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in aiuto alle colture agricole Smartisland,
MERELINDA
Maria Luisa Cinquerrui, originaria di Niscemi, città in provincia di Caltanissetta, è alla guida di Smartisland, una startup che punta ad abbassare i costi di coltivazione e a sviluppare metodi di coltivazione innovativi, adeguati ai tempi e anche ecosostenibili. I suoi “piccoli robot”con intelligenza artificiale sono in grado di sottoporre a monitoraggio le colture e le coltivazioni in serra. Incuriosita dalla sua personalità, e dai suoi progetti di innovazione digitale, ho deciso di intervistarla per scoprire come è nata la sua attività e soprattutto per comprendere l’importanza della tecnologia Daiki.
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Chi è Maria Luisa Cinquerrui?
«Sono laureata in Ingegneria informatica e delle Telecomunicazioni e sono la fondatrice e amministratrice di Smartisland Group Srl. Ho iniziato a lavorare al progetto durante la tesi di laurea. Ho avuto l’idea di dar vita al primo prototipo di Bioscanner, sistema biometrico alimentare, che prende il nome di Daiki. Così ho deciso di dedicarmi pienamente al progetto e creare una startup».
Com’è nata Smartisland?
«Smartisland nasce all’interno della mia azienda agricola di famiglia e da un bisogno vissuto all’interno dell’azienda stessa. Comincia dalla necessità di risolvere problematiche alle colture, dovute alle condizioni climatiche sfavorevoli e all’uso squilibrato di concimi e irrigazione».
Come funziona Daiki?
«La tecnologia Daiki è proprietaria della Smartisland Group Srl registrata al registro delle startup innovative di Caltanissetta nel 2017 e registrata con marchio internazionale presso l’ufficio Eipo il 27 dicembre 2018. Il progetto proposto per l’Azienda Agricola Bioaretusa Società Agricola Srl ha l’obiettivo di generare un sistema di fertirrigazione di precisione capace di controllare e rilevare dati attraverso una rete IIoT, ossia una rete di tecnologie connesse ad internet capaci di controllare e gestire processi industriali attraverso la rilevazione di dati relativi al fabbisogno idrico e di concimazione, rilevati da una rete di dispositivi in grado di monitorare dati come espressi successivamente da Daiki Modular Cloud Platform. La rete di dati connessa in rete attraverso nodi Wi-Fi si interfaccia attraverso un trasduttore industriale ad altre macchine come il sistema di fertirrigazione con l’obiettivo di inviargli dei comandi e permettere la gestione telematica di processi di fertirrigazione a seguito dell’analisi e/o allarmi provenienti dall’analisi di dati agricoli. Daiki Modular Cloud Platform entra ufficialmente nel mercato nel maggio del 2020, è la prima tecnologia al mondo ad essere un sistema di edge intelligence per l’agri-food, identificato come un computer modulare in grado di raccogliere dati e quindi informazioni relative allo stato di vita di una coltura. Nel caso del Daiki Platform sarà possibile monitorare le condizioni dello stato del terreno a diverse profondità come: temperatura e umidità aria, conducibilità elettrica del terreno correlata a umidità e temperatura alle profondità di 15 e 30 cm. L’utilizzo della tecnologia Daiki per la coltivazione di agrumi permetterà un risparmio irriguo intorno al 35 per cento correlato a una prevenzione di parassiti e virus, permettendo quindi una maggior tutela all’impatto ambientale. Grazie all’utilizzo di Daiki sarà possibile controllare quando concimare, evitando lo spreco di risorse chimiche e ridurre un eventuale inquinamento ambientale. Inoltre, attraverso il monitoraggio della quantità del drenaggio sarà possibile monitorare il reale fabbisogno idrico delle piante e controllare i corretti passaggi irrigui e idrici, ma anche assimilare la corretta nutrizione delle piante».
Quali sono i prossimi obiettivi?
«I prossimi obiettivi sono legati all’apertura su Niscemi e Latina di una sede sperimentale con campi sperimentali e all’industria sullo sviluppo tecnologico di sistemi per l’agricoltura e per il settore alimentare. Quest’anno Smartisland inizia la fase di internazionalizzazione».