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La casa delle donne di scicli:
è un luogo, in Sicilia, in cui le donne si incontrano, si supportano, sono libere di esprimersi; un luogo in cui trovare forza e conforto. Siamo a Scicli, elegante città incastonata nei monti Iblei e impreziosita dal suo elegante barocco, e parliamo della “Casa delle Donne” grazie alla quale, tra l’altro, nel 2021 ha rivisto la luce un immobile comunale inutilizzato. Non è semplice descrivere una realtà che in pochi anni è divenuta punto di riferimento per le donne del circondario e non solo; ci affidiamo dunque alle parole della presidente, Melania Carrubba.
Innanzitutto, quando nasce La Casa delle Donne di Scicli e con quali finalità?
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«La nostra è un’associazione no-profit basata sull’uguaglianza dei diritti e sulle pari opportunità, creata nel marzo del 2017 dall’intenzione di alcune donne di promuovere forme di democrazia partecipata. I nostri principi sono quelli della non violenza, della tutela dei diritti fondamentali della persona, della promozione sociale e culturale. Si tratta di un luogo “delle donne per le donne”, dove dialogare di tutto, sostenersi, confrontarsi su temi quali la maternità, il lavoro, la salute, le molestie di vario genere; un posto in cui mettersi in gioco attraverso la fiducia in se stesse e la creatività, anche...».
Melania, quali sono dunque le vostre principali attività?
«In primis, c’è la necessità di essere d’aiuto alle donne che, per diversi motivi, non riescono da sole a gestire un problema o disagio in un particolare momento della loro esistenza. Nel 2019 è poi nato il “Punto Ascolto Donna”, presso cui ci occupiamo di donne vittime di violenza. Queste sono accolte dalle nostre operatrici, figure professionali specializzate: avvocate, pedagogiste, psicologhe, assistenti sociali, pronte a prestare volontariamente le loro competenze. Si tratta di un lavoro di delicata collaborazione, con i servizi sociali e con le forze dell’ordine, che prova ad accompagnarle alla rinascita. Tentiamo pure di sopperire alle difficoltà economiche facendo rete con altre associazioni di volontariato, donando buoni