Il cuore incagliato

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IL CUORE INCAGLIATO sceneggiatura originale di Carla VirzĂŹ

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EXT. CHIESA - DAY Un funerale. Gente che entra in chiesa silenziosamente. I RINTOCCHI DELLE CAMPANE SUONANO a lutto. Un'auto è posteggiata davanti alla chiesa. Sofia, trentenne, è fuori dall'auto, appoggiata al finestrino del guidatore, e sta parlando con la donna al volante, Teresa (50), che tiene in braccio un barboncino, Piroetta. SOFIA Ci metterò poco, dai, falle fare un giro, portala al parco. Il barboncino abbaia e scodinzola. TERESA Lo sai che la cosa mi terrorizza! SOFIA Ma smettila, è successo una volta, non succederà più! TERESA Senti Sofia, questa storia che devi renderti utile...io non sono tanto d'accordo, non vorrei che ti mettessi in testa-SOFIA Mamma, finiscila, era la mia insegnante di danza, sento di dover stare vicino ai suoi familiari.

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INT. CHIESA - DAY Chiesa gremita di gente. Sotto al pulpito una bara. Seduti in prima fila una signora anziana, Eva (78), vestita a lutto, E suo nipote Ettore (35).

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MOMENTS LATER Ettore ed Eva sono in piedi, all'uscita della chiesa, e accolgono le condoglianze dei presenti, disposti in fila. È la volta di Fabrizio, un ragazzo con gli occhiali, che abbraccia Ettore e piange con lui. FABRIZIO Mi dispiace, amico mio.


2. ETTORE Grazie, Fabri, grazie! essere in banca.

Dovresti

FABRIZIO Ma che, scherzi? Ho preso un giorno di permesso. Fabrizio abbraccia Eva, mentre al posto di Fabrizio, davanti a Ettore compare Sofia, che gli stringe la mano proprio quando dalla sua borsa UN'ECCENTRICA SUONERIA DI CELLULARE RIECHEGGIA nel silenzio della chiesa. Sofia, imbarazzata, fruga nella borsa, mentre con un dito fa cenno a Ettore di attendere. Ettore la guarda allibito e scambia con Eva uno sguardo contrariato. Sofia risponde al cellulare. SOFIA Che è successo? (pausa)

Cosa? Alza il tono di voce e si copre l'altro orecchio. SOFIA (CONT'D) Non ti sento, che hai detto? In questo dannato posto non prende bene! Una vecchietta le rivolge uno sguardo scandalizzato. SOFIA

(CONT'D)

(pausa)

Stai scherzando? Di nuovo? Il tono di voce di Sofia si fa più concitato mentre l'attenzione di tutti i presenti è rivolta su di lei. SOFIA (CONT'D) Prendila! Vedi di prenderla, mamma, non mi fare urlare! Sofia chiude il cellulare e lo ripone in borsa. SOFIA (CONT'D) Dove eravamo rimasti? Ah, le condoglianze! Sofia stringe la mano a Ettore con atteggiamento di circostanza. Egli, esterrefatto, non apre bocca.


3. Sofia incalza. SOFIA (CONT'D) Io sono Sofia. Tua mamma era la mia insegnante di danza, dieci anni fa. Le ho sempre voluto bene. Le mie più sentite condoglianze! Ettore la guarda infastidito. In quel momento il cane di Sofia, Piroetta, entra in chiesa abbaiando, inseguito da Teresa e attirando l'attenzione di tutti. TERESA Fermati! SOFIA Piroetta! Piroetta sgattaiola tra le gambe delle persone creando scompiglio. Sofia si mette al suo inseguimento mentre cerca Ettore con gli occhi. SOFIA (CONT'D) Aiutami, ti prego! Piroetta corre verso Ettore che lo afferra per la coda. Ma il cane si volta e gli dà un morso feroce. 4

EXT. CIMITERO - DAY Un cimitero su una collinetta da cui si domina il paesaggio e si vede il mare. Ettore con la mano fasciata ed Eva con gli occhiali scuri sul viso e i fazzoletti in mano, sono davanti alla lastra funebre di Margherita, sulla quale depongono dei fiori. Accanto a loro una ventina di persone intristite fa lo stesso. L'uomo delle pompe funebri si avvicina a Ettore e gli sussurra all'orecchio. UOMO POMPE FUNEBRI La porteranno a Messina. ETTORE Cosa? UOMO POMPE FUNEBRI Non c'è posto qui.


