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PACKAGING
IMBALLAGGI CONFEZIONI
Cresce ancora la domanda di imballaggi asettici
Una nuova analisi del Gruppo Freedonia prevede che la domanda di imballaggi asettici per alimenti aumenterà del 5,5% annuo fino a raggiungere la quota di 2,3 miliardi di dollari nel 2026. Le lavorazioni in asettico saranno sempre più apprezzate rispetto ai metodi di trattamento termico più tradizionali come i trattamenti in autoclave e il riempimento a caldo, soprattutto in virtù dei tempi di riscaldamento più brevi che preservano meglio il sapore, la consistenza e i nutrienti dei prodotti.
Fino al 2026, Freedonia prevede che il confezionamento asettico continuerà a vivere una forte crescita della domanda nel confezionamento di latte e bevande alternative, zuppe, derivati del pomodoro e altri alimenti, crescita che invece subirà un rallentamento significativo nel mercato dei succhi – il settore di maggiore applicazione per gli imballaggi asettici – a causa della maturità del mercato e del calo di interesse per la categoria generica dei succhi a temperatura ambiente, che deve affrontare l’intensa concorrenza dei succhi freschi e spremuti a freddo e di altre bevande a basso contenuto di zucchero.
I cartoni rappresentano la quota maggiore degli imballaggi asettici e stanno prendendo sempre più il posto degli imballaggi tradizionali stabili a scaffale come le lattine e nel confezionamento di zuppe, fondi, brodi e salse. I vantaggi offerti dai cartoni asettici rispetto alle lattine includono il peso inferiore, un’estetica più moderna e una maggiore attrattiva a scaffale. Tuttavia, il costo più elevato di questi prodotti e le problematiche relative alla loro riciclabilità ne limiteranno l’ulteriore penetrazione in queste applicazioni.
Anno da record per il film BOPP
Il decimo report dell’AMI – Applied Market Information – dedicato al mercato globale dei film in BOPP (polipropilene bi-orientato) sottolinea come questo materiale si sia rivelato, negli ultimi due anni di pandemia, un’opzione ideale per garantire protezione e igiene ai prodotti alimentari confezionati.
Il rapporto, pubblicato a giugno e dedicato al quinquennio 2016-2021, fornisce agli operatori del settore e agli investitori una panoramica completa sullo sviluppo del settore, i driver di mercato e le pressioni competitive, spingendosi nelle previsioni fino al 2026.
I produttori di BOPP sono stati esposti a un’estrema volatilità dei prezzi, passata dai minimi ai massimi storici dal 2020 al 2021, a causa di una combinazione di diversi fattori, tra cui condizioni meteorologiche avverse e carenza globale di container. Le aziende di tutta la catena del valore hanno dovuto adattarsi a nuovi modi di lavorare per affrontare l’aumento dei prezzi a breve termine, che hanno continuato a crescere anche quest’anno a causa della guerra in Ucraina che si ripercuote sui costi dell’energia e delle materie prime.
C’è stato un cambiamento nelle dinamiche commerciali internazionali dei film BOPP, a causa del protezionismo, dell’aumento delle tariffe e della necessità di garantire gli approvvigionamenti con strategie diversificate e regionali. Il rapporto dell’AMI riferisce inoltre il parere dei fornitori lungo la catena del valore sui probabili sviluppi futuri e sulle strategie aziendali per affrontare le nuove condizioni di mercato.
Capacità aggiuntiva e tassi medi di utilizzo 2016-2022 (AMI).
(Ami | Market Report: Bopp Films Global Market 2022)
La domanda di film BOPP è aumentata vertiginosamente nel 2020, registrando il maggior incremento annuo dal 2014, domanda imputabile all’apprezzamento di questo materiale per il confezionamento alimentare durante la pandemia, che ha temporaneamente sospeso i pregiudizi negativi verso la plastica in diversi mercati e ha accelerato il trend in crescita delle vendite al dettaglio tramite il canale dell’eCommerce, che utilizza ampiamente questo tipo di pellicole. L’AMI prevede un continuo progresso della domanda di film BOPP fino al 2026, con una crescita globale di circa il 4,1%/anno fino al 2026, con marcate differenze di crescita tra le diverse regioni, ognuna delle quali viene esaminata separatamente per comprendere i vari fattori trainanti del mercato.
