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Libertà e pace: sostantivi femminili
Ilpuntodivista
di Andrea Rossi*
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NELL’ANNO APPENA TRAMONTATO, a difesa delle nostre liber tà, la mia, la vostra, quella di noi tutti, e per paradosso pure quella dei carnefici, sono scese in piazza le donne, soprattutto le donne. Rischiando la vita, la galera, la felicità: a mani nude contro nemici ar mati e impuniti, br uti e violenti. Odiosi. È accaduto in Afghanistan, sotto il tallone dei Talebani, è accaduto in Iran contro i sicari degli ayatollah, e perciò celebrate dal Financial Times come tra le più influenti al mondo, è accaduto in Cina contro un regime securitario e or welliano. Sono scese in piazza anche in Italia, dove si allunga di ora in ora l’elenco di donne uccise, pestate, umiliate. Ed è stata una donna, Liliana Segre, che Dio la benedica, senatrice a vita, a ricordare al Parlamento i valori della Costituzione e della Resistenza, e il sacrificio di 100mila italiani per la liber tà, pure quella dei fascisti. Sono scese in piazza in tutto l’Occidente, nella fer vente Polonia e negli Stati Uniti quando la Cor te Suprema ha messo in discussione il diritto all’inter r uzione di gravidanza, e sono scese in piazza in Russia per gridare il loro no alla guer ra voluta da Vladimir Putin e benedetta dal patriarca della Chiesa or todossa Cirillo I, che ha ricordato a tutti, distratti e smemorati compresi, cosa può voler dire il motto «Dio, Patria e Famiglia».
Libertà e pace E d’altronde, a pensarci bene, liber tà, come pace, sono sostantivi è un sostantivo che si femminili: declina donna al fe è La mminile, e libertà che non è un caso guida il popolo, il quadro più famoso di Eugène Ayatollah, fascisti, barbuti, Delacroix. Gli aguzzini talebani & co.; contro di loro invece sono tutti uomiormai ci sono solo le donne ni, uomini con la barba, senza la barba, uomini che popolano le periferie Per del mondo o che abitano approfondire scintillanti attici di centro città. Uomini. Morale? Il progetto uomo, almeno inteso come maschio, è fallito. E ora, avanti un altro. Anzi no: avanti un’altra (no perditempo e sovraniste). P.S. Per eliminare la violenza sulle donne, un metodo ci sarebbe: togliere di mezzo tutti gli uomini.
*Giornalista