultura d’impresa e della memoria del territorio nel quale operiamo».

Giuliana Prometti, CFO di G. Prometti, dichiara: «Sono convinta che le imprese debbano sostenere la cultura ed esserne partecipi, perché la cultura non deve essere per pochi, ma bensì essere disponibile e fruibile da tutti».

Flavio Debellini, area manager BPER Banca, sottolinea: «BPER Banca è estremamente sensibile alla valorizzazione dei tesori nascosti del nostro territorio. Sosteniamo ImpresaCultura per creare e sviluppare una rete di condivisione in termini di valore sociale e sviluppo economico».

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Franco Perico Amministratore Delegato di Automac Srl Giuliana Prometti CFO di G. Prometti Srl Claudia Sartirani Responsabile progetto

PREMIO ARRIGONI

L’undicesima edizione del premio dedicato alla memoria del giornalista Francesco Arrigoni, prematuramente scomparso nell’agosto 2011 a causa di un malore, si è tenuta venerdì 5 maggio nella prestigiosa sede del Cooking-Lab di Pentole Agnelli a Lallio.

Un uomo, Francesco, come ricordano gli amici, dal

carattere schivo ma sempre cortese: preciso e puntiglioso, grande amante del mondo vinicolo e dell’agricoltura. Ha vissuto la sua breve ma intensa vita circondandosi di giusti valori e passioni profonde, come quella per i vini e il buon cibo, che con il tempo è diventata la sua professione.

Fondatore del Seminario Veronelli e collaboratore

della rivista Gambero Rosso, scriveva da oltre 15 anni per il Corriere della Sera, curando un blog di discussione sui temi legati all’enogastronomia. Il premio, del valore di 5 mila euro, insieme a un’opera d’arte realizzata da un allievo della Scuola d’arti e mestieri Francesco Ricchino di Rovato, sono stati così assegnati alla famiglia Sassella e al Fondo per l’am-

biente italiano, che sosterrà il progetto di riqualificazione dell’Alpe Predoria, un alpeggio che si trova sul versante valtellinese delle Orobie. A consegnare il premio, Antonella Colleoni, vedova di Arrigoni e presidente del comitato istituito per ricordarlo, insieme ai figli Dante e Gregorio. Una lunga storia, quella dell’Alpe Predoria, famosa

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Da sinistra: Baldassare Agnelli, con i coniugi Sassella, vincitori del premio Francesco Arrigoni Foto Alberto Orlandi

«GRAZIE AL PREMIO DI 5 MILA EURO, LA FAMIGLIA SASSELLA E IL FONDO ITALIANO FAI SOSTERRANNO IL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DELL’ALPE PREDORIA»

per la produzione del Bitto, il formaggio caseario tipico della Valtellina.

Nel corso degli anni i pascoli dell’alpeggio erano stati abbandonati e con essi si andava perdendo tutta la tradizione enogastronomica del luogo, fino a che il FAI, grazie al lascito testamentario dell’architetto Stefano Trinzoni, non ha affidato la gestione dell’alpeggio alla famiglia Sassella, che ha portato quei luoghi a rivivere.

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Di lavoro, però, ce n’è ancora molto e proprio grazie al prezioso premio in denaro, sotto la guida del FAI, il progetto di riqualificazione dell’alpeggio verrà portato a compimento con il ripristino delle aree a pascolo, la manutenzione dei sentieri e la ristrutturazione della baita e delle strutture utilizzate nella produzione del bitto, come lo storico calecc, dove avviene il processo di casei-

ficazione. La giornata si è conclusa con una cena solidale, il cui obiettivo è stato quello di raccogliere i fondi per le edizioni successive. I piatti, curati da due cuochi di grande fama: Ezio Gritti, stella Michelin dell’Osteria di via Solata e Dario Soldo, pastry-chef alla pasticceria Morlacchi di Zanica, sono stati il fiore all’occhiello della serata.

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«LA SEDE DEL COOKING-LAB DI PENTOLE AGNELLI A LALLIO HA OSPITATO L’11 a EDIZIONE»

Scendiamo in campo con la migliore squadra di sempre, determinati a difendere l’ambiente e consapevoli del nostro valore. Campioni di tecnologia, produttività, innovazione e connettività, i veicoli IVECO

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BONALDI - GRUPPO EUROCAR ITALIA PRESENTA ŠKODA ENYAQ COUPÈ

Il 17 maggio presso la prestigiosa GAMeC - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, si è tenuto un evento unico, organizzato dalla rinomata concessionaria BonaldiGruppo Eurocar Italia, per presentare Škoda Enyaq Coupè, il SUV sportivo 100% elettrico di Škoda.

