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Balme e Triora nella rete dei Villaggi degli Alpinisti Nelle Valli di Lanzo il primo, sulle Alpi Liguri il secondo, sono Comuni che puntano su cultura e tradizioni locali, frequentazione lenta e sostenibile per attirare turisti e visitatori
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Villaggi degli Alpinisti sono luoghi in cui la modernità entra in punta di piedi. Con Balme e Triora abbiamo voluto valorizzare il loro essere realtà che incarnano i valori montani e, nel caso di Triora, la montagna che si spinge fino al mare, aprendosi ad altre realtà culturali e ambientali». Con queste parole il Consigliere centrale del Cai Alleris Pizzut commenta l’ingresso ufficiale delle due località, la prima piemontese, la seconda ligure, nella rete dei Bergsteigerdörfer. Questa rete transfrontaliera unisce località alpine immerse in una natura incontaminata, prive di strutture impattanti e caratterizzate dal permanere di tradizioni mantenute vive dalla popolazione. Il tutto per suggerire al visitatore un approccio rispettoso dell’ambiente. Balme è un comune con poco più di 100 abitanti delle Valli di Lanzo, caratterizzato da una cultura alpina secolare. Un luogo da scoprire con il trekking, l’arrampicata su roccia o su ghiaccio, lo sci di fondo, lo scialpinismo e le ascensioni alpinistiche oltre i 3000 metri. Triora, poco più di 350
abitanti in provincia di Imperia, si trova sul versante meridionale delle Alpi Liguri ed è caratterizzata da castagni e vigneti, conifere e pascoli, storie di streghe e di monaci. Trekking, mountain bike, canyoning e arrampicata su roccia sono le attività praticabili nel suo territorio. «Da noi il rapporto con la montagna è totale», spiega il sindaco di Balme Gianni Castagneri. «Il nostro è il paese delle guide alpine, attività che ha caratterizzato a lungo e caratterizza ancora i nostri abitanti. Siamo fortemente legati agli elementi naturali, in particolare all’acqua, che dissemina il nostro territorio di sorgenti e laghi. Ormai da tempo puntiamo su un turismo di qualità, educando il visitatore a un’esperienza ragionata ed ecosostenibile». Non a caso Balme dal 2016 ha vietato la pratica dell’eliski e la fruizione estiva e invernale del proprio territorio con i mezzi motorizzati. Il tema del turismo lento ed ecosostenibile caratterizza anche l’offerta di Triora, località montana che guarda il mare. «Il nostro è un paesaggio incontaminato, quasi alpino», spiega il vicesindaco Giovanni Nicosia. «Cerchiamo
di attrarre flussi turistici ridotti, che vengono da queste parti per determinate ragioni e non per caso. Abbiamo tracciato una via che, ci dicono i numeri, sembra essere quella giusta. Perché l’interesse del turista è sempre più votato a questo tipo di realtà». Triora è nota per essere stata segnata dai processi di stregoneria, avvenuti tra il 1587 e il 1589. Alcune donne locali vennero accusate di essere responsabili di un’epidemia di peste, della morte del bestiame e della comparsa di piogge acide. Per entrare nella rete dei Villaggi degli Alpinisti le località del nostro Paese, in seguito a una proposta delle amministrazioni locali, vengono selezionate dal Club alpino italiano, che fa parte di un gruppo di lavoro insieme ai club alpini degli altri Paesi aderenti. La selezione di Balme e di Triora è stata accettata a novembre 2020 e ufficializzata lo scorso aprile. Il 9 e 10 ottobre prossimi è in programma la cerimonia ufficiale dell’ingresso di Balme nel circuito. Nel periodo autunnale, si celebrerà anche l’ingresso di Triora.Ÿ la
Nelle foto sopra, Balme (a sinistra) e Triora, entrati ufficialmente nella rete dei Bergsteigerdörfer, i Villaggi degli Alpinisti 6 / Montagne360 / giugno 2021