Notiziario n°1

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DUEMILADODICI CINQUANTESIMO DELLA NASCITA DEL COMUNE DEI GIOVANI CENTENARIO DELLA NASCITA DI DON DIDIMO MANTIERO A cura del Comitato Organizzatore - Supplemento della Voce dei Giovani – 22/06/2010 n. 1 Cari amici, personali ed educative. Ricorrono infatti i 100 anni dalla nascita di don Didimo Mantiero e i 50 anni dalla fondazione del Comune dei Giovani. Per molti di noi sono stati due grandi doni che il ha cambiato sicuramente qualcosa della nostra vita. Non per tutti sarà stato un maestro, ma sicuramente per tutti è stato un segno. La ricorrenza dei 100 anni della sua nascita sarà quindi

preghiera che trae origine dalla Dieci è ormai conosciuta in più esperienza educativa vissuta con don Didimo saranno divina Grazia. Per cogliere al meglio questa straordinaria opportunità è stato costituito un comitato organizzatore, che raccoglierà tutta la documentazione, le idee e i suggerimenti di quanti hanno

Da questo comitato è stata predisposta la pubblicazione di questo notiziario periodico.

DON DIDIMO,

LUMINOSA FIGURA DI SACERDOTE Don Didimo Mantiero nacque a Novoledo di Villaverla il 22 giugno 1912. Ordinato sacerdote il 22 maggio 1937, divenne parroco di Santa Croce in Bassano del Grappa il 26 aprile 1953. Rimase settembre 1979. Morì a Bassano del Grappa il 13 giugno 1991. Di forte personalità e carattere “ruspio”, ma schietto e sincero, da giovane aspirava a diventare monaco. Entrò nel seminario di Vicenza nel 1931, forse su consiglio dello zio Antonio, vescovo di Patti (Messina) e successivamente di Treviso dal 1936 al 1956, del quale subì sempre il fascino sacerdotale per la sua carità incondizionata

in prima pagina sarà

FLASH

Durante l'amministrazione Martinelli sacerdotale di don (1975-1980) sono state intitolate Didimo; in seconda alcune vie attorno alla chiesa di Santa pagina troverà spazio - a , Vescovo di Vicenza, in onore della sua grande azione pastorale e catechetica; - a Jacques Maritain per le sue intuizioni per l'impegno dei cattolici nella vita politica; - ad Antonio Rosmini dichiarato beato, autore delle "Cinque piaghe della Chiesa", grande maestro di vita cristiana; - a San Tommaso D'Aquino, insuperato

della Dieci; nella terza pagina sarà evidenziata la storia del Comune dei Giovani; in quarta pagina saranno illustrate le iniziative programmate

Santa Croce.

fondata la preparazione culturale di innumerevoli generazioni di cristiani. giovani e vecchi contagi Queste quattro vie simboleggiano il il più possibile la città progetto educativo e pastorale di don di Bassano e quanti Didimo Mantiero educativa collegata al nostro carisma. sulla cui organizzazione avremo modo di ritornare nei prossimi numeri del presente notiziario. Il presidente Giovanni Scalco

La Dieci, associazione di preghiera e penitenza che si rifà al patto tra Dio e Abramo per la salvezza della città. opera del grande Vescovo di Vicenza cappellano in diverse parrocchie del vicentino, tra cui Cavazzale, Santorso, Valdagno, dove rimase otto anni come

dei Giovani, poi realizzata a Santa Croce di Bassano con il nome di Comune dei Giovani. Ordinato sacerdote puntò subito in alto, come ebbe a scrivere nel suo diario Il volto più vero Uno”. Partecipò attivamente alla resistenza come cappellano della brigata Loris

Vicenza dal 1911 al della fede e della libertà

Vicenza e Schio. Rischiò più volte la vita per assistere i suoi giovani partigiani e fu insignito, nonostante la sua contrarietà, della croce di guerra al valor militare.