La serata è stata inaugurata con una suggestiva visita guidata alla mostra “SALTO NEL VUOTO. ARTE AL DI LÀ

DELLA MATERIA”, curata da

Lorenzo Giusti e Domenico Quaranta, che presenta le opere di grandi protagonisti dell’arte del XX secolo e dei pionieri dell’arte digitale, insieme ad artisti delle nuove generazioni.

Grazie ai prestiti di importanti istituzioni internazionali e collezioni private, la mostra offre un’esperienza straordinaria all’interno del panorama artistico contemporaneo.

Dopo la visita guidata, gli ospiti, una selezione di

clienti storici ed imprenditori del territorio, hanno avuto l’occasione di scoprire in anteprima le nuove gemme dell’innovazione automobilistica firmate Škoda: Enyaq Coupè iV e Enyaq Coupè iV RS 4X4 la prima elettrica con il noto marchio sportivo. Queste splendide vetture, presentate con entusiasmo dal Brand Manager Škoda di Bonaldi - Gruppo Eurocar Italia, Andrea Minò, rappresentano moderne opere d’arte su quattro ruote e

tracciano la direzione che il Marchio ha comunicato di voler seguire per i prossimi anni: puntare sulla mobilità sostenibile.

Per concludere la serata in bellezza, gli ospiti hanno potuto deliziarsi con le prelibatezze del catering offerte da Spazio Terzo Mondo, regalando un tocco di raffinatezza e piacere culinario all’atmosfera già intrisa di arte e innovazione.

L’evento presso la GAMeC ha rappresentato un’occa-

60 EVENTI

«BONALDIGRUPPO EUROCAR ITALIA E LA MOSTRA “SALTO NEL VUOTO”: UN CONNUBIO TRA DESIGN AUTOMOBILISTICO E ARTE

CONTEMPORANEA»

sione indimenticabile per immergersi nell’arte contemporanea, scoprire le nuove frontiere dell’innovazione automobilistica e godere di un’atmosfera di convivialità e raffinatezza. Un mix perfetto tra cultura, tecnologia e ospitalità che ha reso questa serata un vero e proprio evento da ricordare. Tutto il team Bonaldi - Gruppo Eurocar Italia vi aspetta negli Showroom Škoda di Bergamo e Treviglio, per provare le nuove vetture 100% elettriche del brand e ricevere una consulenza dedicata per le vostre esigenze di mobilità anche aziendali.

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(fl)

RISPARMIO GESTITO IN CRESCITA

Il risparmio gestito mostra una raccolta positiva iniziale con flussi significativi verso fondi azionari e obbligazionari, mentre i fondi ESG registrano una raccolta a due cifre.

Il grado di liquidità si riduce del 50%, possibilmente a causa dell’aumento dei tassi di interesse e dell’impennata dell’inflazione, influenzando le scelte dei risparmiatori. Non si osservano variazioni significative nelle linee di credito e nell’indebitamento. Le sottoscrizioni di fondi altamente esposti al disinvestimento rimangono stabili, mentre il rischio di liquidità si aggira intorno al 2,5%, a seguito della riduzione dell’esposizione in derivati.

La durata finanziaria media dei prodotti obbligazionari scende a 4,5 anni, insieme a una diminuzione dell’esposizione alle obbligazioni societarie ad alto rendimento e ai titoli societari con rating tripla B. Si riduce anche il collo-

camento di titoli di Stato domestici, favorendo quelli esteri. La metà dei risparmiatori ha esperienza di oltre dieci anni sui mercati finanziari, mentre il 20% ha iniziato negli ultimi tre anni. Circa il 30% dei risparmi viene destinato ai fondi comuni di investimento, il 16% alle gestioni patrimoniali e il 14% ai prodotti assicurativi finanziari.

La maggior parte si affida a consulenti esperti, mentre una quota del 25% opta per consulenze informali e il 20% agisce autonomamente.

Tra coloro assistiti da un professionista, si nota una maggiore diversificazione dei prodotti finanziari rispetto agli investitori autonomi, con un minore possesso di un singolo prodotto finanziario nel portafoglio e un maggior investimento in fondi comuni e prodotti di risparmio gestito.

