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Primavera-estate 2022

A CURA DI FIORENZA BARIATTI E LUCA ROSCINI

STRESS TEST SU CAPI D’ARCHIVIO

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Rimarcare la propria storia. Un progetto che custodisce un capospalla e che lo fa interpretare dalle persone nelle loro attività di lavoro.

IRARE il mondo alla

Gricerca di tester, ossia viaggiare in lungo e in largo con l’obiettivo di trovare persone impegnate in lavori duri, pesanti, a stretto contatto con la natura. Gente che, soprattutto, questi ambienti difficili – ad esempio tra i geyser in Islanda o sul vulcano – li abbiano scelti volendo seguire le proprie passioni. Questa è una storia che Michele Lupi, Men’s Collections Visionary per Tod’s, ha iniziato collaborando con Davide Monteleone, fotografo del National Geographic e neo esploratore, quando viveva a Mosca; è un racconto che nel tempo si è duplicato: da una parte in Italia e dall’altra Per offrire un capo «sicuro e affidabile» all’estero ma sempre in luoghi alla clientela, Fay Archive cerca tester sul campo impervi; è una raccolta come Giampaolo Bergamaschi (sopra). di immagini che provano la resistenza umana e quella dei capi Fay Archive.

Dunque, Archive è un progetto di Fay che vuole sottolineare radici e origini del marchio produttore di giacche per i pompieri americani, entrato a far parte del gruppo Tod’s a metà anni Ottanta. Passa il tempo e grazie ad Alessandro Squarzi, direttore creativo di Fay Archive, il capospalla che fu dei Firemen viene attualizzato e trasformato in un pezzo icona del marchio marchigiano, il 4 Ganci. Archive non «fa collezioni moda», Archive «lavora con chi lavora» ed è per questo che ha scelto di comunicare attraverso le persone. A loro, ai cosiddetti tester, viene data una giacca 4 Ganci da usare, anzi, come dice Lupi, «da mettere alla frusta». Ora è la volta di Giampaolo Bergamaschi, trivellatore di professione, pilota di enduro e artigiano delle moto – tra gli appassionati è conosciuto con il nome di Bleu – che vive sull’alta collina al Nord a un passo tra l’incontro di quattro regioni, sempre all’aperto a montare motori e telai, un «uomo che non torna mai indietro» dice Lupi, «nemmeno davanti agli ostacoli che paiono insormontabili, capaci di scoraggiare i più». Nei suoi viaggi ora indossa il 4 Ganci ma tra un anno probabilmente quella giacca finirà in esposizione come se fosse un’opera d’arte in una teca a riprova della robustezza del materiale e della fattura e, perché no, dell’estetica senza tempo di questo capo che nasce come workwear.

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RIVOLUZIONE BOMBER ANNI DUEMILA

Revisione stilistica di capi evergreen: Herno si impegna con la trasformazione del giubbino, ora con cappuccio, in nylon stropicciato e colori brillanti.

ATO COME CAPO dei

Npiloti del Royal Flying Corps per coprirsi dal vento e dall’umidità in fase di volo, il bomber continua la sua evoluzione stilistica attraverso processi di sviluppo di silhouette, materiali e colori. Poi ritornato come elemento necessario dell’immagine giovane degli anni Ottanta, rigorosamente nero o blu notte con interno a contrasto arancione. L’ultimo aggiornamento, primavera-estate 2022, arriva da Herno e si chiama Gloss, bomber con cappuccio personalizzato dal logo del brand – la H di Herno – realizzato in nylon stropicciato con effetto opaco. Le cromie, punto di forza di questo prodotto del marchio di outerwear made in Italy, si alternano dall’arancione al verde militare, dal viola al cobalto. L’azienda nata nel 1948, forte di addendi creativi importanti come la ricerca sui materiali e l’entusiasmo della trasformazione pratica di idee, continua a cimentarsi nella riqualificazione di capi della tradizione estetica maschile.

Tre delle cromie applicate al bomber di Herno denominato Gloss.

DESIGN PRAGMATICO

Qualunque cosa dalla A alla Z.

NA CAMPAGNA pubblicitaria di 30 anni

Ufa sullo spirito inclusivo del brand A|X Armani Exchange è stata il motivo ispiratore del progetto Everything from A to X: capi facili da indossare, mescolare e interpretare. Ossia una collezione composta da T-shirt e felpe in cotone organico, giacche a vento, parka, pantaloni chinos, shorts e blazer in maglia; tutti pezzi essenziali che rispondono a un’unica «filosofia di prodotto»: design pragmatico e materiali sostenibili. A questi si aggiungono calzature e accessori (tra cui le sneakers white box e uno zaino in nylon): «Un sistema di elementi» spiegano, «che ognuno può interpretare liberamente, senza bisogno di altro».