Anche gli investimenti nella capacità di produzione del BOPP hanno registrato livelli record, con l’Asia a fare la parte del leone, in particolare India e Cina. L’espansione della capacità di produzione dei film BOPP è dovuta sia agli operatori del mercato preesistenti che alle new entry ed è stata promossa dall’ampio ricorso a questo materiale nella vendita al dettaglio di molti prodotti nei mercati emergenti, dalla crescita delle classi medie e della spesa destinata ad alimenti e altri beni confezionati. Il rapporto sul mercato globale fornisce analisi qualitative dettagliate su questi investimenti in tutto il mondo e su come l’aumentata capacità produttiva influirà sui consumi annui di BOPP.
Per la prima volta, l’AMI ha incluso nel report un capitolo dedicato al BOPE, grazie al recente sviluppo di linee ibride BOPP/ BOPE, offrendo ai produttori di BOPP l’opportunità di ampliare la propria gamma di prodotti ed entrare nel mercato emergente delle soluzioni di imballaggio monomateriale e poliolefinico.
Innovazione e sostenibilità al centro degli European Carton Excellence Award
In occasione dell’annuale Congresso dell’Associazione Europea dei Produttori di Cartone (ECMA) svoltosi a Cracovia, in Polonia, sono stati annunciati i vincitori dell’European Carton Excellence Award 2022, il premio più prestigioso d’Europa per gli imballaggi in cartone. È stato incoronato Cartone dell’Anno il “capolavoro di design elementare e sostenibile” di Rutgers Printing & Packaging Solutions per i pomodori ciliegini.
La scatola piegabile – realizzata da Stora Enso interamente a partire da cartoncino in fibra vergine rinnovabile, sicura per gli alimenti – ha raggiunto il punto di equilibrio perfetto fra massimizzazione della visibilità del prodotto e mantenimento della rigidità. Anche dopo molti usi è inoltre facilmente richiudibile con un “clic”. La sua forma consente di impilare su un pallet un maggior numero di scatole, rispetto ai tradizionali design in plastica, aumentando così l’efficienza del trasporto e riducendo le emissioni. Dopo l’uso, le scatole possono essere completamente schiacciate e smaltite nel sistema di riciclaggio del cartone.
Semplicità di design, facilità di apertura, piacevole aspetto estetico su tavole, scaffali e frigorifero e infine, fori a forma di pomodorini che favoriscono il flusso dell’aria, sono gli elementi che hanno portato i giudici a conferire il premio come Cartone dell’Anno.
Altra premiata di interesse per il settore alimentare è la confezione per patate di MM Packaging, vincitrice del premio packaging per alimenti in fibre riciclate, ritenuta dai giudici “un prodotto fantastico che può essere aperto e chiuso molto facilmente e con una confortevole ergonomia per il trasporto”. Il cartoncino, fabbricato da MM Board & Paper, è interamente privo di plastica e la scatola presenta una comoda maniglia di trasporto, oltre a un solido fondo antiurto. La finestra in cellulosa trasparente (idonea per gli alimenti, biodegradabile e certificata OK compost home) permette ai consumatori di verificare la freschezza delle patate prima dell’acquisto. La superficie liscia, facilmente stampabile, offre
Cartone dell’Anno: scatola di pomodori ciliegini (Stora Enso). Vincitore per Packaging per alimenti – Fibre riciclate: confezione per patate (MM Packaging).
ampio spazio per grafica, ricette e grandi codici a barre. La forma della confezione si presta molto all’ambiente del negozio, dato che ha un’eccellente visibilità sugli scaffali e offre ottime opportunità di comunicazione del marchio.
Winfried Muehling, Direttore Generale di Pro Carton, ha ricordato come i design diventino sempre più sofisticati e diversificati, con una maggiore attenzione sulla maneggevolezza per i consumatori e sull’utilizzo dei materiali e come, nel corso degli anni, il valore ambientale di cartone e cartoncino abbia assunto maggiore significato. I partecipanti del 2022 hanno documentato chiaramente il ruolo guida che il cartoncino e le scatole pieghevoli assumono nella strada verso la circolarità, proponendosi come veri simboli di cambiamento.