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LO SPIRITO DI PREGHIERA Recentemente

Papa

Benedetto

fondamentale importanza per la salvezza delle nostre città della sua appassionata disputa con Dio per risparmiare la città di Sodoma ha

è la preghiera. Facciamo tante fatiche, tante prediche, ma preghiamo meno. Gesù domanda in primo luogo la preghiera. È Dio che ha suggerito la Dieci; coltivala perché Dio la vuole.” San Giovanni Calabria

dieci giusti non distruggerà la città (Genesi 18, 22-33). Grazie a Dio, nelle

validità nei secoli del patto siglato tra Dio e Abramo, ha sempre proposto ai

– i giovani per primi – a essere responsabile della vita e della salvezza di chi gli sta accanto. Padre Lorenzo Caselin lo ricorda con chiarezza ripensando ai molti

di una passione per gli altri, di una responsabilità sociale di ognuno nei

maggio 2010, messaggio inviato al Kirchentag ecumenico di Monaco di Baviera).

Ricordo annuale di Guido Revoloni presso il cippo di Dueville (VI)

Signore si è servito anche di un giovane prete di campagna, quel don Didimo Mantiero, del quale ci stiamo preparando a ricordare come merita i cento anni dalla nascita. Molti dei più giovani, purtroppo, non lo hanno mai conosciuto di persona, ma solo conoscendone

azione può far del bene o del male non soltanto a noi, bensì a tutti gli altri. Ancora don Didimo insisteva – sulle

Abramo”, pag. 81 e succ.). Don Didimo Mantiero è stato un così grande maestro che moltissimi di quei giovani da lui incontrati lo hanno seguito e alcuni di loro hanno anche offerto la loro vita nello spirito della Dieci. Su questo foglio avremo modo di leggere la storia di alcuni di questi giovani.

educativa e tutto il movimento che hanno preso origine da don Didimo, hanno la responsabilità ineludibile di scoprire, approfondire e far conoscere sempre più compiutamente il carisma del proprio fondatore. Una ricerca e un impegno che danno gusto alla vita.

degli uomini.” pastorali, don Didimo forte della convinzione della

Don Mario Ghibaudo, 23 anni, primo “martire” de La Dieci ucciso a Boves (CN) il 19/09/1943

Gabriele Alessio

San Giovanni Calabria

DON DIDIMO,

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LUMINOSA FIGURA DI SACERDOTE Dieci

Didimo (1979-1991). Dotato di grande conoscenza dei comportamenti degli animali e della psicologia umana, di vasta cultura

Ebbe grandi ammiratori, ma fu anche segno di contraddizione. Amico dei poveri, dei contadini e delle classi più deboli realizzò la “cattedrale” tra i baraccati di via Capitelvecchio, dove coltivava i suoi tesori nascosti tra i sofferenti. Aprì la sua canonica ai giovani che ne fecero luogo di studio, di gioco e di amicizie. Colpito dal morbo di Parkinson e da una grave alterazione cerebrale, dopo una lunga malattia morì il 13 giugno 1991, festa di ex ossibus, dopo oltre dieci anni di continua amorevole assistenza , diurna e notturna, da parte dei suoi giovani.

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L'IDEA DEL COMUNE DEI GIOVANI «Ogni nascita suppone una generazione e un parto che non sono cose complicate ma delicate e alle volte anche

davvero. Più che dai libri fu studiata dalla realtà, dalla realtà procede da una logica più viva, sperimentata. Richiede più tempo. In compenso dovrebbe durare più a lungo. I giovani sono simili, ma per niente identici. Ridurli no ma simili sì. Sono come gli spicchi di un arancio. Tanti e diversi, ma conviventi nello stesso frutto. I giovani sono diversi per temperamento, per cultura, per educazione, ma simili. Basta riuscire a farli convivere. La società non ha solo medici ma anche malati; non solo professori ma anche scolari. Ognuno faccia e bene la missione sua e ne avranno vantaggio gli individui e la comunità. Nella società dei grandi ci sono anche i pazzi