Capi essenziali dalla collezione di A|X Armani Exchange.

FUNZIONALITÀ NASCOSTE

Caratteristiche multiple applicate a tutte le tipologie di capospalla, in versione tech.

Avanguardia e hi-tech per i capispalla della prossima primavera di Geox Respira. WC È LA NUOVA SIGLA che va a definire tutte

Ale funzionalità dei capispalla Geox Respira in vista della prossima primavera-estate. Any weather condition, AWC appunto, vuole indicare la versatilità di questi capi: la tecnologia è propria infatti di una fodera interna molto leggera che permette termoregolazione e comfort mentre la membrana a cui è accoppiata assicura la funzione antipioggia del capo stesso. Soluzioni tecnologiche all’avanguardia di una collezione che spazia dal parka al soprabito in twill. Le tradizionali caratteristiche di traspirazione del marchio sono assicurate dal cosiddetto «breathing tape», cioè la fascia di aerazione collocata dietro il colletto. Del tutto invisibile.

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COMBINAZIONI PER TIPI DA SPIAGGIA

Un brand eclettico composto da varie collezioni: si va dalle camicie da bowling alle field jacket, dai jeans alle stampe tropicali.

N BRAND e tante

Usfaccettature. La storia di Guess inizia 40 anni fa quando i fratelli Marciano lasciano la Francia per Los Angeles e la scelta ripaga da subito: il jeans rappresenta il capo del momento e loro lo propongono in una veste diversa, in tagli differenti dal solito e con lavaggi innovativi, ossia «in chiave fashion». Le campagne pubblicitarie presentano giovani donne, come Claudia Schiffer, Carré Otis, Eva Herzigova e Laetitia Casta, che definiscono appieno lo spirito provocatorio del marchio. E così è rimasto, come prova anche la linea Activewear primavera-estate 2022 per l’uomo: tessuti mossi, twill di cotone, scuba, nylon stretch stampati con il logo o variazioni del camouflage nei colori grigio terra, indaco, bianco, mauve scuro, ocean blue, rosso e sfumature erica chiare. Dedicato a un viaggio ispirato alla California negli anni Settanta (beach volley con un tocco di basket, arricchito da accenti moderni, dettagli

Guess Activewear propone capi ad alte prestazioni completati da dettagli rètro.

a specchio, stampe tropicali e loghi, nastri dai colori neon e finiture effetto laminato) è in un moderno tema rètro che abbina tocchi college a dettagli tecnici. TUTT’ALTRI TESSUTI (lana leggera, lino tecnico, cotone, misti, seta, pelle, cotone supima, suède, gabardine stretch), stampe (foliage, deserto e righe) e colori (navy, bianco sale, pistacchio, giallo crema, blu mare di Turchia, muschio, lilla, blu seta, miele di montagna, legni di nocciolo, blu chiaro e crème brûlée) per la collezione Marciano, di cui fa parte Gentleman essential. Quest’ultima è una capsule di capi basici per tutti i giorni mentre Le jardin du desert si compone di pezzi eleganti e leggeri con silhouette definite: camicie e chinos corti sono completati da field jacket e maglioni. Camicie da bowling, pantaloni in gabardine, T-shirt in misto seta, camicie safari e completi in seersucker creano, infine, il look chiamato The good italian.

COLLEZIONISMO IN PISTA

Installazioni esposte in una pista da moto trasformate in un corto d’autore.

PERIMENTAZIONE e funzione sono da sempre

Si veicoli comunicati da Stone Island. Ora tradotti in video e in opere (presentate allo scorso Art Basel a Miami) che uniscono arte e motocross, binomio apparentemente stridente denominato Annex, realizzato da Thibaut Grevet. «Mettendo l’arte sulla pista di motocross, esponiamo i pezzi in un ambiente che non è tradizionalmente un luogo per l’arte alta. In tal modo mettiamo in evidenza l’influenza di ciascuna opera con un passaggio dall’estetica al pensiero» dice la curatrice Katja Horvat.

Annex è una serie di installazioni, realizzate da diversi artisti per Stone Island, poste lungo una pista di motocross a Miami in occasione di Art Basel.

Top of the pops

Dal palco alle stampe su T-shirt bianche: Jim Morrison, Michael Jackson e Freddie Mercury sono trasformati da icone pop a elementi di comunicazione estetica grazie a Marco Lodola, artista italiano la cui produzione è orgogliosamente pop e da sempre legata alla tradizione musicale più conosciuta. Per Antony Morato ha creato tre stampe iconiche legate ai tre performer musicali su T-shirt in vendita dal prossimo marzo.

