Pablo Picasso. Eclecticism of a genius

Page 1

Š Succession Picasso by SIAE 2014

PICASSO Eclettismo di un genio Eclecticism of a genius


In un’opera, prima di tutto vengono le idee, e qui l’idea attraversa epoche e continenti, surclassa l’imperfezione e la materia, annulla il tempo e lo spazio: Picasso dialoga con l’antico e con la tradizione classica sia nella scoperta della potenzialità espressive che tecniche e materiali gli possono offrire, sia nella continua ricerca della bellezza e della potenza nel suo di-segno, mai accademico e mai conforme allo spazio ‘rinascimentale’ ma che, tuttavia, risponde sempre e comunque alle eterne leggi dell’armonia. Il gesto apparentemente indisciplinato del bambino, curioso di provare un nuovo arnese che non conduca alla pedissequa rappresentazione, restituisce una forza dirompente alla capacità espressiva dell’immagine e al contempo la freschezza e la gioia della scoperta di un senso nuovo.

The most important part of any work are the ideas, and these ideas span eras and continents, eclipsing imperfection and matter, and rendering time and space of no effect. Picasso is in tune with the ancient and classical tradition both in discovering the expressive potential that techniques and materials can offer, as well as in the pursuit of beauty and power in his design, which is never academic and does not conform to the “Renaissance” concept of space’, yet, is always at one with the eternal laws of harmony. The apparently undisciplined act of a child, who is curious to try a new gimmick that does not lead to slavish representation, yields a disruptive force to the expressive power of the image and at the same time the freshness and joy of discovering a new sense.



Per la tutela, la valorizzazione e la promozione culturale e turistica del territorio. Per lo sviluppo economico e civile della comunitĂ locale e del contesto Penisola sorrentina.


PICASSO Eclettismo di un genio Eclecticism of a genius

a cura di | curated by Mariastella Margozzi Claudia Casali Gino Fienga


Pablo P icasso .

eclettismo di un genio .

E cletticism of a genius . a cura di | curated by Mariastella Margozzi, Claudia Casali, Gino Fienga ISBN 978-88-96427-56-9 © con-fine edizioni 2014 © Succession Picasso by SIAE 2014 Referenze Fotografiche | Credits Francesco Pernigo, Rovereto Archivio fotografico, collezioni Art Camù, Cagliari © 2014. Foto Austrian Archives / Scala, Firenze: pag. 143 Su concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Soprintendenza BAAAS di Pisa, dig.03179: pag. 141 Foto Mostra | Exhibition: Gianni Coppola: pagg. 42, 48, 54, 56, 60, 64, 68, 70 Antonino Fattorusso: pagg. 44, 46, 50, 52, 58, 62, 66 con-fine Art&Culture publishing Via C. Colombo, n.150 - 80062 Meta (NA) - Italy Via Garibaldi, 48 - 40063 Monghidoro (BO) - Italy www.con-fine.com - info@con-fine.com Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l’autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e dell’editore. No part of this book may be reproduced or utilized in any form or by any means, electronic or mechanical, including photocopying, recording, or any information storage and retrieval system, without permission in writing from the publisher. Prima edizione Giugno 2014 | First Edition June 2014 Prestatori | Lenders Ca’ la Ghironda Modern Art Museum - Zola Predosa (BO) Museo Internazionale delle Ceramiche - Faenza (RA) Collezione Paolo Dal Bosco, di Elisa Moretti ed Elisabetta & Francesco Dal Bosco Art Camù, collezioni d’arte Many thanx to: Raffaele Amato, Clemenzia Apreda, Filippo Bacci, Valerio Ballotta, Ezio Denaro, Stefano Pesce, Costanza Raffaelli, Giorgia Sanfo, Estemio Serri, Vittorio Spampinato Galleria Cinquantasei Bologna, Galleria dell’800 Livorno


Villa Fiorentino

31 Maggio | May 12 Ottobre | October 2014

Città di Sorrento

Mostra promossa da Exhibition sponsored by

Comune di Sorrento

Sindaco Avv. Giuseppe Cuomo

Fondazione Sorrento

Presidente dott. Gianluigi Aponte Direttore Cap. Luigi Gargiulo

Segreteria della Mostra Exhibition secretary Pina Barbato Antonella Moscarella

Ufficio Stampa Press Office Livio Pane

In collaborazione con

PICASSO Eclettismo di un genio Eclecticism of a genius

Comitato Scientifico | Scientific Committee Mariastella Margozzi, Claudia Casali

Project team

Allestimento e Logistica | Installation and Logistics: con-fine Arte&Cultura Coordinamento | Coordination: Gino Fienga Allestimento | Installation: Andrea Fienga Didattica e Comunicazione | Educational and comunication Nadia Lazzarini

Servizi | Services

Allestimento | Installation: Demo Design di Luciano De Simone Cartellonistica | Billboards: EP2 Sistemi s.r.l. Banners: Mormile group s.r.l. Lavori Tipografici | Printing works: Tipografia “La Sorrentina” Traduzioni | Translations: Ibis International Business Services snc Trasporti | Transports: Full Service Group - Torino

Assicurazione | Insurance Ciaccio Broker (Milano) - Studio Broker (Cremona)

Catalogo | Catalogue

con-fine edizioni a cura di | curated by Mariastella Margozzi, Claudia Casali, Gino Fienga www.micfaenza.org

w w w. g h i r o n d a . i t


Giuseppe Cuomo CittĂ di Sorrento

Sindaco di Sorrento Mayor of Sorrento


L

S

Non è documentato il soggiorno di questo grande artista a Sorrento durante i suoi viaggi in Italia (anche se possiamo ritenerlo probabile).

The show dedicated to the renowned artist follows in the wake of other high profile events and exhibitions that have been organized by the Villa Fiorentino and the Fondazione Sorrento over time.

a lista degli ospiti illustri che la Città di Sorrento è riuscita ad incantare con la bellezza del suo paesaggio, con l’armonia della sua atmosfera, con la rarità dei suoi monumenti, si arricchisce con la ingombrante presenza di Pablo Picasso.

orrento The list of celebrities that the City of Sorrento has managed to enchant with the beauty of its landscape, its harmonious atmosphere, and the rarity of its monuments, is further enriched with the ‘hulking’ presence of Pablo Picasso.

Ma questa volta è qui, con la sua opera e con il suo nome, per lasciare incantati noi, insieme ai nostri ospiti estivi, con una mostra che di bellezza, armonia e rarità ne ha davvero tanta.

Our city, in short, - aware of the need to maintain the great cultural traditions that are befitting to the birthplace of Torquato Tasso - intends to continue promoting events of great importance. Such events are, among other things, not only viewed favourably by the cultural world, the public and critics, but also by the many guests - Italian and foreign - who visit Sorrento during the peak tourist season.

Sorrento offre ancora una volta un evento di eccezionale importanza che raccoglie, in una sola mostra, una serie di proposte dell’attività artistica di Picasso a testimonianza dell’ecletticità dell’instancabile ricerca di quest’uomo che a tutti gli effetti è stato definito il più geniale fra gli artisti del ‘900.

Sorrento is therefore pleased once again to stage an exceptionally important event that will bring together a series of Picasso’s artistic works in a single exhibition that attests to the eclecticism of the exhaustive pursuits of the man who has been proclaimed the most brilliant of 20th century artists.

Grafiche, ceramiche, e tante opere che ci sveleranno un mondo fatto di segni e colori in cui spesso ritroviamo quell’atmosfera mediterranea a noi così familiare e che ci fa sentire Picasso così vicino alla nostra terra e al nostro mare.

Graphics, ceramics, and many works will be displayed that reveal a world of signs and colours often depicting the Mediterranean atmosphere that is so familiar to us and that makes us feel so close to Picasso, our land and our sea.

Una vicinanza che durerà tutta un’estate e che sarà l’ennesima occasione per arricchire l’offerta turistica della Città che sta diventando, sempre di più, un crocevia di artisti di fama internazionale e un punto di riferimento per chi cerca in una vacanza quel ‘qualcosa di più’, per poi poter ripartire da Sorrento con il canto delle sirene nel cuore e la bellezza della grande arte negli occhi.

This familiarity will last all summer and will be yet another opportunity to enhance the tourist events in the City that is increasingly becoming a crossroads of international artists and a point of reference for those seeking that ‘little bit extra’ in a holiday, so that they can leave Sorrento with the siren song in their hearts and the beauty of great art in their eyes.

7


Gianluigi Aponte

Presidente della Fondazione Sorrento President of the Sorrento Foundation


È

T

un mosaico che si va componendo in un continuo crescendo e in susseguirsi di sorprese e scoperte quello che la Fondazione Sorrento, tassello dopo tassello, sta riuscendo a comporre nell’ambito della grande arte del ‘900. Dopo Aligi Sassu e Mimmo Paladino, Salvador Dalì e Mario Sironi è la volta di Pablo Picasso. Una proposta che è stata dapprima accolta con entusiasmo e poi perseguita con impegno e non senza difficoltà; ma che grazie all’impegno della Fondazione e del Comune si è trasformata nel grande evento che, nell’estate del 2014, sarà protagonista della Città di Sorrento.

he Fondazione Sorrento is busy creating a mosaic in a continuous crescendo and of surprises and discoveries that is coming together piece by piece to display the great art of the 20th century.

La sottile linea che lega le scelte fin qui operate è la ricerca di quegli aspetti originali e meno noti dei grandi protagonisti dell’arte nazionale e internazionale. Così è stato per la scultura di Dalì, passando per la riabilitazione di un’artista straordinario e poliedrico come Mario Sironi, fino ad arrivare a questa mostra che riesce a proporre numerose serie grafiche complete e diversi esempi dell’attività di ceramista del genio indiscusso del secolo scorso.

The thin line that connects all of our cultural offerings to date is that of the search for original and lesser-known works of great national and international artists. This was the case with Dalì’s sculpture, and likewise with the rehabilitation of an extraordinary and versatile artist like Mario Sironi, and is now the case with this exhibition that will display a large number of complete graphic works and several ceramic pieces by the undisputed artistic genius of the last century.

La capacità di guardare lontano, verso mete ambiziose, ci ha dato la possibilità di raggiungere questo grande risultato che, tuttavia, oggi diventa un nuovo punto di partenza, un’esperienza consolidata da cui avviare una nuova sfida che dovrà restituire alla Città di Sorrento proposte sempre all’altezza delle aspettative che abbiamo creato realizzando progetti sempre più sorprendenti e coinvolgenti.

Our ability to raise our sights to ambitious goals has given us the opportunity to achieve this great accomplishment, which has now become a new starting point and an experience from which to undertake a new challenge that will see the City of Sorrento continue to host events that always live up to the expectations we hold for them, with ever more surprising and engaging projects yet to come.

È un impegno di cui la Fondazione Sorrento si è fatta carico nei confronti della Città ed è un impegno di cui tutti possono beneficiare, nella convinzione che per rimanere ai vertici del turismo internazionale, è necessario che si cammini tutti insieme e tutti nella stessa direzione, verso un futuro prossimo in cui saremo protagonisti e non spettatori di un sistema sempre più innovativo e sempre più all’avanguardia in grado di mantenere la nostra immagine e la nostra realtà sempre all’altezza delle migliori proposte internazionali.

The Fondazione Sorrento has made a commitment to the City from which everyone can benefit, in the belief that in order to remain at the top of international tourism we must all pull together and move in the same direction towards a near future where we will be actors and not spectators of an increasingly innovative and modern cultural environment in which our image and our town live up to the best international events.

Following Aligi Sassu and Mimmo Paladino, Salvador Dali and Mario Sironi, it is now Pablo Picasso’s turn. The proposal was initially greeted with enthusiasm and eagerly pursued, if not without difficulty but, thanks to the efforts of the Foundation and the City, it has become the largest event that will be held in the City of Sorrento in the summer of 2014.

9


Sommario | Contents


13 Picasso incisore Picasso and his etchings Mariastella Margozzi 29 L a Gioia della Ceramica T he joy of Ceramics Claudia Casali 41 L a Mostra | The Exhibition 73 Opere Uniche | Unique pieces 81 Serie grafiche | Graphic series 129 C eramiche | Ceramics 137 Postfazione | Afterword Il gesto indisciplinato di un bambino curioso The undisciplined act of a curious child Gino Fienga 145 Picasso. Biografia | Byography


Picasso incisore Uomo nuovo, il mondo è la sua nuova rappresentazione* Picasso and his etchings A new man, the world is his new representation* Mariastella Margozzi

* Guillaume Apollinaire, serie I pittori cubisti. Meditazioni estetiche, Milano 2003, p.35


L

P

a indiscutibile fama di Picasso è in gran parte dovuta al suo essere stato inventore del cubismo, ossia dell’avanguardia più innovativa e rivoluzionaria dell’arte moderna all’inizio del XX secolo. Quando, accompagnato da critiche anche aspre, dipinge Les demoiselles d’Avignon, è il 1907; da questo momento niente sarà più uguale a prima nel panorama artistico europeo, al quale si imporrà una visione dell’arte che abbraccia la vita stessa, che ne diviene “lettura”, così come diviene interpretazione di altre culture, quelle cosiddette “primitive”, africane e oceaniche, alle quali Picasso tra i primi inizia ad ispirarsi, insieme all’amico Braque.

icasso’s indisputable fame is due in large part to his having invented Cubism, the most avantgarde, innovative and revolutionary form of modern art in the early twentieth century. He painted Les Demoiselles d’Avignon to initially harsh criticism in the year 1907, and from this moment on nothing would be as it had been before on the European art scene. Instead there would be a vision of art that embraced life itself, “interpreting” it, as it would also do with other cultures, including so-called “primitive” African and Oceanic art, from which Picasso was among the first to take inspiration along with his friend Braque. Picasso’s artistic career had already undergone intense changes, since he had abandoned his “worldly” painting in 1902 and rather joyfully took up the banner of Cézanne and Toulouse-Lautrec’s Post-Impressionism and embarked on his so-called “Blue Period.” For a few years this “melancholy painting, blue as the humid depth of the abyss”, as Apollinaire described it, would be the most authentic expression of the artist’s malaise with the discomfort of the derelict humanity he portrayed. One of the last paintings from his Blue Period, La Vie (1904), is an intense reflection on death and was dedicated to his friend Casagemas who had committed suicide in 1901. His palette became cheerier and made use of warmer colours in 1905, giving rise to his so-called “Rose Period”, filled with acrobats, clowns, circus figures, and harlequins. This period marked the beginning of Picasso’s recovery as a man and an artist. A stay in Gósol with his companion Fernande Olivier and an exploration of Iberian and Roman sculpture did the rest. He would find new sources of inspiration that same year by meeting the American art collector Gertrude Stein, who was already a collector of works by Matisse, and from African sculpture, which bohemian Paris was enthusiastically welcoming at this time.

Il percorso artistico di Picasso era stato già intenso di cambiamenti, fin da quando, nel 1902, aveva abbandonato la sua pittura “mondana” e in qualche modo gioiosa eseguita all’insegna del postimpressionismo cézanniano e di Toulouse-Lautrec, e aveva inaugurato il cosiddetto “periodo blu”. Per pochi anni questa “pittura madida, azzurra come il fondo umido dell’abisso, e pietosa”, come la definirà Apollinaire, sarà l’espressione più autentica del proprio malessere identificatosi con il malessere dell’umanità derelitta che ritrae. All’amico Casagemas, morto suicida all’inizio del 1901, dedicherà uno degli ultimi dipinti del periodo blu, La vita (1904), intensa riflessione sulla morte. La sua tavolozza tornerà a schiarirsi e a virare verso i toni caldi dal 1905, dando vita al cosiddetto “periodo rosa”, popolato di saltimbanchi, clown, figure circensi, arlecchini. È l’inizio della ripresa dell’uomo e dell’artista Picasso. Il soggiorno a Gosol insieme alla compagna Fernande Olivier e l’approfondimento della scultura iberica e romanica faranno il resto. Nuove fonti di ispirazione gli saranno offerte in quello stesso anno dalla conoscenza della mercante americana Gertrude Stein, già collezionista di Matisse, e dalla scultura africana, che la Parigi bohémienne stava accogliendo con tanto entusiasmo.

Picasso had, however, pursued interests besides painting in the early stages of his artistic career. In fact, during his return to Barcelona at the turn of the century, the seeds of another expressive form, that of etching, had taken hold in him.

Tuttavia, non solo alla pittura Picasso si era interessato nelle prime fasi, così importanti, del suo percorso artistico. Già durante il suo ritorno a Barcellona negli

13


ultimi anni del secolo, infatti, si era in lui annidato il tarlo di un’altra possibilità espressiva, l’incisione.

Picasso’s first attempts at etching are reported to have been at the instigation of his friend Ricardo Canals, the Catalan painter who challenged him to try his hand making etchings with acid on a copper plate, and taught him the basics of etching. At this time Picasso was still in search of his artistic identity. One thing is certain: this approach was a foreshadowing of very intense activity in the field of etching which, from its beginning intrigued and excited the artist with the opportunities it offered to experiment with different techniques and materials and the ability to manipulate and achieve extraordinary results.