Gli imballaggi alimentari assolvono il loro ruolo principale nella protezione degli alimenti e la conseguente riduzione degli sprechi. I film plastici sottili sono tuttavia difficili da riciclare e spesso vengono dispersi nell’ambiente dopo l’uso. completamente come fa un foglio di carta, essendo a base vegetale e biodegradabili.
Oltre che per le proprietà protettive, la plastica è apprezzata per la trasparenza, che consente di vedere il prodotto all’interno della confezione. Tut-
La linea pilota per il film di cellulosa trasparente al VTT di Bioruukki.
Per ridurre il problema delle microplastiche il centro finlandese di ricerca tecnica VTT sta sperimentando un nuovo film di cellulosa trasparente rigenerata o ricristallizzata che può sostituire i film plastici. Questi film di cellulosa trasparenti e flessibili sono indistinguibili dal consumatore dalla tradizionale plastica derivata dal petrolio, sono resistenti all’umidità, ma in natura si degradano tavia, una volta utilizzati, molti imballaggi creano problemi di smaltimento.
Se contengono sia carta che plastica, possono indurre il consumatore in dubbio sulle modalità di riciclo. Ad esempio, se la carta vada separata dalla plastica già a livello domestico. Alcuni materiali hanno strati alternati di fibra e plastica. Molti imballaggi vengono conferiti tra i rifiuti misti perché non si trova un modo migliore di smaltirli. La plastica che finisce nei contenitori per la raccolta del cartone potrebbe essere separata, ma di solito finisce nell’inceneritore.
Il film di cellulosa sviluppato dal centro VTT può sostituire la plastica e rappresentare una soluzione più rispettosa dell’ambiente. Inoltre, facilita il riciclaggio, potendo entrare nel ciclo del cartone.
La Finlandia è ancora lontana dagli obiettivi fissati dall’UE per la riduzione dei danni ambientali causati dalla plastica. Attualmente viene raccolto appena il 20% della plastica e ancor meno viene riciclato, quando secondo gli obiettivi europei entro il 2025 si dovrebbe arrivare ad un tasso del 55%.
La Finlandia è oggi più un Paese produttore di materiali da imballaggio che di carta da stampa. L’anno scorso il valore delle vendite di cartone ha superato per la prima volta quello della carta e l’industria forestale cerca nuovi prodotti a valore aggiunto. Il film di cellulosa flessibile e trasparente è una di queste opzioni e, considerando che il mercato mondiale dei film plastici valeva circa 110 miliardi di dollari l’anno scorso, si capisce l’enorme potenziale di questa realizzazione del VTT, che da più di 10 anni lavora allo sviluppo di pellicole di cellulosa e da oltre 6 sulla cellulosa rigenerata in pellicole trasparenti.
La produzione di questo nuovo materiale è ancora in fase pilota e dovrebbe passare su scala industriale nell’arco di 5-7 anni.
Film attivi con composti antiossidanti da sottoprodotti di pomodoro e limone
Uno studio spagnolo pubblicato su Food Control si è concentrato sul recupero di composti antiossidanti dai sottoprodotti di limone e pomodoro da utilizzare come additivi naturali nello svi-
luppo di imballaggi alimentari attivi formulati utilizzando tre diverse matrici polimeriche che includevano polietilene a bassa densità (LDPE), acido polilattico (PLA), e polimero G (GP).