I tre fattori primari che guidano la scelta di un professionista sono la

trasparenza, l’attenzione al cliente e la correttezza.

Per quanto riguarda il risparmio, circa un terzo degli italiani risparmia regolarmente, mentre una percentuale leggermente più elevata risparmia occasionalmente una parte del reddito.

Alcuni non riescono a risparmiare, mentre altri accantonano la maggior parte dei guadagni.

Nonostante una maggiore avversione al rischio, le donne, a differenza degli uomini con meno conoscenze finanziarie, preferiscono ricorrere più frequentemente al supporto di un esperto.

CHI? Francesco Megna

DOVE? Opero prevalentemente in provincia di Como

MANSIONE Referente Commerciale, organizzo e monitoro l’attività commerciale della Filiale controllo costantemente i risultati ottenuti

PERCHÈ? Esperienza pluriannale nel settore

62 L’ESPERTO
FINANZA A CURA DI

Imprenditori coraggiosi

In un contesto difficile e pieno di incognite, EUROPERF ha scelto di investire con decisione in una nuova sede produttiva, tecnologia e risorse umane. Oggi possiamo dire che i risultati hanno premiato il coraggio dell’azienda. Quando il business si fa duro… Non è il momento di stare a guardare, ma di rilanciarsi e investire. Questa audacia è ciò che contraddistingue un imprenditore, obbligato a prendere decisioni non facili, ma che spesso si rivelano vincenti: proprio come quella presa da Mauro e Federico Vezzoli tra il 2020 e il 2022, il triennio in cui la pandemia di COVID19 ha assestato colpi durissimi all’economia mondiale. EUROPERF affonda le sue radici in una storica ditta milanese, ma è stato nel 2013, con l’avvento della società fondata appunto dai Vezzoli, e il trasferimento a Mezzago, che è davvero partita la corsa al rialzo dell’azienda. In una nuova sede di circa 10.000mq, ora EUROPERF produce lamiere forate e stirate e reti metalliche e commercializza al dettaglio i suoi prodotti, ed è pronta ad affrontare le prossime sfide con una macchina perfettamente funzionante e un equipaggio preparato e in costante aggiornamento. Non mancheranno certo variabili e criticità, ma EUROPERF guarda al futuro con cauto ottimismo, grazie al lavoro svolto e alla reputazione di cui gode presso clienti e fornitori.

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BOLLE RESTAURANT

ASPARAGI PRIMAVERA E TARTUFO NERO

Il raffinato Bolle

Restaurant, una stella Michelin, simbolo di qualità delle materie prime e di maestria nell’abbinamento degli ingredienti, ci apre le porte per una rubrica dedicata alla cucina.

Lo chef Marco Stagi è originario di Bergamo e ha 32 anni ma, nonostante la giovane età, vanta di grande esperienza ai fornelli, sia in Italia che all’estero, e di un curriculum di prim’ordine nel settore

gastronomico. Si è diplomato alla scuola alberghiera di San Pellegrino, iniziò a lavorare all’Osteria della Brughiera dove rimase per 3 anni imparando le basi della cucina, si trasferì poi al ristornate Piazza Duomo di Alba per 5 anni dove crebbe tantissimo diventando il cuoco che è ora. Gli anni decisivi per la sua carriera furono quelli trascorsi in Belgio, all’Hof Van Cleve, uno dei ristoranti a tre stelle Michelin più prestigiosi al mondo.

Tornò successivamente in Italia e lavorò per qualche tempo come sous-chef a Casa Perbellini a Verona, l’ultima tappa del suo attuale percorso l’ha riportato a Bergamo per esibire il suo talento nel ristorante firmato Agnelli.

Il capo della brigata di cucina Bolle ha deciso di condividere con noi le sue esclusive ed equilibrate ricette, portando sulle nostre tavole la sua arte culinaria, ricca di colori, profumi e sapori.

66 LA RICETTA PREPARAZIONE 5 min COTTURA 5 min DOSI 4 PERSONE DIFFICOLTÀ ● ● ● ● ●
Foto Matteo Zanardi

PREPARAZIONE

01. Lavare e pulire gli asparagi, tagliarli a becco di flauto e cuocerli in padella a fiamma bassa con il 50% del burro nocciola, condire con sale e pepe.