Si racconta che il primo approccio all’incisione di Picasso avvenne su incitamento dell’amico pittore catalano Ricardo Canals, che lo sfidò a cimentarsi nell’incisione all’acido su lastra di rame e gli insegnò le basi dell’acquaforte. In questo momento Picasso era ancora alla ricerca della sua identità artistica. Una cosa è certa: questo approccio sarà presago di un’attività molto intensa nel campo dell’incisione, ambito che fin dagli esordi incuriosisce ed eccita l’artista, per la possibilità che offre di sperimentare svariate tecniche e materie e di poterle manipolare ponendosi obbiettivi non ordinari.

Upon returning to Madrid at the beginning of 1901, Picasso and his friend Soler founded the magazine “Arte Joven”, with which the two intended to participate in the intense cultural debate surrounding Art Nouveau that was taking place in Europe. He illustrated the few issues that they were able to publish early that year and then went back to Barcelona, ​​where the Els Quatre Gats café organized an exhibition for him. This first show was followed by another in Paris in June that the art dealer Pedro Manyac put together with Francisco Iturrino in the gallery owned by the art dealer and publisher Ambroise Vollard, who was already considered to be one of the biggest supporters of contemporary art. This period saw him also take an interest in the Japanese prints and German graphics which abounded in Paris at the time. He met the poet Max Jacob, who became an inseparable friend and for whom he later illustrated five books. The city’s climate forced him to move back to Barcelona, ​​where he chose to live alone and paint the poverty and resigned apprehension he found among the city’s workers and outcasts. In the spring of 1904, Picasso decided to make his home in Paris. Picasso was then 23 years old, and for the next five years would live in a sort of Bateau-Lavoir (as Max Jacob has described it) of cold misery. Nonetheless numerous friends and artists begin calling on him, including: André Salmon, Guillaume Apollinaire, and fellow artists Matisse,

All’inizio del 1901, tornato a Madrid, Picasso fonda con l’amico Soler la rivista “Arte Joven”, con la quale i due intendono partecipare all’intenso dibattito culturale che si sta svolgendo in Europa sull’Art Nouveau. Ne illustra i pochi numeri che riusciranno a pubblicare nella prima parte di quell’anno, poi torna a Barcellona, dove alla birreria Els Quatre Gats gli hanno organizzato una mostra, la sua prima mostra, seguita da quella parigina nel giugno, che il mercante Pedro Manyac riesce a organizzargli insieme a Francisco Iturrino nella galleria del mercante ed editore Ambroise Vollard, già ritenuto tra i maggiori sostenitori dell’arte contemporanea. In questo periodo si interessa anche alle stampe giapponesi e alla grafica tedesca, che circolavano numerose a Parigi. Conosce il poeta Max Jacob, del quale diviene amico inseparabile e per il quale illustrerà in seguito ben cinque libri. Il clima della città lo costringe a trasferirsi di nuovo a Barcellona, dove sceglie di vivere in solitudine dipingendo le condizioni di povertà e di rassegnata inquietudine dei lavoratori e dei derelitti della città. Nella primavera del 1904 Picasso decide che la sua casa sarà a Parigi. Ha 23 anni; per cinque anni vivrà in una sorta di Bateau-Lavoir (così definito da Max Jacob), gelido e misero. Molti saranno, tuttavia, gli amici e gli artisti che cominceranno a fargli visita, tra cui: André Salmon,

Il pasto frugale, acquaforte da La Suite dei Saltimbanchi. The frugal repast, etching from Suite de Saltibamques. 1942, Collezione Privata | Private collection

14


15


Guillaume Apollinaire, i colleghi Matisse, Braque, Laurens, Modigliani. I temi affrontati a Barcellona saranno ancora presenti nella sua produzione parigina, anche incisoria, che ha già caratteri propri. Pasto frugale del 1904 è un’acquaforte che denuncia una sicura padronanza della tecnica. Essa farà parte della preziosa serie di quattordici incisioni all’acquaforte e puntasecca intitolata Suite des saltimbanques, comprendente soggetti dei suoi periodi blu e rosa, personaggi del povero mondo circense, realizzata tra il 1904 e il 1906, stampata da Fort e acquistata da Ambroise Vollard.

Braque, Laurens, and Modigliani. The themes of his work in Barcelona are present in his Paris production, which includes etchings that already possess a personal style. The Frugal Repast from 1904 is an etching that demonstrates mastery of the technique. It is part of the valuable series of fourteen etchings and drypoints entitled Suite des Saltimbanques, comprising fourteen subjects from his blue and rose periods, and poor circus performers: created between 1904 and 1906, it was printed by Fort and purchased by Ambroise Vollard.

L’incisione appassiona Picasso, perché lo mette nella condizione dell’alchimista, ossia nella libertà di trasformare chimicamente e meccanicamente il segno grafico. Niente di meglio per un temperamento sopra le righe come il suo. Per approfondire o sperimentare procedimenti nuovi non esiterà, in tutto il suo percorso di incisore, a chiedere ausilio e suggerimenti ai maggiori tecnici dell’arte incisoria di Parigi, come Fort, Lacourière, Mourlot, Crommelynck; affronterà acquaforte, acquatinta, puntasecca, bulino, xilografia, acquatinta litografica e litografia alla penna; ne supererà le difficoltà, le farà proprie, innovando spregiudicatamente ogni genere.

Picasso was fond of etching because it allowed him to play the role of the alchemist, and allowed him the freedom to chemically and mechanically transform graphic designs. Nothing could have been better for an over the top temperament like his. Throughout his etching career, he never hesitated when exploring or experimenting with new processes to ask for help or advice from the greatest masters of etching technique in Paris, such as Fort, Lacourière, Mourlot, and Crommelynck. He performed etchings, aquatints, drypoints, engravings, woodcuts, intaglio prints and lithographs overcoming the difficulties and make them his own, uninhibitedly innovating in each form.

Il cubismo analitico, inaugurato con Braque nel 1908 e al quale Picasso si dedica fino al 1912, lo vede più impegnato nel disegno che nell’incisione, in una fase più meditativa e di studio delle composizioni. Tuttavia, nel 1911 il fotografo e mercante Alfred Stieglitz lo presenta a New York con un’ottantina fra disegni e incisioni cubisti, una mostra che susciterà non poco scalpore, ma che farà conoscere per la prima volta l’artista oltreoceano. Il 1913 è l’anno della svolta verso il cubismo sintetico. È anche l’anno in cui Vollard decide di pubblicare la serie dei saltimbanchi; Picasso, che ha cambiato compagna, Marcelle Humbert (Eva), e anche mercante (Kahnweiler), ha deciso di vivere secondo le proprie ricchezze: residenza cittadina al boulevard Raspail, l’estate in Provenza. Finisce, però anche l’amicizia e il sodalizio con Braque e la sua vita privata sarà turbata di nuovo dalla perdita della compagna Eva. La sua arte risentirà di questa sua nuova crisi esistenziale, generando un cu-

Analytic Cubism, begun with Braque in 1908 and to which Picasso devoted himself until 1912, saw him more involved with drawing than etching, in a more meditative phase of compositional study. However, in 1911 the photographer and art dealer Alfred Stieglitz presented some eighty Cubist drawings and etchings of his at an exhibition in New York that caused no little stir, yet served to introduce the artist overseas for the first time. In 1913 there was a shift to Synthetic Cubism. It was also the year in which Vollard decided to publish the Saltimbanque series; Picasso, who had left Olivier for Marcelle Humbert (Eva), and whose new art dealer was Kahnweiler, decided to live according to his means with a city home in the Boulevard Raspail, and spend his summers in Provence. However, his friendship and partnership with Braque comes to an end and his private life is again disrupted by the loss of his partner Eva. His art is affected by this new existential crisis, resulting in

16


bismo più severo e distaccato. A fargli riprendere entusiasmo per la vita sarà il primo viaggio in Italia, all’inizio del 1917, quasi costretto dall’amico Jean Cocteau, che gli propone di collaborare alle scenografie per i Ballets Russes di Sergey Diaghilev, che in quel momento stava mettendo in scena al Teatro Costanzi di Roma Feux d’Artifice di Igor Strawinskij. È anche l’occasione per conoscere i futuristi italiani, tra cui Balla (che di quel balletto aveva realizzato le scene), Prampolini e Depero. Picasso si innamora di nuovo, questa volta della ballerina russa Olga Koklova. Il breve soggiorno italiano, durante il quale visita Napoli, Pompei e Firenze, lo indurrà a staccarsi dal cubismo e a dialogare con la classicità mediterranea.

a more severe and aloof form of Cubism. He regains his joy for life in early 1917 on his first trip to Italy, made at the insistence of his friend Jean Cocteau, who invites him to collaborate on designs for the Ballets Russes of Sergey Diaghilev, who at that time was staging Feux d’Artifice by Igor Stravinsky at the Teatro Costanzi in Rome. It was also an opportunity to meet the Italian Futurists, including Balla (who had made the scenery for the ballet), Prampolini and Depero. Picasso falls in love again, this time to the Russian ballerina Olga Khokhlova. His short stay in Italy included visits to Naples, Pompeii and Florence and saw him break away from Cubism and begin to work with traditional Mediterranean forms.

La collaborazione con i Ballets Russes di Diaghilev farà ritornare l’artista all’incisione. Nel 1919, infatti, il produttore russo lo incarica di realizzare i costumi de Le Tricorne, musicato da Manuel de Falla, e perfino le scenografie, che dovevano ispirarsi al folklore spagnolo. L’artista realizza trentadue collotipie colorate (su lastra di cristallo inchiostrata a più colori) e una incisione a bulino, che verranno stampate da André Marty e Daniel Jacomet a Parigi e pubblicate dal famoso mercante Paul Rosenberg (lo stesso per il quale esegue, lo stesso anno, le prime litografie). Negli anni venti, alle prese con lo sviluppo dei temi “neoclassici” che segnano il superamento del cubismo e l’ormai acquisita abilità nella tecnica litografica, Picasso realizzerà le sue opere mature: le acqueforti e le puntesecche eseguite tra il 1922 e il 1923 per illustrare l’opera Cravates de Chanvre del poeta Pierre Reverdy su piccole lastre di zinco ne sono la dimostrazione.

The collaboration with Diaghilev’s Ballets Russes leads the artist to return to etching. In 1919, the Russian producer even commissioned him to create the costumes for the ballet Le Tricorne, with music by Manuel de Falla, and even the sets, which were inspired by the Spanish folklore. The artist created thirty-two coloured collotypes (on crystal plate inked in multiple colors) and a burin engraving that was printed by André Marty and Daniel Jacomet in Paris and published by the renowned art dealer Paul Rosenberg (for whom he creates the first lithographs later that year). In the 1920s, struggling with the development of the “neoclassical” themes that mark the passing of Cubism and his now accomplished lithography skills, Picasso created his mature works: the etchings and dry-points he made between 1922 and 1923 to illustrate the Cravates de Chanvre by the poet Pierre Reverdy on small zinc plates stand as proof. By mid-decade his association with the surrealist milieu of Paris led him to find new forms for his fervent imagination. Le chef-d’oeuvre inconnu by Honoré de Balzac, published in 1931 by Vollard causing great scandal, included thirteen etchings made in 1927 almost all of them on the theme of the painter and the model. The year 1931 marks the high point of Picasso’s etching production, and shows that he has now acquired complete mastery of the expressive medium. He also produces thirty plates to illustrate

A metà del decennio la frequentazione con l’ambiente surrealista parigino lo condurrà a trovare nuove forme per la sua fervente immaginazione. Le chef-d’œuvre inconnu di Honoré de Balzac, che sarà pubblicato nel 1931 da Vollard con grande scandalo, comprende tredici acqueforti realizzate nel 1927 quasi tutte sul tema del pittore e la modella. Il 1931 segna il momento più alto della produzione incisoria di Picasso, quello in cui ha ormai acquisito la piena padronanza dei mezzi

17


espressivi. Escono anche le trenta tavole che illustrano Les Métamorphoses di Ovidio, commissionategli dall’editore svizzero Albert Skira, considerate insieme alle tavole per il lavoro di Balzac i veri capolavori di Picasso in questo campo, impostate su una calma classicità di sapore mitologico. Intanto, compone quella che sarà la sua serie più famosa, la Suite Vollard, sintesi del classicismo picassiano, commissionatagli dal mercante editore Ambroise Vollard e comprendente ben cento incisioni di varia iconografia (molte, anche in questo caso, sul tema del pittore e la modella e altrettante su quello del Minotauro di surrealistica memoria), ultimate nel 1937. Negli anni trenta la vita di Picasso subisce un’altra svolta: l’artista si lega stabilmente a Thérèse Walter nel 1935 e da questo rapporto nascerà la figlia Maia. Nel 1936 è di nuovo Vollard a incaricarlo di illustrare la Histoire Naturelle di Georges Louis Leclerc conte di Buffon (consistente in 44 volumi e pubblicata la prima volta tra il 1794 e il 1804), con acqueforti e acquetinte allo zucchero (tecnica questa appresa da poco grazie all’insegnamento di Roger Lacourière), che saranno pubblicate, dopo la morte di Vollard avvenuta accidentalmente nel 1939, da Martin Fabiani nel 1942. Nel 1937 incide, per protesta contro la guerra civile spagnola, i due fogli Sueno y mentira de Franco. È anche l’epoca del famoso Guernica, che la fotografa Dora Maar, in questo momento sua nuova amante, documenta in tutte le fasi di realizzazione. Nel 1939, quando scoppia la seconda guerra mondiale, decide di trasferirsi a Royan, ma torna spesso a Parigi, dove continua a lavorare anche durante l’occupazione nazista.

Ovid’s LesMétamorphoses, commissioned by the Swiss publisher Albert Skira, which, together with plates for the Balzac work, are considered as Picasso’s masterpieces in this field, making use of serenely classical settings with a mythological flavour. He also creates what will be his most famous series, the Suite Vollard, a synthesis of Picasso-style classicism, commissioned by the art dealer and publisher Ambroise Vollard, comprising one hundred etching of various iconography (many, again in this case, on the theme of the painter and the model and many of the surrealist concept of the Minotaur), completed in 1937. In the 1930s, Picasso’s life undergoes another twist: the artist begins living with Thérèse Walter in 1935, and the union results in the birth of his daughter, Maya. In 1936, he was again commissioned by Vollard to illustrate the Histoire Naturelle by Georges Louis Leclerc Comte de Buffon (consisting of 44 volumes first published between 1794 and 1804), with etchings and aquatints made using the “sugar-lift” method (he had recently learned this technique from Roger Lacourière), which are published by Martin Fabiani in 1942, following Vollard’s death in a car accident in 1939. In 1937, to protest against the Spanish Civil War, he produced the two etchings Sueno y mentira de Franco. This period also sees the production of his famous Guernica, which the photographer Dora Maar, his new mistress at the time, documents throughout its creation. With the outbreak of World War II in 1939, he decides to move in Royan, but often returns to Paris, where he continues to work even during the Nazi occupation.

L’alacre lavoro di Picasso per la stampa riprende a metà degli anni quaranta e, come ricorda il suo mercante Daniel-Henry Kahnweiler, è determinato da necessità pratiche più che artistiche: il desiderio di abbandonare il suo freddo studio di rue des Grands Augustins e di trasferirsi dal litografo Fernand Mourlot a Montmartre. Nello stesso modo, il soggiorno a Cape d’Antibes (nel Castello Grimaldi che diverrà un museo della sua ope-

Picasso’s enthusiasm for printing returned in the mid1940s and, as his dealer Daniel-Henry Kahnweiler recalled, was prompted by practical rather than artistic necessity: he wished to abandon his cold studio on the Rue des Grands Augustins and to move to the lithography studio of Fernand Mourlot in Montmartre. In the same way, his stay at Cape d’Antibes (in the Grimaldi Castle that would become a museum of his work) in 1946 and Incisione da La Storia naturale. Etching from Natural history. 1942, Collezione Privata | Private collection

18


19


ra) nel 1946 e subito dopo a Vallauris, lo vedranno innamorarsi di un’altra arte, quella ceramica. Si stabilisce sulla Costa Azzurra con la nuova compagna Françoise Gilot, che sarà madre dei figli Claude e Paloma e autrice del libro “Life with Picasso” pubblicato nel 1964. È questa una fase di grande felicità di vita e di creatività per Picasso, che quasi forsennatamente si cimenta con tutte le tecniche artistiche possibili, il disegno, l’incisione, la litografia (appresa sempre da Fernand Mourlot), la ceramica, la scultura e crea temi che saranno poi ricorrenti e tipici della sua produzione: fauni, colombe, ninfe danzanti, simboli di pace.

soon thereafter in Vallauris, saw him fall in love with yet another art form, that of ceramics. He settled on the French Riviera with his new companion Françoise Gilot, who would become the mother of his children Claude and Paloma (author of the book “Life with Picasso”, published in 1964). This was a time of great happiness and creativity for Picasso, who almost frantically tries his hand at every possible artistic technique: drawing, etching, lithography (learned from Fernand Mourlot), ceramics, and sculpture using themes that began to reappear in and typify his production: fauns, doves, dancing nymphs, symbols of peace.