4. ETTORE Sta scherzando! UOMO POMPE FUNEBRI Perché non ci ha pensato prima? ETTORE Non...non era malata mia madre, non mi ha mica avvertito. UOMO POMPE FUNEBRI Mi sta dicendo che non sa che si muore tutti? Ettore, basito, guarda l'uomo allontanarsi. In quel momento Sofia, con il cagnolino al guinzaglio, sbuca da dietro l'angolo e va verso di lui. Ettore nel vederla fa un'espressione scocciata. SOFIA Non ti spaventare, è al guinzaglio. ETTORE Ma figurati se mi spavento! SOFIA Ascolta, mi dispiace, ma non si prendono per la coda i cani, non te l'ha mai detto nessuno? ETTORE Ma guarda questa! Io...io...tu...è una cosa incredibile! Sei la persona più inopportuna che abbia mai visto! SOFIA Ok, senti, sono venuta proprio per chiederti scusa, sono mortificata. Non me la sentivo di andarmene così...io volevo bene a tua madre. Mentre i due parlano, Piroetta annusa i fiori sulla tomba di Margherita e ci fa sopra i bisogni. Ettore e Sofia abbassano lo sguardo su Piroetta e sussultano. Sofia strattona il guinzaglio allontanando l'animale dai fiori. Ettore è furioso. ETTORE Non ci posso credere!


5. SOFIA Ti prego, perdonami. ETTORE Senti, fammi il favore di portare via questo cane. La ragazza, mortificata, inizia a pulire i bisogni del cane con i bigliettini di cordoglio che accompagnano i fiori. Ettore la rimprovera. ETTORE (CONT'D) Ma che fai? I messaggi di cordoglio... SOFIA (imbarazzata)

Oddio, hai ragione. Si risolleva con alcuni bigliettini sporchi in mano e li consegna nelle mani di Ettore, che li prende disgustato. Poi Sofia si guarda in giro e, avvistato il pacco di fazzoletti nelle mani di Eva, si avvicina alla donna e le cede il guinzaglio sottraendole i fazzoletti. SOFIA (CONT'D) Non le servono, vero? Eva, rimasta muta e inebetita e con il cane al guinzaglio, la osserva raccogliere i bisogni con i suoi fazzoletti. 5

INT. UFFICIO - DAY Un ufficio piccolo: sulle pareti svariate locandine di didattica ludica; vicino alla porta una scaffalatura con il gioco da tavolo Chiasso silenzioso in esposizione; al centro della stanza due scrivanie con postazione pc. Dietro una scrivania c'è Ettore che lavora al computer. Dietro l'altra la collega Virginia che parla al telefono. VIRGINIA Non è un semplice gioco di grammatica, ma uno strumento didattico di estremo impatto motivazionale. Ne avevamo già parlato, l'editore era d'accordo e oggi avremmo dovuto solo fissare un appuntamento. Virginia preme il tasto del vivavoce e fa cenno a Ettore di ascoltare.


6. PERSONA AL TELEFONO Guardi, sono spiacente, ma in questo momento l'editore è occupatissimo, se mi lascia un recapito la farò richiamare nei prossimi giorni.

(V.O.)

ETTORE (a Virginia)

Riattacca! VIRGINIA (al telefono)

Nella mail ha tutti i miei recapiti, attendo una sua chiamata allora, a risentirla! Virginia chiude il telefono. ETTORE Dovremmo chiudere battenti. Virginia fa un'espressione scocciata. 6

INT. CASA - SALONE - DAY Ettore entra a casa. La porta di ingresso dà sul salone-cucina dal quale, attraverso un'ampia vetrata, si intravede la terrazza. In terrazza c'è Eva che stende della biancheria. La donna si volta a guardare il nipote ed entra in casa. A Ettore SUONA IL CELLULARE. Risponde. ETTORE Virgin! Eva bacia il nipote.

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INT. UFFICIO - DAY Virginia è seduta dietro alla sua scrivania, con il pc acceso e il cellulare all'orecchio. VIRGINIA Lo so che quando stacchi stacchi ma forse ti interesserà sapere che hanno chiamato gli svizzeri. INTERCUT - CONVERSAZIONE TELEFONICA ETTORE Vogliono pensarci ancora, giusto? VIRGINIA Sì, come lo sai?


