Capitolo Tra storia e geografia, vecchi e nuovi sviluppi. La centralità del Chianti
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orse nessun’altra unità geografica regionale della Toscana ha avuto, nel tempo, un processo di graduale dilatazione spaziale come il Chianti che si rivela – è proprio il caso di dire – quale prodotto dell’intreccio profondo fra geografia e storia. I dieci comuni che normalmente oggi sono considerati far parte del Chianti, sia Fiorentino che Senese, abbracciano un territorio compatto tra Firenze e Siena che fa capo a diverse vallate fluviali confluenti poi sull’Arno (Greve-Ema, Pesa ed Elsa) e in piccola parte, con l’Arbia, anche in quella dell’Ombrone grossetano, e storicamente rappresenta, con l’eccezione di Castelnuovo Berardenga, un frammento del contado fiorentino. All’origine, intorno al Mille, infatti, il termine territoriale “Chianti” indicava un’area assai ristretta ubicata nella parte meridionale dell’attuale regione, coincidente con ogni probabilità con la valle di uno dei rami sorgentiferi dell’Arbia, il torrente Massellone, forse un tempo denominato “Clante” (dalla radice etrusca o mediterranea “CLANT”, con significato di acqua che scorre).
Allegoria del Chianti, Salone dei Cinquecento, Palazzo Vecchio 9