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Giuseppe Niccoli
La Storia dell’Arte a Parma
di FLaVio ennante
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Nella speranza che possa diventare presto aperta al pubblico secondo le normative in materia di emergenza sanitaria, raccontiamo la mostra allestita ad APE Parma Museo, il nuovo centro culturale e museale della Fondazione Monteparma: “Attraverso le Avanguardie. Giuseppe Niccoli / visione e coraggio di una Galleria”, organizzata da Fondazione Monteparma, sotto la cura di Roberto e Marco Niccoli, figli del fondatore dell’omonima Galleria con sede a Parma, e oggi alla guida della stessa. Il titolo dell’esposizione si rifà alla collana “Attraverso le avanguardie”, cardine dell’in-
tensa attività editoriale portata avanti dalla Gal-
leria Niccoli, che ha dato vita a cataloghi e volumi divenuti veri e propri manuali di storia dell’arte. Ricordiamo infatti che Giuseppe Niccoli era un agente editoriale della Rizzoli, e proprio a Parma aprì una libreria specializzata in volumi d’arte. La libreria si è trasformata definitivamente in galleria d’arte nel 1980, il resto è storia. In rappresentanza delle correnti artistiche che Niccoli ha seguito, esposto e sostenuto nel corso degli ultimi 50 anni, troveremo in esposizione opere di artisti come Afro, Agostino Bonalumi, Alberto
Ettore Colla - Spiralide, 1962
Michelangelo Pistoletto Venere con la pipa, 1973
Alberto Biasi, Triangolo equilatero,1965 - Giuseppe Teofilo, Senza titolo (natura), 2012 - Riccardo De Marchi, Senza titolo, 2004-2005 Museo APE. Ph. Matteo Mezzadri Studio Phorma Salvatore Scarpitta, Racing Car, 1990 - Salvatore Scarpitta, Senza titolo (Croce di Sant'Andrea), 1959 - Salvatore Scarpitta, Dimensione, 1958 Museo APE. Ph. Matteo Mezzadri Studio Phorma
THROUGH THE AVANT-GARDE Giuseppe Niccoli / vision and courage of a Gallery APE Parma Museum, Parma September 19, 2020 - February 21, 2021
Finally, on September 19, after all the necessary deferrals due to the general health situation, APE Parma Museum is given a green light to open the inedited exhibition “Through the Avantgarde. Giuseppe Niccoli / vision and courage of a Gallery”, organised by Fondazione Monteparma, with the precious collaboration of Roberto and Marco Niccoli, sons of the founder of the famous and namesake Gallery in Parma, which they today manage. The prorogation of the exhibition until February 21, 2021 will allow, furthermore, to organise a vast program of collateral, in — depth analysis events reserved to small groups. Within the artistic program of its new cultural and museum centre inaugurated in 2018, the Foundation has chosen to remember the figure of Giuseppe Niccoli — with his extraordinary activity of discovery and valorisation of talents and of the history of the Gallery founded in the 70’s. For his original work, he constitutes an unicum and he was able to establish himself internationally. The exhibition, curated by Roberto and Marco Niccoli, presents works of international artists such as Afro, Agostino Bonalumi, Alberto Burri, Enrico Castellani, Alik Cavaliere, Ettore Colla, Piero Dorazio, Lucio Fontana, Conrad Marca-Relli, Fausto Melotti, Angelo Savelli, Salvatore Scarpitta, Mario Schifano and many others representing the artistic currents that Niccoli Gallery has followed, exhibited and supported in the course of the past 50 years - anticipating, in many cases, market tendencies and, furthermore, focusing on the importance of activities such as the classification and discovery of forgotten artists and movements. In particular, a special place in the exhibition is reserved for famous artist Conrad Marca-Relli, who moved to Parma in 1997 - the same year in which his archive was constituted at the Gallery. The title of the exhibition resonates the important book series Through the avant - garde, a pivotal point of the intense editorial activity brought forward by Niccoli Gallery and which has given life to catalogues and volumes that have become veritable history of art manuals and to which a large section is reserved in the exhibition. After all, Giuseppe Niccoli comes from the world of publishing - as an editor at Rizzoli, he opened four sale points in Trieste, Florence, Pescara and Parma, choosing subsequently the latter. After moving to Parma, he opened a bookshop that specialised in art books and which progressively became also an exhibiting space until, in 1980, it was completely transformed into art gallery.