7. ETTORE Sei ingenua, Virginia. Questi non hanno nessuna intenzione di finanziarci. Eva prende una fetta di torta di mele da un vassoio riposto sul piano cottura e poi si avvicina ad Ettore. VIRGINIA Ma magari se gli richiamassi tu... ETTORE Per quanto mi riguarda, la nostra disponibilità finisce qua. VIRGINIA Che intendi dire? ETTORE Che puoi chiudere la trattativa. VIRGINIA Stai scherzando! ETTORE Virginia, sono stanco di farmi prendere in giro. Non troveremo nessuno che finanzi l'espansione della linea produttiva, né in Italia né all'estero, basta perdere tempo con questa storia. VIRGINIA Sei diventato un morto vivente, Ettore, tu e il tuo dannato pessimismo cosmico. Eva è in piedi davanti a Ettore, afflitta e con la fetta di torta in mano. Ettore prende la fetta e rivolge lo sguardo sul vassoio con la torta: accanto a questa c'è un biglietto. Ettore, scocciato, lo prende. Dettaglio sul biglietto: "Non può piovere per sempre e tu prima o poi accetterai le mie scuse. Sofia." Ettore apre un cassetto e gli getta dentro il biglietto, che cade in mezzo ad altre decine di biglietti. ETTORE Questo è stalking! EVA Forse se le rispondi e la ringrazi smette. Eva prende dal cassetto un biglietto, lo apre e lo legge.


8. EVA (CONT'D) Per arrivare all'alba non c'è altra via che la notte. Ettore, infastidito, le strappa dalle mani il biglietto e lo getta nel cassetto, quindi esce dalla stanza. 8

INT. CASA - CAMERA DA LETTO - NIGHT Ettore è a letto, guarda la tv distrattamente, saltando da un canale all'altro, finché SUONA IL CELLULARE sul comodino. Risponde. ETTORE Hei!

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INT. CASA DI FABRIZIO - NIGHT Un piccolo, disordinato monolocale: per terra buste di patatine, birre e un posacenere pieno di cicche. Fabrizio, in giacca e cravatta, è sdraiato sul divano e poggia i piedi con le scarpe su un cuscino. Sta guardando la televisione sgranocchiando patatine e parlando al cellulare. FABRIZIO Sei buttato come me davanti alla Tv? INTERCUT - CONVERSAZIONE TELEFONICA ETTORE Sì, ma sto per spegnere. FABRIZIO Bravo, spegni e usciamo. ETTORE Neanche per idea! FABRIZIO Non mi starai diventando come uno di quegli ascettici che-ETTORE Asceti. FABRIZIO Asceti scettici intendevo! ETTORE Come no!


9. FABRIZIO Perché, non può essere che un asceta è scettico? ETTORE Fabri, che vuoi? FABRIZIO Ettore, è un cazzo di anno che sei chiuso in casa! ETTORE Dai, non mancheranno occasioni. FABRIZIO È da quando è morta tua madre che lo ripeti. ETTORE Buonanotte Fabri! 10

INT. CASA - CUCINA - DAY Ettore è seduto e beve il latte mentre legge il giornale sul tablet. Eva, in vestaglia, sorseggia un caffé in piedi davanti al nipote. EVA Ieri ho avuto la pressione un po' alta. Ettore non solleva lo sguardo dal tablet. ETTORE Tienila sotto controllo. EVA Non sarebbe il caso di farmi cambiare la cura? Ettore spegne il tablet e si alza. Dà un bacio in fronte alla nonna. ETTORE Hai più di ottant'anni, non pretenderai mica di ringiovanire! EVA Senti, per quel fatto degli investitori-ETTORE --Nonna, non devi preoccuparti di tutto. Al mio lavoro ci penso io. Ettore fa per andarsene.


