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Nuova luce dalla Macchia
I Macchiaioli a Padova
di danieLa MaLabaiLa
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Aquasi sedici anni dalla grande mostra a Palazzo Zabarella dal titolo “I Macchiaioli prima dell’Impressionismo”, torna il mondo affascinante dell’Ottocento con una nuova rassegna allestita nelle stesse sale, curata questa volta da Giuliano Matteucci e Fernando Mazzocca, con il contributo in catalogo di Silvio Balloni e Claudia Fulgheri: “I MACCHIA-
IOLI. Capolavori dell’Italia che
risorge”. Attualmente in programma fino al 18 aprile 2021, seguendo le nuove normative sarà visitabile nei giorni di zona gialla della Regione Veneto. Ci introducono il Presidente Federico Bano e Fernando Mazzocca, Direttore Culturale: “Questa nuova rassegna vuole riaccendere, come era avvenuto allora, i riflettori su un movimento che ai suoi tempi non aveva avuto il suo giusto riconoscimento, ma che ha
veramente cambiato il modo di
vedere e rappresentare la realtà. Grazie ad una serie di impegnative ed accurate ricerche, ora ci è possibile far rivivere in una mostra, con nomi e dati sicuri, ma soprattutto con i dipinti (in molti casi dei capolavori ritrovati), questo mondo affascinante. Si tratta del mondo, complesso e diversificato, di quanti hanno avuto il coraggio e la sensibilità di sostenere i Macchiaioli, altrimenti emarginati dalla critica ufficiale e dal pubblico.” É davvero grazie ad un gran-


Sopra: Silvestro Lega L’elemosina, 1864 Olio su tela, cm. 71,8x124 Collezione privata
A sinistra: Telemaco Signorini Aspettando, 1866-1867 Olio su tela, cm. 119x64 Livorno, Collezione Angiolini
In basso a sinistra: Telemaco Signorini Le bambine che fanno le signore, 1872 Olio su tela, cm. 60x100 Viareggio, Istituto Matteucci
Sotto: Giovanni Fattori L’Arno a Bellariva, 1875 circa Olio su tela, cm. 37x101 Livorno, Collezione Angiolini de lavoro di ricerca che è stato possibile recuperare ed esporre le opere appartenute ai primi
collezionisti di questi giovani artisti che sperimentarono la pittura all’aria aperta per ottenere
una rappresentazione diretta e
naturale della realtà, che cercavano di definire quello che oggi è conosciuto come linguaggio
macchiaiolo, articolato e comu-
nicativo e dotato di una luce in grado di dare sempre il giusto valore emozionale alla scena dipinta. Tra i sostenitori è da ricordare Diego Martelli, intellettuale e critico di respiro europeo, che più di tutti ha capito la novità della loro pittura; la sua Collezione, la più
importante di Macchiaioli mai esistita, è nella Galleria d’arte
moderna di Palazzo Pitti. Tra i primi collezionisti dei Macchiaioli vi erano artisti, intellettuali, mercanti, donne colte e sensibili, persone che condividevano con loro una visione del mondo che si affermava anche attraverso una
pittura sperimentale, intesa a
esaltare la realtà quotidiana.


Sopra: Odoardo Borrani Mietitura a San Marcello. La raccolta del grano sull’Appennino 1861, olio su tela, 54x126,5 cm. Viareggio, Istituto Matteucci
Sotto: Silvestro Lega Alla villa di Poggio Piano 1888-1889, olio su tavola, 34x60,5 cm. Collezione privata
É anche grazie a questo tipo di arte che oggi possiamo ricostruire certi dettagli del passato, di
quel mondo che ci viene resti-
tuito nelle opere che ritraggono paesaggi, persone, scene di vita vera, dal lavoro domestico a quello nei campi. Ad opere già note si affiancano molti quadri inediti o mai visti, di autori quali Silvestro Lega, Telemaco Signorini, Cristiano Banti, Giuseppe Abbati, Nino Costa, Serafino de Tivoli, Cecioni, Vincenzo Cabianca, Fattori, Vito D’Ancona, Odoardo Borrani, Federico Zandomeneghi, Antonio Puccinelli, Giovanni Boldini e Raffaello Sernesi. In mostra è possibile ammirare per la prima
volta una serie di capolavori della Collezione Angiolini, che
vanta pezzi fondamentali e di grandi dimensioni. Interessante è vedere queste opere ribaltate nell’attualità, la loro
voglia ed espressione di vita è la
stessa che abbiamo oggi, in questo momento storico in cui tutti siamo “affamati” di “bellezza, di libertà, di luce, di sole. I protagonisti delle splendide opere in esposizione a Palazzo Zabarella siamo noi, gli uomini e le donne di oggi. Macchiaioli ieri, macchiaioli oggi, instancabili, pieni di emozioni e pulsioni vitali. s l
I MACCHIAIOLI
Capolavori dell’Italia che risorge


24 ottobre 2020 - 18 aprile 2021 (Verifica l’effettiva apertura prima di recarti sul posto) Palazzo Zabarella, Padova
INFO T. +39 049 87 53 100 info@palazzozabarella.it
Martedì, mercoledì, giovedì 18.30 - 19.30 Venerdì 10.00 - 19.00 Sabato 10.00 - 20.00 Domenica e festivi 10.00 - 19.00
Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito www.zabarella.it


Alcune viste della mostra a Palazzo Zabarella Ph. Irene Fanizza
EUGENIO CERRATO

IO PENSO - 2019, 80x80 cm.

HIGASHI - 80x80 cm.