7 minute read
cheroba
by #cheauto!
SEI PERSONAGGI…
L’INCREDIBILE INTRECCIO DI UNA STORIA DI CINEMA E CORSE
Advertisement
NON SONO I SEI PERSONAGGI IN CERCA
D’AUTORE, MA L’INTRECCIO CHE LI LEGA SI È RISOLTO DOPO ANNI, QUALCHE GIORNO FA, IN UNA TERSA ALBA MONEGASCA
Fotografie @Scuderia Ferrari Press Office - ©Felien Verot Pixel Video Courtesy of “Watch Us Production”
Foto tratta da Pinterest
n incredibile intreccio. Una storia che parte da lontano ha legato per decenni sei personaggi e un luogo.
Tutto ebbe inizio negli anni trenta del secolo scorso, quando Louis Trintignant riuscì a dare sfogo alla sua passione per la velocità e le automobili, diventando pilota di buon valore. Ma le corse a quei tempi non facevano sconti e nel 1933 si portarono via monsieur Trintignant, durante una sessione di allenamento a Péronne, in Piccardia.
Il fratello di Louis Trintignant, di nome Maurice, nato nel 1917, incontrò invece ben altri successi. E’ lui il secondo personaggio dell’inteccio.
Pilota di talento, messosi in luce con le Gordini, ebbe l’onore e l’onere di correre con la Ferrari e di vincere per la Casa di Maranello il Gran Premio di Montecarlo del 1955.
A proposito di quel trionfo Enzo Ferrari (terzo personaggio di questa storia) commentò così nel suo libro PILOTI CHE GENTE: ”… ricordo che a Montecarlo, nel 1955, rilevammo al termine delle prove di non avere rapporti sufficientemente bassi. Nulla da fare: mancava il tempo materiale per far arrivare da Modena i pezzi e così lo invitai a usare soltanto le prime tre delle quattro marce del cambio. Fece tutta la corsa senza mai innestare a quarta e vinse il Gran Premio…”
Trintignant è ancora oggi ricordato per essere un pilota dalla guida pulita e molto rispettoso della meccanica. Per la Ferrari aveva vinto l’anno prima la 24 Ore di Le Mans, in coppia con l’argentino José Froilán González, ma vale anche la pena ricordare che tornò a vincere a Monaco, nel 1958, questa volta su una Cooper.
Nel frattempo, nel 1937, era nato a Parigi il quarto dei nostri personaggi, Claude Lelouch.
Regista di grande valore, raggiunse la vetta del successo neppure trent’enne, quando nel 1966 un suo film venne ammesso all’ultimo secondo al Festival del Cinema di Cannes… per poi aggiudicarsi la Palma d’oro ex aequo con l’italiano Pietro Germi, che aveva presentato “Signori e Signore”.
Il film di Lelouch si chiamava “Un homme et une femme” (Un uomo e una donna) e ottenne un clamoroso successo globale, confermando il talento di un attore francese dal cognome ingombrante, e ricorrente, in questa vicenda: Trintignant.
Nato a Polens nel 1930, nel 1966 Jean Louis Trintignant (il quinto dei sei personaggi) era già un attore di fama internazionale ma, all’epoca, pochi collegarono due fatti.
Il primo: nel film Trintignant recitava la parte di un pilota automobilistico. Il secondo: Jean Louis era nipote di due veri assi del volante, gli zii Louis e Maurice, come vedremo più avanti, quei due zii gli avevano trasmesso in generosa quantità i geni di della loro passione.
L’amore per la velocità accumunava Jean Louis Trintignant e Claude Lelouch, regista talentuoso e coraggioso, che l’anno seguente ebbe la bizzarra idea di girare un cortometraggio passato poi alla storia: “C’était un rendez-vous”
L’idea del breve film era semplice e folle al tempo stesso: raccontare le peripezie di un giovane che rischiava di arrivare tardi ad un appuntamento con una ragazza a Montmartre e che, di conseguenza, era stato costretto ad attraversare Parigi a tutta velocità, infischiandosene di limiti e semafori.
Il corto venne girato all’alba, guarda caso con una Ferrari, condotta a tavoletta per le strade di una Parigi a quell’ora deserta. La leggenda che per molti anni accompagnò questa impresa narrava che vi fosse al volante Jacky Ickx (che, guarda caso, sarebbe divenuto pilota Ferrari nel 1968)… ma molti anni dopo Lelouch ammise di essere stato lui stesso a guidare la sua potente Ferrari 275 GTB.
Nel frattempo Jean Louis, l’attore, aveva saltuariamente coltivato la sua passione, partecipando a parecchie competizioni, anche importanti come il Rally di Montecarlo, la 24 Ore di Spa e la 24 Ore di Le Mans. Le corse gli portarono soddisfazioni e pure una terza moglie, Marianne Hopefner, a sua volta pilota di buon livello con la quale condivise più volte gli abitacoli nelle gare di durate e nei rally.
