Le abbazie del Valdarno Un itinerario per le abbazie vallombrosane e camaldolesi
A
ll’inizio del XII secolo sorsero e si diffusero in tutta la Toscana, e in seguito anche in altre parti d’Italia, due congregazioni religiose sorte a riforma del monachesimo benedettino: gli ordini vallombrosano e camaldolese, che si distinsero entrambi per la ricerca di forme più austere di vita, volte a una osservanza letterale della regola di San Benedetto. Le due riforme si opposero al tipo di monachesimo imperante, espressione di una sorta di “spiritualità della ricchezza”, legata alla pietà religiosa delle grandi famiglie feudali, che costituivano e dotavano i monasteri, la prosperità dei quali si rifletteva nella magnificenza degli edifici e nella vastità dei possedimenti terrieri. Ciò era in perfetta sintonia con l’atteggiamento mentale dell’“homo religiosus” dell’altomedioevo, che non poteva concepire una Chiesa che non accumulasse e ostentasse ricchezze (costruzioni grandiose, “tesori”, grandi patrimoni terrieri), al fine di magnificare la gloria di Dio.
Il complesso dell’abbazia di Vallombrosa culla dell’ordine monastico fondato da San Giovanni Gualberto 138
IL VALDARNO SUPERIORE. Territorio, storia e viaggi