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Fine linea Confezionamento sofisticato per creme vegetali - Soluzioni di im ballaggio sostenibili e attraenti per frutta e verdura - Confezionamento ad alta efficienza per patatine artigianali
Confezionamento sofisticato per creme vegetali
I sapori genuini vanno di moda e, con i suoi prodotti vegani a base di ingredienti naturali, il produttore di alimentari NOA soddisfa appieno il gusto dei consumatori, conquistandosi un posto privilegiato nei frigoriferi dei supermercati. Recentemente l’azienda aveva bisogno di un nuovo impianto di confezionamento completamente automatico in cartoni espositori dei vasetti appena riempiti, in arrivo direttamente dalla produzione.
L’operazione deve essere eseguita con molta cautela per evitare che il contenuto dei vasetti ancora caldo e liquido trabocchi dai contenitori di plastica rotondi. Schubert ha colto la sfida presentando un impianto TLM compatto e altamente performante in cui ogni singolo vasetto viene aspirato delicatamente e tenuto assolutamente in orizzontale durante tutto il processo.
Dietro alla consociata indipendente NOA in realtà c’è la Karwendel-Werke Huber, azienda famigliare situata nella regione tede
sca dell’Algovia (Allgäu) che, a partire dal 2016, con la marca NOA ha creato una seconda nuova linea di prodotti vegetali. La Karwendel utilizzava già gli impianti del costruttore Schubert con sede a Crailsheim per il confezionamento dei suoi latticini, a cui appartengono anche i formaggi freschi Exquisa e Miree, e questo rapporto di lunga data ha favorito il coinvolgimento di Schubert ancora prima del lancio sul mercato delle nuove creme della NOA, per progettare il processo di confezionamento.
NOA offre una grande varietà di prodotti vegani dal gusto genuino realizzati utilizzando solo ingredienti naturali, senza alcun conservante, aroma, OGM o altri additivi, proponendo una gamma di creme spalmabili hummus, aromatiche o piccanti, a base di ceci, ai gusti di lenticchie e curry o di fagioli e
L’impianto TLM elabora i vasetti NOA singolarmente. Con l’impiego di speciali robot e del Transmodul la macchina raggiunge comunque una portata molto alta (Schubert).
paprika adatte a tutti, vegani e no. Per escludere ogni contaminazione dei prodotti, la produzione degli alimenti vegetali è completamente separata dalla lavorazione del latte. Per questo motivo, per il lancio della marca vegana, NOA ha costruito una nuova catena produttiva, completa di tutte le macchine. Nel nuovo impianto di confezionamento che funziona online – cioè collegato direttamente alla produzione – le diverse creme devono essere confezionate in cartoni espositori, divise per gusto. Il requisito più importante del processo di automazione era il trattamento delicato dei vasetti, per evitare che il contenuto ancora allo stato liquido traboccasse durante il confezionamento. Le creme spalmabili ancora calde vengono infatti riempite nei vasetti piani da 175 grammi e subito dopo entrano nell’impianto di confezionamento, dove non devono essere inclinate durante l’intero processo. Al supermercato però le ciotole non sono appoggiate sul fondo, sono inserite verticalmente nel cartone espositore. La sfida era quindi riempire i cartoni in posizione verticale. Un secondo requisito era che la posizione della scritta NOA sul coperchio rotondo di tutti i vasetti fosse correttamente allineata, per poter essere facilmente letta al momento dell’acquisto.
Per confezionare i prodotti il più delicatamente possibile la Schubert ha rinunciato a qualsiasi sistema di raggruppamento e parti meccaniche che potessero danneggiare la confezione primaria. Così ogni vasetto entra singolarmente nel processo completamente automatizzato, spostato delicatamente e alline
Ogni utensile dello speciale aspiratore si abbassa singolarmente secondo un ciclo flessibile e preleva uno dei vasetti dal nastro. Quando le quattro ventose sono tutte occupate, il braccio del robot sposta i vasetti nella stazione di orientamento (Schubert).
ato in posizione orizzontale, ma per far questo non possono essere raggiunte alte prestazioni della macchina. Gli esperti della Schubert hanno quindi utilizzato un trucco speciale: invece di raggruppare i prodotti in modo convenzionale oppure spostarli uno dopo l’altro con un robot pick-and-place, la macchina confezionatrice TLM tratta parallelamente in ogni stazione quattro vasetti alla volta. Per ogni vasetto NOA è comunque previsto un utensile singolo per ogni fase.
