GODIAMOCI LA LIBERTÀ CALABRIA
Sui sentieri dell’Orsomarso Trekking nel versante calabrese del Parco del Pollino, da Sant’Agata di Esaro a Morano Calabro, fra boschi, pianori e montagne di Saverio De Marco*
S
ono partito per quattro giorni di cammino in solitaria nel versante calabrese del Parco del Pollino, proprio dove passa il Sentiero Italia CAI. Un mio amico, Marco Simonetti (Cnsas Basilicata) si è detto però disposto ad accompagnarmi in questo lungo e impegnativo viaggio. Impegnativo perché, a parte il pernotto in un albergo a San Sosti, per il resto delle tre tappe abbiamo dovuto bivaccare e quindi portarci dietro tenda, viveri e sacco a pelo. Per tre giorni non abbiamo incontrano altro che boschi, pianori e montagne; qualche baracca di pastori lungo la strada è l’unico segno della presenza umana. I rifugi presenti a fine tappa risultano al momento chiusi: sarebbe utile, ai fini della promozione 32 / Montagne360 / giugno 2021
turistica del territorio, che si lasciassero aperte delle stanze nelle strutture esistenti, come bivacchi dove trovare cibo e poter trascorrere la notte; sono probabilmente pochi, infatti, gli escursionisti disposti a percorrere delle tappe consecutive con un pesante zaino in spalla. IMMERSI NELLA WILDERNESS In questi trekking ci si affida l’uno all’altro, si è “compagni” nel senso autentico del termine: cum panis, “condividere lo stesso pane”. Attraversare i monti d’Orsomarso, una delle aree wilderness più estese d’Italia, non è una passeggiata. Sono luoghi dove per decine di chilometri non si incontra anima viva, anche quando si percorrono delle