Nel 1948 Picasso dà vita alla serie di quarantuno incisioni dedicata ai Venti poemi dello scrittore spagnolo Louis de Gongora. Quarantuno volti e corpi di donne, l’universo femminile che unisce il sentire di Picasso con quello del poeta seicentesco, vengono incisi all’acquaforte allo zucchero e accompagnati dai versi originali del poeta, anch’essi incisi a mano dall’artista. Il riconoscimento della statura artistica di Picasso alla Biennale di Venezia di quell’anno sarà fortemente sostenuto da Renato Guttuso, che ne presenterà le opere sul catalogo della manifestazione. Si trattava di venti dipinti, dal cubismo all’ultimo periodo; tuttavia, nella stessa rassegna vengono anche esposte le due acqueforti Sueño y mentira de Franco, presenti nella collezione di Peggy Guggeheim.

In 1948, Picasso created a series of forty etchings dedicated to the Vingt Poëmes (Twenty Poems) of the Spanish writer Luis de Góngora. The feminine universe that combines the feel of Picasso with that of the seventeenth-century poet is comprised of fortyone faces and bodies of women etched using the sugar lift method and accompanied by the original verses of the poet, which were also hand engraved by the artist. Recognition of his artistic stature at the Venice Biennale that year was strongly supported by Renato Guttuso, who presents his works in the exhibition’s catalogue. Twenty paintings, from cubism to the latest period are included, however, the same review also shows the two etchings Sueño y mentira de Franco, from Peggy Guggenheim’s collection.

Sempre Fernand Mourlot stamperà nel 1949 per la Galleria Leiris di Parigi la serie Poèmes et lithographies con incisioni che declinano i temi delle colombe e dei tori. È in questo momento che la famosa litografia raffigurante la Colomba della pace, realizzata per il Congresso Mondiale per la pace di Parigi, sarà utilizzata per finanziare il partito comunista francese. L’ultima opera incisoria realizzata da Picasso a Parigi è Carmen, trentotto incisioni a bulino (una tecnica meno frequentata dall’artista) con volti femminili e maschili, costumi andalusi e teste taurine, che illustrano la novella di

In 1949, Fernand Mourlot prints the series Poèmes et lithographies for the Leiris Gallery in Paris with etchings that depict themes of doves and bulls. It was at this time that the famous lithograph depicting the Dove of Peace, created for the World Peace Congress in Paris, is used to finance the French Communist Party. Picasso’s last etchings in Paris are Carmen, a series of thirty-eight burin engravings (a technique not used much by the artist) of male and female faces, heads of bulls and Andalusian costumes, to illustrate the 1845 novel by Prosper Mérimée, which became famous after being Gongora, acquaforte allo zucchero da I Venti poemi di Gongora. Gongora, etching sugar from Twenty Poems by Gongora. 1948, Collezione Privata | Private collection

20


21


set to music by Bizet in 1875. Carmen was printed by Roger Lacourière and published by the Bibliothèque Française in 1949.

Prosper Mérimée del 1845, divenuta famosa per essere stata trasposta in musica da Bizet nel 1875. Carmen viene stampata da Roger Lacourière e pubblicata dalla Bibliothèque Française nel 1949.

The artist’s permanent relocation to the French Riviera in the 1950s provided him with the proper concentration needed to create an amazing series of etchings and to experiment further with new techniques. In 1952, he produces eight lithographs with portraits of Honoré de Balzac. One of them is used as the frontispiece for an edition of Le Pére Goroit and, in 1957 they were all published by Michel Leiris in Balzacs en bas de casse. In 1953, Picasso also met his last love, Jaqueline La Roque and moved with her to La Californie in Cannes.

Il trasferimento definitivo dell’artista sulla Costa Azzurra gli farà trovare, negli anni cinquanta, la concentrazione giusta per dar vita a una serie incredibile di opere incise e per sperimentare ancora nuove tecniche. Nel 1952 realizza otto litografie con ritratti di Honoré de Balzac. Una di esse verrà utilizzata come frontespizio per una edizione di Le Pére Goriot e nel 1957 saranno tutte pubblicate da Michel Leiris in Balzacs en bas de casse. Intanto nel 1953 Picasso conosce l’ultimo suo amore, Jaqueline La Roque e con lei si trasferisce a Cannes, a La Californie.

Once again at the urging of Renato Guttuso, Italy dedicates a major exhibition to him in Rome, at the National Gallery of Modern Art and at the Palazzo Reale in Milan; among others, the critic, Lionello Venturi acts as the curator. The two hundred works selected personally by the artist from his own collection, in addition to the paintings, include a substantial number of etchings and ceramics, demonstrating Picasso’s willingness to show all of his various activities.

L’Italia gli dedica, sempre su impulso di Renato Guttuso, una grande mostra a Roma, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e a Milano, a Palazzo Reale; a curarla sarà, tra gli altri, il critico Lionello Venturi. Le duecento opere, selezionate direttamente dall’artista tra quelle di sua proprietà, comprendono oltre ai dipinti, una serie cospicua di incisioni e di ceramiche, a dimostrazione della volontà di Picasso di rappresentare tutta la sua variegata attività.

In addition to the technique of lithographs coloured by pen, in this period Picasso had an almost morbid fascination for linocuts, also using colour, which he had begun making in recent years, especially for the posters of his exhibitions and catalogue covers. This technique with its soft pictorial feel, was used by the artist, with the assistance of the printer Arnéra of Vallauris, to create the series of bulls and bullfighters exhibited by the Leiris Gallery in 1960. The technique used, or rather innovated, by Picasso consists of inking the same block several times and successively printing it as the work proceeds. The different stages developed by the artist are, therefore, printed in succession, and demand the utmost coordination between the artist and printer.

In questo periodo, oltre alla tecnica della litografia colorata a penna, Picasso affronta in modo quasi morboso l’incisione su linoleum, anche a colori, che aveva cominciato a usare da qualche anno soprattutto per realizzare i manifesti delle sue mostre e le copertine dei cataloghi. In questa tecnica, che riesce a dare sensazioni di morbido pittoricismo, l’artista realizzerà, coadiuvato dallo stampatore Arnéra di Vallauris, la serie di tori e toreri che la Galleria Leiris esporrà nel 1960. La tecnica usata, o meglio innovata, da Picasso consiste nell’inchiostrare a più riprese una stessa lastra e stamparla a mano a mano che si va avanti nel lavoro. Gli stadi messi a punto dall’artista vengono, pertanto, stampati in successione, richiedendo la massima concertazione tra artista e stampatore.

At the same time, Picasso completed still more sugar-lift aquatints to create twenty-six plates and a frontispiece to illustrate the Tauromaquia, printed by Roger Lacourière in 1959 and published by Gustavo Gili of Barcelona.

Picasso, nello stesso tempo, perfeziona ancora l’ac-

22


Baccanale con acrobati, incisione su linoleum Bacchanal with acrobats, engraving on linoleum cm 33x45, 1959, Collezione Privata | Private collection

23


The astonishing thing in the creation of this series, completed in 1957, is that Picasso made the twentysix plates in just a few hours, as if he were possessed. Inspired by the treatise on the Corrida written by Josè Delgado in 1796, the artist dedicates the Tauromaquia plates to the toreador, Peppe Illo, who was killed by a bull in 1801.

quatinta allo zucchero illustrando con ventisei tavole e un frontespizio la Tauromaquia, stampata da Roger Lacourière nel 1959 e pubblicata dall’editore Gustavo Gili di Barcellona. La cosa sbalorditiva nella realizzazione di questa serie, compiuta nel 1957, è che Picasso esegue le ventisei tavole in poche ore, come investito da una sorta di furore. Ispirandosi al trattato sulla Corrida scritto da Josè Delgado nel 1796, l’artista dedica le tavole della Tauromaquia al toreador Peppe Illo, ucciso da un toro nel 1801.

In the early 1960s, Picasso returns to the beloved theme of the painter and the model in several paintings, for which he uses etching as a kind of field study and softspoken commentary. At times the artist’s etching work is performed around opportunities for publication. Thus in 1966 he decided to pay homage to the poet Pierre Reverdy, a friend of the Cubists and Surrealists, who died in 1960. He illustrates his final poem Sable mouvant with ten plates (plus two frontispieces) with aquatint etchings published by Louis Broder. Here the relationship between the artist and his model cuts through all of its psychological components, in a quiet meditation between the beholder (the artist) and the observed (the model) and back again.

All’inizio degli anni sessanta Picasso riprende l’amato tema del pittore e la modella in diversi dipinti, per i quali l’incisione diventa una sorta di campo di studio e di commento a bassa voce. In certi momenti l’artista coagula i suoi lavori incisori intorno a un’occasione di pubblicazione. Così nel 1966 decide di rendere omaggio al poeta Pierre Reverdy, amico dei cubisti e dei surrealisti e morto nel 1960; ne illustra l’ultimo poema, Sable mouvant, con dieci tavole (più due frontespizi) incise all’acquatinta ed edite da Louis Broder. Qui il rapporto tra l’artista e il suo modello sviscera tutte le sue componenti psicologiche, in una meditazione silenziosa tra chi guarda (l’artista) e chi è guardato (il modello) e ri-guarda a sua volta.

For the museum that was dedicated to him in 1963 by the city of Barcelona, ​​Picasso made four colour lithographic plates entitled the Barcelona Suite, which summarize the main themes of his artistic periods, including Mère et Enfant au fichu, a famous image that evokes the Blue Period, the La Danseuse Naine, an example of his Neo-Baroque period; the series garners a lot of success. In 1966, the artist also produces fourteen etching and aquatint plates to illustrate the 1921 play written by Fernand Crommelynck, Le Cocu Magnifique: Farce en trois actes, which relates the tragic consequences of jealousy, a theme that Picasso had thought of taking on for a long time. He completed this working together with the author’s son, the printer Aldo Crommelynck, who published it two years later. A large exhibition was dedicated to him in Paris in 1967, which included more than seven hundred works, many of which show his

Per il Museo che gli viene dedicato nel 1963 dalla città di Barcellona, Picasso realizza quattro tavole litografiche a colori dal titolo Barcellona Suite, nelle quali riassume i temi salienti dei suoi periodi artistici, da Madre e figlio con mantello, famosa immagine che rievoca il periodo blu, alla Ballerina nana, esemplificativa del suo momento neo-barocco; la serie riscuoterà molto successo. Nel 1966 l’artista incide anche quattordici tavole all’acquaforte e acquatinta per illustrare la commedia scritta nel 1921 da Fernand Crommelynck, Le Cocu Magnifique. Farce en trois actes, che racconta le conseguenze del sentimento tragico della gelosia, un tema che Picasso meditava di affrontare da molto tempo. Compie questo lavoro insieme al figlio dell’autore, lo stampatore Aldo

Incisione dalla serie Le sabbie mobili Engraving from Series Quicksand 1966, Collezione Privata | Private collection

24


25


etchings on a par with his great painting. Only etchings were used in the Picasso-Graphik exhibition presented the following year at the Holbeinhaus in Augusta.

Crommelynck, che lo pubblica due anni dopo. Una grande mostra gli viene dedicata a Parigi nel 1967, dove vengono presentate più di settecento opere, molte delle quali documentano tutta la sua attività incisoria alla pari con la grande pittura, mentre di sole incisioni sarà composta, l’anno seguente, la mostra alla Holbeinhaus di Augusta intitolata Picasso-Graphik.

Between April and August 1968, the artist works feverishly at the atelier that the Crommelynck brothers had decided to open for him in Mougins, and produces sixty-six plates and two frontespieces of etchings and aquatints to illustrate the tragicomedy known as Célestine (the title is actually “Calisto y Melibea”), taken froma famous novel in 21 acts attributed to Fernand de Rojas and published in Burgos in 1499. The story of intrigue in which love becomes the subject of corruption and greed, especially interests Picasso with its scenes of amorous encounters organized by the main character and procuress Célestine of the two star-crossed lovers, which he masterfully depicts from a technical point of view of technical and with intriguing composition. This series becomes part of the three hundred forty-seven prints made by the artist in just over six months and is exhibited at the Leiris Gallery at the end of the year with the title of Suite 347. It is a vast corpus of ideas and inventions, and complex in the variety of techniques used: etching, aquatint, engraving, and drypoint, which are often combined or supplemented by “scraping” and “steel facing”. The frequently small “sugar-lift” aquatints in the series were considered masterpieces of Picasso etching work at the time. The difficulty of the technique and the vagaries of painting that the artist manages to attain make him feel akin to the great artists of the past, like Franz Hals and Goya. Moreover, his painting in this period includes interpretations of works by Cranach, Velasquez, Rembrandt, and other artists of the seventeenth century that he admired. He almost always depicts his subjects with etching, but is often seduced by the possibility of combining etching and aquatint, in the style of Goya. His content offers a mix of characters from the classical world and the contemporary world, giants and dwarfs, neat graphic profiles and nearly complete shadows, knights, fauns, children, the recurrent theme of the painter and the model; in essence, Picasso creates the summa of the whole complex iconography that has filled his intense

Tra l’aprile e l’agosto 1968 l’artista è ancora in febbrile lavoro e incide, presso l’atelier che i fratelli Crommelynck avevano deciso di aprire per lui a Mougins, sessantasei tavole e due frontespizi all’acquaforte e all’acquatinta per illustrare la tragicommedia nota come Célestine (il titolo in realtà è “Calisto y Melibea”), tratta da un famoso romanzo in 21 atti attribuito a Fernand de Rojas e pubblicato a Burgos nel 1499. Della storia, un intrigo in cui l’amore diviene oggetto di corruzione e avidità, a Picasso interessano soprattutto le scene degli incontri amorosi organizzati dalla protagonista e mezzana Célestine tra i due sfortunati amanti, che interpreta magistralmente dal punto di vista tecnico e intrigante da quello compositivo. Questa serie entra a far parte delle ben trecentoquarantasette stampe eseguite dall’artista in poco più di sei mesi ed esposte alla Galleria Leiris alla fine dell’anno con il titolo di Suite 347. Un corpus vastissimo di idee e invenzioni, complesso per la varietà di tecniche utilizzate: acquaforte, acquatinta, bulino, puntasecca, spesso combinate tra loro o completate da “raschiato” e “abrasione”. Le acquetinte “allo zucchero” realizzate nell’ambito della serie, spesso di piccole dimensioni, sono da considerarsi i capolavori del momento di Picasso incisore. Le difficoltà della tecnica e le bizzarrie pittoriche che l’artista riesce a raggiungere lo fanno sentire vicino ai grandi artisti del passato, a Franz Hals, a Goya; anche in pittura, del resto, questo è il periodo delle interpretazioni delle opere di Cranach, Velasquez, Rembrandt e in genere di artisti del seicento a lui cari. Quasi sempre realizza i suoi soggetti all’acquaforte, ma spesso si lascia sedurre dalla possibilità di unire acquaforte e acquatinta, alla maniera di Goya. Dal punto di vista contenutistico, vi si mescolano personaggi del mondo classico e del mondo contemporaneo, gigantismi e nanismi, profili grafici netti e ombre quasi campite,

26


career. The success of Series 347 is repeated in the exhibition at the Akademie der Künste in Berlin the following year.

cavalieri, fauni, fanciulli, il tema ricorrente del pittore e la modella; in sostanza, Picasso vi realizza la summa di tutta la complessa iconografia che ha percorso la sua intensa attività. Il successo della Serie 347 sarà duplicato dal trasferimento della mostra all’Akademie der Künste di Berlino l’anno dopo.

In 1970, at nearly ninety years of age, the artist continued to etch plates, producing the last of his series of graphics, Suite 156, which is published after his death and he is only able to sign four copies. Works from his last years are exhibited in various venues in Germany and also in New York, while in 1971, the Galleria Theo Madrid exhibits the famous and rare Suite Vollard. The exhibition is vandalized by a group of extremists who pour acid on the etchings and destroy them. Thus Franco’s Spain offered a final show of intolerance towards the artist who had always declared himself to be against the regime.

Nel 1970, ormai quasi novantenne, l’artista è ancora impegnato a incidere lastre; produce l’ultima delle sue serie grafiche, la Suite 156, pubblicata dopo la sua morte e della quale riesce a firmare solo quattro copie. La produzione degli ultimi anni viene esposta in varie sedi tedesche e anche a New York, mentre nel 1971 la Galleria Theo di Madrid ripropone la famosa e rara Suite Vollard. L’esposizione viene vandalizzata da un gruppo di estremisti, che versa dell’acido sulle incisioni distruggendole. La Spagna franchista dà così l’estremo segnale di intolleranza verso l’artista che si era dichiarato da sempre contro il regime.

Work on book illustrations, small series of etchings and lithographs continued to occupy Picasso’s days; his versatile and creative work, driven by a continuous search for unusual ways in which to express objects, characters, and situations stayed with him until the end. When he produced his last etchings on 4, 6 and 20 March 1972 his health was already in quite serious condition. In January 1973, the Leiris Gallery presented the last exhibition of his work as a living artist, Suite 156. The first posthumous exhibition of Picasso’s work was dedicated to his graphics by the Klipstein & Kornfeld Gallery in Bern.