Il procedimento è supportato dal Transmodul, il robot trasportatore della Schubert. I singoli Transmodul alimentano contemporaneamente quattro cartoni espositori formati, così che ogni cartone può riprendere un vasetto per ogni ciclo di riempimento. L’enorme flessibilità del robot trasportatore in questo caso offre ancora un ulteriore vantaggio: durante la formazione, l’incollaggio e la chiusura, l’impianto non lavora con quattro elementi contemporaneamente, ma solo con due. Il Transmodul tuttavia, grazie al suo controllo intelligente, attende a ogni stazione che venga manipolata anche la seconda coppia di vasetti. In questo modo l’impianto ha bisogno di meno utensili per raggiungere la stessa portata, ispirandosi al motto Schubert “Meno parti meccaniche e più intelligenza!”.
Lavorazione singola in quattro cicli
Su una lunghezza di soli 5,9 metri il nuovo impianto TLM in tre telai forma i cartoni espositori, li riempie secondo il formato con quattro, sei o dodici vasetti, li incolla e li chiude. Grazie alla compattezza, è stato possibile montare e mettere in esercizio la macchina in una sola settimana. Tutti i formati dei cartoni espositori dispongono di un coperchio integrato e di un taglio a mezzaluna. Vengono alimentati a coppie dal magazzino e formati da un robot F2 in verticale, in modo da poter essere riempiti dall’alto. Il Transmodul ne trasporta quattro alla volta lungo
tutto il processo di confezionamento. Parallelamente i vasetti in plastica vengono alimentati nell’impianto in ordine sparso su un nastro. Uno scanner Schubert acquisisce già all’ingresso il verso delle scritte sui coperchi e invia subito le informazioni alla stazione di orientamento per raddrizzarle. Per il prelievo dei prodotti dal nastro la Schubert ha scelto uno speciale aspiratore. Si tratta di un robot F2 dotato di quattro ventose allineate sul braccio del robot che però non sono sincronizzate, ma si muovono una dopo l’altra. Ogni ventosa si abbassa singolarmente secondo un ciclo flessibile e preleva uno dei vasetti dal nastro. Quando tutte le quattro ventose sono occupate, il braccio del robot deposita i vasetti sui quattro treppiedi rotanti della stazione di orientamento, dove vengono ruotati per orientare le scritte nello stesso identico verso. Successivamente un secondo robot F2 preleva i prodotti e li deposita dall’alto nei cartoni espositori già pronti. Così è possibile lavorare ogni vasetto di plastica singolarmente e raggiungere lo
Soluzioni di imballaggio sostenibili e attraenti per frutta e verdura
In occasione del salone Fruit Logistica di Berlino Multivac ha presentato la sua vasta gamma di soluzioni per l’imballaggio di frutta e verdura che, oltre a prolungare la durata di conservazione dei prodotti freschi, sono sempre più sostenibili e caratterizzate da etichette attraenti, adatte non solo a prodotti ortofrutticoli ma anche a snack e prodotti fresh-cut di ogni tipo. Fra le macchine esposte la termosaldatrice TX 710, della nuova generazione di macchine X-line,
Confezione con etichetta avvolgente realizzata con un’etichettatrice a nastro L 310 (Miltivac).
caratterizzata da un design robusto e poco ingombrante e un controller innovativo con Flow Manager e Multi Sensor Control che consentono di confezionare con la massima flessibilità e un’affidabilità costante, anche alla massima potenza e a funzionamento continuo. I nuovi X-tools, gli strumenti innovativi della TX 710, garantiscono la massima flessibilità e un’alta qualità di confezionamento. A Berlino, in particolare, è stata presentata un’applicazione per il confezionamento di fragole in vassoi di cartone ondulato, sigillati con un film monostrato in PET.
Per il confezionamento sostenibile delle pannocchie è stata proposta una termoformatrice compatta R 085, macchina efficiente particolare adatta a piccoli lotti di prodotti. Nella versione e-concept, la R 085 può anche essere utilizzata senza aria compressa e acqua, offrendo notevole flessibilità di installazione all’interno degli impianti di produzione.
Di Multivac ricordiamo anche XMesh, un materiale che, grazie
stesso un ciclo di quattro prodotti per stazione. Al termine i cartoni vengono incollati a coppia, chiusi e portati fuori dall’impianto su un altro nastro.
