Viaggio in Valdarno

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Seguendo l’Arno Antichi ponti e storici opifici a forza idraulica lungo il corso del fiume

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iste ciclabili e pedonali sono in progetto – per iniziativa della Regione Toscana, della Provincia di Firenze e dell’Associazione per l’Arno – lungo tutto il corso del fiume, dalla sorgente alla foce. Già ora, risalendo da Firenze l’Arno, dalle due sponde – sia in destra idrografica, da Pontassieve per la nuova Aretina fino alla periferia di Incisa, con imbocco poi della strada per I Renacci e Terranuova e proseguimento per l’Acqua Borra, e per strade diverse per Laterina, Rondine e Ponte a Buriano, e sia in sinistra idrografica, da Rosano per Volognano, Bombone, Rignano e Incisa, con imbocco dell’Aretina per Figline-San Giovanni-Montevarchi-Levane-Ponticino e Indicatore – è comunque possibile godere dell’ambiente e del paesaggio fluviale; pur con qualche difficoltà, dovuta al frequente allontanamento della viabilità dal fiume e all’esigenza quindi di doversi più volte immettere in brevi viuzze che da tali assi longitudinali conducono trasversalmente al corso d’acqua. Grazie a tali diverticoli tuttora liberi da recinzioni, e per tali ragioni liberamente percorribili a piedi e in bicicletta o con mezzi a motore (non sempre tutte le automobili), è agevole osservare e ammirare da vicino le caratteristiche e le criticità del fiume più importante della Toscana, con le potenzialità di fruizione per finalità turistico-escursionistiche o didattico-scientifiche. Al di là del fiume che di norma scorre pigro e infossato, serpeggiando tra frequenti depositi di rena e ghiaie talvolta ricoperte dalla tipica vegetazione

Il cosiddetto ponte di Annibale presso il mulino di Bruscheto tra Rignano e Incisa 102

IL VALDARNO SUPERIORE. Territorio, storia e viaggi


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