STORIE DI MONTAGNA
Gli amici ritrovati Dal Colorado alle Dolomiti, passando per Montagne360. Due amici fraterni si erano persi di vista 25 anni fa e si sono rincontrati grazie all'appello pubblicato dalla nostra rivista. Vi raccontiamo la loro storia di Gianluca Testa
A
volte le nostre vite sono determinate da piccoli episodi. Incontri, percorsi intrapresi o negati, opportunità afferrate o sfumate. A pensarci bene sono innumerevoli le “sliding doors” che ci troviamo davanti nel corso dell’esistenza. Qualche volta attraversiamo la porta girevole, altre volte no. Quasi mai scopriamo cosa sarebbe accaduto se avessimo fatto una scelta diversa, e il più delle volte non ci resta che l’alibi del rimpianto. Eppure a volte è possibile porre rimedio. Accade quando la caparbietà di alcuni si scontra con la generosità del destino. Ebbene, stavolta possiamo dire di aver avuto un ruolo determinante: abbiamo infatti contribuito a facilitare il cammino della buona sorte. 62 / Montagne360 / aprile 2021
LA LETTERA ARRIVATA DA LONTANO Come forse ricorderete, nella rubrica dedicata alle lettere del febbraio scorso pubblicammo su Montagne360 un appello arrivato da lontano, addirittura da oltreoceano. Andrew Terrill, escursionista ed esploratore britannico, ci aveva scritto dal Colorado, dove ora abita e vive con la moglie e i due figli, pur continuando a camminare attraverso i canyon e costruendo igloo per i turisti nei periodi invernali. Ci disse che stava scrivendo un libro sul suo viaggio in Italia. Nella seconda metà degli anni Novanta, infatti, aveva attraversato la penisola in verticale, a piedi. Quasi alla fine della sua avventura italiana, sulle Dolomiti, incontrò due persone che ha sempre ritenuto speciali. Aveva perso i contatti, ma aveva una foto da mostrarci e
si ricordava i loro nomi: Flavio e Graziella. Quella foto l’abbiamo pubblicata insieme all’appello. Lo abbiamo fatto col desiderio di poter ricevere una risposta, ma forse senza crederci davvero. Nessuno immaginava che, a distanza di pochi giorni dalla distribuzione della rivista, Andrew e Flavio avrebbero davvero potuto rincontrarsi. Eppure così è stato. IL PRIMO CONTATTO In risposta a quel messaggio struggente, il direttore di Montagne360 Luca Calzolari si era preso un impegno formale. “Ovviamente vi terremo aggiornati”, aveva scritto. “Perché, com’è giusto che sia, la storia continua”. La storia in questione passa dalla poltrona e dal camino di un’abitazione di Ala, piccolo comune distante una