I film sono stati caratterizzati mediante analisi chimico-fisiche, termiche e per le loro proprietà barriera e meccaniche. Sono stati eseguiti saggi di migrazione per valutare il rilascio di composti attivi dalle matrici polimeriche, quantificati nel simulante alimentare mediante cromatografia liquida ad alte prestazioni con un rivelatore a matrice di diodi e quindi confermati tramite cromatografia liquida accoppiata alla spettrometria di massa. Le capacità antiossidanti dei film sono state determinate per valutarne l’applicabilità per l’uso in qualità di imballaggio attivo antiossidante. L’incorporazione di estratti nei polimeri ha comportato diversi cambiamenti strutturali e proprietà migliorate grazie alla natura della matrice polimerica per effetto delle interazioni dei gruppi -OH dei polifenoli e dei gruppi chimici dei polimeri. Gli estratti di limone (LE) e pomodoro (TE) portano a un sostanziale miglioramento delle proprietà barriera all’acqua dei film a base di PLA e GP. I film attivi in PLA e GP hanno rilasciato elevate quantità di composti polifenolici (fino al 65% per GP contenenti LE); principalmente esperidina ed eriocitrina per i film LE e acido clorogenico per i film TE. Il PLA addizionato con estratto di limone al 4% è stato selezionato come il più adatto all’uso in qualità di imballaggio antiossidante per prolungare la durata di conservazione di alimenti ad alto contenuto di grassi.
Effetti del confezionamento in atmosfera modificata attiva sui tartufi
Su Food & Machinery (No. 2): 123-129, 2022 è comparso uno studio cinese che ha cercato un metodo innovativo ed efficace per conservare i tartufi freschi. Per questo si sono studiati 4 tipi di confezionamento alle condizioni: 80% O2 + 20% CO2 (AMAP1), 60% O2 + 40% CO
2(AMAP2), 40%
O
2 + 60% CO
2 (AMAP3), 10% O
2 + 90% CO2 (AMAP4) e un gruppo di controllo in aria naturale senza incapsulamento (CK), conservato a 4°C, controllando regolarmente la qualità nutrizionale e gli indicatori fisico-chimici dei tartufi durante la conservazione e la microstruttura dei loro corpi fruttiferi a 0, 14 e 28 giorni. È stato riscontrato che il gruppo di controllo si è deteriorato rapidamente entro 7 giorni dalla raccolta e la qualità è diminuita drasticamente. I tartufi trattati con AMAP4 presentavano invece un’elevata perdita di peso e una maggiore degradazione della vitamina C. L’appropriato rapporto gassoso iniziale è stato in grado di ritardare il picco respiratorio, mantenere solidi solubili e contenuto di vitamina C e inibire il rammollimento, oltre a ridurre la perdita di peso, ritardare l’effetto di deterioramento della qualità e ridurre i danni della malondialdeide, della polifenolossidasi e della cellulasi ai corpi fruttiferi del tartufo, mantenendo così la relativa integrità della microstruttura e garantendo le normali funzioni fisiologiche del tartufo. I tartufi trattati con AMAP3 hanno evidenziato le migliori performance di conservazione.
Le confezioni in plastica godono attualmente di un alto livello di accettazione in Germania, come dimostra uno studio dell’Associazione dell’industria dell’imballaggio in plastica tedesca IK, secondo la quale più della metà dei tedeschi (55,9%) utilizza confezioni in plastica per mantenere gli alimenti freschi più a lungo. La pandemia di Covid ha contribuito ad accrescere la consapevolezza di un approvvigionamento sicuro di cibo e medicinali, un apprezzamento che non esime dalla responsabilità di tenere la plastica fuori dall’ambiente e di riciclare molto di più. I risultati del sondaggio lo confermano: il 62,3% degli intervistati desidera materiali più riciclabili per il confezionamento di prodotti alimentari. Tuttavia, il riciclaggio dei film in plastica è complicato perché i film sono composti da una miscela di diverse materie plastiche che svolgono funzioni diverse: tra l’altro, formano una barriera contro l’ossigeno e l’umidità e consentono la saldatura. Il materiale composito purtroppo non può essere nuovamente separato.