Lavori per illustrazioni di libri, piccole serie di incisioni e litografie saranno ancora un impegno quotidiano per Picasso; il suo lavoro, poliedrico e creativo, spinto da una continua ricerca di modi, anche distanti tra loro, di esprimere oggetti, personaggi, situazioni, accompagnerà la fine dei suoi giorni; quando esegue le ultime incisioni, il 4, 6 e 20 marzo 1972, le sue condizioni di salute sono già molto precarie. Nel gennaio 1973 la Galleria Leiris esporrà, ultimo omaggio in vita, la Suite 156. La prima mostra postuma sarà dedicata proprio all’opera grafica di Picasso, dalla galleria Kornfeld & Klipstein di Berna.

Bibliografia | Bibliography Bernhard Geiser, Picasso peintre-graveur. Catalogue illustré de l’oeuvre grave et lithographié 1899 – 1931, Berne 1955 L’oeuvre gravé de Picasso, con testo di Kurt Leonhard, Clairefontaine, Lausanne 1966 Georges Bloch, Pablo Picasso. Catalogue de l’oeuvre gravé et lithographié, vol. I – IV, Berne 1968 – 1971 – 1972 - 1979 Fernand Mourlot, Picasso. Lithographs, Boston 1970 Bernd Rau, Pablo Picasso. Obra gràfica, Barcellona 1982 A. Gallego, Picasso obra gràfica original 1904 – 1971, Madrid 1981 Brigitte Baer, Picasso peintre-graveur. Catalogue raisonné de l'oeuvre gravé et des monotypes 1935 – 1965, 3 volumi, Berna 1986, 1988, 1989 Picasso graveur. les 156 Graveures, Mougins 1968 – 1972, Musée d’Art Moderne Saint Etienne 1992 Felix Reuße, Pablo Picasso Lithographs, Münster 2000 Picasso illustratore, a cura di E. Pontiggia, Milano 2007

27


Picasso. La gioia della Ceramica The Joy of Ceramics Claudia Casali


D

T

i fronte all’immensità di un grande Maestro e padre della contemporaneità quale Pablo Picasso, ci si trova in qualche difficoltà a doverne scrivere, considerata la ricchissima bibliografia a disposizione. Molto si è infatti raccontato su questo eccezionale protagonista assoluto dell’arte del XX secolo, che ha saputo trovare con costanza e continuità nuovi spunti e nuove riflessioni sulle arti, grazie alla sua abilità di mescolare codici personali per raggiungere cifre stilistiche impareggiabili. Dirompente, strabiliante, funambolico, uomo e artista del suo tempo, incarna i vizi e le virtù della sua epoca, sempre attento a cercare oltre, nella novità e nell’opportunità che la sua fervente creatività porgeva alla sua mente felice. È difficile pensare come le tante vite artistiche di Picasso siano vissute in un’unica persona e in un tempo così complesso che egli seppe portare nella sua creazione, spinto da un sano ed endemico spirito di curiosità e versatilità. Illuminante al riguardo fu il ritratto in versi che ne fece Guillaume Apollinaire nel 1905: “… egli viene da lontano, dai fasti brutali delle composizioni e delle decorazioni spagnole seicentesche…”. Un uomo antico dallo spirito moderno.

he enormity of a great Master and father of contemporary art like Pablo Picasso makes writing about him a little difficult, especially given the great amount of works already available. Indeed, much has been said about this outstanding figure of twentieth century art whose ability to blend individual styles and achieve unparalleled stylistic figures came from his constant and continual discovery of new ideas and new ways of conceptualizing the arts. A shocking, mind-blowing, acrobatic man and artist of his time, he embodies the virtues and vices of his era, always careful to look beyond the novelty and the opportunity that his fervent creativity presented to his inspired intellect. It is difficult to imagine how Picasso’s many artistic lives were lived in a single individual and at such a complex time, which his healthy and endemic spirit of curiosity and versatility allowed him to manifest in his creations. The portrait in verse by Guillaume Apollinaire in 1905 sheds some light on this: “... He comes from far away, from the brutal splendour of seventeenth-century Spanish compositions and decor...” He is a man of the past with a modern spirit.

La tematica legata alla sua produzione ceramica è stata oggetto negli anni di tanti studi, considerata la copiosa produzione di oltre 4000 manufatti, parte in produzione e parte pezzi unici1. Non si può propriamente definire un colpo di fulmine l’incontro di Picasso con la materia fittile. Certo ci fu quella visita inaspettata nell’estate del 1946 a Vallauris, durante il suo soggiorno in Costa Azzurra, a Golfe Juan, con la compagna Françoise Gillot e i due figli. Ma Picasso proveniva da un territorio dove la ceramica era ben nota. Picasso conosceva la cultura andalusa e la città di Talavera de la Reina, luogo d’elezione per la produzione a vocazione popolare, ancora oggi, per nostra fortuna, centro di antica produzione ceramica. A Vallauris l’artista riprese un

His work in ceramic has been the subject of many studies over the years, given his copious production of more than 4,000 artefacts, partially manufactured and partially unique pieces1. Picasso’s introduction to clay cannot be described as a brilliant encounter. There was of course that unexpected visit to Vallauris in the summer of 1946 during his stay at Golfe-Juan in the French Riviera with his partner Françoise Gillot and his two children. But Picasso came from an area where ceramic was well known. He was familiar with Andalusian culture and the city of Talavera de la Reina, a place renowned for its ancient, indigenous pottery, which, fortunately for us, continues as a ceramic production centre even today. In Vallauris, the artist took up an activity he had done as a 13-year old boy in Malaga

1.  Oltre a un numero considerevole di pezzi unici, esistono diverse riproduzioni delle ceramiche di Picasso. Vi sono le Empreintes originales da stampi originali di Picasso, realizzate in terraglia non dipinta, spesso decorate da artigiani; le Editions Picasso repliche autorizzate realizzate esclusivamente da artigiani.

1.  In addition to a considerable number of unique pieces, several reproductions of Picasso ceramics exist. There are Empreinte originale de Picasso from original moulds made of unpainted pottery, often decorated by craftsmen, and the Edition Picasso of authorized replicas made by craftsmen.

29


fare che aveva già sperimentato da adolescente quando a 13 anni nel 1894 dipinse a Malaga diversi piatti in chiave popolare, guardando gli esempi degli artisti dell’epoca. A Parigi, grazie all’amico scultore e orafo Paco Durrio, Picasso conobbe le ceramiche realizzate da Paul Gauguin, lasciate in custodia a Durrio prima dell’imbarco definitivo per la Polinesia, una trentina di pezzi, di natura tanto primitiva quanto esotica, che impressionarono molto il curioso Picasso. Sempre grazie a Durrio, vi fu l’incontro a Parigi con il ceramista olandese Jean Van Dongen, fratello del famoso pittore Kees, grazie al quale Picasso dipinse due vasi (ora al Museo Picasso di Parigi). Nel 1924 Llorens Artigas, ceramista che nel 1944 lavorerà con Juan Mirò per la realizzazione di diverse ceramiche, venne invitato a collaborare con Picasso per la realizzazione di un grande pannello murale in ceramica.

in 1894, when he painted various dishes in popular styles by looking at examples of artists of the period. In Paris, Picasso’s friend, the goldsmith and sculptor Paco Durrio, showed him ceramic works by Paul Gauguin, which the artist had left in Durrio’s keeping before setting sail for Polynesia. The thirty some-odd primitive and exotic pieces greatly impressed the curious Picasso. Again in Paris, and thanks to Durrio, Picasso met the Dutch ceramist Jean Van Dongen, brother of the famous painter Kees, which led to Picasso painting two vases (now in the Picasso Museum in Paris). In 1924, Llorens Artigas, the ceramist who would go on to create various ceramic works with Juan Mirò in 1944, was invited to collaborate with Picasso to create a large ceramic mural panel. In Vallauris (meaning “golden valley” from the golden clay found in the area), Picasso had the good fortune to meet special people, Suzanne Douly and Georges Ramié, and find a ceramic studio that had been open since 1938, the Madoura2, which produced common objects out of the local red earth, that were able to support the creativity and curiosity of the dynamic artist. A faun and two bulls were the first three small sculptures that Picasso casually and instinctively modelled on his first visit. For the artist, working with mother earth meant going back to the beginning, reading the history of civilization, becoming a child again, as his dealer Daniel-Henry Kahnweiler stated in 1948. The childlike joy and happiness turned into fascination and enthusiasm for the use of the material, painting it, and shaping its curved surfaces, so that the image almost broke away from the representation to follow the curvature of the surface. With the time and creativity that so characterize him, Picasso investigated the possibilities of this new artistic language by integrating and alternating form and decoration, using the sculptural quality of the earth combined with the pictorial to create almost illusionistic effects (whereby the shape of a vase follows the silhouette of the female

A Vallauris (etimologicamente “valle aurea”, dall’argilla dorata) Picasso ebbe la fortuna di incontrare persone speciali, i coniugi Ramié (Suzanne Douly e Georges Ramié), e una manifattura attiva dal 1938, la Madoura2, con produzione popolare in terra rossa locale, in 2.  Madoura è la crasi di maison con le iniziali dei cognomi di Suzanne Douly e Georges Ramié.

Volto di fauno tormentato, 1947 ca., terraglia con smalto. Face of a tormented faun, ca. 1947, earthenware with glaze Faenza, MIC, inv.n. 31511

2.  Madoura is a portmanteau of maison and the first letters of the surnames of Suzanne Douly and Georges Ramié.

30


figure, the moulding of a vase takes the forms of imaginary animals, a dish becomes a portrait of fauns and mythological figures, etc.). Picasso never learned the art of moulding but he studied the techniques of baking and decorative imprinting, engraving, painting, and sculpture from local ceramists.

grado di assecondare l’estro creativo e la curiosità del vulcanico artista. Un fauno e due tori furono le prime tre sculture di piccole dimensioni che, con fare innato e casuale, Picasso modellò già nella sua prima visita. L’incontro con la madre terra significò per l’artista tornare ai primordi, leggere la storia delle civiltà, tornare bambino, come testimonia nel 1948 il suo mercante Daniel-Henry Kahnweiler. La gioia e la felicità infantile si trasformarono in fascino ed entusiasmo nell’utilizzare la materia, dipingerla, modellarla, nelle sue superfici curve, quasi che l’immagine tendesse a scappare dalla rappresentazione assecondando la curvatura della superficie. Picasso con il tempo e la creatività che lo connota, investigò la possibilità di questo nuovo linguaggio, integrando ed alternando forma e decorazione, utilizzando la qualità scultorea della terra unita al dato pittorico per creare effetti quasi illusionistici (per cui la sagoma del vaso asseconda la silhouette della figura femminile, la foggiatura del vaso riprende le sagome di bestiari immaginari, il piatto diviene ritratto di fauni e di figure mitologiche, etc.). Picasso non imparò mai l’arte della foggiatura ma studiò con i ceramisti locali le tecniche per la cottura e la decorazione per impressione, incisione, pittura, scultura.

The decision to pursue this new medium coincided with a historically important period in the artist’s life, during which he moved from Paris to the French Riviera, and in which his poetry expresses a strong Mediterranean sentiment and his interest in sculpture, shape and materials is dominant. From the summer of 1947 until 1973, Picasso’s ceramics flooded the French Riviera, revitalizing an area that had suffered an economic collapse on account of the Great War, with many ceramic factories falling into disuse or closing permanently. After the first fleeting apparition, starting in the summer of 1947, Picasso began steady and continual production at the ceramic studio of the Ramié, who purchased a new large electric furnace for the work. In Vallauris, Picasso worked incessantly presenting drawings and projects to be made, and samples on which to experiment with new solutions, enabling the Ramié, in a kind of exchange, to mass-

La scelta di seguire questo nuovo medium si inserisce in un momento storico particolare per l’artista, in cui si colloca il definitivo trasferimento da Parigi alla Costa Azzurra, dove nella sua poetica si avverte un grande sentimento di mediterraneità e dove prevale l’interesse per la scultura, la forma e i materiali. Dall’estate 1947 fino al 1973 la ricca produzione ceramica picassiana inondò la Costa Azzurra, rivitalizzò un territorio che, con la Grande Guerra, aveva subito un tracollo economico, per cui molte manifatture ceramiche caddero in disuso o chiusero definitivamente. Dopo la prima fugace apparizione, dall’estate 1947 Picasso iniziò in maniera costante e continua la produzione presso i Ramié che acquistarono allo scopo un nuovo forno di grandi dimensioni, alimentato da energia elettrica. A Vallauris Picasso lavorò incessantemente

Testa di fauno, 1949, terraglia tornita, modellata, incisa, dipinta con ingobbi, treppiede da infornamento e rilievi applicati. Head of a faun, 1949, turned earthenware, moulded, engraved, painted with slips, tripod firing and applied reliefs. Faenza, MIC, inv.n. 3903

31


produce some limited editions based on his drawings.

presentando disegni e progetti da realizzare, campioni su cui sperimentare nuove soluzioni, consentendo ai Ramié, in una sorta di scambio, di produrre in serie alcune edizioni limitate tratte dai suoi disegni.

Picasso felt at home at Madoura, as he told his biographer Pierre Daix in 1949. He felt the weight of time, the eternal quality that the earth could provide to his work; he felt the uncertainty and unpredictability of the fire. Going beyond any critical belief, the artist plunged into ceramics with the voracity of a neophyte, with the eyes of a child peering eagerly at a new game to play. The game would over time become a great opportunity.

Picasso a Madoura si sentiva a casa, come disse al suo biografo Pierre Daix nel 1949, sentiva il peso del tempo, l’eternità che la materia, la terra poteva fornire al suo lavoro, avvertiva l’incognita e l’imprevedibilità del fuoco. Oltre ogni possibilità critica, l’artista si avvicinò alla ceramica con la voracità del neofita, con gli occhi del bimbo davanti alla sorpresa del gioco nuovo. Un gioco che diventò col passare del tempo una grande opportunità.

Bulls, picadors, bullfights, fish, birds, female figures, and faces of fauns adorned jugs, dishes, pots, square and hexagonal tiles with a peculiar variety and an attention to detail that captured the essence of the representation, whose shapes were those used in everyday pottery, decorated with unimaginable anthropomorphic and zoomorphic figures. Picasso was not content with the traditional forms of the Ramié, so he created new ones through reinventions and assemblies, like the “structural vessels”, which no longer aimed at being functional, but became true sculpture.

Tori, picadores, corride, pesci, uccelli, figure femminili, volti di fauni invasero brocche, piatti, vasi, mattonelle quadrate e esagonali, con una peculiare varietà e con un’attenzione al piccolo dettaglio per cogliere l’essenza del rappresentato, che seguiva morfologicamente le sagome utilizzate nella ceramica popolare, con soluzioni antropomorfe e zoomorfe inimmaginabili. Picasso non si accontentò delle forme tradizionali dei Ramié: ne creò di nuove, con assemblaggi e reivenzioni, come i “vasi strutturali”, che non guardavano più al dato funzionale, ma diventavano vera e propria scultura.

Over the span of his long career we can see the fascination for Greek and classical forms, but also preColumbian and primitive cave art, in a sort of homage and reverence to the great civilizations that are measured by their pottery and have also imparted a profound civic sensibility.

Rintracciamo nel suo lungo percorso il fascino dell’arte greca e classica, ma anche precolombiana, il percorso del graffitismo primitivo rupestre, in una sorta di ossequio e riverenza alle grandi civiltà che si sono misurate con la ceramica e ne hanno trasmesso anche un profondo senso civico.

Picasso’s ceramic works started with a story made by marks and signs in the earth, resulting in a new work that changed the modus operandi used until then in a gesture of love for the material and for the history of ceramics of all time.

Fare ceramica per Picasso significava iniziare un racconto per gesti e segni nella terra e realizzare un’opera nuova, stravolgendo il modus operandi fino ad allora adottato, in un gesto d’amore per la materia e per la storia della ceramica di tutti i tempi.

The exceptional work performed by Picasso at Madoura was not completely understood at the time. When he exhibited “150 Original Ceramics” at the Maison de la Pensee française in Paris in 1958, there were many orthodox critics who did not see ceramics as an artistic

L’operazione eccezionale portata avanti da Picasso a

Le quattro stagioni, 1950, terracotta incisa, dipinta con ingobbi The Four Seasons, 1950, engraved earthenware, painted with slips Faenza, MIC, inv.n. 4382

32


33


Pagina Successiva | Next Page Picador, 1952, terracotta con smalto Picador, 1952, earthenware with glaze Faenza, MIC, inv.n. 31512

Nudi maschili, 1950, terraglia tornita, modellata, incisa, impressa. Male nudes, 1950, turned earthenware, moulded, engraved, impressed, Faenza, MIC, inv.n. 4383

34


Madoura non venne compresa del tutto all’epoca, quando nel 1958 espose a Parigi “150 ceramiche originali” alla Maison de la Pensée française. Molte furono le critiche dei benpensanti che non concepivano la ceramica quale linguaggio artistico, ma linguaggio secondario, popolare ed artigianale. Come giustamente scrisse Gian Carlo Bojani “… La sua sperimentazione direi che vale soprattutto come forza d’urto rispetto alle attitudini mentali e gestuali consolidate, di fronte ai problemi della reinvenzione, rispetto alla natura e alla storia da cui ogni fatto d’arte si trova ad essere coinvolto…”3. Con Picasso si rilegge la presunta gerarchia dei linguaggi delle arti e forse, per la prima volta, si inizia a parlare di arte in termini di poetica, non di medium.

form, but rather as a base, folk and craft form. As Gian Carlo Bojani correctly wrote “... I would say that his experimentation is especially valid as a shock that forces mental attitudes and established art forms to face the issue of reinventing the nature and history with which every artefact is involved...”3 Picasso causes us to reinterpret the alleged hierarchy of artistic styles and, perhaps for the first time, start to talk about art in terms of poetry, rather than medium. At that particular moment Picasso’s approach to ceramics attained a plateau with a new poetic that the earth alone could provide at that time and in that historical-artistic context, with freedom of expression, a return to origins, and a tribute to the history and the eternity of art: in short, new experiments coursing along the heights of the sculptural realm. In 1949, Gio Ponti wrote: “... Those like us, that have seen Picasso’s ceramics know that they are truly masterful, powerful, and exceedingly beautiful ceramics. Picasso is a genius, and can make some real “discoveries” in ceramics with the incredible joy of his calling. His famous motto “Je ne recherche pas, je trouve” loses its original polemic sense over time to become only “je trouve”…”4 Just as had happened with engraving, Picasso was also an innovator in ceramics, reinventing a style with enthusiasm that paid respect to past masters and civilizations, with a contemporary look.