Come abbiamo visto i nomi e le storie di questi cinque personaggi si intrecciano in modo incredibile e ripetitivo. Quasi ci fosse un occulto copione a guidarne i passi verso un luogo e verso il sesto personaggio. Il luogo non può essere che Montecarlo, scenografia di alcune delle pagine più belle e memorabili della storia delle corse, tra le quali, come abbiamo visto, le uniche due vittorie in Formula 1 di Maurice Trintignant. E ovviamente il sesto personaggio è monegasco, pilota Ferrari e ora anche protagonista di un film di Claude Lelouch.
Finalmente le tessere del mosaico paiono davvero tutte tornate al loro posto: cinque dei sei personaggi hanno recitato sino in fondo la loro parte, il palcoscenico adesso è tutto per il sesto, Charles Leclerc. V.G.
lcuni appuntamenti non possono essere mancati.
Si onorano anche nelle circostanze più difficili e può capitare che divengano l’occasione per creare qualcosa di unico e memorabile.
All’alba di domenica 24 maggio (proprio nel giorno in cui era in programma il Gran Premio) nel Principato di Monaco è divenuto realtà “Le grand rendez-vous”,
un inconsueto cortometraggio diretto da Claude Lelouch. Le telecamere del regista francese hanno seguito da vicino una Ferrari SF90 Stradale guidata da Charles Leclerc, in un giro lungo il percorso di gara per arrivare a un misterioso “grande appuntamento”.
Il film si rifà alle atmosfere di una delle gare più care ai tifosi e alle atmosfere di “C’était un rendezvous”, il corto girato da Lelouch a Parigi nel 1976.
La SF90 Stradale ha misurato sul circuito monegasco le sue muscolose caratteristiche: 1000cv di potenza massima, un rapporto peso/potenza di 1,57 kg/cv e 390 kg di carico aerodinamico a 250 km/h.
Ma il rombo del motore V8 ibrido, capace di sprigionare una potenza complessiva di 1000 CV, è stato soprattutto un messaggio di ottimismo e un primo segnale di ripartenza per il motorsport, per il cinema e la vita sociale, nella speranza di superare la pandemia grazie al comportamento responsabile, all’impegno e alla solidarietà di tutti. Ferrari ha voluto questa collaborazione per far sentire il suo supporto ai tifosi, clienti e sostenitori, esprimendo la speranza di poterci lasciare progressivamente alla spalle un periodo doloroso, anche in vista della ripresa della stagione di F.1, che è prevista a luglio.
Con lo stesso spirito negli scorsi mesi la Casa di Maranello ha dimostrato il suo impegno nella lotta contro il Covid-19 attraverso contributi concreti, dalle raccolte fondi alla distribuzione di attrezzature sanitarie negli ospedali, dalla produzione di valvole per respiratori nello stabilimento di Maranello al recente esempio di transfer tecnologico rappresentato dal ventilatore polmonare, FI5, che è stato offerto in open source a livello globale.
AL CORTOMETRAGGIO HA PARTECIPATO IN VIA ECCEZIONALE S.A.S. ALBERTO II DI MONACO. ERANO PRESENTI INOLTRE IL PRESIDENTE DI FERRARI JOHN ELKANN, I PRINCIPI ANDREA E PIERRE CASIRAGHI CON LA MOGLIE DI QUEST’ULTIMO, LA PRINCIPESSA BEATRICE BORROMEO, OLTRE A UN PUBBLICO CHE, GRAZIE AL PROGRESSIVO ALLENTAMENTO DELLE MISURE DI LOCKDOWN, HA POTUTO SEGUIRE LE RIPRESE DA STRADE E BALCONI CON L’ATTENTA SUPERVISIONE DELLE AUTORITÀ LOCALI. LA PRESENTAZIONE DEL CORTOMETRAGGIO È PREVISTA PER IL PROSSIMO 13 GIUGNO
E’ STATA PUBBLICATA POCHE SETTIMANE OR SONO LA PRIMA PUNTATA DI 100X1000, LA SERIE VOLTA CELEBRARE LO STORICO TRAGUARDO DEI 1000 GP DISPUTATI, CHE LA SCUDERIA FERRARI RAGGIUNGERÀ IN QUESTA STAGIONE. IL PROGETTO SI SVILUPPERÀ ATTRAVERSO IL RACCONTO DI CENTO TRA LE PIÙ SIGNIFICATIVE APPARIZIONI DELLA SQUADRA ITALIANA NELLE GARE VALIDE PER IL CAMPIONATO DEL MONDO DI FORMULA 1. LA DATA DI LANCIO DELL’INIZIATIVA, IL 21 MAGGIO, NON STATO È CASUALE: LA PRIMA PUNTATA RACCONTA INFATTI DELLA NASCITA DELLA SCUDERIA FERRARI E DEL PRIMO GRAN PREMIO DISPUTATO, QUELLO DI MONACO DEL 21 MAGGIO 1950. LA PIATTAFORMA DI RIFERIMENTO SARÀ IL SITO UFFICIALE DELLA SCUDERIA FERRARI, FORMULA1.FERRARI.COM