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Libri. Surrealismo domestico

LIBRI di Severino Colombo Surrealismo domestico

LA VITA E LA LETTERATURA CHE NON TI ASPETTI: SAPO MATTEUCCI

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A UN CERTO PUNTO, non importa dove e non importa quando, il cortocircuito tra finzione e realtà arriva. «Credevo che ti piacesse Sapo. No, lo so, scusa, ti chiami Guidubaldo o Guidobaldo. E poi Saporoso, ma guarda che è bello… sarebbe piaciuto a Jarry, no a Jarry no… a Daudet». Non c’è dubbio: ad Alphonse Daudet, autore di racconti sinistri alla Edgar Allan Poe, e pure ad Alfred Jarry, inventore di testi tra il grottesco e l’assurdo, sarebbe piaciuto non solo chiamarsi Sapo, ma pure aggirarsi tra le pagine del romanzo di Matteucci Per futili motivi. Che racconta con abbondanza di verve e ironia la routine familiare del neopensionato protagonista. È la vita poco routinaria di chi ogni giorno sa che deve alzarsi e combattere una battaglia sempre diversa. Con la fumosa figlia adolescente Costanza,

Un coniglio nano e altre creature di casa raccontate in Per futili motivi (La nave di Teseo, pp. 384, euro 19) da Sapo Matteucci, già autore di libri, saggi, memoir e racconti. che non ne vuole sapere di studiare; con la rigida moglie Teodora, che lo esorta al fare; con il figlio «bravo in tutto» (e forse non così diverso dal padre); con il coniglio nano che giganteggia tra le mura domestiche; con lo psicanalista, che distilla gocce di sapere («nascere significa cadere nel linguaggio e il nome è il primo passo»); con il nuovo fidanzato della figlia, eterno immaturo di una certa età. Matteucci (Pisa, 1951), giornalista e scrittore, già autore (con Nicolò Bassetti) di Sacro romano Gra (da cui il film Leone d’oro a Venezia), è uno che con parole e storie ci mangia e ci beve, pratico com’è di cucina e alcolici (suoi: Q.B. La cucina quanto basta e C’era una vodka). In più ha «il senso della frase» (cit. Andrea Pinketts), che gli permette di surfare sulle onde della letteratura. Disegnando voli pindarici personali che terminano in universali atterraggi di fortuna.

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