Freddie Mercury in una rielaborazione grafica dell’artista Marco Lodola per Antony Morato.

L’onda perfetta

Recco, Varazze, Santa Marinella e Forte dei Marmi, Portonovo e anche, a sorpresa, Ostia Lido. Non è necessario sognare la California o le coste dell’Australia per cercare l’onda perfetta: s’ispira ai surfisti italiani la collezione Goldenwave di Sundek. I richiami agli oceani sono dati dai lavaggi tie&dye e dalla tecnica del bleaching, cioè lo sbiancamento irregolare dei colori, non solo sui costumi ma anche sull’abbigliamento.

I costumi Sundek sono caratterizzati dal lavaggio tie&dye.

IL VALORE TECH DELLA QUOTIDIANITÀ

Evoluzione stilistica che trasforma codici urbani in nuova eleganza: il casual di lusso diventa anello di congiunzione tra il nuovo formale e l’essenza leisure.

OLUMI transgenerazionali.

VSono quelli che diventano oggetto della riflessione stilistica di Loro Piana applicata alla primaveraestate in arrivo. Cosa significa? Ritrovare, attraverso una ricerca che sa codificare gli archivi ma anche intraprendere nuove strade, silhouette di capispalla, abiti e maglieria che siano fuori dalle tendenze più imperative e quindi transgenerazionali. Il risultato sono trench con cintura in microcheck, bomber con cappuccio e parka in cotone con dettagli in pelle, maglieria a coste dalla texture grafica e sneakers con la tomaia in pelle di camoscio o lana con suola bianca a contrasto. I riflettori si orientano su due capispalla che delineano l’idea della collezione: il trench, denominato Clayton, realizzato in cotone e lana, e il giubbino con cappuccio in nabuk color petrolio; entrambi diventano elementi simbolo di una naturale evoluzione dell’eleganza più normcore. L’informale diventa regola.

Clayton: così si chiama il trench focus della collezione Uomo di Loro Piana realizzato in cotone e lana.

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GRAZIE AL GIOCO DEL POLO

Le origini in India e nel mondo dei Maharaja.

ONO AFFASCINATO dalla qualità di gioco dei club «S indiani di polo, tanto che ho da sempre un sogno: organizzare una cerimonia, una festa, proprio in quella terra con tutti i discendenti delle famiglie dei grandi giocatori per ringraziarli e dare loro un riconoscimento da parte di La Martina. Noi siamo quello che siamo oggi solo grazie alla loro eredità» racconta Lando Simonetti, fondatore di La Martina. Ma la festa è come se fosse già iniziata grazie alla partnership sulla distribuzione di prodotti del marchio con Reliance Limited Industries (compagnia produttrice di prodotti petroliferi, petrolchimici, fibre e articoli per la tessitura): in programma nei prossimi tre anni vari corner e cinque monomarca tutti in India.

La main collection di La Martina presenta due «facce»: una tradizionale e una «giovane» in cui la vestibilità è over, i materiali più sostenuti e il fit più confortevole.

Skpr Wr di Rossignol: impermeabili grazie alla nuova membrana Wr-Tex; disponibili in due versioni di colore (su base nera).

CORSA NELLA NATURA

Outdoor a tutti i livelli.

ORRERE SU UN SENTIERO con salite e discese non

Cè proprio cosa facile: c’è bisogno di potenza e di preparazione atletica oltre che, ovviamente, di un abbigliamento adatto, in primis delle scarpe. Chi conosce la montagna, d’altra parte, lo sa bene. E Rossignol è, in questo momento, il caso più lampante: esperto degli sport da praticare in quota ha deciso di estendere le sue collezioni e diversificare l’offerta ampliandola al mondo outdoor, con prodotti multi-attività che uniscono versatilità, stile e tecnicità. Senza quindi arrivare all’estrema disciplina del trail running, Rossignol propone le calzature da outdoor Skpr per la corsa, l’escursionismo, le attività sportive in montagna e, perché no, per la città. Tutti i modelli sono dotati della tecnologia Sensor3, una speciale soletta con tre punti di pressione sul piede che alleviano lo stress e migliorano le performance stimolando la circolazione del sangue.

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R E S E A R C H ATT I T U D E

IL MATERIALE AMA LE TINTURE

Un brand risultato di una costante sperimentazione e ricerca del nuovo.