Grazie alla nuova macchina confezionatrice TLM altamente performante, NOA può aumentare le sue capacità produttive per le specialità vegane. Con l’impianto sono realizzabili anche nuovi formati come vassoi con coperchio separato oppure vasetti diversi, confermando il valore della collaborazione con Schubert.
alla sua struttura a rete, fornisce la permeabilità all’aria così importante per la frutta e la verdura e ne garantisce quindi una durata di conservazione prolungata. È stato presentato anche il sistema di confezionamento FreshSafe, con una stazione di perforazione integrata per termoformatrici e termosaldatrici che provvede alla perforazione del film superiore direttamente durante il processo di confezionamento, consentendo di utilizzare film standard senza dover necessariamente acquistare film preforati. Potendo decidere lo schema di perforazione in base al prodotto da confezionare è possibile impostare una permeabilità al gas definita per le confezioni EMAP, aumentando in modo significativo la durata di conservazione.
In mostra a Berlino c’era, infine, l’etichettatrice a nastro L 310 per etichette avvolgenti complete, adatta a confezioni dalle forme più disparate per aumentarne l’attrattività nel punto vendita.
Confezionamento ad alta efficienza per patatine artigianali
Belsia, produttore francese di patatine artigianali di alta qualità con sede a Beauce nella Francia settentrionale, fu fondata nel 2015 quando Matthieu e Clémence Maisons decisero di adibire 10 dei 160 ettari della fattoria di famiglia alla coltivazione di patate Lady Claire, dalle proprietà intrinseche ideali per la produzione di patatine di alta gamma.
Vendute per la prima volta nel 2016 a supermercati locali, le patatine, realizzate a mano in quattro gusti diversi utilizzando ingredienti al 100% naturali, sono presto divenute un grande successo, come dimostra l’aumento esponenziale della produzione – 50 tonnellate di patate lavorate nel 2016, 150 nel 2017, 300 nel 2018 e 500 tonnellate previste per il 2019.
Nel 2018, dopo aver valutato le offerte di tre produttori, Belsia ha scelto Ishida come fornitore di un’intera linea di confezionamento chiavi in mano a ingombro ridotto, per la quale Ishida si è assunta anche la piena responsabilità dell’installazione e del rendimento.
Negli anni ’90 Ishida aveva messo a punto una soluzione integrata di imballaggio di snack dotata di una pesatrice montata direttamente su una confezionatrice VFFS in modo da garantire un notevole risparmio di spazio.
La pesatrice multiteste e la confezionatrice lavorano in perfetta armonia per offrire la massima velocità, efficienza e qualità della confezione, senza compromettere la precisione e l’accuratezza comprovate di Ishida.
Una soluzione completamente integrata
La linea di Belsia comprende una pesatrice a 10 teste della serie CCW-SE di Ishida con tramogge di acciaio inossidabile lucidato e una confezionatrice Astro dotata di speciali piastre che prima della fase di sigillatura puliscono l’area interessata per garantire un’eccellente qualità della confezione e ridurre lo spreco di film pressoché a zero. Inoltre, Ishida ha fornito un elevatore a tazze che convoglia le patatine alla pesatrice e un metal detector in verticale posto tra la pesatrice e la confezionatrice per rilevare ed eliminare eventuali contaminazioni da metalli prima di imbustare le patatine. Con la sua confezionatrice Astro, Belsia confeziona sia buste da 150 g che da 40 g. Il nuovo impianto di Ishida, in grado di produrre 30 confezioni al minuto nel formato da 150 g, ha consentito a Belsia di aumentare la produzione di patate lavorate a 800 kg al giorno. Coniuga, infatti, l’eccellente affidabilità dell’attrezzatura con tempi di inattività minimi per cambi di prodotto con una precisione del peso finale nell’ordine del grammo, evitando riempimenti eccessivi. La combinazione di questi vantaggi consente all’azienda risparmi decisivi e un rapido ritorno sull’investimento.
Aspetto altrettanto importante è che la linea è scalabile e pertanto sarà in grado di supportare lo sviluppo costante della gamma di patatine di Belsia. L’azienda, infatti, si propone di offrire un gusto nuovo all’anno. Della linea, oltre all’affidabilità e alla velocità, l’azienda francese ap
Uno scorcio della linea di confezionamento per patatine installata per Belsia (Ishida).
prezza anche la facilità d’uso, resa possibile dai touch screen intuitivi. Il cambio della bobina di film della confezionatrice richiede solo pochi minuti e la pulizia quotidiana è semplice da eseguire. Inoltre, in una realtà come Belsia in cui un’interruzione della produzione può causare problemi molto velocemente, è fondamentale non solo fare affidamento sulle attrezzature Ishida, ma anche sulla risposta veloce della sua assistenza postvendita.
La collaborazione tra Belsia, e Ishida, leader mondiale in soluzioni per linee di pesatura e di confezionamento per l’industria alimentare, sottolinea l’attenzione e l’assistenza che Ishida è in grado di offrire a piccole start-up per consentire loro di accedere al mercato e gettare le basi per una crescita a lungo termine.