10. EVA Credo che tornerò a casa mia. Ettore si volta verso la nonna. ETTORE Mi pare giusto. Non abbiamo più nessuno di cui preoccuparci qui. EVA E tu perché non torni a Milano? ETTORE Non ho più né casa, né ufficio a Milano. EVA Già. Ma è ora di tornare alla normalità, non credi? 11

INT. UFFICIO - DAY Ettore e Virginia sono dietro le loro scrivanie, al computer. La ragazza è assorta nel suo lavoro. Ettore scarabocchia su un foglio. Dettaglio sul foglio: una caricatura di Ettore con una gobba davanti e una di dietro e con scritto "Pessimismo comico!". Virginia distoglie lo sguardo dal computer e si rivolge a Ettore. VIRGINIA Ad aprile a New York c'è il congresso delle banche d'investimento. ETTORE E allora? VIRGINIA E allora non possiamo mancare. ETTORE Scordatelo! VIRGINIA Ma sei sempre stato tu a sostenere che il congresso di New York è la nostra unica via d'uscita. ETTORE È solo che non sono più in cerca di una via d'uscita.


11. Virginia lo guarda con rassegnazione. 12

INT. CASA - CUCINA - DAY Ettore ed Eva sono seduti a tavola e stanno pranzando. EVA Virginia mi ha parlato dell'opportunità di New York. ETTORE Nonna, non devi intrometterti nelle mie questioni lavorative. EVA Va bene, allora parliamo della tua vita privata: Sofia...invitala a uscire. È un anno che tenta di farsi perdonare. ETTORE Stai dicendo sul serio? Dovrei invitare a uscire la caca-tombe? EVA È stato il suo cane! ETTORE No, è vero, lei ha fatto di peggio. Ettore tira fuori dalla tasca dei pantaloni il portafoglio e da lì estrae un biglietto di condoglianze sporco, mettendolo sotto il naso della nonna che reagisce alla puzza gettando la testa all'indietro, stordita. EVA Che orrore! ETTORE Dici bene! EVA Buttalo, Santo Iddio! Ettore rimette a posto il biglietto. ETTORE Non ho più fame. Poi si alza e va via. Eva guarda sconfortata il piatto del nipote ancora pieno.

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INT. CASA - SALONE - NIGHT Eva è seduta sul divano e legge un libro. Accanto a lei, sul mobiletto, una busta da lettera.


12. Dettaglio sulla busta: in primo piano il logo di un'agenzia viaggi. La porta di ingresso si apre: entra Ettore. Fa un cenno di saluto alla nonna. ETTORE Hei! EVA Ciao! ETTORE Muoio di fame. Mi preparo qualcosa. EVA Ho fatto gli arancini. ETTORE Fantastico! EVA Ma prima vieni a sederti qua, accanto a me. Ettore si siede accanto alla nonna. La donna posa il libro, prende la busta e gliela porge. ETTORE E questa cos'è? EVA Aprila. Ettore afferra la busta e la apre, tirando fuori un biglietto aereo. Dettaglio sul biglietto: è un diretto Roma-New York per aprile, solo andata. ETTORE (accigliato)

Un biglietto per New York. Che significa? EVA Significa che forse hai bisogno che qualcuno ti spinga un po'. ETTORE Non sono d'accordo. EVA Ascolta, tesoro, so che mi hai detto di non intromettermi, ma--


13. ETTORE (alzandosi)

Ma niente, nonna, tu continui a non capire, io non sto scherzando, devi farti i fatti tuoi, non permetterti mai più di fare una cosa simile. EVA Ho parlato con Virginia e anche lei è d'accordo che-ETTORE Virginia non ha nessuna voce in capitolo nella mia vita, come non ce l'hai tu, quindi dalle questo dannato biglietto, che ci vada lei a New York, se ci tiene tanto. EVA Ma è la tua azienda! Fammi tornare a casa sapendo che la tua vita si è rimessa in moto. ETTORE Tutto questo è assurdo! Forse è vero, forse dovrei tornarmene a Milano. EVA Magari te ne andassi via! Ettore sbuffando si dirige in camera sua. EVA (CONT'D) Sarebbe una reazione, sarebbe qualosa, vai, vai via da questa casa! Ettore entra nella sua camera chiudendo con furia la porta dietro di sé. Eva scoppia a piangere. 14

INT. CASA - CUCINA - MOMENTS LATER L'orologio in cucina segna le due di notte. Ettore è in pigiama, seduto a tavola da solo e sta mangiando un arancino con lo sguardo perso nel vuoto. Dei RUMORI provenienti da un'altra stanza lo scuotono. Ettore si alza e segue i rumori chiamando la nonna. ETTORE Nonna! Che stai facendo?