Picasso giunse in quel momento particolare del suo percorso alla ceramica come ad un approdo ad una nuova poetica che la terra, sola, poteva fornirgli in quel periodo e in quella situazione storico-artistica: libertà d’espressione, ritorno alle origini, omaggio alla storia e all’eternità dell’arte, in sintesi nuova sperimentazione che giunge a lambire la sfera scultorea. Scrisse Gio Ponti nel 1949: “… Chi ha veduto, come noi, le ceramiche di Picasso sa che esse sono davvero magistrali, potenti, e ceramicamente ricche e belle. Picasso è un genio, e può fare anche delle vere “scoperte” nella ceramica con l’incredibile felicità della sua vocazione. Il suo famoso motto “Je ne recherche pas, je trouve” col tempo si spoglia del suo senso polemico iniziale e si definisce nel solo “je trouve”…”4. Così come accadde nell’ambito dell’incisione, anche nella ceramica Picasso fu un innovatore, reinventando con entusiasmo un linguaggio, con ossequio ai maestri e alle civiltà del passato, e con uno sguardo contemporaneo.

3.  G.C. Bojani, Omaggio a Picasso. Dall’artista al museo, in Picasso. La ceramica, catalogo della mostra, Faenza, Palazzo delle Esposizioni, 23 settembre – 22 ottobre 1989, Milano, Electa, p. 16. 4.  G. Ponti, Picasso anche a Faenza, in “Domus”, VIII, ottobre 1949, pp. 21-22.

3.  G.C. Bojani, Omaggio a Picasso: Dall’artista al museo, in Picasso: La ceramica, exhibition catalog, Faenza, Palazzo delle Esposizioni, 23 September - 22 October 1989, Milan, Electa, p. 16. 4.  G. Ponti, Picasso anche a Faenza, in “Domus”, VIII, October 1949, pp. 21-22.

35


36


37


Picasso e Faenza

Picasso and Faenza

Diversi sono i pezzi di Picasso che il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza possiede grazie al tramite di Tullio Mazzotti di Albisola, di Gio Ponti5 e dei coniugi Ramié i quali furono sollecitati a richiedere alcuni manufatti al Maestro per un’esposizione a Faenza e, soprattutto, per la ricostruzione delle Collezioni d’arte ceramica moderna andate distrutte nell’ingente bombardamento alleato del maggio 1944. Merito dell’allora direttore Gaetano Ballardini, nonché fondatore del Museo faentino, che contattò Picasso a Madoura con una lettera commovente e davvero toccante6. Fu così che arrivò nel 1950 il primo piatto ovale raffigurante la Colomba della Pace, memento contro ogni guerra, espressamente dedicata al Museo di Faenza e al tragico destino della sua Collezione e della sua struttura. Seguirono altri piatti nel 1951 con teste di fauno e vasi dal sapore arcaico e archeologico, come quello raffigurante un corteo di uomini nudi reggenti una spiga, incisi nella terra e sbalzati a creare un movimento particolare della superficie. Importante è sicuramente il grande vaso “Le quattro stagioni” (1951), graffito e dipinto, con la raffigurazione pittorica e morfologica di quattro figure femminili, moderne tanagre, le cui forme sinuose vengono sostanziate dalla curvatura accesa del vaso. Faenza dedicò due mostre all’arte ceramica di Picasso: nel 1960 e, la più importante, nel 1989, in collaborazione con la Galerie Madoura di Vallauris e il Museo della Ceramica di Barcellona, il Centre Pompidou di Parigi e il Museo d’Arte Moderna di Céret.

The International Museum of Ceramics in Faenza has several pieces by Picasso thanks to Tullio Mazzotti di Albisola, Gio Ponti, and the5 Ramié family, who were requested to ask the Master for a few artefacts to place in an exhibition in Faenza and, above all, to assist in rebuilding the modern ceramic art collections that were destroyed in the heavy Allied bombing of May 1944. The founder of the Museum in Faenza and its director at the time, Gaetano Ballardini, is also to thank for contacting Picasso at Madoura with a very touching and moving letter6. Thus, in 1950, the museum first received an oval plate depicting the Dove of Peace, a memento against all wars, specifically dedicated to the Museum of Faenza and the tragic fate of its collection and building. Other dishes followed in 1951 with faun heads and vases of an archaeological and archaic flavour, such as the one depicting a procession of naked men bearing an ear of grain, etched into the earthenware and stretched out to create a particular surface movement. Certainly an important piece is the large etched and painted vase “The Four Seasons” (1951), with the pictorial and form representations of four female figures, modern tanagers, whose sinuous forms are made fuller by the ample curvature of the vase. Faenza held two exhibitions devoted to Picasso’s ceramic art: one in 1960 and, a larger one in 1989, in collaboration with Galerie Madoura of Vallauris and the Ceramics Museum in Barcelona, ​​the Centre Pompidou in Paris and the Museum of Modern Art in Céret.

5.  Gio Ponti, nello stesso articolo precedentemente citato, sollecitò Ballardini a richiedere opere ceramiche a Picasso per il Museo di Faenza e per una mostra in occasione della Settimana della Ceramica sempre a Faenza. 6.  Le vicende di questa importante donazione sono narrate, con diversi interventi, sulla storica rivista “Faenza” da Ballardini nel 1949, p. 143 e nel 1950, pp. 47-49; e da E. Golfieri nel 1952, pp. 21-25.

5.  Gio Ponti, in the same article quoted above, urged Ballardini to ask Picasso for ceramic works for the Museum of Faenza and for display at the Settimana della Ceramica exhibition, which was also held in Faenza. 6.  The events of this important donation are related, in several parts, in the historical magazine „Faenza“ by Ballardini in 1949, p. 143 and, in 1950, pp. 47-49; and by E. Golfieri in 1952, pp. 21-25.

La Colomba della pace, 1949, terraglia dipinta, graffita, smaltata. The Dove of Peace, 1949, painted earthenware, sgraffito, glazed. Faenza, MIC, inv.n. 3084

38


39



La mostra | The exhibition

41


42


43


44


45



47


48


49


50


51


52


53


54


55


56


57


58


59


60


61


62


63


64


65


66


67


68


69


70


71



Opere uniche | Unique pieces

73


La Bagnante olio su tela, 1928, cm 35x24 (Collezione Privata) The bather oil on canvas, 1928, cm 35x24 (Private Collection)

74


75


Figura con ombrello pastelli, 1958, cm 21,3x8,2 Man with umbrella pastels, 1958, cm 21,3x8,2

76


77


Moschettiere olio su tela, 1964, cm 55x46 Musketeer oil on canvas, 1964, cm 55x46

78


79



Serie grafiche | Graphic series


Suite des Saltimbanques 1904-1906 | 14 tavole 14 plates

Preziosa serie di quattordici incisioni edita da Vollard nel 1913. Picasso pur non avendo studiato e frequentato nessuna scuola per apprendere la tecnica dell’incisione, aiutato dall’amico Ricardo Canal, realizza le sue prime incisioni tra il 1904 e il 1905, questa suite dedicata ai saltimbanchi. Nel 1913 l’editore e mercante d’arte Ambroise Vollard acquista le lastre e le pubblica. Di questa serie è l’opera Le repas frugal che è considerata un simbolo e una delle più belle lastre nella grandissima produzione dell’artista. A valuable series of fourteen etchings published by Vollard in 1913. Despite never having studied nor attending any school to learn etching techniques, Picasso’s first etchings were of this suite dedicated to acrobats between 1904 and 1905, created with the assistance of his friend Ricardo Canal. In 1913, the art dealer and publisher Ambroise Vollard purchased the plates and published them. The piece Le repas frugal, which is considered a symbol and one of the most beautiful plates of the artist’s vast production, belongs to this series.

Tecnica: acquaforte e puntasecca Anno: 1904-1906 Stampa: 1913 Misure foglio: varie Edizione: 250 esemplari, stampati su carta Vidalon con filigrana “Ambroise Vollard”, editi a Parigi da Ambroise Vollard nel 1913 Tecnique: etching and drypoint Year: 1904-1906 Print: 1913 Sheets Size: various Edition: 250 copies, printed on Vidalon paper with watermark “Ambroise Vollard”, published by Ambroise Vollard in Paris in 1913

82


1 - Il pasto frugale acquaforte, 1904, mm 463x377 2 - Testa di donna acquaforte, gennaio 1905, mm 121x90 3 - I poveri acquaforte, 1905, mm 236x180

1

2

1 - The frugal repast etching, 1904, mm 463x37 2 - Woman’s head etching, Jenuary 1905, mm 121x90 3 - The poor etching, 1905, mm 236x180

3

83


4

6

5

8 7 9

10

11

12

84


4 - Busto d’uomo puntasecca, febbraio 1905, mm120x93 5 - I due saltimbanchi puntasecca, marzo 1905, mm 122x91 6 - Testa di donna, di profilo puntasecca, 1905, mm 292x250 7 - I saltimbanchi puntasecca, 1905, mm288x326 8 - L’abbeveratoio puntasecca, 1905, mm122x188 9 - Al circo puntasecca, 1905, mm220X140 10 - Il saltimbanco in riposo puntasecca, 1905, mm120x87 11 - Il bagno puntasecca, 1905, mm 344x289 12 - La toeletta della madre acquaforte, 1905, mm 235x176 13 - Salomè puntasecca, 1905, mm 400x348 14 - La danza puntasecca, 1905, mm 185x232

13

4 - Bust of man puntasecca, febbraio 1905, mm120x93 5 - The two tumblers puntasecca, marzo 1905, mm 122x91 6 - Woman’s head in profile puntasecca, 1905, mm 292x250 7 - The tumblers puntasecca, 1905, mm288x326 8 - The watering place puntasecca, 1905, mm122x188 9 - At the circus puntasecca, 1905, mm220X140 10 - The tumbler at rest puntasecca, 1905, mm120x87 11 - The bath puntasecca, 1905, mm 344x289 12 - The mother’s toilet etching, 1905, mm 235x176 13 - Salomè puntasecca, 1905, mm 400x348 14 - Dance puntasecca, 1905, mm 185x232

14

85


Tricorno | Le Tricorne

1920 | 32 tavole a colori e 1 bulino 32 coloured plates and 1 burin 26 disegni per i costumi, sei illustrazioni di particolari per il decoro più un bulino realizzati da Picasso nel 1920 in occasione del lavoro alla coreografia del balletto Il Tricorno che gli venne affidato da Diaghilev, geniale produttore dei famosi Balletti Russi, ritenendolo l’unico in grado di lavorare all’ideale wagneriano dello Spettacolo Totale: uno spettacolo che fondesse armoniosamente musica, pittura e danza. 26 designs for costumes, six illustrations of details for the decoration plus an engraving made by Picasso in 1920 for the choreography of the ballet Le Tricorne entrusted to him by the ingenious producer of the famous Ballets Russes, Diaghilev, who considered him alone capable of producing the Wagnerian ideal of collaboration between the arts: a show that would harmoniously blend music, painting and dance.

Tecnica: 1 bulino e 32 pouchoir a colori Anno: 1920 Misure foglio: cm 28x20,5 Edizione: 250 esemplari editi da Paul Rosenberg e stampati dall’Atelier André Marty, Daniel Jacomet et Cie, Parigi su carta Vidalon con filigrana “Ambroise Vollard” Tecnique: 1 burin and 32 color pouchoir Year: 1920 Sheet siza: cm 28x20,5 Edition: 250 copies published by Paul Rosenberg and printed by Atelier André Marty, Daniel Jacomet et Cie, Paris on Vidalon paper with watermark “Ambroise Vollard”

86


87


88


89


90


91


Storia naturale | Natural History 1942 | 31 tavole 31 plates

Serie di incisioni all’acquaforte e all’acquatinta realizzata nel 1942 e ispirata all’opera di Georges Louis Leclerc, conte di Buffon. Le descrizioni anatomiche e fisiologiche degli animali venivano seguite da incisioni che raffiguravano gli animali stessi per facilitare la comprensione del testo del Leclerc. A series of etchings and aquatint produced in 1942 and inspired by the work of Georges-Louis Leclerc, Comte de Buffon. The anatomical and physiological descriptions of the animals were followed by engravings depicting the animals themselves to facilitate understanding of Leclerc’s text.

Tecnica: incisioni all’acquaforte e all’acquatinta allo zucchero Anno: 1942 Misure foglio: cm 36,6x27,9 Edizione: 226 esemplari editi da Martin Fabiani e stampate da Lacourière, Parigi su carta Vidalon con filigrana “Ambroise Vollard” Tecnique: etching, aquatint and sugar Year: 1942 Sheet size: cm 36,6x27,9 Edition: 226 copies published by Martin Fabiani and printed by Lacourière, Paris on Vidalon paper with watermark “Ambroise Vollard”

92


93


94


95


96


97


Venti poemi di Gongora | Twenty Poems by Gongora 1948 | 41 tavole 41 plates

41 opere realizzate nel 1948 per illustrare i poemi di Louis de Gongora, poeta spagnolo nato nel 1561 a Cordova e contemporaneo di El Greco. Ogni poema è preceduto da un’incisione a pagina intera: 19 teste di donna, un meraviglioso universo femminile. Per illustrare questo libro Picasso disegnò direttamente sulla lastra a volte con il pennello a volte con la penna. 41 works produced in 1948 to illustrate the poems of Louis de Góngora, a Spanish poet born in Cordoba in 1561 and a contemporary of the painter El Greco. Each poem is preceded by a full-page etching: 19 heads of women form a beautiful feminine universe. To illustrate this book, Picasso sometimes drew directly on the plate with a brush and at other times with a pen.

Tecnica: incisioni all’acquaforte allo zucchero Anno: 1948 Misure foglio: cm 37,5x27,5 41 tavole in 21 cornici Tecnica: etchings sugar Year: 1948 Sheet size: cm 37,5x27,5 41 boards in 21 frames

98


99


100


101


Balzacs en bas de casse et Picassos sans majuscule 1957 | 8 tavole 8 plates

Nel 1952 Picasso realizza 11 ritratti di Balzac su richiesta di Fernand Mourlot, otto di questi datano 25 novembre 1952 e gli altri tre 7 dicembre 1952. Questi ritratti mostrano lo stesso soggetto sotto diversi aspetti. Una di queste opere fu scelta come frontespizio per una edizione di Le Pére Goroit di Balzac. In 1952 Picasso produced 11 portraits of Balzac at the request of Fernand Mourlot, eight of them are dated 25 November 1952 and the other three 7 December 1952. These portraits depict the same subject in different ways. One of the works was chosen as the frontispiece for an edition of Balzac’s Le Père Goroit.

Tecnica: litografia Anno: 1957 Misure foglio: cm 33x25,8 Edizione: Edito in un’edizione complessiva di 112 esemplari su carta Arches tipo tessuto dalla Galerie Louise Leiris, Parigi, Imprimerie Union per il testo e la tipografia, Mourlot Frères, Parigi per le litografie. Esemplare numerato e firmato ad inchiostro da Picasso Tecnique: lithography Year: 1957 Sheet Size: cm 33x25,8 Edition: Published in an edition of 112 total copies on Arches paper fabric texture by Galerie Louise Leiris, Parigi, text and typography by Imprimerie Union lithography by Mourlot Frères Copy numbered and signed in ink by Picasso

102


103


Le sabbie mobili | Quicksand 1966 | 10 tavole 10 plates

Sono composte da 10 opere e due frontespizi realizzati all’acquatinta nel 1966. In questa serie ritroviamo il tema del rapporto artistamodella e sono state realizzate per il poema di Pierre Reverdy, pubblicato postumo nel 1960 A series of 10 aquatint works and two frontispieces produced in 1966. This series contains the theme of the artist-model relationship and was designed for the poem by Pierre Reverdy, published posthumously in 1960.