vatore Scarpitta e Mario Schifano. É davvero una buona occasione per ammirare un corpus di opere davvero molto interessante, oltre che spunto per studiare la visione dell’arte di Giuseppe prima e di Roberto e Marco Niccoli poi. L’esposizione è già allestita in ampi spazi che ne consentono la fruizione nel pieno rispetto delle distanze interpersonali di sicurezza, sotto l’attenta supervisione del personale, nella speranza di poterla presto ammirare dal vivo . s l
Giancarlo Deluca
- Lachi Lea -
lachilea12@gmail.com
ATTRAVERSO LE AVANGUARDIE Giuseppe Niccoli / visione e coraggio di una Galleria
19 settembre 2020 – 21 febbraio 2021 (Verifica l’effettiva apertura prima di recarti sul posto) APE Parma Museo, Parma INFO T. +39 0521 2034
Da martedì a domenica 10.30 - 17.30
Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito
www.apeparmamuseo.it
Juan Navarro Baldeweg
Solo show a Brescia
di rebecca Maniti
Non appena si potrà di nuovo varcare la soglia dei musei, non si dovrà mancare all’appuntamento con una grande retrospettiva dedicata a Juan
Navarro Baldeweg, uno degli
architetti più originali del panorama contemporaneo internazionale, in scena al Museo di Santa Giulia a Brescia, fino al 5 aprile prossimo. Nato a Santander nel 1939, a partire dalla metà degli anni ‘70
Baldeweg ha realizzato oggetti, sculture, opere d’arte, motivato dalla volontà di lavorare con le
variabili fisiche della luce, della gravità e del corpo. Questa attività si è sviluppata parallelamente a quella di architetto, in maniera continua nel tempo. La mostra è curata da Pierre-Alain Croset, organizzata dal Comune di Brescia e dalla Fondazione Brescia Musei, diretta da Stefano Karadjov, col patrocinio dell’Ambasciata di Spagna a Roma e dell’Ordine degli architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Brescia. All’interno del Museo di Santa Giulia sono interessate dalla mostra le zone del Coro delle
Monache, la Basilica di San Sal-
vatore e la sottostante Cripta. Lungo il percorso espositivo possiamo ammirare una serie di
modelli e disegni dei progetti più importanti, grandi tele e sculture che ripercorreranno la poliedrica carriera di Baldeweg
e che consentono di cogliere le interazioni e le connessioni tra le varie arti da lui sapientemente plasmate. Come infatti dichiara il curatore della mostra Pierre-Alain Croset:“In un’epoca che premia sempre di più la specializzazione, è diventato sempre più raro incontrare architetti che fondano il loro lavoro su una pratica artistica a
tutto campo, come avveniva nel
Rinascimento, e come solo pochis-
Juan Navarro Baldeweg, Escalera, 1973-1999, scultura parte de La Mesa © Juan Navarro Baldeweg
Dall’alto verso il basso: Juan Navarro Baldeweg La columna y el peso 1973 © Juan Navarro Baldeweg
Juan Navarro Baldeweg Cinco unidades de luz- cinco habitaciones 1973 © Juan Navarro Baldeweg
Centro de investigación y museo de Altamira, 1994-2001 © Navarro Baldeweg Asociados © Juan Navarro Baldeweg
simi architetti hanno saputo fare in epoca contemporanea.” Osservando il suo lavoro, possiamo infatti notare come i temi si
