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GERIATRIA - Informazioni sulla terza dose

SALUTE

Geriatria

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ALCUNE INFORMAZIONI SULLA SOMMINISTRAZIONE DELLA TERZA DOSE

DOMINGA SALERNO, Geriatra

In questi giorni, il Ministero della Salute ha posto le indicazioni preliminari per l’avvio della somministrazione della cosiddetta “terza dose” nell’ambito della campagna di vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19. La comunicazione fa seguito al parere del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) e tiene conto del parere di AIFA per cui è stato disposto che “nell’ambito della campagna vaccinale anti SARSCoV-2/COVID-19 sarà possibile considerare la somministrazione di dosi addizionali come parte di un ciclo vaccinale primario e di dosi booster come richiamo dopo un ciclo vaccinale primario”. Prima di tutto, tenendo ben presente il fatto che le informazioni disponibili oggi potrebbero mutare ed essere ridiscusse nel tempo, proviamo a chiarire la terminologia. Il Ministero della Salute definisce che “per dose addizionale si intende una dose aggiuntiva di vaccino a completamento del ciclo vaccinale primario somministrata al fine di raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria”. Quali sono le attuali condizioni cliniche per le quali è prevista la dose addizionale? Il Ministero individua le seguenti condizioni specificando che “potranno essere aggiornate sulla base di evidenze disponibili: trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva; trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro 2 anni dal trapianto o in terapia

immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l’ospite cronica); attesa di trapianto d’organo; terapie a base di cellule T; patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure; immunodeficienze primitive; immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico; dialisi e insufficienza renale cronica grave; pregressa splenectomia; sindrome da immunodeficienza acquisita AIDS”. Viene precisato che “indipendentemente dal vaccino utilizzato per il ciclo primario (Comirnaty, Spikevax, Vaxzevria, Janssen), considerate le indicazioni fornite dalla commissione tecnicoscientifica di AIFA che tengono conto delle attuali informazioni in ambito regolatorio relative alle dosi aggiuntive, sarà possibile utilizzare come dose addizionale uno qualsiasi dei due vaccini a m-RNA autorizzati in Italia: Comirnaty di BioNTech/Pfizer dai dodici anni e Spikevax di Moderna dai diciotto anni in su”. Per dose “booster”, in questo contesto, il Ministero intende “una dose di richiamo dopo il completamento del ciclo vaccinale primario (..), somministrata al fine di mantenere nel tempo o ripristinare un adeguato livello di risposta immunitaria, in particolare in popolazioni connotate da un alto rischio, per condizioni di fragilità che si associano allo sviluppo di malattia grave, o addirittura fatale, o per esposizione professionale”. La dose “booster” va somministrata, ad oggi, dopo almeno sei mesi dall’ultima dose. Rientrano in questa categoria gli over-80 e i residenti nelle Rsa. Un altro quesito che i cittadini si pongono riguarda la vaccinazione antinfluenzale. Il Ministero della Salute ha emanato ad aprile la Circolare “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2021-2022”. Vista l’attuale situazione epidemiologica relativa alla circolazione di SARS-CoV-2, il documento raccomanda di “anticipare la conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale, a partire dall’inizio di ottobre e, comunque, di offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili, in qualsiasi momento della stagione influenzale, anche se si presentano in ritardo”. Circolano alcune ipotesi, come ad esempio fare il vaccino contro l’influenza insieme alla terza dose di quello contro il Covid, il coinvolgimento delle farmacie, ma ripetiamo che in questo istante il punto è che bisogna attendere “studi che diano un’indicazione precisa su come comportarsi”. Il consiglio rimane sempre quello di far riferimento al proprio Medico di Medicina Generale che conosce la storia completa dei propri assistiti facendo sempre da “ponte” con le istituzioni.

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