Tecnica: incisioni all’acquatinta Anno: 1966 Misure foglio: cm 48x38 Edizione: 255 esemplari editi da Louis Broder e stampati da Pierre Reverdy, Parigi Esemplare n. 21 firmato a matita sulla pagina di giustificazione Tecnique: etching aquatint Year: 1966 Sheet size: cm 48x38 Edition: 255 copies published by Louis Broder and printed by Pierre Reverdy, Paris Copy n. 21 signed in pencil on the justification page

104


105


106


107


Le cocu magnifique | The Splendid Cuckold 1968 | 12 incisioni 12 etchings

Le Cocu magnifique. Farce en trois actes fu presentata per la prima volta il 18 dicembre 1920 a Parigi al Teatro de la Maison de L’Œuvre e l’autore è Fernand Crommelynck. Picasso che lo conosceva da diverso tempo volle realizzare le illustrazioni della commedia e creò una suite di 12 incisioni all’acquaforte e all’acquatinta date alle stampe nel 1968: i toni comici e a volte grotteschi della farsa prendono vita nell’opera di Picasso che qui fonde i motivi tipici di tutta la sua produzione. This farcical play in three acts by Fernand Crommelynck was presented for the first time at the Theatre de la Maison de L’Oeuvre in Paris on 18 December 1920. Picasso who had known him for some time wanted to create illustrations of the play and created a suite of 12 etchings and aquatints which were printed in 1968: the comic and sometimes grotesque tones of the farce come to life in the work of Picasso which here blends typical motifs from his entire production.

Tecnica: incisioni all’acquaforte e all’acquatinta Anno: 1968 Misure foglio: cm 28,2x38,1 Edizione: 200 esemplari editi e pubblicati da Fernand Crommelynck Esemplare n. 161 firmato dall’artista e dall’autore sulla pagina di giustificazione Tecnique: etching and aquatint Year: 1968 Sheet size: cm 28,2x38,1 Edition: 200 copies published by Fernand Crommelynck Copy n. 161 signed by artist and author on the justification page

108


109


110


111


La Célestine

1968 | 66 incisioni 66 etchings La Tragicommedia di Calisto e Melibea conosciuta come La Célestine, è una commedia in 21 atti di Fernando de Rojas pubblicata nel 1499. Le acquaforti de La Célestine fanno parte della famosa serie delle 347. Tra il 16 marzo e il 5 ottobre del 1968 Picasso lavora a questa produzione di 66 tavole usando diverse tecniche, preferendo quella dell’incisione su lastra ingrassata. Le scene proposte non accompagnano la narrazione ma procedono autonomamente abbondando di rifermenti letterari o mitologici sui temi dell’eros, della gelosia e della morte. The tragicomedy of Calisto and Melibea known as La Célestine, is a comedy in 21 acts by Fernando de Rojas published in 1499. The etchings of La Célestine are part of the famous 347 series. Between 16 March and 5 October 1968, Picasso worked to produce 66 plates using different techniques, preferring that of engraving on a greased plate. The scenes depicted do not follow the narrative but rather abound in literary or mythological themes of eros, jealousy and death.

Tecnica: incisioni all’acquaforte e all’acquatinta Anno: 1968 Misure foglio: varie cm 21x17,2 ca Edizione: la serie è pubblicata dalla Galleria Louise Leiris nel 1971 in un’edizione di 400 esemplari; Fequet et Baudier, Parigi per il testo e la tipografia; Atelier Crommelynck di Parigi per le incisioni Le tavole sono datate in lastra dall’11 Aprile al 18 Agosto 1968 Tecnique: etching and aquatint Year: 1968 Sheet size: various cm 21x17,2 ca Edition: the series in 400 copies was published by Louise Leiris Gallery in 1971; text and typography Fequet et Baudier, Paris; etching Atelier Crommelynck, Paris; The plates are dated in the plate from 11 April to August 18, 1968

112


113


114


115


116


117


118


119


120


121


5 opere dalla Suite 347 5 artworks from Suite 347 1968

La Suite 347 è una delle imprese più colossali del Picasso maturo che in pochi mesi, tra il marzo e l’agosto del 1968, realizzò oltre trecento incisioni nelle quali confluisce l’intera immaginazione dell’artista. È una serie di opere di natura erotica, allo stesso tempo toccanti per la loro umanità e sensuali nella rappresentazione, delicata e ironica, definita dallo stesso Picasso come “theatrum mundi”. Suite 347 is one of the biggest works of mature Picasso. In a few months, between March and August of 1968, he realized over three hundred engravings in which flows the entire imagination of the artist. It is a series of drawings about eroticism, at the same time touching for their humanity and sensual in their delicate and ironic representation. Picasso defined it as “theatrum mundi”.

Tecnica: incisioni all’acquaforte Anno: 1968 Atelier Crommelynck di Parigi per le incisioni Tecnique: etching Year: 1968 Sheet size: various cm 21x17,2 ca etching Atelier Crommelynck, Paris.


123


Barcelona Suite 1966 | 5 tavole 5 plates

Barcelona Suite è composta da cinque tavole realizzate nel 1966 che compongono una carrellata dei diversi stili che attraversò Picasso. Vi si ritrovano infatti tratti del periodo azzurro, del periodo rosa, del cubismo e del realismo che emergono grazie alla sua fortissima espressività, nel uso del colore e della tecnica. A series of four plates produced in 1966 that form a medley of the different styles that Picasso went through. Indeed, here we can see elements of the Blue period, the Rose period, Cubism and Realism emerge due to his great expressiveness, use of colour and technique.

Tecnica: litografia a colori Anno: 1966 Misure foglio: cm 75,5x55 Edizione: Museo Picasso di Barcellona, in 60 esemplari, firmata dall’artista. Tecnique: colour litography Year: 1966 Sheet size: cm 75,5x55 Edition: Picasso Museum in Barcellona, 60 copies, signed by artist.

124


1 - L’attesa (1901) colore offset, 1966, mm 755x550 2 - La ballerina nana (1901) colore offset, 1966, mm 755x515 3 - Madre e bambino con scialle (1903) colore offset, 1966, mm 755x515 4 - Madame Ricardo Canals (1905) colore offset, 1966, mm 755x515 5 - Arlecchino (1907) colore offset, 1966, mm 755x525

1

2

3

4

1 - Expectation (1901) color offset, 1966, mm 755x550 2 - The dwarf dancer (1901) color offset, 1966, mm 755x515 3 - Mother and child with shawl (1903) color offset, 1966, mm 755x515 4 - Madame Ricardo Canals (1905) color offset, 1966, mm 755x515 5 - Harlequin (1907) color offset, 1966, mm 755x525

5

125


2 Linoleum e 1 Acquatinta

Baccanale 1955 (circa) Acquatinta a colori | Color aquatint cm 56x76 circa

126


Toros en Vallauris 1954 Incisione su linoleum | Engraving on linoleum cm 79x94

Baccanale con acrobati 1959 Incisione su linoleum | Engraving on linoleum cm 35x45

127



Le Ceramiche | Ceramics


Senza titolo (Galletto) anni ’50, terraglia decorata con decalcomania edizione d’arte non numerata Untitled (Cockerel) 1950s, earthenware decorated with decalcomania unnumbered art edition diam. cm 24,3, Faenza, MIC, inv.n. 28331

Senza titolo (Don Chicotte) anni ’50, terraglia decorata con decalcomania edizione d’arte non numerata Untitled (Don Chicotte) 1950s, earthenware decorated with decalcomania unnumbered art edition diam. cm 24, Faenza, MIC, inv.n. 28332

Senza titolo (La Colomba della Pace) anni ’50, terraglia decorata con decalcomania edizione d’arte non numerata Untitled (The Dove of Peace) 1950s, earthenware decorated with decalcomania unnumbered art edition diam. cm 23,8, Faenza, MIC, inv.n. 28333

130


Senza titolo (La Colomba della Pace) anni ’50, terraglia decorata con decalcomania edizione d’arte non numerata Untitled (The Dove of Peace) 1950s, earthenware decorated with decalcomania unnumbered art edition diam. cm 24,2, Faenza, MIC, inv.n. 28334

Senza titolo (La Colomba della Pace) anni ’50, terraglia decorata con decalcomania edizione d’arte non numerata Untitled (The Dove of Peace) 1950s, earthenware decorated with decalcomania unnumbered art edition diam. cm 24, Faenza, MIC, inv.n. 28335

Senza titolo (Figure danzanti) anni ’50, terraglia decorata con decalcomania edizione d’arte non numerata Untitled (Dancing figures) 1950s, earthenware decorated with decalcomania unnumbered art edition diam. cm 23,8, Faenza, MIC, inv.n. 28336

131


1

3

2

4

5

6

7

132


1 - Tre sardine - cm 30x36,5 - 1948 Piatto rettangolare argilla e terra bianca, decorazione a rilievo con spatola, smalto giallo marrone, blu e giallo paglierino 2 - Corrida verde - cm 30x36,5 - 1949 Piatto rettangolare argilla e terra bianca, decorazione a rilievo con spatola smalto blu, verde, rosso, bianco e nero 3 - Picador - Ă˜ cm 19 - 1952 Piatto terracotta bianca 4 - Toro sotto un albero - Ă˜ cm 19 - 1952 Piatto terracotta bianca 5 - Picador - cm 13,5 - 1952 Brocca in terracotta decorata con paraffina e smalto nero 6 - Cavaliere e cavallo - cm 21,5x15x18,5 1952 - Brocca in terra bianca decorata con ossido, smalto blu, rosso e verde 7 - Picador - Ă˜ cm 22,5 - 1953 Piatto terracotta bianca decorazione con ossidazione e paraffina con bagno di smalto marrone, verde e bianco 8 - Volto di donna - cm 32x39 - 1953 Piatto ovale argilla e terra bianca, decorazione a rilievo con spatola smalto blu, verde, bianco e nero 9 - Teste - cm 13x15 - 1956 Brocca terracotta bianca con decorazione ossido e paraffina, smalto bianco e nero

8

9

133


10

11

13

12

14

15

134


16

10 - Mano con pesce - Ă˜ cm 32 - 1953 Piatto in terracotta con decorazione incisa e a rilievo con smalto color ruggine, verde, blu, avorio e nero 11 - Uccello su un ramo - Ă˜ cm 14,5 Piatto terracotta bianca, decorazione con terracotta e paraffina, smalto bianco e nero 12 - Donna lampada - cm 35x19,5 Terracotta bianca con decorazioni a smalto blu e grigie 13 - Pesce - cm 13x21,5 - 1952 Brocca in terracotta con decorazione a smalto nera e bianca 14 - Donna con cappello floreale - cm 25x33 1964 - Formella rettangolare in terracotta 15 - Testa di donna con corona di fiori - cm 25x33 1964 - Formella rettangolare in terracotta 16 - Gufo - cm 30x22,5 - 1968 Brocca in terracotta bianca con lavorazione a spatola con patina smalto nero, rosso, verde e bianco 17 - Gufo - cm 28x21,5 - 1958 Brocca in terracotta con decorazione incisa con smalto rosso e nero 18 - Gufo - cm 30x22,5 - 1968 Brocca in terracotta bianca con decorazione a smalto satinato nero e marrone 19 - Uccello - Ă˜ cm 25 - 1963 Piatto terracotta bianca decorazione a smalto spazzolato con patina nera verde bianco

19

17

18

135



Postfazione | After word


Il gesto indisciplinato di un bambino curioso. The undisciplined act of a curious child. Gino Fienga Una volta Braque mi disse: - In fondo tu hai sempre amato la bellezza classica. È vero, anche oggi per me è così. Non si inventa una bellezza ogni anno Braque once said to me: - To tell the truth, you’ve always loved timeless beauty. This is still true for me. Something beautiful does not appear every year.


O

B

ggi dovrebbe essere chiaro a tutti che le definizioni Arti Maggiori e Arti Minori sono ampiamente superate e che in un mondo (e in un’epoca) dove le contaminazioni e le continue incursioni in stili e tecniche differenti sono la linfa vitale dell’atto creativo, non è possibile continuare a considerare ambiti come quello grafico e ceramico subordinati ad altre forme espressive più ‘praticate’ come la pittura e la scultura.

y now it should be clear to all that the terms Major Guilds and Minor Guilds have largely lost their importance and that in a world (and at a time) where the continual blending and use of different styles and techniques are the lifeblood of the creativity, graphic and ceramic arts cannot continue to be considered inferior to other, more “well-known” expressive forms, such as painting and sculpture. This is a very Italian “problem”. In the “rest of the world” graphic exhibitions are quite common and are well regarded, and, of course, nearly everyone is aware of the importance attached to ceramics throughout the Asian world.

Questo è un ‘problema’ molto italiano. Nel ‘resto del mondo’ le mostre di grafica sono diffusissime e hanno un notevole risonanza, mentre è da sempre sotto gli occhi di tutti l’importanza che è riconosciuta alla ceramica, per esempio, in tutto l’emisfero orientale.

We Italians have most likely been woefully affected by the ‘negative criticism’ and misguided approach many art historians have taken to certain forms of expression that many others consider to be true works of craftsmanship. Such views do not even take into consideration the fact that ultimately there is an extremely manual component in the preparation and implementation of more or less all forms of art.

Probabilmente noi italiani siamo malamente influenzati da una ‘sfortuna critica’ e da un errato approccio di molti storici dell’arte nei confronti di alcune forme di espressione che, agli occhi di tanti, hanno una vocazione pressocché artigianale: senza prendere in considerazione il fatto che, in fondo, una forte componente manuale, legata all’aspetto della preparazione e della realizzazione, è presente anche in maniera forte in più o meno tutte le forme artistiche.

An eclectic such as Picasso, who was always searching for new “effects”, presents us with a series of works that belie this type of undervaluation and in some way serve to rehabilitate an entire artistic heritage that for too long has been judged marginal or, worse yet, neglected completely. If we allow our eyes to move freely from a glazed earthenware piece to a sugar-lift aquatint or from a lithograph to a ceramic work, we can see how they all have the same incredible creative power and that the wealth of iconographic invention never loses its richness, no matter the media or technique employed.

Un eclettico come Picasso, sempre a caccia di ‘giochi’ nuovi, ci mette subito davanti ad una serie di opere che smentiscono la colpevole sottovalutazione e riabilitano in qualche modo tutto un patrimonio artistico per troppo tempo giudicato con sufficienza o peggio ancora non considerato: se lasciamo libero lo sguardo di passare liberamente da una terracotta smaltata, ad un’acquatinta allo zucchero, da una litografia ad una ceramica, vediamo che il segno continua ad avere la stessa incredibile forza creativa e la ricchezza dell’invenzione iconografica non perde mai spessore, qualunque siano il supporto o la tecnica adottati.

In order to better understand the importance of Picasso’s approach (as well as that of many other artists, even today), it is first necessary to completely abandon any prejudices regarding the manual nature or craftsmanship of the ‘product’ and instead look at the final result in its “poetic sense” rather than in its “physical form”, and attempt to grasp the message and spirit, just as we are wont to do in front of a “traditional” painting or a

Per leggere meglio l’importante percorso fatto da Picasso (come da molti altri artisti, ancora oggi), quindi, bisogna allontanarsi una volta per tutte dal pre-giudizio sulla manualità o sull’artigianalità del ‘prodotto’ ed imparare a guardare il risultato finale, piuttosto che nella sua

139


sculpture.

forma ‘fisica’ nella sua ‘forma poetica’, cercando di coglierne il messaggio e lo spirito, proprio come siamo abituati a fare davanti ad un quadro o ad una scultura intesi in senso ‘tradizionale’.

The most important part of any work are the ideas, and these ideas span eras and continents, eclipsing imperfection and matter, and rendering time and space of no effect. Picasso is in tune with the ancient and classical tradition both in discovering the expressive potential that techniques and materials can offer, as well as in the pursuit of beauty and power in his design, which is never academic and does not conform to the “Renaissance” concept of space’, yet, is always at one with the eternal laws of harmony. The apparently undisciplined act of a child, who is curious to try a new gimmick that does not lead to slavish representation, yields a disruptive force to the expressive power of the image and at the same time the freshness and joy of discovering a new sense.

In un’opera, prima di tutto vengono le idee, e qui l’idea attraversa epoche e continenti, surclassa l’imperfezione e la materia, annulla il tempo e lo spazio: Picasso dialoga con l’antico e con la tradizione classica sia nella scoperta della potenzialità espressive che tecniche e materiali gli possono offrire, sia nella continua ricerca della bellezza e della potenza nel suo di-segno, mai accademico e mai conforme allo spazio ‘rinascimentale’ ma che, tuttavia, risponde sempre e comunque alle eterne leggi dell’armonia. Il gesto apparentemente indisciplinato del bambino, curioso di provare un nuovo arnese che non conduca alla pedissequa rappresentazione, restituisce una forza dirompente alla capacità espressiva dell’immagine e al contempo la freschezza e la gioia della scoperta di un senso nuovo.

In such gestures we feel the flow of certain lines, and perceive the sensitivity of Giotto, the harmony of the Greeks, and the simplicity of the Etruscans in our continuous need to restore value to the accessibility of the line. By the same token we restore the dignity lost in the maze of Mannerist perfection, by searching for its “conceptual” dimension and the unveiling of the ambiguity that has always distinguished it.