intrecciano egualmente negli spazi costruiti, nelle sculture e
JUAN NAVARRO BALDEWEG Architettura, Pittura, Scultura. In un campo di energia e processo
18 settembre 2020 – 5 aprile 2021 (Verifica l’effettiva apertura prima di recarti sul posto) Museo di Santa Giulia, Brescia
INFO T. +39 030 2977833 santagiulia@bresciamusei.com
Da martedì a venerdì 09.00 - 17.00 Sabato, domenica e festivi 9.00 - 18.00
Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito
www.vittorialatabrescia.it
nei grandi quadri. Appare forte il desiderio di ridurre la complessa realtà in fenomeni essenziali e di rendere visibile l’invisibile. La rassegna dedicata a Baldeweg rientra nel programma delle celebrazioni per il ritorno della
grande statua in bronzo, simbolo della città di Brescia, la Vitto-
ria Alata, che, dopo un attento restauro presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, è tornata ed è stata collocata nella cella orientale del Capitolium, all’interno del parco archeologico più grande del Nord Italia, in un allestimento
museale curato proprio dall’architetto spagnolo Juan Navarro
Baldeweg, in un perfetto coinvolgimento del tutto. s l
Juan Navarro Baldeweg, La Ventana, 2015 © Juan Navarro Baldeweg
Silvia Enriconi
SilviaGocce info@silviaenriconi.it goccedicolorearte
Il Piedistallo - serie Nuove Città - acrilico su tela 30 x 30 anno 2020
La Fontana - Serie Nuove Città acrilico su tela 30 x 30 anno 2020
Lodola agli Uffizi
Illumina con il suo presepe POP
di FLaVio ennante
“C on questo presepe POP e coloratissimo, gli Uffizi chiusi per la pandemia salutano dalle finestre i passanti. Ma soprattutto strizzano l’occhio ai presepi nei dipinti del
Rinascimento, gremiti di celebrità del tempo, ai personaggi veri ritratti nelle figure sacre di
tanti quadri famosi, quadri che saranno ad aspettare i visitatori quando riapriremo. Per questo l’installazione di Marco Lodola vale anche come un messaggio di speranza, durante la chiusura dei musei e di tante istituzioni culturali”. Con queste parole il Direttore Eike Schmidt ha presentato lo scorso dicembre l’installazione e l’accensione dell’opera “Natività. Presepe luminoso” di Lodola. Dalle vetrate del Verone al primo piano del museo, dal Ponte Vecchio e dal piazzale degli Uffizi si potranno ammirare le figure retroilluminate: Giuseppe è Lucio Dalla, Maria è Gigliola Cinquetti, tra i vari personaggi che compongono il presepe ci sono Pavarotti, Rino Gaetano, Renzo Arbore e Freddie Mercury, ma anche David Bowie, Louis Armstrong, Mina, Rita Pavone e Caterina Caselli, mentre una stella simboleggia Gesù bambino. Il sindaco di Firenze, Dario Nardella aveva così commentato: “I musei sono forzatamente chiusi ma si può sbirciare dalle loro finestre: dai lungarni e da Ponte Vecchio potremo ammirare fino al nuovo anno questo originale presepe dedicato alla musica, in attesa di poter
di nuovo finalmente fruire della
cultura dal vivo” . s l
Francesco Casolari
casolari.francesco@gmail.com
frengo_casolari
www.francescocasolari.com
Luigi Mapelli - MAPO
L.Mapelli “Mapo” - Mutazione - olio su tela, 60x80 cm.
