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Antonio Ligabue
L’idea magica della pittura
di Mario GaMbatesa
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Dal 31 ottobre scorso, Palazzo dei Diamanti di Ferrara ospita la mostra “Antonio Ligabue – Una vita d’artista”, dedicata ad uno dei pittori più enigmatici del novecento. La vita di Ligabue è un vero e proprio romanzo, un’esistenza do-
minata da povertà, solitudine ed emarginazione, riscattata da uno sconfinato amore per la
pittura. Nato nel 1899 a Zurigo, dopo un’infanzia ed un’adolescenza difficili, Ligabue viene espulso dalla Svizzera e giunge nel 1919 a Gualtieri, in provincia di Reggio Emilia. Nella cittadina della Bassa Padana la sua vita viene
segnata da ostilità, incomprensioni e ricoveri negli ospedali
psichiatrici. Però, per un breve periodo, avviene il cosiddetto “miracolo”: il pittore e scultore Mazzacurati, riesce a scorgere il talento di questo giovane artista e la sua fama prende il so-
pravvento, molti dei critici del momento si interessano a lui, i galleristi si occupano delle sue
opere. In contemporanea inizia a vincere numerosi premi, a vendere moltissimi quadri e a girare documentari sulla sua vita.
La consacrazione del pittore a livello nazionale arriverà nel
1961 quando, grazie a Mazzacurati e a Vigorelli, ha la possibilità di esporre alcuni suoi dipinti presso la Galleria La Barcaccia di Roma. Morirà a Gualtieri il 27 maggio del 1965. La retrospettiva di Palazzo dei Diamanti, aperta al pubblico fino al prossimo 5 aprile 2021 (sempre se le nuove misure ministeriali consentiranno la riapertu-
Antonio Ligabue Autoritratto 1960, olio su tela, 100x80 cm. Collezione privata Inv. 183
“Nei grandi musei italiani Antonio Ligabue non è mai entrato. Eppure il riconoscimento del suo valore è stato unanime. Ma le convenzioni sono state più forti e la sua visione solitaria, diversa, anomala lo ha reso ”un’anima estranea alle finzioni dei conformisti, pronti a seguire le mode. Vittorio Sgarbi - Presidente Fondazione Ferrara Arte
ra dei luoghi dell’arte) documenta l’intera carriera di Ligabue, offrendo l’opportunità di ri-
scoprire tratti e colori di un artista che fa della pittura un vocabolario figurativo coinvol-
gente. L’esposizione si compone di circa cento opere, tra dipinti, sculture e disegni, alcuni mai esposti prima. La mostra è dedicata a Franco Maria Ricci, recentemente scomparso, un intellettuale di straordinaria sensibilità e intelligenza, editore colto e raffinato, grande collezionista
d’arte e bibliofilo, ha sempre operato per divulgare la bellezza e la conoscenza del patrimo-
nio culturale, contribuendo, tra l’altro, a promuovere e far conoscere l’arte di Ligabue.
Nei lavori di Antonio Ligabue si evince una tecnica di stampo
espressionista, con una grande attenzione per la reiterazione di elementi decorativi. Come si può notare osservando i suoi autoritratti, lo sguardo di Ligabue
è spento, fermo su una condizione umana che lo catapulta in uno spazio vertiginoso e an-
gosciante temendo la realtà che lo circonda. La sua vita fu una
Antonio Ligabue Ritratto di donna 1960, olio su tela, 100x70 cm. Collezione privata Inv. 193
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vera e propria odissea, un limbo di incomprensione e solitudine, marcata da una continua ed incessante malinconia che scaturisce in ogni suo aspetto. Antonio Ligabue, nel tempo, ha perduto la speranza, lasciando
che la bellezza di vivere si tra-
mutasse in fuoco, che brucia e lentamente consuma, espresso però attraverso la tavolozza, i colori vibranti e il tempo, che imparziale ed inesorabile, lo ha accompagnato al suo fato, quello che accomuna tutti gli uomini, donandogli però ciò che si
riserva ai grandi artisti: l’im-
mortalità. s l
[2] ANTONIO LIGABUE
Una vita d’artista
31 ottobre 2020 - 05 aprile 2021 (Verifica l’effettiva apertura prima di recarti sul posto) Palazzo dei Diamanti, Ferrara
INFO T. +39 0532 244949 diamanti@comune.fe.it
Tutti i giorni 10.30 - 19.30
Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito www.palazzodiamanti.it