Per fare un passo avanti verso l’economia circolare, Multivac ha sviluppato APET+, un monomateriale in plastica per confezioni termoformate sostenibili che non richiede un ulteriore strato saldante. È puro e può essere riciclato. Un altro vantaggio è che con questo materiale si possono realizzare nuove confezioni per alimenti, a differenza ad esempio del polipropilene (PP), una delle plastiche più comuni nel settore alimentare il cui riutilizzo è vietato. Multivac partecipa anche a R-Cycle, un’iniziativa che cerca soluzioni tecniche per rendere la composizione delle materie plastiche riconoscibile dalle macchine. Ad esempio, è ipotizzabile un database in cui i produttori di materie plastiche memorizzano le miscele. Gli impianti di riciclaggio potrebbero accedere ai dati tramite un codice QR posto sul film, identificare il materiale e separarlo per tipo.
Persistono comunque delle criticità. Il problema è che negli impianti per la raccolta differenziata non esistono scanner in grado di riconoscere la plastica riciclabile nel flusso di rifiuti dei sacchi gialli. Finora, il volume di monomateriale riciclabile è troppo basso per investire nei sistemi. Per far realmente decollare l’economia circolare è necessario che anche gli altri stakeholder della catena del riciclo si uniscano ai produttori di imballaggi, soprattutto le aziende di riciclo. In questo caso, la politica dovrebbe creare urgentemente incentivi per il riciclaggio della plastica, per evitare che l’industria alimentare investa in confezioni ecologiche che poi finiscono nell’inceneritore.
Monitoraggio e telecontrollo Temperatura - Umidità Relativa % Segnali di processo
Celle frigorifere (HACCP),Trasporti refrigerati, Farmaceutica, Agricoltura, Ambiente,depositi,Laboratori,ecc.
Data Logger FT-300
Il logger può essere utilizzato come un DataLogger ,oppure come moduloradio FT-105/RF-Plus
31020 SAN VENDEMIANO (TV) Via Olivera 52 - Tel. 0438.409049 info@econorma.com www.econorma.com
Imballaggio in PET al salicilato contro la colorazione blu della mozzarella
Su Food Packaging and Shelf Life un gruppo di ricercatori dell’Istituto di Scienze delle produzioni alimentari del CNR di Bari ha pubblicato un lavoro in cui si è sperimentata una nuova soluzione tecnologica per prolungare la shelf-life della mozzarella utilizzando un imballaggio in PET funzionalizzato con salicilato.
A tal fine, la mozzarella pronta alla vendita è stata inoculata con il ceppo ITEM 17298 di Pseudomonas lactis, responsabile della colorazione bluastra; le mozzarelle confezionate in vaschette trattate o non trattate sono state conservate a 4°C e monitorate fino a quando si è prodotta la colorazione blu. I risultati delle analisi microbiologiche hanno mostrato un effetto inibitorio nei confronti della pigmentazione indotta dal ceppo batterico fino a 8 giorni di conservazione a freddo per la mozzarella confezionata in vaschette trattate rispetto ai campioni di controllo.
Allo stesso modo, i valori CIELab di b* e hue non differivano da quelli riscontrati sulle mozzarelle non inoculate, ritardando la comparsa delle macchie bluastre di circa 2 giorni. Inoltre, l’utilizzo di vaschette trattate ha inibito la formazione del biofilm riducendone notevolmente la quantità depositata all’interno delle vaschette trattate rispetto al controllo.
Per la prima volta, quindi, l’utilizzo di un packaging antimicrobico facilmente realizzabile tecnicamente ha ritardato la comparsa di mozzarelle blu fra i campioni particolarmente contaminati. Si dovranno effettuare ulteriori prove per ottimizzare la concentrazione di salicilato rilasciata nella vaschetta al fine di ridurre il rischio di ritiro dal mercato di questo prodotto lattiero-caseario fresco.