14. 15

INT. CASA - STANZA DI MARGHERITA - NIGHT Ettore entra nella stanza di Margherita. L'armadio è spalancato e tutti i vestiti sono riversi per terra. Eva, molto spettinata, è davanti al settimino con i cassetti divelti e sta tirando fuori tutte le magliette della figlia, lanciandole per aria furiosamente. EVA Dannata Margherita, tu sia dannata! ETTORE Nonna ma che fai? Ettore abbraccia la nonna e la allontana dal settimino. La donna scalcia e piange. EVA Era un'egoista tua madre, Ettore, solo un'egoista, lasciarci così, fregandosene di noi. ETTORE Nonna, basta, non fare così, ti chiedo scusa, ho esagerato. Eva si accascia tra le braccia di Ettore. EVA (disperata)

Andarsene prima di me, maledetta egoista. Lasciarmi con questo senso di colpa. ETTORE Quale senso di colpa? EVA Ti guardo negli occhi e so che avresti preferito il mio funerale al suo. ETTORE Nonna, ma che dici? EVA No, è giusto così! È normale, lo so. Ettore si accascia con lei e la stringe a sé, cullandola e accarezzandole la testa.


15. ETTORE Non dire così, questo pensiero non mi è venuto in mente nemmeno per un istante. Eva ha un malore, sgrana gli occhi e impallidisce. Abbatte all'indietro fra le braccia del nipote che la sostiene. ETTORE (CONT'D) Nonna, nonna che hai? O cazzo! Ettore fa scivolare piano Eva sul pavimento ascoltandole il respiro. ETTORE (CONT'D) Respira, nonna! Tenta di rianimarla con la respirazione bocca a bocca. Poi si precipita al telefono e chiama il 118. ETTORE (CONT'D) Un'ambulanza presto! 16

INT. OSPEDALE CANNIZZARO- PRONTO SOCCORSO - NIGHT Ettore è solo, seduto nella sala d'attesa e osserva lo scorrere delle lancette dell'orologio a parete, che segna le 3,25. Entra Fabrizio. FABRIZIO Come sta? ETTORE (alzandosi)

Non lo so, non si sa ancora nemmeno se ce la farà. Dicono che le prime 24 ore sono fondamentali per valutare il danno, l'ictus deve fare il suo corso. SERIE DI INQUADRATURE A) Ettore e Fabrizio, seduti uno accanto all'altro, dormono compostamente, con la testa appoggiata al muro. B) Ettore e Fabrizio dormono appoggiandosi l'uno all'altro e hanno le bocche aperte. Qualche sedia più in là c'è una vecchietta che li osserva contrariata. C) Ettore e Fabrizio sono sdraiati ognuno su una fila di sedie. La vecchietta è in mezzo a loro, nell'unica sedia rimasta libera, tra le testa di Ettore e i piedi di Fabrizio. Dorme anche lei, russando energicamente. D) L'orologio a muro segna le 6 del mattino. Fabrizio allunga i piedi scalzi poggiandoli sulle mani della vecchietta, che apre gli occhi schifata.


16. UNA VOCE CHIAMA ETTORE. MEDICO Sig.

(O.S.)

Bella!

Ettore si alza di scatto. 17

INT. OSPEDALE - SALA PRIMO SOCCORSO - MOMENTS LATER Una sala piena di lettini e barelle con donne anziane e meno anziane. Un enorme pannolone aperto. Ettore tenta di capirne il verso smanettandoci un po'. Davanti a lui , in barella, c'è Eva che dorme coperta da un lenzuolo. Ettore, con il pannolone in mano, solleva di colpo il lenzuolo e getta la testa all'indietro coprendosi il naso con la mano, quindi ricopre la nonna e preme il pulsante per chiamare aiuto.

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INT. OSPEDALE - ASTANTERIA - MOMENTS LATER Ettore è allo sportello di vetro dell'astanteria. ETTORE Senta, ho aspettato un'ora prima di vedere arrivare un'infermiera a cambiare il panno a mia nonna. Le persone muoiono per molto meno. Il medico reagisce con uno sguardo interrogativo. ETTORE (CONT'D) Quando posso aspettarmi che venga visitata da un medico?

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INT. OSPEDALE - SALA PRIMO SOCCORSO - MOMENTS LATER Ettore stringe la mano alla nonna che dorme. LA VOCE DEL MEDICO IN ASTANTERIA CHIAMA ETTORE. MEDICO

(O.S.)