02. Creare la salsa al tartufo nero emulsionando il tartufo con 150g acqua bollente e il restante burro nocciola.

03. Condire con sale e pepe.

04. Impiattare come se fosse un’insalata e nappare il tutto con la salsa tartufo, infine coprire di erbe primaverili.

GLI INGREDIENTI

● 12 pz asparagi 30 g tartufo nero estivo

● 50 g burro nocciola

● Sale e pepe q.b.

STRUMENTI DI COTTURA

● Casseruolino aluinox 3-ply

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Marco Stagi CHEF

NAUTICA BERTELLI

Siamo tornati a godere dell’opportunità offerta dalla Nautica Bertelli di Paratico di trascorrere una giornata sulle acque del lago d’Iseo, grazie all’eccellente servizio di noleggio. Il team

Bertelli fa della passione per il proprio lavoro un valore primario, e lo dimostra regolarmente la soddisfazione dei clienti. L’esperienza del noleggio è adatta a tutti. La flotta comprende

infatti imbarcazioni e gommoni con e senza patente nautica. I neofiti, che sono desiderosi di provare per la prima volta l’esperienza alla guida, hanno a disposizione diversi modelli motorizzati

40 CV, ideali sia per godersi il relax a bordo, sia per andare alla scoperta del Sebino; il personale della Nautica inoltre è sempre pronto a consigliare e ad assistere al meglio. Chi, invece ha già esperienza, può salire a bordi di natanti fino a 350 CV.

Vuoi affidarti a mani esperte? Nautica Bertelli offre un servizio ad hoc e senza pensieri. Un tour privato di 2 ore e mezza con skipper, dove si potranno ammirare i punti più suggestivi del lago. Nel relax più totale si potranno così scoprire gemme nascoste e poco conosciute come l’isola di Loreto, la Sentinella del basso Sebino, o le falesie del Bögn di Zorzino, il tutto accompagnato da un brindisi con bollicine Franciacorta.

68 MOTORI

«LA NAUTICA BERTELLI COMMERCIALIZZA UNA

VASTA GAMMA DI MODELLI TRA CUI INVICTUS YACHT»

e usate. L’attenzione verso la clientela e la possibilità di essere presenti in maniera sempre più capillare, ha portato nel 2021 Nautica Bertelli, ad aprire un nuovo punto di riferimento nel versante ligure; a Santa Margherita. Non solo un’espansione organizzativa ma anche di offerta. Già rivenditore ufficiale Invictus Yacht, Capoforte Boats, Marlin Boat e Quicksilver, da settembre 2022 Nautica Bertelli ha espanso i suoi marchi, diventando dealer ufficiale del brand tedesco Sealine. Design all’avanguardia, comfort lussuoso, massime prestazioni e precisione ingegneristica tedesca: di questo sono sinonimo gli yacht Sealine. Fondato nel 1972 e dal 2013 facente parte della HanseYachts AG il marchio Sealine con la sua gamma di imbarcazioni sintetizza quanto di più moderno offre il mercato.

L’esperienza è apprezzata sia da turisti, spesso stranieri, alla scoperta delle bellezze italiche, sia da locali che vogliono scoprire un altro lato del territorio che già conoscono ed amano. E ne vale veramente la pena:

sole, acqua, vento, paesaggio, natura contribuiscono a creare un’atmosfera di libertà veramente unica. Ma Nautica Bertelli non significa solo noleggio. Oltre 50 anni di esperienza sono messi al servizio del cliente per

fornire tutti i possibili servizi utili: il Marina Resort è dotato di 70 ormeggi, 130 posti al coperto, rimessaggio, riparazioni, manutenzione, assistenza e di un ampio showroom di imbarcazioni in pronta consegna, nuove

Sede Lago d’Iseo

Via Mazzini 3/B Paratico (BS)

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Punto mare

Via Bottaro 9 S.M.Ligure (GE) +39 0185 215177

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MOTORI
«Sport utility coupé elettrica, con ampia abitabilità e linea fortemente caratterizzata, ha prestazioni elevate e buona autonomia»
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Foto Fabio Toschi

VOLKSWAGEN ID.5

Ammiraglia delle elettriche di Wolfsburg, ID.5 ha linee filanti e sportive, da coupé capace di offrire comodità e spazio con stile affusolato e personale. La versione Pro Performance unisce il

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204 CV

Potenza 310 Nm

un solo motore, da 150 kW (che sarebbero 204 cavalli, volendo), posteriore come la trazione.