All’Istituto INRAE dell’Università di Paris-Saclay si è studiata una tecnologia emergente di confezionamento attivo che consente di prolungare la durata di conservazione degli alimenti limitando il trasferimento di ossigeno e la reattività dei radicali liberi, che distruggono entrambi la freschezza degli alimenti. In questo lavoro, pubblicato su Food Chemistry, si sono sintetizzate nanoparticelle di Fe2TiO5 utilizzando un metodo sol-gel modificato e sono state valutate come applicazione per un film di imballaggio alimentare in alginato. Le nanoparticelle Fe2TiO5 in fase pura avevano una dimensione media di 44 nm e una morfologia romboedrica. Esse non inducono danni delle cellule epiteliali Caco-2 umane e non mostrano alcun effetto inibitorio sulla crescita di una serie di ceppi batterici, suggerendo una buona biocompatibilità. I film ottenuti mediante l’incorporazione di nanoparticelle di Fe2TiO5 all’alginato utilizzando il metodo di colata in solvente non mostrano alcuna migrazione di ioni ferro o titanio dai film ai simulanti alimentari, suggerendo ancora una volta la loro sicurezza come materiale di imballaggio. Le nanoparticelle di Fe2TiO5 hanno anche mostrato una forte efficienza antiossidante, come determinato utilizzando il test DPPH, e ulteriormente confermato in un test di conservazione sulla frutta fresca.
Eviosys supera l’obiettivo di riduzione di emissioni
Eviosys – principale produttore europeo di imballaggi metallici, lattine e coperchi per alimenti, bombolette spray, chiusure metalliche e packaging promozionale per conservare i prodotti di centinaia di brand – ha superato l’obiettivo di emissioni per la produzione nel 2021, riducendolo del 5,6%, quasi il doppio del target originale del 3% fissato dalla sua ambiziosa tabella di marcia verso il raggiungimento di zero emissioni.
Poiché lattine e coperchi sono riciclabili all’infinito e godono dei più alti tassi di riciclaggio per gli imballaggi alimentari, la capacità di intervenire sull’impatto ambientale promette di inaugurare una nuova era nella sostenibilità. Il nuovo rapporto ESG di Eviosys, Preserve Together, rivela che l’azienda sta accelerando sulla decarbonizzazione, con importanti piani per ridurre l’impronta di carbonio delle sue lattine e dei suoi coperchi del 20% entro il 2027 (rispetto al 2020) sulla strada per arrivare a zero emissioni nette entro il 2050.
Eviosys ha anche rivelato che punta a investire in tecnologie all’avanguardia per l’efficienza energetica, inclusi nuovi ossidanti, compressori e refrigeratori più efficienti. Inoltre, grazie al passaggio all’energia rinnovabile, Eviosys sta compiendo rapidi progressi nella riduzione delle emissioni Scope 1 e 2 (cioè quelle dirette, generate dall’azienda e indirette, generate dall’energia acquistata per le sue attività).
La posizione strategica dei 44 stabilimenti di produzione di Eviosys in Europa e in Africa le permette di essere vicina ai suoi clienti, contribuendo a ridurre le emissioni di carbonio legate ai trasporti. In questo modo, Eviosys investe nelle stesse regioni dei suoi clienti, sostenendo l’occupazione e le comunità locali.
CONFEZIONAMENTO ATTIVO PER TORTE SENZA GLUTINE
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Varsavia ha pubblicato su Foods un lavoro volto a valutare il confezionamento attivo in atmosfera modificata per prolungare la durata e la qualità di torte senza glutine (GF) e lievitate, a etichetta pulita, arricchite con una preparazione di fibre di avena. Gli oli essenziali di anice stellato, corteccia di cannella e chiodi di garofano sono stati usati dai produttori di sostanze attive, scegliendo le seguenti concentrazioni di gas: 0% CO2/100%/N2 (MAP1), 60% CO2/40% N2 (MAP2) e ca. 78% N2/21% O2/0,04% CO2 (ATM) ed effettuando analisi microbiologiche e fisico-chimiche. Le torte GF sono state conservate per 14 giorni e analizzate nei giorni in 0, 7° e 14°. I risultati hanno mostrato una diminuzione del contenuto di umidità e leggerezza della mollica e un aumento della durezza. Gli EO hanno notevolmente rallentato la crescita di microrganismi (p <= 0,05) indipendentemente dal tipo di miscela di gas. Tuttavia, il miglior effetto batteriostatico è stato riscontrato per MAP2. Il contenuto di beta-glucano non è variato nel tempo di conservazione. In generale, i risultati migliori sono stati ottenuti con la combinazione di MAP e packaging attivo col 60% di CO2 e 40% di N2, utilizzando oli essenziali di cannella o chiodi di garofano.