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editoriale n° 39 marzofebbraio ‘ 23

Care lettrici e cari lettori, mossi da un profondo e sincero sentimento di riconoscenza, gratitudine e ammirazione, abbiamo deciso di dedicare questo nuovo numero di Bianca Magazine alle donne.

A quelle che hanno fatto grande la storia della nostra terra, a coloro che ancora oggi la riempiono di sano orgoglio, a tutte quelle che ci stanno accanto e a cui dobbiamo la vita e l’amore. Troppo spesso ridotte al solo ruolo di mogli e madri, le donne hanno saputo riappropriarsi del loro immenso e insostituibile valore, combattendo in prima linea, opponendosi con fierezza, costruendo con amorevolezza e decisione delle storie meravigliose che, in queste pagine, vi vogliamo raccontare.

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Leggerete dunque dell’ eleganza e del fascino di Donna Franca Florio, ma anche della determinazione di Franca Viola, icona di emancipazione e prima donna ad opporsi al matrimonio riparatore. Vi condurremo, poi, nella Casa delle Donne di Scicli e vi porteremo anche alla scoperta del ruolo delle donne nell’antico Carnevale di Chiaramonte Gulfi. Vi faremo conoscere le grandi figure femminili della storia siciliana e poi, con Marinella Fiume, approfondiremo la conoscenza di tutte coloro che, dal Medioevo ai nostri giorni, sono state ignorate o dimenticate dalla cultura ufficiale.

Una cosa è certa: la nostra Sicilia pullula, ancora oggi come nel passato, di donne straordinarie. Parleremo a questo proposito di Maria Luisa Cinquerrui che con la sua impresa innovativa ha creato robot intelligenti che aiutano gli agricoltori; di Rita Botto, interprete della musica e della tradizione vocale siciliana; della giovanissima campionessa agrigentina Asja Abate, con sindrome di Down, che si è distinta nei mondiali di Ponte di Legno. E ovviamente troverete molto altro: persino una curiosa leggenda sull’astuzia femminile!

Insomma, un omaggio alle donne in una rivista che è essa stessa donna: Bianca, mia nipote, è stata la mia personale fonte di rinnovamento e ispirazione, prima di lei mia figlia Sofia, e nulla sarebbe stato senza mia moglie Maria Concetta! A loro, a mia madre, che mi guida anche dall’alto, e a ciascuna donna: la vostra festa sia ogni giorno.

La nostra riconoscenza è per sempre.

L’ Editore Emanuele Cocchiaro

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