Percepiamo in quei gesti, sentiamo nello scorrere di certe linee, la delicatezza di Giotto, l’armonia dei greci, la semplicità degli etruschi, in un continuo bisogno di ridare valore all’accessibilità della linea, restituendole ugualmente quella dignità perduta nei meandri della perfezione manierista, attraverso la ricerca di una sua dimensione ‘concettuale’ e lo svelarsi di quell’ambiguità che da sempre la contraddistingue.

We can catch a glimpse of the greatest example of this “impression” in a small and delicate graphite mark left on a “torn” fresco depicting a Madonna and Child (attributed to Matteo Gaddi). Upon close inspection, this faint mark is not an ‘after thought’ made by just any dauber, but the statement of someone who, so many centuries ago, wanted to create that simple and delicate work. By the looks of it this light mark is merely the act of an undisciplined and curious child who, in 1917 was passing by and wanted to say to the world: “I could do this”. It was signed Picasso 17.

La più grande testimonianza di questa ‘impressione’ la troviamo in un piccolo e delicato segno a grafite che possiamo intravedere su un affresco strappato, raffigurante una Madonna con Bambino (attribuita a Taddeo Gaddi). A ben guardare, quel leggero segno non è lo scherzo ‘postumo’ di un imbrattatore qualunque, ma la dichiarazione di chi, quell’opera - nella sua semplicità e delicatezza - avrebbe voluto realizzarla tanti secoli prima. A ben guardare, quel leggero segno è solo il gesto indisciplinato di un bambino curioso che nel ‘17 passava di là e ha voluto dire al mondo: «Questa avrei potuto farla io». E si è firmato Picasso 17.

Madonna con il bambino, XIV secolo Madonna with child, XIV century Pisa, Museo Nazionale di San Matteo, inv.n. 502

140


141



Apparati | Appendix




Pablo Picasso

Biografia | Biography


Pablo Ruiz Picasso nacque a Malaga il 25 ottobre da Josè Ruiz 1881 Pablo Ruiz Picasso was born in Malaga on 25 October to Josè Blasco e María Picasso Lopez. Lo battezzarono nella chiesa di 1891 Ruiz Blasco and María Picasso Lopez. He was baptised in the Santiago e gli imposero i seguenti nomi: Pablo, Diego, José, church of Santiago with the following names: Pablo Diego José Francisco de Paula, Juan Nepomuceno, María de Los Remedios, Francisco de Paula Juan Nepomuceno María de Los Remedios, Cipriano de la Santísima Trinidad. Il piccolo Picasso ad appena Crispiniano de la Santísima Trinidad. At just 10 years of age, the 10 anni dovette lasciare Malaga per la lontana La Coruna sulla young Picasso left Malaga for A Coruña on the Atlantic coast. costa atlantica. Pablo visse questa nuova avventura con grandi This new adventure held great expectations for Pablo and, in aspettative e infatti grazie alla posizione di Don José presso fact, due to Don José position at the institute where he studied, l’istituto dove studiava, Picasso poteva trascorrere tutto il tempo Picasso was able to spend all of his time painting and drawing a dipingere e a disegnare e imparò alla perfezione la tecnica del and perfecting his charcoal drawing technique. disegno a carboncino. A Malaga con il padre si recò al Prado e vide le opere di Velázques, 1892 While in Malaga with his father he went to the Prado and saw Zurbarán e Goya. La famiglia di Picasso parte per Barcellona, 1897 the works of Velázquez, Zurbarán and Goya. Picasso’s family dove Pablo, seguito dal padre continua la sua formazione moved to Barcelona ​​where Pablo continued his artistic training artistica e dove riuscì ad entrare direttamente all’ultimo anno under his father and was admitted directly to the final year of della Scuola di belle arti grazie al superamento brillante di un the School of Fine Arts after brilliantly passing the entrance esame. Pablo in questi anni dipinge il quadro Visita alla malata, examination. It was in these years that Pablo painted Visiting noto più correttamente come Scienza e carità. Quest’opera fu a sick woman, more properly known as Science and Charity. inviata a Madrid alla Mostra nazionale delle belle arti ricevendo This work was sent to the National Exhibition of Fine Arts in una menzione onorevole. Il quadro fu poi spedito a Malaga dove Madrid where it received an honourable mention. The painting fu premiato con una medaglia d’oro. Nell’autunno dello stesso was then sent to Malaga where it was awarded a gold medal. In anno Picasso si trasferisce, per la prima volta senza la famiglia, autumn of the same year, Picasso set off on his own for the first a Madrid. time and moved to Madrid without his family. Torna a Barcellona dai suoi parenti malato di scarlattina e povero. 1898 He returns to his relatives in Barcelona poor and ill with scarlet Per la convalescenza si trasferisce dall’amico Manuel Pallarés a 1900 fever. He accepted an invitation from his friend Manuel Pallarés Horta de San Juan un paese di campagna dove si sentì a suo agio to recuperate at his home in Horta de Sant Joan, a country town e dove si fermò anche dopo la convalescenza. where he felt at ease and where he continued to stay after his convalescence. A metà anno era già di nuovo a Parigi. Il 24 di giugno fece la 1901 By mid-year he was already back in Paris. On 24 June he held sua mostra nella galleria di Ambroise Vollard. La mostra però 1905 an exhibition at the gallery of Ambroise Vollard. However, the non ebbe successo. Nell’inverno dello stesso anno Picasso torna show was not a success. In the winter of the same year Picasso a Barcellona per tornare poi a Parigi per la terza volta, che lascia returned to Barcelona before returning to Paris for the third ancora una volta dopo essere riuscito a vendere per duecento time, which he left once again after managing to sell the canvas, franchi la tela La madre con bambino sulla spiaggia e in quel Mother and child on the beach, for two hundred francs. He had to periodo dovette svendere altre sue opere per l’estrema indigenza sell off his other works in this period on account of the extreme nella quale viveva. Il soggiorno a Barcellona questa volta durò poverty in which he was living. His stay in Barcelona this time più di un anno e in questo periodo realizzò fra i dipinti più lasted more than a year, during which time he created some of significativi e più belli del periodo blu. Fra questi ce ne sono due the most important and beautiful paintings of his blue period. in particolare: uno è un gruppo di famiglia che raffigura il sarto Two of these paintings are quite particular: one is a group scene Soler con la moglie, i quattro figli e il cane mentre fanno una depicting the tailor Soler with his wife, four children and family merenda sull’erba, l’altro, La vita, dipinto nel 1903, anch’esso dog having a summer picnic, the other, La Vie, painted in 1903, di grandi dimensioni, è una composizione progettata con cura, is also a large, carefully studied composition, whose stiff figures la rigidezza delle figure sembra esprimere l’incompatibilità tra seem to express the incompatibility between life and sexual love. vita e amore sessuale. In aprile ripartì per Parigi, da questo In April, he left again for Paris and from this time onwards momento diventa virtualmente un artista francese. Di questo became virtually a French artist. This well-known etching The periodo è l’acquaforte intitolata Il pasto frugale, un’opera matura Frugal Repast, a mature and masterfully executed work, is from e magistralmente eseguita. Mentre stava lavorando a quest’opera this period. While at work on this piece, Picasso met Fernande Picasso incontrò Fernande che divenne la sua compagna per i Olivier who became his companion for the next six years. successivi sei anni.

147


Leo e Gertrude Stein, americani stabiliti da poco a Parigi e 1906 Leo and Gertrude Stein, an American couple of enthusiastic art collezionisti entusiasti, acquistarono per centocinquanta franchi 1911 collectors who had recently settled in Paris, bought a large vertical una grande tela verticale dipinta nel 1905, mentre alla loro canvas painted in 1905 for a hundred and fifty francs, and on prima visita presso il suo studio spesero la cifra rilevante di their first visit to his studio spent the rather large sum of eight ottocento franchi in dipinti. In questo periodo Picasso conobbe hundred francs on paintings. During this period Picasso met the Guillaume Apollinaire, focoso e brillante poeta per metà italiano fiery and brilliant, half-Italian and half-Polish poet Guillaume e per metà polacco. Fu questo incontro a inaugurare il periodo Apollinaire. This meeting inaugurated the period in which in cui pittori e poeti si sarebbero influenzati a vicenda attraverso painters and poets influenced each other’s’ work in close and una stretta e proficua collaborazione. Per molti anni l’unico fruitful collaboration. For many years the only entertainment svago degli artisti residenti a Montmartre fu il circo Medrano, of the artists residing in Montmartre was the Medrano circus, Picasso strinse amicizia con gli arlecchini, i giocolieri e gli attori Picasso became friends with harlequins, jugglers and wandering girovaghi e senza che essi se ne accorgessero divennero tutti performers who unknowingly became his models. Family of suoi modelli. Famiglia di saltimbanchi è la più grande opera Saltimbanques (La famille de saltimbanques) is the largest work che Picasso dipinse fino a questo momento. Nel 1907 dipinse that Picasso had painted up to this time. In 1907, over the span nello spazio di pochi giorni senza esitare un grande quadro di of a few days of constant work he produced a large painting of quasi sette metri quadri, nasce l’opera Les Demoiselles d’Avignon, nearly seven square metres, which became The Young Women of che all’inizio fu disapprovato sia dagli amici che dai critici e dai Avignon (Les Demoiselles d’Avignon). The painting initially met collezionisti, ma Picasso non si arrese e proseguì su questa nuova with disapproval from friends, critics and collectors, but Picasso strada fino al momento in cui tutto il suo entourage cambiò idea did not give up and persevered in this new direction until acclamando l’opera come una svolta decisiva nella sua carriera. everyone in his entourage had a change of heart and cheered Dipinse tre grandi ritratti nei quali la somiglianza con il modello the work as a pivotal moment in his career. He painted three è sorprendente nonostante la dissezione cui è stata sottoposta la large portraits in which the model is surprisingly recognizable, figura. L’ultimo il ritratto di Kahnweiler, quadro la cui superficie despite the dissection of the figure. The last of these is a portrait è organizzata secondo un disegno di piccoli piani che ricordano of Kahnweiler, whose surface is organized as a pattern of small l’intricato disegno a favo d’ape delle volte dell’Alhambra. Questo planes that are reminiscent of the intricate honeycomb vaulting ritratto è uno dei migliori esempi del cubismo analitico. of the Alhambra. This portrait is one of the best examples of Analytic Cubism. A maggio Picasso decise di lasciare Parigi con la nuova amante 1912 In May, Picasso decided to leave Paris with his new lover Marcelle Marcelle Humbert, che aveva soprannominato Eva, per andare 1916 Humbert, who he nicknamed Eve, to go first to Avignon and prima ad Avignone poi a Céret nella campagna dei Pireni, luogo then to Céret in the countryside of the Pyrenees, where he had in cui era già stato con Fernande. Decise quindi di far ritorno ad already visited with Fernande. He decided to return to Avignon Avignone e poi proseguì per Sorgues, una cittadina a sei miglia a and then went on to Sorgues, a small town six miles north of nord di Avignone. Qui li raggiunsero Braque e sua moglie. Avignon. Here they were joined by Braque and his wife. Di questo periodo sono una serie di disegni a carboncino nei This period saw him produce a series of charcoal drawings to quali aveva inserito pezzi di giornale per arricchirne il contenuto, which he added pieces of newspaper to enrich the composition. lo stesso stava facendo Braque, e da allora la tecnica del papier Braque was doing the same and the papier collé technique began collé si diffuse in sfere diversissime tra loro e segnò l’inizio di to spread to various disciplines and marked the beginning of a un’ulteriore evoluzione del cubismo. further evolution of Cubism. Nello stesso anno Roger Fry organizzò due mostre postimpresIn the same year Roger Fry organized two Post-Impressionist sioniste e per entrambe volle delle opere di Picasso, ma nonoexhibitions in which he wished to include works by Picasso; stante il coraggio dimostrato nell’esporre a Londra i dipinti cuthough he dared to exhibit Cubist paintings by Picasso and bisti di Picasso e Braque, Fry non riuscì a capire il senso della Braque in London, Fry was unable to grasp the meaning of their loro opera. Nel 1913 Apollinaire divenne il direttore del mensile work. In 1913, Apollinaire became the director of the monthly “Les Soirées de Paris”, e nel primo numero pubblicò le riprodumagazine “Les Soirees de Paris” and published reproductions zioni di cinque costruzioni cubiste di Picasso. L’effetto di questa of five Cubist constructions by Picasso in the first issue. This scelta fu tale che 39 sui 40 abbonati annullarono l’abbonamendecision resulted in 39 of the 40 subscribers cancelling their to. Il 2 agosto 1914 fu dichiarata la guerra e Braque e Derain subscription. War was declared on 2 August 1914, and Braque partirono per raggiungere i loro reggimenti. Picasso rimase solo and Derain left to join their regiments. Picasso remained behind e triste ad Avignone dove si era trasferito insieme ad Eva, nonoin Avignon where he had moved along with Eve and grew Ambroise Vollard (1866-1939) Gallerista | Art-dealer

148


149


stante questo i dipinti di questo periodo ebbero i colori accesi e allegri che alcuni critici azzardarono a classificarli col nome di “cubismo rococò”. Mentre Picasso scopriva il cubismo rimase sempre consapevole di altre possibilità di visione, infatti stupì chi non capiva il suo modo di lavorare e di pensare, con la sua straordinaria abilità di disegnatore.

depressed. Nonetheless, his paintings from this period made use of bright and cheerful colours, inducing some critics to classify them as “Rococo Cubism”. Though Picasso discovered Cubism, he always remained aware of other creative possibilities, continuing to astound people who did not understand his way of working and thinking with his extraordinary drawing skills.

Jean Cocteau chiese a Picasso di disegnarne i costumi e di 1917 Jean Cocteau asked Picasso to design costumes and follow him seguirlo a Roma per incontrare la compagnia del balletto russo 1920 to Rome to meet Diaghilev and the Ballets Russes company. e Djagilev. Picasso accettò e a febbraio partì insieme a Cocteau Picasso agreed and left with Cocteau and Satie in February. e a Satie. Da questa collaborazione doveva nascere lo spettacolo This collaboration would result in the ballet Parade. On 12 July Parade. Il 12 luglio 1918 Picasso sposò Olga Koklova una delle 1918, Picasso married Olga Khokhlova, who was a dancer with ballerine del balletto russo. Paul Guillaume organizzò nella the Ballets Russes. Paul Guillaume organized a joint exhibition sua galleria in faubourg Saint-Honoré, una mostra congiunta of works by Matisse and Picasso in his gallery in the Rue du di Matisse e Picasso. Nell’autunno dello stesso anno morì il Faubourg Saint-Honoré. In the autumn of the same year suo amato amico Apollinaire. Collaborò ancora una volta con Picasso’s beloved friend Apollinaire died. He collaborated once l’impresario Djagilev in altri due balletti sia per i costumi che per again with the impresario Diaghilev, producing costumes and set gli allestimenti scenici. Compaiono le prime figure monumentali designs for two more ballets. He produces his first monumental come ad esempio i Due nudi femminili dove le donne pazienti e figures such as Two Nude Women, in which statuesque female statuarie si preparano alla futura maternità. patients prepare for future motherhood. Nell’estate i suoi studi cubisti culminarono in un grande dipinto 1921 In the summer his Cubist studies culminated in a large painting noto con il titolo Tre suonatori. Londra ospitò per la prima volta 1924 known by the title Three Musicians. London displayed an un’importante collezione delle sue opere: ventiquattro dipinti, important collection of his works for the first time: twentya olio e quarantotto fra disegni, acquerelli e incisioni, eseguiti four oil paintings and some forty drawings, watercolours and fra il 1902 e il 1919, furono esposti nelle Leicester Galleries. etchings produced between 1902 and 1919 were exhibited in Durante il soggiorno estivo a Juan-les-Pins produsse quaranta the Leicester Galleries. A summer stay in Juan-les-Pins produced disegni e una serie di paesaggi quasi frivoli con le torri falso forty drawings and a series of almost frivolous landscapes in gotiche della Villa la Vogie, in cui abitava e furono utilizzati which the mock-Gothic towers of the Villa la Vigie, in which per illustrare il racconto Le chef d’æuvre inconnu pubblicato da he was staying, appear and were used to illustrate the story La Vollard nel 1931 con tredici incisioni a tutta pagina. chef d’æuvre inconnu, published by Vollard in 1931 with thirteen full-page etchings. Dipinge la grande tela dal titolo Tre danzatrici, una scena 1925 He painted the large canvas work entitled Three Dancers, a wild selvaggia e frenetica in cui due donne dissolute, dando la mano 1931 and frantic scene in which two debauched women assisting a alla compagna che sta nel mezzo, si esibiscono in contorcimenti third in the middle are depicted in lascivious contortions. The lascivi ed è soprattutto nella deformazione della più frenetica deformation of the most frenetic of the three most definitely delle tre che si sente uno spirito nuovo. Nel 1928 riprese a exudes a new spirit. In 1928, he began to produce threerealizzare in tre dimensioni le forme scultoree dei suoi disegni. In dimensional sculptural forms of his drawings. In the autumn autunno fece una costruzione in fil di ferro che si presenta come he produced wire construction that appeared to be a simplified un diagramma semplificato degli strani disegni su album, poi diagram of the strange drawings on the album later reproduced riprodotti nel Chef d’æuvre inconnu. Nel 1931 Picasso scoprì nel in La chef d’æuvre inconnu. In 1931, Picasso found a small, tratto tra Parigi e Rouen, un piccolo castello del diciassettesimo seventeenth century castle located on the outskirts of Boisgeloup secolo, che si trova ai margini del paese di Boisgeloup e lo between Paris and Rouen and bought it. The press for the acquistò. Il torchio per le acqueforti fu portato qui e istallato in etchings was brought here and installed in one of the rooms, uno dei locali, mentre le rimesse delle carrozze, dei locali molto while the carriage stalls, which were much larger spaces, were più grandi, furono trasformate in studi da scultore. La rinnovata transformed into a sculptor’s studio. His renewed friendship amicizia con lo scultore Gonzales inaugurò un periodo di attività with the sculptor Gonzales ushered in a period of activity in the nel campo della creazione plastica. field of plastic art creation. I due saltimbanchi, Puntasecca da La Suite dei Saltimbanchi The two tumblers, puntasecca from Suite des Saltimbanques 1905, Collezione Privata | Private Collection

