La “strata per quam itur Pratum”
o “Statuto del Capitano del Popolo” del 1322-1325, cui più volte abbiamo fatto riferimento, fa iniziare la strada per Prato presso a poco dall’attuale piazza di Santa Maria Novella ove, dinanzi alla chiesa, sorgeva lo spedale di San Paolo, detto “dei Convalescenti”. “Incipit a ponte seu Burgho Sancti Pauli”, dice lo “Statuto” riguardo alla strada (Liber IV, Cap. VIII), riferendosi al borgo esterno al circuito murario del XII secolo che aveva preso nome dallo spedale, e al ponte che ivi superava il Mugnone, all’epoca non ancora dirottato dal suo corso. Quella che si dirigeva verso Prato era una delle strade più “commerciali” del contado fiorentino, per l’intensità dei traffici con il vicino Comune della val di Bisenzio e con i grossi centri della piana a occidente della città, accresciutisi con la valorizzazione agraria del territorio. È significativo che intorno alla metà del Trecento i documenti della magistratura fiorentina detta della “Mercanzia” registrino per località lungo il tracciato, quali Peretola e Campi, un alto numero di “vetturali”, come erano chiamati i trasportatori, fenomeno riscontrabile solo in corrispondenza di strade assai transitate, oltre che sufficientemente piane e ben mantenute per il trasporto su ruota. La crescita urbana di Firenze, che nella pianura a ovest della città ha trovato il suo principale asse di sviluppo, ha ovviamente cancellato ogni traccia dell’an-
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La Rocca Strozzi e il ponte sul Bisenzio a Campi
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OLTRE LE MURA DI FIRENZE: DA CONTADO A CITTÀ METROPOLITANA