La forma slanciata da coupé fa sembrare ID.5 più lunga dei 4,6 metri che misura effettivamente: l’effetto è ottenuto dal tetto discendente e dal lunotto molto

inclinato. Come mostrano le immagini riprese durante parte della prova di Economia Magazine, tra Bergamo Alta e i colli della Val d’Astino. Eleganti le luci posteriori, a led tridimensionali, unite con effetto futuribile e donando importanza alla coda.

Frontale senza calandra, fascia luminosa che unisce i fari, aerodinamica spiccata, griglia inferiore con minima apertura, caratterizzano l’estetica

Accelerazione 0-100 km/h

Coppia 8,4 Secondi

fascino del modello, con buone prestazioni e grande agilità di guida per il raggio di sterzo ridotto, all’efficienza e ai consumi contenuti (e alla conseguente autonomia), come vedremo alla fine della prova. Merito anche della soluzione con

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Fiancata protettiva, alta e sinuosa con grandi ruote, padiglione filante, coda con spoiler per la nuova coupé elettrica

L’abitacolo propone spazio e stile “essenziale” ma con rivestimenti sofisticati e sostenibili, dalle sedute sportive e avvolgenti. Lo schermo touch è da 12” per l’infotainment (con assistenza vocale avanzata), mentre la strumentazione risiede nel display da 5”3

posto oltre il volante, dove c’è l’head-up display con realtà aumentata. Passo lungo e pianale piatto agevolano l’abitabilità, e il bagagliaio ha volume di 549 litri.

La guida fa scoprire il comfort silenzioso, l’auto è scattante e raggiunge i 160

km/h (autolimitata) per gestire la batteria da 77 kWh effettivi con autonomia attorno a 500 km. Valore possibile, considerando che il consumo della prova non ha mai superato i 20 kWh/100 km con andatura molto dinamica: ma cercando scorrevolezza e rigenerazione, si è riusciti a consumare ancor meno, scendendo verso il dichiarato.

Un’auto elegante e pratica, idealmente destinata al mercato flotte e business in quanto sostenibile: essendo elettrica, nonché “sostenuta” da politiche di vendita, che chiediamo di descriverci a Giovanni Bertocchi, responsabile Divisione Business di Bonaldi - Gruppo Eurocar Italia: «Premesso che la Divisione si occupa di backoffice, dei venditori ed è a sua volta suddivisa tra vendite dirette

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e indirette, è impegnata nei rami delle flotte e del noleggio (diventato dopo la crisi un’alternativa ancora più valida) con forze strutturali consistenti nell’assistenza capillare ed efficiente, nella competenza e nella forza del Gruppo, dedicando servizi personalizzati. In particolare le vetture VW elettriche delle gamma ID, e tra queste la sport utility coupé ID.5 Pro Performance, godono di attenzioni importanti da parte del marchio: tra le quali la promozione “Suv attack” e di altre che, attraverso la rimodulazione dei valori residui per il noleggio, consentono la riduzione dell’importo delle rate mensili. Al momento in cui conversiamo sono in atto azioni che portano il canone di noleggio a lungo termine a 399 euro mensili per i privati e a 299 per i clienti business (24 mesi/20 mila km). Essendo una fascia di mercato rilevante e la politica VW centrale verso le elettriche, sono agevolazioni che potranno avere seguiti interessanti».

Aggiungiamo che Volkswagen si cura molto del settore business (auto aziendali a PMI, aziende corporate e possessori di partita Iva), anche con servizi personalizzati per ogni esigenza di mobilità. Le flotte usufrui-

scono di una rete di aziende specializzate con servizi professionali di qualità, come di proposte commerciali dedicate e iniziative specifiche. Fino ai dettagli: il Service deve rispondere alla richieste entro un’ora, gli

appuntamenti hanno tempi rapidi (per interventi straordinari l’attesa massima è di tre giorni dal contatto) ma per le flotte gli interventi eseguibili entro un’ora e mezza sono effettuati immediatamente, con un concreto risparmio di tempo. Non è tutto: un sms avvisa il cliente quando la vettura è pronta per essere ritirata e l’area clienti dedicata è attrezzata per proseguire il proprio business durante l’intervento d’officina, con free wifi.

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Giovanni Bertocchi, responsabile Divisione Business

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