ICERCA E CREATIVITÀ: con questa

R«formula» Renato Pigatti e Graziano Moro, designer e comproprietari di Outhere, portano materiali alternativi, come i polimeri di ultima generazione e i nuovi filati che derivano dalla cellulosa, nella realizzazione dei capi, «oltre a raccontare, attraverso contaminazioni outdoor, le attuali tendenze urbane». Il che significa, nella linea Advanced+, ad esempio, l’inserimento della tecnica glass effect grazie alla quale il capo viene sottoposto a una particolare tintura dall’effetto resinato. Novità per la primavera-estate anche il perfezionamento della tecnologia «H2O reactive» del cotton nylon popeline, ancora più resistente a pioggia e vento, e l’innovativa tintura a ultrasuoni che dà un aspetto irregolare alla colorazione.

La proposta di Outhere si sviluppa su tre linee: Master Collection, Under Construction e Advanced+.

Elementi riflettenti

Unire gli opposti. E quindi scardinare i confini unilaterali dei codici stilistici: Hogan vuole farlo nel modello stringato creato per la prossima primavera. All’apparenza una classica calzatura dall’immagine tanto british quanto tradizionale ma resa anticonvenzionale dalla suola in gomma ultraleggera e soprattutto dalla pelle nera lucida. Variabili della sua immagine sono i colori delle suole che possono essere rosso mattone o blu cobalto.

La pelle nera lucida è il tratto distintivo di queste stringate firmate Hogan.

Tomaie serigrafate

Cultura punk

e streetwear giapponese sono gli addendi della collaborazione tra Dr. Martens e Neighborhood, rispettivamente marchio culto della Londra (ex) ribelle e progetto hipster nato tra le strade di Harajuku a Tokyo dalla creatività di Shinsuke Takizawa. Realizzate completamente in UK in versione Chelsea boots o stringate, i due modelli della collaborazione hanno sulla tomaia serigrafie bianche a contrasto come schizzi di pittura «alla Pollock».

Tutta la collezione Dr. Martens X Neighborhood è realizzata a mano nella fabbrica di Wollaston di Dr. Martens.

STILE TUTTO ITALIANO

Una scelta formale e una più giovanile: insieme per il colore.

OLORE, SOLARITÀ, una «C nonchalance decisamente italiana». Secondo Harmont & Blaine sono questi tre i valori che condivide con Andrea Pompilio e che hanno dato vita a una capsule dove il vero protagonista è il colore (ricco ma desaturato, esaltato dalla scelta della monocromia e dal lavoro di tintura in capo) cui si aggiungono le linee morbide. Le camicie, così rappresentative per Harmont & Blaine, assumono volumi ampi, patchwork all-over, oppure sono sezionate e ricomposte; i trench hanno interni a contrasto, i piccoli blouson colli in velluto; sahariane, anorak, blazer boxy si mescolano a pantaloni affusolati, shorts, scarpe da boxe, berretti da baseball.

Per la collezione Andrea Pompilio per Harmont & Blaine è stata scelta una sola nuance, dagli abiti agli accessori.

I VESTITI NUOVI DELL’ILLUSTRATORE

Prendi un parka e disegnalo su personaggio un po’ manga e un po’ hip hop.

IPINGE E DISEGNA i suoi personaggi unendo l’hip hop degli anni

DNovanta ai manga e alla moda popolare: è l’artista canadese Moya Garrison-Msingwana, in arte Gang Box, assurto agli onori della moda grazie alla capsule che ha realizzato con Ten c, brand di abbigliamento e outerwear fondato da Paul Harvey e Alessandro Pungetti (il nome viene dall’acronimo del titolo di una fiaba di Christian Andersen, The Emperor’s New Clothes). Il soggetto dei disegni è l’Artic Down Parka, capo iconico del marchio italiano, indossato da un personaggio di Gang Box, e stampato su tre diverse T-shirt e su una felpa, disponibili solo in due colori, bianco o nero, ma con un tocco, quasi un baffo, del classico arancione Ten c.

La Gang Box Ten c capsule: nero, bianco e un baffo arancione.

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MASSIMO PIOMBO SI LEGGE E SI VESTE

Dal direttore creativo di OVS: riflessioni, consigli di viaggio, moda per tutti.