info@artemape.com - www.artemape.com
Andrea Felice
Rinviata la mostra personale
di ettore tiretto
Ormai è quasi una costante il rinvio degli eventi culturali a “data da destinarsi”. Purtroppo anche per la mostra “Andrea Felice. Felicity la Città Ideale”, a cura di Fortunato D’Amico, la sorte non è stata diversa. Inizialmente programmata dal 31 ottobre al 14 novembre al Castello Sforzesco di Vigevano, la rassegna proporrà un viaggio nell’immaginario del paesaggio contemporaneo, in una dimensione animata e in continua evoluzione, determinata dal procedere degli eventi. L’autore, Andrea Felice, è un artista poliedrico, crea come pittore, video maker, designer, architetto, scenografo: i di-
versi media al suo servizio per offrire al pubblico i suoi paesaggi visionari,
dall’aspetto curioso e divertente sicuramente, ma nei quali si riconoscono subito temi e riflessioni molto profonde. La scelta della città pavese come location non è casuale: Vigevano - Città Ideale degli Sforza, che vanta nella sua modellazione urbana personaggi illustri come Bramante e Leonardo, è chiamata oggi a riscrivere il proprio progetto urbano per la sua ricollocazione all’interno del network internazionale dei nuovi insediamenti umani. La mostra e le sue attività collaterali daranno dunque il loro contributo al
dibattito sulle trasformazioni e le in-
novazioni urbane, in un’ottica volta a rivedere i principi alla base di nazionalismi e campanilismi, suggerendo di pensare globalmente e agire localmente. La creazione di opere che illustrano scenari appartenenti ad un ipotetico futuro contraddistingue proprio il lavoro di Andrea Felice; nelle sue opere si possono osservare i paesaggi si può vivere un’e-
sperienza immersiva all’interno di cit-
tà post-contemporanee. Afferma il curatore Fortunato D’Amico: “Le città ideali sono il grande sogno
che ha trasformato le diverse epoche
dell’umanità in immensi laboratori di riprogettazione dell’universo dei segni. È solo attraverso il sistema delle arti e la loro continua iterazione interdisciplinare che possiamo cambiare il mondo”. Speriamo di poter presto ammirare questa esposizione, sia per le opere di Felice, sia per il valore del tema trattato. s l
FRANCESCO CAMPANELLA
Sopra: Andrea Felice Le Porte dell’Oceano 2012, tecnica mista, 69,5x169 cm.
A sinistra: Andrea Felice bozza di Su e giù per il Tempo - Spazio 1991, tecnica mista, 50x54 cm.
Andrea Felice Alba al Teatro Marcello 1991, tecnica mista, 50,5x53 cm.
Athina Kotsoni-Sinetou
Nanuka Medousa olio su tela 50x100 cm.
Nata ad Atene, la pittrice Athiná Kotsoni-Sinetou, dipinge sin da giovane e ha vinto premi e riconoscimenti in concorsi prestigiosi. Ha studiato nelle strutture del Vakalo Art College e della ABC Drawing and Decorative, oltre alla sua formazione come stilista e in ragioneria. Ha partecipato come professionista al corso di pittura ed al programma educativo figurativo del Museo Pompidou in Francia. Athina è specializzata in thalassografia (pittura del mare), ma anche in altre forme di pittura, avendo studiato anche manutenzione e restauro di opere d’arte all’IEK PETRA e grazie ai corsi del seminario di studi liberali INTERGRAPHICS. A Parigi ha seguito i corsi dell’Ecole National Superieure des Beaux Arts. Era una studentessa esterna presso la School of Fine Arts, con il professor Triantos. Negli ultimi anni ha ottenuto la settima “Gallery Athina” in Grecia.
Athena Kotsone Athina Kotsoni Sinetou www.athina-kotsoni.gr athene@otenet.gr
Il Nuovo Forno del Pane
Una reazione positiva alla pandemia
di Vincenzo chetta
Come continuare l’attività nonostante lockdown, soft lockdown, zone rosse e arancioni, limitazioni e ordinanze? Il MAMbo di Bologna ha inaugurato lo scorso luglio un nuovo progetto, “Il Nuovo Forno del Pane”, con il quale ospita 12 artisti selezionati tramite avviso pubblico dell’Istituzione Bologna Musei, oltre ad avere una postazione dedicata alle
pratica multimediali ed una stazione
radiofonica, NEU RADIO, una voce per comunicare con il pubblico nei momenti di chiusura del Museo. Le artiste e gli artisti protagonisti del progetto sono: Ruth Berah, Paolo Bufalini, Letizia Calori, Giuseppe De Mattia, Allison Grimaldi Donahue, Bekhbaatar Enkhtur, Eleonora Luccarini, Rachele Maistrello, Francis Offman, Mattia Pajè, Vincenzo Simone, Filippo Tappi e Massiel Leza. In questi mesi in cui l’emergenza sanitaria ha inevitabilmente trasformato le interazioni tra le persone e tra le persone e gli spazi, il Nuovo Forno del Pane
ha esplorato le relazioni che si gene-
rano in uno spazio condiviso, creando nuove collaborazioni e dando nuove visioni nella configurazione museale. Un progetto che speriamo non si spenga con il riattivarsi di tutte le normali funzioni del MAMbo, per poter sempre dare nuova linfa vitale al modo di fare cultura. s l