150


151


Produsse una serie di grandi tele che furono esposte in quell’estate 1932 He produced a series of large paintings that were exhibited that nella grande retrospettiva alla Gallerie Georges Petit. Queste 1936 summer in a large retrospective exhibition at the Galerie Georges opere riproducevano nudi femminili molto sensuali. La nuova Petit. These works reproduced very sensual female nudes. The modella così presente in queste tele, era Marie-Thérèse Walter, new model so present in these paintings was Marie-Thérèse una ragazza incontrata per caso poco tempo prima, istintiva Walter, an instinctive and unconventional girl he met by chance e anticonformista. Sabartés uno dei suoi amici del periodo a short time before. Sabartés, one of his friends during the Els dei Quatre Gats lo raggiunse a Parigi e finalmente Picasso fu Quatre Gats period, came to see him in Paris and Picasso was contento perché il suo vecchio amico poteva capire meglio di finally happy because his old friend was able to understand the chiunque altro le sue poesie che egli aveva iniziato a scrivere poems that he had started writing some time ago better than qualche tempo prima. A André Breton piacquero molto e pochi anyone else. André Breton was greatly impressed and a few mesi dopo furono pubblicate in un numero speciale di Cahiers months later they were published in a special issue of ‘Cahiers d’Art. d’Art’. Il 29 aprile 1937 arrivò a Parigi la notizia dei bombardamenti 1937 On 29 April 1937, the news of the German bombing that tedeschi che al servizio di Franco avevano raso al suolo la 1940 had razed the town of Guernica for Franco reached Paris. This cittadina di Guernica. Questo terribile episodio trascinò terrible episode dragged Picasso out of his depression and into Picasso dalla tristezza all’odio e gli fornì il tema che aveva a rage and provided him with the theme he had long been seeking. lungo cercato. A mano a mano che il dipinto prendeva forma As the painting gradually took shape it was possible to see the era possibile osservare l’equilibrio che Picasso manteneva tra balance that Picasso maintained between the despair caused by la disperazione causata dalla guerra e la speranza d’una vittoria the war and the hope of a final victory. Less than two months finale. A meno di due mesi dal primo schizzo la grande tela di after the first sketch, the large canvas Guernica was ready to be Guernica era pronta per essere esposta al padiglione spagnolo exhibited at the Spanish Pavilion at the Paris Exposition. Picasso dell’Esposizione di Parigi. Durante l’occupazione nazista Picasso was harassed by the Nazis during their occupation of Paris. He fu molestato dagli invasori. Egli era il maestro di tutto ciò che was the master of all that Hitler hated in modern art. He was Hitler odiava dell’arte moderna. Per tutto questo periodo gli fu banned from exhibiting his works in public throughout this vietato di mostrare in pubblico le opere. period. La scultura divenne nuovamente un’attività primaria. Di questo 1941 Sculpture once again became a primary activity. This period saw periodo sono piccole figure femminili modellate in creta, una 1944 him produce small female figures moulded in clay, a plaster head testa di gesso di Dora Maar, un uccello fatto con un frammento of Dora Maar, and a bird made from part of a scooter. The most di monopattino. La più famosa delle invenzioni di questo famous of his inventions from this period is an object made periodo è un oggetto fatto con un manubrio e la sella di una with the handlebar and seat of a bicycle that became a live bull’s bicicletta che divenne una testa di toro viva. head. In estate e in un solo giorno Picasso modellò una scultura On one summer’s day, Picasso moulded a clay sculpture that was in creta che venne fusa in bronzo dopo la guerra, L’uomo con cast in bronze after the war, Man with a Lamb, which occupies agnello, che occupa un posto a sé nel canone della sua opera. a place of its own in the canon of his work. Six weeks after Sei settimane dopo la liberazione di Parigi aprì i battenti nel the liberation of Paris in 1944, the Salon d’Automne opened 1944 il Salon d’automne. Per tradizione veniva invitato un its doors. By tradition a renowned French painter was invited pittore francese di fama ad esporre in una galleria a lui assegnata to exhibit in a gallery assigned to him exclusively. But on this esclusivamente. Ma in questa occasione l’onore toccò a Pablo occasion the honour fell to Pablo Picasso, who exhibited in Picasso, che per la prima volta partecipò ad un salone ufficiale. an official salon for the first time. This participation provoked L’effetto di questa partecipazione suscitò violente reazioni tanto such violent reactions that two days after the opening a group che due giorni dopo l’apertura un gruppo di scalmanati prese of hooligans laid siege to the gallery and threatened to destroy d’assedio la galleria e minacciò di distruggere le sue opere. his works. Picasso incominciò un altro grande dipinto che ricordava 1945 Picasso began another large painting that recalled Guernica, The Guernica, L’ossario. Il quadro fu esposto al Salon d’automne 1947 Mass Grave. The painting was exhibited at the Salon d’Automne dell’anno successivo. Questa è un’opera che ritrae le catastrofi the following year. The work depicts the catastrophes of the avvenute di recente, il quadro non ci mostra nient’altro che la recent past and shows the true reality of the murderous and vera realtà dell’epoca assassina e suicida. suicidal epoch it portrays. Senza titolo (La Colomba della Pace) terracotta decorata, anni ‘50 Untitled (The Dove of Peace) earthenware decorated, 1950’s diam. cm 24, Faenza, MIC, inv.n. 28335

152


153


In the autumn he met the printer Fernand Mourlot, whose ability and kindness provided Picasso with a good impetus to begin creating lithographs. After a first visit to the town of Vallauris, famous for its pottery and perfumes, and where he met the ceramist Georges Ramié and his wife, Picasso began to take a serious interest in ceramics.

In autunno conobbe lo stampatore Fernand Mourlot la cui abilità e cordialità diedero a Picasso un buon motivo per ricominciare a realizzare litografie. Dopo una prima visita alla cittadina di Vallauris famosa per la produzione di ceramiche e profumi e dove conobbe il ceramista Georges Ramié e la moglie Picasso incominciò ad interessarsi seriamente alle ceramiche.

Si tenne a Wroclaw in agosto il primo congresso della pace pa- 1948 In August, the first Communist-sponsored peace congress was trocinato dai comunisti e venne chiesto a Picasso di parteciparvi 1950 held in Wroclaw, Poland, and Picasso was asked to participate and give a speech. He left for Poland with Paul Eluard and e di pronunciare un discorso. Insieme a Paul Eluard partì per la visited Warsaw and Krakow, where he was decorated by the Polonia dove visitò Varsavia e Cracovia e dove fu decorato dal President of the Republic with the Commander’s Cross. Picasso Presidente della Repubblica della Croce di commendatore. In was asked to create a poster for a similar event held in Paris and, occasione di un’analoga manifestazione organizzata a Parigi a using a white dove as his subject, created a lithograph that has Picasso fu chiesto di realizzare un manifesto, ed egli, prendendo since become very popular. Two years after the birth of his son come soggetto una colomba bianca realizzò una litografia che Claude, his daughter Paloma was born. Picasso wanted to give da allora è diventata molto famosa. Due anni dopo la nascita di her a name in keeping with his passion for doves. During the Claude nacque Paloma, nome che Picasso volle darle in armonia summer a conflict between Communist and Western powers led con la sua passione per le colombe. Durante l’estate un contrato the outbreak of the Korean War. The painting he produced sto tra comunisti e potenze occidentali provocò il conflitto cois one of the few to which he deliberately gave a title, called it reano. Il dipinto che eseguì è uno dei pochi a cui egli abbia dato Massacre in Korea. deliberatamente un titolo, lo chiamò Massacro in Corea. In occasione del suo settantesimo compleanno furono organizzate 1951 On the occasion of his seventieth birthday exhibitions were esposizioni in diverse città, da Tokio a Londra, ma l’evento più 1955 organized in several cities, from Tokyo to London. But the most important event was organized at the Maison de la pensée importante fu organizzato alla Maison de la pensée française française with the largest exhibition of painting and sculpture. con la più grande mostra di pittura e scultura. Partecipò ad un He participated in a fourth Peace Congress, this time held in quarto congresso questa volta organizzato a Roma. Durante Rome. During his stay in Italy he visited the Sistine Chapel, il suo soggiorno in Italia visitò la Cappella Sistina,si fermò ad stopped in Arezzo to admire the work of Piero della Francesca Arezzo ad ammirare l’opera di Piero della Francesca ed ad Assisi and in Assisi where he saw the frescoes by Giotto. This was his dove vide gli affreschi di Giotto. Questo fu il suo ultimo viaggio last trip as a delegate. He decided to devote his attention to in qualità di delegato. Decise di dedicarsi alla decorazione decorating the chapel in Vallauris. Picasso wanted to completely della cappella di Vallauris. Picasso volle coprire completamente cover the chancel with a painting composed of two themes, war il presbiterio con un dipinto suddiviso in due temi da una on one side and peace on the other. He began a series of fifteen parte la guerra e dall’altra parte la pace. Incominciò una serie variations on Delacroix’s masterpiece, The Women of Algiers (Les di quindici variazioni sul tema del capolavoro di Delacroix, femmes d’Alger). Early versions depict the tranquil atmosphere of Les femmes d’Alger. Nelle prime versioni è rappresentata la a harem, which disappears in later disappears to make room for tranquilla atmosfera di un harem che nelle versioni successive orgiastic scenes. The last version combines both styles to achieve sparisce per dar spazio a scene orgiastiche. Nell’ultima versione a complementary effect representing the two sides of the same unisce entrambi gli stili ottenendo un effetto complementare reality. A retrospective exhibition was organized at the Palais de rappresentando le due facce della stessa realtà. Fu organizzata nel Marsannay with one hundred forty-three works dating from Palais de Marsanuna mostra retrospettiva di centoquarantatre 1900 to 1955. opere datate dal 1900 al 1955. Alfred Barr organizzò un’importantissima esposizione di pittura 1957 Alfred Barr organized a major exhibition of paintings and e scultura di Picasso al Museum of Modern Art di New York. 1960 sculptures by Picasso at the Museum of Modern Art in New York. During his stay in Vauvenargues Picasso began his first exploration Durante il soggiorno a Vauvenargues Picasso inizia la prima of Manet’s Déjeuner sur l’herbe. His most important retrospective esplorazione del Déjeuner sur l’herbe di Manet. Il 1960 è l’anno exhibition was held in 1960: two hundred and seventy works were della sua più importante retrospettiva: duecentosettanta opere exhibited at the Tate Gallery in London, ranging from the earliest esposte a Londra alla Tate Gallery, opere che vanno dalle primissime studies (a canvas work painted when he was fourteen years old) to prove (una tela dipinta a quattordici anni) fino alle più recenti tra Toros en Vallauris, incisione su linoleum engraving on linoleum cm 79x94, 1954, Collezione Privata | Private collection

154


155


cui Las Meniñas della fine degli anni ’50. Dopo una pausa Picasso the most recent including Las Meniñas from the late 1950s. After riprende il suo lavoro sull’opera di Manet dipingendo quattro tele a break Picasso resumed his work on Manet’s piece, painting four e poi altre tre dal titolo Il vecchio musicista. canvases and then three more with the title The Old Musician. Madrid gli rende omaggio con una delle più importanti mostre 1961 Madrid paid homage to him with one of the largest exhibitions sulla sua attività grafica: vengono esposti duecento disegni. 1965 of his graphic work: two hundred drawings were exhibited. I festeggiamenti ci furono anche a Vallauris con due giorni Celebrations also took place in Vallauris with a two-day village di festa paesana e l’organizzazione di una grande corrida con festival and bullfighting with the renowned bullfighters toreri d’eccezione: Dominguin, Ortega, Vasquez che vollero Dominguín, Ortega, and Vasquez who wished to honour the con la loro presenza rendere omaggio al maestro. A Nizza ci master with their presence. A gala event was held at the Palace fu una gala al Palazzo delle Esposizioni al quale parteciparono of Expositions in Nice, which was attended by some of the most alcune tra le più importanti personalità artistiche del momento. important artists of the time. In April 1962, the offices of the Nell’aprile del 1962 viene inaugurata la sede del Colegio official Colegio oficial de Barcelona were inaugurated, ​​for which Picasso di Barcellona per la quale Picasso realizzò un’opera eccezionale: made an exceptional work: a long mural with scenes of riding, un lungo graffito con scene di cavalcate, di danze, di tori. Per dancing, and bulls. For this monumental work Picasso provided quest’opera monumentale Picasso ha fornito i disegni che the drawings that were etched by Carl Nesjar with a jet of sand sono stati riprodotti da Karl Nesjar incidendo con un getto di onto a layer of white cement. He started the final version of the sabbia lo strato di cemento bianco. Inizia la versione definitiva work entitled Rape of the Sabine Women which would only be dell’opera dal titolo Il ratto della sabine che avrà termine solo completed in February. After this piece he immediately began a febbraio. Dopo questo lavoro inizia subito un altro ciclo another cycle that was just as important, The Painter and His altrettanto importante, Il pittore e la modella. Model. In occasione del suo ottantacinquesimo compleanno si tiene 1966 The largest retrospective exhibition of his career was held in a Parigi la sua retrospettiva più importante con 284 tele, 205 1973 Paris on the occasion of his eighty-fifth birthday, including 284 disegni, 186 sculture e 116 ceramiche, oltre ad una serie di paintings, 205 drawings, 186 sculptures and 116 ceramics, as incisioni. L’opera intitolata Chitarra del 1912 fu donata al well as a series of etchings. The work entitled Guitar from 1912 MOMA, e, in occasione del suo compleanno, otto dei suoi was donated to the Museum Of Modern Art, and eight of his quadri vennero appesi alla Grande Galerie del Louvre. L’8 aprile paintings were hung in the Grande Galerie of the Louvre on his 1973 morì mentre si trovava a Mougins e a nessuno fu permesso birthday. On 8 April 1973 he died while visiting Mougins, no di vederlo nella bara. Al suo funerale, un prete e un consigliere one was allowed to see him in the coffin. A priest and a local locale comunista dissero poche parole. Communist official said a few words at his funeral.

Acquatinta dalla serie Le Sabbie Mobili Acquatint from series Quicksand 1966, Collezione Privata | Private collection

156




Sorrento

Arrivi da turista. Riparti come uno di famiglia.

CittĂ di Sorrento

Per la tutela, la valorizzazione e la promozione culturale e turistica del territorio. Per lo sviluppo economico e civile della comunitĂ locale e del contesto Penisola sorrentina.

Villa Fiorentino, corso Italia, 53 80067 Sorrento Tel. 081 8782284 Fax 081 8773380 info@fondazionesorrento.com www.fondazionesorrento.com


Finito di stampare da Grafica Metelliana (Cava de’ Tirreni - SA) per conto di con-fine edizioni nel mese di Giugno 2014 Printed in Italy

con-fine rispetta l’ambiente. Questo volume è stampato su carte Fedrigoni certificate. con-fine respect enviroment. This book is printed on Fedrigoni certified papers.


Nelle sue molteplici sfaccettature, la bellezza gode di orizzonti infiniti, cui l’uomo tende da sempre... Dedicandosi alla cura del dettaglio, alla ricerca della sinergia tra idee, stati d’animo, forme e colori, la ricerca del bello è il leitmotiv che lega le attività del gruppo Crems dalla distribuzione all’hospitality. Crems e Clearco, aziende esclusiviste nella distribuzione di brand di fama internazionale, offrono prodotti e servizi ad alto contenuto emotivo. Il tratto distintivo che caratterizza l’hospitality sta nel valore emozionale che Seven Hostel e Casa Angelina trasmettono ai clienti, facendo vivere loro un’esperienza unica.

Beauty in its multiple facets enjoys infinite horizons to which man has always aspired... Dedicated to attention to detail, the search for synergy between ideas, states of mind, forms and colours, the pursuit of beauty is the leitmotiv linking the work of the Crems group, from distribution to hospitality. Crems and Clearco, companies with the sole distribution rights for internationally renowed brands, offer products and services with a hight emotive content. The distinctive feature that distinguishes the hospitality lies in the emotional value Seven Hostel and Casa Angelina offer their clients, letting them enjoy a unique experience.

€ 30,00


ISBN 978-88-96427-56-9

9 788896 427569


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.