CEGLIERE UN LIBRO, o scegliere un abito, presuppone «Ssempre una riflessione». «Nulla cerchiamo o in una giacca se non compagni di viaggio cambiamento». O anche: «Così come legge in un libro del continuo re è vestire la propria mente, vestirsi è divenire testo per gli altri». Non c’è che dire: Massimo Piombo, lo stilista e direttore creativo di OVS, snocciola massime e trasmette genuino amore per la parola scritta. «Il nome è pesante, il cuore leggero, la testa fantasiosa, gli occhi festosi, l’anima volatile»: così lo fotografa Vittorio Sgarbi nella postfazione a Vestire viaggiare vivere, volume (La nave di Teseo) che raccoglie i testi scritti da Piombo per il quotidiano La verità. Nativo di Varazze, di base a Milano, Piombo è anche viaggiatore appassionato: in coda al libro condivide il suo ricco indirizzario di hotel, osterie, bar da Londra a Los Angeles per vivere alla grande. Così come, attraverso le sue collezioni per OVS, all’insegna di un’eleganza accessibile, realizza la sua massima ambizione di stilista: «Vestire tutti». (p.a.c.)

Un look dalla collezione Piombo in OVS per la primavera-estate.

Punk flamboyant

L’ispirazione viene dalla scena musicale inglese dei primi anni del Duemila, quando la musica elettronica ha incontrato l’indie rock; a essere «contagiato» da questo movimento musicale ad alto tasso di energia è Charles Jeffrey LOVERBOY, designer e artista londinese. Il quale, collaborando con Fred Perry, ha utilizzato il filo metallico per ottenere un effetto glitter sui capi. Una sorta di punk flamboyant: dettagli smerigliati su mix di colori per la T-shirt; diverse trame e spessori per la maglietta da rugby lavorata a maglia; bomber dalla fodera imbottita e trapuntata con stampa digitale all-over; shorts oversize con coulisse argentata scintillante…

Ogni capo della capsule collection Fred Perry è firmato da un patch Charles Jeffrey LOVERBOY.

Onde urbane: fluo e tanto street

Le suole sono

a forma di onda e sono iniettate con schiuma per ammortizzare attriti al suolo e per aumentarne la performance di velocità. Sono le LV Runner Tatic, ultime creazioni che fanno parte della «famiglia» delle ricercate sneakers Louis Vuitton. La Maison francese si è ispirata al mondo del running e alle morbide silhouette delle scarpe da ginnastica degli anni Novanta. Colori forti, anche fluorescenti, richiamano lo spirito anticonformista e street delle prime formazioni hip hop.

Le sneakers LV Runner Tatic di Louis Vuitton saranno in vendita in Italia dal 20 gennaio.

Questa collezione Fila sarà in vendita da marzo presso lo store ufficiale VR46 e alcuni rivenditori selezionati.

A FIANCO DELL’ACADEMY DI VALE ROSSI

Dalla moto al blouson.

A STORIA INIZIA più o meno 20 anni fa quando

LFila «entra» nel mondo della MotoGP ma oggi segna una svolta grazie alla collaborazione con VR46 Academy, la scuola di rider fondata da Valentino Rossi. Obiettivo: la produzione di una capsule collection di abbigliamento ispirato al mondo del racing. «La collezione» spiegano «è una fusione di sport e stile di vita e prende spunto dal mondo delle due ruote, reinventando allo stesso tempo le radici del brand italiano di sportswear (nato nel 1911 a Biella, ndr) ancora profondamente ancorate nel mondo dello sport. I modelli e la storia di questi capi rappresentano i motociclisti dell’accademia, la loro vita e le sfide che affrontano, come suggerito dai tessuti stampati, dagli stili e dai colori mentre raccontano le storie di amicizia, forza di volontà, passione, perseveranza e determinazione alla base del loro talento».

MOCASSINI SENZA TEMPO

Forma, pellame e lavorazione sono le parole chiave per le calzature estive.

ETTAGLI: LE FASCETTE in ottone antico;

Dle lavorazioni destrutturate; le tomaie intrecciate a mano; le suole in gomma naturale super flex aromatizzata alla vaniglia; tacchi quasi flat… E poi i pellami (vitelli sfoderati, intrecci e suède) trattati con conce morbide; e una palette di colori in linea con la stagione, dal sabbia al cocco fino al verde oliva, passando ovviamente per tutti i toni del blu. I mocassini di Barrett riprendono lo stile dei modelli classici ma sono nuovamente rivisitati nei materiali, negli accessori e nelle suole allo scopo di renderli più versatili e adattabili a look (abbinamenti casual con chinos di lino o anche bermuda) e situazioni (quando sono richiesti outfit formali). D’altronde non c’è da stupirsi dal momento che stiamo parlando di una calzatura che pare avere origini ben lontane, addirittura gli indiani del Nord America.

I mocassini Barrett sono tra i pezzi essenziali del guardaroba maschile, purché «attualizzati».

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Firenze.

Collezione Autunno-Inverno.

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