Sig. Bella! 20

INT. OSPEDALE - ASTANTERIA - CONTINUOUS MEDICO Stiamo trasferendo sua nonna in reparto. ETTORE In reparto? Ma come sta? MEDICO Riteniamo non sia in pericolo di vita ma si prepari, perché ha (MORE)


17. MEDICO (CONT'D) avuto una brutta ischemia al lato sinistro del cervello. Il linguaggio sarà fortemente compromesso. E data l'età non speriamo in alcun recupero. ETTORE Capisco! Quindi è verosimile che non torni più a casa. Dovrà restare sotto la vostra cura costante, no? MEDICO Ma quando mai! Non si preoccupi, entro un paio di giorni andrà in clinica di riabilitazione e lì potrà restarci al massimo tre mesi, il resto lo faranno i parenti. Ettore osserva il dottore col panico negli occhi. 21

INT. OSPEDALE CANNIZZARO- REPARTO DI NEUROLOGIA - DAY Una stanza con tre posti letto. Quello di Eva è vicino alla porta. Negli altri ci sono due pazienti che dormono. Ettore, con il volto sfatto e i vestiti malconci, è seduto accanto a Eva, che tenta di parlargli. EVA No no no no. No no no no. ETTORE Non ti capisco. Entra una dottoressa con in mano una cartella clinica. DOTTORESSA Allora sig. Bella, dagli esami pare possa essere stato un picco di glicemia. ETTORE Mia nonna non riesce a parlare. DOTTORESSA Certo, ha un'afasia in uscita e in entrata. Non solo non parla ma non può capirla. Ettore è sconvolto e guarda la nonna che lo osserva con aria confusa. La dottoressa rivolge alla donna una domanda a voce molto alta.


18. DOTTORESSA (CONT'D) Allora, signora mia, qui c'è suo nipote, lo riconosce? EVA No no no no. No no no no. ETTORE (alla dottoressa)

Non mi riconosce? DOTTORESSA Non si può ancora dire, non si può dire se non capisca nulla o se non capisca il linguaggio della domanda. Magari la riconosce ma non può risponderci per due motivi: perché non sa più usare il linguaggio in uscita e perché in ogni caso ha difficoltà a comprendere il linguaggio in entrata. ETTORE Mi sta dicendo che in questo momento per lei è come se tutto il mondo parlasse una lingua straniera? DOTTORESSA Temo di sì. ETTORE Ma per farsi capire non potrebbe usare i gesti? DOTTORESSA Non è detto, anche il linguaggio non verbale potrebbe essere compromesso. Le consiglio di andare a parlare con l'assistente sociale per le pratiche dell'invalidità. ETTORE Invalidità? Vuole dire che non sarà più autonoma? DOTTORESSA Temo di no. ETTORE Ma io non posso occuparmi di lei. Non ho tempo, io-DOTTORESSA Intanto pensi a sbrigare le pratiche per l'invalidità.


19. ETTORE (sorridendo)

In questo modo avrà una persona a occuparsi di lei h24? DOTTORESSA (ridendo sguaiata)

Che simpatico! 22

H24...

INT. OSPEDALE CANNIZZARO- UFFICI - DAY Una stanzetta con una scrivania e un armadio pieno di medicinali. Dietro la scrivania una signora senza camice sta compilando dei moduli. Ettore è seduto davanti a lei. ETTORE Allora? L'assistente sociale parla senza alzare lo sguardo, con gli occhi sui moduli. ASSISTENTE SOCIALE Allora la situazione della signora Eva è parecchio brutta, ma con i figli e i nipoti accanto, non si abbatterà. (alzando lo sguardo)

A proposito, dove sono i figli della signora? ETTORE Aveva solo una figlia, mia madre, che è morta un anno fa. ASSISTENTE SOCIALE Ah. Un marito? ETTORE No, neanche, mio nonno non c'è più da vent'anni. ASSISTENTE SOCIALE (con disappunto)

Ha solo lei? ETTORE (vergognato)

Sì. ASSISTENTE SOCIALE Male, cominciamo davvero male! ETTORE (basito)

Eh.


20. ASSISTENTE SOCIALE Va bene, si appunti su un foglio tutto quello che dovrĂ sbrigare per sua nonna. ETTORE No, non io, non ho intenzione di perdere la salute dietro alla burocrazia sanitaria.


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