Settembre 1979. Don Antonio Gonzato succede a don Didimo alla guida della parrocchia di Santa Croce.

manicomio. Nella società dei giovani se bene organizzata e funzionante, se dei pazzi ci sono, lo sono solo in potenza

calcio a giocare e così via, ma tutti si trovarono insieme a pregare, a cercare denaro; insieme alle conferenze culturali; a conoscersi ad aiutarsi, ad appassionarsi ogni

educa. Il Comune dei Giovani soprattutto educa. Se ogni paese sapesse farsi il suo Comune dei Giovani come

ministri e del nuovo sindaco».

Per diversi anni don Didimo cerca di dare una forma precisa

che chi vive bene i giovani anni, continuerà i suoi passi anche da adulto. Noi lo abbiamo provato. Si fecero prima gli spicchi del frutto. Solo poi, piano piano, nel rispetto di ognuno si

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forniscono ulteriore materiale di indagine e ricerca. Comune dei Giovani.


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BUON COMPLEANNO SANTA CROCE La nostra Associazione Calcio festeggia a settembre del 2011 i 50 anni dalla fondazione. Nata nel 1961 su iniziativa di alcuni giovani e subito accolta con favore dal nostro fondatore Don Didimo Mantiero, la società ha sempre dato particolare risalto agli aspetti formativi ed educativi propri dello sport in generale e del calcio in particolare, e non

gratitudine verso coloro che hanno fatto nascere questa società. del Comune dei Giovani, di cui il calcio è sempre stata una delle più seguite attività. La festa di compleanno avrà luogo

VENERDÌ 16 SETTEMBRE ALLE ORE 20.30 Nel corso del prossimo anno 2011 si svolgeranno anche alcuni incontri di carattere sportivo e formativo oltre che manifestazioni calcistiche per ragazzi, delle quali sarete informati. Intanto guarda come eravamo nel lontano 1961.

Pietro Teosini, tra i primi giocatori, ricorda che la seconda muta di maglie fu fatta da Ada Simonetto, ed era di lana. Queste maglie erano bianche con una striscia obliqua. Gli allenamenti si facevano anche correndo lungo le strade delle contrade della parrocchia. curiosità e talvolta, in alcuni, anche imbarazzo. <<Ricordo che una sera di allenamento, mentre si correva in pantaloncini corti bianchi lungo le

In Piedi da sinistra: Torresan Antonio, Scomazzon Sante, Zonta Roberto, Beraldin Annibale, Teosini Pietro, Primon Dino Accosciati: Peron Giorgio, Gastaldello Gianfranco, Artuso Giovanni, Alberton Rinaldo, Grigoletto Gianfranco. A destra in piedi il primo Presidente Zonta PierGiorgio

Comitato Organizzatore Gabriele Alessio, David Bozzetto, don Giuseppe Bonato, Enrico Fietta, Gianfranco Grigoletto, Luciana Labinaz, Eliana Lozzi, Loris Marin, Andrea Mariotto, Paolo Mariotto, Giovanni Meneghetti, Giovanni Scalco, Paola Teosini, Egidio Torresan, Luca Torresan. I membri del Comitato sono a disposizione per raccogliere esperienze, ricordi, commenti e suggerimenti.

Merlo, alcune donne fermarono il parroco, don Didimo, che ci seguiva in bicicletta ad una certa distanza, come faceva spesso. Queste donne dissero al parroco che un gruppo di ragazzi era passato di corsa e “in mutande”. “Lo so - rispose don Didimo - sto correndo loro dietro per prenderli, rimproverarli e mandarli via”>>.

È inoltre possibile fare riferimento ai seguenti recapiti: E-MAIL: info@operedondidimo.it TEL. 340 6925310 SEDE DEL COMITATO: Strada del Tesoro 18/A – 36061 Bassano del Grappa (VI)

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